domenica 30 dicembre 2018

Te Deum, ringrazia e pianifica.



L'anno volge al termine, in queste ore che ci separano dall'anno nuovo è inevitabile iniziare a tirare le somme di ciò che abbiamo vissuto in questi 365 giorni e per me è sempre stato un momento triste.
Nulla a che vedere con il momento religioso, quello esula dalla mia tristezza, semplicemente si pensa a cosa è accaduto, si ricorda chi non c'è più, eventuali perdite e si tira una riga per provare a ripartire da zero, spesso con ottimi propositi e idee sapendo che non verranno quasi considerati.
Probabilmente è proprio il fatto che si fanno progetti che si sa non verranno portati a termine che crea questa tristezza, diventa un circolo vizioso .
Un circolo vizioso a cui un rimedio c'è ed è anche piuttosto semplice, pianificare senza pretese il minimo indispensabile.

Ma  partiamo con ordine, ovvero dalla fine....
La fine dell'anno dal punto di vista religioso è prima di tutto un momento di ringraziamento, attraverso il Te Deum Laudamus, un inno di ringraziamento che viene cantato la sera del 31 dicembre per ringraziare dell'anno appena passato.
Non sto a raccontare la storia di questo canto ma a quanto pare è molto antico, si parla della fine del IV secolo intonato anche da Sant'Agostino il giorno del suo battesimo.
Onestamente conosco il Te Deum da pochissimo, quando ero piccola non ne ho mai sentito parlare, una volta allontanata dalla chiesa men che meno, per cui ci sono cose che "scopro" e vivo tardi perchè ci arrivo con calma... meglio tardi che mai!

Per chi come me ha scoperto da poco questa tradizione e non sa bene cosa contenga ecco un breve riassunto in tre punti o parti:
-La prima, fino è una lode trinitaria indirizzata al Padre; molto simile ad un'anafora eucaristica, contenendo il triplice Sanctus. (arriva fino a Paraclitum Spiritum)
-La seconda parte è una lode a Cristo Redentore. (da Tu rex gloriæ a sanguine redemisti)
-L'ultima è un seguito di suppliche e di versetti tratti dal libro dei salmi. (da Salvum fac,)
Comunemente viene cantato a cori alterni: presbitero o celebrante e il popolo.

La versione del Te Deum in italiano e latino la trovate a questo link.

Ringraziare il Signore, un gesto che per molti è normale, per altri inusuale perchè troppo abituati a chiedere, chiedere, chiedere... 
C'è qualcosa di male nel chiedere? assolutamente no, proprio nel Vangelo troviamo queste parole:
"Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.."
Per cui chiedere è ben accetto dal Signore, però anche ringraziare è una cosa da fare e per chi non ha questa abitudine, il Te Deum è un ottimo momento per fare il punto della situazione e ringraziare il Signore.

C'è sempre un motivo per ringraziare, nonostante momenti bui, perdite, dolore, c'è sempre qualcosa per cui ringraziare, anche solo per il fatto che il Signore non ci abbandona mai ed è sempre accanto a noi per sostenerci nella prova e nella disperazione.
Ringraziare anche nelle giornate "normali" che sembra non abbiano nulla di speciale per il solo motivo di essere al mondo, aver trascorso del tempo con chi amiamo e aver goduto di ogni secondo della giornata.

Il mio Te Deum personale ad una prima riflessione sembra cortissimo, ma rivedendo ogni attimo di questo anno trascorso ho tanto, tantissimo per cui ringraziare nonostante ad un primo bilancio l'anno sia stato molto pesante sotto molti punti di vista.
Parlandone con mio marito, gli ho detto che avrei bisogno di un attimo di tregua dalle troppe preoccupazioni, la sua risposta è stata semplice è utile "la tregua dobbiamo crearcela noi, facciamo fatica a riconoscere i momenti di tregua perchè non siamo più abituati, può essere l'ora in cui guardiamo un film con i bambini senza pensieri, può essere una cena in cui chiacchieriamo..."
Ed è verissimo, se ci abituiamo a correre, fare mille cose etc, non riusciamo più a distinguere la calma quando in realtà la viviamo senza rendercene conto.
Magari condividerò con voi uno stralcio alla fine del post o direttamente su fb...

Se in ordine la prima cosa da fare è ringraziare l'ultimo giorno dell'anno, la seconda cosa è pianificare l'anno nuovo!
Si, agenda alla mano oppure un quaderno o un foglio, pianificate il vostro anno il che non significa predisporre degli obiettivi difficili da raggiungere, ma piccole cose facilissime e che possono sembrare banali per poi progettare strada facendo cose più "grandi".

Volete una piccola lista per prendere degli spunti?
Eccola!
- Scegli il tuo Santo protettore per l'anno nuovo, affida la tua famiglia e pregalo ogni giorno oltre ad informarti e leggere ogni cosa si possa trovare su di lui. 
Potete pescare un nome da una lista oppure tramite un sito che utilizzo da molti anni, dopo aver pregato avrete il vostro Santo protettore. (CLICCATE QUI)

- Scrivete il nome del vostro protettore su un foglietto e appendetelo in bella vista come promemoria per rivolgervi a lui quotidianamente. 

- Scegliete un Santuario da visitare durante l'anno, informatevi e andateci quando lo ritenete il momento giusto, ne basta uno.

- Vivi a pieno i Sacramenti, cerca di confessarti a cadenza regolare, appuntando sull'agenda o calendario avrete un utile promemoria.

- Ritagliatevi del  tempo per pregare con la vostra famiglia.

- Leggete il vangelo quotidianamente, mentre fate colazione, appena svegli, mentre andate al lavoro (se non utilizzate l'auto), ci sono anche applicazioni comode per poter leggere ovunque appena avete 2 minuti di tempo.

- Mettete la lista appesa in cucina o in un posto che per voi possa essere ben visibile, certe volte le troppe cose da fare mettono a dura prova la memoria per cui un appunto visivo è utilissimo.

- Appuntate delle riflessioni in un quaderno di preghiera, cercate di mantenere questo "appuntamento" con il Signore qualche minuto durante la settimana oppure se proprio non avete tempo potete crearvi un appuntamento mensilmente per fare una specie di riassunto mensile. 
Non è la stessa cosa ma meglio partire da piccoli passi. Trovate QUI il post riguardo il prayer journal.

- Provate a fare almeno una novena durante l'anno.

- Ringraziate il Signore ogni sera per ciò che avete vissuto in quella giornata.

- Per le più "brave" anche recitare il Santo Rosario secondo le proprie possibilità può essere inserito nella lista, ma di quello parlerò in un nuovo post un po particolare...

Non dovete fare tutto! 
Chi riesce ok, va benissimo ma non impazzite e soprattutto non caricatevi troppo perchè il Signore non guarda alla quantità di cose che fate, meglio che ne fate poche ma fatte bene, che troppe fatte in modo frettoloso e distratto.

Nel calendario o agenda all'inizio di ogni mese potete scrivere cosa vorreste fare anche in base a cosa/chi quel mese è dedicato, non riuscite a farlo? ok, lo spostate al mese successivo, per questo è meglio fare programmi mese per mese.
Pianifico gennaio, ok, a fine mese tiro le somme e pianifico febbraio sulla base di quello che è accaduto, imprevisti etc..
Voglio leggere 20 libri durante l'anno? facciamo che ridimensiono a 5.
Raggiungo l'obiettivo? bene, aggiungiamone altri 5...
Voglio pregare il Rosario tutti i giorni? ok,iniziamo con 1 a settimana e vediamo come va..ho sempre tempo per aumentare la frequenza.
E cosi via... Vedrete che non sarete sopraffatte dalle troppe cose perchè gli imprevisti non si possono comandare o annullare o prevedere per cui è inutile fare progetti a lungo termine... i tempi di Dio non sono i nostri.

Te Deum Personale.

Ti ringrazio Signore per ogni attimo dell'anno appena passato,
per avermi fatto intravedere la luce in fondo al tunnel per la mia salute pessima.
Ti ringrazio per il solo fatto di avermi permesso di stare accanto ai miei figli.
Ti Lodo per il fatto di avere accanto un uomo come mio marito, perchè nonostante le incomprensioni, l'amore risolve ogni cosa.
Ti Lodo per le discussioni con le sorelle in Cristo perchè mi hanno aiutata a cambiare, a capire i miei errori e a mettere l'altro prima del mio orgoglio.
Ti Lodo per avermi avvicinata a mio Padre.
Ti Lodo e per ciò che ho dovuto subìre da mia madre, perchè tutto questo mi ha permesso di avvicinarmi ancora di più a Te e spero possa essere utile soprattutto a lei.
Ti ringrazio per avermi donato un Padre Spirituale.
Ti Lodo per i problemi di mia figlia con le insegnanti perchè mi hanno permesso di aprire gli occhi e di tirare fuori i lato materno che stavo sopprimendo...
Ti Lodo e ti ringrazio per ogni momento difficile perchè motivo di crescita e cambiamento.
Ti Lodo per le sorelle in Cristo che ho trovato, quelle che ho perso e quelle che troverò.
Ti Lodo perchè sei sempre accanto a me.

Auguro a tutti un buon ultimo dell'anno e un nuovo anno ricco di amore donato e ricevuto, se date voi stessi per gli altri anche nei momenti bui, l'amore non mancherà mai.
Un forte abbraccio.
Cristina.

mercoledì 12 dicembre 2018

Avvento in musica: Adeste Fideles.



Questa settimana vi parleremo di una canzone che chiunque conosce, grandi e piccini... 
ADESTE FIDELES.

Non esiste coro che non abbia nel repertorio natalizio questo canto, almeno in una delle numerose armonizzazioni che ne sono state fatte. 
Cosi come non c'é chiesa nella quale l'intera Assemblea non lo canti a gran voce il giorno di Natale.

La storia di Adeste Fideles ( Venite Fedeli), è sempre stata avvolta nel mistero e ancora oggi purtroppo non si riesce a stabilire con certezza chi possa essere l’autore di testo e musica del tradizionale canto.
Inizialmente il testo fu attribuito a San Bonaventura, uno studioso italiano del XIII secolo, mentre in altri momenti storici, a vari monaci portoghesi, tedeschi, spagnoli e cistercensi.
La musica invece è stata attribuita a molti compositori tra cui i musicisti inglesi John Reading, padre e figlio, Handel e Marcos Antonio da Fonesca (1762-1830) un musicista portoghese, fino ad arrivare al musicista britannico John Francis Wade.

Ma chi è John Francis Wade?
E' un religioso cattolico nato presumibilmente nel 1711 in Inghilterra e morto il 16 agosto 1786 a Douai in Francia.
Wade si guadagnava da vivere copiando e vendendo semplici canti e altre musiche,  e insegnando latino e canti religiosi. 
Fu proprio grazie alla copia di Wade che il canto Adeste Fideles è diventato popolare.
Copia prodotta nel 1743, forse già nel 1740 le cui parole e musica appaiono in cinque manoscritti; il manoscritto Jacobite scritto attorno al 1740-1744, secondo gli editori del New Oxford Book of Carols, sembra sia la prima copia conosciuta scritta dalla penna di Wade.
Poi troviamo una versione simile in The Adeste Fideles: A Study On Its Origin and Development di Dom Jean Stéphan (Devon, Inghilterra: Buckfast Abbey Publications, 1947). 
La copia che appare in questo studio fu trovata dal reverendo Frost nel 1946 ed è l’unica in cui manca la firma di Wade.
Altra copia la troviamo allo Stonyhurst College, Lancashire, 1750. 
In questo caso è la versione trovata in Cantus Diversi pro Dominicis et Festis di John Francis Wade, il cui titolo è mutato in "In Nativitate Domini Hymnus". 
Secondo il curatore della biblioteca dello Stonyhurst College, nella prima riga è scritta Adeste Fideles (e non Adeste Fidelis come si pensava).

Stephan sostiene che Wade scrisse sia le parole che la musica, raccogliendo molti fatti riguardanti i manoscritti stessi.
Nell’esaminare il manoscritto Jacobite, Stephan arrivò al punto di studiarne persino le filigrane, che furono identificate da un esperto e datate tra il 1720 e il 1750, per cui tutto corrispondeva alla mano di Wade.
Notò che la versione di Adeste Fideles nel manoscritto di cui abbiamo parlato sopra, differiva in alcuni aspetti materiali rispetto alle altre versioni conosciute, ovvero nel ritornello che è cambiato da “Venite adorade” a“Venite adoremus” oltre ad essere stato scritto in 3/4, mentre tutte le versioni successive sono scritte in 4/4. 

Il testo Adeste Fideles o Venite Fedeli; originariamente Wade scrisse quattro strofe di Adeste Fideles negli anni ’40.

Adeste fideles laeti triumphantes,
Venite, venite in Bethlehem.
Natum videte Regem Angelorum:
Venite, adorate: Venite, adorate
Venite, adorate Dominum.


Ma nel 1822 furono aggiunti altri tre versi da Abbé Jean Francois Borderies (1764-1832) quando furono stampati nel suo Office de St Omer. 
Si narra che Borderies ascoltò l’inno cantato mentre era in esilio in Inghilterra nel 1793 e scrisse le tre strofe aggiuntive dopo il suo ritorno in Francia nel 1794. 
Inoltre un altro versetto latino fu scritto da un autore sconosciuto ma di origini forse galliche e stampato in Belgio intorno al 1850 e a Parigi intorno al 1868; la prima riga è Stella duce, Magi.

Adeste fideles læti triumphantes,
venite, venite in Bethlehem.
Natum videte Regem angelorum.
Venite adoremus Venite adoremus
Venite adoremus Dominum.

En grege relicto humiles ad cunas,
vocati pastores adproperant,
et nos ovanti gradu festinemus.
Venite adoremus, Venite adoremus,
Venite adoremus Dominum.

Æterni Parentis splendorem æternum,
velatum sub carne videbimus,
Deum infantem pannis involutum.
Venite adoremus, Venite adoremus,
Venite adoremus Dominum.

Pro nobis egenum et fœno cubantem
piis foveamus amplexibus;
sic nos amantem quis non redamaret?
Venite adoremus, Venite adoremus,
Venite adoremus Dominum.


La quarta strofa, di autore anonimo, scritta per l’Epifania

Stella duce, Magi
Christurn adorantes,
Aurum, thus, et myrrham
Dant munera.
Jesu Infanti
Corda praebeamus
Venite adoremus Dominum.


La canzone venne tradotta in inglese molte volte, la prima conosciuta è del 1789 e iniziava con "Come, faithful all, rejoice and sing". 
Nel 1892 c’erano oltre 38 traduzioni!!

La traduzione più popolare di Adeste Fideles in inglese è quella del prete inglese Frederick Oakeley, nato il 5 settembre 1802 a Shrewsbury, nello Shropshire, in Inghilterra. 
In origine, la prima riga cantava "Ye faithful, approach ye", questa versione non venne mai pubblicata ma fu molto utilizzato nella Margaret Chapel tanto che lo portò ad una popolarità diffusa.
Questa nuova versione fu stampata nell’Altar Hymnal nel 1885 come "Ye Faithful, Approach Ye" e divenne la base della versione stampata in The English Hymnal (# 614, 1906) che poi diventò lo standard di questa christmas carol conosciuta come "O Come All Ye Faithful".

Testo di O Come All Ye Faithful

O come, all ye faithful,
Joyful and triumphant,
O Come ye, O come ye, to Bethlehem.
Come and behold Him,
Born the King of Angels;

Chorus
O come, let us adore Him,
O come, let us adore Him,
O come, let us adore Him, Christ the Lord.

God of God,
Light of Light,
Lo! he abhors not the Virgines womb;
Very God, Begotten not created. Chorus

See how the shepherds,
Summoned to His cradle,
Leaving their flocks, draw nigh with lowly fear;
We too will thither
Bend our joyful footsteps: Chorus

Lo! star-led chieftains,
Magi, Christ adoring,
Offer Him frankincense, gold, and myrrh;
We to the Christ child,
Bring our hearts’ oblations: Chorus

Child, for us sinners
Poor and in the manger,
Fain we embrace Thee,
With awe and love;
Who would not love Thee,
Loving us so dearly? Chorus

Sing, choirs of angels,
Sing in exultation;
Sing, all ye citizens of heaven above!
Glory to God,
In the highest; Chorus

At the entrance into the choir. Unison.

Yea, Lord, we greet Thee,
Born this happy morning;
Jesu , to Thee be glory given;
Word of the Father,
Now in flesh appearing. Chorus


Ecco ora la versione in italiano di Adeste Fideles, che tradotta diventa Venite Fedeli, che si canta anche durante le liturgie.
Potete utilizzarla anche per le meditazioni di questo avvento.

Venite Fedeli, l’angelo ci invita
venite, venite a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo,
il Signore Gesù.

La luce del mondo brilla in una grotta:
la fede ci guida a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo,
il Signore Gesù.

La notte risplende, tutto il mondo attende:
seguiamo i pastori a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo,
il Signore Gesù.

Il Figlio di Dio, Re dell’universo,
si è fatto bambino a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo,
il Signore Gesù.

Sia gloria nei cieli, pace sulla terra
un angelo annuncia a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo,
il Signore Gesù.
___________________

Ma ora passiamo alle prossime 7 canzoni, troverete dei video per poterle ascoltare e riflettere sul testo.

1. OH LITTLE TOWN OF BETHLEHEM
Video: https://www.youtube.com/watch?v=jyPMDD8fGeA
https://www.youtube.com/watch?v=E3GqXdarBPo

2.ADESTE FIDELES
Video: https://www.youtube.com/watch?v=HiMuelud5uA
https://www.youtube.com/watch?v=_z_bE6b-WiA
https://www.youtube.com/watch?v=nZ7cWPejR0Y

3.O COME O COME EMMANUEL (VENI VENI EMMANUEL)
Video: https://www.youtube.com/watch?v=MD-jBLZSZNU
https://www.youtube.com/watch?v=iWCISA8MOnU

4.GABRIEL’S MESSAGE
Video: https://www.youtube.com/watch?v=ojelXkBUpMo
https://www.youtube.com/watch?v=dQ5wmFi9sfA

5. I HEARD THE BELLS ON CHRISTMAS DAY
Video: https://www.youtube.com/watch?v=M7670CXvPX0
https://www.youtube.com/watch?v=RIsoALn2Aac

6. THERE IS NO ROSE OF SUCH A VIRTUE
Video: https://www.youtube.com/watch?v=tJbVj1gOIRc
https://www.youtube.com/watch?v=uBYpju2YQeo

7.LITTLE DRUMMER BOY
Video: https://www.youtube.com/watch?v=qJ_MGWio-vc
https://www.youtube.com/watch?v=P0HDwfelMJs
https://www.youtube.com/watch?v=3lng_pSEuQQ

Buon ascolto e buona visione!
Diteci se avete anche suggerimenti :)
Cristina.

(Fonte wikipedia, hymn sand carols of christmas, blog della musica)

mercoledì 5 dicembre 2018

Avvento in musica: "Silent Night"



Buon pomeriggio,
il nostro avvento quest'anno sarà tutto a suon di musica, come già scritto nel gruppo e nella pagina facebook, ogni settimana vi proponiamo 7 canzoni natalizie da ascoltare e da meditare per vivere a pieno questo periodo di attesa.
Al termine del post troverete canzoni e link e video per scoprire versioni diverse.
Ogni settimana inoltre scopriremo qualcosa di più riguardo una canzone ben precisa e la prima sarà "Silent Night" o come la conosciamo noi "Astro del ciel".
Non è una scelta casuale, questa canzone in realtà quest'anno compie ben 200 anni e se li porta bene!
Le informazioni di seguito le ho trovate nella rivista "Dossier Catechista" a cui sono abbonata.

La leggenda vede come protagonista padre Joseph Mohr, parroco della chiesa Sankt Nikolaus a Oberndorf, cittadina al confine con l'attuale Austria e un organo che suonava da solo in chiesa...

Era una gelida e nevosa notte, anche speciale essendo il 24 dicembre, la Vigilia di Natale del 1818.
Il giovane prete fu incuriosito e stupito di sentire dei suoni provenire dalla chiesa cosi andò a controllare ed entrando di corsa notò che lo strumento era al suo posto, e nessuno lo stava suonando.
Allora si avvicinò e provò a premere i tasti senza però riuscire a far uscire alcun suono.
Provò con un altro tasto, un altro ancora e un altro ma nulla..nessuna musica e nessuna nota. L'organo era rotto!!
"Colpa dei topi! Hanno mangiato il mantice!", si sarebbe lamentato sconsolato padre Mohr, scorrendo con gli occhi lo spartito che aveva in mano, scritto da lui giusto due anni prima, nel 1816.
Padre Mohr lo aveva composto come poesia, ma aveva l'intenzione di chiedere al suo amico Franz Gruber, maestro di musica, di comporre una melodia all'organo per suonarlo proprio in quella sera, davanti ai fedeli della parrocchia.
"E ora cosa facciamo?", chiese al musicista, che nel frattempo aveva preso una chitarra, e aveva  cominciato a pizzicarne le corde e a canticchiare sottovoce una melodia....
Ed è cosi che inizia la magia: il suono è dolce, penetrante, perfettamente intonato all'atmosfera natalizia che si respira nelle strade della cittadina.
Le parole "Stille nacht! Heilige nacht! Alles schlaft..." sembrano uscire dalla sagrestia e vagano per le strade.
Felicissimo, decise di farla suonare per la Messa di mezzanotte che si sarebbe tenuta quella sera nonostante l'organo fosse inutilizzabile.

I personaggi di questa leggenda sono veramente esistiti e hanno realmente composto parole e musica di quello che possiamo dire essere il canto di natale più utilizzato e conosciuto.
Non abbiamo la certezza che l'organo suonò da solo e si ruppe realmente, anche se l'ipotesi che fosse rotto è plausibile dal momento che quella sera la canzone venne accompagnata dalla chitarra.
Indipendentemente da ciò, questo è un canto legatissimo al Natale e senza non si riuscirebbe ad entrare realmente in questa magica atmosfera.

La melodia venne composta da Franz Xaver Gruber, un organista di successo e insegnante di musica, su richiesta di Padre Mohr, autore del testo.
Le parole sono cariche di significato oltre ad infondere un enorme desiderio di pace.
Fu lo stesso organista a raccontare la leggenda della nascita del canto divenuto oggi, per l'Unesco, patrimonio culturale dell'umanità (lo sapevate?).
Ma il grande successo della canzone, uscì dalla parrocchia grazie ad un certo Mauraher che, dopo aver ascoltato la canzone, la portò nel 1819 in Tirolo avviandone in questo modo la diffusione in tutta Europa.
Nel 1822 fu suonata a Salisburgo, davanti al sovrano Francesco II e allo zar Alessandro di Russia.
Nel 1859 Una versione arrivò addirittura a New York intonata dai fratelli Rainer...
La prima traduzione in inglese, dal titolo "Silent Night", fu realizzata dal prete episcopale John Freeman Young nel 1859.
In vent'anni la canzone arrivò oltreoceano...
La versione italiana incece ha il titolo "Astro del ciel", come potete immaginare non è la traduzione letterale dall'originale altrimenti sarebbe stato "Notte silenziosa", la versione italiana è opera di Angelo Meli, un sacerdote lombardo.

Nel 2005 venne presentato a Cannes un film che parla della "Tregua di Natale", fatto realmente accaduto nel dicembre del 1914, quando in piena prima guerra mondiale dalle trinee inglesi e tedesche si sarebbe levato l'inno nelle rispettive versioni, a testimoniare come nemmeno l'orrore della guerra aveva spento l'amore portato dalla nascita di Gesù.

Questo è qualcosa di più di un semplice canto di Natale, è un inno alla pace che non cesserà mia di essere attuale.
In occasione del bicentenario, Stille Nacht verrà celebrato in tutta l'Austria la Vigilia di Natale, con una serie di eventi nei luoghi della sua storia con feste e preghiere.

Vi riporto di seguito il testo:

Astro del ciel,
Pargol divin,
mite Agnello redentor!
Tu che i vati da lungi sognar,
tu che angeliche voci annunziar:
luce dona alle menti,
pace infondi nei cuor.

Astro del ciel,
Pargol divin,
mite Agnello redentor!
Tu disceso a scontare l’error,
tu sol nato a parlare d’amor:
luce dona alle menti,
pace infondi nei cuor.

Astro del ciel,
Pargol divin,
mite Agnello redentor!
Tu di stirpe regale decor
tu virgineo, mistico fior:
luce dona alle menti,
pace infondi nei cuor.

Qui di seguito vi riporto le 6 canzoni con rispettivi video, alcuni in versioni particolari.

1. ANGELS, FROM THE REALMS OF GLORY
[James Montgomery, 1816]

2. GOD REST YE MERRY GENTLEMEN

3. SEE AMID THE WINTER'S SNOW 

4. THE FIRST NOEL 

5. THE HOLLY AND THE IVY 

6. SILENT NIGHT 

Buon ascolto.
Cristina
[fonte: Dossier Catechista, edizione Elledici]