mercoledì 28 agosto 2019

Cura del creato,un obiettivo catto-green da tramandare.




"Ma veramente pensi a salvare il pianeta e ti sei fissata con l'ecologia????? Starai mica diventando una figlia dei fiori new age per caso?"
(Preciso che all'inizio avevo scritto "fricchettona" ma il marito ha bocciato questo termine)

Ecologia / cura del pianeta = figlia dei fiori/ new age: pare essere il binomio perfetto, peccato sia pure estremamente sbagliato, un tranello in cui cadono molti che si ritrovano in due fazioni opposte (sia mai stare nelle vie di mezzo) ovvero:
- Fazione n°1--> chi schifa l'ecologia e ne sta alla larga per paura di essere etichettato come figlio dei fiori manco rischiasse di trasformarsi in un albero mutante.
- Fazione n° 2 --> coloro che si avvicinano realmente alla new age solo perchè vogliono avere cura del creato pensando sia l'unica strada percorribile (e qui ce ne sarebbe da dire essendoci passata).

Qual è la fazione giusta? Nessuna delle due!!!!

Pensare al pianeta, interessarsi all'ecologia, fare una corretta raccolta differenziata significa avere cura di ciò che Dio ci ha donato, è un modo per ringraziarlo e per mantenere questo luogo vivibile per le generazioni a venire che saranno composte  dai nostri figli, nipoti, pronipoti etc..
Un po come se un amico o un parente vi regala una pianta o vi chiede di tenerla mentre è in vacanza, voi che cosa fate?
La mettete in un posto idoneo, ne avrete cura, le darete l'acqua che le serve (non di più o di meno) e farete il possibile per mantenerla o riconsegnarla in vita (eccetto se siete negati come me, ma almeno mi informo e ci provo).
Ecco, dovrebbe essere lo stesso per la terra, Dio ci ha donato questo mondo, con tutto ciò ce ci serve per poterci vivere e anche piuttosto bene, per cui preservarla mi sembra il minimo che possiamo fare.

Ho iniziato da tempo a leggere il libro "La Bibbia dell'Ecologia, riflessioni sulla cura del creato" di Roberto Cavallo (lo linko a fine articolo se lo volete acquistare), diciamo che è un bel mattoncino e va letto a piccole dosi, però nonostante alcune cose siano tutt'altro che semplici da capire (proprio per come sono esposte), apre un mondo spesso sconosciuto o di cui si conosce poco e che vale la pena approfondire.
Se poi siete in fissa con numeri e statistiche o avete un marito Ing. come me, potrebbe essere un regalo perfetto perchè è ricco di dati concreti cosa per cui gli ingegneri vano in brodo di giuggiole.

Attraverso le citazioni di alcuni brani dell'antico testamento, viene fatta un'analisi delle risorse, dell'ambiente, di ciò che l'uomo sta combinando a questo pianeta pensando solo al proprio benessere e alla propria ricchezza e sottovalutando la possibile distruzione di tutto ciò che ci è stato donato.
Sembra quasi che l'Antico Testamento abbia predetto ciò a cui saremmo andati incontro se non ci fossimo limitati ad utilizzare la terra per ciò che ci serviva, e ovviamente l'uomo è sempre andato oltre.

Dobbiamo interiorizzare nei nostri modelli di vita che l'uomo è solo di passaggio sulla terra, per cui dobbiamo anche pensare che le fonti a disposizione non sono illimitate.
Nel libro si legge un passo molto interessante che vi cito di seguito:
Geremia 35,7 dice:
"Non costruirete, non seminerete campi,
non pianterete vigne, non ne possederete alcuna,
ma abiterete sotto le tende tutta la vita.
Cosi potrete vivere a lungo su questa terra
dove abitate come forestieri"
<<Mi piace pensare alla legge di Ionadab figlio di Recab, riportata in Geremia, come invito a rinunciare al possesso, che induce all'egoismo; mi piace l'idea di pensare di agire con il rispetto di un ospite in casa altrui.
Come quando in visita ad amici e parenti consumiamo solo quanto ci viene offerto, chiediamo permesso per poter andare in un'altra stanza, ci puliamo le scarpe, o addirittura ce le togliamo, prima di entrare in casa, chiediamo dove possiamo buttare uno scarto se dovessimo trovarcelo tra le mani: con questo spirito dovremmo imparare a vivere sulla terra.
Invece continuiamo a consumare pensando che le ricchezze materiali ci possano in qualche modo proteggere. Cerchiamo riparo e sicurezza in beni effimeri.>>

Solo questo pezzetto può far riflettere molto.
Che atteggiamento abbiamo come ospiti in casa altrui?
Rispettosi, educati, che non vogliono sporcare per non fare brutta figura poi magari appena usciamo buttiamo a terra una cartaccia perchè il cestino era lontano pochi passi e non avevamo voglia di avvicinarci.
Ci rendiamo realmente conto che la Terra non è di nostra proprietà ma ci è stata donata per permetterci di poter vivere?
Secondo me no, altrimenti non la tratteremmo cosi, se una persona ti dona qualcosa, cerchi di tenerla con cura proprio come ho detto poco fa con l'esempio della pianta, ma in realtà l'uomo crede di essere il possessore, colui che governa la terra e in quanto padrone può farne ciò che vuole purchè porti ricchezza, poi non fa niente se poco a poco la sta devastando.

Papa Francesco ha parlato molto della cura del creato, anche nella "Laudato sì", ma non è il solo, Giovanni Paolo II nelle encicliche "Sollicitudo rei socialis" del 1987 e "Centesimus annus" del 1991, Benedetto XVI nell'enciclica "Caritas in veritate" del 2009 a cui ha fatto seguito il tema della Giornata mondiale della pace del 2010 "Se vuoi costruire la pace, custodisci il creato".
Paolo VI nella lettera apostolica "Octogesima adveniens" del 1971 denunciava i rischi di uno sfruttamento  sconsiderato della natura.
I vescovi italiani, dal 2006, hanno introdotto ogni anno, il 1° settembre , la Giornata per la cura del creato.
(A questo link trovate qualche info dalla diocesi di Bergamo con file scaricabili)

Ma quali new age??
La vera base si trova nella Bibbia, partendo dalla creazione fino ai salmi, nei passi che descrivono la bellezza della natura e la necessità dell'uomo di seguirne i ritmi e le stagioni, cosa che ora è da "new age" quando in realtà sarebbe semplicemente da persone di buon senso che seguono il ciclo vitale senza sottomettere la terra al proprio volere sfruttandola e allo stesso tempo lamentandosi dei continui cambiamenti climatici e di come la terra sta reagendo a tutto ciò che ha subito nei secoli.
Il riscaldamento globale non è un gioco, non è uno scherzo e ne vediamo ogni giorno gli effetti, perchè prendere tutto questo alla leggera? perchè farci del male e far del male ai nostri figli, nipoti etc.. perchè?
Ci ricordiamo ancora lo scorrere delle stagioni? Sappiamo in che periodo ci sono determinati frutti o certe colture?
No, si è perso il rispetto della ciclicità, ed è una cosa che andrebbe riscoperta e tramandata anche facendo attività con i bambini, passeggiando tra le foglie secche autunnali e creando magari un raccoglitore per ogni stagione, scrivendo i frutti e le verdure che possono trovare in natura etc..

In Genesi 47, 23-26 quando parla degli Egiziani che dovranno dare al faraone la quinta parte del raccolto, fa capire come non dobbiamo consumare totalmente ciò che la natura ci dà, ma va conservata una parte non del tutto marginale pechè potrà servire per i periodi meno produttivi o per le generazioni a venire.
Una frase rende l'idea nel commento del libro, "L'uomo sembra drogato della necessità di avere", ed effettivamente cosi, un modello di cellulare sempre alla moda e di ultima generazione (su instagram trovate un post a tema, riguardo il coltan; cliccate QUI), aggeggi elettronici che restano nel cassetto mai utilizzati..
Anche l'acquisto eccessivo di beni alimentari non è la cosa migliore, per poi ritrovarsi a buttare un sacco di roba.

Ma cosa possiamo fare veramente per il pianeta che ci è stato affidato?
- Parlarne, condividere soprattutto educare a questo i nostri figli, perchè imparano prima di tutto con l'esempio ma anche chiacchierando sul tema; quando seguivo il paganesimo, la stragrande maggioranza dei ragazzini che accedevano al forum che gestivo, si avvicinavano al paganesimo proprio per l'amore verso la natura; in realtà devono capire che non è una prerogativa new age ma di ogni persona responsabile, sopratutto noi cristiani.

- Effettuare una corretta raccolta differenziata; a casa abbiamo vari contenitori e si occupano i soprattutto i bambini di controllare che venga fatto correttamente.(ne parlano anche a scuola)

- Utilizzare meno plastica  possibile, andate a fare la spesa portandovi le borse da casa, se potete utilizzate la borraccia invece delle bottigliette, se non potete fare a meno delle bottiglie di plastica, meglio quelle grandi che piccole, al massimo le travasate nelle borracce (ma esistono anche le "bio bottle" bottiglie biodegradabili e compostabili)

- Acquistate il necessario, non eccedere con il rischio di dover buttare; a casa dare la priorità alle cose in scadenza con ricette svuota frigo e preparando più cose in casa, anche da poter congelare utilizzando cose confezionate lo stretto necessario.
(in Italia, dati alla mano, buttiamo più di 100 Kg di cibo all'anno  A PERSONA)

- Acquistare detersivi ecologici, meglio se nei distributori cosi da evitare spreco di plastica.

- Utilizzare "Ecosia" come browser di ricerca, pianta alberi grazie alle vostre ricerche, per saperne di più cliccate QUI.

- Invece di oggetti poco utili, Adottate un albero con il vostro nome o della persona a cui lo regalate, oppure adottate un alveare per proteggere le nostre api (vi arriverà a casa anche il loro miele).

- In alternativa alla pellicola trasparente potete acquistare dei coperchi in silicone che si adattano ad ogni tipo di contenitore o che potete mettere direttamente su frutta e verdura (ikea oppure altri che mi devono arrivare e vi farò vedere su instagram)

- Tenete in borsa un contenitore in cui mettere cartacce etc nel caso non avete a disposizione cestini in zona.

- Informatevi su energie rinnovabili e quant'altro, certe volte basta veramente poco per cambiare tanto.

- Risparmiate energia soprattutto quando non siete in casa e prediligi le lampadine al LED.

- Utilizzate pannolini lavabili (se riuscite ad avere la costanza di farlo, io purtroppo non ci sono riuscita).

- Utilizzate la coppetta mestruale o assorbenti lavabili invece degli assorbenti usa e getta. (e anche qui cado)

Ci sarebbe molto altro da aggiungere ma credo che avete capito quale sia la strada da intraprendere... io oltre a modificare un sacco di cose, dovrò anche migliorare nella guida, perchè una guida troppo "sport" inquina di più... mentre gi anziano che vanno piano sono decisamente più ecologici di me..

E' facile?
No, perchè nel momento in cui si è abituati in modo diverso diventa difficile cambiare abitudini, ma non è impossibile.
Piccoli passi e tutto diventa possibile, tutto entra a far parte della nostra routine quotidiana e diventerà semplicissimo portare avanti questo stile di vita che magari un tempo ritenevamo folle e da "flower power" ma che ora abbiamo capito riguarda tutti, soprattutto noi cristiani, per cui trasformiamoci in "catto-green" e salviamo il pianeta!!
(ok, questa forse potevo risparmiarla...)

Il binomio perfetto è:
Ecologia = cura per il creato



sabato 17 agosto 2019

Matrimonio: Ripartiamo da noi, andiamo all'ikea!



Il titolo può sembrare un misto tra l'assurdo e una pubblicità alla famosa catena di negozi di oggetti da montare, in realtà è un post abbastanza (forse troppo) serio ed esperienziale sul matrimonio.
Si, perchè per quanto non sia una terapeuta di coppia o una che ha studiato il tema, vivere la vita matrimoniale è una scuola di vita non indifferente soprattutto se non è semplice ma hai già un bagaglio (famiglia d'origine) che ti ha insegnato tutto ciò che serve per far fallire un  matrimonio.

I miei genitori come sapete sono divorziati oramai da tantissimo, mia madre ha un compagno da molti anni anche se non ho a che fare con lui, mentre mio padre si è ri-"sposato" un anno e mezzo fa.
Sono divorziati e non riuscirebbero nemmeno a stare nella stessa stanza ma questo è un altro discorso (che trovate in vecchi post a fine articolo)...
Sono cresciuta tra due fuochi, seguendo le dinamiche della loro relazione intuendo i loro errori ma non potendo fare nulla per evitarli, nonostante ciò ora dovrei anche ringraziarli perchè ho assimilato e capito cosa può mandare a monte un matrimonio.
Non parlavano mai, non chiarivano malintesi, non si mettevano al tavolo per parlare dei problemi, non si abbracciavano mai, non li ho mai visti darsi un bacio o una carezza...non facevano progetti, non prendevano decisioni insieme, avevano idee diverse anche in merito a noi figli.
Si rinfacciavano ogni cosa, anche cose che non avrei mai dovuto sentire da bambina, sapevano benissimo urlare uno contro l'altro, si ignoravano e si vedevano praticamente solo a pranzo e cena.
Capiamoci, non era proprio un inferno, le cose andavano bene ai compleanni, natale, pasqua e al mare una decina di giorni, il che tutto sommato non è da buttare, per il resto stavo perennemente con mia madre e mia nonna.

Ho 34 anni e più di metà della mia vita l'ho passata con mio marito, abbiamo iniziato ad uscire insieme quando avevo 16 anni e lui 19 per cui tra un paio di mesi festeggeremo 18 anni insieme (e 10 di matrimonio), il nostro rapporto è quasi maggiorenne!
In questi anni non è stato tutto rose e fiori, tutt'altro... abbiamo trascorso periodi piuttosto pesanti, da ragazza avevo un caratterino bello tosto (ora è decisamente l'opposto ma non ho meriti, per questo ringrazio il Signore e la mia psicoterapeuta) per cui non era facile stare con me, non ero una persona a cui poteva importare la via della santità (anche di questo trovate dei post nel blog ma ve li link a fine articolo) e di cavolate ne ho fatte ma siamo andati avanti.
Dopo la convivenza ci siamo sposati, abbiamo avuto i bambini ma abbiamo scoperto che il matrimonio non è affatto immune ai problemi di qualsiasi genere.
Essendo passati dalla convivenza avevo un'idea un po diversa del matrimonio, della serie che ti metti una fede al dito e come una cosa magica sigilli il tutto e non accade nulla di brutto, sopratutto dopo esserci sposati anche in chiesa qualche anno dopo.
Ebbene si, c'è stato un periodo circa 6 anni fa, molto pesante e che ha messo a dura prova il matrimonio e posso dire che senza la fede probabilmente non so se saremmo ancora qui insieme mano nella mano perchè ci sono cose non facili da superare ma alla fine se l'amore c'è, (e se ti sei sposato c'era, c'è e ci sarà sempre, va solo riscoperto) tutto è possibile.
Nell'ultimo periodo stiamo vivendo un periodo molto pesante, una prova tosta, meno della precedente ma che ha fatto mettere in discussione molte cose.
Abbiamo messo in discussione il "noi" per poter ripartire più forti di prima, per cui ci stiamo smontando pezzo per pezzo - come un mobiletto- per donarlo all'altro in modo che possiamo assemblarci a vicenda ricostruendo tutto da basi solide e ancora più all'avanguardia rispetto al modello precedente.

Cosa ha a che fare tutto questo con il titolo?
Beh, è semplice... sia 6 anni fa che ora, per ripartire carichi siamo stati all'ikea per comprare cose nuove per la casa, abbiamo buttato alcune cose vecchie e sostituite con altre nuove e stiamo progettando alcuni cambiamenti da fare in casa...
Ripartiamo da noi facendo progetti per il futuro, sistemare il giardino, ridipingere la nostra camera da letto e altre cose che verranno distribuite nel corso dei prossimi anni.
Il matrimonio è un po come i mobili che acquisti all'ikea e di cui hai perso il libretto delle istruzioni per il montaggio o è scritto in svedese, sai cosa devi costruire per cui disponi tutti i pezzi a disposizione, e poco a poco, un pezzo dopo l'altro assembli il tutto finchè non hai costruito ciò che ti serviva.
Non è facile, ci vorrà tempo ma alla fine il risultato c'è e se qualcosa non torna, si smonta e si riparte ed è una cosa meravigliosa perché Dio è il nostro traduttore e la nostra guida.
E questa cosa del partire progettando a me piace un sacco, mi fa proprio stare bene, anche se il marito mi ricorda che i soldi non scendono dalle piante e che possiamo fare tutto ma con calma perchè abbiamo davanti tutta la vita per noi due.... e aggiungerei.. ancora 20 anni di mutuo...

Non ho la soluzione o la ricetta per un matrimonio perfetto, credo non esista affatto perchè nel momento in cui si vive sotto lo stesso tetto e si hanno delle responsabilità uno verso l'altro e quando ci sono, verso i figli, per cui le discussioni non mancano, anzi, non devono mancare!
Non deve mancare nemmeno il rispetto, la comprensione, il venirsi incontro, il condividere gioie e dolori, il dialogo, il dirsi tutto ciò che passa per la testa indipendentemente dal fatto che possa essere una cosa bella o brutta, il voler chiarire sempre, il fare progetti, il non dare l'altro per scontato, il dirsi ti amo ogni giorno, abbracciarsi e baciarsi ogni giorno (i nostri figli oramai ci sono abituati e se mio marito quando torna dal lavoro non mi da un bacio, ci pensano loro a ricordarglielo), chiedere come sta o come è andata la giornata...
Ci si può e deve anche arrabbiare, può capitare di non rivolgersi la parola per un'ora o mezza giornata perchè uno deve "sbollire", anche mandare a quel paese se necessario ma tutto con il solo fine di riconciliarsi, di perdonarsi a vicenda e di provare a capirsi.
(ovviamente davanti ai figli niente litigi o discussioni o simili anche se certe volte può scappare).

Se qualcosa non va e in due diventa difficile uscirne, un aiuto esterno non deve essere rifiutato, che possa essere una guida spirituale o una psicologa, perchè penso che un matrimonio valga più dell'orgoglio di volercela fare da soli per poi ritrovarsi a percorrere due strade diverse.
Penso che in questo il Signore sia sempre pronto a darci la soluzione sotto qualsiasi forma possibile, che possa essere uno scossone come qualcosa di più banale, ma alla fine Lui i mezzi per svegliarci e uscirne ce li da sempre, sta a noi aprire gli occhi e vedere le cose sotto una luce diversa.
Le cose si fanno in due e se uno dei due quella spinta o quella soluzione non riesce a vederla da nessuna parte allora oltre ad armarci di sana pazienza, possiamo pregare per chi ci sta accanto stalkerando il paradiso con preghiere, novene e quant'altro.

Mio marito questa volta sarà felice perchè non ho scritto che pecca nel fare lavori manuali (oh...appena fatto) , ma dato che si parla di ikea e dato che vuole fare l'uomo di casa al 100%, ieri gli ho fatto montare il manico della pentola nuova e lo ha fatto benissimo.

Un abbraccio
(ps: ogni caso è a sè, qui parlo prettamente della mia esperienza diretta e indiretta in alcune dinamiche)
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Per vecchi post a tema ecco una carrellata con relativo link diretto:
- Il Trauma della separazione e il patto (inconsapevole) con il male.
- Come rovinare i figli con le guerre di coppia.
- Dalle stelle alle stalle, racconti di una conversione.  

martedì 6 agosto 2019

Mamma, hai i super poteri? No, è lo Spirito Santo!





Chiacchierando con alcune amiche riguardo il ruolo di madre, ci siamo ritrovate con visioni diverse, chi dice che le mamme in realtà sono delle "super mamme" e chi, come me, sostiene che in realtà le "Super mamme" non esistono ma semplicemente ci sono mamme che mettono in pratica la loro vocazione e altre che non lo fanno.

Essere mamma è qualcosa di estremamente difficile (ma anche papà), non esiste una formula perfetta perchè devi modificare le soluzioni ai problemi in base a quale figlio ti ritrovi davanti dato che solitamente ogni figlio è differente dall'altro (grazie Signore in certi casi); per non  parlare di quando uno è malato, ha difficoltà a scuola, qualche problema con gli amici etc per cui ci si deve improvvisare (per cose poco gravi) infermiera, psicologa, insegnante di ripetizioni etc...
Poi ci sono le mansioni basi come cucinare, stirare, lavare, togliere le macchie (a volte si grida al miracolo), pulire, disinfettare (dal terzo figlio smetti), fare la spesa, disegnare, colorare, cantare, diventare paroliere, pregare per e con loro...
Quelle difficili invece sono l'educare, il lasciar sbagliare, il correggere senza bacchettare, il permettere che facciano le loro cavolate, il mettersi da parte per fare in modo che possano crescere sicuri di se stessi.
Vi pare facile???
No, assolutamente!!!

Diventa quasi una conseguenza pensare che una mamma che fa tutte queste cose in realtà è una Super mamma, i bambini sono i primi a pensarlo, mia figlia me lo ha detto già altre volte e al mio "no" è rimasta un po perplessa.
I bambini vedono i genitori come dei super eroi, sanno fare tutto (o quasi, mio marito pecca nei lavori manuali, io invece so fare tutto tranne matematica e inglese), hanno la soluzione per ogni problema, guariscono ogni male...
In realtà di super non hanno nulla.. o forse si?
Si, una cosa c'è...ma non un super potere, è una super guida... Gesù....e lo Spirito Santo!
Ebbene si, nei momenti di sconforto, di gioia, di dolore, di stanchezza e di energia, possono contare su di Lui.
Per questo credo non esistano super mamme o super papà, ma solo genitori che si lasciano guidare per fare il meglio per i loro figli rispondendo a pieno alla vocazione di genitore.

Invocare lo Spirito Santo prima di parlare con i nostri figli per risolvere un problema, oppure affidarci al Signore nei vari momenti della giornata, ci porta a vivere il nostro ruolo in modo meno pesante, con più gioia anche nella fatica e soprattutto non ci sentiremo soli trasmettendo ai nostri figli il valore aggiunto del fidarsi e dell'affidarsi nella fede.
E' quando non mi affido al Signore che esce la parte peggiore di me e ogni volta me ne rendo conto in modo piuttosto pesante, roba da palo in fronte.
Cerco di cavarmela da sola, di voler fare tutto da sola, stare tutto il giorno da sola con 3 figli ancora relativamente piccoli (9, quasi 7 e quasi 3) senza sbarellare credo sia un'impresa quasi impossibile.
Immancabilmente dopo essere arrivata al limite innumerevoli volte mi decido a gettare la spugna e ad affidare tutto al Signore e niente.... diventa tutto più leggero, i nervi si distendono, evito di fulminare mio marito al rientro dal lavoro (povero anche lui...) e riesco  a cambiare umore nel'arco di poco, il che per una donna è quasi normale in base alla fase del ciclo, ma in questo caso in positivo e senza sembrare bipolare.
Che poi, se ci pensate bene, noi ci sentiamo super mamme mettendo il pratica la nostra vocazione, c'è chi si sente una super mamma per molto meno, ma la Mamma per eccellenza, colei che ha messo al mondo Gesù, il salvatore, non ci penserebbe nemmeno un secondo a definirsi super mamma, si è sempre definita come la serva del Signore nella sua semplicità e umiltà.. allora perchè dovremmo farlo noi che seguiamo lei come esempio di Madre.

Possono esistere mamme straordinarie, mamme ordinarie e che fanno lo stretto necessario, mamme di nome e non di fatto, mamme degeneri, mamme folli.... ma non super mamme, perchè nonostante le incessanti cose da fare, il dividersi tra mille impegni , casa e figli, magari anche il lavoro, fare la mamma è qualcosa di meraviglioso, un dono e in quanto tale può farci sentire super felici, super stanche, super prese, non delle super eroine.
Anche perchè wikipedia mi dice che i supereroi trascorrono la maggior parte del loro tempo combattendo contro mostri, alieni, disastri naturali e supercriminali... noi al massimo combattiamo contro pannolini puzzolenti, virus vari, fango sui vestiti, mariti che aggiustano cose con tempi biblici (il che ci rende straordinarie a prescindere), menu settimanali per risparmiare e cose simili...
Con tutto questo non voglio  sminuire il ruolo di madre ma ridimensionare e rendere realistico ciò che viviamo ogni giorno, ovvero il nostro saper fare qualsiasi cosa non è merito nostro per cui non siamo super ma merito del Signore, dello Spirito Santo che ci aiuta, ci guida e ci sostiene.

Un abbraccio mamme straordinarie!