lunedì 11 novembre 2019

Il giudizio universale quotidiano.



Questo articolo aveva un'origine diversa, volevo partire da altro, poi leggendo in questi giorni alcune cose che mi hanno colpita, e dopo un'affermazione ieri a catechismo, ho pensato fosse il caso di partire da li per sviluppare questo particolare argomento un po diverso dai soliti che tratto ma che mi sta particolarmente a cuore.

1 Non giudicate, per non essere giudicati; 2 perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. 3 Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? 4 O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? 5 Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.                                                                                                        (Matteo 7,1-5)

Qualche giorno fa ho visto la foto della fidanzata di Keanu Reeves, sapete, l'attore famoso che tutte amano perchè bello, gentile, educato; dicono sia diverso dai soliti attori, pare sia genuino e semplice.
Diverso ai soliti attori ma, il pubblico e i fan pretendono che in parte sia come i soliti attori che, superati i 50 anni, fanno bella mostra delle loro giovanissime fidanzate esteticamente perfette simil Barbie sia nell'aspetto (di plastica) che nella parlantina (mute).
Invece lui si presenta con Alexandra, "solo" di qualche anno più giovane (lui 55 lei 46), pare abbia pure talento sia come editrice che come illustratrice, nessun ritocchino, niente plastica nel suo corpo, capelli non tinti ma naturalmente grigi/bianchi, trucco leggero, un rossetto rosso che ne evidenzia il sorriso quasi imbarazzato ma reale e dolce.
(io la trovo stupenda!! ma è solo un mio giudizio.. ;) )

Pare che tutto questo ai fan non vada moto a genio, amano il Keanu diverso dagli altri ma, della serie "datti una calmatina"... questa scelta la reputano sbagliata, lei è troppo normale, troppo semplice, non  è abbastanza bella, non è abbastanza appariscente... cavolo, questa sta con un attore di Hollywood, ma siamo matti?
Si, questo è ciò che pensa il mondo, non sei abbastanza per stare con lui.... non hai abbastanza tette, non hai abbastanza plastica addosso, non sei abbastanza alla moda...  non sei abbastanza brava, non sei abbastanza e basta..
Quando il mondo fa credere che se non si rientra in determinati canoni non si è abbastanza, è l'inizio della fine... a me questo mondo spaventa, fa paura, ho paura per i miei figli.
Le persone vivono di giudizi, per qualsiasi cosa ci sarà un dettaglio che non va, perchè accettare le persone per ciò che sono evitando di lasciar prevalere l'invidia o la voglia di superiorità è diventato sport estremo.
Il giudizio universale quotidiano è ciò che viviamo anche sulla nostra pelle in modo sia diretto che indiretto, a tutti scappa un giudizio, e a tutti capita di essere giudicati, il più delle volte si incappa  nella seconda parte ed è lì il gran casino.
Perchè quando ti senti giudicata per ogni cosa, hai la sensazione di avere i riflettori puntati su di te, tutti pronti a puntare il dito, ad attendere un tuo passo falso e allora si che si incappa in un vero giudizio universale dove ti senti l'acqua alla gola e speri di trovare l'arca che passa di li e che ti porta in salvo, ti trascina fuori da quelle onde di giudizi che stanno per affogarti.

Ieri a catechismo abbiamo parlato del nostro prossimo, di ciò che facciamo per gli altri, dei comportamenti che abbiamo e un bambino ha detto "io mi comporto bene perchè cosi faccio buona impressione".
Mi ha colpita molto come frase perchè è tanto vera ma altrettanto triste e da li ho iniziato uno sproloquio che a voi risparmio ma posso dire che da ieri sto continuando a riflettere su quella frase.
Comportarsi in un certo modo "per fare buona impressione", tutti lo abbiamo fatto, io sono cresciuta con questo tarlo "non comportarti male altrimenti in giro dicono...", "comportati bene perchè non voglio fare brutta figura..", da quando sono piccola mi sento perennemente giudicata, in primis dai miei genitori, non ero mai abbastanza, mai un "brava", mai un complimento, oppure da altri vicini perchè prima non ero cattolica, ora lo sono troppo, prima perche rispondevo male, ora perchè sono troppo tranquilla... ditemi un po voi...
Ci si ritrova a mettere il giudizio degli altri al centro di molti ragionamenti, ma è un centro sbagliato.
Io mi devo comportare bene perchè è il mio essere, mi comporto bene perchè mi fa stare bene, mi comporto bene perchè è bello, mi comporto bene perchè so che è la cosa giusta da fare indipendentemente da ciò che gli altri possono dire.. perchè diciamolo, anche chi si comporta sempre bene è vittima di giudizio ed etichettato come "miss perfettina" e simili, non ci scappi.

Uno che conosco e forse conoscete anche voi (ironia), diceva "Prendi in mano la tua vita e fanne un capolavoro!", pare fosse Giovanni Paolo II ... ;)
Come puoi fare della tua vita un capolavoro se non riesci ad essere te stesso e hai paura dei giudizi?
Come puoi avere una vera relazione con Dio se non riesci a metterti in gioco perchè appena esterni un po di più.. TAC, giudizio!!
Come puoi avere delle relazioni umane sane se non mostri ciò che sei perchè altrimenti hai paura di non essere accettata?
Vogliamo  aggiungere la parte dei social? no dai...ve la risparmio ma concedetemi una cosa, una sola.. i social sono il rischio maggiore soprattutto per i ragazzi, andrebbero fatti corsi di sopravvivenza.

I grandi filosofi in risposta alla paura dei giudizi dicono.. "fregatene!!!" ma guardate che non è cosi semplice.
Certe volte il giudizio arriva proprio da chi ci sta vicino e allora cosa possiamo fare??
Parlare! Parlare! Parlare! Un po come il libro "Pregate, pregate, pregate"!
Parlate (NON sparlate), ascoltate (veramente), esternate e soprattutto pregate!
Perchè la preghiera ci estranea dal giudizio, ci libera, ci rende forti e tranquilli; che poi detto da me che per scrivere qualcosa mi faccio mille paranoie pare un po assurdo ma sorvolate per favore..
Esternate ciò che siete, non nascondetevi perchè credete di non essere abbastanza perchè voi per Dio siete abbastanza, siete meravigliosi cosi come siete, soprattutto non rovinate voi stessi con la rabbia e la paura perchè quella fa di tutto per mostrarvi diversi.
Essere aggressivi, decisi, diretti, schietti con rabbia non significa essere forti, non significa essere capaci di non ascoltare i giudizi; essere se stessi in ogni attimo significa essere realmente forti, non avere maschere in base all'interlocutore significa essere forti e la persona che può insegnarci tutto ciò è Gesù e il Vangelo.
Per cui prendete in mano la vostra vita (e la Bibbia) e fatene un capolavoro (alla faccia dei giudizi)!


„Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me.“ 
                                                                                                             (Giovanni 15,18)

Un caro abbraccio.



8 commenti:

  1. Sono credente con un po' di dubbi,
    credo che ognuno debba e possa scegliere: Libero arbitrio.
    Trovo assurdo che ci si soffermi su Reeves, ai tempi Paul McCartney sposò una modella disabile e non ci furono commenti. Ma erano tempi diversi, meno apparenze più umanità.

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    1. Beh, ogni buon credente deve credere nel libero arbitrio, Dio ci ama e ci ha lasciati liberi di prendere le nostre decisioni con annesse conseguenze.
      Oggi l'apparenza vince su tutto ed è una cosa molto triste..

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  2. Ciao! Da un po' seguo il tuo Blog. Il tuo titolo è risuonato forte in me: non avevo mai pensato che potesse esserci un "giudizio universale quotidiano". Almeno, nulla di ciò che scrivi mi è nuovo (anche io sono figlia di una madre ipercritica e questo ha lasciato le medesime cicatrici), ma non ci avevo mai pensato in questi termini, nonostante la Liturgia ogni anno c'inviti a tornare sui versetti di Matteo. Quindi grazie, Folle Donna Cattolica! ��

    Aggiungo una riflessione tratta dalla mia esperienza personale. Da qualche mese ricevetti la Buona Notizia che cambiò la mia vita. Con il crescere del Desiderio di essere più in Comunione con Lui, cresceva in me anche il Desiderio di partecipare alla Messa quotidiana. Può sembrare una paura "stupida", ma avevo il timore di essere giudicata dalle signore anziane della Parrocchia facendomi vedere così spesso in Chiesa. Premetto che all'epoca non avevo neppure 20 anni. Un giorno, andando a confessarmi da un sacerdote, questo mi disse: «Ma è più importante il giudizio delle persone o la tua relazione con il Signore? » Ecco. Io credo che, se la paura del giudizio altrui ci frena nel compiere un'opera di bene e che renda Gloria a Dio, dovremmo porci questa domanda. Sia chiaro. Il timore del giudizio altrui non si cancella, anche perché spesso è radicato più nelle nostre menti e questo ci fa apparire le cose più catastrofiche di ciò che sono realmente, PERO' ci pone nella condizione di scegliere se rispondere al (timore del) giudizio altrui o meno. Credo che il nostro sguardo, appunto, debba puntare là, dove è il nostro Cuore... allora i giudizi altrui, o il timore di questi, inizieranno a scomparire dalla nostra visuale. �� Ciao e un abbraccio. ��

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    1. Grazie di cuore per aver esposto la tua esperienza perché mi sta facendo riflettere molto.. quel confessore ha posto la domanda corretta e che dovrebbe smuovere ciò che sentiamo.
      Grazie, grazie, Grazie!!

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    2. Invece sono io a dover ringraziare te per il tuo riscontro! Mi conferma ancora una volta di quanto questo sacerdote sia stato per me come Giovanni il Battista fu per Andrea e l'altro discepolo.
      E poi penso che il confronto arricchisca e aiuti moltissimo anche nella vita spirituale; il confronto, sì con la propria guida spirituale, ma anche "tra pari" (non saprei come dirlo, perché in realtà tutti siamo pari rispetto al proprio cammino ^^") Ancora un caro saluto.

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    3. Esatto, un confronto è veramente qualcosa di splendido se preso nel modo giusto.🤗

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  3. Condivido. Chissà perché è così difficile giorno per giorno momento per momento rimetterci al nostro posto all'interno del Suo sguardo buono, per ritrovarvi anche gli altri. Grazie

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    1. Certe volte la fatica viene dalla paura di non essere accolti, almeno per me è così.. ho paura che la mia imperfezione possa allontanare Dio.. poi quando dico così mi becco una bella ramanzina dal mio padre spirituale che mi ricorda che Dio ama proprio la nostra imperfezione e noi dobbiamo stare con lui sempre.

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