venerdì 10 giugno 2016

Sopportare le persone moleste, fino ad un certo punto.

Buon pomeriggio,
rieccomi dopo i soliti periodi indefiniti di latitanza, ma come scritto anche in pagina, preferisco scrivere poco ma faro quando ho l'ispirazione piuttosto che scrivere spesso ma avere contenuti vuoti.
Poi cercate di capirmi, sono incinta del mio terzo figlio quindi le attenzioni sono tutte indirizzate li e agli altri due, tenendo conto che oltretutto la grande tra una settimana riceverà il diploma e a settembre inizierà la sua avventura in prima elementare!
Ora torno in carreggiata e vi dico subito a cosa ho pensato in quest'ultimo periodo per cui ho deciso pure di condividerlo con voi sperando possa essere utile, poi torno a fare la lista per le cose da portare al mare.

Chi di voi non ha mai incontrato o vissuto con qualcuno o è lui stesso permaloso? Direi che e è pieno il mondo e tutti abbiamo a che fare con questa categoria di persone, io stessa sono consapevole di esserlo ogni tanto.
Basta e avanza mio marito come permaloso e lo sono già pure i miei figli, quindi capitemi se io lo sono meno, o per meglio dire, ho imparato ad esserlo meno!
Partiamo dal definire la persona permalosa, vi riporto pari passo cosa dice il dizionario:

Detto di persona facile a offendersi, che, per eccessivo amor proprio, si risente e s’indispettisce di atti e parole che altri non considererebbero offensivi (e che per lo più non sono tali nelle intenzioni)

Allora alzi la mano chi non ne conosce almeno...10!
Ebbene, questo atteggiamento è inevitabile che risulti fastidioso per chi deve sopportarlo sporadicamente, figuriamoci per chi lo deve sopportare spesso; porta a non sapere come approcciarsi o ad aver paura che qualsiasi cosa detta possa essere fraintesa.
Ma la problematica principale viene proprio dal permaloso stesso non rendendosi conto che in primo luogo fa un danno alla sua persona, in che modo? Trovando qualcosa che non va in ciò che gli viene detto quindi provando sentimenti negativi verso l'interlocutore, trasmettendo negatività che viene generata da dentro di se portando a rovinare la propria vita più che quella degli altri.
Il fatto che risulti poi anche “antipatico” porta ad avere un difficile rapporto con questa persona perchè sinceramente, chi te lo fa are di confrontarti con uno che qualsiasi cosa dici la prende sul personale e non è capace di intraprendere un dialogo costruttivo?!
Passando da un sorriso ad un lato più serio della situazione, nonché motivo per cui ho deciso di scrivere questo articolo riguarda le ripercussioni di questo atteggiamento verso le persone che amiamo.
Quali altre conseguenze ci possono essere per un permaloso quando si tratta di avere questo atteggiamento in famiglia?
Ci ho riflettuto parecchio soprattutto perchè in quest'ultimo periodo questo aspetto sta fuoriuscendo più del solito in una persona di famiglia (non dirò mai chi è, escludete marito e figli XD ) e le conseguenze non sono delle migliori.
Il fatto che l'80% di ciò che viene espresso, sia in risposta che in argomentazione/dialogo, a causa della permalosità porti a musi lunghi o risposte stizzite è inevitabile che rovini serene giornate e porti le persone a (non in ordine cronologico):
1- non dire più nulla, il che è più semplice ma anche la scena muta può portare a malintesi;
2- non sapere in che modo rispondere portandoti a studiare libri di psicanalisi e derivati senza successo;
3- avere la tentazione di mandare a quel paese, ed è tanta, ma vince l'educazione per fortuna;
4- provare a rispolverare ciò che ti ha suggerito il parroco all'ultima confessione ovvero “sopportare le persone moleste” ma dopo un numero infinito di insuccessi ti viene difficile;
5- limitare le occasioni in cui ciò possa avvenire, e spesso è la soluzione migliore almeno temporaneamente;
6- provare a dialogare, cosa che metti tra le opzioni ma non sai se porti ad altri malintesi, rigiri di colpe etc dato che è una strada già percorsa e già testata con successo pari a 2 o 3 incontri;
7- provare a capire cosa porta una persona ad essere cosi permalosa, possono capitare a tutti periodi difficili e pesanti, ma poi ricordi che tutto sommato è sempre stata cosi ed è difficile trovare scusanti, al massimo attenuanti.
Direi che con il tempo le ho provate praticamente tutte, sia in successione che alternate che pescando a caso ma quando vedi che chi ami ci sta male c'è poco da fare, ovvero pensare al bene della propria famiglia prendendosi una pausa dalla persona in questione, riportare l'equilibrio dialogando con chi ci sta male e ripartire provando a rivivere attraverso un caffè con la persona permalosa.
Un distacco ci deve essere per prendere aria, sbollire, ricaricarsi e ripartire, le trovo fasi fondamentali, se non azzeri sarà solo difficile non riattaccarsi ad episodi precedenti e non ci sarà mai una reale ripartenza.
Nei punti citati c'è anche “sopportare le persone moleste”, ed è un buon proposito spirituale che mi è stato assegnato dal sacerdote per il giubileo della misericordia; quando però questo proposito può essere messo da parte (se si può ovviamente)?
All'inizio pensavo che non fosse possibile mettere da parte compiti simili, sarebbe la strada più semplice quindi il compito stesso avrebbe avuto poco senso, poi però chiedendo anche consigli ad altre persone ho capito che è possibile metterlo da parte nel momento in cui rischia di intaccare la serenità e l'equilibrio della famiglia.
Ebbene in quel caso non c'è compito che tenga, per questo penso che la fase di distacco sia fondamentale, per riprendere l'equilibrio e la serenità in modo da riaffrontare la situazione diversamente nel momento in cui si ripresenta.

Non mi sto a dilungare, cosa che ovviamente ho già fatto, ma vorrei anche chiedere una cosa ai permalosi, comportarsi cosi a cosa porta di positivo?
No, perchè provando anche a rifletterci, personalmente non trovo nemmeno mezza nota positiva ma solo conseguenze negative per se stesse e per chi ci circonda.
Pensare che figli o nipoti o amici non amano stare con noi perchè hanno paura che spunti questo lato (se è cosa frequente ovviamente, non parlo di episodi sporadici dato che a tutti può capitare la giornata “no”) è veramente triste e dovrebbe istintivamente portare a voler migliorare anche come buon esempio per i più piccoli.
Non ho mai nascosto ne negato il fatto che in passato avevo un carattere un po'..diciamo... odioso, si, ero proprio antipatica, sempre nervosa, e pure permalosa, dispotica e...va beh, dai non esageriamo! non che come simpatia sia migliorata ma per tutto il resto direi che dopo aver compreso tutte le conseguenze dei miei atteggiamenti ho dato una svolta alla mia vita, sono cambiata e ora sto benissimo, so che si può cambiare perchè ci sono passata, so anche che più si invecchia e più è difficile cambiare ma sono ottimista e lo spero sempre.
La cosa diventa più semplice affidandosi attraverso la preghiera, si, basta affidarsi al Signore e tutto può migliorare.
“Signore, non sono perfetta e mai riuscirò ad esserlo ma aiutami ad essere migliore, ad essere per gli altri esempio del tuo immenso amore e della tua infinita misericordia.
Tu perdoni sempre, mentre per noi è cosi difficile farlo, fa che il mio cuore possa sempre perdonare e comprendere”
Amen

Un caro abbraccio, che il Signore vi benedica, scriverò presto, rileggere l'articolo mi ha dato altre idee da poter scrivere.