I Vangeli riferiscono il nome di alcune di esse: Maria Maddalena, Maria di Cleofa, Marta e Maria di Betania, sorelle di Lazzaro, Giovanna, moglie di Chuza, servitore di Erode Antipa, Salomé, madre di Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, Susanna.
“Le donne prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento. Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato” (Lc 23,56-24,1)
Per i Padri della Chiesa le Myròfore simboleggiano la Chiesa-sposa alla ricerca del suo sposo.
Che siano le donne a preparare i preparare i profumi non ha niente di straordinario. Tra donna e profumo c’è una naturale correlazione. La liturgia famigliare del sabato, che dà alla donna un posto importante, già sfruttava questo fatto. Come avevo già detto in un vecchio articolo, è la donna che fa vivere la liturgia settimanale dello shabbat (il sabato), un giorno sacro da ritagliare tra le varie faccende domestiche e uno spazio da dedicare al Signore, ringraziandolo per i benefici ricevuti.
In Israele, il sabato la donna non compie azioni speciali, (non serve fare cose straordinarie, ma ordinarie cariche di significato) si serve di piccoli gesti per ricordalo; quei piccoli gesti che fanno la differenza.. pulisce ed illumina la casa, diffonde un'aria di festa, cucina con una cura particolare e ricorda alla famiglia che quel giorno è speciale.
Non solo, accende candele in ogni stanza cosi che la luce si possa diffondere rallegrando la casa in preparazione alla preghiera.
La donna in sintesi rivestiva un ruolo sacro, ricordava (gesto di una premura meravigliosa) la festa con segni particolari: ceri, olio, rami d'ulivo, pulizia della casa, cibi speciali, faceva indossare alla famiglia il "vestito buono", quello che per noi è della domenica, ma la cosa più importante è che, nell'intimità famigliare veniva chiamata "maestra di preghiera"... che onore e che meraviglia...
Cosa significa questo?
Oramai siamo abituate a vedere nel mondo donne che rivendicano la loro dignità nei riguardi dell’uomo sottolineando la loro dimensione maschile a discapito della propria femminilità. Oppure all'opposto, pensano che mostrando il corpo ne siano padrone... Niente di più sbagliato...
Che le donne si augurino una reale reciprocità nei riguardi dell’uomo, così come la partecipazione alla vita pubblica, non è forse una cosa normale? Nel racconto biblico della Genesi non si dice che l’uomo e la donna sono stati creati per completarsi reciprocamente?Farsi myrofora è presentare il profumo dello Spirito ogni giorno, è ricordare che la vocazione della Chiesa è di riaprire le porte del Paradiso dove si trova l’albero dal profumo squisito. Farsi myrofora è scoprire la via nuova che parte dal Sepolcro ed accogliere la vocazione di farsi apostola degli apostoli. Ci si dimentica troppo spesso che fu proprio una donna di essere la prima testimone della Risurrezione. Farsi myrofora è avere la responsabilità di portare l'annuncio mettendo Cristo davanti a tutto, farsi myrofora significa fare un passo indietro quando necessario, farsi myrofora significa essere dono senza avere qualcosa in cambio, farsi myrofora significa essere portatrici dell'annuncio anche quando tutto intorno a noi dice il contrario.
La Chiesa insegna che c’è una corrispondenza stretta tra lo Spirito e la santità, evoca indirettamente la vocazione dell’uomo e della donna. L’uomo va dritto alla mèta. La sua volontà gli permette di vincere tutti gli ostacoli. La donna reagisce con una presenza nella quale la volontà è meno importante di quanto sia la vibrazione di tutto l’essere. L’uomo è conquistatore. La donna sa adattarsi più facilmente alla situazione. L’uomo analizza il caso e vi riflette a lungo. La donna, più intuitiva, pensa con tutto il suo essere. Qualunque cosa si dica delle differenze che gli psicologi segnalano tra l’uomo e la donna, la verità è che per divenire immagini di Cristo e dello Spirito si deve passare attraverso una ascesi e una trasfigurazione progressive.
Se vogliamo aggiungere un po di liturgia a casa (e come vedremo quando parlerò della teologia della casa), per ricordare le Myrofore, possiamo leggere i passi del Vangelo che parlano e che trovate sparsi per l'articolo che parlano di loro; in questo giorni inoltre potete profumare casa facendo memoria dell'importanza delle donne nelle piccole cose di ogni giorno, dei piccoli gesti, un po' come le donne dell'annuncio che facevano una cosa ordinaria come l'andare ad ungere il corpo di Gesù per poi ritrovarsi ad essere portatrici di una notizia che ha cambiato tutto.