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venerdì 18 maggio 2018

Bible Journaling, un modo colorato per meditare la Parola.


Tratto dal libro "Salmi per il bible Journaling" (link sotto)


Da tempo ho scoperto il "Bible Journaling", pratica principalmente protestante per meditare la Parola di Dio in un modo alternativo.
Da tempo si è esteso anche nel mondo cattolico americano per poi arrivare fino a noi anche se resta una pratica poco conosciuta.
Di seguito troverete delle foto, le prime riguardano alcuni meravigliosi lavori trovati online provenienti da siti americani.
Più sotto trovate invece qualche mio piccolo tentativo in modo che possiate vedere lavori elaborati e cose più semplici.

Esempi presi online 


Ma cosa è il Bible Journaling?
Il termine "Bible Journaling" letteralmente significa "Annotare sulla Bibbia" e in sintesi è come una Lectio Divina con l'aggiunta di arte e creatività.

L'attività di Journaling è molto utilizzata poichè consiste nell'annotare pensieri, frasi, cosa accade nella nostra giornata etc, quindi equivale a scrivere un diario, il Bible journaling è la stessa cosa poichè si annotano e riscrivono frasi della Bibbia che ci hanno colpito, oppure che ci trasmettono qualcosa e riscrivendole ci restano in mente.
Questo tipo di pratica è utilizzata non solo da chi è cattolica ma anche da chi semplicemente ha alcune parti della Bibbia che apprezza e vuole trascriverle con arte.

Per chi invece la vive come pratica spirituale ha invece un accorgimento prima di iniziare, ovvero deve fare l'invocazione allo Spirito Santo altrimenti non si può considerare preghiera ma semplice esercizio di disegno.

Qual è l'occorrente?
L'occorrente per colorare/disegnare è a vostra scelta, posso consigliarvi di utilizzare:
- Penne colorate
- Evidenziatori
- Pastelli e pennarelli
- Acquarelli

Per abbellire potete utilizzare anche:
- adesivi,
- washi tapes (nastro adesivo decorativo),
- timbrini
e tutto ciò che vi suggerisce la fantasia.

Cosa utilizziamo come base?
Purtroppo in Italia ancora non esistono Bibbie apposite, mentre in america si trovano le "Journal Bibles" ovvero Bibbie che hanno delle colonne esterne dove potete annotare versetti, fare disegni, colorare etc...
Per cui potete utilizzare una normale Bibbia, oppure un quaderno dove riscrivere il versetto o il Salmo, oppure in commercio esiste un libro di Salmi proprio per questa attività e lo trovate al seguente indirizzo



Una volta fatta la preghiera allo Spirito Santo si può iniziare, è possibile anche ascoltare della musica cristiana di sottofondo, non troppo alta per evitare distrazioni.
Prendiamo la nostra Bibbia e leggiamo qualche versetto a scelta, oppure scegliete un salmo dal libro apposito.
Va letto più volte segnando le frasi che ci trasmettono qualcosa e ci colpiscono, non sempre sono quelle positive, dipende molto anche dalla giornata.
Dopodichè procediamo con le decorazioni che possono essere semplici trascrizioni utilizzando caratteri particolari, veri e propri disegni che riassumono il versetto/salmo o decorazioni semplici con sprazzi di colore a nostra scelta.

Alcuni miei tentativi di Bible Journaling 


Non esistono regole vere e proprie secondo cui si debba seguire una linea precisa di decorazioni, dobbiamo lasciarci guidare dallo Spirito Santo e soprattutto non dobbiamo pensare che "non siamo brave" o "non siamo capaci" perchè ognuna deve fare questa attività come preghiera e non come gara di arte per cui buttatevi, il Signore apprezza qualsiasi cosa!
Lo scopo è riflettere, pregare e lasciarsi guidare.

Nota in più:
Questo metodo può essere utilizzato anche con i bambini o per far vivere il catechismo in modo diverso, quando si tratta di creare e dare spazio alla propria fantasia guidati dallo Spirito Santo è sempre qualcosa di meraviglioso e ne trarranno tutti cose positive.

Spero vi sia sembrato un articolo utile e interessante, quando l'ho spiegato al mio padre spirituale gli ho aperto un mondo sconosciuto e lo ha apprezzato.
Fatemi sapere se farete qualcosa a riguardo!
un abbraccio
Cristina

ps. su Facebook esiste il gruppo "Bible Journaling Italia"

sabato 17 marzo 2018

Quaresima con 40bags in 40days: è tempo di ESSERE UMILI (5° settimana)



Buon pomeriggio,
eccoci con la QUINTA settimana  di questo percorso di Quaresima di purificazione spirituale e materiale, in modo da arrivare a Pasqua pienamente preparate ad accogliere il Signore.
Vi ricordo che per condivisioni dei progressi tramite i social, il tag è #40bagsquaresimafolle oppure tramite facebook ed email a mammacattolica@gmail.com

La prima settimana la potete trovare qui: "Quaresima con 40bags in 40days: è tempo di alleggerirsi".
La seconda settimana  la trovate qui: "Quaresima con 40 bags in 40 days: è tempo di donare"
La terza settimana la trovate qui: "Quaresima con 40bags in 40 days: è tempo di collaborare"
La quarta settimana la trovate qui: "Quaresima con 40bags in 40days: è tempo di cambiare"
La prima parola d'ordine era "alleggerirsi", la seconda "donare", la terza "collaborare", la quarta "cambiare"..
Questa settimana la parola d'ordine è ESSERE UMILI!

➤ Vi ricordo ciò che serve in questo percorso:
- sacchetti da riempire (di varie dimensioni)
- quaderno per segnare i progressi e riflessioni
- Inno allo Spirito Santo
- Voglia di mettersi in gioco
PLAYLIST SPOTIFY con musica cristiana ➨CLICCA QUI

➤ ATTIVITA' FISSA:  recitare la preghiera del cuore "Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore".

QUINTA SETTIMANA DA DOMENICA 18 A SABATO 24 MARZO:
Domenica: Gv 12,20-33 Se il chicco di grano caduto in terra muore, produce molto frutto.
Lunedi: Mt 1,16.18-21.24 Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore.
Martedi: Gv 8,21-30 Avrete innalzato il figlio dell'uomo allora conoscerete che io sono.
Mercoledi: Gv 8, 31-42 Se il figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero.
Giovedi: Gv 8, 51-59 Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno.
Venerdi: Gv 10, 31-42 Cercavano di Catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani.
Sabato: Gv 11, 45-56 Per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi.

Questa settimana inizia alla grande, con un vangelo che ci butta direttamente nello scopo di questo percorso di quaresima.
Ci dice che chi è disposto ad accogliere Gesù, a seguirlo e servirlo, potrà incontrare il Padre! E' una notizia magnifica che dovrebbe darci la carica giusta per affrontare la settimana!

"Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore".
Lunedi, San Giuseppe, lo sposo che prende il rischio, diventa responsabile e il custode delle cose che Dio ha di più prezioso, Gesù e Maria.
Con umiltà non si perde dietro a parole inutili, ma prende la realtà sulle sie spalle senza troppe storie.
Quante volte le troppe parole non ci permettono di fare le cose perchè troppo concentrati a fare monologhi, sia in questo che nel secondo vangelo alternativo di oggi Maria e Giuseppe con umiltà stanno in silenzio ed agiscono.
Nel vangelo di martedi è come se ci volesse prendere, scrollare e dirci guardandoci negli occhi "Se continui a pensare che non hai bisogno di nessuno, ti ritroverai solo e nessuno può salvarsi da solo!".
Proprio qualche giorno fa ho letto uno dei miei soliti romanzi romantici e una frase credo valga la pena di essere riportata qui "Nessuno si basta da solo.."
Si deve avere l'umiltà di capire che non ci si salva da soli, e che la gioia come il dolore, la bellezza, come le cose difficili, sono davvero vivibili solo quando sia ha qualcuno con cui condividerle.

"La verità vi farà liberi"
Tornare a leggere e meditare la parola di Dio porterebbe ad un cambiamento che nemmeno possiamo immaginare, ma va fatto con il cuore e non in modo superficiale, sta proprio li la differenza.
Leggere la Bibbia, invocare lo Spirito Santo per fare in modo di essere nello stato giusto di accoglienza della Parola.
Cosi conosceremmo la verità, quella verità che "ci farà liberi".

Nel vangelo di giovedi, non serve dilungarsi molto , basti pensare che dire "Gesù è il Signore" significa racchiudere in questa frase tutto ciò che è la fede cristiana.
Ma basta questa frase per scatenare la stessa reazione dei Giudei "allora raccolsero le pietre per gettarle contro di lui".
Perchè ad oggi è troppo semplice ridurre Gesù a semplice filosofo, maestro zen, come semplice esempio.. in realtà lui è il figlio di Dio e non dobbiamo scordarlo!

"Cercavano di Catturarlo, ma egli sfuggì dalle loro mani."
Lo volevano semplicemente togliere di mezzo perchè diceva cose che secondo i loro schemi non andavano bene, spesso anche i nostri schemi non sono proprio in linea con ciò che dice Gesù, quindi cosa si fa? lo si toglie di mezzo, magari rinnegandolo senza prima guardare i fatti e comprenderlo.
L'umiltà, quella spesso manca per arrivare a capire sempre più a fondo cosa vuole dirci Gesù.

"Da quel giorno allora, decisero di ucciderlo.."
I Romani avevano paura per cui il modo migliore per risolvere la situazione era quello di uccidere Gesù, toglierlo di mezzo, della serie "via il dente via il dolore".
La paura del male (o in questo caso, di ciò che ritengono male), trasforma le persone in esseri malvagi.
Quanto volte nelle discussioni appena vediamo qualcosa che ci mette paura tendiamo ad attaccare l'altro per far valere le nostre ragioni.
Peccato che scordiamo una cosa, nella Bibbia è scritto 365 volte "No avere paura", praticamente una al giorno.
Ma se ci liberiamo dalla paura allora possiamo volare molto in alto, invece da vittime della paura rischiamo di tornare a crocifiggere Gesù.

➥Perchè la parola d'ordine è ESSERE UMILI? 
Se leggiamo il significato di umiltà sul vocabolario, tra i vari esempi troviamo "sentimento e conseguente comportamento improntato alla consapevolezza dei propri limiti e al distacco di ogni forma di orgoglio e sicurezza eccessivi di sè".
Direi che quasi non servirebbero ulteriori spiegazioni ma devo sempre metterci del mio per cui andiamo avanti...
Troppo spesso l'umiltà la teniamo ben chiusa in un armadio, viviamo in un mondo in cui ci insegnano a non avere limiti, ci dicono che i limiti sono solo nella nostra mente, che dobbiamo andare oltre e possiamo essere tutto ciò che vogliamo.
Di conseguenza per fare ciò si deve avere un orgoglio e una sicurezza di sè estremamente elevati, altrimenti si incorre nell'idea che effettivamente non possiamo superare ogni nostro limite.
Esiste anche una forma di satanismo che punta ad innalzare se stessi e a sentirsi potenti, esaltare il proprio ego dove l'Ego è Satana è una diramazione di satanismo razionale e psicologico, quella forma che praticavo io da adolescente.
Follia pura!!
In realtà far crede che ognuno può essere ciò che vuole porta ad una totale frustrazione perchè nel momento in cui uno non ci riesce va in depressione o altro.
L'umiltà fa la differenza, ti fa capire quali sono i tuoi limiti, ti dice "ecco, ora tu da solo puoi arrivare fino qui, da quel limite in poi prendi la mano del Signore e prosegui".
L'umiltà ti riporta alla realtà, ti fa capire che come esseri umani è normale avere dei limiti ma abbiamo la fortuna di poter affrontare tutto con il Signore.
L'umiltà ti ridimensiona, va bene essere sicuri di sè, ma non deve diventare un punto fondamentale e un motivo di battaglie inutili, non deve essere la base della nostra vita.
I vangeli di questa settimana un pò ci rimettono al nostro posto, basterebbe solo l'esempio di Giuseppe per farci sentire tanto piccoli di fronte al suo gesto, non ha detto nulla e con umiltà ha seguito il Signore senza credersi superiore agli altri per ciò che avrebbe fatto.
Non lo ha fatto per la gloria di se stesso ma per la gloria di Dio, noi spesso facciamo le cose per avere elogi, non perchè lo vogliamo fare realmente per il Signore per cui tutti credo debbano laorare su questo punto importante.

➤ OBIETTIVI DI QUESTA SETTIMANA:

- Preghiera del cuore, 11 minuti.
- Preghiera allo Spirito Santo prima di fare attività
- Continuare ad aggiornare il quaderno specificando se volete cambiare qualcosa di voi e i progressi della settimana.
- Ascoltare la playlist di musica cristiana per alleggerirci nelle nostre attività!
NEW Creare un angolo di preghiera in casa.  (mandateci le foto!)

➧ ATTIVITA' QUOTIDIANE PER LA QUINTA SETTIMANA:
IMPORTANTE!!!!   Come procedere questa settimana?  ⇓⇓⇓
Vedendo la lista sembrano tantissime le cose da fare ed effettivamente prenderebbe un colpo a chiunque, però non vi chiedo di passare le giornate a pulire quindi non abbiate paura!
Quello che vi chiedo è semplicemente di dedicare a queste attività un tempo limitato 
ovvero 11 minuti! 
Il tempo della preghiera del cuore che dovrete fare questa settimana, dovrete fare queste attività pregando, disponendovi con atteggiamento umile mettendo un limite alle vostre attività.

- Domenica: Pianificare!
- Lunedi: Riordinare utensili da cucina
- Martedi: Riordinare frigorifero
- Mercoledi: Riordinare piatti, bicchieri, tazze...
- Giovedi: Riordinare cose ammassate sul pavimento di casa o garage
- Venerdi: riordinare dispensa
- Sabato: Riordinare Lavanderia oppure zona bagno

Vi ricordo che per comunicare potete scrivere una mail, commentare questo articolo, oppure taggarci su instagram (@stiledivitadiunafollecattolica) e facebook (stile di vita di una folle donna cattolica) !!!

Buon settimana di quaresima a tutte!
Cristina
ps: tutto il materiale che trovate qui è opera mia per cui se lo prendete vi chiedo la cortesia di citare la fonte.

domenica 21 gennaio 2018

Amen, tutta la preghiera in un sussidio.

Buongiorno,
oggi voglio parlarvi di un nuovo strumento per avere ogni giorno a portata di mano in un unico volume il messalino, i commenti di Papa Francesco, la liturgia delle ore, il rito completo della messa e le preghiere della tradizione cristiana il tutto in 140 pagine.
Tutto questo in un "Amen"!



Questo nuovo sussidio si chiama "Amen" e racchiude tutto ciò che vi ho scritto sopra.
L'ho scoperto per caso a dicembre, ovvero quando venne pubblicizzato il primo numero disponibile (venduto a solo 1,90€) e da allora non posso farne a meno.
Si, oggi ci sono decine di applicazioni per smartphone da poter utilizzare per queste cose, ma personalmente non posso rinunciare alla carta.


Hanno deciso di creare questo strumento per far arrivare a tutti preghiere che spesso non vengono utilizzate dai laici come la liturgia delle ore quindi la meditazione delle lodi, i vespri, spesso attribuiti solo ai preti.
Ogni mese inoltre viene aggiunto un testo che richiama il periodo liturgico, a Gennaio per esempio in aggiunta ci sono i testi proposti dalla Chiesa per la preghiera di unità dei cristiani.
Oltre alla preghiera c'è anche un testo su cui meditare nella quotidianità, frasi estrapolate dalle riflessioni del Papa in modo da poter vivere il cristianesimo giorno per giorno.

Chi può utilizzare questo sussidio?
Chiunque! è indirizzato a uomini e donne di tutte le fasce d'età, a singole persone , a gruppi e sacerdoti.
Essendo presente na grande varietà di testi è un ottima guida per un cammino di fede personale.

Come si utilizza?
L'utilizzo è molto semplice, tutto ciò che serve è in ordine per cui il giorno inizia con:
- Lodi mattutine complete;
- Celebrazione eucaristica; (antifona d'ingresso, orazione colletta, prima lettura, salmo responsoriale, canto al vangelo, vangelo, orazione sulle offerte, antifona di comunione e orazione dopo comunione)
- La parola per la vita, ovvero il commento alle letture (Luigi M. Epicoco) e citazione del Papa.
- Vespri completi;
- Compieta;
A fine mese si trovano:
- Rito della messa completo;
- Le preghiere del mattino, della sera, il Santo Rosario, intenzioni di preghiera affidate dal Papa all'apostolo della preghiera, la Corona della Divina Misericordia, Promesse di Gesù a Suor Faustina, Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani(per il sussidio di gennaio) e Santo del Mese (San Giovanni Bosco per gennaio).

In sintesi è uno strumento liturgico completo per cui in un solo volume è possibile trovare tutto ciò di cui un cristiano ha bisogno.
Risponde perfettamente all'invito di Papa Francesco di leggere ogni giorno un brano del Vangelo e di trovare spazio per la meditazione.
Per cui questo sussidio è un ottimo compagno di viaggio da tenere sempre in borsa, da aggiungere alla lista che abbiamo già visto qualche giorno fa riguardo "Cosa non deve mai mancare nella borsa di una donna cattolica".
Il prezzo di "Amen"è di 3,90€.

Nel prossimo articolo che scriverò per il blog, vedremo inoltre come trovare il tempo per pregare, per cui preparatevi.

domenica 2 aprile 2017

Un percorso d'amore verso Dio (parte 4)

Buonasera a tutte,
per prima cosa mi scuso di cuore per aver saltato una settimana ma con troppi impegni ammetto di essermi resa conto solo mercoledi che non avevo pubblicato la quarta parte di questo percorso.
Prendiamola come una settimana in più per poter proseguire l'impegno di due settimane fa, dato che era piuttosto importante direi di continuare con l'impegno di ricordarsi di bere acqua a ringraziare il Signore anche per questa e le prossime settimane.
Questa settimana invece ci baseremo come sempre sul vangelo della domenica, in questo caso la Parola ci parla di Lazzaro e della sua risurrezione.
Gesù è la "risurrezione e la vita", chi crede in lui ha già una parte di questi doni della fine dei tempi; possiede una “vita senza fine” che la morte fisica non può distruggere. 
In Gesù, la salvezza è presente, e colui che lo segue non può più essere consegnato alle potenze della morte. 
Nel vangelo di domani (Gv 8,1-11) invece Gesù dirà “Neanch’io ti condanno, va’ e d’ora in poi non peccare più”.
In sintesi il male è male, il peccato è peccato, nessuno nega tutto ciò, ma l’uomo è chiamato costantemente alla santità. 
Come esseri umani dobbiamo continuamente operare in sé il passaggio dall’uomo vecchio, (peccatore), all’uomo nuovo, rigenerato dall’acqua e dallo Spirito.
Entrambi i vangeli parlano di un cambiamento, nel primo una risurrezione, una nuova vita ... nel secondo si richiede il passaggio da una vecchia vita sbagliata ad una nuova che porti alla santità cui tutti dovrebbero aspirare.
Questi due brani mi hanno dato lo spunto per il "compito" di questa quinta settimana di quaresima, ovvero un nostro cambiamento.
Non mi riferisco ad un qualcosa di interno, anche perchè credo che tutte noi lo facciamo ogni giorno in quanto cristiane; mi riferisco ad un cambiamento esterno.
Per questa settimana, prendendo come base anche la lista che dovreste aver fatto ogni settimana riguardo ciò che vi piace e non vi piace del vostro corpo (l'avete fatta vero???? ;) ), valorizzatevi!!!
Non intendo nulla di esagerato, semplicemente valorizzate ciò che preferite per rispecchiare al meglio la vostra gioia nel trasmettere il vostro essere cristiane.
Il Vangelo va portato agli altri con gioia, l'annuncio della vita eterna è qualcosa di speciale e non credo sia credibile farle spiegarlo se siamo tristi, chiuse in noi stesse, "trasandate" (passatemi il termine per favore).
Il tutto ovviamente tenendo conto che a mio avviso si deve rispecchiare all'esterno ciò che siamo all'interno, coerenza in primis.
Se dentro siamo piene di gioia e felicità per ciò che Gesù ci promette, allora anche fuori dovremo rispecchiare tutto questo, con un bel sorriso curato, mostrandoci curate e positive.
L'abito non fa il monaco ma se vedi qualcuno annunciare il vangelo con il broncio e trasandato trasmette in modo diverso rispetto ad uno sorridente e curato.
Ricordate che la vanità non deve però entrare nella vostra mente, perchè un conto e valorizzarsi e curarsi, altro è esagerare e fre tutto solo per apparire.
Buon percorso!
un caro abbraccio.


domenica 19 marzo 2017

Un percorso d'amore verso Dio (parte 3)

Buonasera,
siamo alla terza settimana, questa volta puntuale! Oggi è arrivata l'ispirazione e ne ho approfittato.
Spero che le precedenti abbiano portato qualcosa di positivo, nel frattempo potete anche raccontarci le vostre sensazioni, le vostre difficoltà, mancanze, progressi e successi.
Prima di tutto continuate con le due liste della scorsa settimana.
Questa settimana prenderemo spunto dal vangelo della Samaritana letto questa domenica.
Già nella prima lettura si parla del tema che ci accompagnerà per i prossimi 7 giorni, l'acqua.
Es 17,3-7 "Dacci acqua da bere."
Mentre nel vangelo di Gv 4,5-42 "Sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna."
[...]Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua. Vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». [...]
L'acqua è fondamentale per vivere, possiamo restare giorni senza cibo, ma senza acqua la situazione diventa tragica.
L'acqua di cui parla Gesù nel vangelo non è quella concreta che scorre nei fiumi, o che mettiamo in tavola ma è qualcosa di ben più profondo.
Non sono cosi esperta in merito a spiegazioni precise quindi solitamente oltre ad ascoltare per bene l'omelia faccio anche ricerche e condivido con voi una spiegazione semplice, trovata sul sito del monastero di Bose, che mi è piaciuta:
<<Gesù le annuncia l’inaudito, l’umanamente impossibile: c’è un’acqua da lui donata la quale, anziché essere attinta dal pozzo, diventa fonte zampillante, acqua che sale dal profondo. Bere l’acqua da lui donata significa trovare in sé una sorgente interiore: quest’acqua è lo Spirito effuso da Gesù nei nostri cuori (cf. Gv 7,37-39; 19,30.34), Spirito che zampilla per la vita eterna, che nel cuore del credente diventa “maestro interiore”.>>
Per fare qualcosa a livello pratico però utilizzeremo l'acqua vera, non so voi ma personalmente spessissimo mi dimentico di bere nell'arco della giornata, e la cosa non è positiva, l'organismo ne risente e con il tempo si rischiano conseguenze non proprio piacevoli, mentre quando mi impegno e bevo di più mi rendo conto dei benefici.
Ecco, l'impegno di questa settimana è di bere più del solito, mettete una sveglia sul telefono per ricordarvelo, esistono applicazioni per tenere segnato quanto uno beve etc...
Ma non solo questo, quando beviamo dobbiamo ringraziare il Signore per il dono della vita, per averci create e chiedendo di inondare i nostri cuori di quell'acqua viva che è puro amore.
Buona settimana a tutte.
Un caro abbraccio.

mercoledì 14 settembre 2016

Educare... alla tecnologia - contro il cyberBullismo


Buon mercoledi,
rieccomi dopo la pausa estiva, volevo ripartire con un post riguardo il ritorno a scuola ma vorrei trattare un altro argomento, molto più "pesante" e che mi ha fatto pensare molto dopo alcuni avvenimenti che ho letto ieri e oggi.
L'argomento è il "cyber Bullismo", argomento già trattato in un altro post anche se in maniera più generica e lo trovate qui  "Bullismo, questo male silenzioso".
Ma cosa è accaduto in questi due giorni?
Ieri ho letto la notizia di una ragazza di 31 anni che si è suicidata a causa di un video caricato su internet, era un video un pò hot che aveva inviato a dei ragazzi, questi hanno pensato bene di  metterlo sul web e da li si è scatenato il tutto.
Il video a quanto pare è diventato virale, era diventata lo zimbello di tutti, tanto da andarsene dal suo paese e richiedere il cambio di identità.
In attesa proprio di questo cambio, ha preferito togliersi la vita.
Partendo dal presupposto che i giovani di oggi sembra abbiano perso ogni senso del pudore e abbiano anche un'idea tutta loro riguardo i valori e il rispetto per se stessi, c'è da dire che coloro che si nascondono dietro le tastiere hanno una cattiveria oltre ogni limite.
A 31 anni si pensa che una persona non abbia più bisogno del controllo dei genitori, sia oramai autonoma e capace di discernere da sola ciò che è giusto/sbagliato o che è bene/male..

Altro episodio letto stamattina, parla di una vicenda di qualche tempo fa, dove una ragazzina di 17 anni (a quanto pare ubriaca) è stata violentata in una discoteca e le amiche hanno ripreso tutto facendo poi girare il video su wathsup.
Le amiche in questione non si sono minimamente poste il problema riguardo l'accaduto, nel video si sente che le ragazze ridono tranquillamente.
La ragazza non ricordava nulla di ciò che è accaduto e lo ha appreso appunto perchè ha ricevuto il video tramite wathsup quindi ne ha parlato con la madre e hanno denunciato il fatto.

Due casi simili, nel primo la ragazza si è fatta da sola il video mandandolo evidentemente alle persone sbagliate ritrovandosi cosi a nascondersi e addirittura cambiare identità per tornare a vivere..;
nel secondo caso la ragazzina ha subìto il video mandato poi online da quelle che dovevano essere amiche.
La prima ragazza, si è tolta la vita e nonostante questo ancora oggi viene insultata con frasi come "se l'è cercata", le danno della prostituta, augurano la stessa fine a ragazze "come lei" e cose simili.
Si assiste a quel linciaggio mediatico che ora è quasi cosa normale, è quasi un dovere verso chi anche contro il suo volere si ritrova ad essere al centro dell'attenzione per un video o una foto "compromettenti".
La seconda ragazza spero non viva la stessa situazione a causa della superficialità delle sue pseudo amiche.

Non ho intenzione di mettermi a fare analisi psicologiche della società o altro, semplicemente in questi momenti mi metto al posto dei genitori di queste ragazze o di chi subisce determinate cose e penso a cosa farei, a cosa ci sia di sbagliato, a come prevenire (se è possibile farlo), il tutto pensando ai miei figli.
Sono ancora piccoli ma cresceranno, soprattutto non è mai troppo presto per mettere delle buone basi per la loro crescita.
Credo che ci sia di base una mancanza di educazione al digitale; si dice continuamente che i giovani di oggi sono "nativi digitali" perchè non hanno difficoltà ad imparare ad utilizzare la tecnologia essendo cresciuti appunto negli anni in cui questa è praticamente come il pane quotidiano; però ci dimentichiamo che vanno anche educati nell'utilizzarla nel modo corretto a livello sociale.
Magari ci limitiamo a dire di non guardare certe cose o a mettere dei blocchi, cosa comunque giusta,  ma non spieghiamo che il mondo del web è qualcosa da cui ci si deve anche difendere, dove puoi dire la tua opinione ma non necessariamente dei sparare a zero perchè sei nascosto dietro un falso nome , dove le persone hanno sempre e comunque dei sentimenti che vanno rispettati, dove se pubblichi qualcosa devi fare i conti con chi si diverte a rovinare la vita altrui, dove ci sono persone buone e persone che aspettano un passo falso per metterti alla gogna.
Dovremmo metterci al tavolo con i nostri figli e spiegare loro i pro e i contro del web, le cose belle e utili e le cose brutte come la cattiveria gratuita, il cinismo, la superficialità.
Se pubblichi qualcosa hai delle conseguenze, ma anche gli altri possono "fregarti"e metterti alla gogna, quindi uno deve essere nella condizione di non dare del materiale agli altri perchè per quanto una cosa possa sembrare innocente, gli altri troveranno sempre qualcosa che non va.
Spesso anche una semplice e banale riflessione può scatenare polemiche perchè il web da voce a tutti, anche a chi non lo meriterebbe.

Una volta bastava educare i propri figli ai valori, all'educazione, al rispetto e tutto sommato si poteva fare un buon lavoro, diciamo che si seminava sperando di raccoglierne i frutti con il tempo anche se le tecniche educative alcune volte erano opinabili.
Oggi si tende invece a fare tutto ciò ma in modo "alternativo" ovvero diventando più amici che genitori, sorvolando su molte cose perchè "tanto sò ragazzi.." o "si vive una volta sola..." eh no cari miei!!
I miei genitori erano molto severi, mio padre non faticava ad alzare le mani e urlare, credo che fosse l'unico modo che conosceva per comunicare con noi quando facevamo delle cavolate, tenendo conto che non c'era il web, non c'erano telefonini che facevano video (ecco non sono cosi vecchia, ho 31 anni e mio fratello 36) quindi se non la combinavi grossa non si veniva a sapere.
Non è urlando o alzando le mani che si ottengono risultati cosi come non si ottengono facendo gli amici invece dei genitori.
Credo alla via di mezzo, all'educare ascoltando, all'ammonire spiegando le conseguenze, all'insegnare con l'esempio senza dire "tu devi e silenzio!" altrimenti prima o poi la ribellione prende il sopravvento e ne so qualcosa...può anche fare grossi danni.

« Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti. »  (Matteo 7,12)
Questo è secondo me un insegnamento basilare fin da piccolissimi, banale o scontato per molti, tanto che magari nemmeno lo ribadiscono ai propri figli.
Quando noto un atteggiamento sbagliato da parte di mia figlia verso il fratello o qualcuno le ripeto semplicemente "se lo avesse fatto a te come ti saresti sentita?" ovvio che non si può pretendere che comprenda a fondo questa cosa a 6 anni ma se nemmeno si semina non possiamo di certo pretendere di raccogliere qualcosa.
Questa cosa l'ho imparata soprattutto dalla mia infanzia, da ciò che avrei voluto da parte dei miei genitori ma non ho ricevuto, dall'affetto mai dimostrato se non con giocattoli, all'ascolto assente tanto che ancora oggi non posso parlare con mia madre che mi ride in faccia, alla comprensione totalmente assente, agli schiaffi senza spiegazioni...
Ecco tutto ciò mi ha portata a capire cosa non voglio essere, per questo dimostro tutto l'amore che provo ai miei figli, li ascolto quando ne hanno bisogno e se capisco che qualcosa non va mi metto seduta con loro, provo a capire il loro punto di vista, niente mani ma se sbagliano qualcosa spiego come sarebbe meglio fare per migliorare.
In questo modo cresco anche io e imparo qualcosa ogni volta, spero di riuscire a fare una buona semina perchè tutto è per il loro bene.

Credo di essermi dilungata abbastanza, soprattutto credo di aver ampliato parecchio il discorso, ora il bello sarà trovare un titolo adatto... per fortuna volevo scrivere un post breve.
Buon pomeriggio!
Che il Signore vi benedica e protegga sempre.

venerdì 15 luglio 2016

Essere positivi in un mondo che fa paura.



Ci ho pensato parecchio prima di scrivere questo post ma credo sia lecito dopo numerosi attentati, esprimere qualche considerazione riguardo ciò che sta accadendo attorno a noi.
Ieri sera a Nizza un uomo ha ucciso 84 persone, donne uomini e bambini senza guardare in faccia a nessuno; con il suo furgone si è lanciato sulla folla con l'idea di uccidere, pare sia un tunisino figlio di un estremista.
Prima di Nizza c'è una lista lunga di attentati tra cui Parigi, Bruxelles, Dacca e altri, tra cui uno degli aeroporti considerati più "sicuri", si, "sicuri" virgolettato perchè oramai a mio parere non esiste nulla di sicuro al mondo.
Tutti ci dicono di non avere paura perchè è quello che vogliono gli attentatori, di vivere normalmente.. ma cosa si fa? spiegatemi come posso vivere spensierata sapendo che da un momento all'altro un pazzo potrebbe farsi saltare in aria o chissà cos'altro.
Capisco che non si possa vivere nel terrore (non sarebbe nemmeno vivere), ma allo stesso tempo prima di fare degli spostamenti credo sia lecito fare mille ragionamenti ed è innegabile che non ci si possa più spostare tranquillamente come una volta.
Come si può stare tranquilli pensando che un parente o il proprio marito o i figli si debbano spostare con aerei o metropolitane per vacanza, lavoro, studio o vogliano assistere a qualche festa come nel caso di ieri?
Come si può andare tranquilli a visitare grandi città senza che il pensiero vada al rischio di possibili attentati?
Soprattutto come possiamo pensare ad un futuro positivo per i nostri figli con un mondo del genere?
Me lo chiedo spesso avendo una figlia di 6 anni, uno di quasi 4 e uno in arrivo e non so effettivamente rispondere in modo esaustivo.
Da parte loro non ci sono domande, solitamente non guardo il telegiornale con loro, eccetto oggi, volevo vedere qualcosa riguardo l'accaduto quindi ho messo sul canale del tg, essendo sempre con me ovviamente anche loro hanno sentito qualcosa, nessuna immagine cruda fortunatamente (altrimenti avrei cambiato canale all'istante) e la grande ha chiesto cosa fosse successo, oggi non le ho saputo rispondere, ho cercato di deviare il discorso perchè non ero pronta, cosi le ho messo i cartoni animati in modo che l'attenzione si potesse spostare su un altro argomento.
Questa cosa mi ha portata a riflettere sia su eventuali risposte per loro sia per me stessa perchè non riesco proprio a concepire l'idea di violenza tra esseri umani per pseudo ideali e cose simili.
Dico "pseudo" ideali perchè personalmente trovo sbagliatissimo etichettare e fare di tutta l'erba un fascio ovvero collegare i mussulmani agli attentatori, non sono tutti cosi, non voglio nemmeno credere che siano tutti cosi ma non voglio parlare di questo.
Quindi cosa fare se si pensa al futuro? Come comportarsi con i propri figli?
Come cristiani dobbiamo pregare e anche tanto! Pregare per la pace, pregare perchè nel cuore degli uomini si possa fare spazio a Dio perchè solo cosi riusciremo a vivere in un posto migliore; finchè Dio resterà escluso dalla vita delle persone potrà esserci solo del male.
Coinvolgiamo i nostri figli nella preghiera, sia per le vittime di queste stragi sia per chi compie del male perchè nessuno li prenda da esempio per compiere altro male.
Anche se non è facile dobbiamo trasmettere loro la speranza di un mondo migliore, di un mondo in cui è possibile vivere serenamente senza il terrore per ciò che può accadere intorno, speranza negli esseri umani.
Questo si può fare parlando dei fatti accaduti (sempre in base alla loro età), raccontando loro in modo semplice cosa sta succedendo nel mondo e invitandoli a pregare.
Non lasciate mai i bambini da soli davanti alla tv quando ci sono telegiornali (di solito nemmeno in generale ammenochè sapete cosa stanno guardando), dovete sempre essere pronti a cambiare canale nel caso ci fossero immagini non adatte a loro o l'argomento viene trattato in modo troppo dettagliato, (cosa che accade spesso ma ne parlerò dopo) dovrete essere pronti a rispondere ad eventuali domande, prendetevi anche del tempo se necessario (cosa che ho fatto oggi) poichè liquidare con qualche parola può creare idee sbagliate o ulteriori dubbi, quindi meglio evitare di rispondere subito ma farlo successivamente con tranquillità e in modo che capiscano e non gli restino dubbi.
Se non volete nemmeno affrontare l'argomento perchè troppo piccoli allora evitate di far vedere loro cose a riguardo, se invece non lo volete affrontare ma sono abbastanza grandi da veire a conoscenza dei fatti da esterni (scuola, amici etc) allora forse è il caso che lo facciate voi prima che si facciano idee sbagliate o qualcuno gli metta in testa della cattiveria che non servirebbe a nulla.

Vagando per il web si leggono spesso messaggi di odio verso gli attentatori e in generale per una certa tipologia di persone etichettate tutte come terroristi, appena succede qualcosa partono subito link su facebook con bufale a destra e sinistra con frasi mai dette da questo e quello, ecco, cercate di credere solo a ciò che è reso ufficiale, non a siti di pseudo giornali o simili creati solo per aumentare l'odio di cui invece dobbiamo fare a meno.
Già gli stessi telegiornali importanti quando una notizia è di cronaca e ci sono di mezzo dei morti rincarano la dose ad ogni servizio aggiungendo dettagli su dettagli riguardo quanto hanno sofferto le vittime, filmati di morti, oppure di come è stato ucciso l'attentatore, o di quello che si è fatto saltare in aria etc... le trovo tutte notizie inutili fatte solo per aumentare odio e paura dimenticando che per i morti ci deve essere rispetto cosi come per le famiglie che subiscono il lutto.
Di certo sentire in tv che il loro caro ha sofferto etc non è di aiuto, anzi, peggiora solo il dolore che già provano, quindi reputo quel tipo di informazione piuttosto squallida e solo per attirare spettatori che invece sembrano godere nel vedere scene cruente etc.
Nel caso di Nizza, utilizzare la foto della bambina morta con accanto la bambola non la trovo una buona idea come immagine simbolo, la trovo di pessimo gusto, mentre quella che trovate in questo articolo è l'immagine che reputo corretta se proprio si vuole condividere la vicinanza in modo simbolico alle persone coinvolte.

"io provo ad essere positivo...
ma questo mondo fa davvero paura"
è la frase che ho condiviso stamattina, un pensiero trovato sul web che rispecchia a pieno i miei pensieri al risveglio.
Ciò che ho scritto fino ad ora è arrivato in parte dalle riflessioni della giornata, in parte dal cuore e spero possano esservi utili cosi come lo sono stati per me mentre li scrivevo.
Il titolo del post l'ho messo solo alla fine, quando ho terminato di riordinare l'articolo, metterlo prima per certi argomenti è difficile quindi ho atteso l'ispirazione.
Un caro abbraccio in Cristo e vi auguro un sereno fine settimana.

martedì 3 marzo 2015

Siamo cristiani, non siamo perfetti.


Buongiorno,
è da molto che non scrivo ma non sempre si ha l'ispirazione per scrivere e piuttosto che scrivere male e cose a casaccio credo sia meglio prendersi delle pause.
Nell'ultimo periodo nei social (soprattutto facebook) ho provato ad espormi un po, cosa credo normalissima, ovvero dire cosa ci piace, cosa condividiamo, cosa non condividiamo con motivazioni etc...
Dovrebbe essere lo scopo dei social quello di dire la propria opinione soprattutto quando si tratta di farlo nella bacheca personale.
Bene, questa faccenda funziona, si creano dibattiti, dialoghi e scambio di opinioni molto interessanti almeno finchè le persone hanno la stessa idea.
Il discorso cambia e spesso si evolve in modo negativo se gli interlocutori hanno opinioni diverse e tu che hai creato il post sei cattolico coerente.
Già, purtroppo per molti il fatto che tu sia cattolico diventa sinonimo di chiusura mentale, bigottismo, persone moraliste che rosicano, cattoliche solo all'apparenza e chi più ne ha più ne metta.
Dopo tutto questo aggiungiamo il fatto che l'essere cattolico ti porta a dover stare attento a cosa fai o dici perchè secondo gli altri non puoi sbagliare, se sei cosi convinto della tua fede eh no, guai a te se commetti un minimo sgarro, allora sei incoerente!
Mi dispiace deludere chi la pensa in un certo modo ma noi cattolici non siamo perfetti, non lo siamo affatto!
Commettiamo errori, ci capita di perdere la pazienza, alziamo la voce con i nostri figli, discutiamo con i nostri mariti, suoniamo il clacson in macchina per redarguire qualcuno...
Siamo esseri umani e in quanto tali peccatori... l'unica cosa che abbiamo di diverso è semplice; sappiamo riconoscere le nostre colpe, riconosciamo il peccato, ce ne pentiamo e chiediamo perdono poi commetteremo altri peccati come è ella natura umana ma cercheremo sempre di provare a migliorare, di capire dove sbagliamo e ci impegniamo per fare meglio.
Ecco, il punto fondamentale è riconoscere il peccato e chiedere perdono con il cuore, quella è la differenza, quello non ci rende migliori ma diversi, coerenti con la nostra fede e il nostro cammino.
Il mio errore all'inizio della mia conversione era simile, mi sentivo troppo imperfetta per poter essere cattolica, mi sentivo in difetto, piena di peccati che avrei ricommesso quindi incapace di avere un percorso limpido, poi è arrivato un sacerdote che mi ha aiutata a capire che il Signore ci ama proprio per ciò che siamo e che seguendolo possiamo essere diversi, migliori ma pur sempre peccatori ed è per questo che esiste il grandissimo dono del sacramento della riconciliazione.
Ci sono due tweet recenti del Santo Padre che ho letto proprio ieri e ve li scrivo:
3 Febbraio: "Siamo tutti peccatori. Siamo tutti chiamati a una conversione di cuore"
20 Febbraio: "I Sacramenti sono la manifestazione della tenerezza e dell'amore del Padre verso ognuno di Noi"
21 Febbraio: "Non c'è peccato che Dio non possa perdonare. Basta che noi chiediamo perdono."
ce ne sarebbero a decine di piccoli messaggi del genere che ci portano a pensare che se una persona ha fede o la ritrova (come nel mio caso), accanto a Gesù può migliorare e scoprire un mondo nuovo, non fatto di perfezione ma di amore nonostante i nostri errori.
Essere cattolici non è facile, ma abbiamo dalla nostra parte il Signore che ci ama incondizionatamente, anche quando in certi momenti dubitiamo di questo suo amore.
Da quando mi sono convertita ho riscoperto una fede diversa, qualcosa di speciale, di meraviglioso, ho scoperto la grandezza dei sacramenti, ho capito veramente cosa significa ricevere l'eucarestia, ho capito l'importanza della messa che non è "devo andarci altrimenti è peccato" ma è un incontro con Lui, un modo per accettare il suo invito a quel banchetto che ci offre ovvero se stesso...
Ho scoperto la pace che può infondere la recita del Rosario, cosa che molti giudicano "da vecchi", ebbene si, ho 30anni e recito il Rosario e ne sono felice.
Ho scoperto la gioia della preghiera per ringraziarLo ogni giorno di ciò che ho vissuto nel bene e nel male.
In poche parole se lo segui ti si apre un mondo nuovo, non più facile o senza intoppi, ma sai che non sei solo e che anche le difficoltà le affronti con accanto il Signore.
C'è però da aggiungere che se una persona si definisce cattolica non può poi dire che non è praticante, che va a messa ogni tanto, che non prega, che non vive in un certo modo la quaresima etc.
Ovviamente non spetta a me fare la morale ma o si vive la fede al 100% oppure come dice il Santo Padre non possiamo essere cristiani tiepidi, dobbiamo trasmettere la gioia della fede!
Direi che mi sono dilungata più del previsto.
Che il Signore vi Benedica e Buona Quaresima.

giovedì 5 settembre 2013

Umiltà...tanto difficile.

Buon pomeriggio,
il tema di oggi è decisamente complesso ovvero l'umiltà.
Più volte il Santo Padre ultimamente ha esortato all'umiltà, al prodigarsi verso gli altri, ad essere piccoli piccoli per poter arrivare realmente a Dio.
L'umiltà è fondamentale nel nostro essere cristiani, senza di essa non potremmo vivere la confessione, l'eucarestia, aiutare il prossimo e pregare.
Per vivere la confessione in modo sincero si deve umilmente chiedere perdono dei propri peccati pentendosi con il cuore; nell'eucarestia si deve chinare il capo di fronte al corpo di Cristo per poterlo ricevere e accogliere; aiutare il prossimo senza volerci sentire superiori; pregare anche per chi secondo noi non lo "merita"  e anche per chi ci ha fatto del male.
Ma l'umiltà riguarda molto più di ci che crediamo anche nella vita di tutti i giorni dove non pensiamo ci possa essere di mezzo il mettere in pratica la fede.
Il "vantarsi" di qualcosa che è stato fatto o che si è raggiunto.
Può sembrare una cosa banale ma ho notato che non lo è poi cosi tanto e ho ragionato anche con comportamenti vissuti proprio da me come mamma e dai parenti nell'elogiare (forse troppo) certi traguardi dei miei figli.
Allo stesso tempo però non ci si deve vergognare anche di dire ciò che non va e quindi essere umili e ammettere "sconfitte" ed "errori" non solo a noi stessi ma anche agli altri.

“L’umiltà è la madre di molte virtù, perché da essa nascono l’obbedienza, il timore, il rispetto, la pazienza, la modestia, la mansuetudine e la pace. Chi è umile obbedisce facilmente a tutti, teme di offendere tutti, mantiene la pace con tutti, si mostra affabile verso tutti, sta soggetto a tutti, non offende, né disgusta alcuno, non fa caso alle ingiurie che gli rivolgono, vive allegro e contento ed in una grande pace”. (S. Tommaso da Villanova)

Ho notato questa cosa in me e sto cercando di migliorarla il più possibile anche se ci vorrà tempo e cercherò anche di farlo notare a chi mi sta intorno ovviamente nel modo corretto e non come una critica ma come un aiuto per migliorarsi.
Appena ne avrò l'occasione vedrò di parlarne anche con mia suocera che tende un pò troppo a vantarsi con le sorelle dei miei figli sopratutto con una che ha il nipote con non pochi problemi nel relazionarsi etc...tende spesso a sottolineare certi atteggiamenti che ovviamente portano sua sorella a stare male emotivamente...
Cerchiamo di stare attenti a ciò che diciamo e a chi lo diciamo, prima di esporre qualcosa dovremmo chiederci se potrebbe fare del male a qualcuno, oppure si potrebbe modificare l'impostazione della frase esprimendo un concetto senza per forza elevarsi a superiori o cose del genere.
Umiltà è chiedere perdono per delle frasi sbagliate, anche se ciò è stato involontario.
Non voglio dilungarmi troppo quindi vi lascio con due frasi di Santi riguardo l'umiltà.

“L’umiltà è necessaria non solo per acquistare le virtù, ma anche per salvarsi. Poiché la porta del Cielo, come disse Gesù, è tanto stretta che non ammette se non i piccoli”. (S. Bernardo)

“L’umiltà è il fondamento di tutte le virtù, e nelle anime dove essa non è presente, non vi può essere nessun’altra virtù, se non di pura apparenza. Allo stesso modo, l’umiltà è la disposizione più propria per ricevere tutti i doni celesti. È tanto necessaria per raggiungere la perfezione, e tra tutte le vie per arrivare alla perfezione la prima è l’umiltà, la seconda è l’umiltà, la terza è l’umiltà”. (Sant’Agostino)


Buon proseguimento di giornata e che il Signore vi protegga.



giovedì 29 agosto 2013

Educazione religiosa.


Buon tardo pomeriggio,
ero indecisa se scrivere oggi poi ragionando su tema dei figli (lunedi la mia prima bimba inizia il primo anno di asilo) credo che un piccolo accenno riguardo l'educazione dei figli oggi ci vuole.
Come poter insegnare ai nostri figli la fede cattolica? quale è il metodo migliore??
L'ESEMPIO!!
Esatto, una cosa semplicissima e spontanea, il semplice esempio che viene dal cuore e dalla nostra immensa e reale fede vissuta in ogni attimo con gioia.
Sono cresciuta in una famiglia che la fede la viveva "perchè lo fanno tutti", andava a messa solo a Natale e Pasqua e obbligava me e mio fratello invece ad andarci ogni settimana.
Se i genitori per primi non vanno a messa, come possono i figli vivere bene la fede e a non vederla come un obbligo e soprattutto quasi priva di significato?
Io nonostante tutto ci andavo abbastanza volentieri, partecipavo alle recite, cantavo nel coro della chiesa, poi una volta cresciuta e introno ai 13 anni ho abbandonato tutto appunto perchè non avevo alla base qualcosa di reale e solido che potesse farmi mantenere la fede salda.
Continuando comunque a studiare il cattolicesimo per conto mio sono passati molti anni e con il tempo mi sono costruita da sola le basi per una fede salda e che viene dal cuore, nonostante percorsi religiosi molto diversi hanno fatto parte della mia vita.
Anche i genitori di mio marito nonostante l'esempio non gli hanno trasmesso quella fede salda, allora perchè nonostante l'esempio in casa e il loro andare a messa ogni settimana non hanno trasmesso nulla ai figli?
Perchè era un "esempio vuoto" loro hanno molta fede ma non la sanno trasmettere e quindi hanno imposto la loro fede senza entusiasmo dicendo che se non andavano a messa era sbagliato, era peccato etc, ma non hanno mai spiegato che andare a messa è un incontro con il Signore, e attraverso l'eucarestia siamo un tutt'uno con Lui, che la fede è gioia immensa e non tristezza e un "dovere vuoto".
Queste cose le ho capite con il tempo e anche mio marito poichè stiamo facendo un percorso insieme, avendo riscoperto la gioia dell'incontro con Cristo, la gioia di essere cristiani, la gioia della preghiera che speriamo di trasmettere ai nostri figli anche se ora sono ancora piccoli.
Il pregare con i figli con il sorriso, spiegare loro che il Signore è misericordioso e non ci abbandona mai, che nonostante i nostri sbagli ci è sempre accanto per aiutarci a rialzarci anche nei momenti peggiori.
Non a caso abbiamo comunque scelto un asilo cattolico per la piccola, la fede deve principalmente essere trasmessa in casa ma ci deve anche essere un supporto esterno come in questo caso la scuola dell'infanzia a base cattolica per poter proseguire anche fuori casa ciò che noi le stiamo già trasmettendo.
Non mi dilungo ma tornerò sull'argomento a breve.
Che il Signore vi benedica.

mercoledì 21 agosto 2013

Cristiani ogni istante.


Non possiamo essere cristiani part-time – scrive il Pontefice - Se Cristo è al centro della nostra vita, Lui è presente in tutto ciò che facciamo”. Papa Francesco

Da queste parole saltano alla mente svariate riflessioni riguardo la fede nella vita quotidiana, i ha la tendenza ad essere o definirsi cristiani solo per aver ricevuto il battesimo quando poi non si fa nulla per dimostrarlo nella vita, oppure si pensa di essere cristiani solo perchè si va a messa e una volta fuori dalla chiesa Cristo non esiste più.

Gesù deve essere parte integrante della nostra vita in ogni attimo, in ogni azione che facciamo e in ogni pensiero.
Solo cosi possiamo essere cristiani veri, reali, che trasmettono la fede in famiglia ma anche a chi incontriamo e tutto ciò con la gioia nel cuore.
Un'altra frase del sommo Pontefice si deve ricollegare a questa, ovvero quando dice che non si può essere cristiani "tristi" ed ha perfettamente ragione.
Credere nel Signore, avere fede e vivere da cristiano, credere nella sua infinita misericordia, che senso ha tutto ciò se si è tristi? come si può credere in tutto ciò e non gioire?
Tutto si può trasmettere con gioia perchè il Signore ci è accanto e anche nei momenti difficili non ci abbandona, aiutandoci a portare la nostra croce.
Che bello sarebbe se anche altri lontani dalla fede vedendo la nostra felicità nell'amare Cristo cambiassero strada e iniziassero a seguire il nostro esempio? iniziassero a pensare "caspita come è contenta/o di seguire Gesù, chissà come sarebbe bello se anche io fossi cosi.."
Cerchiamo di impegnarci nel trasmettere la gioia della fede, e ciò non può avvenire se siamo cristiani part-time ma solo se lo siamo ogni istante e non ci limitiamo a pregare il Signore ma soprattutto a ringraziarlo ogni giorno per ciò che fa per noi.
Ringraziarlo appena svegli in altri momenti della giornata e la sera prima di addormentarci per la giornata appena trascorsa.

"L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore......"


Buona serata e che il Signore vi benedica.