Stamattina in un post chiedevano di dare un voto al 2023, dei 10 commenti presenti, 9 davano "0", l'unico positivo era il mio...ho dato un 7 (con incoraggiamento). Sono eternamente convinta che senza ringraziare per l'anno appena trascorso diventi quasi impossibile iniziare bene quello in arrivo, siamo qui, abbiamo questa grazia e solo per questo lo zero dovrebbe essere impensabile... ma è pensabilissimo nel momento in cui Dio non è nella nostra vita, perché senza di Lui, ho potuto sperimentare che anche i piccoli intoppi sembrano insormontabili ed è facile dimenticare le piccole gioie ma anche quelle grandi.
Veramente non riusciamo ad avere un bilancio anche solo minimamente positivo dell'anno che si conclude? Provate ogni mese a scrivere in un quadernetto o nell'agenda tre cose positive accadute e riprendetelo a fine anno, scoprirete che il bilancio sarà buono.
Quest'anno il mio "Te Deum" sarà abbastanza semplice ma non può mancare perché fare un bel "recap" dell'anno è un toccasana anche quando vivi momenti in cui lodare e ringraziare diventa difficile.
Dei primi mesi dell'anno ricordo poco, a parte il contratto con la casa editrice e la cresima di Giorgia, è come se tutto ciò che è accaduto prima della diagnosi lo abbia messo da parte in un cassetto per poi chiuderlo a chiave nella mia memoria. Ma basta chiacchiere, ecco il mio te deum, poi vi dirò anche qualche idea per i propositi (non propositi) spirituali/sociali/per la vita..
- Te deum laudamus per avermi fatto incontrare profili, persone e situazioni che mi avrebbero aiutata e preparate ai mesi successivi, senza di loro avrei affrontato tutto in modo meno "fiducioso".
- Te deum laudamus per le persone che ho conosciuto begli ultimi mesi, per la vicinanza e per avermi fatto vivere a pieno cosa significa avere dei fratelli e sorelle in Cristo.
- Te deum laudamus per i medici e le infermiere che mi hanno seguita, aiutata e confortata, per il loro essere "diretti" restando "umani".
- Te deum laudamus per mio marito che sta affrontando tutto accanto a me, che mi rassicura, mi fa sentire amata, mi dice anche quando è stanco o fa fatica, che si confida quando sta per arrivare al limite come ci eravamo promessi, che non mi fa sentire un peso e che mi bacchetta quando faccio troppo...
- Te deum laudamus ancora per lui, per avermelo messo accanto perché Tu sai tutto e sapevi che sarebbe stato quello giusto in ogni cosa...
- Te deum laudamus per i miei figli, anche quando mi fanno perdere la pazienza... per Giorgia che sta crescendo meglio di come avrei mai immaginato; per Gabri che ha mille sfaccettature e una sensibilità come pochi; per Mattia e la sua estrema unicità che lo rende fenomenale e indispensabile.
- Te deum laudamus per mia madre anche quando fatico a sopportare le sue chiacchiere a raffica e poi si lamenta se mi innervosisco...
- Te deum laudamus per i miei suoceri, li sto riscoprendo da pochi mesi e credo che finalmente stiano vedendo veramente come sono e il sentirmi apprezzate mi aiuta a non chiudermi.
- Te deum laudamus anche per la diagnosi di cancro...perché da quel momento tutto è cambiato, ho iniziato una specie di nuova vita e tutto attorno a me si è riempito di grazia... si, lo avrei evitato volentieri, ma dato che c'è, ringrazio per tutto il bene che ha portato...
- Te deum laudamus per il post operatorio, mi ha insegnato a rallentare, a riposare, a riorganizzare le cose per avere ritmi diversi, a fidarmi e ad affidarmi, ad avere rispetto per il mio corpo, per i miei limiti ed è una cosa che voglio insegnare anche alla mia famiglia.
- Te deum laudamus per ciò che sarà, per il tempo che avrò a disposizione (spero tanto), per ciò che riuscirò a fare e non fare, per le persone che conoscerò e che usciranno dalla mia vita perché mi fido di Te e so che finché la mia fiducia è riposta in Te, tutto ha un senso e può portare grazia.
Dopo questa lista di ringraziamento e lode, ho pensato che possiamo passare alla lista non di "buoni propositi" ma di "possibili stili di vita" per il nuovo anno e per quelli successivi per toglierci la malsana idea che debba essere spuntata entro le prime settimane altrimenti altrimenti significa che non riusciremo mai a fare nulla... Non so voi, ma per me è sempre stato cosi, soprattutto perché la lista finiva nel cassetto e la rivedevo mesi dopo.. per poi dire "va beh.. non c'è più tempo" e magari era maggio... (questa volta la metterò in bella vista).
Se pensate che fare propositi sia sbagliato vi dico subito una cosa... possiamo dire tutto quello che vogliamo, negare che prepareremo la lista, ma l’anno nuovo porta sempre a dei cambiamenti, seppur piccoli oppure inconsci ma è una cosa naturale e come tale certe volte ha bisogno di un po' di tempo per poterla vedere o per rendersene conto. Perché limitare i propositi ad un solo anno? Perché dare loro una data di scadenza?
Quella che vi propongo questa volta è stata tratta dagli appunti del cammino fatto con le carmelitane nel periodo di avvento. Sono propositi che toccano lo Spirito più che attività pratiche come imparare una nuova attività, procrastinare di meno, imparare una nuova lingua o cose simili; questi propositi invece partono dall’esempio di Santa Teresa De Los Andes (che li estendeva anche a tutta la vita).
10 idee che possono diventare “il meglio” per noi:
- Scegliere piccoli sacrifici (piccoli non significa che "ci costino" meno)
- Saper dire di “no” amabilmente (magari proponendo un'alternativa)
- Rimanere determinati nell’umiltà (non adeguarsi, ma rimanere saldi)
- Esercitarsi a risollevarsi con audacia dopo le cadute (anche grazie all'umiltà)
- Trattenersi dal parlare troppo (per non mettersi in mostra o primeggiare)
- Avere il coraggio di chiedere perdono (anche quando dall'altra parte c'è un muro)
- Meditare sull’umiliazione di Cristo (eliminerebbe prima di tutto la superbia)
- Distaccarsi dallo sguardo degli altri (per non crearsi una falsa identità su basi sbagliate)
- Fuggire la mondanità (preferire incontri amicali positivi a quelli non costruttivi)
- Guardare il prossimo valorizzandolo (anche lasciando a lui l'ultima parola)
- Lavorare perché altri siano felici (senza mettere noi e ciò che facciamo al centro)
- Adoperarci per essere gioiosi (basta pochissimo, dobbiamo solo aprire gli occhi)
- La gioia della decisione di seguire Gesù Cristo (se ci rende tristi allora non Lo stiamo seguendo)
Buon fine anno e buon cammino verso quello nuovo, che possa essere sempre illuminato dalla luce di Cristo, perché solo cosi sarà possibile affrontare ogni cosa. Quale regalo inoltre poterlo iniziare con una ricorrenza dedicata a Maria...
Cristina