venerdì 30 ottobre 2020

Hallows- eve, la Notte di tutti i Santi (idee pratiche)



Hallows-eve, la notte di tutti i Santi, festa con radici cattoliche che ci sono state strappate e che ad oggi credo sia giusto riprendersi.
[avevo scritto un articolo anche lo scorso anno e lo trovate QUI]
Dopo qualche brevissimo riassunto delle basi, vi propongo alcune idee pratiche e concrete per far tornare cattolica questa giornata.

Per chi non sapesse di cosa sto parlando, vi rimando anche ad una diretta (che trovate QUI) a cui ho partecipato qualche giorno fa ospite di CattOnerD con Lucia di Una Penna Spuntata.

In sintesi, Halloween è una festa che ha forti radici cattoliche che ci è stata "portata via" o per lo meno ci è stata strappata da alcune maldicenze da parte del ramo protestante per la prima volta intorno al 1600 per poi dare l'ulteriore colpo di grazia negli anni 80/90 del 1900.
Pensate che esiste anche un messale romano precedente al 1955 che contiene la liturgia legata ad halloween..


Ma per quanto riguarda la parte storica cattolica, è spiegata molto meglio nel video (ok, dura 2 ore e mezza ma potete ascoltarlo mentre fate altro).

Una delle obiezioni più gettonate riguarda la messa in guardia da parte degli esorcisti in merito alla festa etichettata come satanista.

Che dire... hanno ragione! Si, hanno ragione perchè i satanisti in questa festa ne fanno di ogni, sacrifici animali compresi, profanazioni, o semplicemente rituali con invocazioni per cui questa parte esiste ed è reale...
La cosa che però va tenuta da conto è che questa giornata NON E' SOLO SATANISTA (oltretutto loro sfruttano le feste altrui perchè di loro, nel concreto non ne hanno), ma è una giornata anche pagana (e loro fanno cose diverse, senza sacrifici o altro oltretutto loro non festeggiano halloween ma samhain) e soprattutto è una giornata CATTOLICA, la vigilia dei Santi, il giorno che ci prepara a rendere grazie per la comunione dei Santi che prima di noi sono vissuti su questa terra, hanno servito il Signore e ci indicano con la loro vita che è possibile la via per la Santità.

Ricordo quando tempo fa cercai ulteriori approfondimenti in siti storici e del folklore, mi colpì una frase "Halloween è la moderna e anche un po folle espressione dei culti celti" come per dire che ad oggi, tra travestimenti etc, non è rimasto quasi nulla che ricordi quel culto (eccetto la versione pagana ovvero Samahin, ma è un'altra storia)

Ma ora passiamo alla parte pratica.

Come possiamo fare per riprenderci questa festa (oltre all'hashtag #riprendiamocihalloween)?

- Intagliare la zucca con simboli religiosi e preparare qualcosa per i defunti come ha fatto Beatriz:


Questa zucca con la croce illuminata rappresenta la luce di Cristo che vince il buio della morte, la nostra fede e attesa della vita eterna.

Ho visto su instagram una zucca con un rosario intagliato.
[parentesi zucca; la zucca intagliata risale al 1800 circa, prima invece si intagliavano rape e creavano lanterne con le cipolle]
PS: se proprio la zucca non vi piace potete disegnare sulla buccia dei mandarini XD

- Preparare "Dolcetto o versetto?" con dei dolci e caramelle con un'immaginetta dei Santi oppure con un versetto della Bibbia scritto su un foglietto arrotolato attorno alla caramella.

- Fare una bella cena a festa in onore dei Santi e dei defunti, con delle pietanze della vostra tradizione popolare, e come dolce il pan dei morti o fave dei morti (cambia in base alla zona)

- Accendere una candela sul davanzale oppure se avete un piccolo altare religioso in casa, potete aggiungere le foto dei defunti e immagini dei Santi con alcune candele accese.

- Stampare delle immagini dei Santi da far colorare ai bambini oppure esiste online stampabile il memory dei Santi (è in inglese, ve lo mostrerò su instagram)

- Fare dei biscotti a tema, sia a zucca sorridente che con le formine dei santi (se ne trovano online)

- In alcune regioni c'è l'usanza di lasciare in una cesta del cibo per i defunti e l'indomani i bambini nel cesto trovano dei doni.

- C'è chi si traveste da Santo, potrebbe essere interessante rispolverare i martiri in questa occasione XD

Di idee ce ne sono moltissime, e sono tutte coerenti con la nostra fede.

Ora invece vorrei condividere con voi le esperienze di due amiche che hanno seguito tradizioni cattoliche a riguardo.

Giorgia (vive in Austria):
"
Nella mia famiglia è stata mia nonna a tramandarmi alcune tradizioni legate alla festa di Ognissanti partendo dalla vigilia.
Devo dire che da bambina ho intagliato anch'io la zucca, ma invece di fare la faccia spaventosa facevo la bocca rotonda come se cantasse, ci mettevo una candela ed insieme a tutta la famiglia dicevamo una preghiera per i defunti.
Mio padre arrostiva al forno dei semi di zucca che poi avremmo mangiato i giorni seguenti..se ci arrivavano! 

Il giorno di tutti i santi nonna preparava le lasagne e si andava alla Santa Messa.
I dolci erano presi in pasticceria e nel pomeriggio facevamo il "giro dei cimiteri" perché abbiamo i nostri cari in due cimiteri diversi.
Aiutavo mia nonna a pulire e lavare le lapidi e a mettere i fiori nuovi. La osservavo mentre puliva la foto dei genitori, li accarezzava e parlava con loro, raccontando qualche cruccio e affidandogli preghiere per tutta la famiglia.
Vivendo all'estero questa cosa mi manca molto, essendo lontana non posso accompagnare nonna neanche quest'anno.
Però ho una certezza in più: voglio riprendere a fare i dolci della tradizione, voglio riprendere a intagliare la zucca insegnando a Chiara che è una vigilia importante. Che non è una cosa "d'altri tempi" ma fa parte di quello che siamo, coloro che celebrano i Santi e commemorano i propri defunti."

Beatriz (vive a Palermo ma è nata in Inghilterra, per cui ha un'esperienza molto diversa):
"Essendo nata e cresciuta a Londra da genitori spagnoli in una famiglia Cattolica praticante, la mia esperienza di Halloween è sicuramente molto diversa da tanti di voi che state leggendo.
Per noi il 31 Ottobre era una festa, tipo il vostro Carnevale a Febbraio (che gli Inglesi non hanno), ed allora ci travestivamo da streghette, mostri, o anche personaggi di libri, intagliavamo facce buffe sulle zucche insieme a mia madre, e poi appena arrivava mio padre dal lavoro, uscivamo a fare 'Trick or Treating' (dolcetto o scherzetto) dai nostri vicini.
Era un bel modo di conoscere i vicini, gli altri bambini nella via ed ovviamente tornare a casa con un sacco di dolcini; mia madre ci permetteva di mangiarne 3 e poi le nascondeva.
L'indomani, cioè la festa di Tutti I Santi, se ero a scuola, essendo una scuola cattolica di suora, andavamo in cappella per partecipare alla Messa, se invece non avevo scuola andavo a messa con i miei genitori e fratelli. 

Nel 2015, dopo aver avuto la mia prima figlia, Irene, al nostro primo Halloween con lei, cominciò il dibattito con mio marito, uomo siciliano, nato e cresciuto qui a Palermo.
Non aveva mai festeggiato il 31 Ottobre, ed io ovviamente provavo a spiegargli che le origine erano diverse rispetto a quello che solitamente si pensa ecc ecc..
Quest'anno che Irene già ha quasi 6 anni, e Teresa 3, ho voluto introdurre la zucca come tradizione di Halloween, spiegando alle bambine appunto che NON E' una festa di mostri e zombie ma Cristiana nel quale festeggiamo la vigilia di Tutti I Santi...per cui  abbiamo preso una zucca e mio marito ha creato un immagine della Madonna che tiene il bambino piu' simboli Cristiani nella parte dietro. Sicuramente non faremo 'Trick or Treating'.
Aggiungo anche una cosa importante, in fondo le origine sono Cristiane, perchè come ricordo SEMPRE a tutti: Halloween = 'All Hallow's Eve' = La Veglia di Tutti i Santi, ed aggiungo che nel Padre Nostro, che noi recitiamo in Inglese antico ancora oggi, noi diciamo 'HALLOWED be thy name' (sia santificato il tuo nome)."

Spero possa esservi utile tutto questo e spero che potremo un giorno riuscire a tornare realmente alle origini cattoliche di un giorno come questo.

(Noi il 31 festeggiamo Mattia, è il suo compleanno)

Buona vigilia dei Santi!

mercoledì 28 ottobre 2020

L'orazione Teresiana, un intimo rapporto con Dio.

 


"L'orazione a mio parere, non è altro che un intimo rapporto di amicizia, nel quale ci si trattiene spesso da solo a solo con quel Dio da cui ci si sa amati"  (Vita 8,5 Santa Teresa)

Ho scoperto l'orazione teresiana durate il lockdown grazie a Debora, una ragazza che ha frequentato per un po di tempo le Clarisse.
Conoscere la sua esperienza a riguardo, mi ha permesso di poter approfondire questa tipologia di preghiera molto intima e silenziosa tanto efficace e perfetta per il mio modo di vivere la spiritualità in modo interiore.

In sostanza questo tipo di orazione è una preghiera RELAZIONALE e intima che non necessita di formule di preghiera specifiche continue ma la base è la Scrittura.
In questo modo si pratica una la preghiera del cuore secondo Santa Teresa perchè è proprio il cuore che prega.
(riguardo la preghiera del cuore trovate anche questo post)

“Chi l’ha cominciata [l’orazione] non la lasci; e chi non l’ha cominciata, io lo scongiuro per amor di Dio a non privarsi di tanto bene; se persevera io spero nella misericordia di quel Dio che nessuno ha mai preso invano come amico; giacché l’orazione mentale non è altro – per conto mio – che un trattare con amicizia, intrattenendosi molte volte da soli con Chi sappiamo che ci ama” (Vita 8,5).

Essendo legata all'interiorità della relazione, può essere sempre diversa poichè condizionata dall'emotività, per cui ciò che proviamo un giorno con una lettura, il giorno successivo non sarà necessariamente uguale...
Se in quel momento siamo tristi avremo un certo tipo di vissuto mentre se saremo felici, ne avremo uno diverso.
La cosa da fare è orientare tutto verso il TU di Cristo, mettendosi davanti a Lui come in una relazione vera e propria.

Ora entriamo nello specifico di questa pratica:

Cosa serve per fare questo tipo di orazione?
La Bibbia (o solo i vangeli), una candela, un'icona e soprattutto il silenzio.
Se volete, potete utilizzare il vostro diario di preghiera per appuntare ciò che ritenete necessario.
[L'icona aiuta a rimandare al Signore.]

L'orazione permette di andare da me alla scrittura, dalla scrittura alla mia interiorità e nella mia interiorità emerge il TU del Signore, quello con cui dobbiamo metterci in relazione profonda.


Come fare l'orazione o per meglio dire, come nutrirci con questo incontro?
Ci si siede composti e comodi in un luogo tranquillo e possibilmente silenzioso (che con dei figli diventa difficile ma facciamo finta che sia possibile).

Si inizia con il segno della croce fatto piano e in modo consapevole; si procede chiudendo gli occhi e mettendo da parte tutti i nostri problemi e pensieri, come dice Santa Teresa, "Occorre farsi un po di violenza per raccogliersi e contemplare il Signore nel proprio interno (CP 26,8) Non si può parlare con Dio nel medesimo tempo che con il mondo..."

E' possibile fare anche un'invocazione allo Spirito Santo e un breve esame di coscienza per cantare le misericordie del Signore nella nostra vita.

Il passo successivo è tanto importante quanto difficile (non voglio scoraggiarvi ma rendervi consapevoli che raramente si fa in modo cosciente) ovvero, prendere coscienza che Dio, in Gesù, suo figlio, è presente.
Dobbiamo instaurare un rapporto di amicizia con il Signore, per questo ci può aiutare pensare che sia al nostro fianco, realmente in persona vicino a noi.
[Teresa dà molta importanza all'Incarnazione, motivo per cui è presente un'icona]

Oltre all'invocazione allo Spirito Santo, potete recitare anche un Padre Nostro

Poi passiamo alla scelta del brano da leggere; sulla scelta del brano potete decidere voi, oppure utilizzare la lettura del giorno.
Se ne avete il tempo potete aggiungere anche una scrutatio limitandosi alla parte meditativa.

Il brano scelto va letto con calma, cercando di assimilare parola per parola assaporandone il contenuto.
Cercate il punto che più vi colpisce, che sia una parola, più parole o un versetto ripetendolo più volte anche mantenendo gli occhi chiusi.
Cercate di entrare dentro di voi, di percepire la compagnia di Cristo, la sua presenza.

Tutto ciò non è facile, ci saranno tante distrazioni soprattutto all'inizio, la mente andrà altrove, potranno spuntare pensieri, i nostri impegni etc, ma non bisogna demordere, la perseveranza è la strada per poterci riuscire.
Pensare ci porta a parlare a noi stessi, pregare invece ci porta al dialogo con Dio e quella è la strada.

Come detto all'inizio, questa è una preghiera emotiva, per cui "Se siete nella gioia potrete contemplare Cristo risorto, se siete afflitte o nei travagli potete contemplarlo mentre si reca al giardino degli ulivi."

"Anche se doveste fare il peggiore dei peccati, non lasciate mai l'orazione!"

Il Signore può abitare il vuoto che stiamo vivendo soprattutto in questo tempo, fatto di attese, paure, incertezze.
L'orazione non termina nel momento in cui chiudiamo le Scritture e ci congediamo, ma continua costantemente.
Possiamo immaginare che Gesù sia al nostro fianco durante la giornata, durante le nostre normali faccende e occupazioni, in quelle occasioni pensiamo che ci guardi con amore e che possiamo ricambiare questo sguardo.

Essere “da solo a solo” come scritto nella citazione all'inizio di questo articolo, non significa pregare isolato dagli altri, benchè possa sembrare cosi.... soprattutto perchè certe volte ne sentiamo proprio la necessità, (lo stesso Gesù nel corso della sua vita terrena ha dei momenti in cui si deve isolare).
Ma "io e Dio" oppure "tu e Dio" possiamo avere quest’esperienza di intimità anche se ci troviamo in una grande assemblea; quel “solo a Solo” significa che per me, per te... in quel momento, c’è solo Lui e io o tu, non desideriamo altro che staccarci da tutto ciò che non è Lui e che distrae da Lui.

Concludiamo questa preghiera con un'offerta semplice, per la carità verso il fratelli e il prossimo, oppure per delle intenzioni che sappiamo essere necessarie.

Una volta iniziata questa pratica sarà difficile farne a meno.
A presto.