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domenica 15 marzo 2020

La preghiera, tra consolazione ed intercessione nella solitudine.




Sono giorni che medito su questo articolo, se pubblicarlo o meno, se lasciarlo qui per il futuro o andare avanti; dopo vari giorni mi sono decisa ed eccolo...

Questa quarantena mi sta rendendo troppo seria ma credo sia una cosa inevitabile, quando hai il fiato sul collo da parte di qualcosa che non puoi vedere resti sempre sul "chi va là".
Quando senti il telefono che squilla, la paura che possa essere qualcosa di spiacevole c'è (soprattutto se come me difficilmente ricevete telefonate).
Qui in realtà le cose sono due ma vorrei soffermarmi su una in particolare di cui si parla in continuazione, pure troppo, ma anche questo è inevitabile.
Può colpire chiunque, senza alcuna distinzione, per cui non sai mai a chi può arrivare, se a te, un familiare, un conoscente, un amico, uno sconosciuto...
Indipendentemente dalla categoria di appartenenza, di fronte all'idea che quella persona, se avrà un peggioramento e morirà, lo farà in totale solitudine, spezza il cuore.
Giustamente se la persona rientra nella nostra cerchia il dolore è ancora più forte, è inevitabile, ma sentire le notizie dei morti per questo virus consapevoli della loro solitudine è un colpo al cuore... è inevitabile.
Prima di andare avanti vorrei raccontarvi una cosa personale...

Tra qualche giorno ricorrono 7 anni dalla nascita al cielo di mia nonna Dirce (si, aveva un nome particolare, per intero era Maria Dirce), con lei avevo un legame speciale, per me era una seconda mamma.
Il 23 marzo, era un sabato, era entrata in ospedale per dei controlli di routine, aveva 80 anni, viveva da sola, aveva fatto colazione da sola come sempre, poi mio fratello con mia madre l'avevano portata in ospedale per questi controlli.
L'hanno ricoverata per accertamenti e la sera di quello stesso giorno, per la cena, la imboccavo perchè non era più in grado di mangiare da sola...
Il giorno dopo uguale, ogni tanto si svegliava e ci riconosceva, la sera le parole del medico "è terminale, potrebbe andarsene da un momento all'altro", a mezzanotte ci chiamano perchè stava morendo e alle 2,05 è tornata alla casa del Padre.
Quando ci hanno chiamato perchè stava morendo sono volata in auto fregandomene dei limiti di velocità, sono arrivata in ospedale 10 minuti dopo e sono stata con lei, poi sono arrivati anche mio fratello e mia madre.
Non so cosa sia successo in quelle 36 ore (un pò come i peggioramenti di questo virus) e oramai non mi importa...
Era attaccata ad un respiratore, quelli trasparenti per la respirazione non invasiva che sembrano caschi per gli astronauti (quelli che utilizzano per questo virus), sento ancora il rumore di quel macchinario, ed era immobile.
Mi sono attaccata alla sua mano e ho iniziato a pregare incessantemente fino al momento in cui ha avuto uno (dei tanti in quelle due ore) scompenso cardiaco e ha dato l'ultimo respiro.
Fino a quel momento non sapevo cosa potesse significare la preghiera incessante (scoperta qualche anno dopo), la mia fede ai tempi era molto leggera ma senza nemmeno rendermene conto ho preso un rosario a decina che mi era stato regalato nei primi passi della conversione e avevo iniziato a pregare.
Non pregavo per fare in modo che si salvasse, lo facevo perchè la volevo accompagnare nel suo ultimo viaggio e, per quanto sia stato estremamente doloroso, ne sono anche estremamente felice perchè so per certo che sapeva che eravamo li per e con lei.

Ho avuto l'immensa fortuna di stare con lei, di farle sentire la mia presenza...
Tornando ad oggi, l'idea che qualcuno debba morire senza nessuno accanto, senza essere accompagnato, senza avere accanto le persone che lo amano, lascia un peso sul cuore... uno può dire che non se ne rende conto, non se ne accorge etc.. ma resta una cosa che spezza il cuore cosi come doloroso è il non poter dare l'ultimo saluto e/o stare accanto a chi vive questo peso per non essere stato vicino al proprio caro.
Se fosse capitato ora, sarebbe stato devastante pensare che sarebbe stata in ospedale da sola e che non avrei potuto tenerle la mano facendole sentire che c'ero.
Abbiamo una fortuna (sottovalutata), la preghiera, quella arriva ovunque indipendentemente dalle distanze, dal male, dai virus, quella arriva sempre a destinazione.
L'idea che in quel momento possa esserci accanto Gesù che le tiene la mano al posto mio ( o insieme a me quando è successo), quella è una consolazione, una grazia.

Pregare per chi sta soffrendo, farlo anche incessantemente se riusciamo, è una delle cose più belle che possiamo fare, la preghiera è la più grande consolazione per noi e per loro indipendentemente dal fatto che conosciamo o meno quella persona.
E' l'affidarsi per eccellenza, come dire "Signore, io non posso esserci, vai tu, fagli sentire che ci sei, che ci siamo, consolalo/la, sana la sua anima, abbraccialo/la nella sua solitudine, fa che senta tutto l'amore che lo/la circonda, so che puoi farlo, so che lo sentirà.."

C’è un legame profondo e indissolubile tra quanti sono ancora pellegrini in questo mondo – fra noi – e coloro che hanno varcato la soglia della morte per entrare nell’eternità. Tutti i battezzati quaggiù sulla terra, le anime del Purgatorio e tutti i beati che sono già in Paradiso formano una sola grande Famiglia. Questa comunione tra terra e cielo si realizza specialmente nella preghiera di intercessione.
(Papa Francesco)

In queste circostanze un pensiero va anche a chi non crede, chi pensa che non esiste nulla o semplicemente un generico Dio che fa boh... qualcosa... ma di certo non allevia il dolore.
Credo sia veramente molto triste vivere con l'idea che una persona muore sola, senza alcuna consolazione, nel vuoto di una stanza d'ospedale rende tutto più devastante, per cui comprendo la loro rabbia e il loro dolore.
Per noi cristiani invece la cosa è diversa, consapevoli che Lui non ci lascia mai soli, che è sempre accanto a noi, a chi sta male, sta morendo, è solo, è in compagnia.. Lui c'è e quanta grazia!
In un tempo come questo in cui siamo privati della libertà, delle messe, dei funerali, degli abbracci, di una semplice passeggiata, di vedere i nostri cari, di stare accanto a chi sta male, Lui ci consola, li consola...
Siamo umani, pensare alla solitudine fa male, alla morte in solitudine ancora di più, ma in questo momento non possiamo fare altro che affidarci e affidare i malati e i morti al Signore.
Pregare per loro, per chi conosciamo e soprattutto per tutti perchè molti non avranno nemmeno la consolazione della preghiera o di un pensiero per loro.

Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime. 
(Sant’Agostino)
Un abbraccio.

venerdì 21 febbraio 2020

Quaresima: tempo di Riflessione. Digiuno, preghiera ed elemosina.



Ci stiamo avvicinando alla quaresima per cui non poteva mancare il post a tema con sussidi consigliati, indicazioni e consigli.
(Il percorso degli anni precedenti li trovate nella sezione QUARESIMA.)

Sono due mesi che sento il bisogno di arrivare alla quaresima, non so ancora il motivo ma oltre a questo ho un estremo bisogno di arrivare alla settimana Santa e alla Pasqua.
Tutto questo mi sta richiamando alla voglia/bisogno di riflessione, di vivere a pieno (cosa che come al solito accadrà solo nei miei sogni) questo tempo forte.
A differenza di altri anni, mi sono concentrata su un sussidio solo poi uno per i bambini e ve li mostro qui di seguito sperando possano essere utili.

La cosa che mi è piaciuta del sussidio scelto sono le 3 parole chiave:
PAROLA - RIFLESSIONE - PROPOSITO.

Il sussidio invita alla pratica di queste tre parole attraverso la lettura della Parola, una riflessione e un proposito quotidiano, il tutto per ogni giorno dal Mercoledi delle Ceneri al Lunedi dell'Angelo.
La parte fondamentale è la cura nella lettura quotidiana della Parola di Dio e aggiungerei con una riflessione personale da poter aggiungere magari sul nostro Prayer Journal.

Una cosa carina (ma che non mi ha fatto impazzire) è il "propositometro" dove è possibile segnare ogni giorno se abbiamo mantenuto o meno il proposito del giorno.
La vedo più una cosa da ragazzini ma di certo male non fa, al massimo si può ignorare questa parte. (vedi foto)
Cercare di avere ogni giorno un proposito diverso basato sulla Parola del giorno lo trovo un ottimo modo per poter vivere concretamente la Quaresima.
(Al termine del post troverete il link per acquistarlo.)




Il secondo sussidio riguarda i bambini ed è molto semplice, inoltre lo trovo adatto per svariate fasce d'età e riadattabile per il catechismo.
E' sulla stessa linea del precedente, per cui improntato sulla riflessione e la Parola.
Inizia il Mercoledi delle Ceneri e tratta ogni domenica di Quaresima per cui meno impegnativo rispetto a quello per adulti.
Ogni Domenica ha uno o due versetti del vangelo, "Riflettiamo sulla Parola" dove c'è una piccola riflessione sul Vangelo; "La porta del cuore" dove c'è un suggerimento per vivere e trasformare la Parola di Dio in esperienze concrete da fare con chi vuoi proprio per aprire la porta del proprio cuore; "Preghiera da Masticare" una breve frase o una preghiera da ripetere durante la giornata.
Per il Venerdi Santo ci sono tutte le stazioni della Via Crucis semplificate per i bambini.
(anche di questo trovate il link per l'acquisto alla fine del post)




In questo tempo di Quaresima ci sono tre elementi fondamentali che vi ripeto ogni anno ma lo faccio ancora perchè sono una gran rompi scatole.

- Il digiuno
- La Preghiera
- L'Elemosina
Sono aiuti per liberarci da noi stessi e che ci aiutano a relazionarci con il Signore per vivere l'amore e la misericordia.
Ora vediamoli uno ad uno.

Digiuno.

"Verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno" (Matteo 9,15)

Il Signore prevede il digiuno per il suoi discepoli, ed esorta noi a viverlo come occasione per prendere coscienza chiara del nostro limite creaturale e diventare cosi compassionevoli verso quanti non hanno mezzi di sostentamento.
Il digiuno diventa un esercizio di discernimento da ciò che ci serve realmente rispetto a ciò di cui pensiamo di avere bisogno.
Spesso non ci rendiamo conto di quanta abbondanza abbiamo, non solo alimentare ma di ogni cosa, per questo il digiuno non va visto in modo più ampio diventando cosi un esercizio di umanità.
Ci ritroviamo quindi a fare un pò il punto della situazione sul nostro rapporto con il cibo e con tutte le altre realtà con cui abbiamo a che fare e con cui nutriamo la nostra vita.
<<Il segreto di un digiuno accetto da Dio ha senso nella misura in cui sciolga "catene e legami">> (Isaia 58,6)
In questo modo, il digiuno conserva si la sua caratteristica ascetica di privazione e mortificazione, ma comprende un senso di aiuto all'elevazione della coscienza che l'uomo ha di se stesso.
Si può optare per un'astinenza oppure per una sospensione completa per un tempo previsto, l'importante è far emergere la verità del proprio desiderio per purificarlo.

Preghiera.

La preghiera è innanzitutto un atto di presenza a Dio, di ricerca del suo Volto.
La preghiera è una scuola di vita e fa della vita una scuola di ricerca del volto di Dio fino a riconoscerlo negli innumerevoli volti umani.
Attraverso la preghiera diventiamo capaci di onorare il nostro limite senza esserne schiacciati, dove quel limite diventa uno sgabello che ci permette di lanciarci alla scoperta del mondo di cui facciamo parte e che è tanto grande e stupendo.
La preghiera ci permette di riscoprire la leggerezza fatta dai gesti d'amore semplici e allo stesso tempo forti.In fin dei conti basta poco, le mani giunte e gli occhi socchiusi; mettersi vicino alla terra inginocchiandosi senza perdere, ma recuperando interamente la nostra dignità; una parola o silenzio...
Quanto è semplice e meraviglioso pregare!
Cosa è pregare?
lo si può sperimentare continuamente come quando si vive un atto d'amore o un sussulto di disperazione dove non è mai totalmente nuovo ma allo stesso tempo è completamente unico.
La preghiera è un lavorare su se stessi per curare una relazione con Dio, perchè se non parliamo con lui, se non preghiamo come possiamo avere con lui una relazione? E' impossibile.
Ogni volta che il nostro cuore si apre al rischio della preghiera, ci regaliamo la possibilità di guardare la nostra vita da un punto di vista più ampio.
La preghiera nonostante possa sembrare qualcosa di intimo e privato, in realtà ci mette sempre in comunione con tutti o nostri fratelli e sorelle in comunità ma anche con tutte le creature del cielo e della terra.

La bontà del digiuno e la vertà della preghiera si giudicano dai "frutti" di conversione.
"Cosi ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi" (Mt 7,17)

Elemosina.
questa terza opera quaresimale è spesso fraintesa o mal utilizzata poichè si rischia di tradurla in un gesto con cui ci si libera del fastidio dell'altro che ci chiede aiuto o solo attenzione.
Nelle scritture questa parola ci riporta a quel balsamo di misericordia che chiediamo continuamente a Dio per noi - Kyrie eleison!- e che ci impegniamo a spalmare dolcemente sulle ferite e le fatiche di tutti coloro che incontriamo sul nostro cammino.
Basta ricordare queste parole di Gesù:
"Date piuttosto in elemosina quello che c'è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro" (Lc 11,41)
Ci si deve distogliere dal totale amore di sé per aprirsi a qualcosa di più grande, a quella conversione che ci porta all'amore incondizionato per l'altro.

L'attività che segue è piuttosto semplice e l'ho proposta anche lo scorso anno.
Si basa sui 3 pilastri per la quaresima di cui vi ho appena parlato, ovvero il DIGIUNO, la PREGHIERA e l'ELEMOSINA.
Ciò che propongono è un modo per spronare anche i più riluttanti, sopratutto i bambini a fare qualcosa durante questi 40 giorni.
Il risultato di questa splendida attività è il seguente.

immagine presa da https://www.looktohimandberadiant.com
L'immagine è quella da cui  hanno preso l'ispirazione le Catholic Mothers e se cliccate sulla didascalia andrete direttamente alle istruzioni per poter fare questa attività anche stampando il tutto.
Di seguito troverete le attività tradotte e rivisitate e potrete scaricare il file cliccando sulla didascalia per ritagliare e dividere come nell'esempio sopra.

SCARICA IL FILE QUI

Per i bambini utilizzo da anni anche un percorso di Quaresima da colorare, una specie di calendario dell'avvento ma in versione quaresimale.
Online ne trovate molti diversi, a questo link potrete trovare uno dei tanti con un'altra attività che avevo fatto un paio di anni fa con i miei figli con un cartellone. PERCORSO QUARESIMA COLORARE.

Ora vi metto i link di acquisto dei sussidi:




Digiunare, cioè imparare a cambiare il nostro atteggiamento verso gli altri e le creature: dalla tentazione di “divorare” tutto per saziare la nostra ingordigia, alla capacità di soffrire per amore, che può colmare il vuoto del nostro cuore. Pregare per saper rinunciare all’idolatria e all’autosufficienza del nostro io, e dichiararci bisognosi del Signore e della sua misericordia. Fare elemosina per uscire dalla stoltezza di vivere e accumulare tutto per noi stessi, nell’illusione di assicurarci un futuro che non ci appartiene. E così ritrovare la gioia del progetto che Dio ha messo nella creazione e nel nostro cuore, quello di amare Lui, i nostri fratelli e il mondo intero, e trovare in questo amore la vera felicità. 
(PapaFrancesco )


Buon percorso di Quaresima a tutti.

domenica 22 dicembre 2019

Perdono ma non dimentico.... questa è la fine.




“Sappiamo che, se vogliamo veramente amare, dobbiamo imparare a perdonare.”
(Madre Teresa di Calcutta)

Il Natale si avvicina, mancano pochissimi giorni ed è proprio in quest momenti che probabilmente rischiano di riaffiorare ricordi poco piacevoli se sappiamo che dovremo avere a che fare con persone che ci hanno fatto del male oppure che ci hanno fatto un torto e che pensavamo di aver perdonato.
Ma a Natale condividiamo la stessa tavola.. per cui cosa vuoi fare? Come ti comporterai? Hai fatto un bilancio di ciò a cui potresti andare incontro?
Solitamente a queste domande la risposta è "NO, non lo so/non ci ho pensato"!
A Natale si è tutti più buoni (e un po ipocriti, vedi vecchio post), per questo la priorità dei pensieri è data dall'ignorare la cosa perchè prevalgono sentimenti ben precisi come il rimuginare, magari con un surplus di muso lungo oppure in senso opposto parlando come se niente fosse e dentro c'è un piccolo demone che elenca errori, torti, risposte sbagliate ricevute e chi più ne ha più ne metta.
Volete mettere poi se quella persona fa un passo falso?
Viene aggiunto alla lista di "errori" e quasi è una cosa bella perchè.... "Ecco, vedi... come se non bastasse ha detto quello e quello...capisci perchè non mi convince? Poi per carità, l'ho perdonata per quello che mi ha fatto, però...." e magari siamo noi a vedere quelle cose  perchè siamo prevenute nei confronti degli altri.

"L'ho perdonata però....", quante volte ho sentito questa frase!! Quante volte io stessa ho detto questa frase!! Quante volte questa frase nasconde un'ipocrisia che Satana scansati perchè lo scettro è mio.
In 40 minuti di attesa fuori dal confessionale qualche giorno fa ho ragionato molto riguardo questo tema e mi sono resa conto di quante volte mi sono ritrovata a non confessare questi pensieri perchè dentro di me ero convinta di aver perdonato alcune persone, ma in realtà era una bugia enorme.
Quante volte in confessione ho detto che avevo finalmente perdonato mia madre per ciò che mi aveva fatto.
Poi una volta fuori non ci mettevo molto a ribadire come si era comportata (cosa diversa dal testimoniare una determinata cosa, motivo per cui certe cose vanno riprese) e magari durante il pranzo di Natale le rispondevo male, ero nervosa, stavo sulle mie, non parlavo perchè la sua sola voce mi indisponeva.
Conseguenza? Non passiamo un Natale insieme da 5 anni....  (quest'anno però l'ho invitata a pranzo a Santo Stefano, il che è tanta roba per cui mi do una pacca sulla spalla da sola )
Ora l'ho perdonata? Se devo essere onesta non del tutto ma ci sto lavorando, sono a buon punto, non mi irrita più, ci parlo senza problemi, le scrivo di mia spontanea volontà, ma ancora non riesco a vedere in modo distaccato ciò che è successo; direi che è quasi perdonata, non manca molto.
Un'altra persona che credevo di aver perdonato, quando ero in psicoterapia mi sono resa conto che invece non avevo per niente digerito la cosa, ora posso dire di si, l'ho perdonata ma è una cosa molto recente; ho scoperto che senza il perdono sincero e del cuore non si può andare avanti.

Ma cosa significa veramente perdonare?
Non voglio sostituirmi a psicologi, o a sacerdoti, padri spirituali etc, assolutamente non ne ho la competenza ma posso dirvi cosa ho imparato da tutti loro, si perchè se non avessi ricevuto in dono il loro aiuto, le loro parole, la loro visione della cosa, probabilmente sarei ancora rinchiusa nell'idea che la frase "perdono ma non dimentico" fosse la strada perfetta e giusta.
Mi dispiace dirvi e sottoscrivere che non è cosi.
"Perdono ma non dimentico" è l'orlo del precipizio, è la staccionata marcia che fa da parapetto ad un burrone, se vi appoggiate cadete giù ed è la fine.
"si beh, ma ho perdonato!".
No, se non dimentichi ciò che ti hanno fatto, non hai perdonato, hai semplicemente il colpo in canna pronto da sparare nel momento più opportuno.
Al primo passo falso o parola sbagliata, si va a ripescare e taaaac, servito su un piatto d'argento l'elenco puntato degli errori dove quello appena fatto aveva già un numeretto vuoto perchè si sapeva che sarebbe successo.
Questo non è perdonare perchè per farlo devi saper andare oltre senza sforzi; quando vedi quella persona non devi pensare a cosa ha fatto ma devi vederla per ciò che è ora; nel momento in cui ti capita di pensare a ciò che ti ha fatto non provi nessun sentimento negativo ma solo la voglia di andare oltre fino a che tutto diventi un lontano, sbiadito e sporadico ricordo che non fa più male ma bene.
Come può fare bene un ricordo che dovrebbe essere negativo e /o doloroso?
Basta pensare a tutto il bene che ha portato dopo, ma dopo aver perdonato realmente uno se ne rende conto, prima è estremamente difficile perchè il male farà sempre capolino come un promemoria del cellulare che continuiamo a rimandare.
Se ripenso a un paio di cose che mi hanno letteralmente distrutta tempo fa, ora riesco a vedere quanto bene mi hanno fatto, veramente tanto tanto tanto, mi hanno portata dove sono ora, come sono ora e posso solo ringraziare; poi è ovvio che avrei volentieri evitato di passarci ma oramai è andata per cui prendiamo il bene e facciamolo fruttare.
Invece ci sono un paio di cose  (per assurdo più leggere) che non ho ancora metabolizzato e come conseguenza rendono due rapporti fermi e non potranno evolvere finchè non ci sarà un confronto.

Come è possibile perdonare e non dimenticare di proposito?
A pensarci bene è un controsenso, se perdoni lo fai perchè quella persona si è scusata, ha compreso l'errore, avete chiarito, appianato le cose; che senso avrebbe allora lasciare in un cassetto a portata di mano (di proposito) quel ricordo se non per farci del male da soli?
Non perdonare gli altri ci porta a farci del male; rimuginiamo, siamo nervosi, indisponenti e quant'altro e tutto questo fa male a noi, non all'altra persona.
Siamo un mucchio di autolesionisti che pensano di fare un torto agli altri invece si fanno del male da soli ma ovviamente" dando la colpa agli altri.

Immaginate la stessa cosa da parte di Dio con la confessione.
Noi confessiamo i nostri peccati, le nostre mancanze, i nostri errori e il sacerdote scrive ogni cosa e se la porta a casa, poi la volta successiva quando stiamo per parlare e magari diciamo un errore come la volta precedente, tira fuori il foglio e ci dice "eh ma lo hai già fatto, non mi sembra il caso che Dio ti perdoni visto che sono due di fila...ti sarai anche pentito ma come può perdonarti ancora....".
Invece no, noi ci pentiamo, ci rendiamo conto dell'errore, chiediamo perdono e Dio cancella tutto come se non fosse successo nulla, ci abbraccia ed è sempre con noi.
Per carità, non dico che dobbiamo essere come Dio, però se pensiamo alla confessione e al post confessione, come ci sentiamo quando sappiamo che siamo stati perdonati nonostante tutto?
Bene, anzi, benissimo! Siamo carichi e pronti a dare il meglio.
Allora a piccoli passi potremmo fare cosi ancora noi con gli altri, ci sono tempi anche lunghi, perdonare è difficile, essere consapevoli di averlo fatto veramente è un processo lungo e faticoso ma una volta portato a termine lascia una sensazione splendida di pace, serenità e soprattutto libertà!
Siamo liberi da quelle catene che ci limitavano in molte cose, soprattutto nell'essere vicini a Dio e agli altri.
Chiediamo il suo aiuto per poter essere portatori di pace e di bene, affidiamoci a lui ogni volta che un ricordo o un episodio ci torna alla mente e andiamo avanti.
Siamo ancora in tempo per vivere questo Natale in modo positivo, spensierato, bello, e come già avevo detto in un altro articolo, dobbiamo fare in modo che il nostro cuore diventi la grotta per accogliere Gesù, ma se il nostro cuore contiene anche rancore, rabbia, risentimento, solo accogliendo Gesù e imparando da Lui il perdono, possiamo spazzare via quei sentimenti che ci fanno stare male.
Concludo con una frase di Papa Francesco  che amo molto:

«Come sembra difficile tante volte perdonare! Eppure, il perdono è lo strumento posto nelle nostre fragili mani per raggiungere la serenità del cuore. Lasciar cadere il rancore, la rabbia, la violenza e la vendetta sono condizioni necessarie per vivere felici» 
(Misericordiae Vultus; Papa Francesco).

Buon Santo Natale.
Un abbraccio

giovedì 5 dicembre 2019

Divinazione; quando le carte incatenano il futuro.




Papa Francesco all'udienza (se non erro, di ieri), ha citato cartomanti e maghi, cosa non nuova dato che almeno una volta all'anno ricorda quanto loro siano lontani dalla fede.
Da persona che quando frequentava il paganesimo utilizzava varie arti divinatorie, ovviamente non potevo starmene in disparte e sorvolare, per cui ho pensato di dirvi come funzionano certe pratiche.
Prediligevo la lettura delle rune  (per anni ho tenuto corsi online per la lettura e l'interpretazione), simboli celtici con innumerevoli significati, ma non disdegnavo nemmeno tarocchi, pendolo e lettura della mano...la sfera invece era estremamente difficile da utilizzare per cui messa direttamente in un cassetto.
C'è da dire che le persone realmente capaci di utilizzare queste arti divinatorie sono veramente pochissime, leggere i tarocchi o le rune limitandosi alle istruzioni sono capaci tutti, le basi a chi chiede un consulto bastano e avanzano.
In realtà per saperlo fare bene, il lavoro è immenso, va studiato materiale tosto oltre il libricino di istruzioni (anzi, il libretto è praticamente inutile), ci vuole pratica continua, un certo metodo.. ma questo non basta perchè serve anche una connessione (non a internet) con le energie sottili, si deve creare un cerchio di protezione, ad ogni utilizzo i mazzi o le pietre delle rune vanno purificati altrimenti non si può passare alla lettura considerata contaminata dalle energie della lettura precedente.
Tutto questo potrebbe bastare per capire a cosa va incontro il richiedente e colui che invece fa la lettura.
Per molti sono solo delle semplici carte che una persona sa interpretare, in realtà sono delle carte che per essere interpretate smuovono ben altro.
Questo fa anche capire quanto una lettura a distanza o telefonica sia estremamente opinabile, anche perchè solitamente il mazzo va toccato dalla persona che richiede la lettura per un passaggio di energia alle carte, farlo a distanza chiedendo la data di nascita fa abbastanza sorridere.
Quando leggevo le rune, lo facevo solo di persona, ho sempre rifiutato le letture a distanza proprio perchè non ho mai creduto che si potessero fare in modo concreto... poi si certo, puoi farle, chiedi qualche informazione, mischi, metti sul tavolo e qualcosa ti inventi in base alla domanda.. se poi la persona anche se a distanza la conosci un po, puoi essere più precisa e il gioco è fatto.
Vogliamo parlare del costo?
Cifre assurde che non stanno ne in cielo ne in terra, cifre che con il tempo avranno delle conseguenze perchè una cosa che mi era stata insegnata ai tempi era che non andava chiesto denaro, al massimo si poteva accettare un'offerta oppure qualcosa in cambio ma mai chiedere soldi...
Su questo tema ci sono varie fazioni, il tutto dipende dal perchè uno lo fa e solitamente, guardando il costo, il motivo è il guadagno economico.
(l'unico mio guadagno economico a riguardo era solo per la vendita di rune che creavo a mano)

Vogliamo passare al centro di ciò che dice il Santo Padre, ovvero il ricorso ai tarocchi, maghi e indovini?
Bene, procediamo!
Partiamo dal fatto che tarocchi e derivati non sono la risposta divina ai problemi della vita, la lettura viene fatta rispondendo ad una domanda iniziale, la risposta però non è concreta...
Probabilmente sfugge il fatto che la divinazione è un prevedere il futuro in modo estremamente approssimativo e non definitivo perchè vige la regola (proprio nei tarocchi e nelle arti divinatorie) che qualsiasi cosa possa esserci nel futuro, non è definitiva ma modificabile ogni attimo in base alle scelte dell'individuo.
Credo che sia il caso di smetterla di credere che le carte svelano il futuro perchè (e cito testualmente le parole di una ragazza che pratica divinazione), "il nostro atteggiamento è la prima cosa che conta, qualunque decisione prendiamo può stravolgere una stesa fatta giorno prima."... (ps. la "stesa" è la lettura).
Ogni lettura fatta non dice cosa avverrà per certo nel futuro ma (ovviamente nei rari casi in cui venga fatta bene), può dare alcune informazioni di ciò che potrebbe accadere (potrebbe!!) per cui, nel concreto, una lettura a cosa può servire? Cosa porta le persone ad affidarsi a delle carte?
Nel momento in cui la lettura dice qualcosa di negativo, cosa si fa?
Le persone hanno bisogno di sapere, di conoscere cosa accadrà, di programmare per potersi preparare.. ma preparare a cosa?
Solitamente si vogliono sapere le cose negative, tradimenti, morte, malattie.... ma come è possibile affidarsi a delle carte per cose del genere?!
Ci sono persone che rischiano anche la depressione perchè convinte di ciò che emerge da una lettura, ed è una cosa inconcepibile.
Una malattia che magari non c'è porta a sviluppare qualcosa nella mente per l'atteggiamento della persona, la morte poi, chi la legge realmente nelle carte è un folle (la carta della morte ha mille significati in base alle altre carte presenti ma la morte vera e propria non viene mai letta).
Vogliamo parlare delle letture positive?
Quando una persona riceve buone notizie, il suo atteggiamento cambia e in questo modo si innesca una reazione a catena, chiedi se la tua storia d'amore ha un futuro e le carte dicono di si? L'atteggiamento del richiedente cambia, è più positivo, speranzoso, e anche l'atteggiamento verso il partner cambia in positivo per cui vedendo cambiamenti buoni lo collega alle carte quando in realtà è solo la persona che ha creato tutto.
Se al contrario la risposta è negativa, si crea astio, tensione e logicamente si può andare incontro a problemi/rotture e si ha pure il coraggio di dire "ah ecco vedi, le carte avevano ragione..".. eh no.. sei tu che hai cambiato le cose perchè ti sei fatto condizionare.
I tarocchi condizionano la vita di chi ne richiede la lettura perchè è il richiedente che da loro il potere di farlo, non perchè loro lo possono fare realmente o possono dire cosa accadrà.
«Se scegli Cristo non puoi ricorrere al mago: la fede è abbandono fiducioso nelle mani di un Dio affidabile che si fa conoscere non attraverso pratiche occulte ma per rivelazione e con amore gratuito». Papa Francesco
Dovremmo saperlo bene, scegliere Cristo significa fidarsi e affidarsi, significa non sapere cosa accadrà domani ma sapere che possiamo aspirare all'alto, sapere che se confidiamo in Lui la vita può cambiare realmente, sapere che ogni giorno vissuto a pieno nella fede ci avvicina sempre di più a Lui e alla vita eterna.... dovremmo sapere che la provvidenza è sempre alla nostra portata, dovremmo sapere che nella gioia e nella fatica (soprattutto nella fatica) Lui è accanto a noi per sorreggerci, per tenerci la mano, starci vicino, gioire con noi e asciugarci le lacrime...
Con tutto questo a nostra disposizione, non ci deve interessare cosa dicono dei mazzi di carte o dei simboli su delle pietre perchè non potranno mai darci le risposte che cerchiamo, non potranno mai farci stare meglio perchè ciò che accadrà dipende da noi in ogni attimo, anche Dio ci lascia liberi; mentre la divinazione ci incatena ad un futuro che noi pensiamo già scritto e che magari ci condanna a qualcosa che non ci piace, per poi magari voler sapere ancora e ancora e ancora diventando dipendenti  dalle letture e quella non è libertà, è come essere in prigione.
Se poi pensiamo a cosa smuovono le arti divinatorie dovremmo anche sapere da cosa e dove arrivano certe risposte, e vi svelo un segreto... di certo non arrivano da Dio...
Ho parlato principalmente di tarocchi e rune ma vale per ogni genere di previsione del futuro...
A presto..

lunedì 4 marzo 2019

Quaresima: tempo di sobrietà. Digiuno, preghiera ed elemosina.



Ci stiamo avvicinando alla quaresima per cui non poteva mancare il post a tema.
Il percorso dello scorso anno lo trovate nella sezione QUARESIMA.

Quest'anno ci faremo plasmare e rimodellare dal Signore per cui non aumenteremo pratiche, non faremo attività pesanti ne tanto meno a cadenze fisse ma andremo a recuperare quello che è la memoria del battesimo e della penitenza grazie a dei sussidi che mirano alla sobrietà e semplicità.
Il mercoledi delle Ceneri ci aiuterà subito con le pratiche penitenziali.

Il primo sussidio invita proprio alla sobrietà, evitando il sovrapporsi di gesti e parole inutili riscoprendo la pazienza dei riti, scanditi dal tempo come balsamo efficace per ricreare la nostra persona.
La parte fondamentale è la cura nella lettura quotidiana della Parola di Dio.

Questo sussidio è molto semplice, inizia il mercoledi delle Ceneri, e termina con la Pentecoste, trattando ogni domenica di questo tempo di Quaresima e successivamente di Pasqua mettendo i versetti da leggere sia del lezionario romano, sia del lezionario ambrosiano; una Lectio Divina,  una preghiera per la tavola e una parte in cui ci sono suggerimenti riguardo la messa ovvero per come valorizzare il rito della messa.
Inoltre è presente anche la Via Crucis con le riflessioni di Don Tonino Bello.

Il secondo sussidio lo considero più completo perchè nonostante inizi il mercoledì delle Ceneri, termina la domenica di Pasqua (quindi meno del precedente)  ogni giorno ha il brano di Vangelo, un breve commento e un impegno quotidiano.
Per cui a differenza del precedente che ha solo i brani della domenica, questo comprende ogni giorno della quaresima.


L'ultimo sussidio invece riguarda i bambini; lo utilizzerò con i miei figli e a catechismo perchè è molto semplice essendo per la fascia d'età 3-6 anni (anche se la figlia maggiore ne ha quasi 9).
Ogni domenica c'è il brano del Vangelo, una vignetta per i genitori con uno spunto per spiegare il Vangelo ai bambini, una vignetta dedicata al bambino, un disegno da colorare e su cui riflettere, un'attività per la settimana e una preghiera.



In questo tempo di Quaresima ci sono tre elementi fondamentali:

- Il digiuno
- La Preghiera
- L'Elemosina
Sono aiuti per liberarci da noi stessi e che ci aiutano a relazionarci con il Signore per vivere l'amore e la misericordia.
Ora vediamoli uno ad uno.

Digiuno.

"Verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno" (Matteo 9,15)

Il Signore prevede il digiuno per il suoi discepoli, ed esorta noi a viverlo come occasione per prendere coscienza chiara del nostro limite creaturale e diventare cosi compassionevoli verso quanti non hanno mezzi di sostentamento.
Il digiuno diventa un esercizio di discernimento da ciò che ci serve realmente rispetto a ciò di cui pensiamo di avere bisogno.
Spesso non ci rendiamo conto di quanta abbondanza abbiamo, non solo alimentare ma di ogni cosa, per questo il digiuno non va visto in modo più ampio diventando cosi un esercizio di umanità.
Ci ritroviamo quindi a fare un pò il punto della situazione sul nostro rapporto con il cibo e con tutte le altre realtà con cui abbiamo a che fare e con cui nutriamo la nostra vita.
<<Il segreto di un digiuno accetto da Dio ha senso nella misura in cui sciolga "catene e legami">> (Isaia 58,6)
In questo modo, il digiuno conserva si la sua caratteristica ascetica di privazione e mortificazione, ma comprende un senso di aiuto all'elevazione della coscienza che l'uomo ha di se stesso.
Si può optare per un'astinenza oppure per una sospensione completa per un tempo previsto, l'importante è far emergere la verità del proprio desiderio per purificarlo.

Preghiera.

La preghiera è innanzitutto un atto di presenza a Dio, di ricerca del suo Volto.
La preghiera è una scuola di vita e fa della vita una scuola di ricerca del volto di Dio fino a riconoscerlo negli innumerevoli volti umani.
Attraverso la preghiera diventiamo capaci di onorare il nostro limite senza esserne schiacciati, dove quel limite diventa uno sgabello che ci permette di lanciarci alla scoperta del mondo di cui facciamo parte e che è tanto grande e stupendo.
La preghiera ci permette di riscoprire la leggerezza fatta dai gesti d'amore semplici e allo stesso tempo forti.In fin dei conti basta poco, le mani giunte e gli occhi socchiusi; mettersi vicino alla terra inginocchiandosi senza perdere, ma recuperando interamente la nostra dignità; una parola o silenzio...
Quanto è semplice e meraviglioso pregare!
Cosa è pregare?
lo si può sperimentare continuamente come quando si vive un atto d'amore o un sussulto di disperazione dove non è mai totalmente nuovo ma allo stesso tempo è completamente unico.
La preghiera è un lavorare su se stessi per curare una relazione con Dio, perchè se non parliamo con lui, se non preghiamo come possiamo avere con lui una relazione? E' impossibile.
Ogni volta che il nostro cuore si apre al rischio della preghiera, ci regaliamo la possibilità di guardare la nostra vita da un punto di vista più ampio.
La preghiera nonostante possa sembrare qualcosa di intimo e privato, in realtà ci mette sempre in comunione con tutti o nostri fratelli e sorelle in comunità ma anche con tutte le creature del cielo e della terra.

La bontà del digiuno e la vertà della preghiera si giudicano dai "frutti" di conversione.
"Cosi ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi" (Mt 7,17)

Elemosina.
questa terza opera quaresimale è spesso fraintesa o mal utilizzata poichè si rischia di tradurla in un gesto con cui ci si libera del fastidio dell'altro che ci chiede aiuto o solo attenzione.
Nelle scritture questa parola ci riporta a quel balsamo di misericordia che chiediamo continuamente a Dio per noi - Kyrie eleison!- e che ci impegniamo a spalmare dolcemente sulle ferite e le fatiche di tutti coloro che incontriamo sul nostro cammino.
Basta ricordare queste parole di Gesù:
"Date piuttosto in elemosina quello che c'è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro" (Lc 11,41)
Ci si deve distogliere dal totale amore di sé per aprirsi a qualcosa di più grande, a quella conversione che ci porta all'amore incondizionato per l'altro.

L'attività che segue è piuttosto semplice ed è presa dall'agenda che utilizzo quest'anno, quella delle "Catholic Mothers", un gruppo di mamme cattoliche inglese.
Si basa sui 3 pilastri per la quaresima di cui vi ho appena parlato, ovvero il DIGIUNO, la PREGHIERA e l'ELEMOSINA.
Ciò che propongono è un modo per spronare anche i più riluttanti, sopratutto i bambini a fare qualcosa durante questi 40 giorni.
Il risultato di questa splendida attività è il seguente.

immagine presa da https://www.looktohimandberadiant.com
L'immagine è quella da cui  hanno preso l'ispirazione le Catholic Mothers e se cliccate sulla didascalia andrete direttamente alle istruzioni per poter fare questa attività anche stampando il tutto.
Di seguito troverete le attività tradotte e rivisitate e potrete scaricare il file cliccando sulla didascalia per ritagliare e dividere come nell'esempio sopra.

SCARICA IL FILE QUI

Per i bambini utilizzo da anni anche un percorso di Quaresima da colorare, una specie di calendario dell'avvento ma in versione quaresimale.
Online ne trovate molti diversi, a questo link potrete trovare uno dei tanti con un'altra attività che avevo fatto un paio di anni fa con i miei figli con un cartellone. PERCORSO QUARESIMA COLORARE.

Ora vi metto i link di acquisto dei sussidi:





Digiunare, cioè imparare a cambiare il nostro atteggiamento verso gli altri e le creature: dalla tentazione di “divorare” tutto per saziare la nostra ingordigia, alla capacità di soffrire per amore, che può colmare il vuoto del nostro cuore. Pregare per saper rinunciare all’idolatria e all’autosufficienza del nostro io, e dichiararci bisognosi del Signore e della sua misericordia. Fare elemosina per uscire dalla stoltezza di vivere e accumulare tutto per noi stessi, nell’illusione di assicurarci un futuro che non ci appartiene. E così ritrovare la gioia del progetto che Dio ha messo nella creazione e nel nostro cuore, quello di amare Lui, i nostri fratelli e il mondo intero, e trovare in questo amore la vera felicità. 
(Dal Messaggio di #PapaFrancesco per la #Quaresima2019)


Buon percorso di Quaresima a tutti.
Cristina.

domenica 21 gennaio 2018

Amen, tutta la preghiera in un sussidio.

Buongiorno,
oggi voglio parlarvi di un nuovo strumento per avere ogni giorno a portata di mano in un unico volume il messalino, i commenti di Papa Francesco, la liturgia delle ore, il rito completo della messa e le preghiere della tradizione cristiana il tutto in 140 pagine.
Tutto questo in un "Amen"!



Questo nuovo sussidio si chiama "Amen" e racchiude tutto ciò che vi ho scritto sopra.
L'ho scoperto per caso a dicembre, ovvero quando venne pubblicizzato il primo numero disponibile (venduto a solo 1,90€) e da allora non posso farne a meno.
Si, oggi ci sono decine di applicazioni per smartphone da poter utilizzare per queste cose, ma personalmente non posso rinunciare alla carta.


Hanno deciso di creare questo strumento per far arrivare a tutti preghiere che spesso non vengono utilizzate dai laici come la liturgia delle ore quindi la meditazione delle lodi, i vespri, spesso attribuiti solo ai preti.
Ogni mese inoltre viene aggiunto un testo che richiama il periodo liturgico, a Gennaio per esempio in aggiunta ci sono i testi proposti dalla Chiesa per la preghiera di unità dei cristiani.
Oltre alla preghiera c'è anche un testo su cui meditare nella quotidianità, frasi estrapolate dalle riflessioni del Papa in modo da poter vivere il cristianesimo giorno per giorno.

Chi può utilizzare questo sussidio?
Chiunque! è indirizzato a uomini e donne di tutte le fasce d'età, a singole persone , a gruppi e sacerdoti.
Essendo presente na grande varietà di testi è un ottima guida per un cammino di fede personale.

Come si utilizza?
L'utilizzo è molto semplice, tutto ciò che serve è in ordine per cui il giorno inizia con:
- Lodi mattutine complete;
- Celebrazione eucaristica; (antifona d'ingresso, orazione colletta, prima lettura, salmo responsoriale, canto al vangelo, vangelo, orazione sulle offerte, antifona di comunione e orazione dopo comunione)
- La parola per la vita, ovvero il commento alle letture (Luigi M. Epicoco) e citazione del Papa.
- Vespri completi;
- Compieta;
A fine mese si trovano:
- Rito della messa completo;
- Le preghiere del mattino, della sera, il Santo Rosario, intenzioni di preghiera affidate dal Papa all'apostolo della preghiera, la Corona della Divina Misericordia, Promesse di Gesù a Suor Faustina, Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani(per il sussidio di gennaio) e Santo del Mese (San Giovanni Bosco per gennaio).

In sintesi è uno strumento liturgico completo per cui in un solo volume è possibile trovare tutto ciò di cui un cristiano ha bisogno.
Risponde perfettamente all'invito di Papa Francesco di leggere ogni giorno un brano del Vangelo e di trovare spazio per la meditazione.
Per cui questo sussidio è un ottimo compagno di viaggio da tenere sempre in borsa, da aggiungere alla lista che abbiamo già visto qualche giorno fa riguardo "Cosa non deve mai mancare nella borsa di una donna cattolica".
Il prezzo di "Amen"è di 3,90€.

Nel prossimo articolo che scriverò per il blog, vedremo inoltre come trovare il tempo per pregare, per cui preparatevi.

mercoledì 22 marzo 2017

San Giuseppe, pensaci tu!


il nostro San Giuseppe Dormiente

Ecco che finalmente riesco a scrivere il piccolo post riguardo San Giuseppe, con solo due giorni di ritardo rispetto al previsto e rispetto al calendario liturgico.
(quando il 19 capita di domenica la priorità va alla quaresima quindi a livello liturgico San Giuseppe si celebra il giorno successivo)
Non sto a descrivervi la storia di questo Santo poichè credo sia ben noto, è lo sposo di Maria, il padre terreno di Gesù!
Vi riporto solo una piccola citazione che ho scovato lo scorso anno e che amo:

"Fu allora che le dicesti tremando: «Per te, rinuncio volentieri ai miei piani. Voglio condividere i tuoi, Maria. Purché mi faccia stare con te». Lei ti rispose di sì, e tu le sfiorasti il grembo con una carezza: era la tua prima benedizione sulla Chiesa nascente. Hai avuto più coraggio tu a condividere il progetto di Maria, di quanto ne abbia avuto lei a condivi­dere il progetto del Signore. Lei ha puntato tutto sull’onnipotenza del Creatore"


San Giuseppe, richiama la "festa del Papà", giorno in cui si festeggiano tutti i papà per ciò che fanno per la famiglia e i figli, giorno di lavoretti, poesie, pensierini, magari di chiamate o messaggi anche a quei papà che purtroppo si dimenticano dei propri figli, si, anche a loro perchè come mi dice sempre il mio confessore : "nonostante tutto, i genitori vanno sempre ringraziati per il dono della vita, senza di loro noi non saremmo qui, quindi anche se sei arrabbiata ricordati che tu ora senza di loro non saresti qui"

Parlando di pensierini per i papà, i miei figli hanno fatto il lavoretto per il loro papà, hanno recitato le poesie, con il mezzano sono andati all'asilo alle 17,30 per un aperitivo insieme.
Tutto bellissimo, bimbi felicissimi, marito commosso per la recita delle poesie domenica mattina ma... c'è un ma.. il regalo che ho deciso di aggiungere non è arrivato in tempo!
No è arrivato in tempo per il calendario classico, ma è arrivato lunedi giusto in tempo per la festa secondo il calendario liturgico!
Cosa avrò mai regalato a mio marito?
Niente cioccolatini o vestiti o chissà cos'altro, ma... il San Giuseppe Dormiente!
Scoperto tempo fa perchè ne aveva parlato Papa Francesco, non ho mai approfondito la storia ma so che diciamo... "pensa ai nostri problemi e preghiere" mentre dorme; parlando poi in un gruppo di mogli e mamme cattoliche ho preso l'idea di regalarlo proprio per questa occasione.
Non  è la statua che ha il Santo Padre, questa è più piccina acquistata sul sito delle "Paoline", anche per motivi di spazio.
Come spiega anche il Santo Padre, lui affida le preghiere e i pensieri scrivendoli su di un bigliettino poi lo mette sotto la statua in modo che affidi ciò a San Giuseppe.
Vi riporto le sue parole:
"«Vorrei anche dirvi una cosa molto personale. Io amo molto san Giuseppe, perché è un uomo forte e silenzioso. Sul mio tavolo ho un’immagine di san Giuseppe che dorme.E mentre dorme si prende cura della Chiesa! Sì! Può farlo, lo sappiamo.E quando ho un problema, una difficoltà, io scrivo un foglietto e lo metto sotto san Giuseppe, perché lo sogni! Questo gesto significa: prega per questo problema!».Con queste parole, il pomeriggio del 16 gennaio 2015, Francesco, di fronte alle famiglie riunite nel «Mall of Asia Arena» di Manila, ha parlato della sua devozione a san Giuseppe."
Non sapevo ci fosse una certa distinzione tra le varie statuette quindi l'ho semplicemente acquistata in un sito conosciuto, ho scoperto successivamente che acquistando la statuetta come quella di Papa Francesco nel 2015 il ricavato avrebbe finanziato la costruzione di un orfanotrofio in Burkina Faso tramite l'associazione Coletta.
Non ho però trovato info sul sito dell'associazione per capire se questa vendita benefica è ancora attiva o meno, però potete scrivere ad info@associazionecoletta.it

In Italia è da un paio di anni che c'è, prima il culto di questa statuetta era principalmente nelle Filippine.
L'ho trovato un regalo semplice ma ricco di significato, lo ha apprezzato moltissimo e messo subito sul comodino.

Perchè proprio "Dormiente"? 
C'è un significato evangelico poichè è proprio mentre dorme che Giuseppe riceve i messaggi dal cielo che lo tranquillizzano riguardo la fedeltà di Maria, è sempre nel sogno che gli viene detto come chiamare il bambino, ancora in sogno viene avvisato delle intenzioni di Re Erode.

Un'altra specifica invece per quanto riguarda la classica immagine del Santo con il Bambino in braccio :
 <<Il Bambino in braccio che sottolinea il ruolo paterno di Giuseppe e i doveri di protettore e custode. I colori dei vestiti: in genere la tunica viola indica la resurrezione eterna, il mantello giallo l’unione dell’anima a Dio. Infine c’è il giglio. È il simbolo di purezza e verginità. E richiama i gigli del campo citati nel Vangelo di Matteo come segno di totale affidamento a Dio, come fece Giuseppe accettando Maria incinta dello Spirito Santo.>>
Non serve per forza attendere la festa del papà per fare un regalo come questo, va bene in ogni occasione.
La nostra è piccola, i biglietti potrebbero non starci quindi prenderemo un piccolo quadernetto  e lo metteremo sotto come piccolo materasso.
Vi saluto con la preghiera per San Giuseppe e il link per acquisto.

O San Giuseppe, la cui protezione e così grande e così forte, così immediata dinanzi al trono di Dio, ripongo in te tutti i miei desideri.O San Giuseppe assistimi nella tua intercessione potente e ottieni per me tutte le benedizioni spirituali attraverso tuo figlio adottivo, Gesù Cristo nostro Signore, affinché essendomi rimesso al tuo potere terreno, io possa offrirti il mio ringraziamento e omaggio.O San Giuseppe non mi stanco di contemplare te e Gesù dormiente nelle tue braccia, non oso avvicinarmi a te mentre lui riposa vicino al tuo cuore. Tienilo stretto in mio nome e bacia il suo tenero capo per me e chiedigli di ricambiare questo bacio quando emetterò il mio ultimo respiro. Amen.


Un caro abbraccio e al prossimo post.
Statuetta di Papa Francesco

venerdì 10 marzo 2017

Le razionali Tentazioni

Buon pomeriggio,
oggi voglio parlavi di un argomento con cui ho "litigato" per anni, le "tentazioni", non perchè per me fosse eccessivamente difficile resistervi ma per un altro motivo, non credevo potesse esserci realmente lo zampino di S.(satana per intenderci); semplicemente pensavo fosse tutto troppo esagerato per credere a queste cose...
Quando leggevo frasi come "eh, attenta, sarà colpa del demonio, ci mette sempre lo zampino" sinceramente sorridevo senza darvi troppo peso, pensavo che certe persone semplicemente vedessero il demonio pure nell'acqua gassata.
Nel mio cammino di conversione ho sempre e comunque messo al primo posto la risposta razionale, è più forte di me, cosi come quando seguivo altre vie religiose tra cui il paganesimo, durante le celebrazioni credevo ben poco a ciò che gli altri mi raccontavano riguardo ciò che provavano durante il cerchio etc. io e mio marito ci guardavamo e ridevamo.
Quindi per me le tentazioni non venivano proprio da S. ma semplicemente le trovavamo sul cammino e dovevamo resistervi perchè doveva essere cosi.
Non vi dico quanti anni ho trascorso in questo modo!
Poi un bel giorno ho provato a riflettere riguardo molti avvenimenti della mia vita, episodi che mi hanno messa molto alla prova, cambi di programma che pensavo io stessa perchè magari "non avevo voglia" di fare qualcosa e poco alla volta ho provato a chiedermi:
" e se queste cose fossero veramente tentazioni di S.?"...
"e se effettivamente le sue tentazioni non fossero nulla di eclatante o soprannaturale ma siano semplici <cambi di programma> che decidiamo noi?"
"e se ci fosse una semplice risposta razionale senza cercare chissà quale cosa strana?"
Ecco, queste semplici domande, hanno iniziato a tartassarmi, soprattutto quando accadevano episodi banalissimi che mi allontanavano da qualcosa di bello a causa della pigrizia, non voglia di andare e simili.
Da bambini non è che sappiamo bene come funzionino queste cose, ce le spiegano, poi per chi  come me si allontana dalla chiesa vengono un pò rimosse o esse in un cassettino della memoria molto lontano e spesso sono proprio fonte di ulteriori punti a cui aggrapparsi per andarsene dalla chiesa pensando che sono tutti pazzi e credono a chissà quale entità paurosa.
Partiamo dalla definizione di "tentazioni" presa dal vocabolario Treccani:
tentazióne s. f. [dal lat. temptatio -onis, der. di temptare «tentare»]. – 1. Nella teologia cattolica, l’azione e il fatto di tentare o di venire tentato al peccato, intesa sia come prova a cui l’essere libero viene sottoposto per conoscerne la capacità di sottostare alla legge morale e religiosa, sia come stimolo o invito a compiere azioni moralmente cattive: t. di Gesù Cristo, nei vangeli sinottici, l’episodio in cui Cristo è tentato da Satana; le t. di s. Antonio nel desertole t. di Buddadi Zarathustradi Maometto. Con valore soggettivo, la condizione di chi è tentato, cioè l’esperienza del soggetto religioso che subisce l’attrazione di una condotta contrastante con gli ideali della propria religione

In sintesi qui si parla di compiere azioni che vanno contro la legge morale e religiosa, e compiere azioni moralmente  "cattive", quindi viene considerato solo tutto ciò che è inerente ad un'azione negativa e che porta a conseguenze spiacevoli.
Ho sottolineato la parola "solo" per un motivo ben preciso poichè nella cerchia delle tentazioni citate trovo un certo limite, si parla di avere una "condotta contrastante con gli ideali della propria religione", ma secondo un mio pensiero, le tentazioni non sono solo per forza azioni negative o in contrasto con la mia fede, posso anche essere azioni che io reputo banali e senza conseguenze che se guardate con razionalità tolgono una possibile crescita personale.
Credo che con gli esempi si possa capire meglio ciò che intendo, poi magari io le vedo come tentazioni mentre voi no per cui non prendete per oro colato ciò che dico, semplicemente mi baso su vari ragionamenti fatti negli anni.
S. attraverso le tentazioni fa in modo che noi ci allontaniamo da Dio, ci porta a cedere ad azioni che inizialmente sono positive ma vanno a discapito di qualcuno per cui sono azioni contro la nostra morale e fede, non solo questo però ci può allontanare da Dio, ci sono anche cose che semplicemente non ci fanno evolvere spiritualmente e anche quelle secondo me derivano dalle tentazioni.
Ora passiamo veramente a due esempi altrimenti diventa un poema più che un post..

Esempio 1: in parrocchia da noi una sera alla settimana fanno la catechesi degli adulti, la fanno due volte all'anno, da 3 anni vorrei andarci ma la pigrizia spesso prende il sopravvento, oppure una volta in cui ero convinta di andarci, mio marito è tornato tardi dal lavoro perchè ha beccato ben due incidenti in autostrada (proprio quella sera) quindi nonostante è arrivato qualche minuto prima dell'inizio, io decido di non andare perchè sarei arrivata in ritardo.
Voi in questo non ci vedete una tentazione? non pensate che la pigrizia sia stata una tentazione? in questo caso non ho fatto nulla contro la morale e contro la fede essendo incontri non obbligatori ma ho mancato un'occasione per avvicinarmi a Dio e ne ho avuto la conferma ieri, perchè si, ci sono andata!!! nonostante la voglia di restare a casa ci fosse, ma... pensando alla tentazione ho detto "non mi importa! ci vado e vedo come va!", risultato?? è stata un'ora splendida che mi ha aperto ancora di più il cuore e chissà quante cose mi sono persa in passato.
La stessa cosa vale per quando ho saltato gli esercizi spirituali, ma non sto a dilungarmi.

Esempio 2: discutiamo con nostro marito o fidanzato, pensiamo a tutti i costi di avere ragione quindi attendiamo che sia l'altro a scusarsi o ad iniziare il discorso per sistemare  la situazione, e ovviamente è sempre lui ad avere torto (la battuta ci stava alla grande XD ), noi continuiamo la nostra giornata senza problemi almeno all'apparenza e allo stesso tempo senza renderci conto che questa attesa ci allontana da nostro marito/fidanzato, dentro di noi sentiamo che dovremmo provare a fare il primo passo ma cerchiamo di cacciarla..
Ecco,questa secondo voi non è una tentazione? S. non ci vuole vedere uniti come coppia quindi ci fa allontanare quella vocina (che è Dio) che ci vorrebbe far riappacificare prima.
Le volte in cui ho ascoltato quella vocina ho avuto il raccolto più ricco, soddisfacente e pieno d'amore che potessi immaginare, poi ecco, non sempre avviene e la differenza c'è, e poi diciamola tutta, non è facile mettere da parte l'orgoglio e iniziare a chiarire se sappiamo che non è colpa nostra 😏

Prendo una citazione i Papa Francesco dell'11 aprile 2014 per dire un'altra cosa riguardo le tentazioni:


<<Come fa il demonio per allontanarci dalla strada di Gesù? La tentazione incomincia lievemente, ma cresce: sempre cresce. Secondo, cresce e contagia un altro, si trasmette ad un altro, cerca di essere comunitaria. E alla fine, per tranquillizzare l’anima, si giustifica. Cresce, contagia e si giustifica>>
In questo piccolo pezzetto c'è un altro esempio banale ricollegabile ai due precedenti, ovvero anche nel consigliare agli altri nel modo sbagliato, "lascia perdere, non andarci e goditi la serata a casa.." "hai lavorato tutto il giorno, hai bisogno di svagarti, ci andrai un'altra volta..." "ma no!! pechè dovresti iniziare tu a parlarci? è lui che ha sbagliato.."
Ecco, queste sono tutte tentazioni e il mezzo siamo noi, la tentazione cresce con il tempo, contagia e il mezzo possiamo essere noi, giustifica..."sarai stanco...stai a casa...sei tu che hai ragione..."
Sarò strana io, ma ci trovo una continua spiegazione razionale alle azioni di cui vi ho parlato fino ad ora.. e per razionale intendo  che ha una spiegazione logica, azioni con conseguenze a cui si trova una spiegazione effettiva.
Come conclusione cito ancora Papa Francesco sempre riguardo il discorso fatto l'11 aprile 2014:

«Tutti siamo tentati, perché la legge della vita spirituale, la nostra vita cristiana, è una lotta: una lotta. Perché il principe di questo mondo – il diavolo – non vuole la nostra santità, non vuole che noi seguiamo Cristo. Qualcuno di voi, forse, non so, può dire: “Ma, Padre, che antico è lei: parlare del diavolo nel secolo XXI!”. Ma, guardate che il diavolo c’è! Il diavolo c’è. Anche nel secolo XXI! E non dobbiamo essere ingenui, eh? Dobbiamo imparare dal Vangelo come si fa la lotta contro di lui».
Spero di aver creato un post utile ed almeno un pochetto interessante, ci ho messo qualche giorno ma credo ne sia valsa la pena.
Se avete altri esempi o domande scrivete pure nei commenti.
Se mai avrò altro da aggiungere creerò la "parte 2"
Un caro abbraccio
Cristina



martedì 15 settembre 2015

Preghiamo per il Santo Padre


Buon pomeriggio,
eccomi rientrata in carreggiata dopo la pausa estiva, ho molti post da scrivere e cercherò di farò regolarmente per evitare di trattare argomenti troppo vecchi, prediligo concentrarmi sull'attualità.
Il post di oggi non è allegro e positivo, anzi, mi rende proprio triste al solo pensiero dato che come cattolica trovo scontato essere in linea con il Santo Padre ma da ciò che leggo ultimamente non è poi cosi scontato.
Dopo l'ultimo tema delicato trattato dal Santo Padre riguardo il matrimonio e i metodi per rendere (passatemi il termine) "più veloce" e "gratis" la procedura sta mettendo alla luce gruppi di cristiani che prendono parte di ciò che è stato detto, credono a titoli di giornali e articoletti scritti per fuorviare e si ritrovano ad essere contro il Papa.
Non entro ora nel dettaglio del tema trattato da Papa Francesco poichè prediligo trattarlo a parte e nel caso ci sono articoli molto esaustivi QUI e anche QUI  e che possono aiutare a comprendere meglio l'argomento oltretutto il sacramento in quanto tale non perde di certo valore poichè anche prima era possibile renderlo nullo per determinate motivazioni, sarà veloce ma non di certo facile le due parole non sono sinonimi come invece alcuni credono.
In questi giorni a riguardo mi è capitato di leggere cose come "Bergoglio è il falso profeta", "è un attira polli da cui stare alla larga", "servo del male", "è meglio allontanarsi dalla sua fasulla autorità" e via dicendo.
Leggendo questo sono rimasta basita da tanta mancanza di rispetto, persone che si definiscono "cattolici tradizionalisti"e utilizzano un simile linguaggio verso il Santo Padre e si credono più esperti di lui  è alquanto sconcertante.
Visto il mio passato ben poco in linea con la chiesa e più dall'altra parte, una volta tornata sulla "retta via" e iniziato il cammino di conversione quando sentivo parlare di demonio con frasi come "ecco, li c'è lo zampino del demonio, è lui che mette la pulce nell'orecchio" ho sempre sorriso ed evitato di aggiungere altro perchè lo trovo quasi assurdo, ero più per l'idea del prendersi le proprie responsabilità piuttosto che dare la colpa al demonio.
Ebbene posso dire che con il tempo ho imparato a ricredermi, mi sono resa conto quanto il male si riesca ad intrufolare ovunque creando scompiglio, spaccature e insinuazioni.
In questo caso specifico credo proprio che il demonio stia facendo un grosso lavoro e lo sta portando a termine creando spaccature tra gli stessi fedeli, mettendoli gli uni contro gli altri e per di più contro il Santo Padre.
Per tutto ciò possiamo pregare e pregare molto, su facebook ho creato un evento specifico SANTO ROSARIO QUOTIDIANO PER IL SANTO PADRE in modo da poterci unire in preghiera più persone possibile per il nostro Papa Francesco e per i cristiani cattolici che ad oggi stanno facendo il gioco del male.
Ogni giorno il Santo Rosario con le intenzioni di tutti, in particolare per il Santo Padre e per i cristiani che ora sono offuscati.
Un caro abbraccio.

martedì 3 marzo 2015

Siamo cristiani, non siamo perfetti.


Buongiorno,
è da molto che non scrivo ma non sempre si ha l'ispirazione per scrivere e piuttosto che scrivere male e cose a casaccio credo sia meglio prendersi delle pause.
Nell'ultimo periodo nei social (soprattutto facebook) ho provato ad espormi un po, cosa credo normalissima, ovvero dire cosa ci piace, cosa condividiamo, cosa non condividiamo con motivazioni etc...
Dovrebbe essere lo scopo dei social quello di dire la propria opinione soprattutto quando si tratta di farlo nella bacheca personale.
Bene, questa faccenda funziona, si creano dibattiti, dialoghi e scambio di opinioni molto interessanti almeno finchè le persone hanno la stessa idea.
Il discorso cambia e spesso si evolve in modo negativo se gli interlocutori hanno opinioni diverse e tu che hai creato il post sei cattolico coerente.
Già, purtroppo per molti il fatto che tu sia cattolico diventa sinonimo di chiusura mentale, bigottismo, persone moraliste che rosicano, cattoliche solo all'apparenza e chi più ne ha più ne metta.
Dopo tutto questo aggiungiamo il fatto che l'essere cattolico ti porta a dover stare attento a cosa fai o dici perchè secondo gli altri non puoi sbagliare, se sei cosi convinto della tua fede eh no, guai a te se commetti un minimo sgarro, allora sei incoerente!
Mi dispiace deludere chi la pensa in un certo modo ma noi cattolici non siamo perfetti, non lo siamo affatto!
Commettiamo errori, ci capita di perdere la pazienza, alziamo la voce con i nostri figli, discutiamo con i nostri mariti, suoniamo il clacson in macchina per redarguire qualcuno...
Siamo esseri umani e in quanto tali peccatori... l'unica cosa che abbiamo di diverso è semplice; sappiamo riconoscere le nostre colpe, riconosciamo il peccato, ce ne pentiamo e chiediamo perdono poi commetteremo altri peccati come è ella natura umana ma cercheremo sempre di provare a migliorare, di capire dove sbagliamo e ci impegniamo per fare meglio.
Ecco, il punto fondamentale è riconoscere il peccato e chiedere perdono con il cuore, quella è la differenza, quello non ci rende migliori ma diversi, coerenti con la nostra fede e il nostro cammino.
Il mio errore all'inizio della mia conversione era simile, mi sentivo troppo imperfetta per poter essere cattolica, mi sentivo in difetto, piena di peccati che avrei ricommesso quindi incapace di avere un percorso limpido, poi è arrivato un sacerdote che mi ha aiutata a capire che il Signore ci ama proprio per ciò che siamo e che seguendolo possiamo essere diversi, migliori ma pur sempre peccatori ed è per questo che esiste il grandissimo dono del sacramento della riconciliazione.
Ci sono due tweet recenti del Santo Padre che ho letto proprio ieri e ve li scrivo:
3 Febbraio: "Siamo tutti peccatori. Siamo tutti chiamati a una conversione di cuore"
20 Febbraio: "I Sacramenti sono la manifestazione della tenerezza e dell'amore del Padre verso ognuno di Noi"
21 Febbraio: "Non c'è peccato che Dio non possa perdonare. Basta che noi chiediamo perdono."
ce ne sarebbero a decine di piccoli messaggi del genere che ci portano a pensare che se una persona ha fede o la ritrova (come nel mio caso), accanto a Gesù può migliorare e scoprire un mondo nuovo, non fatto di perfezione ma di amore nonostante i nostri errori.
Essere cattolici non è facile, ma abbiamo dalla nostra parte il Signore che ci ama incondizionatamente, anche quando in certi momenti dubitiamo di questo suo amore.
Da quando mi sono convertita ho riscoperto una fede diversa, qualcosa di speciale, di meraviglioso, ho scoperto la grandezza dei sacramenti, ho capito veramente cosa significa ricevere l'eucarestia, ho capito l'importanza della messa che non è "devo andarci altrimenti è peccato" ma è un incontro con Lui, un modo per accettare il suo invito a quel banchetto che ci offre ovvero se stesso...
Ho scoperto la pace che può infondere la recita del Rosario, cosa che molti giudicano "da vecchi", ebbene si, ho 30anni e recito il Rosario e ne sono felice.
Ho scoperto la gioia della preghiera per ringraziarLo ogni giorno di ciò che ho vissuto nel bene e nel male.
In poche parole se lo segui ti si apre un mondo nuovo, non più facile o senza intoppi, ma sai che non sei solo e che anche le difficoltà le affronti con accanto il Signore.
C'è però da aggiungere che se una persona si definisce cattolica non può poi dire che non è praticante, che va a messa ogni tanto, che non prega, che non vive in un certo modo la quaresima etc.
Ovviamente non spetta a me fare la morale ma o si vive la fede al 100% oppure come dice il Santo Padre non possiamo essere cristiani tiepidi, dobbiamo trasmettere la gioia della fede!
Direi che mi sono dilungata più del previsto.
Che il Signore vi Benedica e Buona Quaresima.

venerdì 14 febbraio 2014

Udienza per San Valentino con i futuri sposi.


Buon pomeriggio,
torno a scrivere dopo moltissimo tempo, diciamo che ho preso una piccola pausa di riflessione dopo un susseguirsi di eventi poco piacevoli e ora ho deciso di tornare a pubblicare con una certa frequenza.
Direi di iniziare da oggi ovvero questa festa degli innamorati, festa stupenda poichè la festa dell'amore e il Santo Padre oggi era in udienza con i fidanzati, quelle coppie che sono in procinto di sposarsi.
Ho seguito in diretta su TV2000 quasi tutto, ecco l'inizio e quello che ho sentito mi ha come sempre colpita nel profondo perchè riguarda appunto il matrimonio.
Quel fantastico sacramento che unisce una coppia nell'amore eterno, quell'amore eterno in cui ora solo pochi credono ma che esiste ancora.

"Questo cammino di ogni giorno - ha aggiunto - ha delle regole che si possono riassumere in tre parole, che ho già detto alle famiglie, e che voi già potete imparare ad usare tra voi: permesso, grazie e scusa".
Le 3 parole che in un famiglia dovrebbero esserci sempre e per ogni cosa, il fatto di conoscersi da una vita non implica che queste parole si debbano omettere, anzi! dobbiamo ringraziare ogni giorno chi ci è accanto, chiedere scusa per le piccole mancanze e il permesso per fare qualcosa insieme senza imporsi.
"il 'per sempre' non è solo questione di durata! Un matrimonio non è riuscito solo se dura, ma è importante la sua qualità. Stare insieme e sapersi amare per sempre è la sfida degli sposi cristiani.
Anche questa è una verità assoluta, se un matrimonio dura ci deve essere amore quindi una certa qualità, non stare insieme per abitudine o perchè "si deve", l'amore va riscoperto ogni giorno, va coltivato, sistemato e portato a livelli superiori senza mai fermarsi.
"Se finisci la giornata senza fare la pace - ha concluso -, quello che hai dentro il giorno dopo è freddo, è duro, è più difficile fare la pace. Se impariamo a chiederci scusa e a perdonarci a vicenda il matrimonio durerà e andrà avanti". 
Concludere la giornata senza aver chiarito e fatto la pace, la trovo una cosa impossibile, le volte che capita non riesco a dormire quindi mi ritrovo a svegliarlo cosi che possiamo chiarire e allora riesco a prendere sonno, altrimenti rischio una notte in bianco.
Concludo con il tweet del Santo Padre, postato stamattina..
"Giovani, non abbiate paura di sposarvi: uniti in un matrimonio fedele e fecondo, sarete felici".
diamo testimonianze d'amore, facciamo capire che l'amore vero ed eterno esiste ed è solo stando insieme che ciò avviene.
Buon San Valentino.