Visualizzazione post con etichetta pregare. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta pregare. Mostra tutti i post

mercoledì 6 agosto 2025

Atto di rinuncia di Padre Pio e Padre Amorth; per rinunciare al maligno.

 


Tempo fa nel profilo instagram e in alcuni video ho accennato all'atto di rinuncia fatto tempo fa, oramai credo sia trascorso più di un anno. Scoprii questa pratica parlando con alcune amiche.
L'atto di rinuncia è una preghiera di (auto)liberazione che, attraverso un elenco, permette alla persona di rinunciare ufficialmente a tutto ciò che ha fatto di sbagliato nel passato. Non è un esorcismo ufficiale (quello è riservato ai sacerdoti autorizzati), ma una preghiera di autoliberazione e protezione spirituale, rivolta a Dio, con la quale il fedele rinuncia al male e si affida completamente a Gesù e a Maria.

Per esperienza personale posso dirvi che è estremamente efficace se detta con fede e fiducia in Dio. 
La mia conversione ha avuto inizio molto tempo fa, con periodi di dubbi e tentazioni, con un forte combattimento legato al mio passato nella wicca. Quando frequenti per molto tempo certi ambienti e determinate pratiche, ci sono rumori, profumi e sensazioni che ti tormentano anche quando pensi di esserne uscita totalmente. E' solo un'illusione e arrivi a pensare che sia normale quando in realtà non è così. Non può essere normale quando il solo cinguettio degli uccellini ti manda il tilt perché rievoca le sensazioni dei rituali di primavera. Così come non può essere normale che il solo accendere una candela rievochi immagini dei rituali fatti.
Si pensa che tutto ciò sia una sorta di punizione per ciò che è stato fatto in passato e che sia giusto così. Posso dirvi che non è giusto e che ciò va combattuto ed è solo uno stratagemma del maligno per non farci sentire liberi.

Con assoluta certezza vi dico che potete essere liberi ma per esserlo realmente va fatto un passo importante e, certe volte, doloroso; ripensare a tutto ciò che abbiamo fatto non conforme alla nostra fede in Cristo e rinunciarvi in modo consapevole.
Potrebbe essere più complesso del previsto perché il maligno si metterà in mezzo, ci farà pensare che è tutto inutile, che non ne vale la pena, ci bloccherà mentre lo stiamo recitando, non ci permetterà di finirlo ma dobbiamo essere più forti di tutto questo.
Quando pensai di farlo, rimandai per settimane, poi presi coraggio, trovai l'atto di rinuncia, lo sistemai aggiungendo cose che avevo fatto e che non erano segnate, approfittai del primo venerdì del mese con l'adorazione e, con i miei fogli stampati mi misi in un angolo e iniziai. Non fu facile, ma lo portai a termine anche se, da subito mi ritrovai con nausea e mal di testa.

Qui di seguito vi lascio l'atto di rinuncia che ho utilizzato, inoltre vi lascio anche il link per scaricare il pdf da stampare. Vi ricordo che dovete sistemarlo in base alla vostra storia per cui se manca qualcosa dovete aggiungerlo.

ATTO DI RINUNCIA

Nel Nome di Gesù Cristo rinuncio a satana e ad ogni legame occulto, alla sua “opera sul mio spirito, alla sua opera sul mio corpo, e alla sua opera sulla mia mente, e a tutti i legami con ogni suo seguace. Io rifiuto il male che ci si è infiltrato nella mia vita, perché mi sono allontanato da Gesù, perché ho abbandonato i sacramenti, perché ho trascurato la preghiera, perché mi sono dedicato solo a tutto ciò che passa. Rifiuto il male che ho accettato e che ho compiuto per ignoranza e leggerezza, per rabbia o per incoscienza, per paura di essere criticato, per delusione o per cattivi esempi, o per autolesionismo distruttivo infusomi. Prendo coscienza e ritratto qualunque male che ho compiuto o che ho procurato ai miei genitori, alla mia famiglia, ai miei amici, ai miei superiori, alla società tutta. In modo particolare rifiuto le azioni spiritualmente inquinanti: le parolacce, le bestemmie, le promesse ed i giuramenti falsi, l’usura, le ingiustizie, i favoritismi, le sedute spiritiche, tutte le pratiche occulte e quelle di cui mi sono state imposte al di fuori della mia volontà. O Cristo Gesù, Mio Re e Redentore, per la Potenza della Tua Santa Croce ed in virtù del Tuo Preziosissimo Sangue, Salvami. “In Nome di Gesù Cristo, rinuncio allo ‘spirito negativo’ di: Avarizia – Risentimento – Rancore – Odio – Maledizione – Invidia – Gelosia – Orgoglio – Menzogna – Divisione – Paura – Superbia – Vendetta – Violenza – Potere – Vanagloria – Impudicizia – Lussuria – Adulterio – False religioni e spiritualità – Inganno religioso – Ateismo – Massoneria – Anticristo – Asmodeo – ogni pratica New Age – Reiki – Astrologia – Negromanzia – Cartomanzia – Divinazione – Medianità – Occultismo – Spiritismo – Stregoneria – Magia – Gola – Fumo – Alcolismo – Droga – Scoramento – Turpiloquio – Agitazione – Ira – Ozio – Accidia – Confusione – Angoscia – Alienazione – Depressione – Disperazione – Tentato suicidio. Ed ora per il Sacramento del Battesimo, che mi ha reso figlio di Dio, della Cresima che mi ha confermato nella Sua Grazia, della Confessione che mi ha perdonato da ogni peccato, dell’Eucaristia che mi ha fatto partecipe del Corpo di Gesù; ora nel Nome di Gesù, Nostro Signore, innanzi al Quale ogni ginocchio si piega nei Cieli, sulla terra e sotto terra, per l’autorità che ha dato a coloro che credono, per intercessione della Santissima Vergine Maria, l’Immacolata Concezione, degli Angeli, degli Arcangeli, S. Michele, S. Raffaele, S. Gabriele, di San Giuseppe, dei Santi tutti, chiedo di spezzare ogni legame con qualsiasi persona, setta, o ideologia che mi ha allontanato da Gesù, Mio Dio e Mio Signore, perché, se ancora permane in me e nella mia famiglia qualche legame iniquo che mi assoggetta a satana, ora sia vanificato e reso impotente per il Nome Santo di Gesù, per le Sue Santissime Piaghe, per il Suo Preziosissimo Sangue e la Sua morte in Croce, che ci ha liberati da ogni schiavitù con il peccato. Sia legato alla Tua Croce, o Gesù, ogni potere degli spiriti maligni che mi tormentano. Il vostro tempo è terminato, ora voi, ‘forze del male’, ‘spiriti immondi’, non potete più insidiarci perché Gesù Cristo, mio Potente Signore, vi ricaccia nell’inferno, da dove non potete più ritornare ed avere nessuna altra influenza su di me per disturbarmi. Così sia. Amen, Amen, Amen! ALLELUIA – ALLELUIA – ALLELUIA!”

RINNOVO DELLE PROMESSE BATTESIMALI E CRISMALI

Mio Signore e mio Dio, ti rinnovo le promesse del mio battesimo e della mia cresima, con le quali un ho rinunciato a satana e alle sue opere e mi sono impegnato a servire fedelmente Dio, nella santa Chiesa cattolica.

Rinuncio al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio.

Rinuncio alle seduzioni del male, per non lasciarmi dominare dal peccato.

Rinuncio a satana, origine e causa di ogni peccato.

Credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra.

Credo in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre.

Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna.

Credo che solo in Gesù Cristo posso trovare la salvezza dai mali che mi affliggono e che solo a Lui devo affidarmi.

Dio Onnipotente, Padre del Signore Gesù Cristo, che mi ha liberato dal peccato e mi ha fatto rinascere dall’Acqua e dallo Spirito Santo, mi custodisca con la sua grazia in Cristo Gesù, mio Signore, per la vita eterna. Amen.

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria.


SCARICA QUI LA VERSIONE PDF

Buona preghiera e buona nuova vita da persone libere in Cristo.

sabato 2 novembre 2024

Devozione dei 100 requiem per anime dei defunti.

                                 



Ne ho già parlato nel profilo instagram ma ho preferito fare anche un articolo qui per rendere tutto più facile da trovare.
La devozione dei 100 Requiem è una pratica spirituale volta a pregare per le anime dei defunti, in particolare per quelle dimenticate o in purgatorio. Questa devozione nasce come una pratica per intercedere in modo speciale per le anime del Purgatorio, spesso dimenticate nelle preghiere quotidiane.

Il Requiem è una preghiera dedicata al riposo eterno dei defunti: ‘L'eterno riposo dona loro, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen.'

Consiste nel recitare 100 volte la preghiera del Requiem, con cuore e intenzione, chiedendo a Dio il riposo eterno per tutte le anime. Per questo pia devozione ci si può servire di una comune corona di cinque poste o decine, percorrendola tutta due volte, per formare il centinaio di Requiem.

Ne esistono due versioni, quella tradizionale e una versione con l’offerta della passione di Gesù (le trovate entrambe di seguito)

COME RECITARLA:

S'incomincia col recitare un Pater noster,  poi una decina di Requiem sui dieci grani piccoli della corona, infine della quale si dirà sul grano grosso la seguente giaculatoria:

Gesù mio, misericordia delle Anime del Purgatorio, e specialmente dell'Anima di N. N. e dell'Anima più abbandonata.

Terminate le dieci decine (ossia il centinaio) di Requiem, si dice il De profundis:

De profundis
Dal profondo a Te grido, Signore,
Signore ascolta la mia voce!
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia preghiera.
Se consideri i peccati, Signore,
Signore, chi potrà sussistere ?
Ma presso di Te è il perdono,
e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore,
l’anima mia spera nella sua parola,
l’anima mia attende il Signore
più che le sentinelle l’aurora.
Israele attenda il Signore,
perché presso il Signore è la misericordia
e grande presso di lui la redenzione.
Il Signore redimerà Israele
da tutte le sue colpe.


Puoi dedicare i 100 Requiem a un defunto in particolare o per tutte le anime del Purgatorio, in momenti di preghiera speciale come in preparazione al giorno dei defunti, il mese di novembre o ogni volta che il tuo cuore lo desidera.
Pregare per i defunti è un atto di misericordia, che avvicina a Dio e rinnova il legame tra i vivi e le anime bisognose di preghiere.


VERSIONE CON OFFERTA DELLA PASSIONE DI GESU':

Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

1. Ti offro, adorato mio Gesù, in aiuto delle anime del Purgatorio, i meriti dei patimenti e dei dolori da te sofferti per la nostra redenzione; e incomincio dal contemplare quel sangue, che trasudò dal tuo corpo per la tristezza e l'angustia che ti assalì nell'orto degli Ulivi.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.

2. Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del Purgatorio, la somma afflizione, che ti strinse il cuore, nel vedere un tuo discepolo, Giuda, da te amato e beneficato, il quale, fattosi persecutore, con bacio sacrilego ti tradì per consegnarti nelle mani di crudeli nemici.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.

3. Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del Purgatorio, la mirabile pazienza con cui sopportasti tanti oltraggi da quella vile soldatesca, che ti trascinò da Anna a Caifa, da Pilato ad Erode, il quale, per maggior disprezzo, facendoti indossare la veste dei folli, fra le beffe e le derisioni del popolo, ti rimandò al governatore romano.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.

4. Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del Purgatorio, l'amarezza che turbò il tuo spirito allorché dai Giudei, tu innocente e giusto fosti posposto a Barabba, sedizioso ed omicida; poi legato alla colonna, senza alcuna pietà, fosti percosso con innumerevoli frustate.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.

5. Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del Purgatorio l'umiliazione da te tollerata, quando, per trattarti da finto re, ti hanno posto sulle spalle un cencio di porpora e ti hanno dato per scettro una canna, ti cinsero il capo con la tormentosa corona di spine, e così Pilato ti mostrò al popolo con le parole: Ecce homo.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.

6. Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del Purgatorio, l'ineffabile rammarico che provasti, quando contro di te si gridò: crucifige, crucifige: ed il penoso peso sostenuto con sublime rassegnazione lungo la via del Calvario, col pesante legno della croce sulle spalle.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.

7. Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del Purgatorio, la compassione pietosa, e il dolore profondo da te interamente sentito, allorquando dalla tua diletta Madre, venuta ad incontrarti e ad abbracciarti, fosti con tanta violenza separato.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.

8. Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del Purgatorio, gli inauditi tormenti che patisti quando, disteso sulla croce il tuo corpo sanguinante, fosti orribilmente trafitto con chiodi nelle nani e nei piedi, e innalzato sopra l'ignominioso patibolo.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.

9. Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del Purgatorio le angosce e le pene, che per tre ore continue sopportasti pendente alla croce e gli spasimi, che soffristi in tutte le membra, accresciuti dalla presenza della tua addolorata Madre, testimone di una simile straziante agonia.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.

10. Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del Purgatorio, la desolazione da cui fu oppressa la Vergine Santissima nell'assistere alla tua morte, e lo schianto del suo tenero cuore nell'accoglierti esanime, deposto dalla croce, tra le sue braccia.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.’


Buona preghiera.


mercoledì 21 agosto 2024

Un anno dopo: la grazia che mi circonda e la mano di Dio.



 Pagina di Diario 3
Un anno dopo: la grazia che mi circonda e la mano di Dio.

E' da un po' che non scrivo una pagina di diario qui, per cui, ad un anno esatto dalla diagnosi, ho pensato di recuperare facendo un resoconto degli ultimi mesi, ma non solo della malattia, non voglio di certo annoiarvi... Prendetela come una chiacchierata, come se stessimo prendendo un caffè insieme. Vi avevo raccontato il primo periodo dalla diagnosi in un vecchio articolo, ma non vi ho più detto nulla dell'operazione e del post operatorio fino ad oggi. Ripercorrerò questi mesi, dimenticherò pezzi e cercherò di ricostruire le parti più utili anche per la testimonianza.
Preparate una moka di caffè oppure una tisana o un bicchiere d'acqua, sedetevi e beviamo insieme, una di fronte all'altra. Come state? Prima vorrei sapere di voi se vi va...
Dopo aver accolto una parte di voi ecco che vi dono una parte di me...

A novembre 2023 sono stata operata con una settimana di anticipo rispetto al previsto. Per la precisione mastectomia sinistra. Sono entrata in ospedale lunedì 20, convinta di poter uscire nel giro di due giorni, ma alla fine sono stata dimessa solo domenica 26 a causa di alcune complicazioni. Il giorno del ricovero mi hanno fatto diversi esami e mi hanno iniettato il liquido per il linfonodo sentinella. Martedì mattina sono stata operata, un intervento durato circa 4-5 ore. Appena terminato, hanno telefonato a mio marito per informarlo che tutto era andato bene: il linfonodo sentinella era risultato negativo e avevano rimosso tutto. Avendo un seno molto piccolo (per fortuna), mi hanno dovuto inserire un espansore anziché una protesi diretta. Non mi dilungo nei dettagli, ma in breve, mercoledì mattina ho notato che il seno operato si stava gonfiando e il dolore non passava, anzi aumentava. Dopo numerosi controlli, compreso quello del primario, nel tardo pomeriggio hanno deciso di rioperarmi a causa di un'emorragia. Anche questa operazione è andata bene: hanno cauterizzato, cambiato l'espansore e ho ricominciato con i miei due simpatici drenaggi. Tuttavia, giovedì non riuscivo a reggermi in piedi e dai controlli hanno ritenuto necessario farmi una trasfusione. Domenica, vedendo che la situazione migliorava, mi hanno dimessa in attesa dell'esito dell'istologico definitivo.
La ripresa è stata molto lenta, ben oltre i tre mesi previsti. Probabilmente a causa delle due operazioni avvenute in 24 ore e dei drenaggi che ho dovuto tenere per più di tre settimane. Ero dimagrita molto a causa dell'ansia (ero sotto i 48kh) e sentivo i drenaggi contro le costole, il che aumentava il dolore.
Mi conoscete, o almeno, molti di voi sanno come sono, sempre con qualcosa da fare, che non si fa mai aiutare e cose del genere... Già nei giorni di ospedale ho dovuto imparare a chiedere aiuto, aiuto per vestirmi, per lavarmi, per fare ogni piccola cosa, anche solo legare i capelli. A casa uguale, mio marito mi aiutava a lavarmi, mi vestiva, mi aiutava ad andare a letto, faceva ogni cosa in casa e per la prima volta in vita mia non mi sono sentita in difetto, non mi sono sentita "umiliata" nel mio non fare ma sapevo che era una condizione per cui dovevo ringraziare perché lì ho capito quanto valesse ogni giorno, quando fosse importante ogni piccola cosa. Lì ho capito che la sofferenza andava offerta, che un aiuto è grazia e non intralcio. 
Pensate che è pure salita dalla Sicilia un'amica per qualche giorno ad aiutare, mai avrei pensato fosse possibile e che avrei meritato tanto, eppure ha lasciato qualche giorno marito e figlie per stare con me. Diventa difficile in questi casi non pensare che il cancro sia stata una grazia...(lo so, è difficile da capire).

Ho dovuto aspettare un po' per avere l'esito, complici le vacanze natalizie, oltretutto trascorse in modo tranquillo. Una volta ricevuto, hanno confermato quanto già noto e hanno specificato che gli altri due tumori erano in situ, cioè non ancora maligni. Tuttavia, c'era incertezza riguardo alla necessità di una chemioterapia, per cui hanno deciso di eseguire l'Oncotype, un test inviato in America per analizzare il tessuto del tumore. Questo test aiuta a determinare la percentuale di recidiva e se la chemioterapia possa essere utile. Nel mio caso, il rischio di recidiva era basso, quindi non era necessaria la chemioterapia.
A gennaio ho iniziato con la cura anti-ormonale, che prevede una menopausa medica per prevenire eventuali recidive. Il trattamento consiste in una puntura ogni 28 giorni e una pastiglia da assumere ogni giorno per almeno 5 anni. Alcuni intoppi, alcuni effetti collaterali pesanti all'inizio, sospensioni per problemi all'utero, risolti; ora convivo con i dolori e so come migliorarli e so anche che devo ascoltare il mio corpo per aiutarlo a convivere con una condizione non ottimale ma che mi permette di poter avere una strada da seguire.
[Per capirci, la terapia anti-ormonale ha una serie di effetti collaterali che vanno da problemi alla memoria, mal di testa (c'è), pressione alta (c'è), dolori ossei (c'è), dolori alle articolazioni (c'è), rischio di fratture, aumento di peso (c'è e ne sono felice, ho messo 10kg), vampate (ci sono..e tante) e molti altri...che a 39 anni ti stravolgono perché p come se invecchiassi di botto, ma puoi anche reggere meglio se ti affidi].
Ah, a luglio ho fatto un'infusione come prevenzione per l'osteoporosi (causata dalla terapia), utile per carità, ma credo di non essere mai stata così male in vita mia, sono stati giorni devastanti. L'anno prossimo avrò il cortisone preventivo...

Ho iniziato nuovi progetti, sto facendo corsi di scrittura buttandomi realmente in questo campo come ho sempre sognato. Sto provando un po' di cose, scrivo non solo qui o per l'agenda o per i vari libri religiosi che ho in cantiere ma anche in altro per ragazzi, perché credo abbiano bisogno di cose belle ma che non siano proprio del tutto in linea con il mondo. Un piccolo (nuovo) mondo bello, buono e dove si sentano compresi. C'è già qualcosa di pronto, vedremo... Come sempre metto tutto nelle Sue mani.
Ultimamente stiamo improvvisando varie gite, quando sto bene ne approfittiamo e ci buttiamo, siamo stati 4 giorni in montagna, e altre cose in programma quando farà meno caldo. Prima di tutto questo non avrei mai fatto così, avevo bisogno di programmare in anticipo, capire se era possibile, per poi ritrovarmi (anzi, ritrovarCI) a dire "no dai, un'altra volta"...
Che senso ha rimandare se è possibile farlo ora? Non serve fare chissà che ma piccole cose secondo le proprie possibilità.

Come dicevo all'inizio, oggi è trascorso un anno esatto dalla diagnosi, da quel giorno in cui, aprendo il fascicolo sanitario elettronico, lessi lesione maligna.. e la terra sotto i piedi iniziò a trasformarsi da solida e stabile a sabbia che ti fa affondare ad ogni passo, anche quando cerchi di stare immobile. Poi quella sabbia ha ripreso stabilità, ci è voluto tempo, ancora oggi ci sono momenti di paura, di "ok, avrò vita breve" oppure "ma si dai, i 10 anni di prognosi non sono male (e faccio i conti con le età dei figli)" ma non prendono più il sopravvento, arrivano, stanno un attimo poi se ne vanno come una vecchia amica che passa a salutarti di corsa e sta sulla porta con la giacca perché deve subito andare via.
Dall'inizio di questo nuovo cammino nel mondo della malattia, chi mi circonda, medici compresi, mi hanno sempre detto una frase (falsa come poche) "vedrai, tornerai alla vita di prima"... c'è sicuramente chi trova conforto in questa frase, chi non vede l'ora che questo possa accadere perché sia mai cambiare, tutto deve essere sempre uguale.. c'è chi una volta resasi conto che non sarà così (perché non sarà per niente come dicono) si arrabbia con il mondo, rischiando anche crisi emotive...
Poi ci sono io... che il solo pensare che "tornerò alla vita di prima" mi fa venire la pelle d'oca ma in senso negativo, mi fa proprio rabbrividire il solo pensiero.
Nel momento in cui ho vissuto esperienze molto pesanti fisicamente oppure emotivamente ho potuto sperimentare quanto il non tornare alla vita di prima fosse una salvezza oltre che la strada giusta.
Se dopo uno scossone torni alla vita di prima, significa che non hai capito nulla, non hai preso niente di buono, in sintesi hai sprecato l'occasione per essere migliore e/o fare qualcosa di utile e buono.
Un'amica mi disse che il cancro era "un pacchetto da scartare" nel tempo... quando lo disse aggiunse anche che avrei capito al momento giusto.. è stato così. Il momento in cui quella frase è tornata nella mia mente ho capito che stavo iniziando a scartare questo pacchetto per poi trovarci, tra piccole confezioni di ansia, anche dei regali meravigliosi.

Non so come andrà, non so cosa mi riserva il futuro, non posso saperlo in anticipo (ed è meglio così), ma so solo che senza tutto questo alla luce di Cristo non sarei chi sono ora, ovvero una persona che ha realmente iniziato a vivere a pieno, che si butta per realizzare i propri sogni, che ama e si lascia amare, che si dona agli altri sperando di essere un piccolo aiuto. Una persona che non prova rancore, che dà continue possibilità agli altri, che lascia andare il male, che evita di lamentarsi (perché lamentarsi di certo non cambia la mia condizione e non mi guarisce). Ripeto e sottolineo...senza la luce di Cristo tutto questo non sarebbe possibile perché se manca Lui nella tua vita, non puoi farcela, non puoi trovare il buono in tutto questo.
Dimenticavo... i prossimi passi sono un test genetico (sulla base di quello ci saranno eventuali strade da scegliere), eco e mammografia di controllo, esami e controllo in oncologia.
Intanto mi godo le ultime settimane con i bambini a casa da scuola e la prima riunione di inizio superiori tra una settimana.

Vi ringrazio per aver letto e se pregherete per me.
Un caro abbraccio
Cristina

ps: il primo articolo lo trovate qui 

mercoledì 28 febbraio 2024

Alzati, prega e vivi la giornata alla luce della gioia di Cristo.


Oggi è uno di quei giorni in cui sono in modalità "psicopatica", passo da momenti buoni ad altri meno buoni o negativi, possiamo dire che ho una scusante dato che ho appena fatto la puntura della terapia e l'ultima volta sono stata male per una decina di giorni. Per cui oggi rientra nelle classiche giornate "no" che in questa situazione si amplificano più del dovuto.
Per questo motivo ho deciso di revisionare questo articolo in questa giornata, ovvero rivedere alcune cose non in un momento buono ma in uno che non lo è per dare una serie di consigli più credibili.

Sono passati 6 mesi dalla diagnosi, giorno più giorno meno, tra controlli, operazione, convalescenza e ko, ho avuto molto tempo per pensare e non sempre è una cosa buona.. Lo sapete che noi donne siamo multitasking, pensiamo a più cose contemporaneamente mentre stiamo facendo altre cose e il tutto senza perdere il filo del discorso di ciò che stavamo pensando mentre programmavamo il menù dell'intera settimana successiva. Ecco, io non sono più cosi multitasking perché la malattia in qualche modo ti permette di fare meno cose insieme e scopri di essere umana e che tutto sommato questa cosa non è male. Peccato che quella versione ridimensionata del multitasking mette al primo posto i pensieri non proprio positivi e che rendono le giornate serene e tranquille nonostante tutto.
Ogni fine settimana apro l'agenda e cerco di tirare le somme della settimana, giustamente non basta un giorno, inizio di venerdi e finisco la domenica sera cosi che non mi sfugga nulla delle cose di cui mi debba pentire di aver fatto, non fatto o pensato.
Il rimprovero più gettonato è il "non sono riuscita a fare quello, quello e quello perché ero stanca, perché non stavo bene etc..."; mi rendo conto che anziché imparare a gestire al meglio il tempo, in realtà lo gestisco malissimo... io... la life planner di casa, quella che pianifica pure quando deve finire una penna... non riesco a mantenere una routine salda, ma non perché sbaglio a fare i conti ma perché pretendo troppo.
"Mi perdo in cose inutili  quando potrei dedicarmi a ben altro di più produttivo, edificante ed intelligente" mi ripeto in continuazione, peccato che stia sbagliando totalmente prospettiva. Con la mania del dover riempire di attività la giornata senza tenere conto che quello di certo non mi manderà in paradiso. No, non è una battuta, ma veramente il fare fare fare non ti manda in paradiso e per svariati motivi.
Ogni giorno mi alzo dal letto (assonnata o dolorante o magari a causa delle caldane per la terapia) con l'idea di fare tante cose belle utili ed edificanti, come pregare tanto, leggere tanto, pulire tanto, cogliere fiori in giardino per abbellire la tavola (ok, questo non è vero perché ho il sintetico, ma compro i tulipani alla lidl) e a fine giornata vado a dormire delusa facendomi promesse che il giorno dopo non riuscirò ancora a mantenere. Essere a casa e fare la casalinga per scelta non significa stare a casa a fare niente tutto il giorno, chi lo pensa probabilmente ha uno stereotipo completamente sbagliato, se ci aggiungi l'avere tre figli con varie attività diverse, (ringrazio il Signore di avere il marito ancora in smart working perché ora non avrei potuto reggere tutto questo), l'aver preso la decisione di seguire la vocazione dell'apostolato come strada principale e tutto l'impegno che comporta con progetti, attività, scrivere etc, riempie la giornata quasi completamente, aggiungici anche il pensare alla malattia e al doversi fermare per gli effetti collaterali delle terapie. Ci devo convivere per i prossimi 5 anni (4 anni e 10 mesi) ma ho la grazia di potermi fermare, anche se uno dei problemi è che non la so utilizzare questa grazia.

Rifletto e nei momenti di saggezza che ogni tanto spuntano, mi chiedo a cosa serva rimproverarsi di non aver fatto le venti attività che avevo programmato per la giornata.
Serve a poco, anzi, a niente... 
Ogni tanto mi sento dire da alcune amiche che sono una "super mamma" perché riesco a fare un sacco di cose nonostante tre figli... sapete una cosa?
Non è vero, non sono una super mamma, a riguardo avevo già scritto e vi rimando a quello per non ripetermi (QUI), in aggiunta posso dire che riuscire a fare tutto e più di quello che è possibile fare, il più delle volte, non è una cosa positiva perché ti porta in un circolo vizioso fatto di "più faccio meno posso essere criticata" oppure nel circolo vizioso del non voler deludere le aspettative. (brutta cosa...pesante soprattutto). Non fatevi fregare!

Per questo ho pensato ad una sorta di routine utile e che permette di centrarsi per fare tutto meglio e con lo spirito giusto, fatta di note sul telefono e forza il minimo indispensabile di forza di volontà sostenuta da qualcuno che sono sicura possa aiutarmi... il Signore.
Il mio motto modificato secondo ciò che vorrei...
"ALZATI, PREGA...E AFFIDATI AL SIGNORE!", serve questo per affrontare la giornata alla luce della gioia di seguire Cristo.
Con la preghiera ogni cosa si affronta diversamente, è innegabile.. per cui anche la malattia e la terapia possono avere un sapore diverso, uno spirito diverso, uno scopo diverso, ma con un solo obiettivo, la santità. Lo sperimento quotidianamente da quando ho impostato delle preghiere fisse nella giornata. Anche se è in una di quelle "no", sento la Sua mano che cambia le cose.
Ma ora vediamo qualche piccolo punto da fissare senza esagerare e sono sicurare che sarà fattibile per tutti.

1. APRI GLI OCCHI: Mai dare per scontato questo punto, hai aperto gli occhi, puoi ringraziare e lodare il Signore solo per quello. Ma dopo aver aperto gli occhi guardati intorno e nota cosa c’è... hai qualcuno accanto? senti le voce di qualche membro della famiglia? Hai un animale da compagnia? Hai anche solo un messaggio sul telefono? Ringrazia per ogni cosa.

2. ALZATI: Ora puoi alzarti, darti una sistemata (io ad esempio prima di qualsiasi cosa devo lavarmi e cambiarmi), preparare la colazione, salutare il resto della famiglia chiedendo come hanno dormito e come stanno, che impegni hanno etc...(scegli tu in che ordine tutto ciò) preparati per le attività che hai di lì a poco o più tardi.. nel frattempo avvicinati al Signore con il vangelo e commento del giorno, ascoltando della musica cristiana o semplicemente pregando come preferisci (rosario intero, decina, una novena che stai facendo etc..).

3. PREGA: (capirete che ci sono tantissimi modi per pregare) Non riguarda il punto precedente ma prima di uscire di casa abituati a pregare, ti consiglio una decina del rosario che puoi recitare mentre metti la giacca o vesti i bambini o gli dai istruzioni se sono più grandi (intendo decina extra rispetto al punto 2), il segno di croce e vai..
Se invece sei a casa perché non hai impegni allora prenditi del tempo per altre modalità di preghiera come le lodi, le orazioni di Santa Brigida, la coroncina della divina misericordia (questa anche alle 15,00), l'orazione teresiana etc...
A mezzogiorno l'Angelus mentre preparate il pranzo o, se siete al lavoro, prendetevi qualche minuto di pausa. Lettura di qualche pagina oppure scrivere nel diario di preghiera; seguire la messa online cosi come l'adorazione eucaristica (anche solo 5 minuti)...
Ogni cosa richiede veramente poco tempo (eccetto la messa ovviamente), al massimo 15 minuti e può essere interrotta con la promessa a se stessi di riprenderla il prima possibile, non di dimenticarla.
Fare preghiere a rate è sicuramente più lodevole che non provarci nemmeno per paura di non riuscirci.. questo è ciò che mi ha sempre detto il mio padre spirituale, oramai è sempre cosi, ma sto pregando molto di più.

4. AFFIDATI: Difficoltà livello millemila. Fattibile? in realtà parecchio! Affida la tua giornata a Lui, da quando apri gli occhi a quando li chiudi conclusa la giornata.. e se durante la giornata lo ritieni utile, rinnova questo tuo affidamento. Puoi farlo con parole tue oppure preghiere di affidamento che si trovano online anche di Santi.

5. AL SIGNORE: “...al Signore” .. tutto a Lui in lode e offerta, senza sprecare un attimo. Che può sembrare poca cosa ma in realtà à tantissimo, e in questo caso non solo per noi ma anche per gli altri. Difficoltà, gioie, dolori... se sappiamo che nulla va sprecato ma che tutto serve per qualcosa di buono allora possiamo fare uno sforzo in più per vivere la giornata con il sorriso e la gioia limitando lo sconforto e il rimanere abbattuti e giù di morale.

Tutto questo ti permette di vivere la giornata alla luce della gioia e fede in Cristo... che non è gioia superficiale ed euforica senza motivo ma gioia profonda che dona speranza, calma il cuore e lo ricolma di Dio. Che ti permette di vivere anche i momenti di sconforto nella grazia consapevoli che ogni peso può essere alleggerito con la fede nel Signore.
Ricordiamo cosa dice San Paolo:
Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé.
(San Paolo di Tarso)
Non solo:
Fratelli, considerate perfetta letizia, quando subite ogni sorta di prove, sapendo che la vostra fede, messa alla prova, produce pazienza e la pazienza completi l’opera sua in voi, perché siate perfetti ed integri, senza mancare di nulla (Gc 1, 2-4).

Non è complicato provare a vivere le difficoltà con uno spirito di gioia, ma diventa impossibile nel momento in cui crediamo di poterlo fare da soli.
Abbiate pazienza, prima di tutto con voi stessi perché cosi facendo potrete sperimentare la grazia della misericordia con la consapevolezza che non riuscire a fare tante cose non è fallire o essere pigri ma semplicemente aver capito che siamo umani, abbiamo dei limiti e che il nostro obiettivo è la santità e quella può essere raggiunta solo se ci diamo il tempo anche di riposare e ripartire.

A presto.
Cristina

sabato 1 aprile 2023

Come vivere la Settimana Santa; consigli e riflessioni ai piedi della Croce.




Mentre scrivevo il post per instagram, mi sono resa conto che lasciare il tutto in una breve spiegazione fatta di immagini sarebbe stato riduttivo per cui ho pensato di ampliare il discorso con un articolo, molto più semplice da consultare e che permette di avere ulteriori specifiche.
La settimana in arrivo sarà sicuramente intensa, abbiamo determinate aspettative e nella maggior parte delle volte ci auto-deludiamo non riuscendo a fare nemmeno la metà delle cose prefissate.
La vasta scelta che vi propongo è per fare in modo che possiate trovare sicuramente qualcosa che possa fare al caso vostro senza bisogno di chissà quali stravolgimenti.
Iniziamo subito.

NON PERDERE DI VISTA L'OBIETTIVO
La cosa più facile è perdere il focus, ovvero la centralità della Settimana Santa, gli ultimi giorni di Cristo. Se perdiamo quello, rischia di andare tutto a viole e noi di certo non vogliamo questo.
Appena arrivano delle tentazioni, stai mollando oppure ti stai per perdere, utilizza una giaculatoria per rimetterti in carreggiata.
L'utilizzo della giaculatoria permette di fermarci, almeno mentalmente, quei pochi secondi (facili da trovare per chiunque) per focalizzarci su Chi è il centro,
Può essere:
"Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo"

Oppure una a vostra discrezione restando sempre però nel tema della settimana Santa.


COME "INCASTRARE" LA PREGHIERA IN QUESTI GIORNI
Partendo dal fatto che la preghiera non va "incastrata" ma programmata per farla diventare parte piena del nostro quotidiano, nei tempi forti tendiamo ad intensificare la preghiera ma allo stesso tempo facciamo fatica a trovare il tempo per farlo... si rosicchiano qua e là minuti, attimi, magari di corsa come per spuntare un compito ma togliendone il senso.
Per questa settimana, ma va bene anche solo giovedi, venerdi e sabato, nella routine stabilisci tassativamente il tempo della preghiera. Meglio due tempi, cosi se uno salta, c'è il secondo a disposizione e se puoi utilizzarli entrambi, meglio ancora.
Quando decidi (in anticipo) il momento della giornata, tieni conto di possibili variabili, possibili ritardi o imprevisti per evitare sorprese.
Indipendentemente che lavoriate a casa oppure fuori casa, stabilire un tempo vi potrà essere d'aiuto.

Nel concreto: Mentre aspetti i figli che escono da scuola, mentre sei in auto, arrivando qualche minuti prima a messa oppure uscendo qualche minuto dopo, mentre sei in coda alla posta, mentre prepari il pranzo o la colazione, mentre rifai il letto, mentre stai per uscire di casa o sei in ascensore, mentre ti cambi, in pausa pranzo, mentre pulisci casa, mentre addormenti i bambini o li culli di notte, mentre prepari la lavatrice, mentre stendi, alzandoti 5 minuti prima, mentre scorri i social...
Sono solo alcuni esempi ma (e qui spero vivamente di smuovere qualcosa anche a costo di farmi odiare) credo che per chiunque sia fattibile riuscire a ritagliarsi 5 minuti di orologio per poter fare un po' di preghiera senza fare altro. 
Se ritenete che ciò non sia possibile, forse è il caso di capire cosa non sta funzionando, chiedendosi "realmente la preghiera è importante per me?", "realmente non ho 5 minuti nella mia giornata dove pregare e basta?"
Mi è capitato spesso di dire che non avevo tempo per ritagliarmi attimi di preghiera, che non avevo tempo per una decina, per una novena etc.. poi mi sono impuntata, sono caduta, ho mollato e riprovato ma alla fine quel tempo, si trova, basta solo capire giorno per giorno il momento adatto e riordinare le priorità.. con il tempo e la perseveranza tutto sarà più facile.


CONSIGLI GENERICI
Ora vediamo qualche consiglio generico, ovvero che si può utilizzare in più giorni, tenendo sempre presente che non va fatto tutto ma scelto in base ai propri impegni.
  • Medita le orazioni di Santa Brigida, una al giorno da domenica, vanno dalla circoncisione alla crocifissione. Ogni giorno sarà possibile concentrarsi su un aspetto che ci accompagnerà fino alla Pasqua.
  • Ascolta catechesi o podcast che possano aiutarti a vivere giorno per giorno la tua fede (pubblicherò dei podcast per la contemplazione dei vangeli del triduo Santo, saranno di pochi minuti).
  • Vai in chiesa per stare in silenzio con Lui, bastano 5 minuti.
  • Confessati.
  • Prepara un altare di preghiera con i simboli della settimana Santa.
  • Mettiti in contemplazione e in ascolto di Dio.

Ora entriamo nello specifico.
(Scegli solo ciò che può esserti utile)

[Ps. Per quanto riguarda i podcast che pubblicherò, saranno molto semplici, vi guiderò attraverso il vangelo di mercoledì, giovedì e venerdì con una sorta di contemplazione, ascoltando l'audio dovreste riuscire a entrare nel brano, seguirò un esercizio che avevo fatto qualche anno fa seguendo una fraternità monastica. I brani di lunedì e martedì invece saranno scritti.]

DOMENICA DELLE PALME
Partecipa alla messa (e processione) con i rami d'ulivo benedetti.
Mettili in vari punti della casa, sull'altare domestico, in un vasetto sulla mensola o mobile, in camera.
Se hai dei bambini coinvolgili creando delle palme di cartoncino scrivendo "Osanna al Figlio di David". Potete anche disegnare una rappresentazione dell'entrata di Gesù.


LUNEDI, MARTEDI E MERCOLEDI SANTO
  • Raccogli le intenzioni di preghiera della famiglia e degli amici.
  • Pulisci e profuma casa, è un modo per preparare tutto al triduo Santo e poi alla Pasqua.
  • Prepara il menù per la cena ebraica del giovedi (in questo articolo trovate le indicazioni)
  • Se non puoi andare a messa, seguila in tv; se proprio non riesci a seguirla stando seduta, va bene anche mentre fai altro, ma almeno ci stai provando.

GIOVEDI SANTO
  • Ascoltate i podcast a tema (li troverete condivisi nei vari canali).
  • Andate alla messa serale.
  • Preparate la cena ebraica.
  • Se non potete uscire per la messa, seguitela in tv e fate in casa la lavanda dei piedi.
  • Prima di dormire ritagliatevi del tempo per tirare le somme del giorno, se avete dei bambini fatelo con loro mentre li mettete a letto

VENERDI SANTO
  • Partecipate ad una Via Crucis, che sia in parrocchia, in famiglia o alla tv.
  • Durante il giorno meditate la Passione di Nostro Signore, potete utilizzare anche il rosario con i misteri dolorosi presenti il venerdì.
  • Alle 15.00 fermatevi e pregate, basta una giaculatoria (che potete fare anche al lavoro).
  • Fate il bacio della croce e mettete ai suoi piedi le richieste di preghiera raccolte in precedenza.
  • Accendete una candela sull'altare e lasciatela consumare.

SABATO SANTO
  • Coprite i crocifissi che avete in casa con qualcosa di scuro.
  • Contemplate il silenzio.
  • Dedicate la giornata alle cose semplici.
    So che con i bambini il silenzio è una parola in disuso, ma provare a coinvolgerli può essere utile per spiegare loro l'importanza della giornata e di questa tipologia di silenzio, ovviamente riadattando in base all'età. Fate con loro un disegno, fatevi aiutare nelle faccende o in quello che dovete preparare per il giorno successivo...
PASQUA
C'è poco da dire, se riuscirete a vivere a pieno questa settimana, arriverete alla Pasqua in un modo nuovo, quella giornata dedicatela a rendere grazie e a loda il Signore perché è risorto. Lodatelo perché per mezzo di Lui avremo la vita eterna.
Lodatelo e scrivete perché, condividetelo con chi amate e con chi non conoscete... fate una bella lista di motivazioni e conservatela.

Nella newsletter troverete i brani di lunedì e martedì per iniziare a capire come si svolgerà la contemplazione che vi propongo.
Buon cammino, unite/i in preghiera.

martedì 3 gennaio 2023

Trasforma vecchi propositi in nuovi piccoli obiettivi verso il Cielo.




Dovevo semplicemente scrivere un post per instagram ma le cose da dire erano tante, troppe per farcele stare in uno spazio limitato per cui ho convogliato il tutto in questo articolo, nato anche dalla revisione dell'articolo che ho scritto e che troverete nel nuovo numero della rivista in uscita a breve.

Abbiamo appena iniziato gennaio, "anno nuovo, vita nuova" è il classico motto che scatta dopo la mezzanotte e/o dopo il primo brindisi dell'anno.
Peccato che spesso siano solo semplici parole di rito che non portano a nulla di concreto nella nostra vita, spesso nemmeno nelle piccole cose.
Andare in palestra, perdere peso, cambiare stile di vita, essere più positivi.... anno dopo anno si susseguono, sempre gli stessi, sempre tutti insieme e sempre senza un vero punto da cui partire.
E' cosi anche per i propositi spirituali... pregare di più, fare del bene, leggere più libri spirituali... una settimana dopo li abbiamo già dimenticati.

L'ultimo giorno dell'anno è sempre un momento carico di aspettative, in quel giorno si racchiude la fine e l'inizio per cui ci si sofferma a pensare a cosa abbiamo fatto e a cosa dovremo fare in futuro e per ognuno dei 365 giorni che ancora devono arrivare.
Quando tiriamo le somme, spesso, ci soffermiamo sulle cose negative, su ciò che non è andato come avremmo voluto, ciò che non abbiamo concluso o ciò che non abbiamo nemmeno iniziato e qui si creano di conseguenza mille propositi per fare in modo che l'anno nuovo possa essere diverso, migliore, "si, quest'anno è quello buono per poter finalmente...." ed è immancabilmente ancora uguale.
Per tirare realmente le somme dovremmo imparare a fare un piccolo esercizio settimanale che ho imparato dalla ragazza madrelingua che abbiamo ospitato per un mese e mezzo a casa nostra...
Ogni settimana, la domenica sera ci chiedeva "Dimmi una cosa che ti è piaciuta questa settimana e una che non ti è piaciuta"... e allora ti trovi a ripassare giorno per giorno, a rivedere cosa è successo e cosa non è andato e già in quel momento sceglierne solo una bella e una brutta ti fa rivedere le cose con uno sguardo diverso.
Questo esercizio permette di tirare le somme a fine anno con qualcosa di concreto, trovare qualcosa di bello accaduto e segnarlo sul diario o un'agenda, una cosa buona e una non buona poi, alla fine dell'anno prendere quella lista per avere davanti agli occhi per cosa ringraziare e non basandosi su pseudo ricordi anche un po' sbiaditi e magari distorti dall'emozione del momento in cui ci troviamo ora.
Solo dopo aver tirato le somme in questo modo concreto possiamo provare a programmare qualcosa che possa essere realizzabile e duraturo.

Programmare, è un bisogno impellente di ogni essere umano, avere bene in mente cosa fare domani, tra una settimana, tra un mese... cosi da non avere sorprese e avere tutto sotto controllo... controllo che se sfugge ci manda in crisi e ci fa tirare somme negative in un batter d'occhio.
Già il primo giorno dell'anno dobbiamo avere ben chiaro cosa vogliamo fare in tutto l'anno che abbiamo davanti altrimenti siamo persi.
C'è una cosa che ho imparato in 37 anni di vita, su 10 buoni propositi, forse ne porterò a termine 1 probabilmente verso gli ultimi giorni dell'anno perché prima non ricordavo nemmeno cosa avevo in mente.
Ecco perché ho pensato che invece di puntare a dei "propositi" vorrei semplicemente puntare a dei piccoli obiettivi concreti e realizzabili secondo il mio stile di vita e secondo ciò che vorrei iniziare, togliere, migliorare o continuare.
Si ha sempre la necessità di fare cose nuove, aggiungere cose, fare di più... ma non teniamo conto che possiamo semplicemente continuare a fare qualcosa oppure togliere qualcosa che sia una brutta abitudine, qualcosa di dannoso, oppure qualcosa che ci porta via tempo e non ci serve.

I miei obiettivi già programmati per questo nuovo anno sono pochi ma concreti:
- Sguardo in Alto e piedi a terra nel mondo
- continuare a pregare come sto facendo
- tornare alla confessione mensile
- continuare a mettermi a disposizione 
- puntare alla santità (strada lunga, in salita e un gran casino)
- ritagliarmi più tempo per scrivere
- capire quali progetti portare avanti e quali lasciare.

Come possiamo stabilire degli obiettivi in modo semplice e concreto?
Programmandoli quando necessario, di volta in volta, di mese in mese senza pensare di poter impostare tutto l'anno in un giorno. Prendo il calendario o l'agenda e in base agli impegni segnati so quando posso aggiungere un obiettivo e lo segno. Va appuntato altrimenti ce lo scordiamo (o magari voi avete più memoria di me..).

Ho pensato di condividere qui una lista di cose possibili con l'aggiunta di suggerimenti per provare a concretizzare. Potete scriverli su un foglio, sul vostro diario o direttamente sull'agenda in matita, giusto per avere un quadro generale.

Ecco qui alcuni possibili obiettivi/propositi o come volete chiamarli... non dovete di certo farli tutti, scegliete ciò che può fare per voi e il vostro quotidiano.

- Punta alla Santità.. dopo questo direi che abbiamo finito XD scherzi a parte, l'obiettivo che muove tutto deve essere questo, allora il resto è solo un aiuto per arrivarci.

- Sguardo in Alto e piedi a terra (nel mondo), quando il nostro obiettivo è il Cielo allora tutto ciò che vogliamo fare sarà più facile da selezionare.

- Scegli il tuo Santo protettore per l'anno nuovo e impara a conoscerlo. Appunta la sua data di nascita (dove c'è), la data di morte, quando è stato canonizzato e perché, scrivi il suo nome su un foglietto e appendilo in bella vista come promemoria per rivolgerti a lui quotidianamente. Utilizza anche dei promemoria sul telefono.

- Scegli un Santuario da visitare durante l'anno, informati e vai quando lo ritieni il momento giusto, ne basta uno. C'è una ricorrenza specifica magari con apparizioni? Vai in quel periodo. Scrivi sull'agenda 3 possibili date cosi da avere delle alternative senza dimenticarti.

- Vivi a pieno i Sacramenti, cerca di confessarti a cadenza regolare, appuntando sull'agenda o calendario le disponibilità dei sacerdoti cosi da poter avere il tempo necessario per prepararti.

- Arriva a messa in anticipo per poterti preparare alla celebrazione, [se si va con i bambini è possibile accordarsi, uno entra a "prepararsi" e l'altro sta fuori fino all'ultimo minuto con i bambini poi entra e la volta successiva potete scambiarvi... (è fattibile per esperienza)]

- Ritagliati del tempo per pregare DI PIU', la sera prima pensa alla giornata successiva e a quando potrai avere il tempo necessario per pregare con tranquillità.

- Leggi il vangelo quotidianamente, mentre fate colazione, appena svegli, mentre andate al lavoro (se non utilizzate l'auto), ci sono anche applicazioni comode per poter leggere ovunque appena hai 2 minuti di tempo.

- Appunta delle riflessioni in un quaderno di preghiera, cerca di mantenere questo "appuntamento" con il Signore qualche minuto durante la settimana oppure se proprio non hai tempo puoi crearti un appuntamento mensilmente per fare una specie di riassunto mensile. Non è la stessa cosa ma meglio partire da piccoli passi.

- Prova a fare almeno due novene durante l'anno.

- Ringrazia il Signore ogni sera per ciò che hai vissuto in quella giornata.

- Ogni domenica pensa ad una cosa bella e una brutta accadute durante la settimana e ringrazia. Cosa posso cambiare? Cosa posso continuare a fare?  (potete appuntarle per il resoconto di fine anno)

- Recita il Santo Rosario una volta al mese (secondo le proprie possibilità per cui seguendo alla radio, con un audio oppure spezzato durante la giornata).

- Togli qualcosa che non ti piace, che possa essere una brutta abitudine o un'attività che vuoi fare a tutti i costi ma che non ti da nulla di buono.

- Fai un resoconto mensile di come sta andando e non aver paura di cambiare, modificare, aggiungere o togliere ciò che ti allontana dal cielo.

- Vivi la liturgia a casa con piccoli gesti e piccole cose che trovi nell'agenda oppure che scoprirai piano piano seguendo il profilo instagram.

Punta al cielo, punta ad una vita in Cristo e ogni gesto, ogni progetto, ogni proposito, ogni obiettivo avrà un sapore diverso, uno scopo diverso ma con un unico punto di arrivo.
Trova la combinazione giusta per essere un po' Marta e un po' Maria, quell'equilibrio che ti permette di vivere nel mondo ma di non esserne risucchiata e prosciugata.

Buon cammino, buon anno, buon percorso sulla via della santità..

lunedì 22 agosto 2022

Non riesci a pregare il Santo Rosario? idee e soluzioni per ogni occasione.

 



Inizialmente dovevo scrivere un semplice post in Instagram per parlare delle svariate possibilità che si hanno nel quotidiano per pregare il rosario.
Poi ho chiesto in un sondaggio quali fossero le difficoltà maggiori e quelle emerse, a mio avviso, meritavano delle dritte e degli esempi concreti molto più specifici e che un semplice post non avrebbe potuto esaurire, per cui eccomi qui a dedicare un articolo a questo argomento.

Partiamo da una cosa importante, non vi parlo da persona che recita da sempre il rosario ogni giorno e che quindi ha una routine assodata e può dispensare consigli perfetti.
Sono qui a scrivere perché sono in cammino e fino ad un paio di settimane fa credevo che recitare il Rosario fosse un'impresa titanica, difficile (se non impossibile) da incastrare nella vita quotidiana, poi mi sono imbattuta nella novena del rosario dei 54 giorni (che è più lunga di un normale rosario) e ho scoperto che in realtà è possibile, anche con 3 figli che ti distraggono, anche quando hai la giornata piena con 15 promemoria, anche quando pensi che "non sia la giornata ideale" perché hai troppi pensieri e troppe cose per la testa, anche quando Satana ti dice che è meglio lasciar perdere perché è solo una cantilena fatta di ripetizioni vuote.
ma ciò che segue è ciò che ho provato, sperimentato, alcune cose accantonato,  altre invece rese parte integrante del mio quotidiano, sicuramente tra i tanti consigli ci sarà qualcosa per ognuna di voi.

Ora però passiamo alle cose concrete... Se avete letto il post Instagram sapete già quali sono le problematiche principali ma qui le vedrò nel dettaglio e aggiungerò qualche altra casistica.
Dobbiamo partire da una premessa importante, il Rosario PUO' essere recitato a pezzi, come disse il mio padre spirituale, "credere che il rosario sia valido solo se recitato di seguito è opera del Demonio perchè vuole spingerti ad abbandonarlo".

Ci saranno ben 11 punti e molte più soluzioni.

1. Non è nella mia routine:

Per molte una routine è importante (per me fondamentale), ma, se consolidata, è anche difficile modificarla, per cui integrare una nuova abitudine non è roba facile.
Come possiamo fare?
Dobbiamo provare a stabilire vari momenti nella giornata per poi capire qual è quello più adatto. 
Può anche variare di giorno in giorno.
Cosa utile all'inizio è anche scrivere su un foglio la nostra routine per poi avere meglio sott'occhio cosa si può sistemare.
[potete aggiungerlo alla routine della famiglia]

2. Non riesco a trovare  momenti di silenzio:

Si ha questa costante idea che per pregare debba essere necessario il silenzio, il raccoglimento, l'isolamento... in realtà non è necessario trovare momenti di silenzio per pregare ... ammenochè vogliamo meditare oppure fare contemplazione o meditazione ignaziana dove il silenzio è fondamentale.
Nel pregare il Santo Rosario non è richiesto il silenzio, ovviamente se siamo in chiesa e lo recitiamo in gruppo si, ma è un altro discorso.
Se si è da sole non è un requisito fondamentale.... 
Beh, certo, sarebbe l'ideale ma piuttosto che non farlo, è possibile recitarlo anche nel caos perchè aiuterà a rendere quel caos interiore ed esteriore che abbiamo dentro e intorno, silenzioso.
Volete per forza momenti di silenzio?
Chiedete collaborazione in famiglia e isolatevi per 20 minuti per recitarlo tutto filato oppure per qualche minuto più volte durante la giornata per recitarlo spezzato.
[ad esempio noi arriviamo a messa almeno 15 minuti prima, mio marito sta fuori con i bambini fino a poco prima che inizi la messa, io invece entro subito e dedico il tempo a finire il rosario oppure a fare le orazioni..]

3. Spesso mi dimentico o non sono costante:

Utilizziamo post-it, promemoria sul telefono (più di uno in più momenti della giornata), mettiamo il rosario o il libretto sempre in vista e non può mancare un rosario sempre in borsa cosi da poter improvvisare ovunque ci troviamo.
Iniziamo con qualche decina ed un paio di misteri, ci si renderà subito conto che non era poi cosi difficile provare.
[per la novena dei 54 giorni abbiamo un gruppo wathsapp dove inserisco 3 promemoria al giorno, uno la mattina, uno a metà pomeriggio e uno la sera dopo le 21]

4. E' troppo lungo e mi distraggo:

Il tempo di recita è di circa 20/30 minuti, le litanie alla fine non sono obbligatorie per cui il tempo varia anche in base al fatto se decidiamo di recitarle o meno (qui trovate una pagina dedicata al rosario).
Possiamo decidere, come scritto nel punto 2, di provare a chiedere collaborazione in famiglia e ritagliarci del tempo anche in silenzio (per evitare distrazioni), oppure ci si può aiutare suddividendolo durante la giornata in 5 blocchi (per cui i 5 misteri).
Fate fin dove riuscite, l'importante è iniziare.
Un'altra idea richiede l'aiuto delle applicazioni oppure della radio, per cui se qualcuno ci guida possiamo rimanere più concentrate... il che non è il mio caso perchè mi confonde di più e ad esempio per me è più facile recitarlo a bassa voce cosi da non perdere il filo.
Per non perdere il conto utilizzo la decina delle pietre del sacrificio di Santa Teresa che si spostano e restano ferme per cui se mi fermo un attimo non perdo i pezzi.
[sto progettando un'alternativa ma non vi spoilero nulla....è il lavorazione]
Se mentre lo recitate non utilizzate nulla e perdete il conto delle Ave Maria potete ripartire dall'ultima che ricordate di aver fatto, preghiere in più possono solo che fare bene.

5. Quando lo recito la sera mi addormento:

Non è una cosa grave, soprattutto non deve portarci a non recitarlo più se ci addormentiamo.
Volete sapere una cosa che ho scoperto?
Lo concluderà il nostro angelo custode! Ma c'è una specifica importante, va chiesto!
Per cui se avete paura di addormentarvi quando lo recitate, ad inizio rosario chiedete al vostro angelo custode di finirlo al posto vostro se dovesse capitare che vi addormentate.
Diceva Padre Pio che è “meglio addormentarsi con il Rosario in mano, che non saper dire nemmeno una preghiera”.
Ovviamente non deve essere la regola quotidiana, altrimenti rischia di diventare una "scorciatoia" per non farlo tutto.

6. Ho troppe cose da fare:

In ogni momento di quiete o libero, prega! 
Ve ne propongo alcuni che potete scegliere...
In auto, in coda alla posta, alla cassa del supermercato, in attesa dal medico o mentre aspetti i figli fuori da scuola o dallo sport, mentre allattate o fate addormentare i bambini, mentre cucinate, mentre siete al parco con o senza figli, mentre pulite casa, in ascensore, nel tragitto da casa al lavoro o viceversa, in autobus, sul treno o aereo, il giardino, sul terrazzo mentre stendete i panni, mentre stirate, mentre andate a fare una passeggiata o a correre, sotto la doccia, a letto, mentre aspettate che inizi la messa (se arrivate in anticipo)..
Il rosario può essere recitato anche spezzato a decine e con tutti gli esempi citati sopra direi che di occasioni ce ne sono.

7. Non ricordo i misteri:

Tasto dolente anche per me, memoria pessima! Ma anche qui c'è la soluzione.
Possiamo utilizzare un libretto, oppure possiamo segnare i misteri nelle note del cellulare cosi da non doverli cercare ogni volta.
Se utilizziamo un'app o la radio ci guideranno direttamente senza doverli ricordare a memoria.
Possiamo appuntarli su un piccolo foglietto di carta da tenere nel portafoglio, sul comodino oppure dove lo riteniamo più comodo.
(a forza di recitarli, prima o poi li impariamo...forse...)

8. Non ne ho voglia:

C'è anche questa possibilità, che oltretutto credo non sia poi cosi remota...affermazione che personalmente ho fatto più volte.
Cosa può aiutarci ad andare oltre la non voglia?
Se non abbiamo mai recitato un rosario sarà difficile sbloccarci, ma se lo abbiamo fatto anche solo qualche volta c'è un ottimo appiglio, chiedersi.. "come mi sono sentita dopo aver pregato?", riflettiamoci e il solo ricordo di quanto bene ci ha fatto ci porterà a ridurre quella non voglia.
Pensiamo che quel momento è un dialogo con Dio, con Maria ed è un modo per affidarci, confidarci, fidarci...anche e soprattutto nei momenti "no".
E' importante 

9. Faccio fatica:

Vi riporto uno stralcio di Santa Teresa che fa riferimento proprio alla fatica nel dire il rosario e alla sua certezza che Maria comprende le difficoltà dei figli, anche nella preghiera a lei rivolta:

"Da sola (ho vergogna a confessarlo) la recita del rosario mi costa più che mettermi uno strumento di penitenza!... Mi accorgo che lo dico così male! Per quanto mi sforzi di meditare i misteri del rosario, non riesco a fissare l'attenzione... Per molto tempo mi sono afflitta per questa mancanza di devozione che mi stupiva, perché amo tanto la Vergine Santa che mi dovrebbe essere facile fare in suo onore delle preghiere che le sono gradite. Adesso mi affliggo di meno: penso che, poiché la Regina dei Cieli è mia Madre, deve vedere la mia buona volontà e se ne accontenta"

Questa citazione di Santa Teresa può esserci d'aiuto in ogni momento, anche una Santa ha vissuto queste difficoltà ma la buona volontà non mancava, le distrazioni c'erano, alcune volte le pesava ma andava oltre...
Noi non siamo Sante, ma siccome tutti posso puntare alla santità, possiamo sforzarci di percorrere un sentiero non proprio pianeggiante ma che ci porterà verso una meta meravigliosa.

10. E' troppo ripetitivo e noioso:

Ricordo un meme molto carino che gira da molti anni online, raffigura un piccolo Gesù che, attaccato al vestito di Maria ripete "Mamma, mamma, mamma...." e come didascalia "il primo rosario della storia".
Credo sia un'immagine semplice ma estremamente significativa che ci permette di capire il senso del Santo Rosario, un aggrapparci a Maria chiamandola "mamma" ad ogni Ave Maria che ripetiamo...
Quante volte i bambini pronunciano la parola "mamma" in un giorno e, anche se siamo stufe di sentirci chiamare, ci siamo sempre, rispondiamo sempre, ci mettiamo in ascolto...
Questo è ciò che fa Maria ad ogni nostra preghiera, ci accoglie, accoglie ciò che le chiediamo, decina dopo decina, anche quando quella preghiera è un po distratta..
Quelle ripetizioni diventano vuote se non ne capiamo il senso, il motivo... ma se sappiamo perchè stiamo facendo quella preghiera e a chi la stiamo facendo, quelle ripetizioni saranno ricche di significato.
Certo, potranno sembrare noiose in certi momenti, dipende molto dal nostro umore, da come stiamo in quel momento ma non dobbiamo mai stancarci di aggrapparci a quella madre che è nei cieli.
Quando mi capita di pensare che siano solo ripetizioni, provo a recitare l'Ave Maria più lentamente per capire cosa sto dicendo, la preghiera magari durerà di più rispetto al previsto ma avrà un sapore diverso.

11. Ho troppi pensieri:

E' propri in questi momenti che il Rosario ci viene in aiuto.
Quei pensieri si possono mettere nelle intenzioni di preghiera, si possono affidare a Maria e, benchè siano ancora nella nostra testa mentre iniziamo a pregare, man mano andrà maglio.
Il Rosaio non è una formula magica che risolve tutti i problemi, che cancella i pensieri e le preoccupazioni all'istante, ma ci permette di metterli nelle mani del Signore, di Maria per sentirli più leggeri e perchè no, per trovare una soluzione o alleggerire il cuore.

Ricordate:

Il Rosario è una lunga catena che lega il cielo alla terra… con il Rosario si può ottenere tutto.
(SantaTeresa di Lisieux)

Il rosario è la dolce catena che ci rannoda a Dio
(Beato Bartolo Longo)

Buona preghiera.
Cristina

domenica 14 agosto 2022

La novena dei 54 giorni.

 



Come al solito le cose le scopro tramite i post delle cattoliche americane ed è stato cosi anche per questa particolare novena che tutto è tranne che una preghiera di 9 giorni.

"27 giorni in petizione  e 27 giorni in ringraziamento anche se non abbiamo ricevuto la grazia"

(download a fine pagina)

Per conoscere l'origine di questa novena legata alla Madonna di Pompei, dobbiamo leggere la storia del Beato Bartolomeo Longo, ma se avete ascoltato un vecchio podcast (che trovate qui) dovreste conoscere già qualcosa che lo riguarda.
Bartolo Longo prima di essere un Beato e fervente devoto della Madonna, era un sacerdote Satanista poi convertito.

"Nacque a Latiano, in provincia di Brindisi, ma si trasferì a Napoli per studiare Giurisprudenza. 
La sua conversione avvenne attraverso l'aiuto di un gruppo di santi amici e da saggi consiglieri spirituali, cosi riprese ad accostarsi ai Sacramenti.
Trasferitosi nella cittadina di Valle di Pompei, si dedicò alla diffusione della preghiera del Santo Rosario tra i contadini, bisognosi di riscatto morale e spirituale. Convinto che «chi propaga il Rosario è salvo», costruì non solo una chiesa più grande di quella preesistente, ma un vero e proprio Santuario, con opere caritative annesse. 
Sposò la contessa per cui lavorava per mettere a tacere i pettegolezzi sul loro conto: con lei fu padre degli orfani e dei poveri. 
Fino all’ultimo scrisse, pregò, lavorò instancabile per la Madonna.
Morì a Pompei il 5 ottobre 1926, venne beatificato il 26 ottobre 1980. " (santi e beati)

 Bartolo, come detto divenne dedito al culto mariano e all’istruzione cristiana dei contadini e dei fanciulli, e fondò, con l’aiuto della pia moglie, il santuario del Rosario a Pompei e la Congregazione delle Suore che porta lo stesso titolo.

La storia di questa novena particolare ha origine proprio da alcuni scritti di Bartolo Longo.
Ve li riporto di seguito e se avete pazienza potete leggerli con calma altrimenti potete proseguire e andare a scaricare il pdf della novena.

«Da sette anni, oscuro ed ignoto, lavoravo in questa Valle di Pompei, intendendo salvar me stesso con il propagare il Rosario tra i poveri contadini, quando il Signore mi ridusse per una fiera infermità presso la tomba. Era il mese di Luglio del 1879: molti associati desideravano un modo di pregare uniforme per impetrar grazie dalla Regina del Rosario di Pompei, che tacitamente le prodigava a famiglie dei suoi ascritti. Vistomi sul morire, mi avvisai scrivere come ultimo lavoro una Novena alla prodigiosa Vergine del Rosario di Pompei per impetrare le grazie nei casi più disperati. E vi spesi un mese, cioè fino al giorno dell'Assunta. E rammento che quasi ogni giorno dopo le ore meridiane me ne andavo nella Cappella dove era esposta la venerata Immagine, e in quel luogo solitario, in quell'ora di silenzio, ad alta voce rileggevo una delle cinque parti che avevo compiuto. E dinanzi al quadro facevo le mie correzioni. E quando, nel rileggere, mi sentivo mosso il cuore ed aprirsi una vena di lagrime che giungevano a bagnare lo scritto, allora io credevo che la cosa potesse andare. Venne il giorno dell'Assunzione, 15 Agosto del 1879. Fu posta la prima volta una Corona d'oro sul capo della Venerata Effigie, come si legge nel volumetto della Storia di questo Santuario: ma in quel giorno io era a letto con peggiore ricaduta dei male. Tutti gli amici attorno, e tra gli altri il compianto P. M. Radente, pregavano la Madonna per la mia vita. Non vi era raggio di speranza. Allora io pensai non esservi altro espediente per far cessare la febbre tifoidea che un solo: prendere un quadro della Vergine dalla Cappella e porlo nella mia stanza da letto. Fu fatto. I circostanti ripetevano: Allora noi crederemo ai miracoli di questa Vergine quando costui risani. Ed io mi rivolsi con confidenza a Santa Caterina da Siena, e le dissi: — Mia cara Sorella, io ho scritto di Te nei Quindici Sabati, che Tu dal Cielo ti lamenti come siano pochi i tuoi devoti nel mondo che ricorrono a Te per grazie, non altrimenti che fosse diminuito in cielo quel potere che Tu avesti da Gesù in terra. Ora come i miei lettori presteranno fede alle tue parole, se io per primo che le ho scritte, non ho per te la grazia? E come crederanno ai miracoli della Vergine del Rosario di Pompei, se la Madonna lascia che muoia lo stesso suo Cassiere che gli ha pubblicati? Bontà ineffabile di questa Madre! A mezza notte aprii gli occhi: il dolore della nuca e della spina dorsale era scomparso insieme con la febbre, così che il primo raggio del giorno mi ferì gradevolmente gli occhi la prima volta dopo tanto tempo che per il dolore non reggevano la luce. E l'umile scrittore della Vergine di Pompei, il devoto di Santa Caterina, contro ogni umana aspettazione visse e vive ancora, e scrive fino a sostenere il peso enorme di un giornale. Non è questo un gran prodigio? Ma la Madonna che vuole in questo Santuario di Pompei fare ampia mostra del suo potere presso il divin suo Figlio, e della misericordia verso i peccatori, per allettare i quali ha posto il suo trono sul trono degli idoli e dei demoni, si piacque di gradire le intenzioni e le fatiche di un povero peccatore e di concedere grazie a chiunque la pregasse con la Novena scritta dal moribondo suo devoto. Ed oh, Cuore amoroso di Maria! Si degnava Ella di apparire alla figliuola del Commend. Agrelli di Napoli e ripeterle quelle dolcissime parole: "Ogni volta che vuoi grazie da me, fammi tre Novene con la recitazione delle quindici poste del Rosario ed altre tre Novene per ringraziamento". E la giovane Fortunatina Agrelli tutto per ordine eseguì, risanò prodigiosamente, e vive tuttora sana e lieta in seno alla sua ragguardevole famiglia. Ed a suo esempio, fatte le Novene, prodigiosamente risanavano Annina Gamera nel monastero di S. Giuseppe e Teresa in Napoli, e la signorina Giuseppina Andolfi anch'essa di Napoli; ed in Roma il 31 di Agosto di quello stesso anno la giovane Maria Galizzi, che immobile era nel letto per dolori e paralisi, risanava immantinente. Il quale prodigio veniva autenticato con processo dell'art. Cardinal Vicario. Celesti fatti, con documenti di Medici e di Sacerdoti e di valevoli testimoni, si leggono nel Periodico II Rosario e la Nuova Pompei, nei quaderni di Luglio, Agosto, Ottobre, Novembre e Dicembre del 1884. E cento altri fatti somiglianti di grazie singolarissime, ottenute per la recitazione di questa Novena, si leggono nei posteriori quaderni del 1885 e 1886.» Ora quella Novena, che fu scritta da un peccatore moribondo, conquistato da Maria, anelante delle grazie di Maria, quella Novena, che la Regina del Rosario si è degnata di gradire e di benedire con effusione di innumerabili grazie, è la seguente.


Solitamente viene recitata dal 15 marzo per concluderla l'8 maggio, Festa dedicata alla Madonna del Rosario di Pompei.

Io ve la propongo ora perché c'è anche chi la inizia il 15 agosto, giorno dell'Assunta per poi finirla il 7 ottobre, giorno della festa della Madonna del Rosario.

Buona preghiera.

Per scaricare la versione in pdf cliccate sul seguente link, dato che dura una settimana, se quando arrivate qui non funziona potete scrivermi un'email e ve la invio.


oppure

SCRIVI UN'EMAIL A mammacattolica@gmail.com

mercoledì 12 gennaio 2022

Routine di preghiera nel tempo ordinario.

 


Seguire una routine di preghiera durante i "tempi forti" solitamente è più semplice, si trovano sussidi specifici, percorsi adatti che ci guidano giorno per giorno e che ci permettono di non perderci per strada (o di perderci un po' meno del solito).
Per questo ho pensato di condividere alcuni spunti per creare una routine anche durante il tempo ordinario cosi che si possa continuare a mantenere vivo quel rapporto tanto speciale che si crea in specifici periodi dell'anno.
Inoltre a fine articolo ci saranno delle proposte suddivise in base alla giornata per avere ancora più spunti e idee.

Tra casa, bambini, lavoro, attività extrascolastiche, compiti, attività all'interno della parrocchia, impegni famigliari, commissioni, restrizioni a causa della pandemia e quant'altro di certo viene difficile ritagliarsi del tempo per altro.
Basta una piccola parte delle cose elencate per farci subito pensare "ok, non ce la posso fare!".
Vogliamo aggiungere che siamo sempre di corsa, per cui diventa complicato il solo ricordarsi di pregare o dedicare del tempo solo a Dio.

Ma, in tutto questo caos, riusciremo a trovare il tempo di stare con il Signore? 
Non sto parlando dell'andare a messa o del nostro ruolo all'interno della parrocchia; mi riferisco allo stare davanti a Lui qualche minuto durante la giornata in silenzio oppure parlando o pregando.
Quello STARE che ci permette di metterci totalmente nelle sue mani in una giornata storta, in un momento di sconforto ma anche in un momento di gioia per cui Lo vogliamo ringraziare.
Allora, prendiamoci qualche secondo e pensiamo...
Riesco a trovare il tempo per stare con Lui?
Ognuna sa cosa rispondere, ma non deve sentirsi in difetto se non riesce.
Se la risposta è no, oppure raramente, vi potranno essere utili i consigli che seguiranno.
Se la risposta è si e, tra i consigli elencati non leggete quelli che voi utilizzate, potete condividerli nei commenti per essere di ulteriore aiuto a chi legge.

Come fare a ritagliarsi del tempo con il Signore nonostante il caos quotidiano?
Chi tra voi mi conosce bene, conoscerà già alcune risposte ma ne ho aggiunte tante altre che troverete di seguito, per cui mettetevi comode e iniziate a creare la vostra routine.

1- RENDI LE FATICHE PREGHIERA: ogni cosa può diventare preghiera, anche le fatiche, le nostre attività quotidiane e il nostro caos.
Ricorderò sempre una delle prime cose che mi disse un sacerdote quando mi lamentavo del fatto che non riuscivo a ritagliarmi del tempo per pregare quando avevo i bambini piccoli; mi disse "sei una mamma, il tuo essere madre, le tue fatiche, il tuo accudire i figli, offrilo al Signore e diventerà preghiera".
Nel momento in cui ci rendiamo conto di questo, diventerà naturale soffermarci un minuto (più volte al giorno) per offrire al Signore la nostra giornata e al momento di tirare le somme a fine giornata ci renderemo conto di aver passato con Lui tantissimo tempo.
(fattibile in più momenti, in auto, arrivando in anticipo a messa etc..)

2- IMPORSI 5 MINUTI DI SILENZIO INTERIORE: tanto difficile quanto meraviglioso.
Riuscire a fare qualche minuto di silenzio interiore oltre ad essere rigenerante, ti permette di stare in ascolto.
Spesso noi siamo sul pezzo con tante cose da dire, vogliamo fare, parlare, pregare con tante parole, ma quando ci fermiamo ad ascoltarLO?

3- SCRIVERE UN DIARIO DI PREGHIERA: potete utilizzare un piccolo quaderno o un block notes da tenere in borsa e da utilizzare quando siamo in macchina ad aspettare i bambini che escono da scuola oppure se riusciamo a passare qualche minuti in chiesa. (qui altri dettagli)

4- PROMEMORIA: sul telefono, sull'agenda, sul calendario, con dei post-it... va bene tutto purché possa aiutarvi a ricordare di trovare qualche minuto per il Signore.
Nel mio cellulare ho impostato 3 promemoria quotidiani in 3 momenti diversi della giornata cosi che almeno in uno riesca a ritagliarmi qualche minuti di preghiera.
Potreste anche scrivere una preghiera come promemoria cosi da leggerla quando vi appare la notifica.

5- LEGGERE IL VANGELO DEL GIORNO: ritagliarsi qualche minuto per leggere il vangelo del giorno con commento può essere un ottimo modo per avere del tempo con la Parola ad inizio giornata, mentre facciamo colazione oppure in pausa pranzo.
Ci sono svariati messali oppure potete leggere sui social, nel gruppo e pagina facebook lo pubblico ogni giorno oppure nel canale telegram "colazione con Gesù".

6- SCEGLIERE UNA PREGHIERA FISSA: potrebbe essere una novena, il sacro manto, una decina del rosario oppure il rosario suddiviso durante la giornata.
Un aiuto enorme nel mio caso sono le orazioni di Santa Brigida, ho concluso quelle di un anno (molto impegnative per la lunghezza), ora invece sto facendo quelle dei 12 anni che sono più corte e semplici anche da suddividere durante il giorno.

7- PARTECIPARE AD EVENTI ONLINE: un lato positivo della pandemia è l'esplosione di gruppi di preghiera, eventi, catechesi, adorazioni eucaristiche online.
Solitamente la sera se ne trovano vari in diretta, e si possono ascoltare mentre sistemiamo la cucina, stiamo stirando, prepariamo qualcosa ma anche mentre il marito guarda la partita alla tv e a noi non interessa.
Oppure si può optare per qualcosa di registrato cercando di farlo diventare un appuntamento fisso.
(a tal proposito, vorrei segnalare l'adorazione eucaristica di Suor Mariella Romano ogni mercoledì sera alle 21.00 su facebook)

8- SEGNARE SUL CALENDARIO SANTI E PREGHIERE (A COLORI): colori specifici possono aiutare visivamente a ricordarci qualcosa.
Appuntare sul calendario novene oppure un Santo o Santa che volete approfondire e quando passate accanto al calendario notando i colori vi ricorderete cosa fare.

9- ASCOLTARE MUSICA CRISTIANA: "chi canta prega due volte" diceva (anche se in modo diverso) Sant'Agostino.
In auto o mentre pulisco casa, ascolto i Reale o i The Sun o altri gruppi e cantanti cristiani che non fanno la classica musica "di chiesa".
Createvi una playlist in base alle vostre preferenze da poter ascoltare quando volete.

10- LEGGERE LIBRI (EDIFICANTI): Santa Teresa D'Avila diceva "A chi batte il cammino della preghiera, giova molto un buon libro" ed è vero.
Riuscire a leggere un buon libro può arricchire la nostra anima e tracciare la strada che ci porta al Signore e può diventare un momento di preghiera senza nemmeno rendercene conto.

11- LITURGICAL LIVING: vivere la liturgia nel quotidiano con piccoli accorgimenti come festeggiare gli onomastici, seguire i vari tempi liturgici anche in casa etc. 
Per saperne di più vi rimando ad un articolo a tema QUI.

Ammetto che può sembrare brutto dover arrivare al punto di appuntarsi la preghiera come attività per non dimenticarsi di farla, ma è solo questione di tempo, una volta entrata nella routine quotidiana non sarà più necessario appuntare tutto.
Ci possono essere moltissimi fattori che ci portano a dover modificare la nostra routine quotidiana e se si scombussola quella poi ci vuole tempo per crearne una nuova.

Non dobbiamo aspettare che arrivi il momento giusto ma dobbiamo fare in modo che la preghiera entri nella nostra routine quotidiana in modo che automaticamente sappiamo quando pregare.
Ora tanti suggerimenti in base ai momenti della giornata, basterà sceglierne uno per ogni momento e sarà già un bel passo.

MATTINO: possiamo iniziare la giornata con una preghiera prima di alzarci dal letto per ringraziare il Signore per il nuovo giorno che stiamo per vivere, oppure mentre ci prepariamo per uscire, mentre laviamo i denti o ci trucchiamo.
Ringraziare il Signore durante la colazione o mentre prepariamo il caffè.
Una richiesta di protezione per i nostri figli mentre mettiamo la merenda in cartella o mentre mettiamo loro la giacca prima di andare all'asilo.
Un segno della croce quando si esce di casa oppure quando si sale in macchina tutti insieme, un'Ave Maria nel tragitto in macchina.
Una decina del rosario mentre siete fermi in colonna mentre state andando al lavoro ( è utile anche per evitare di arrabbiarsi), sorriso e giù a sgranare il rosario (è un ottimo antistress 😊 ).
Non siamo ancora a metà giornata e guardate quante occasioni ci sono state!
Mentre si pulisce casa, mentre si rifanno i letti o si prepara il pranzo.
Al lavoro si può approfittare della pausa caffè oppure in base al lavoro che svolgete pregare mentre siete in negozio e sistemate un maglione, oppure tra una scartoffia e l'altra, se non riuscite a concentrarvi potete approfittare di un minuto di pausa per un Padre Nostro e ripartite.

Vado avanti?
POMERIGGIO: Mentre aspettiamo che i bambini escono da scuola o asilo, mentre culliamo il piccolo che non ha molta intenzione di prendere sonno per il suo pisolino pomeridiano..
Mentre state stirando o stendendo i panni o preparando la lavatrice.
La nonna di un'amica accendeva la sua radiolina sintonizzata su Radio Maria quando c'era il Rosario per pregare mentre svolgeva le varie attività di casa in modo che non doveva tenere a mente quante Ave Maria aveva detto perché era guidata.
Anche in auto ci si può sintonizzare su Radio Maria, basta controllare in precedenza la programmazione in modo da sapere quando ci sono i momenti di preghiera.
Prima della merenda con i bambini un bel "grazie Gesù" per tutte queste meraviglie!"

SERA: Sotto la doccia magari anche una decina del rosario ci sta, mentre prepariamo la cena o mentre apparecchiamo la tavola.
Prima di andare a letto, mentre siamo nel letto cosa c'è di meglio che addormentarsi pregando?!

Questi sono solo alcuni esempi per una preghiera fatta con il cuore ma in modo molto semplice e sicuramente apprezzato dal Signore.
E no, non pensate che in questo modo la preghiera venga minimizzata solo perché non siamo ferme con le mani giunte e in totale silenzio.

Vogliamo provare qualcosa di più complicato?
Allora iniziamo con la recita di un rosario alla settimana, scegliete ogni settimana un giorno diverso in base ai vostri impegni, e ricordate una cosa fondamentale, il rosario può essere recitato anche spezzettato durante la giornata!
Per me questa cosa del Rosario spezzettato è ancora difficile da digerire ma poco a poco ce la sto facendo. 
Una decina al mattino durante le varie attività citate sopra, una decina in macchina, una a pranzo, una al pomeriggio e una la sera ed è fatto!
Anche la Coroncina della Divina Misericordia va benissimo, è più veloce rispetto al Rosario e si possono alternare.

Preferite le lodi?
Ogni giorno scegliete in base ai vostri impegni quali fare, se fare le lodi del mattino, oppure i vespri, l'ora media o la compieta.
Se non avete questa abitudine iniziate con un giorno a settimana, avrete tempo per aumentare o alternare.

Questi sono solo alcuni esempi di possibilità che avete durante il giorno per pregare, non dovete svolgerle tutte ma inizialmente sceglierne un paio durante la giornata, provate quelle che secondo voi sono più semplici da mantenere e vedete se riuscire ad incastrarle nella vostra routine.
Poco a poco pregare diventerà parte integrante della vostra vita quotidiana e senza rendervene conto aumenterete anche la frequenza.
Un pò come diceva mia nonna con i bambini che "più dormono e più dormirebbero" (è un modo di dire delle nostre parti ma in bergamasco è più bello), ecco, vediamola in questo modo "più preghi e più pregheresti"!

Se avete altri conigli potete scrivermi cosi che possa aggiungere altro.
Nel frattempo sto pensando ad un momento di preghiera da poter fare insieme, ci lavorerò...
Un abbraccio e buona preghiera!
Cristina.