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venerdì 23 dicembre 2022

Caro Gesù, per questo Natale vorrei....

 


Caro Gesù,
per questo Natale vorrei.... vorrei.... non lo so....
Blocco totale, ci rifletto e le cose che vorrei di certo non mancano, ce ne sono molte, ma non so in quale ordine metterle, non so se vanno bene oppure sono troppo stupide per chiederle a Lui..
Ho sempre mille dubbi quando devo scrivere o dire qualcosa... sarà una cosa stupida? Andrà bene?
Forse dovrei partire da qui, meno paranoie e più naturalezza, che poi Lui sa benissimo cosa c'è nel nostro cuore, siamo noi spesso a non saperlo realmente o a nasconderci dietro a dei finti "non lo so".
Capiamoci, per la novena di Natale mi sono pure dimenticata della "richiesta" a furia di pensare a cosa avrei dovuto chiedere perchè "forse non va bene"...

Poco tempo fa ho riletto la lettera che scrissi tre anni fa proprio a Babbo Natale (alias San Nicola) e a Gesù Bambino e ho ricordato la mia vena ironica, persa oramai da un po' di tempo ma che mi manca tanto... rendeva leggere anche le cose pesanti, che non vuol dire superficiale, semplicemente meno cupe o negative... Mi dava la l'impressione di affrontare le situazioni con fede.
Probabilmente questa richiesta, anche se banale, ci sta nella lista dei "vorrei"... Vorrei ritrovare la mia vecchia vena ironica perché mi faceva stare bene.
Vorrei imparare a fermarmi, non ne sono proprio capace e, benché provi a farlo, non mi riesce; è un ostacolo enorme, difficile da superare e che rende alcune giornate complicate, mette alla prova il mio fisico e non voglio ritrovarmi a crollare per dover resettare. Che poi è già successo in passato ma non è servito a molto.
Vorrei rallentare per me, per chi mi sta intorno, per vivere a pieno, si perché non si vive a pieno se si fanno tantissime cose, ma se si fanno le cose giuste al meglio. Esempio concreto? Ho acceso oggi la quarta candela della corona di avvento... me ne sono totalmente dimenticata perché altre cose arrivavano prima ed ecco il risultato, anche un semplice gesto è andato nel dimenticatoio.
Sono tanto brava a parole, ma passare dalla teoria alla pratica diventa complicato.

Vorrei poter essere la versione migliore di me, proprio come ci hanno detto negli esercizi Ignaziani che sto facendo... abbiamo già tutto dentro di noi, dobbiamo solo scoprirlo, tirarlo fuori e metterlo in pratica..e qui mi serve decisamente Lui e la sua Parola.
Spero di non scioccarvi ma.... Vorrei avere una fede più salda, di quelle belle cariche e super convinte, quelle che non hanno quasi mai dubbi e che se li hanno trovano la soluzione in un nanosecondo, quelle che hanno la soluzione per tutto e tutti e che certe volte ti fanno sentire un po' una fallita perché in realtà tu, di dubbi e domande ne hai a bizzeffe...
Si, di domande ne ho veramente molte, di dubbi anche... che poi dicono che fanno bene allo spirito, ma ogni tanto una tregua non è che farebbe poi cosi male, anche quella rinsalda lo spirito se proprio volete saperlo.
Vorrei imparare a non avere paura delle emozioni, a non trattenerle, a non bloccare il pianto, a non nascondere il dolore, a non stare in silenzio quando vorrei esprimere qualcosa....
Vorrei avere più coraggio, qui scarseggia.. quel coraggio sano, quello che ti porta a metterti totalmente a disposizione Sua, buttandoti nel mondo per essere testimone viva e ardente, ovviamente ben corazzata, rosario alla mano, gioia nel cuore e testimonianza di carne.

So cosa state pensando, "tu lo fai...".. eh no, farlo sui social come lo faccio io sono capaci tutti, farlo nel mondo reale, concreto è altra cosa e io in questo non sono ancora cosi coraggiosa...
Spero di non deludere nessuno ma credo anche che per ognuno ci sia un posto giusto e il mio al momento è dietro uno schermo, donando sempre e comunque tutta me stessa.
Vorrei... portare avanti concretamente i progetti che ho nel cuore, il libro sulla conversione, la moda modesta, proporre la teologia della casa, il diario di preghiera... ma prende sempre il sopravvento l'idea che non serviranno a nessuno... che per il semplice fatto che piacciono a me, non significa che debbano piacere anche ad altri.
Forse questa cosa può essere collegata alla mancanza di coraggio scritta poco fa.. e ai mille dubbi scritti all'inizio... e alla consapevolezza che sono una tipica donna complicata XD
Vorrei imparare a non dare peso ai giudizi degli altri... quanto è difficile!!! Purtroppo per me hanno una grande importanza e fanno tanto male condizionando anche molto il quotidiano...
Vorrei essere una moglie e un genitore migliore; questo oramai è un proposito a cadenza mensile e che non smette di essere costantemente attuale. Non mi sento mai abbastanza brava in questi ruoli benché li senta come una vocazione... può anche essere che pretenda troppo da me, cosa molto probabile, ma trovo che voler sempre migliorare non sia del tutto sbagliato... eccetto se si punta alla perfezione.

Vorrei smettere di sentirmi di troppo con gli altri, di sentirmi inadatta all'amicizia, di sentire come se non avessi nulla da dare.. ok, qui servirebbe una brava psicologa, ne sono consapevole, ma lo chiedo anche a Lui.
Ci sta anche un "vorrei ricominciare a scrivere", ma in realtà è quello che sto facendo ora, anche se non so ancora se tornerà una cosa continuativa oppure resterà sporadica come nell'ultimo anno e mezzo.
Vorrei una vera e concreta conversione del cuore per mio marito.. credo sia la prima volta che lo chiedo concretamente, probabilmente non ho mai dato molto peso alla cosa oppure ho sempre pensato alla classica frase "c'è tempo.."... beh, il tempo è ora per cui mi vorrei impegnare a pregare per questo.
Vorrei che si aprissero gli occhi di mia madre perché ora non sono chiusi, sono sigillati ermeticamente.. vorrei potesse vedere ogni cosa con uno sguardo nuovo per poter ricominciare.
Una delle cose che scrissi nella vecchia lettera so che non sarà più fattibile e fatico ad accettarla...riguardava i miei genitori e il mio non demordere perché potesse cambiare qualcosa... ora so che non è più possibile dato che papà non c'è più per cui ostinarmi non è cosa buona, ma fatico a lasciar andare..
Vorrei un Natale sereno, dove me ne frego se c'è una cosa fuori posto e stanno arrivando ospiti a pranzo (non prometto nulla), dove la priorità riguarda noi come famiglia e il resto viene dopo, dove sono me stessa anche quando a qualcuno non vado bene evitando di modificarmi solo per andare bene, dove se i bambini mangiano un dolce in più non è una tragedia, dove se vanno a letto più tardi, mal che vada possono dormire di più, dove una volta ogni tanto provo a mettere la sveglia più tardi e a rigirarmi nel letto consapevole che non c'è fretta, dove se qualcosa non va bene lo dico senza farmi paranoie e cose simili...dove realmente la prima cosa a cui pensare è la nascita di Gesù e non tutto il resto.
Per tutte queste cose, sono consapevole che ci vorrebbe un miracolo di Natale, di quelli eclatanti che passano alla storia, di quelli che... non sono fattibili ma nessuno mi vieta di sperare, di avere fede e di affidarmi, il resto si vedrà...  Per far accadere alcuni miracoli serve anche anche noi facciamo la nostra parte e qui di lavoro da fare ne ho...

Dopo aver letto il mio interminabile monologo, arrivano gli auguri per voi che siete arrivati fino qui...
Vi auguro un Natale ricco di serenità, di gioia, di fede, anche di cibo, di dono di sè, di musica, di famiglia, di amore, di felicità, di riflessione, di luce, di accoglienza, di calma, di noia, di assenza di giudizio, di apertura all'altro e molto molto di più...

Grazie per essere arrivati fino qui

giovedì 24 dicembre 2020

Santi della Vigilia: Cosa c'entrano Adamo ed Eva con il Natale?




Ogni giorno si scoprono cose nuove, soprattutto per chi come me che è stato lontano tanto dalla Chiesa.
Scopro novene, preghiere, Santi e Sante, tradizioni che non sapevo esistessero e certe volte questo può essere vissuto in due modi; il primo in modo pessimista, della serie "non conosco queste cose, allora valgo meno agli occhi di Dio", oppure, il secondo modo più positivo è "wow, ecco qualcosa di nuovo per poter ampliare e arricchire la mia vita di fede".
Ecco, se fino a poco tempo fa adottavo il primo modo, ora voglio il secondo e vorrei che tutti lo adottassero... soprattutto ignorate il primo modo, non viene da Dio.

Comunque... ecco cosa ho scoperto grazie a Giorgia (non mia figlia eh, ma un'amica che collabora con il gruppo di stile di vita e con il calendario di liturgia quotidiana)

Oggi, nel giorno della vigilia di Natale si ricordano Adamo ed Eva....
Cercando "adamo ed eva vigilia di natale" ho poi scoperto che hanno a che vedere anche con l'albero di Natale...
Ebbene si.. 
Nel Medioevo c'era la tradizione degli Adam una Èva Spiele (“giochi di Adamo ed Èva”), nelle chiese alla vigilia di Natale si ricostruiva lo scenario del Paradiso in terra, con tanti alberi da frutta, simboli dell’abbondanza e del mistero della vita. 
Ora però lascio la parola.. o per meglio dire.. la tastiera del pc.. a Giorgia con qualche riflessione e suggerimento.


Questa Vigilia lo sappiamo tutti, sarà diversa da quelle che siamo stati abituati a vivere, per questo non
dobbiamo perdere l’occasione, soprattutto per i nostri bambini, di trasformarla in qualcosa di davvero
speciale, da ricordare davvero per il suo significato e non solo per quello che ci sta capitando in questo
2020.

Mentre leggevo la liturgia del giorno mi sono soffermata sulla Prefazio dove troviamo queste parole:

“È veramente giusto rendere grazie a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti glorifichiamo, per il mistero della Vergine Madre.
Dall’antico avversario venne la rovina, dal grembo verginale della figlia di Sion è germinato colui che
ci nutre con il pane degli angeli e sono scaturite per tutto il genere umano la salvezza e la pace.
La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria.
In lei, Madre di tutti gli uomini, la maternità, redenta dal peccato e dalla morte, si apre al dono della
vita nuova. Dove abbondò la colpa, sovrabbonda la tua misericordia in Cristo nostro salvatore.
E noi, nell’attesa della sua venuta, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo l’inno della tua lode:
Santo ...”

Sono andata a curiosare un po’ in giro per approfondire e ho scoperto che proprio oggi, la vigilia di
Natale, si festeggiano Adamo ed Eva
, i nostri progenitori!

Perchè proprio oggi? 
Perchè Gesù che nasce (tra poche ore) è la risposta alla caduta e al peccato.

Qui la nostra proposta per la giornata di oggi:
In un momento “morto” della giornata radunate tutta la famiglia, sul divano, sul lettone, in cucina,
insomma dove più vi piace e aprendo la Bibbia leggete i due passaggi della Genesi (Gen 2,4-3 e 3, 24)
che raccontano la loro storia (mentre facevo un po’ di ricerca ho scoperto che alcune famiglie mettono
in scena una piccola recita familiare dove raccontano questa storia. 
Se lo fate mandateci le foto!!!) e provate a parlare insieme di cosa è andato storto, ascoltare cattivi consigli, hanno mentito, non hanno dato fiducia a Dio, non hanno seguito le regole, si sono dati la colpa a vicenda e a chiedervi “e noi.. come ci comportiamo?"

Eva ha seguito il suo orgoglio e si è fatta influenzare da un “amico” che non aveva a cuore il suo bene.
Adamo ha semplicemente seguito la corrente e non la sua vocazione, il suo essere originale e ha
preferito essere “fotocopia”. 
Sapevano di fare del male e l’hanno fatto comunque, ed invece di cercare di aggiustare (confessare) la situazione, hanno cercato di nasconderla e quando il Signore l’ha scoperto, si sono dati la colpa a vicenda...mamme, vi suona familiare?

Prima di peccare, Adamo ed Eva, vivevano, è il caso di dirlo “da Dio”: vivevano in un paradiso,
disponevano di tutti i beni che Dio aveva dato loro, dovevano seguire solo delle semplici regole per il
loro bene, Dio li aveva anche messi in guardia sulle conseguenze, se fossero andati fuori strada. 
Hanno usato male la loro libertà. 
Dalla loro disubbidienza nel mondo entrarono la morte e il peccato.
La punizione, come giusto che sia, arriva, ma basta leggerla dalla giusta prospettiva per capire che
invece è stata una grazia.
Dio ci ama, come un padre e una madre amano i propri figli, anche davanti alla nostra disobbedienza.
Non ama vederci peccare ma ci lascia la libertà di sbagliare, di cadere, di fallire, ma poi, quando
torniamo, quando risaliamo dopo aver toccato il fondo, quando accettiamo il suo perdono, allora
rifioriamo, diventiamo persone migliori.

Come dicevo all’inizio Gesù che nasce, è la risposta a questa caduta!
Probabilmente fu Giustino (100-165) il primo autore che ricorse al parallelismo Eva-Maria. 
Infatti scriveva: «Il Figlio di Dio si è fatto uomo per mezzo della Vergine, affinché la disobbedienza provocata dal serpente fosse annullata attraverso la stessa via per la quale prese inizio. Come infatti Eva, che era vergine e incorrotta, dopo aver accolto la parola del serpente, partorì disobbedienza e morte, allo stesso modo Maria, la Vergine, avendo ricevuto dall'Angelo Gabriele il buon annuncio che lo Spirito Santo sarebbe disceso su di lei e che la potenza dell'Altissimo l'avrebbe adombrata, concepì fede e gioia, per cui il santo nato da lei sarebbe stato il Figlio di Dio. Perciò rispose: «Mi avvenga secondo la tua parola» (Lc 1,38). Così per mezzo di lei è nato colui a proposito del quale, come abbiamo dimostrato, sono state dettate tante Scritture. Per mezzo di lui Dio abbatte anche il serpente, insieme a quegli angeli e a quegli uomini che sono divenuti simili a lui» (Dialogo con Trifone)

Gesù è il nuovo inizio, la nuova strada, la nuova luce per la nostra vita.
L’Antico Testamento inizia con questa coppia che non capisce la propria vocazione.
Il Nuovo Testamento inizia con una coppia che dice “si” alla propria vocazione. 
Capiscono cosa c’è in gioco: il riscatto dal peccato, la salvezza per tutti.

Buona viglia di Natale.
Cristina e Giorgia

giovedì 12 novembre 2020

In cammino verso il Natale... tempo prezioso a costo zero.


[Per le precedenti proposte di avvento, trovate tutto in questa sezione "Natale".]

Quest'anno cammineremo settimana dopo settimana verso la capanna di Gesù bambino conoscendo meglio i vari personaggi del presepe.
Ho pensato ad un percorso settimanale per alleggerire un po le cose e per fare in modo che ognuno possa gestirsi in base al proprio tempo a disposizione.
Questo cammino sarà intrapreso grazie ad un personaggio del presepe diverso ogni settimana e ad alcune piccole attività da fare insieme ai bambini.
Potrete decidere se inserire questi personaggi nel vostro calendario dell'avvento oppure utilizzando una scatola o delle buste a parte.
Noi li inseriremo nei sacchetti della domenica del calendario dell'avvento.

[In aggiunta, ogni settimana nel nostro account di podcast, troverete degli audio con una storia per l'avvento letta da noi]

Le attività saranno riadattabili anche per gli adulti meditando i passi collegati ad ogni personaggio, ma lo vedremo alla fine.

Cosa dovete fare?

Ogni settimana presentare ai bambini un personaggio aiutandoli a riflettere sull'aspetto emotivo facendogli delle domande.
Potete ricreare anche una scenetta.
Stampate i personaggi del presepe e colorateli insieme incollandoli di settimana in settimana sul cartellone per formare un presepe a tutti gli effetti una volta arrivati al Natale.

Ora passiamo al concreto con l'occorrente... (sono tutte cose che avrete sicuramente in casa per cui potrà essere un progetto a costo zero oltre che di riciclo catto-green)

Occorrente da suddividere per le settimane:

- Un cartellone (dove comporre il presepe) 
- Un quadernetto (rinominatelo "Il quaderno del Natale") o dei fogli di riciclo per formare il quaderno.
- Forbici
- fogli A3
- colla
- riviste
- matite colorate
- pennarelli
- acquarelli
- pastelli a cera
- personaggi del presepe da colorare.

Per i personaggi del presepe da colorare, potete scegliere quelli che preferite cercando su google oppure li potete scaricare QUI.
Principalmente Maria, Giuseppe, Gesù, i pastori e la stella cometa.

Ora vediamo prima le attività, poi i personaggi, infine una parte di dialogo con i bambini collegata ad una piccola storia di Natale.

Attività*:

- Prima di tutto ritagliate il primo personaggio della settimana (Maria), leggete il trafiletto che trovate di seguito e, mentre colorate insieme, potete parlare di Lei, di come avrà vissuto quel momento etc..(poi la incollerete sul cartellone nella capanna);
- Provate a far riflettere i bambini sull'attualità del Natale, sul fatto che Gesù nasce ancora oggi e per questo potete utilizzare delle riviste;
- Ritagliate abitazioni, persone etc.. ricreando un'ambientazione moderna del presepe nel vostro quadernetto del Natale.
*Questo per ogni settimana e per ogni personaggio del presepe.

Personaggi:

1° settimana MARIA: L'Angelo Gabriele andò da una fanciulla di nome Maria, cugina di Elisabetta.
Maria viveva a Nazareth ed era fidanzata con il falegname Giuseppe.
"Non temere Maria!", disse l'Angelo Gabriele. "Tu hai trovato grazia presso Dio. Avrai un figlio e gli metterai il nome Gesù. Egli sarà grande e Dio dirà che è Suo Figlio".
Maria era stupita e turbata, ma rispose: "Eccomi, sono la serva del Signore. Dio faccia di me come tu hai detto" (Lc 1,26-38)

2° settimana GIUSEPPE: Quando Giuseppe seppe che Maria era incinta, non sapeva cosa pensare. Allora Dio mandò un angelo a dire a Giuseppe in sogno: "Giuseppe, il bambino che lei aspetta è opera dello Spirito Santo. Gli metterai il nome Gesù, perché salverà il suo popolo da tutti i peccati". Allora Giuseppe sposò Maria. (Mt 1,18-25)

3° settimana GESU': Mentre si trovavano a Betlemme, giunse per Maria il tempo di partorire ed essa diede alla luce il suo figlio. Lo avvolse in fasce e lo mise a dormire nella mangiatoia. (Lc 2,6-7)

4° settimana PASTORI: Facevano la guardia al gregge anche di notte. Un angelo apparve loro e li invitò ad andare a Betlemme per vedere il bambino che era appena nato: "E' il Salvatore!". Andarono e "trovarono Maria, Giuseppe e il bambino che giaceva nella mangiatoia". Poi, felici, tornarono al loro lavoro lodando Dio. (Lc 2, 8-20)

5° settimana STELLA COMETA: Maria, Giuseppe e Gesù ricevettero la visita di alcuni sapienti che venivano dall'oriente (Magi). Avevano viaggiato per mesi seguendo una stella lumino e splendida che si fermò sopra la casa dove c'era Gesù. Entrarono, si inginocchiarono e adorarono il bambino, poi gli offrirono i loro doni: oro, incenso e mirra. (Mt 2,1-12)

Storia di Natale

Perché nella grotta c'erano anche il bue e l'asinello?
Mentre Giuseppe e Maria erano in viaggio verso Betlemme, un angelo radunò tutti gli animali per scegliere i più adatti ad aiutare la Santa Famiglia nella stalla.
Per primo, naturalmente, si presentò il leone: "Solo un re è degno di servire il Re del mondo", ruggì, "Io mi piazzerò all'entrata e sbranerò tutti quelli che tenteranno di avvicinarsi al bambino!"
"Sei troppo violento", disse l'angelo.
Subito dopo si avvicinò la volpe. Con aria furba e innocente, insinuò: "Io sono l'animale più adatto. Per il figlio di Dio ruberò tutte le mattine il miele migliore e il latte più profumato. Porterò a Maria e Giuseppe tutti i giorni un belo pollo!".
"Sei troppo disonesta", disse l'angelo.
Tronfio e splendente arrivò il pavone. Sciorinò la sua magnifica ruota color dell'iride: "Io trasformerò quella stalla in una reggia più bella del palazzo di Salomone"
"Sei troppo vanitoso", disse l'angelo.
Passarono, uno dopo l'altro, tanti animali, ciascuno magnificando il proprio dono. Invano. L'angelo non riusciva a trovarne uno che andasse bene. Vide però che l'asino e il bue continuavano a lavorare, con la testa bassa, nel campo di un contadino, nei pressi della grotta.
L'angelo li chiamò: "E voi non avete niente da offrire?".
"Niente", rispose l'asino e afflosciò mestamente le lunghe orecchie, "Noi non abbiamo imparato niente oltre all'umiltà e alla pazienza. Tutto il resto significa solo un supplemento di bastonate!". Ma il bue, timidamente, senza alzare gli occhi, disse: "Però potremmo di tanto in tanto cacciare le mosche on le nostre code".
L'angelo finalmente sorrise: "voi siete quelli giusti!".

Per dialogare con i bambini potete porre delle domande sul racconto come ad esempio "quale animale avresti scelto?" , "cosa avresti fatto per Gesù se l'angelo fosse venuto da te?" e anche questo potete aggiungerlo al vostro quaderno del Natale.

Ps: l'idea del quaderno di Natale andrebbe portata avanti con gli anni, per cui è come se restasse ogni anno una traccia di quel periodo speciale.

Per gli adulti, queste attività sono fattibili apportando qualche semplice modifica, potrete tenere un quaderno del natale/avvento, oppure continuare con il vostro prayer journal.
Inoltre durante l'avvento su instagram e nel gruppo faremo un semplice percorso basato sul vangelo del giorno e una parola chiave che ci accompagnerà quotidianamente.

Per il calendario dell'avvento vi rimando a precedenti articoli che trovate nell'apposita sezione.

Buon cammino!

martedì 24 dicembre 2019

Gioite e abbracciate (come Maria), è Nato il Salvatore!









Stranamente sarà un articolo corto (forse), avevo semplicemente bisogno di scriverlo ora, di getto.
Giorgia sta costruendo un presepe in cartoncino preso dal mio materiale per il catechismo.
Quella che vedete sopra è la versione fashion/trashion.... (troppo per i miei gusti) di Maria.
C'è una cosa che però mi piace di questa versione, sapete quale?
Le braccia tese..
Sembra che vuole abbracciare chi sta davanti a lei ed effettivamente è ciò che credo faccia ogni volta che ci mettiamo di forte a lei o impugniamo il Santo Rosario (Qui trovate un post a tema) .
La vedo esattamente cosi, sempre con le braccia aperte per noi.. certe volte anche per dire "ma che cavolo stai facendo! Ti sembra il caso?!"; ci sta anche quello.
Me la immagino accanto a noi con una mano sulla nostra schiena e una sulla spalla intenta a sorreggerci e ad ascoltarci per l'ennesima lamentela o per un problema più serio, quello conta poco perchè c'è.
Quelle braccia tese sono quelle che mi (e ci) salvano ogni volta, sono quelle che ci proteggono, cullano, confortano... e credo che qualche pacca non proprio amichevole certe volte ce la meriteremmo ma da Lei non arriveranno mai.
Sono quelle pronte a prenderci per mano per dirci che andrà tutto bene, che, anche se le cose non stanno andando come vorremmo, Lei c'è e soprattutto Gesù c'è e solo per questo non dovremmo avere alcun dubbio che tutto ciò che accade nella nostra vita è per il nostro bene.
Le sue vie sono diverse dalle nostre e sappiamo benissimo quanto sia "brutto" e stressante non poter programmare ogni cosa, ma allo stesso tempo la nostra visione può essere quella estremamente sbagliata per noi.. solo Lui sa e credo sia giusto cosi.
Oggi, in questa vigilia (anche se mi sa che finirò di scrivere a Natale causa trio con mammite acuta), vedendola alla fine di questa gravidanza, vorrei essere io ad abbracciarla per dirle che andrà tutto bene, che sarà una mamma fantastica, che avrà un figlio meraviglioso che darà la vita per noi ma che, per quanto possa essere doloroso, sarà solo l'inizio di un qualcosa di immenso che stravolge la vita dopo più di 2000 anni.
Anche se le mie rassicurazioni sono solo sentimenti "poco utili", per cui a Maria servirebbero a ben poco avendo dalla sua parte Dio, sarebbe un modo per sdebitarmi per tutto ciò che ha fatto, fà e continuerà a fare per me, perchè se c'è una cosa di cui sono certa nella vita è che non mi abbandonerà mai e se non la sentirò accanto a me sarà solo perchè non riuscirò io a sentirla.
In questo Santo Natale vorrei ricordarmi solo del reale significato di questa festa, ovvero la nascita di colui che ci ha salvati dando la sua vita per chiunque su questa terra.
Da Lui voglio imparare a provare quell'amore incondizionato che ci rende liberi, perchè solo cosi si può amare veramente, senza pretendere nulla in cambio, senza pensare che l'amore ci sia dovuto perchè lo doniamo noi, ma vivere pensando che amare senza condizioni (e condizionamenti) è quel sentimento che fa muovere il mondo e lo rende migliore, senza rancore, senza odio, senza doveri, senza minacce, essendo se stessi, la migliore versione di se stessi.
Probabilmente è solo un desiderio quasi infantile o irrealizzabile, ma quando cresci pensando che per essere amata devi fare ciò che gli altri credono, ciò che gli altri dicono o devi compiacere gli altri altrimenti non vali nulla, ti rendi conto che solo l'amore incondizionato può rendere le persone libere, quello è un sentimento che viene da Dio.
Lui ci ama anche quando sbagliamo, quando siamo arrabbiati, quando siamo tristi cosi come ci ama quando siamo felici, fedeli, gioiosi, tranquilli...questo è amore vero, questo è l'amore che, dopo aver preso un sacco di testate contro il muro, ho imparato a volere e a dare almeno in famiglia a mio marito e ai bambini; credo sia molto utile non relegarlo solo alla cerchia ristretta e sicura di casa.
Questo Natale è arrivato velocemente, quasi non me ne sono resa conto e questo rende l'idea di come l'ho vissuto... male, troppo di corsa e troppo carica anche se ho mollato alcune cose,per questo almeno la giornata di festa voglio godermela a pieno o almeno questo è il proposito (che probabilmente andrà a farsi un giro ma almeno ci provo).
Auguro a tutti un sereno e felice Natale, siate felici, sorridenti, gioiosi, spensierati, abbracciate e augurate Gesù nel cuore a tutti, ma fatelo in modo sincero, solo cosi sarà veramente Natale.
Un abbraccio

domenica 22 dicembre 2019

Perdono ma non dimentico.... questa è la fine.




“Sappiamo che, se vogliamo veramente amare, dobbiamo imparare a perdonare.”
(Madre Teresa di Calcutta)

Il Natale si avvicina, mancano pochissimi giorni ed è proprio in quest momenti che probabilmente rischiano di riaffiorare ricordi poco piacevoli se sappiamo che dovremo avere a che fare con persone che ci hanno fatto del male oppure che ci hanno fatto un torto e che pensavamo di aver perdonato.
Ma a Natale condividiamo la stessa tavola.. per cui cosa vuoi fare? Come ti comporterai? Hai fatto un bilancio di ciò a cui potresti andare incontro?
Solitamente a queste domande la risposta è "NO, non lo so/non ci ho pensato"!
A Natale si è tutti più buoni (e un po ipocriti, vedi vecchio post), per questo la priorità dei pensieri è data dall'ignorare la cosa perchè prevalgono sentimenti ben precisi come il rimuginare, magari con un surplus di muso lungo oppure in senso opposto parlando come se niente fosse e dentro c'è un piccolo demone che elenca errori, torti, risposte sbagliate ricevute e chi più ne ha più ne metta.
Volete mettere poi se quella persona fa un passo falso?
Viene aggiunto alla lista di "errori" e quasi è una cosa bella perchè.... "Ecco, vedi... come se non bastasse ha detto quello e quello...capisci perchè non mi convince? Poi per carità, l'ho perdonata per quello che mi ha fatto, però...." e magari siamo noi a vedere quelle cose  perchè siamo prevenute nei confronti degli altri.

"L'ho perdonata però....", quante volte ho sentito questa frase!! Quante volte io stessa ho detto questa frase!! Quante volte questa frase nasconde un'ipocrisia che Satana scansati perchè lo scettro è mio.
In 40 minuti di attesa fuori dal confessionale qualche giorno fa ho ragionato molto riguardo questo tema e mi sono resa conto di quante volte mi sono ritrovata a non confessare questi pensieri perchè dentro di me ero convinta di aver perdonato alcune persone, ma in realtà era una bugia enorme.
Quante volte in confessione ho detto che avevo finalmente perdonato mia madre per ciò che mi aveva fatto.
Poi una volta fuori non ci mettevo molto a ribadire come si era comportata (cosa diversa dal testimoniare una determinata cosa, motivo per cui certe cose vanno riprese) e magari durante il pranzo di Natale le rispondevo male, ero nervosa, stavo sulle mie, non parlavo perchè la sua sola voce mi indisponeva.
Conseguenza? Non passiamo un Natale insieme da 5 anni....  (quest'anno però l'ho invitata a pranzo a Santo Stefano, il che è tanta roba per cui mi do una pacca sulla spalla da sola )
Ora l'ho perdonata? Se devo essere onesta non del tutto ma ci sto lavorando, sono a buon punto, non mi irrita più, ci parlo senza problemi, le scrivo di mia spontanea volontà, ma ancora non riesco a vedere in modo distaccato ciò che è successo; direi che è quasi perdonata, non manca molto.
Un'altra persona che credevo di aver perdonato, quando ero in psicoterapia mi sono resa conto che invece non avevo per niente digerito la cosa, ora posso dire di si, l'ho perdonata ma è una cosa molto recente; ho scoperto che senza il perdono sincero e del cuore non si può andare avanti.

Ma cosa significa veramente perdonare?
Non voglio sostituirmi a psicologi, o a sacerdoti, padri spirituali etc, assolutamente non ne ho la competenza ma posso dirvi cosa ho imparato da tutti loro, si perchè se non avessi ricevuto in dono il loro aiuto, le loro parole, la loro visione della cosa, probabilmente sarei ancora rinchiusa nell'idea che la frase "perdono ma non dimentico" fosse la strada perfetta e giusta.
Mi dispiace dirvi e sottoscrivere che non è cosi.
"Perdono ma non dimentico" è l'orlo del precipizio, è la staccionata marcia che fa da parapetto ad un burrone, se vi appoggiate cadete giù ed è la fine.
"si beh, ma ho perdonato!".
No, se non dimentichi ciò che ti hanno fatto, non hai perdonato, hai semplicemente il colpo in canna pronto da sparare nel momento più opportuno.
Al primo passo falso o parola sbagliata, si va a ripescare e taaaac, servito su un piatto d'argento l'elenco puntato degli errori dove quello appena fatto aveva già un numeretto vuoto perchè si sapeva che sarebbe successo.
Questo non è perdonare perchè per farlo devi saper andare oltre senza sforzi; quando vedi quella persona non devi pensare a cosa ha fatto ma devi vederla per ciò che è ora; nel momento in cui ti capita di pensare a ciò che ti ha fatto non provi nessun sentimento negativo ma solo la voglia di andare oltre fino a che tutto diventi un lontano, sbiadito e sporadico ricordo che non fa più male ma bene.
Come può fare bene un ricordo che dovrebbe essere negativo e /o doloroso?
Basta pensare a tutto il bene che ha portato dopo, ma dopo aver perdonato realmente uno se ne rende conto, prima è estremamente difficile perchè il male farà sempre capolino come un promemoria del cellulare che continuiamo a rimandare.
Se ripenso a un paio di cose che mi hanno letteralmente distrutta tempo fa, ora riesco a vedere quanto bene mi hanno fatto, veramente tanto tanto tanto, mi hanno portata dove sono ora, come sono ora e posso solo ringraziare; poi è ovvio che avrei volentieri evitato di passarci ma oramai è andata per cui prendiamo il bene e facciamolo fruttare.
Invece ci sono un paio di cose  (per assurdo più leggere) che non ho ancora metabolizzato e come conseguenza rendono due rapporti fermi e non potranno evolvere finchè non ci sarà un confronto.

Come è possibile perdonare e non dimenticare di proposito?
A pensarci bene è un controsenso, se perdoni lo fai perchè quella persona si è scusata, ha compreso l'errore, avete chiarito, appianato le cose; che senso avrebbe allora lasciare in un cassetto a portata di mano (di proposito) quel ricordo se non per farci del male da soli?
Non perdonare gli altri ci porta a farci del male; rimuginiamo, siamo nervosi, indisponenti e quant'altro e tutto questo fa male a noi, non all'altra persona.
Siamo un mucchio di autolesionisti che pensano di fare un torto agli altri invece si fanno del male da soli ma ovviamente" dando la colpa agli altri.

Immaginate la stessa cosa da parte di Dio con la confessione.
Noi confessiamo i nostri peccati, le nostre mancanze, i nostri errori e il sacerdote scrive ogni cosa e se la porta a casa, poi la volta successiva quando stiamo per parlare e magari diciamo un errore come la volta precedente, tira fuori il foglio e ci dice "eh ma lo hai già fatto, non mi sembra il caso che Dio ti perdoni visto che sono due di fila...ti sarai anche pentito ma come può perdonarti ancora....".
Invece no, noi ci pentiamo, ci rendiamo conto dell'errore, chiediamo perdono e Dio cancella tutto come se non fosse successo nulla, ci abbraccia ed è sempre con noi.
Per carità, non dico che dobbiamo essere come Dio, però se pensiamo alla confessione e al post confessione, come ci sentiamo quando sappiamo che siamo stati perdonati nonostante tutto?
Bene, anzi, benissimo! Siamo carichi e pronti a dare il meglio.
Allora a piccoli passi potremmo fare cosi ancora noi con gli altri, ci sono tempi anche lunghi, perdonare è difficile, essere consapevoli di averlo fatto veramente è un processo lungo e faticoso ma una volta portato a termine lascia una sensazione splendida di pace, serenità e soprattutto libertà!
Siamo liberi da quelle catene che ci limitavano in molte cose, soprattutto nell'essere vicini a Dio e agli altri.
Chiediamo il suo aiuto per poter essere portatori di pace e di bene, affidiamoci a lui ogni volta che un ricordo o un episodio ci torna alla mente e andiamo avanti.
Siamo ancora in tempo per vivere questo Natale in modo positivo, spensierato, bello, e come già avevo detto in un altro articolo, dobbiamo fare in modo che il nostro cuore diventi la grotta per accogliere Gesù, ma se il nostro cuore contiene anche rancore, rabbia, risentimento, solo accogliendo Gesù e imparando da Lui il perdono, possiamo spazzare via quei sentimenti che ci fanno stare male.
Concludo con una frase di Papa Francesco  che amo molto:

«Come sembra difficile tante volte perdonare! Eppure, il perdono è lo strumento posto nelle nostre fragili mani per raggiungere la serenità del cuore. Lasciar cadere il rancore, la rabbia, la violenza e la vendetta sono condizioni necessarie per vivere felici» 
(Misericordiae Vultus; Papa Francesco).

Buon Santo Natale.
Un abbraccio

lunedì 2 dicembre 2019

Cari San Nicola (alias Babbo Natale) e Gesù Bambino, vi scrivo....



Cari San Nicola (alias Babbo Natale) e Gesù Bambino,
cito entrambi cosi non si offende nessuno e raccatto consensi un po da tutte le fazioni possibili ed esistenti in questo periodo. (ok, dovrò migliorare il mio sarcasmo)
Ho deciso di scrivervi questa lettera perchè credo che anche gli adulti debbano esprimere le loro richieste, non solo i bambini.
Ho un bel po di cose da chiedervi ed è per questo che vi scrivo in largo anticipo, cosi avete tutto il tempo per organizzarvi nell'esaudire almeno alcune delle richieste.
Per prima cosa però vorrei ringraziarvi, da piccola avete reso migliori le mie giornate nel periodo natalizio, non so se effettivamente ci fosse il vostro zampino nel quieto vivere dei miei genitori, ma voglio credere sia cosi.
Sapete benissimo perchè amo il periodo natalizio, creare il presepe e l'albero era il momento in cui la mia famiglia era veramente unita, ci lavoravamo tutti insieme e quando andavo a dormire, ogni sera vedere quelle luci intermittenti colorate sul soffitto della camera da letto mi riempiva il cuore di gioia.
Vogliamo parlare della mattina di Natale?
Uscire dalla cameretta e controllare se nella capanna c'eri tu Gesù Bambino, mi faceva battere forte il cuore, perchè sapevo che una volta aperta la porta della cucina avrei trovato i regali lasciati da Babbo Natale, il tuo caro e fedele aiutante.
Poi sempre la solita routine che tanto amavo, colazione, messa e poi giornata a casa con nonna ( e giro dagli altri nonni), giochi e per pranzo un sacco di cose da mangiare ed immancabili gli antipasti carichi di gelatina che solitamente scartavo perchè era nauseante; poi panettone e il mitico elmo medievale con la scatola del pandoro (non ho mai capito come facesse mio padre a sollevarlo con quel trucchetto che lo rendeva paonazzo...).
Quanti ricordi, e stranamente tutti belli... per questo grazie, grazie grazie...

Ma ora veniamo a noi e alle richieste serie...
Per prima cosa vorrei che bandiste l'idea di addobbare prima di dicembre, per quanto ami il Natale, le tradizioni vanno rispettate, altrimenti che attesa è??
Ok, anche io smetterò di rompere le scatole ad agosto con post natalizi ma almeno in casa non addobbo prima del tempo.
La seconda richiesta riguarda proprio voi due... cosa ne dite di scrivere una missiva (I love medioevo) in cui spiegate che collaborate alla grande e che qui sulla terra non c'è bisogno di bisticciare per questo?
No perchè qui ogni tanto si creano casini per queste cose e vorrei lo evitassero perchè rischiano di buttare al vento questi 24 giorni discutendo di cose poco importanti.
Terza richiesta... è possibile evitare quantità allucinanti di regali limitandosi all'essenziale?
Lo sapete benissimo cosa intendo... non date retta a ciò che vi dicono i genitori, perchè i bambini si sa che chiedono chiedono chiedono, ma l'ultima parola sta al genitore, per cui dovreste magari dare una scossa, leggera si intende... quando stanno esagerando, perchè il Natale è ben altro.
Da piccola ero sommersa di regali da voi e da San Martino, lui poi zitto zitto me ne dava anche più di voi, però nessuno ha mai pensato che il vuoto che c'era dentro non poteva essere colmato dai regali e vedo lo stesso errore anche ora quando portate i regali per i miei figli ai miei genitori.
Non chiedo molto, una scossetta quando mettono mano al portafoglio...e una piccola illuminazione; chiedo troppo?
Quarta richiesta (questa è superficiale)...possiamo mettere un limite alle caramelle? Oppure ridurre il costo del dentista, lascio a voi la scelta perchè qui Giorgia ha qualche problemuccio di carie facili per cui mi fareste un favore... anche perchè con il fatto che mangiano una caramellina circa 4 volte a settimana solitamente le finiamo a ferragosto.
Quinto punto a cui tengo particolarmente...
All'inizio volevo chiedervi di abolire i pranzi/cene in cui vedi parenti di cui manco conosci il nome e a cui fai il sorriso di circostanza e inizia a parlare delle temperature e della mancata nevicata...
Oppure quelle in cui devi avere a che fare con persone che non sopporti e la cena entra in modalità ipocrisia dove nella sedia accanto alla tua c'è Satana che ti picchietta sulla spalla congratulandosi per il lavoro svolto, perchè si, a Natale si diventa tutti più buoni ma nel momento in cui si diventa falsi va tutto a quel paese; un conto è essere "più buoni", altro è essere "falsi" che Giuda levati....
Ecco, non voglio chiedervi di abolire questo, ma di cambiare il cuore delle persone; che si passi dal vedersi una volta all'anno (o se muore qualcuno) al sentirsi qualche volta in più...
Che si passi dal non sopportasi al prendersi una pausa saltando anche un Natale per poi chiarire e ricominciare, altrimenti è meglio uno scambio di messaggi di auguri (solitamente finti e con gattini o pinguini) su wathsapp.
Che si possa imparare a comprendere gli altri, (ok, questa è una sesta richiesta), ad andargli incontro, a parlare, a cercare di non giudicare, di capire che ogni sentimento negativo che si prova fa si che ci porti ad autodistruggerci (no, per favore, non esaudite "autodistruggersi" nel vero senso della parola altrimenti sono la prima a saltare per aria) e a distruggere i rapporti e gli altri...
Ecco, forse la richiesta più importante è proprio questa, che possiate aiutare le persone a cambiare il loro cuore perchè c'è tanto bisogno di cose belle, di amore e di rapporti sinceri, di fratellanza/sorellanza aldilà dei rapporti di sangue...
Se è una richiesta troppo difficile lo capisco, ma con piccoli passi quotidiani magari diventa un pochetto più facile, potreste dare qualche dritta, Gesù Bambino è il top in queste cose e lo so bene.
Aggiungo anche un'altra piccola richiesta, cambiate anche il mio di cuore,perchè ne ho tanto bisogno, veramente tanto e so che senza di te caro Gesù Bambino, (scusa Babbo ma tu esuli da questo discorso ora) non potrei fare nulla e non sarei nulla, fa che il mio cuore diventi una capanna, anzi, LA capanna per accoglierti il 25 dicembre, fa che mi renda conto che solo l'essenziale ci porta e ci tiene attaccati a te e alla vita vera.

P.S: Vi lascio anche una postilla per ricordarvi che nonostante i miei 34 anni, spero ancora possiate fare qualcosa per i mie genitori, sappiate che non demordo...

P.P.S: sapete che il rompi scatole di sotto ultimamente mi sta massacrando, ecco, mandate voi qualcuno a dargliele di Santa Ragione? So che Maria in questo ci sa fare....

Grazie per avermi letta e fatemi sapere se riuscite ad accogliere qualche richiesta...

                                                                                                               Un abbraccio
                                                                                                                      Cristina

lunedì 25 novembre 2019

Calendario dell'Avvento: il Natale si prepara con piccoli passi quotidiani.



Il calendario dell'Avvento è qualcosa che difficilmente può mancare in casa indipendentemente dal fatto che uno sia credente o meno.
C'è quello con le caramelle, i cioccolatini, ora anche con prodotti di makeUp, con cibo, oppure c'è il calendario dell'avvento al contrario che avevamo proposto lo scorso anno e trovate QUI.
Per cui ce ne sono per tutti i gusti, senza far caso al significato religioso, anche se alla fine quell'attesa la si vive anche involontariamente nel momento in cui si ha in casa qualcosa che ci accompagna per questi 24 giorni prima della nascita di Gesù.
Che uno sia ateo, credente, cattolico, pagano (si, pure loro), siamo tutti in attesa anche se non sempre in modo consapevole.

Quest'anno voglio parlarvi di un calendario dell'avvento che mi è stato proposto da mamma Alessandra che segue la pagina.
La proposta mi è piaciuta molto, l'ho studiata, vista, rivista, preparata, sistemata e personalizzata per cui ora è giunto il momento di condividerla.
La cosa che ho apprezzato di più è la possibilità di totale personalizzazione di questo progetto che inoltre è improntato proprio sull'attesa, cercando di far vivere ai bambini il vero spirito del calendario con piccoli passi fattibili per tutti.
Mi ha colpito una frase del libretto della novena per bambini (da cui nasce il titolo del post) ed è "Natale non si aspetta come si aspetta un tram, Natale si prepara!" ; ed è proprio lo spirito di questo calendario, preparare il Natale, preparare (presepe, albero...) e prepararsi all'arrivo di Gesù.

Servono poche cose, di alcune troverete il link al termine dell'articolo per poterli acquistare online.
Ma potete tranquillamente scrivere tutto a mano anche ad avvento già iniziando modificando bigliettini in base anche a come rispondono i vostri figli alla proposta.

Cosa serve?
- 24 sacchettini dove inserire foglietti, bigliettini, card (che poi vi mostro)...
- Card avvento (le trovate online nel link in fondo) **facoltative**
- Fogli colorati o bianchi
- Penne colorate
- Nastro (con cui chiudere i biglietti arrotolati.

Card Avvento
Calendario avvento con sacchetti
I sacchetti li ho trovati alla LIDL, ne avevo altri di carta ma erano rovinati, questi invece saranno riutilizzabili per molto tempo.
Le card dell'avvento sono 26, dal 30 novembre al 25 dicembre, da un lato hanno una frase di Papa Francesco, mentre dall'altra un piccolo impegno da mettere in pratica durante il giorno, per cui ricordatevi di aprirlo al mattino.
(su INSTAGRAM metterò ogni giorno nelle storie la card corrispondente)

Cosa si può mettere all'interno dei sacchetti?
Ora vi dirò come ho strutturato il nostro calendario, poi starà a voi decidere se modificare o personalizzare.
In questo caso meno dolci possibile! Li inserirò l'8 dicembre, ogni domenica, il 13 per Santa Lucia e probabilmente un altro giorno in settimana con effetto sorpresa.
Deve essere un calendario diverso dal solito, per cui anche i dolci devono avere un senso, la domenica è sempre giorno di festa, poi in giorni con delle ricorrenze coma L'Immacolata e Santa Lucia.

Il primo giorno inserirò una letterina di presentazione del calendario, possibilmente scritta a mano e una piccola caramella essendo domenica.
Ogni domenica inoltre, troveranno la spiegazione della candela corrispondente ad ogni settimana di avvento e un piccolo indizio (come una caccia al tesoro) dove poterla trovare.

In occasione dell'8 e del 13 dicembre, inserirò sia un racconto (dell'Immacolata e di Santa Lucia), sia una ricetta per fare torta o biscotti tutti insieme.
Dal 16 troveranno la preghiera della novena a misura di bambino, per cui ogni giorno un foglietto oppure se la stampate potete inserire direttamente le preghiere.

****Utilizzare foglietti colorati e decorati è un lavoro più lungo ma alleggerisce il peso di ogni sacchetto cosi che non rischiate di avere un calendario troppo pesante.*****

Potete inserire anche biglietti in cui spiegate come fare un lavoretto scrivendo l'occorrente e le istruzioni, magari per creare dei biglietti di auguri per parenti e amici.
In altri semplicemente il vangelo del giorno da poter riprendere con loro aggiungendo un disegno da colorare.
La cosa importante è che sia sempre tutto a misura di bambino e in base alla loro fascia d'età, nei 24 giorni avete tante cosa da poter suddividere.

In alcuni giorni invece metterò una preghiera breve (ho acquistato un libretto molto carino dal titolo "preghiere per l'avvento" di cui trovate il link di seguito) oppure una storia tratta dal libro "Tante storie per parlare di Dio" (trovate il link alla fine), nella sezione dell'avvento ci sono dei racconti belli da dividere in varie serate.
In quest'ultimo libretto, al termine di ogni racconto c'è anche una guida per poter arrivare alla morale e condividere ciò che ci ha trasmesso.
Per esempio al termine della storiella "Il diavoletto dispettoso", ci sono domande per riflettere sul cuore della festa del natale, quale messaggio porta Gesù, cosa è veramente il natale?
Altre storie che potete trovare online sono "Il bambino senza scarpe", "La notte Santa" e molto altro..
Alcuni racconti sono lunghi per cui potete dividerli in puntate nelle varie sere.
Una cosa bellissima che mi ha detto Alessandra è che loro certe volte quando la storiella è lunga, la leggono seduti a terra con una candela accesa al centro poi dicono una  preghiera; trovo tutto questo un momento splendido da vivere in famiglia.

Potete sbizzarrirvi, adattarlo ai vostri figli anche scrivendo biglietti mirati riguardo ciò che potrebbe aiutarli in questo cammino, potete modificare in corsa, anche per questo se utilizzate le card avete già un'ottima base, mentre il resto potete crearlo piano piano.
Poi fatemi sapere come procede sia qui che su facebook e soprattutto su Instagram (canale che utilizzerò quotidianamente per condividere il percorso di avvento; taggatemi e utilizzate l'hashtag #folleAvventoCattolico )

Ogni giorno un impegno, ogni giorno una riflessione o un disegno, ogni giorno un piccolo tassello che ci avvicina alla nascita di Gesù sempre più pronti per accoglierlo.
Il calendario dell'Avvento deve essere la nostra occasione per fare posto nel nostro cuore ad una persona importantissima, ma per farlo non basta saperlo, bisogna essere pronti a farGli spazio con i giusti tempi e modi.
Questo calendario è a misura di bambino ma come dice Gesù in Matteo 18,1-5.10
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. 

Per gli adulti ho due libri da consigliare per integrare in questo periodo, uno è "Camminando tra pastori e Re magi" di Luigi Maria Epicoco, un percorso quotidiano; l'altro è "In nome della madre" di Erri De Luca, un libro particolare ma che ho molto amato trovando la prospettiva di Maria nel suo accogliere qualcosa di straordinario.
(Trovate i link di seguito)

Buon cammino, buona preparazione nell'attesa del grande giorno in cui nascerà il nostro Salvatore.

LINK PER ACQUISTI ⇓⇓⇓⇓⇓⇓⇓



*****LIBRO: TANTE STORIE PER PARLARE DI DIO

mercoledì 12 dicembre 2018

Avvento in musica: Adeste Fideles.



Questa settimana vi parleremo di una canzone che chiunque conosce, grandi e piccini... 
ADESTE FIDELES.

Non esiste coro che non abbia nel repertorio natalizio questo canto, almeno in una delle numerose armonizzazioni che ne sono state fatte. 
Cosi come non c'é chiesa nella quale l'intera Assemblea non lo canti a gran voce il giorno di Natale.

La storia di Adeste Fideles ( Venite Fedeli), è sempre stata avvolta nel mistero e ancora oggi purtroppo non si riesce a stabilire con certezza chi possa essere l’autore di testo e musica del tradizionale canto.
Inizialmente il testo fu attribuito a San Bonaventura, uno studioso italiano del XIII secolo, mentre in altri momenti storici, a vari monaci portoghesi, tedeschi, spagnoli e cistercensi.
La musica invece è stata attribuita a molti compositori tra cui i musicisti inglesi John Reading, padre e figlio, Handel e Marcos Antonio da Fonesca (1762-1830) un musicista portoghese, fino ad arrivare al musicista britannico John Francis Wade.

Ma chi è John Francis Wade?
E' un religioso cattolico nato presumibilmente nel 1711 in Inghilterra e morto il 16 agosto 1786 a Douai in Francia.
Wade si guadagnava da vivere copiando e vendendo semplici canti e altre musiche,  e insegnando latino e canti religiosi. 
Fu proprio grazie alla copia di Wade che il canto Adeste Fideles è diventato popolare.
Copia prodotta nel 1743, forse già nel 1740 le cui parole e musica appaiono in cinque manoscritti; il manoscritto Jacobite scritto attorno al 1740-1744, secondo gli editori del New Oxford Book of Carols, sembra sia la prima copia conosciuta scritta dalla penna di Wade.
Poi troviamo una versione simile in The Adeste Fideles: A Study On Its Origin and Development di Dom Jean Stéphan (Devon, Inghilterra: Buckfast Abbey Publications, 1947). 
La copia che appare in questo studio fu trovata dal reverendo Frost nel 1946 ed è l’unica in cui manca la firma di Wade.
Altra copia la troviamo allo Stonyhurst College, Lancashire, 1750. 
In questo caso è la versione trovata in Cantus Diversi pro Dominicis et Festis di John Francis Wade, il cui titolo è mutato in "In Nativitate Domini Hymnus". 
Secondo il curatore della biblioteca dello Stonyhurst College, nella prima riga è scritta Adeste Fideles (e non Adeste Fidelis come si pensava).

Stephan sostiene che Wade scrisse sia le parole che la musica, raccogliendo molti fatti riguardanti i manoscritti stessi.
Nell’esaminare il manoscritto Jacobite, Stephan arrivò al punto di studiarne persino le filigrane, che furono identificate da un esperto e datate tra il 1720 e il 1750, per cui tutto corrispondeva alla mano di Wade.
Notò che la versione di Adeste Fideles nel manoscritto di cui abbiamo parlato sopra, differiva in alcuni aspetti materiali rispetto alle altre versioni conosciute, ovvero nel ritornello che è cambiato da “Venite adorade” a“Venite adoremus” oltre ad essere stato scritto in 3/4, mentre tutte le versioni successive sono scritte in 4/4. 

Il testo Adeste Fideles o Venite Fedeli; originariamente Wade scrisse quattro strofe di Adeste Fideles negli anni ’40.

Adeste fideles laeti triumphantes,
Venite, venite in Bethlehem.
Natum videte Regem Angelorum:
Venite, adorate: Venite, adorate
Venite, adorate Dominum.


Ma nel 1822 furono aggiunti altri tre versi da Abbé Jean Francois Borderies (1764-1832) quando furono stampati nel suo Office de St Omer. 
Si narra che Borderies ascoltò l’inno cantato mentre era in esilio in Inghilterra nel 1793 e scrisse le tre strofe aggiuntive dopo il suo ritorno in Francia nel 1794. 
Inoltre un altro versetto latino fu scritto da un autore sconosciuto ma di origini forse galliche e stampato in Belgio intorno al 1850 e a Parigi intorno al 1868; la prima riga è Stella duce, Magi.

Adeste fideles læti triumphantes,
venite, venite in Bethlehem.
Natum videte Regem angelorum.
Venite adoremus Venite adoremus
Venite adoremus Dominum.

En grege relicto humiles ad cunas,
vocati pastores adproperant,
et nos ovanti gradu festinemus.
Venite adoremus, Venite adoremus,
Venite adoremus Dominum.

Æterni Parentis splendorem æternum,
velatum sub carne videbimus,
Deum infantem pannis involutum.
Venite adoremus, Venite adoremus,
Venite adoremus Dominum.

Pro nobis egenum et fœno cubantem
piis foveamus amplexibus;
sic nos amantem quis non redamaret?
Venite adoremus, Venite adoremus,
Venite adoremus Dominum.


La quarta strofa, di autore anonimo, scritta per l’Epifania

Stella duce, Magi
Christurn adorantes,
Aurum, thus, et myrrham
Dant munera.
Jesu Infanti
Corda praebeamus
Venite adoremus Dominum.


La canzone venne tradotta in inglese molte volte, la prima conosciuta è del 1789 e iniziava con "Come, faithful all, rejoice and sing". 
Nel 1892 c’erano oltre 38 traduzioni!!

La traduzione più popolare di Adeste Fideles in inglese è quella del prete inglese Frederick Oakeley, nato il 5 settembre 1802 a Shrewsbury, nello Shropshire, in Inghilterra. 
In origine, la prima riga cantava "Ye faithful, approach ye", questa versione non venne mai pubblicata ma fu molto utilizzato nella Margaret Chapel tanto che lo portò ad una popolarità diffusa.
Questa nuova versione fu stampata nell’Altar Hymnal nel 1885 come "Ye Faithful, Approach Ye" e divenne la base della versione stampata in The English Hymnal (# 614, 1906) che poi diventò lo standard di questa christmas carol conosciuta come "O Come All Ye Faithful".

Testo di O Come All Ye Faithful

O come, all ye faithful,
Joyful and triumphant,
O Come ye, O come ye, to Bethlehem.
Come and behold Him,
Born the King of Angels;

Chorus
O come, let us adore Him,
O come, let us adore Him,
O come, let us adore Him, Christ the Lord.

God of God,
Light of Light,
Lo! he abhors not the Virgines womb;
Very God, Begotten not created. Chorus

See how the shepherds,
Summoned to His cradle,
Leaving their flocks, draw nigh with lowly fear;
We too will thither
Bend our joyful footsteps: Chorus

Lo! star-led chieftains,
Magi, Christ adoring,
Offer Him frankincense, gold, and myrrh;
We to the Christ child,
Bring our hearts’ oblations: Chorus

Child, for us sinners
Poor and in the manger,
Fain we embrace Thee,
With awe and love;
Who would not love Thee,
Loving us so dearly? Chorus

Sing, choirs of angels,
Sing in exultation;
Sing, all ye citizens of heaven above!
Glory to God,
In the highest; Chorus

At the entrance into the choir. Unison.

Yea, Lord, we greet Thee,
Born this happy morning;
Jesu , to Thee be glory given;
Word of the Father,
Now in flesh appearing. Chorus


Ecco ora la versione in italiano di Adeste Fideles, che tradotta diventa Venite Fedeli, che si canta anche durante le liturgie.
Potete utilizzarla anche per le meditazioni di questo avvento.

Venite Fedeli, l’angelo ci invita
venite, venite a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo,
il Signore Gesù.

La luce del mondo brilla in una grotta:
la fede ci guida a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo,
il Signore Gesù.

La notte risplende, tutto il mondo attende:
seguiamo i pastori a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo,
il Signore Gesù.

Il Figlio di Dio, Re dell’universo,
si è fatto bambino a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo,
il Signore Gesù.

Sia gloria nei cieli, pace sulla terra
un angelo annuncia a Betlemme.
Nasce per noi Cristo Salvatore.
Venite adoriamo, venite adoriamo, venite adoriamo,
il Signore Gesù.
___________________

Ma ora passiamo alle prossime 7 canzoni, troverete dei video per poterle ascoltare e riflettere sul testo.

1. OH LITTLE TOWN OF BETHLEHEM
Video: https://www.youtube.com/watch?v=jyPMDD8fGeA
https://www.youtube.com/watch?v=E3GqXdarBPo

2.ADESTE FIDELES
Video: https://www.youtube.com/watch?v=HiMuelud5uA
https://www.youtube.com/watch?v=_z_bE6b-WiA
https://www.youtube.com/watch?v=nZ7cWPejR0Y

3.O COME O COME EMMANUEL (VENI VENI EMMANUEL)
Video: https://www.youtube.com/watch?v=MD-jBLZSZNU
https://www.youtube.com/watch?v=iWCISA8MOnU

4.GABRIEL’S MESSAGE
Video: https://www.youtube.com/watch?v=ojelXkBUpMo
https://www.youtube.com/watch?v=dQ5wmFi9sfA

5. I HEARD THE BELLS ON CHRISTMAS DAY
Video: https://www.youtube.com/watch?v=M7670CXvPX0
https://www.youtube.com/watch?v=RIsoALn2Aac

6. THERE IS NO ROSE OF SUCH A VIRTUE
Video: https://www.youtube.com/watch?v=tJbVj1gOIRc
https://www.youtube.com/watch?v=uBYpju2YQeo

7.LITTLE DRUMMER BOY
Video: https://www.youtube.com/watch?v=qJ_MGWio-vc
https://www.youtube.com/watch?v=P0HDwfelMJs
https://www.youtube.com/watch?v=3lng_pSEuQQ

Buon ascolto e buona visione!
Diteci se avete anche suggerimenti :)
Cristina.

(Fonte wikipedia, hymn sand carols of christmas, blog della musica)

mercoledì 5 dicembre 2018

Avvento in musica: "Silent Night"



Buon pomeriggio,
il nostro avvento quest'anno sarà tutto a suon di musica, come già scritto nel gruppo e nella pagina facebook, ogni settimana vi proponiamo 7 canzoni natalizie da ascoltare e da meditare per vivere a pieno questo periodo di attesa.
Al termine del post troverete canzoni e link e video per scoprire versioni diverse.
Ogni settimana inoltre scopriremo qualcosa di più riguardo una canzone ben precisa e la prima sarà "Silent Night" o come la conosciamo noi "Astro del ciel".
Non è una scelta casuale, questa canzone in realtà quest'anno compie ben 200 anni e se li porta bene!
Le informazioni di seguito le ho trovate nella rivista "Dossier Catechista" a cui sono abbonata.

La leggenda vede come protagonista padre Joseph Mohr, parroco della chiesa Sankt Nikolaus a Oberndorf, cittadina al confine con l'attuale Austria e un organo che suonava da solo in chiesa...

Era una gelida e nevosa notte, anche speciale essendo il 24 dicembre, la Vigilia di Natale del 1818.
Il giovane prete fu incuriosito e stupito di sentire dei suoni provenire dalla chiesa cosi andò a controllare ed entrando di corsa notò che lo strumento era al suo posto, e nessuno lo stava suonando.
Allora si avvicinò e provò a premere i tasti senza però riuscire a far uscire alcun suono.
Provò con un altro tasto, un altro ancora e un altro ma nulla..nessuna musica e nessuna nota. L'organo era rotto!!
"Colpa dei topi! Hanno mangiato il mantice!", si sarebbe lamentato sconsolato padre Mohr, scorrendo con gli occhi lo spartito che aveva in mano, scritto da lui giusto due anni prima, nel 1816.
Padre Mohr lo aveva composto come poesia, ma aveva l'intenzione di chiedere al suo amico Franz Gruber, maestro di musica, di comporre una melodia all'organo per suonarlo proprio in quella sera, davanti ai fedeli della parrocchia.
"E ora cosa facciamo?", chiese al musicista, che nel frattempo aveva preso una chitarra, e aveva  cominciato a pizzicarne le corde e a canticchiare sottovoce una melodia....
Ed è cosi che inizia la magia: il suono è dolce, penetrante, perfettamente intonato all'atmosfera natalizia che si respira nelle strade della cittadina.
Le parole "Stille nacht! Heilige nacht! Alles schlaft..." sembrano uscire dalla sagrestia e vagano per le strade.
Felicissimo, decise di farla suonare per la Messa di mezzanotte che si sarebbe tenuta quella sera nonostante l'organo fosse inutilizzabile.

I personaggi di questa leggenda sono veramente esistiti e hanno realmente composto parole e musica di quello che possiamo dire essere il canto di natale più utilizzato e conosciuto.
Non abbiamo la certezza che l'organo suonò da solo e si ruppe realmente, anche se l'ipotesi che fosse rotto è plausibile dal momento che quella sera la canzone venne accompagnata dalla chitarra.
Indipendentemente da ciò, questo è un canto legatissimo al Natale e senza non si riuscirebbe ad entrare realmente in questa magica atmosfera.

La melodia venne composta da Franz Xaver Gruber, un organista di successo e insegnante di musica, su richiesta di Padre Mohr, autore del testo.
Le parole sono cariche di significato oltre ad infondere un enorme desiderio di pace.
Fu lo stesso organista a raccontare la leggenda della nascita del canto divenuto oggi, per l'Unesco, patrimonio culturale dell'umanità (lo sapevate?).
Ma il grande successo della canzone, uscì dalla parrocchia grazie ad un certo Mauraher che, dopo aver ascoltato la canzone, la portò nel 1819 in Tirolo avviandone in questo modo la diffusione in tutta Europa.
Nel 1822 fu suonata a Salisburgo, davanti al sovrano Francesco II e allo zar Alessandro di Russia.
Nel 1859 Una versione arrivò addirittura a New York intonata dai fratelli Rainer...
La prima traduzione in inglese, dal titolo "Silent Night", fu realizzata dal prete episcopale John Freeman Young nel 1859.
In vent'anni la canzone arrivò oltreoceano...
La versione italiana incece ha il titolo "Astro del ciel", come potete immaginare non è la traduzione letterale dall'originale altrimenti sarebbe stato "Notte silenziosa", la versione italiana è opera di Angelo Meli, un sacerdote lombardo.

Nel 2005 venne presentato a Cannes un film che parla della "Tregua di Natale", fatto realmente accaduto nel dicembre del 1914, quando in piena prima guerra mondiale dalle trinee inglesi e tedesche si sarebbe levato l'inno nelle rispettive versioni, a testimoniare come nemmeno l'orrore della guerra aveva spento l'amore portato dalla nascita di Gesù.

Questo è qualcosa di più di un semplice canto di Natale, è un inno alla pace che non cesserà mia di essere attuale.
In occasione del bicentenario, Stille Nacht verrà celebrato in tutta l'Austria la Vigilia di Natale, con una serie di eventi nei luoghi della sua storia con feste e preghiere.

Vi riporto di seguito il testo:

Astro del ciel,
Pargol divin,
mite Agnello redentor!
Tu che i vati da lungi sognar,
tu che angeliche voci annunziar:
luce dona alle menti,
pace infondi nei cuor.

Astro del ciel,
Pargol divin,
mite Agnello redentor!
Tu disceso a scontare l’error,
tu sol nato a parlare d’amor:
luce dona alle menti,
pace infondi nei cuor.

Astro del ciel,
Pargol divin,
mite Agnello redentor!
Tu di stirpe regale decor
tu virgineo, mistico fior:
luce dona alle menti,
pace infondi nei cuor.

Qui di seguito vi riporto le 6 canzoni con rispettivi video, alcuni in versioni particolari.

1. ANGELS, FROM THE REALMS OF GLORY
[James Montgomery, 1816]

2. GOD REST YE MERRY GENTLEMEN

3. SEE AMID THE WINTER'S SNOW 

4. THE FIRST NOEL 

5. THE HOLLY AND THE IVY 

6. SILENT NIGHT 

Buon ascolto.
Cristina
[fonte: Dossier Catechista, edizione Elledici]

mercoledì 28 novembre 2018

Calendario dell'Avvento al contrario, fai la differenza!



Carissime folli donne cattoliche,
sta per iniziare il percorso di Avvento che come ogni anno ci accompagnerà e ci aiuterà a prepararci giorno dopo giorno alla nascita di Gesù, del nostro Signore e Salvatore.
Per cui vogliamo proporvi un avvento alternativo, facile da mettere in pratica con 3 semplici passi:
1- Fai la differenza!
2- Ogni piccola cosa aiuta.
3- Diffondi l'amore!
Per farlo vi proponiamo due alternative + una.

Questo periodo è ricco di consumismo, di regali, di doni fatti a chi amiamo e doni ricevuti, magari anche molto costosi, il calendario dell'avvento diventa un semplice calendario dove ai bambini importa solo del dolcetto o del cioccolatino e nulla di più.
Online si trovano tantissimi modi per creare un calendario dell'avvento non solo goloso ma anche che possa arricchire lo spirito sia per grandi che per piccini.

Quello che invece vi proponiamo oggi, è un calendario dell'avvento al contrario...e un'attività per il giorno di Natale; un modo per trasmettere anche ai bambini un modo concreto per essere cristiani nella vita quotidiana.

Calendario dell'avvento al contrario????
Si!!! In questo modo, il calendario dell'avvento ci fa veramente vivere e mettere in pratica il nostro essere cristiani ogni singolo giorno dal primo all'ultimo giorno di avvento.
In questo caso non si riceve un dono al giorno ma si dovrà fare un dono al giorno; anzichè aprire la casellina per prenderti il tuo bel cioccolatino, metti qualcosa in un cestino oppure in una busta.
Ogni giorno dovrete mettere da parte una cosa diversa e al termine dell'avvento la donerete a chi ne ha bisogno tramite la parrocchia, associazioni oppure personalmente se conoscete chi può averne bisogno.

Sono piccoli atti di generosità che fanno una grande differenza.

In che modo è possibile fare il  calendario dell'avvento al contrario?
Noi vi daremo due opzioni diverse in modo che ognuno possa decidere quale fare in base anche alle proprie possibilità.

Prima  di tutto dovete cercare  un ente di beneficenza, oppure chiedete in parrocchia per sapere se  serve qualcosa di specifico, in qualsiasi caso, anche se conoscete qualcuno che ne ha bisogno, le cose importanti sono le stesse della colletta alimentare con aggiunta di articoli per la pulizia quotidiana e da toeletta.
Non ci è lecito “passare oltre“ con indifferenza, ma dobbiamo fermarci accanto a chi soffre, chiunque esso sia. E far dono di se stesso. (Giovanni Paolo II)
1. Il Cestino/scatola

Consiste nel preparare un cestino o meglio, una scatola, già divisa in 24 scomparti numerati in modo da vedere piano piano la scatola che si riempie.
Potete renderla più carina ricoprendola con carta regalo come nella foto qui di seguito.



Preparate una lista di cose che vorreste mettere oppure potete decidere di giorno in giorno parandone con i bambini magari anche in base a quello che avete vissuto durante la giornata oppure se leggendo il vangelo del giorno avete avuto qualche spunto per capire cosa aggiungere.
Ogni giorno a turni mettete ciò che ritenete opportuno, sia donazioni alimentari come un pacco di pasta, di riso, oppure della farina, tonno etc... oppure un giocattolo, articoli da toeletta come salviettine umidificate, spazzolino e dentifricio, bagnoschiuma, abiti usati etc...
Una volta terminato, portate tutto dove avete deciso oppure a chi avete deciso, sicuramente per loro sarà un regalo di Natale meraviglioso, il più bello che avrebbero potuto desiderare.

2. Il Sacchetto (Blessing Bag)


Il sacchetto è impostato in modo simile, ma con cose più essenziali e meno voluminose perchè lo scopo è sempre quello di donare ai bisognosi ma direttamente ai senzatetto e a chi sappiamo possa essere in difficoltà, a chi non ha una casa.
In poche parole è un "sacchetto delle benedizioni" che potete creare durante l'avvento e tenere  in auto in modo che se doveste incontrare qualcuno bisognoso lo avete sempre a portata di mano ed è un ottimo modo per trasmettere ai figli il senso di "aiutare il prossimo".
In questo sacchetto potete mettere degli snack (e un succo), spazzolino e dentifricio, calze calde, una berretta, guanti, salviettine umidificate, una banconota o delle monete, fazzoletti di carta, per le donne anche degli assorbenti.
Inoltre potete anche inserire i campioncini di shampoo e doccia schiuma, quelli nelle bustine cosi occupano poco spazio.

Io non sono che una piccola matita nelle mani di Dio, che sta scrivendo e inviando una lettera d’amore al mondo.
(Madre Teresa di Calcutta)
Ora invece passiamo all'attività da fare il giorno di Natale....
- il Blessing Jar ovvero il Barattolo delle Benedizioni.


In cosa consiste il "Barattolo delle Benedizioni"?

E' un semplice barattolo con all'interno dei bigliettini scritti a mano con passi del vangelo da donare ai parenti e a chi vedremo il giorno di Natale come benedizione per quel giorno.
Lo potete tenere in borsa se andate a fare il giro di auguri dai parenti e una volta arrivati, come augurio gli dite di estrarre un bigliettino con una benedizione per loro.
Se invece siete voi a ricevere le persone, potete mettere il barattolo al centro del tavolo oppure sul tavolino accanto alla porta e potete far estrarre il biglietto appena arrivano oppure a fine visita.
In alternativa ai bigliettini, potete scrivere dei versetti sugli stecchi simili a quelli dei ghiaccioli, in commercio trovate quelli più larghi, in modo che possa essere utilizzato anche come segnalibro.

“Amando il prossimo e prendendotene cura, percorri la tua strada. Aiuta, quindi, chi è al tuo fianco mentre cammini in questo mondo, e arriverai accanto a colui con il quale desideri rimanere per sempre” – Sant'Agostino
Alcuni semplici spunti per poter vivere un Avvento diverso dal solito, volto all'altro, al donare senza ricevere nulla in cambio, quel donare con la "D" maiuscola, come Gesù ci ha sempre insegnato.
Buon inizio di Avvento a tutti e che possa essere un percorso di riscoperta dell'essere cristiani al servizio del prossimo.
Buon cammino.
Cristina