Pensavo che scrivere un'intera guida di quaresima, anche piuttosto dettagliata, mi avrebbe permesso di essere super preparata e pronta per l'inizio di questo tempo intenso e tosto.
Bene! So già cosa fare giorno per giorno, ho già configurato nella mia mente ogni passo da fare e anche come sistemare eventuali intoppi, perfetto!
Poi sento bussare alla porta, vado ad aprire e la realtà mi da una bastonata in testa con una settimana di anticipo.
Ebbene, vi svelo un segreto, credere di essere sulla strada giusta e di essere prontissima è stato un pensiero decisamente stupido!
Ho potuto constatare che questo, spiritualmente parlando, è uno degli anni più pensanti e tosti da che ne ho memoria.. e ancora la quaresima non è iniziata!!!
Partire già con la bandiera bianca alzata non è molto incoraggiante.
Fortunatamente c'è qualcuno (tutti) molto più saggio di me, che invece di avere una bandiera bianca è proprio totalmente vestito di bianco, ma non è uno che si arrende.. tutt'altro.
Questa persona di bianco vestita noto che dà sempre ottimi consigli per cui ne ho cercati un po' per vedere se potessi avere una sorta di illuminazione.
Beh, l'illuminazione non c'è stata, ma alcuni suoi consigli sono stati molto utili....
In una delle sue catechesi disse:
Ed è cosi, ogni anno, ogni volta, ma non demordiamo, tutte le volte ci proviamo lo stesso pensando che l'esperienza dell'anno prima ci abbia fatto da "scuola"...
[Nella Quaresima] siamo invitati ad intraprendere un cammino nel quale, sfidando la routine, ci sforziamo di aprire gli occhi e le orecchie, ma soprattutto aprire il cuore, per andare oltre il nostro "orticello".
Papa Francesco
Avevo già l'orticello bello pronto, avevo messo in primo piano il mio porto sicuro, ovvero la pianificazione, mail problema non è quello, la pianificazione, se sana, va benissimo.
Il mio orticello era fatto di appigli per evitare che qualcosa andasse storto, era fatto di piani B, C e pure D per far in modo di avere una quaresima perfetta.
Ma cosi facendo, rischiavo di ritrovarmi a dover fare i conti con l'ansia da prestazione per non parlare dei sensi di colpa e cosi via..
Papa Francesco ha perfettamente ragione, e la cosa divertente è che nella guida io stessa vi ho scritto più volte di non fossilizzarvi su una routine ma di adattare le attività agli impegni e di non esagerare.
OK...
Abbiamo letto le parole di Papa Francesco, bene, lo ascoltiamo cosi partiamo con il piede giusto!
Ed eccoci qui, pochi giorni dopo, pronti ad iniziare il cammino di quaresima, con una lista di cose da fare (peggio della prima), progetti, idee, libretti a destra e sinistra con più proposte quaresimali (cosi prendo un po' qua e un po' là), lo stato d'animo talmente carico e gasato da farci credere che ogni giorno sarà perfetto.
Passa ancora qualche giorno e dobbiamo fare i conti con la realtà, e non è cosi rosea come avevamo previsto.
Ed è cosi, ogni anno, ogni volta, ma non demordiamo, tutte le volte ci proviamo lo stesso pensando che l'esperienza dell'anno prima ci abbia fatto da "scuola"...
Magari mi sbaglio, ed è un discorso solo ed esclusivamente mio, ma parlo al plurale perché non mi va di sentirmi sola.
Poi, per una volta, proviamo a non avere grandi aspettative, a partire piano piano, facendo un passo al giorno attraverso il diserto.
Attraverso inteso sia come passare attraverso il deserto, l'aridità, i momenti di totale assenza di tutto (fede compresa) e passare attraverso, inteso come andare oltre e superarlo.
Torno a citare Papa Francesco, che durante una catechesi qualche anno fa disse:
Attraverso inteso sia come passare attraverso il deserto, l'aridità, i momenti di totale assenza di tutto (fede compresa) e passare attraverso, inteso come andare oltre e superarlo.
Torno a citare Papa Francesco, che durante una catechesi qualche anno fa disse:
“La Quaresima giunge a noi come tempo provvidenziale per cambiare rotta, per recuperare la capacità di reagire di fronte alla realtà del male che sempre ci sfida.”Sappiamo benissimo che il male ci sfida spesso, c'è chi addirittura sembra averci fatto l'abbonamento annuale, poi c'è il semestrale (non continuativo, altrimenti sarebbe troppo facile e prevedibile), poi il bimestrale, il mensile e rischiamo di non farci quasi più caso.
Rischiamo soprattutto di non chiamarlo più con il suo nome ma pensando sia semplicemente routine.
Non ci facciamo più caso fino a quando, non arrivano i tempi forti...
Non ci facciamo più caso fino a quando, non arrivano i tempi forti...
E' allora che l'abbonamento se lo prende lui, il male, come se gli fosse dovuto, come se quello fosse l'appuntamento fisso al quale non potrebbe mai mancare...
Allora se l'abbonamento all'inizio era settimanale oppure "al bisogno", ecco che si concentra tutto dal mercoledì delle ceneri fino al giorno di Pasqua poi puff... svanito....almeno per un po' o almeno non cosi devastante.
Cosa possiamo fare per non caderci?
Cambiare rotta!
Quando ci rendiamo conto che il male ci sta addosso e continua a bussare alla nostra porta possiamo, anzi, dobbiamo reagire!
Possiamo farlo, ne siamo in grado, ne sono certa, perché nel momento in cui ci rendiamo conto che qualcosa ci sta deviando dalla nostra strada, noi dobbiamo virare ancora di più, lasciare la strada della voglia di perfezione, evitare la deviazione del male e imboccare quella strada (spesso in salita) che ci porta a Dio.
Allora se l'abbonamento all'inizio era settimanale oppure "al bisogno", ecco che si concentra tutto dal mercoledì delle ceneri fino al giorno di Pasqua poi puff... svanito....almeno per un po' o almeno non cosi devastante.
Cosa possiamo fare per non caderci?
Cambiare rotta!
Quando ci rendiamo conto che il male ci sta addosso e continua a bussare alla nostra porta possiamo, anzi, dobbiamo reagire!
Possiamo farlo, ne siamo in grado, ne sono certa, perché nel momento in cui ci rendiamo conto che qualcosa ci sta deviando dalla nostra strada, noi dobbiamo virare ancora di più, lasciare la strada della voglia di perfezione, evitare la deviazione del male e imboccare quella strada (spesso in salita) che ci porta a Dio.
Ma come...Non dobbiamo semplicemente tornare sui nostri passi?
No, perché probabilmente la strada è una di quelle a fondo chiuso o piena di segnali strani dove fai pure fatica a girare la macchina per tornare indietro e resti incastrato.
Cambiare proprio rotta permette di avere una visuale diversa, un panorama nuovo e un compagno di viaggio speciale... il Signore.
No, perché probabilmente la strada è una di quelle a fondo chiuso o piena di segnali strani dove fai pure fatica a girare la macchina per tornare indietro e resti incastrato.
Cambiare proprio rotta permette di avere una visuale diversa, un panorama nuovo e un compagno di viaggio speciale... il Signore.
Senza di Lui, quella strada sarebbe solo una salita pesante con rischio di caduta massi ogni 2 metri talmente stretta da doverla percorrere rasente muro.
Per cui, scrolliamoci di dosso le nostre aspettative, i nostri sensi di colpa, la nostra voglia di perfezione e il desiderio di fare in modo che questa possa essere la quaresima perfetta.
Il giorno delle ceneri ce lo insegna, a capo chino ci viene messa della cenere per farci da promemoria, per ricordarci la nostra piccolezza, le nostre fragilità e che senza di Lui, saremmo solo semplice e misera polvere.
Facciamone memoria ogni volta che cercheremo di metterci su di un piedistallo perché qualche giorno sta andando alla grande... poi si, una bella pacca sulla spalla ce la possiamo dare.
Buon cammino e per chi seguirà il percorso della guida, ci sosteniamo (e becchiamo) su telegram.