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venerdì 26 ottobre 2018

Cucito Creativo: tutorial per Commemorazione dei defunti.


Buongiorno a tutte,
eccoci con il secondo tutorial di cucito creativo con qualcosa di diverso e incentrato sulle ricorrenze che ci saranno a breve, ovvero Santi e Commemorazione dei defunti.
Floriana ha dato vita ad un tutorial splendido e che può coinvolgere anche i bambini soprattutto per aiutarli a capire che se una  persona "torna alla casa del padre" è con Lui; non a caso si dice anche che "passa a miglior vita" ovvero oltre la morte ci aspetta Gesù per cui una vita migliore alla sua presenza, o per lo meno io lo interpreto cosi.

Ma ora vi lascio subito alla spiegazione di Floriana, poi aspettiamo i vostri lavori!!

Faremo una croce bianca (simbolo di purezza) con dei fiori.
Ogni fiore rappresenta un nostro defunto che vogliamo commemorare in occasione della "Commemorazione dei defunti" , oppure in occasione della festa dei Santi, può rappresentare un Santo.



Occorrente:

- Panno lenci bianco per la croce e colorato per i fiori se volete farli voi.
- forbici
- ago
- filo bianco
- cartoncino per ritagliare una croce della grandezza desiderata.
- velcro adesivo
- ovatta per l'imbottitura


Ritagliate su cartoncino due croci di 18 x 15 x 3 cm


Posizionando il cartoncino sul panno lenci bianco segnate con una matita i bordi più 1 cm per le cuciture. (immagine 2.)

Per i fiori.
Ritagliare un rettangolino di stoffa della misura desiderata (in foto è 6x4, immagine 4.).
Piegare a metà come nell'immagine 3.
Passare il filo e tirare quasi ad arricciarlo. (come nell'immagine 5. 6.)




Dopo aver formato il fiore, cucire la base per tenerlo chiuso (immagine 7. e 8.)
Ora prepariamo la corona che sarà la base del fiore.
Ritagliare una corona di 4x2, se utilizzate il panno lenci bianco potete colorarlo di verde con un pennarello, dopodiché attaccarla al fiore (immagine 9. 10. 11.).


Torniamo alla croce.
Ritagliamo la sagoma della croce precedentemente preparata, iniziamo a cucire la croce in vari punti (immagine 12.)  per permettere di girarlo e quindi nascondere le cuciture.
Mano a mano aggiungiamo l'ovatta per imbottire la croce (immagine 13.)
Una volta riempita, terminiamo le cuciture (immagine 14.) ed ecco pronta la base (immagine 15.)



Aggiungere il velcro sotto i fiori e sulla croce.
Applicate i fiori o fateli applicare ai vostri figli.
Il lavoretto è pronto!


Come fiori potete anche crearli in modo diverso, ovvero ritagliando le forme dai panno lenci colorati e applicando sul retro il velcro.

Spero vi sia piaciuto, fateci vedere i vostri lavori.
A  novembre il prossimo tutorial!
Un abbraccio
Floriana e Cristina.

venerdì 26 gennaio 2018

Carnevale, va bene mascherarsi?


Buon pomeriggio,
oggi ho rivisto e risistemato questo vecchio post a tema "Carnevale" dato che si sta avvicinando.
Da che ricordo ho sempre dato per scontato che il carnevale fosse festeggiato da chiunque, senza pormi chissà quanti dubbi a riguardo nonostante personalmente non ami affatto questi giorni... anzi,non li sopporto proprio.
Nulla a che vedere con le origini di questa ricorrenza ma di base non ho mai amato travestirmi, soprattutto intorno agli 11/12 anni, dove si passa dai vestiti da principessa a quelli da "teppista" o "punk"con jeans bucati, bandana, disegni in viso, manganello di plastica (negli anni '90 si usava cosi) e ti ritrovavi a dover passare le giornate a scappare correndo per il paese perchè "quelli più grandi" rincorrevano te e il tuo gruppetto di amici con la schiuma (con cui ti avrebbero riempito da capo a piedi), oltre ad avere dei simpatici manganelli, si di plastica, ma riempiti con della sabbia!
Quelli però me li evitavano perchè ero una ragazza ed erano amici di mio fratello, avere certe conoscenze serviva ;)
La sera poi se uscivi dovevi stare attenta a quelli che avevano già la patente perchè c'erano delle guerriglie con uova marce che fortunatamente non ho mai preso, ma in giro per il paese lasciavano decisamente il segno per giorni.
Ecco, il carnevale lo lascerei solo per la fascia d'età 0-9 anni, anche se nonostante tutto non ho la benché minima idea di come lo festeggino i ragazzini di oggi oltre la scuola elementare.
Mia figlia ha 7 anni e mezzo  ed è ancora nel periodo principesse, vestiti lunghi e super eleganti, mio figlio di 5 anni è in fase Spiderman e Tartarughe Ninja, mentre il piccolo di un anno starebbe bene con qualsiasi cosa.
Torniamo a noi, la domanda del titolo credo sia lecita dal momento in cui ad oggi mettono Carnevale e Halloween sullo stesso piano ignorando i significati di una e dell'altra festa.
In realtà sappiamo benissimo che non è cosi ma quando ad halloween noi cattolici ricordiamo di che tipologia di festa si tratta, la classica frase in risposta è "ma alla fine ci si traveste come a carnevale...", si peccato che in realtà sono due cose distinte.

Allora, che cosa è il Carnevale?
Il Carnevale è il periodo che precede la quaresima, si festeggia con feste mascherate, vere e proprie  sfilate di carri allegorici, gare in maschera etc.
Si conclude il giorno di martedì grasso, ovvero il giorno che precede il mercoledì delle ceneri, (primo giorno di quaresima).
Il nome deriva probabilmente dal latino medievale carne levare, cioè "togliere la carne" dalla dieta quotidiana, in osservanza del divieto nella religione cattolica di mangiare la carne durante i quaranta giorni di quaresima.
Non è certo una festa religiosa, tuttavia non avrebbe molto senso senza il calendario delle festività liturgiche, perciò una riflessione sull'origine e sul significato può essere utile anche per capire la fede.
Le radici sono molteplici, si spazia da quelle ebraiche, pagane, cristiane che ci rimandano ad aspetti comuni dell’uomo di tutti i luoghi e di tutti i tempi.
Nel calendario ebraico ad esempio, il carnevale corrisponde grosso modo la festa dei Purim, che ricorda la salvezza di Israele dall’incombente persecuzione degli ebrei nel regno di Persia, salvezza conseguita, secondo il racconto biblico, dalla regina Ester.
Allo stesso tempo, dietro questa festa che possiamo definire "profana", che aveva e ha tuttavia il suo posto nel calendario religioso, c’è quella conoscenza del ritmo del tempo, validamente espressa nel libro di Qoèlet.
"Tutto ha la sua ora e c’è un tempo per ogni cosa sotto il sole: un tempo per la nascita e un tempo per la morte, un tempo per piantare e un tempo per cogliere ciò che si è piantato…un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per lamentarsi e un tempo per ballare”"(Qo 3,1ss.).
[per info riguardo il Qoèlet vi mando QUI]

Tornando alle origini del carnevale, oltre al collegamento ebraico  c'è quello pagano,che si serve di maschere dei paesi alpini e svevo-germanici dove si celebravano i riti della cacciata dell’inverno, dell’esorcismo delle potenze demoniache per cui la maschera diveniva una protezione dal mondo che cambiava.
A questo punto accade una cosa molto significativa: la maschera demoniaca si trasforma, nel mondo cristiano, in una maschera divertente; la lotta pericolosissima con i demoni si cambia in gaudio prima della gravità della Quaresima.
In questa "mascherata" avviene ciò che ritroviamo spesso nei salmi e nei profeti, ovvero diviene scherno di quegli dei che chi conosce il vero Dio non deve più temere!
Quelle maschere sono diventate qualcosa di divertente, esprimono la gioia da parte di chi invece prima aveva paura.
In poche parole, avviene una specie di "liberazione cristiana", la libertà di quell’unico Dio, che rende perfetta quella libertà ricordata dalla festa ebraica dei Purim.
Con il cristianesimo quei riti pagani tramutarono il loro carattere magico e rituale per diventare e rimanere semplicemente una forma di divertimento popolare.
Durante il Medioevo e il Rinascimento i festeggiamenti in occasione del Carnevale furono introdotti anche nelle corti europee ed assunsero forme più raffinate, legate anche al teatro, alla danza e alla musica.
Ancora oggi il Carnevale rappresenta un'occasione di divertimento e si esprime attraverso il travestimento, le sfilate mascherate, le feste.
Feste e sfilate che spesso, almeno da noi, sono organizzate dagli oratori come occasione per divertirsi insieme, ben diverso dal messaggio trasmesso da halloween (di cui preferisco non parlare).
Da noi ci sarà una sfilata organizzata dall'oratorio con un tema ben preciso, ogni anno è un tema diverso, quello precedente riguardava i cartoni animati.
I ragazzi si impegnano nel costruire il carro a tema, quindi diventa anche un ottimo modo per trascorrere del tempo in oratorio tutti insieme nel creare qualcosa di bello e gioioso.
Per cui rispondendo alla domanda da cui ha avuto origine il post, direi proprio di si, va bene mascherarsi senza però esagerare, senza diventare volgari e senza fare del male agli altri.

Buon carnevale!! a breve arriveranno post riguardo le ceneri e la quaresima...
a presto.
Cristina
[le fonti di tutto questo sono innumerevoli, recuperate da vecchi file]

venerdì 10 novembre 2017

San Martino, per noi portatore di doni.


Buonasera,
stasera inizio i port riguardo le "tradizioni di famiglia" dato che si avvicina il periodo natalizio e con esso Santa Lucia e Babbo Natale con i loro doni.
Ne parlo in largo anticipo per un motivo semplice,  sono cresciuta con San Martino come apripista delle festività, ed essendo domani la sua festa è il momento per scrivere qualcosa.
Nel nostro paesello c'è la chiesa di San Martino e all'esterno è presente il disegno (fatto con le pietre) di questo Santo a cavallo.
Qualche anno fa scrissi già un post  riguardo ma preferisco dividerli per parlarne meglio.

San Martino, vescovo, nel giorno della sua deposizione: nato da genitori pagani in Pannonia, nel territorio dell’odierna Ungheria, e chiamato al servizio militare in Francia, quando era ancora catecumeno coprì con il suo mantello Cristo stesso celato nelle sembianze di un povero. Ricevuto il battesimo, lasciò le armi e condusse presso Ligugé vita monastica in un cenobio da lui stesso fondato, sotto la guida di sant’Ilario di Poitiers. Ordinato infine sacerdote ed eletto vescovo di Tours, manifestò in sé il modello del buon pastore, fondando altri monasteri e parrocchie nei villaggi, istruendo e riconciliando il clero ed evangelizzando i contadini, finché a Candes fece ritorno al Signore. (Tratto da Santi e Beati) 

San Martino, per i bambini è portatore di doni con il suo cavallo, per noi adulti è il santo che tagliò il suo mantello per riscaldare un povero, nonostante avesse genitori pagani, all'età di 10 anni volle diventare cristiano; a 18 anni dopo il gesto del mantello e aver ricevuto in sogno Gesù Cristo, si fece battezzare.

Da piccoli aspettavamo con trepidazione questo momento, era tradizione preparare la sera prima delle carote e delle foglie (delle betulle che avevamo in giardino)  per il cavallo di San Martino in fondo alle scale, il tutto ovviamente sistemato con molta cura.
Preparavamo anche qualcosa da mangiare e da bere per il Santo.
Inoltre non poteva mancare la letterina sia per casa nostra che per i nonni, dove di solito scrivevamo:
"Caro San Martino,
sono una bambina (bambino) piuttosto brava (o) , portami quello che vuoi."

Il giorno dopo per prima cosa andavamo a controllare che il cavallo avesse mangiato tutto per capire se era passato, e solo dopo andavamo a controllare i doni ricevuti e trovavamo sempre il bicchiere vuoto e qualche briciola del cibo che avevamo preparato.
Dopo il controllo andavamo dai nonni che abitavano di fronte nella speranza di aver ricevuto qualcosa.
A casa nostra un lato del tavolo era per me e l'altro per mio fratello, dai nonni invece i regali erano su due poltrone, quella di destra mia e quella a sinistra per mio fratello.

Sono passati tanti anni ma ricordo ancora la gioia nel preparare la letterina e il cibo per il cavallo.
Erano momenti difficili da dimenticare soprattutto per si respirava una serenità che difficilmente andava oltre le feste quindi diciamo che "facevamo il pieno" in queste occasioni.

Da qualche anno vivo in un paese diverso, è solo a 5 km di distanza quindi particolarmente vicino ma qui come in tutti i paesi vicini, non festeggiano San Martino; in realtà il nostro era l'unico paese della zona ad averlo come tradizione.
Devo ammettere che mi manca il fatto che qui non si festeggi, c'è da dire che i nonni vivono ancora nel paese dove siamo cresciuti quindi i bambini fanno lo stesso la letterina, ma non è la stessa cosa.
Ieri hanno preparato le letterine, una l'hanno data ai nonni (genitori di mio marito), mentre stamattina ho portato l'altra l'ho portata stamattina a mio padre.
Domani nel primo pomeriggio andremo a vedere cosa hanno portato (in realtà ho preso io stamattina dei vestiti per tutti e tre i bambini e li ho portati ai nonni, l'incognita sarà mio padre che di solito abbonda).

A dicembre si passa a Santa Lucia, non sento questa festività come portatrice di doni non avendola mai vissuta in prima persona ma all'asilo di mio figlio fanno trovare un piccolo dono per ogni bambino nelle loro classi, quando si arriva la mattina si trova in giro del fieno, scatoloni, un piccolo caos per far credere ai bambini che nella notte Santa Lucia è stata all'asilo per portar loro dei piccoli doni.

La prossima sarà Santa Lucia, ma ne parleremo tra un pò...
Non esiste nulla di più bello che trasmettere di generazione in generazione questo genere di tradizioni per far sognare i bambini e perchè no, far sognare anche noi adulti insieme a loro.
Che il Signore vi benedica.
Cristina.

sabato 31 dicembre 2016

Buon anno nuovo

Buongiorno,
Sono stata assente per parecchio ma sono scusata, il 31 ottobre è nato il mio terzo figlio.
Tra un paio di mesi arriverà un computer nuovo quindi riuscirò ad essere decisamente più presente, ora sono passata per gli auguri di fine anno.
Un altro anno stai per finire, ricco di alti e bassi come sempre, l'importante è prendere tutto ciò che c'è stato e trasformarlo in un seme da piantare alla soglia del nuovo anno...
Se durante l'anno qualcosa non va come vogliamo non dobbiamo di certo incolpare il nulla, è semplicemente la vita che scorre e ciò che accade è base o conseguenza di ciò che siamo e diventeremo.
Quindi se un anno è andato male pensiamo a cosa abbiamo fatto per migliorarlo, se la risposta è "nulla" allora rimbocchiamoci le maniche e vediamo di fare veramente qualcosa perché la bellezza della vita non si trova stando seduti ad aspettare ma vivendo ogni attimo con tutto noi stessi.
Poi ovviamente per tutto ringraziamo il Signore che è presente in ogni secondo della nostra vita e da un senso ad ogni cosa ❤❤
Buon anno a tutti ❤🌟 che possiate vivere la vostra vita a pieno, senza lamentarsi di ciò che accade ma provando a modificarlo, parlando sempre bene degli altri e smettendo di parlare male di chi ci circonda perché quello è solo veleno per noi è per gli altri.
Donatevi perché in questo modo riuscirete ad assaporare la gioia della vita ❤
Che il 2017 possa essere solo l'inizio di qualcosa di meraviglioso 🌟
Cristina


lunedì 9 dicembre 2013

Tanti cambiamenti...grazie al Signore.

Buon pomeriggio,
l'ultimo post risale a ben 1 mese fa, tantissimo e non pensavo di avervi lasciati per cosi tanto tempo.
In questo mese sono accadute moltissime cose, beh non cosi tante ma devo dire piuttosto significative per il mio percorso sia di fede che di vita dandomi continuamente la conferma che il Signore è veramente grande!
In un precedente post vi avevo raccontato di quella vicenda ben poco piacevole accaduta con il compagno di mia madre in cui lui aveva alzato le mani e mia madre non aveva fatto nulla per fermarlo.
Ebbene, è passato poco più di un mese dall'accaduto e nulla è cambiato, mia madre continua a sostenere che il suo compagno non ha sbagliato e che io non dovevo alzare la voce, ciò ha portano il nostro rapporto  qualcosa di statico, ovvero ci vediamo una volta ogni 2 settimane per farle vedere i miei figli (dato che sono suoi nipoti) lei si comporta come se non fosse accaduto nulla, mentre da parte mia c'è una totale indifferenza.
Dentro di me si è formata una piccola bolla che racchiude la rabbia verso di lei e la sta dissolvendo piano piano, in sostituzione c'è questa strana condizione di totale indifferenza che mi porta a non tenere conto della sua presenza, è un vederla per dovere e non perchè mi fa piacere.
Non la trovo una cosa negativa poichè non ci sono sentimenti negativi, lei è felice perchè è ancora con il suo compagno (l'unica cosa che sembra contare per lei), vede i suoi nipoti e nemmeno si rende conto che il rapporto con sua figlia è quasi inesistente.
Altra cosa che non ho notato solo io ma anche chi mi circonda, sono diventata super positiva! da quando non frequento più mia madre come prima sono diventata più solare, positiva, non discuto più con gli altri, sono più aperta verso i miei suoceri e non mi lamento più... questo è bellissimo ma allo stesso tempo piuttosto triste poichè un genitore non dovrebbe avere un peso cosi negativo verso i figli.
Ho analizzato le varie giornate e cosa poteva esserci di cosi negativo e beh, il fatto che si lamentasse sempre del lavoro, che diceva sempre che il suo lavoro era più pesante di tutti, che secondo lei tutti la volevano fregare, secondo lei i miei suoceri erano gelosi e facevano le cose per fregarmi, le mie amiche mi avrebbero fregato... ed effettivamente cosa c'era di positivo?? nulla. e non è bello rendersene conto.
Cos'altro è cambiato??? dopo l'accaduto e avendo messo in dubbio molte cose riguardo mia madre ho deciso di parlare con mio padre e abbiamo ripreso a vederci, ha finalmente conosciuto il mio secondo figlio e anche lui  cambiato molto ma in positivo!
Ultima novità ma non per importanza ho iniziato a fare la catechista e questa cosa mi piace moltissimo, ho la 2°elementare che si dovrà preparare alla prima confessione e questo è come se fosse un nuovo inizio anche per me nella fede.
Che dire, sono successe molte cose e tutte opera del Signore, dall'accaduto e quindi conseguente perdita del mio lavoretto (il compagno di mia madre era il mio datore di lavoro) si sono intrecciati avvenimenti continui.. e non credo affatto siano coincidenze.
Accaduto e perdita del lavoro che svolgevo il sabato sera, conseguenza... a mio marito hanno confermato l'aumento, mi hanno proposto di fare la catechista alla domenica mattina (se lavoravo il sabato sera non sarei riuscita a farlo).
Rapporto con mia madre logorato, acquisito positività , ripreso il rapporto con mio padre, migliorato il rapporto con gli altri e con i suoceri.
Di certo la situazione è delicata e spiacevole nonostante tutte le note positive poichè credo che a nessuno faccia piacere rovinare un fantastico rapporto con la propria madre e rendersi conto che non manca nella propria vita...ma credo che ogni cosa che accade ha un senso, anche se spesso lo cogliamo tardi, ma appena accade qualcosa cerco sempre di capirne il motivo o per lo meno di aprire il cuore perchè il Signore me lo possa far capire.
Ora vado avanti tranquilla, ciò che mi porterà lo accoglierò, essendoci anche mio fratello ed essendo il primo natale di mia nipote mi ritroverò a trascorrere il giorno di natale con mia madre essendo tutti insieme, farò questo sforzo ma senza ipocrisia.. ricordando sempre il comandamento "Onora il padre e la madre".
Nel frattempo vivo al meglio con gli altri e con la mia famiglia oltre che con i miei carissimi bambini del catechismo.
Buona giornata a tutti e che il Signore vi benedica e protegga sempre.

giovedì 15 agosto 2013

L'Assunzione di Maria in cielo.


Dopo l’annuncio, Maria è partita verso la montagna di Giudea per andare a trovare Elisabetta. Colma dello Spirito Santo, Elisabetta l’ha benedetta. L’ha proclamata “Madre del mio Signore”. Fonte di gioia. Beatitudine vivente della fede. Maria ha risposto con il cantico del Magnificat . Parole ispirate, che lasciano intravedere il suo cuore. Esse sono per noi il suo “testamento spirituale”. Identificandosi con Maria, la Chiesa di tutti i tempi continua a cantare tutti i giorni il Magnificat come suo proprio cantico.
Celebriamo oggi il mistero dell’Assunzione. Alla fine del suo passaggio sulla terra, la Madre del Redentore, preservata dal peccato e dalla corruzione, è stata elevata nella gloria in corpo e anima vicino a suo Figlio, nel cielo. La tomba vuota di Maria, immagine della tomba vuota di Gesù, significa e prelude alla vittoria totale del Dio della vita sulla morte, quando alla fine del mondo farà sorgere in vita eterna la morte corporale di ognuno di noi unita a quella di Cristo. L’Apocalisse ci mostra “un segno grandioso del cielo”: la Donna che ha il sole per mantello, e una corona di stelle. Invincibile con la grazia di Dio di fronte al nemico primordiale. “Figura e primizia della Chiesa”. Primizia nel dolore della maternità al servizio della Redenzione. Primizia nel destino della gloria. Da lì, nel focolare della Trinità, Maria ci aspetta tutti per vivere e cantare con lei la nostra riconoscenza alla Grazia di Dio. La beatitudine divina e umana della Salvezza. Il suo eterno Magnificat.