Buonasera a tutte,
per prima cosa mi scuso di cuore per aver saltato una settimana ma con troppi impegni ammetto di essermi resa conto solo mercoledi che non avevo pubblicato la quarta parte di questo percorso.
Prendiamola come una settimana in più per poter proseguire l'impegno di due settimane fa, dato che era piuttosto importante direi di continuare con l'impegno di ricordarsi di bere acqua a ringraziare il Signore anche per questa e le prossime settimane.
Questa settimana invece ci baseremo come sempre sul vangelo della domenica, in questo caso la Parola ci parla di Lazzaro e della sua risurrezione.
Gesù è la "risurrezione e la vita", chi crede in lui ha già una parte di questi doni della fine dei tempi; possiede una “vita senza fine” che la morte fisica non può distruggere.
In Gesù, la salvezza è presente, e colui che lo segue non può più essere consegnato alle potenze della morte.
Nel vangelo di domani (Gv 8,1-11) invece Gesù dirà “Neanch’io ti condanno, va’ e d’ora in poi non peccare più”.
In sintesi il male è male, il peccato è peccato, nessuno nega tutto ciò, ma l’uomo è chiamato costantemente alla santità.
Come esseri umani dobbiamo continuamente operare in sé il passaggio dall’uomo vecchio, (peccatore), all’uomo nuovo, rigenerato dall’acqua e dallo Spirito.
Entrambi i vangeli parlano di un cambiamento, nel primo una risurrezione, una nuova vita ... nel secondo si richiede il passaggio da una vecchia vita sbagliata ad una nuova che porti alla santità cui tutti dovrebbero aspirare.
Questi due brani mi hanno dato lo spunto per il "compito" di questa quinta settimana di quaresima, ovvero un nostro cambiamento.
Non mi riferisco ad un qualcosa di interno, anche perchè credo che tutte noi lo facciamo ogni giorno in quanto cristiane; mi riferisco ad un cambiamento esterno.
Per questa settimana, prendendo come base anche la lista che dovreste aver fatto ogni settimana riguardo ciò che vi piace e non vi piace del vostro corpo (l'avete fatta vero???? ;) ), valorizzatevi!!!
Non intendo nulla di esagerato, semplicemente valorizzate ciò che preferite per rispecchiare al meglio la vostra gioia nel trasmettere il vostro essere cristiane.
Il Vangelo va portato agli altri con gioia, l'annuncio della vita eterna è qualcosa di speciale e non credo sia credibile farle spiegarlo se siamo tristi, chiuse in noi stesse, "trasandate" (passatemi il termine per favore).
Il tutto ovviamente tenendo conto che a mio avviso si deve rispecchiare all'esterno ciò che siamo all'interno, coerenza in primis.
Se dentro siamo piene di gioia e felicità per ciò che Gesù ci promette, allora anche fuori dovremo rispecchiare tutto questo, con un bel sorriso curato, mostrandoci curate e positive.
L'abito non fa il monaco ma se vedi qualcuno annunciare il vangelo con il broncio e trasandato trasmette in modo diverso rispetto ad uno sorridente e curato.
Ricordate che la vanità non deve però entrare nella vostra mente, perchè un conto e valorizzarsi e curarsi, altro è esagerare e fre tutto solo per apparire.
Buon percorso!
un caro abbraccio.