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mercoledì 6 agosto 2025

Atto di rinuncia di Padre Pio e Padre Amorth; per rinunciare al maligno.

 


Tempo fa nel profilo instagram e in alcuni video ho accennato all'atto di rinuncia fatto tempo fa, oramai credo sia trascorso più di un anno. Scoprii questa pratica parlando con alcune amiche.
L'atto di rinuncia è una preghiera di (auto)liberazione che, attraverso un elenco, permette alla persona di rinunciare ufficialmente a tutto ciò che ha fatto di sbagliato nel passato. Non è un esorcismo ufficiale (quello è riservato ai sacerdoti autorizzati), ma una preghiera di autoliberazione e protezione spirituale, rivolta a Dio, con la quale il fedele rinuncia al male e si affida completamente a Gesù e a Maria.

Per esperienza personale posso dirvi che è estremamente efficace se detta con fede e fiducia in Dio. 
La mia conversione ha avuto inizio molto tempo fa, con periodi di dubbi e tentazioni, con un forte combattimento legato al mio passato nella wicca. Quando frequenti per molto tempo certi ambienti e determinate pratiche, ci sono rumori, profumi e sensazioni che ti tormentano anche quando pensi di esserne uscita totalmente. E' solo un'illusione e arrivi a pensare che sia normale quando in realtà non è così. Non può essere normale quando il solo cinguettio degli uccellini ti manda il tilt perché rievoca le sensazioni dei rituali di primavera. Così come non può essere normale che il solo accendere una candela rievochi immagini dei rituali fatti.
Si pensa che tutto ciò sia una sorta di punizione per ciò che è stato fatto in passato e che sia giusto così. Posso dirvi che non è giusto e che ciò va combattuto ed è solo uno stratagemma del maligno per non farci sentire liberi.

Con assoluta certezza vi dico che potete essere liberi ma per esserlo realmente va fatto un passo importante e, certe volte, doloroso; ripensare a tutto ciò che abbiamo fatto non conforme alla nostra fede in Cristo e rinunciarvi in modo consapevole.
Potrebbe essere più complesso del previsto perché il maligno si metterà in mezzo, ci farà pensare che è tutto inutile, che non ne vale la pena, ci bloccherà mentre lo stiamo recitando, non ci permetterà di finirlo ma dobbiamo essere più forti di tutto questo.
Quando pensai di farlo, rimandai per settimane, poi presi coraggio, trovai l'atto di rinuncia, lo sistemai aggiungendo cose che avevo fatto e che non erano segnate, approfittai del primo venerdì del mese con l'adorazione e, con i miei fogli stampati mi misi in un angolo e iniziai. Non fu facile, ma lo portai a termine anche se, da subito mi ritrovai con nausea e mal di testa.

Qui di seguito vi lascio l'atto di rinuncia che ho utilizzato, inoltre vi lascio anche il link per scaricare il pdf da stampare. Vi ricordo che dovete sistemarlo in base alla vostra storia per cui se manca qualcosa dovete aggiungerlo.

ATTO DI RINUNCIA

Nel Nome di Gesù Cristo rinuncio a satana e ad ogni legame occulto, alla sua “opera sul mio spirito, alla sua opera sul mio corpo, e alla sua opera sulla mia mente, e a tutti i legami con ogni suo seguace. Io rifiuto il male che ci si è infiltrato nella mia vita, perché mi sono allontanato da Gesù, perché ho abbandonato i sacramenti, perché ho trascurato la preghiera, perché mi sono dedicato solo a tutto ciò che passa. Rifiuto il male che ho accettato e che ho compiuto per ignoranza e leggerezza, per rabbia o per incoscienza, per paura di essere criticato, per delusione o per cattivi esempi, o per autolesionismo distruttivo infusomi. Prendo coscienza e ritratto qualunque male che ho compiuto o che ho procurato ai miei genitori, alla mia famiglia, ai miei amici, ai miei superiori, alla società tutta. In modo particolare rifiuto le azioni spiritualmente inquinanti: le parolacce, le bestemmie, le promesse ed i giuramenti falsi, l’usura, le ingiustizie, i favoritismi, le sedute spiritiche, tutte le pratiche occulte e quelle di cui mi sono state imposte al di fuori della mia volontà. O Cristo Gesù, Mio Re e Redentore, per la Potenza della Tua Santa Croce ed in virtù del Tuo Preziosissimo Sangue, Salvami. “In Nome di Gesù Cristo, rinuncio allo ‘spirito negativo’ di: Avarizia – Risentimento – Rancore – Odio – Maledizione – Invidia – Gelosia – Orgoglio – Menzogna – Divisione – Paura – Superbia – Vendetta – Violenza – Potere – Vanagloria – Impudicizia – Lussuria – Adulterio – False religioni e spiritualità – Inganno religioso – Ateismo – Massoneria – Anticristo – Asmodeo – ogni pratica New Age – Reiki – Astrologia – Negromanzia – Cartomanzia – Divinazione – Medianità – Occultismo – Spiritismo – Stregoneria – Magia – Gola – Fumo – Alcolismo – Droga – Scoramento – Turpiloquio – Agitazione – Ira – Ozio – Accidia – Confusione – Angoscia – Alienazione – Depressione – Disperazione – Tentato suicidio. Ed ora per il Sacramento del Battesimo, che mi ha reso figlio di Dio, della Cresima che mi ha confermato nella Sua Grazia, della Confessione che mi ha perdonato da ogni peccato, dell’Eucaristia che mi ha fatto partecipe del Corpo di Gesù; ora nel Nome di Gesù, Nostro Signore, innanzi al Quale ogni ginocchio si piega nei Cieli, sulla terra e sotto terra, per l’autorità che ha dato a coloro che credono, per intercessione della Santissima Vergine Maria, l’Immacolata Concezione, degli Angeli, degli Arcangeli, S. Michele, S. Raffaele, S. Gabriele, di San Giuseppe, dei Santi tutti, chiedo di spezzare ogni legame con qualsiasi persona, setta, o ideologia che mi ha allontanato da Gesù, Mio Dio e Mio Signore, perché, se ancora permane in me e nella mia famiglia qualche legame iniquo che mi assoggetta a satana, ora sia vanificato e reso impotente per il Nome Santo di Gesù, per le Sue Santissime Piaghe, per il Suo Preziosissimo Sangue e la Sua morte in Croce, che ci ha liberati da ogni schiavitù con il peccato. Sia legato alla Tua Croce, o Gesù, ogni potere degli spiriti maligni che mi tormentano. Il vostro tempo è terminato, ora voi, ‘forze del male’, ‘spiriti immondi’, non potete più insidiarci perché Gesù Cristo, mio Potente Signore, vi ricaccia nell’inferno, da dove non potete più ritornare ed avere nessuna altra influenza su di me per disturbarmi. Così sia. Amen, Amen, Amen! ALLELUIA – ALLELUIA – ALLELUIA!”

RINNOVO DELLE PROMESSE BATTESIMALI E CRISMALI

Mio Signore e mio Dio, ti rinnovo le promesse del mio battesimo e della mia cresima, con le quali un ho rinunciato a satana e alle sue opere e mi sono impegnato a servire fedelmente Dio, nella santa Chiesa cattolica.

Rinuncio al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio.

Rinuncio alle seduzioni del male, per non lasciarmi dominare dal peccato.

Rinuncio a satana, origine e causa di ogni peccato.

Credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra.

Credo in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre.

Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna.

Credo che solo in Gesù Cristo posso trovare la salvezza dai mali che mi affliggono e che solo a Lui devo affidarmi.

Dio Onnipotente, Padre del Signore Gesù Cristo, che mi ha liberato dal peccato e mi ha fatto rinascere dall’Acqua e dallo Spirito Santo, mi custodisca con la sua grazia in Cristo Gesù, mio Signore, per la vita eterna. Amen.

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria.


SCARICA QUI LA VERSIONE PDF

Buona preghiera e buona nuova vita da persone libere in Cristo.

sabato 2 novembre 2024

Devozione dei 100 requiem per anime dei defunti.

                                 



Ne ho già parlato nel profilo instagram ma ho preferito fare anche un articolo qui per rendere tutto più facile da trovare.
La devozione dei 100 Requiem è una pratica spirituale volta a pregare per le anime dei defunti, in particolare per quelle dimenticate o in purgatorio. Questa devozione nasce come una pratica per intercedere in modo speciale per le anime del Purgatorio, spesso dimenticate nelle preghiere quotidiane.

Il Requiem è una preghiera dedicata al riposo eterno dei defunti: ‘L'eterno riposo dona loro, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen.'

Consiste nel recitare 100 volte la preghiera del Requiem, con cuore e intenzione, chiedendo a Dio il riposo eterno per tutte le anime. Per questo pia devozione ci si può servire di una comune corona di cinque poste o decine, percorrendola tutta due volte, per formare il centinaio di Requiem.

Ne esistono due versioni, quella tradizionale e una versione con l’offerta della passione di Gesù (le trovate entrambe di seguito)

COME RECITARLA:

S'incomincia col recitare un Pater noster,  poi una decina di Requiem sui dieci grani piccoli della corona, infine della quale si dirà sul grano grosso la seguente giaculatoria:

Gesù mio, misericordia delle Anime del Purgatorio, e specialmente dell'Anima di N. N. e dell'Anima più abbandonata.

Terminate le dieci decine (ossia il centinaio) di Requiem, si dice il De profundis:

De profundis
Dal profondo a Te grido, Signore,
Signore ascolta la mia voce!
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia preghiera.
Se consideri i peccati, Signore,
Signore, chi potrà sussistere ?
Ma presso di Te è il perdono,
e avremo il tuo timore.
Io spero nel Signore,
l’anima mia spera nella sua parola,
l’anima mia attende il Signore
più che le sentinelle l’aurora.
Israele attenda il Signore,
perché presso il Signore è la misericordia
e grande presso di lui la redenzione.
Il Signore redimerà Israele
da tutte le sue colpe.


Puoi dedicare i 100 Requiem a un defunto in particolare o per tutte le anime del Purgatorio, in momenti di preghiera speciale come in preparazione al giorno dei defunti, il mese di novembre o ogni volta che il tuo cuore lo desidera.
Pregare per i defunti è un atto di misericordia, che avvicina a Dio e rinnova il legame tra i vivi e le anime bisognose di preghiere.


VERSIONE CON OFFERTA DELLA PASSIONE DI GESU':

Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

1. Ti offro, adorato mio Gesù, in aiuto delle anime del Purgatorio, i meriti dei patimenti e dei dolori da te sofferti per la nostra redenzione; e incomincio dal contemplare quel sangue, che trasudò dal tuo corpo per la tristezza e l'angustia che ti assalì nell'orto degli Ulivi.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.

2. Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del Purgatorio, la somma afflizione, che ti strinse il cuore, nel vedere un tuo discepolo, Giuda, da te amato e beneficato, il quale, fattosi persecutore, con bacio sacrilego ti tradì per consegnarti nelle mani di crudeli nemici.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.

3. Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del Purgatorio, la mirabile pazienza con cui sopportasti tanti oltraggi da quella vile soldatesca, che ti trascinò da Anna a Caifa, da Pilato ad Erode, il quale, per maggior disprezzo, facendoti indossare la veste dei folli, fra le beffe e le derisioni del popolo, ti rimandò al governatore romano.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.

4. Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del Purgatorio, l'amarezza che turbò il tuo spirito allorché dai Giudei, tu innocente e giusto fosti posposto a Barabba, sedizioso ed omicida; poi legato alla colonna, senza alcuna pietà, fosti percosso con innumerevoli frustate.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.

5. Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del Purgatorio l'umiliazione da te tollerata, quando, per trattarti da finto re, ti hanno posto sulle spalle un cencio di porpora e ti hanno dato per scettro una canna, ti cinsero il capo con la tormentosa corona di spine, e così Pilato ti mostrò al popolo con le parole: Ecce homo.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.

6. Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del Purgatorio, l'ineffabile rammarico che provasti, quando contro di te si gridò: crucifige, crucifige: ed il penoso peso sostenuto con sublime rassegnazione lungo la via del Calvario, col pesante legno della croce sulle spalle.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.

7. Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del Purgatorio, la compassione pietosa, e il dolore profondo da te interamente sentito, allorquando dalla tua diletta Madre, venuta ad incontrarti e ad abbracciarti, fosti con tanta violenza separato.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.

8. Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del Purgatorio, gli inauditi tormenti che patisti quando, disteso sulla croce il tuo corpo sanguinante, fosti orribilmente trafitto con chiodi nelle nani e nei piedi, e innalzato sopra l'ignominioso patibolo.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.

9. Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del Purgatorio le angosce e le pene, che per tre ore continue sopportasti pendente alla croce e gli spasimi, che soffristi in tutte le membra, accresciuti dalla presenza della tua addolorata Madre, testimone di una simile straziante agonia.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.

10. Ti offro, adorato mio Gesù, per le anime del Purgatorio, la desolazione da cui fu oppressa la Vergine Santissima nell'assistere alla tua morte, e lo schianto del suo tenero cuore nell'accoglierti esanime, deposto dalla croce, tra le sue braccia.

10 volte l'Eterno Riposo

Anime sante, Anime del Purgatorio pregate Dio per me, ch'io pregherò per voi, perché vi doni la gloria del Paradiso.’


Buona preghiera.


sabato 1 aprile 2023

Come vivere la Settimana Santa; consigli e riflessioni ai piedi della Croce.




Mentre scrivevo il post per instagram, mi sono resa conto che lasciare il tutto in una breve spiegazione fatta di immagini sarebbe stato riduttivo per cui ho pensato di ampliare il discorso con un articolo, molto più semplice da consultare e che permette di avere ulteriori specifiche.
La settimana in arrivo sarà sicuramente intensa, abbiamo determinate aspettative e nella maggior parte delle volte ci auto-deludiamo non riuscendo a fare nemmeno la metà delle cose prefissate.
La vasta scelta che vi propongo è per fare in modo che possiate trovare sicuramente qualcosa che possa fare al caso vostro senza bisogno di chissà quali stravolgimenti.
Iniziamo subito.

NON PERDERE DI VISTA L'OBIETTIVO
La cosa più facile è perdere il focus, ovvero la centralità della Settimana Santa, gli ultimi giorni di Cristo. Se perdiamo quello, rischia di andare tutto a viole e noi di certo non vogliamo questo.
Appena arrivano delle tentazioni, stai mollando oppure ti stai per perdere, utilizza una giaculatoria per rimetterti in carreggiata.
L'utilizzo della giaculatoria permette di fermarci, almeno mentalmente, quei pochi secondi (facili da trovare per chiunque) per focalizzarci su Chi è il centro,
Può essere:
"Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo"

Oppure una a vostra discrezione restando sempre però nel tema della settimana Santa.


COME "INCASTRARE" LA PREGHIERA IN QUESTI GIORNI
Partendo dal fatto che la preghiera non va "incastrata" ma programmata per farla diventare parte piena del nostro quotidiano, nei tempi forti tendiamo ad intensificare la preghiera ma allo stesso tempo facciamo fatica a trovare il tempo per farlo... si rosicchiano qua e là minuti, attimi, magari di corsa come per spuntare un compito ma togliendone il senso.
Per questa settimana, ma va bene anche solo giovedi, venerdi e sabato, nella routine stabilisci tassativamente il tempo della preghiera. Meglio due tempi, cosi se uno salta, c'è il secondo a disposizione e se puoi utilizzarli entrambi, meglio ancora.
Quando decidi (in anticipo) il momento della giornata, tieni conto di possibili variabili, possibili ritardi o imprevisti per evitare sorprese.
Indipendentemente che lavoriate a casa oppure fuori casa, stabilire un tempo vi potrà essere d'aiuto.

Nel concreto: Mentre aspetti i figli che escono da scuola, mentre sei in auto, arrivando qualche minuti prima a messa oppure uscendo qualche minuto dopo, mentre sei in coda alla posta, mentre prepari il pranzo o la colazione, mentre rifai il letto, mentre stai per uscire di casa o sei in ascensore, mentre ti cambi, in pausa pranzo, mentre pulisci casa, mentre addormenti i bambini o li culli di notte, mentre prepari la lavatrice, mentre stendi, alzandoti 5 minuti prima, mentre scorri i social...
Sono solo alcuni esempi ma (e qui spero vivamente di smuovere qualcosa anche a costo di farmi odiare) credo che per chiunque sia fattibile riuscire a ritagliarsi 5 minuti di orologio per poter fare un po' di preghiera senza fare altro. 
Se ritenete che ciò non sia possibile, forse è il caso di capire cosa non sta funzionando, chiedendosi "realmente la preghiera è importante per me?", "realmente non ho 5 minuti nella mia giornata dove pregare e basta?"
Mi è capitato spesso di dire che non avevo tempo per ritagliarmi attimi di preghiera, che non avevo tempo per una decina, per una novena etc.. poi mi sono impuntata, sono caduta, ho mollato e riprovato ma alla fine quel tempo, si trova, basta solo capire giorno per giorno il momento adatto e riordinare le priorità.. con il tempo e la perseveranza tutto sarà più facile.


CONSIGLI GENERICI
Ora vediamo qualche consiglio generico, ovvero che si può utilizzare in più giorni, tenendo sempre presente che non va fatto tutto ma scelto in base ai propri impegni.
  • Medita le orazioni di Santa Brigida, una al giorno da domenica, vanno dalla circoncisione alla crocifissione. Ogni giorno sarà possibile concentrarsi su un aspetto che ci accompagnerà fino alla Pasqua.
  • Ascolta catechesi o podcast che possano aiutarti a vivere giorno per giorno la tua fede (pubblicherò dei podcast per la contemplazione dei vangeli del triduo Santo, saranno di pochi minuti).
  • Vai in chiesa per stare in silenzio con Lui, bastano 5 minuti.
  • Confessati.
  • Prepara un altare di preghiera con i simboli della settimana Santa.
  • Mettiti in contemplazione e in ascolto di Dio.

Ora entriamo nello specifico.
(Scegli solo ciò che può esserti utile)

[Ps. Per quanto riguarda i podcast che pubblicherò, saranno molto semplici, vi guiderò attraverso il vangelo di mercoledì, giovedì e venerdì con una sorta di contemplazione, ascoltando l'audio dovreste riuscire a entrare nel brano, seguirò un esercizio che avevo fatto qualche anno fa seguendo una fraternità monastica. I brani di lunedì e martedì invece saranno scritti.]

DOMENICA DELLE PALME
Partecipa alla messa (e processione) con i rami d'ulivo benedetti.
Mettili in vari punti della casa, sull'altare domestico, in un vasetto sulla mensola o mobile, in camera.
Se hai dei bambini coinvolgili creando delle palme di cartoncino scrivendo "Osanna al Figlio di David". Potete anche disegnare una rappresentazione dell'entrata di Gesù.


LUNEDI, MARTEDI E MERCOLEDI SANTO
  • Raccogli le intenzioni di preghiera della famiglia e degli amici.
  • Pulisci e profuma casa, è un modo per preparare tutto al triduo Santo e poi alla Pasqua.
  • Prepara il menù per la cena ebraica del giovedi (in questo articolo trovate le indicazioni)
  • Se non puoi andare a messa, seguila in tv; se proprio non riesci a seguirla stando seduta, va bene anche mentre fai altro, ma almeno ci stai provando.

GIOVEDI SANTO
  • Ascoltate i podcast a tema (li troverete condivisi nei vari canali).
  • Andate alla messa serale.
  • Preparate la cena ebraica.
  • Se non potete uscire per la messa, seguitela in tv e fate in casa la lavanda dei piedi.
  • Prima di dormire ritagliatevi del tempo per tirare le somme del giorno, se avete dei bambini fatelo con loro mentre li mettete a letto

VENERDI SANTO
  • Partecipate ad una Via Crucis, che sia in parrocchia, in famiglia o alla tv.
  • Durante il giorno meditate la Passione di Nostro Signore, potete utilizzare anche il rosario con i misteri dolorosi presenti il venerdì.
  • Alle 15.00 fermatevi e pregate, basta una giaculatoria (che potete fare anche al lavoro).
  • Fate il bacio della croce e mettete ai suoi piedi le richieste di preghiera raccolte in precedenza.
  • Accendete una candela sull'altare e lasciatela consumare.

SABATO SANTO
  • Coprite i crocifissi che avete in casa con qualcosa di scuro.
  • Contemplate il silenzio.
  • Dedicate la giornata alle cose semplici.
    So che con i bambini il silenzio è una parola in disuso, ma provare a coinvolgerli può essere utile per spiegare loro l'importanza della giornata e di questa tipologia di silenzio, ovviamente riadattando in base all'età. Fate con loro un disegno, fatevi aiutare nelle faccende o in quello che dovete preparare per il giorno successivo...
PASQUA
C'è poco da dire, se riuscirete a vivere a pieno questa settimana, arriverete alla Pasqua in un modo nuovo, quella giornata dedicatela a rendere grazie e a loda il Signore perché è risorto. Lodatelo perché per mezzo di Lui avremo la vita eterna.
Lodatelo e scrivete perché, condividetelo con chi amate e con chi non conoscete... fate una bella lista di motivazioni e conservatela.

Nella newsletter troverete i brani di lunedì e martedì per iniziare a capire come si svolgerà la contemplazione che vi propongo.
Buon cammino, unite/i in preghiera.

lunedì 22 agosto 2022

Non riesci a pregare il Santo Rosario? idee e soluzioni per ogni occasione.

 



Inizialmente dovevo scrivere un semplice post in Instagram per parlare delle svariate possibilità che si hanno nel quotidiano per pregare il rosario.
Poi ho chiesto in un sondaggio quali fossero le difficoltà maggiori e quelle emerse, a mio avviso, meritavano delle dritte e degli esempi concreti molto più specifici e che un semplice post non avrebbe potuto esaurire, per cui eccomi qui a dedicare un articolo a questo argomento.

Partiamo da una cosa importante, non vi parlo da persona che recita da sempre il rosario ogni giorno e che quindi ha una routine assodata e può dispensare consigli perfetti.
Sono qui a scrivere perché sono in cammino e fino ad un paio di settimane fa credevo che recitare il Rosario fosse un'impresa titanica, difficile (se non impossibile) da incastrare nella vita quotidiana, poi mi sono imbattuta nella novena del rosario dei 54 giorni (che è più lunga di un normale rosario) e ho scoperto che in realtà è possibile, anche con 3 figli che ti distraggono, anche quando hai la giornata piena con 15 promemoria, anche quando pensi che "non sia la giornata ideale" perché hai troppi pensieri e troppe cose per la testa, anche quando Satana ti dice che è meglio lasciar perdere perché è solo una cantilena fatta di ripetizioni vuote.
ma ciò che segue è ciò che ho provato, sperimentato, alcune cose accantonato,  altre invece rese parte integrante del mio quotidiano, sicuramente tra i tanti consigli ci sarà qualcosa per ognuna di voi.

Ora però passiamo alle cose concrete... Se avete letto il post Instagram sapete già quali sono le problematiche principali ma qui le vedrò nel dettaglio e aggiungerò qualche altra casistica.
Dobbiamo partire da una premessa importante, il Rosario PUO' essere recitato a pezzi, come disse il mio padre spirituale, "credere che il rosario sia valido solo se recitato di seguito è opera del Demonio perchè vuole spingerti ad abbandonarlo".

Ci saranno ben 11 punti e molte più soluzioni.

1. Non è nella mia routine:

Per molte una routine è importante (per me fondamentale), ma, se consolidata, è anche difficile modificarla, per cui integrare una nuova abitudine non è roba facile.
Come possiamo fare?
Dobbiamo provare a stabilire vari momenti nella giornata per poi capire qual è quello più adatto. 
Può anche variare di giorno in giorno.
Cosa utile all'inizio è anche scrivere su un foglio la nostra routine per poi avere meglio sott'occhio cosa si può sistemare.
[potete aggiungerlo alla routine della famiglia]

2. Non riesco a trovare  momenti di silenzio:

Si ha questa costante idea che per pregare debba essere necessario il silenzio, il raccoglimento, l'isolamento... in realtà non è necessario trovare momenti di silenzio per pregare ... ammenochè vogliamo meditare oppure fare contemplazione o meditazione ignaziana dove il silenzio è fondamentale.
Nel pregare il Santo Rosario non è richiesto il silenzio, ovviamente se siamo in chiesa e lo recitiamo in gruppo si, ma è un altro discorso.
Se si è da sole non è un requisito fondamentale.... 
Beh, certo, sarebbe l'ideale ma piuttosto che non farlo, è possibile recitarlo anche nel caos perchè aiuterà a rendere quel caos interiore ed esteriore che abbiamo dentro e intorno, silenzioso.
Volete per forza momenti di silenzio?
Chiedete collaborazione in famiglia e isolatevi per 20 minuti per recitarlo tutto filato oppure per qualche minuto più volte durante la giornata per recitarlo spezzato.
[ad esempio noi arriviamo a messa almeno 15 minuti prima, mio marito sta fuori con i bambini fino a poco prima che inizi la messa, io invece entro subito e dedico il tempo a finire il rosario oppure a fare le orazioni..]

3. Spesso mi dimentico o non sono costante:

Utilizziamo post-it, promemoria sul telefono (più di uno in più momenti della giornata), mettiamo il rosario o il libretto sempre in vista e non può mancare un rosario sempre in borsa cosi da poter improvvisare ovunque ci troviamo.
Iniziamo con qualche decina ed un paio di misteri, ci si renderà subito conto che non era poi cosi difficile provare.
[per la novena dei 54 giorni abbiamo un gruppo wathsapp dove inserisco 3 promemoria al giorno, uno la mattina, uno a metà pomeriggio e uno la sera dopo le 21]

4. E' troppo lungo e mi distraggo:

Il tempo di recita è di circa 20/30 minuti, le litanie alla fine non sono obbligatorie per cui il tempo varia anche in base al fatto se decidiamo di recitarle o meno (qui trovate una pagina dedicata al rosario).
Possiamo decidere, come scritto nel punto 2, di provare a chiedere collaborazione in famiglia e ritagliarci del tempo anche in silenzio (per evitare distrazioni), oppure ci si può aiutare suddividendolo durante la giornata in 5 blocchi (per cui i 5 misteri).
Fate fin dove riuscite, l'importante è iniziare.
Un'altra idea richiede l'aiuto delle applicazioni oppure della radio, per cui se qualcuno ci guida possiamo rimanere più concentrate... il che non è il mio caso perchè mi confonde di più e ad esempio per me è più facile recitarlo a bassa voce cosi da non perdere il filo.
Per non perdere il conto utilizzo la decina delle pietre del sacrificio di Santa Teresa che si spostano e restano ferme per cui se mi fermo un attimo non perdo i pezzi.
[sto progettando un'alternativa ma non vi spoilero nulla....è il lavorazione]
Se mentre lo recitate non utilizzate nulla e perdete il conto delle Ave Maria potete ripartire dall'ultima che ricordate di aver fatto, preghiere in più possono solo che fare bene.

5. Quando lo recito la sera mi addormento:

Non è una cosa grave, soprattutto non deve portarci a non recitarlo più se ci addormentiamo.
Volete sapere una cosa che ho scoperto?
Lo concluderà il nostro angelo custode! Ma c'è una specifica importante, va chiesto!
Per cui se avete paura di addormentarvi quando lo recitate, ad inizio rosario chiedete al vostro angelo custode di finirlo al posto vostro se dovesse capitare che vi addormentate.
Diceva Padre Pio che è “meglio addormentarsi con il Rosario in mano, che non saper dire nemmeno una preghiera”.
Ovviamente non deve essere la regola quotidiana, altrimenti rischia di diventare una "scorciatoia" per non farlo tutto.

6. Ho troppe cose da fare:

In ogni momento di quiete o libero, prega! 
Ve ne propongo alcuni che potete scegliere...
In auto, in coda alla posta, alla cassa del supermercato, in attesa dal medico o mentre aspetti i figli fuori da scuola o dallo sport, mentre allattate o fate addormentare i bambini, mentre cucinate, mentre siete al parco con o senza figli, mentre pulite casa, in ascensore, nel tragitto da casa al lavoro o viceversa, in autobus, sul treno o aereo, il giardino, sul terrazzo mentre stendete i panni, mentre stirate, mentre andate a fare una passeggiata o a correre, sotto la doccia, a letto, mentre aspettate che inizi la messa (se arrivate in anticipo)..
Il rosario può essere recitato anche spezzato a decine e con tutti gli esempi citati sopra direi che di occasioni ce ne sono.

7. Non ricordo i misteri:

Tasto dolente anche per me, memoria pessima! Ma anche qui c'è la soluzione.
Possiamo utilizzare un libretto, oppure possiamo segnare i misteri nelle note del cellulare cosi da non doverli cercare ogni volta.
Se utilizziamo un'app o la radio ci guideranno direttamente senza doverli ricordare a memoria.
Possiamo appuntarli su un piccolo foglietto di carta da tenere nel portafoglio, sul comodino oppure dove lo riteniamo più comodo.
(a forza di recitarli, prima o poi li impariamo...forse...)

8. Non ne ho voglia:

C'è anche questa possibilità, che oltretutto credo non sia poi cosi remota...affermazione che personalmente ho fatto più volte.
Cosa può aiutarci ad andare oltre la non voglia?
Se non abbiamo mai recitato un rosario sarà difficile sbloccarci, ma se lo abbiamo fatto anche solo qualche volta c'è un ottimo appiglio, chiedersi.. "come mi sono sentita dopo aver pregato?", riflettiamoci e il solo ricordo di quanto bene ci ha fatto ci porterà a ridurre quella non voglia.
Pensiamo che quel momento è un dialogo con Dio, con Maria ed è un modo per affidarci, confidarci, fidarci...anche e soprattutto nei momenti "no".
E' importante 

9. Faccio fatica:

Vi riporto uno stralcio di Santa Teresa che fa riferimento proprio alla fatica nel dire il rosario e alla sua certezza che Maria comprende le difficoltà dei figli, anche nella preghiera a lei rivolta:

"Da sola (ho vergogna a confessarlo) la recita del rosario mi costa più che mettermi uno strumento di penitenza!... Mi accorgo che lo dico così male! Per quanto mi sforzi di meditare i misteri del rosario, non riesco a fissare l'attenzione... Per molto tempo mi sono afflitta per questa mancanza di devozione che mi stupiva, perché amo tanto la Vergine Santa che mi dovrebbe essere facile fare in suo onore delle preghiere che le sono gradite. Adesso mi affliggo di meno: penso che, poiché la Regina dei Cieli è mia Madre, deve vedere la mia buona volontà e se ne accontenta"

Questa citazione di Santa Teresa può esserci d'aiuto in ogni momento, anche una Santa ha vissuto queste difficoltà ma la buona volontà non mancava, le distrazioni c'erano, alcune volte le pesava ma andava oltre...
Noi non siamo Sante, ma siccome tutti posso puntare alla santità, possiamo sforzarci di percorrere un sentiero non proprio pianeggiante ma che ci porterà verso una meta meravigliosa.

10. E' troppo ripetitivo e noioso:

Ricordo un meme molto carino che gira da molti anni online, raffigura un piccolo Gesù che, attaccato al vestito di Maria ripete "Mamma, mamma, mamma...." e come didascalia "il primo rosario della storia".
Credo sia un'immagine semplice ma estremamente significativa che ci permette di capire il senso del Santo Rosario, un aggrapparci a Maria chiamandola "mamma" ad ogni Ave Maria che ripetiamo...
Quante volte i bambini pronunciano la parola "mamma" in un giorno e, anche se siamo stufe di sentirci chiamare, ci siamo sempre, rispondiamo sempre, ci mettiamo in ascolto...
Questo è ciò che fa Maria ad ogni nostra preghiera, ci accoglie, accoglie ciò che le chiediamo, decina dopo decina, anche quando quella preghiera è un po distratta..
Quelle ripetizioni diventano vuote se non ne capiamo il senso, il motivo... ma se sappiamo perchè stiamo facendo quella preghiera e a chi la stiamo facendo, quelle ripetizioni saranno ricche di significato.
Certo, potranno sembrare noiose in certi momenti, dipende molto dal nostro umore, da come stiamo in quel momento ma non dobbiamo mai stancarci di aggrapparci a quella madre che è nei cieli.
Quando mi capita di pensare che siano solo ripetizioni, provo a recitare l'Ave Maria più lentamente per capire cosa sto dicendo, la preghiera magari durerà di più rispetto al previsto ma avrà un sapore diverso.

11. Ho troppi pensieri:

E' propri in questi momenti che il Rosario ci viene in aiuto.
Quei pensieri si possono mettere nelle intenzioni di preghiera, si possono affidare a Maria e, benchè siano ancora nella nostra testa mentre iniziamo a pregare, man mano andrà maglio.
Il Rosaio non è una formula magica che risolve tutti i problemi, che cancella i pensieri e le preoccupazioni all'istante, ma ci permette di metterli nelle mani del Signore, di Maria per sentirli più leggeri e perchè no, per trovare una soluzione o alleggerire il cuore.

Ricordate:

Il Rosario è una lunga catena che lega il cielo alla terra… con il Rosario si può ottenere tutto.
(SantaTeresa di Lisieux)

Il rosario è la dolce catena che ci rannoda a Dio
(Beato Bartolo Longo)

Buona preghiera.
Cristina

domenica 14 agosto 2022

La novena dei 54 giorni.

 



Come al solito le cose le scopro tramite i post delle cattoliche americane ed è stato cosi anche per questa particolare novena che tutto è tranne che una preghiera di 9 giorni.

"27 giorni in petizione  e 27 giorni in ringraziamento anche se non abbiamo ricevuto la grazia"

(download a fine pagina)

Per conoscere l'origine di questa novena legata alla Madonna di Pompei, dobbiamo leggere la storia del Beato Bartolomeo Longo, ma se avete ascoltato un vecchio podcast (che trovate qui) dovreste conoscere già qualcosa che lo riguarda.
Bartolo Longo prima di essere un Beato e fervente devoto della Madonna, era un sacerdote Satanista poi convertito.

"Nacque a Latiano, in provincia di Brindisi, ma si trasferì a Napoli per studiare Giurisprudenza. 
La sua conversione avvenne attraverso l'aiuto di un gruppo di santi amici e da saggi consiglieri spirituali, cosi riprese ad accostarsi ai Sacramenti.
Trasferitosi nella cittadina di Valle di Pompei, si dedicò alla diffusione della preghiera del Santo Rosario tra i contadini, bisognosi di riscatto morale e spirituale. Convinto che «chi propaga il Rosario è salvo», costruì non solo una chiesa più grande di quella preesistente, ma un vero e proprio Santuario, con opere caritative annesse. 
Sposò la contessa per cui lavorava per mettere a tacere i pettegolezzi sul loro conto: con lei fu padre degli orfani e dei poveri. 
Fino all’ultimo scrisse, pregò, lavorò instancabile per la Madonna.
Morì a Pompei il 5 ottobre 1926, venne beatificato il 26 ottobre 1980. " (santi e beati)

 Bartolo, come detto divenne dedito al culto mariano e all’istruzione cristiana dei contadini e dei fanciulli, e fondò, con l’aiuto della pia moglie, il santuario del Rosario a Pompei e la Congregazione delle Suore che porta lo stesso titolo.

La storia di questa novena particolare ha origine proprio da alcuni scritti di Bartolo Longo.
Ve li riporto di seguito e se avete pazienza potete leggerli con calma altrimenti potete proseguire e andare a scaricare il pdf della novena.

«Da sette anni, oscuro ed ignoto, lavoravo in questa Valle di Pompei, intendendo salvar me stesso con il propagare il Rosario tra i poveri contadini, quando il Signore mi ridusse per una fiera infermità presso la tomba. Era il mese di Luglio del 1879: molti associati desideravano un modo di pregare uniforme per impetrar grazie dalla Regina del Rosario di Pompei, che tacitamente le prodigava a famiglie dei suoi ascritti. Vistomi sul morire, mi avvisai scrivere come ultimo lavoro una Novena alla prodigiosa Vergine del Rosario di Pompei per impetrare le grazie nei casi più disperati. E vi spesi un mese, cioè fino al giorno dell'Assunta. E rammento che quasi ogni giorno dopo le ore meridiane me ne andavo nella Cappella dove era esposta la venerata Immagine, e in quel luogo solitario, in quell'ora di silenzio, ad alta voce rileggevo una delle cinque parti che avevo compiuto. E dinanzi al quadro facevo le mie correzioni. E quando, nel rileggere, mi sentivo mosso il cuore ed aprirsi una vena di lagrime che giungevano a bagnare lo scritto, allora io credevo che la cosa potesse andare. Venne il giorno dell'Assunzione, 15 Agosto del 1879. Fu posta la prima volta una Corona d'oro sul capo della Venerata Effigie, come si legge nel volumetto della Storia di questo Santuario: ma in quel giorno io era a letto con peggiore ricaduta dei male. Tutti gli amici attorno, e tra gli altri il compianto P. M. Radente, pregavano la Madonna per la mia vita. Non vi era raggio di speranza. Allora io pensai non esservi altro espediente per far cessare la febbre tifoidea che un solo: prendere un quadro della Vergine dalla Cappella e porlo nella mia stanza da letto. Fu fatto. I circostanti ripetevano: Allora noi crederemo ai miracoli di questa Vergine quando costui risani. Ed io mi rivolsi con confidenza a Santa Caterina da Siena, e le dissi: — Mia cara Sorella, io ho scritto di Te nei Quindici Sabati, che Tu dal Cielo ti lamenti come siano pochi i tuoi devoti nel mondo che ricorrono a Te per grazie, non altrimenti che fosse diminuito in cielo quel potere che Tu avesti da Gesù in terra. Ora come i miei lettori presteranno fede alle tue parole, se io per primo che le ho scritte, non ho per te la grazia? E come crederanno ai miracoli della Vergine del Rosario di Pompei, se la Madonna lascia che muoia lo stesso suo Cassiere che gli ha pubblicati? Bontà ineffabile di questa Madre! A mezza notte aprii gli occhi: il dolore della nuca e della spina dorsale era scomparso insieme con la febbre, così che il primo raggio del giorno mi ferì gradevolmente gli occhi la prima volta dopo tanto tempo che per il dolore non reggevano la luce. E l'umile scrittore della Vergine di Pompei, il devoto di Santa Caterina, contro ogni umana aspettazione visse e vive ancora, e scrive fino a sostenere il peso enorme di un giornale. Non è questo un gran prodigio? Ma la Madonna che vuole in questo Santuario di Pompei fare ampia mostra del suo potere presso il divin suo Figlio, e della misericordia verso i peccatori, per allettare i quali ha posto il suo trono sul trono degli idoli e dei demoni, si piacque di gradire le intenzioni e le fatiche di un povero peccatore e di concedere grazie a chiunque la pregasse con la Novena scritta dal moribondo suo devoto. Ed oh, Cuore amoroso di Maria! Si degnava Ella di apparire alla figliuola del Commend. Agrelli di Napoli e ripeterle quelle dolcissime parole: "Ogni volta che vuoi grazie da me, fammi tre Novene con la recitazione delle quindici poste del Rosario ed altre tre Novene per ringraziamento". E la giovane Fortunatina Agrelli tutto per ordine eseguì, risanò prodigiosamente, e vive tuttora sana e lieta in seno alla sua ragguardevole famiglia. Ed a suo esempio, fatte le Novene, prodigiosamente risanavano Annina Gamera nel monastero di S. Giuseppe e Teresa in Napoli, e la signorina Giuseppina Andolfi anch'essa di Napoli; ed in Roma il 31 di Agosto di quello stesso anno la giovane Maria Galizzi, che immobile era nel letto per dolori e paralisi, risanava immantinente. Il quale prodigio veniva autenticato con processo dell'art. Cardinal Vicario. Celesti fatti, con documenti di Medici e di Sacerdoti e di valevoli testimoni, si leggono nel Periodico II Rosario e la Nuova Pompei, nei quaderni di Luglio, Agosto, Ottobre, Novembre e Dicembre del 1884. E cento altri fatti somiglianti di grazie singolarissime, ottenute per la recitazione di questa Novena, si leggono nei posteriori quaderni del 1885 e 1886.» Ora quella Novena, che fu scritta da un peccatore moribondo, conquistato da Maria, anelante delle grazie di Maria, quella Novena, che la Regina del Rosario si è degnata di gradire e di benedire con effusione di innumerabili grazie, è la seguente.


Solitamente viene recitata dal 15 marzo per concluderla l'8 maggio, Festa dedicata alla Madonna del Rosario di Pompei.

Io ve la propongo ora perché c'è anche chi la inizia il 15 agosto, giorno dell'Assunta per poi finirla il 7 ottobre, giorno della festa della Madonna del Rosario.

Buona preghiera.

Per scaricare la versione in pdf cliccate sul seguente link, dato che dura una settimana, se quando arrivate qui non funziona potete scrivermi un'email e ve la invio.


oppure

SCRIVI UN'EMAIL A mammacattolica@gmail.com

mercoledì 12 gennaio 2022

Routine di preghiera nel tempo ordinario.

 


Seguire una routine di preghiera durante i "tempi forti" solitamente è più semplice, si trovano sussidi specifici, percorsi adatti che ci guidano giorno per giorno e che ci permettono di non perderci per strada (o di perderci un po' meno del solito).
Per questo ho pensato di condividere alcuni spunti per creare una routine anche durante il tempo ordinario cosi che si possa continuare a mantenere vivo quel rapporto tanto speciale che si crea in specifici periodi dell'anno.
Inoltre a fine articolo ci saranno delle proposte suddivise in base alla giornata per avere ancora più spunti e idee.

Tra casa, bambini, lavoro, attività extrascolastiche, compiti, attività all'interno della parrocchia, impegni famigliari, commissioni, restrizioni a causa della pandemia e quant'altro di certo viene difficile ritagliarsi del tempo per altro.
Basta una piccola parte delle cose elencate per farci subito pensare "ok, non ce la posso fare!".
Vogliamo aggiungere che siamo sempre di corsa, per cui diventa complicato il solo ricordarsi di pregare o dedicare del tempo solo a Dio.

Ma, in tutto questo caos, riusciremo a trovare il tempo di stare con il Signore? 
Non sto parlando dell'andare a messa o del nostro ruolo all'interno della parrocchia; mi riferisco allo stare davanti a Lui qualche minuto durante la giornata in silenzio oppure parlando o pregando.
Quello STARE che ci permette di metterci totalmente nelle sue mani in una giornata storta, in un momento di sconforto ma anche in un momento di gioia per cui Lo vogliamo ringraziare.
Allora, prendiamoci qualche secondo e pensiamo...
Riesco a trovare il tempo per stare con Lui?
Ognuna sa cosa rispondere, ma non deve sentirsi in difetto se non riesce.
Se la risposta è no, oppure raramente, vi potranno essere utili i consigli che seguiranno.
Se la risposta è si e, tra i consigli elencati non leggete quelli che voi utilizzate, potete condividerli nei commenti per essere di ulteriore aiuto a chi legge.

Come fare a ritagliarsi del tempo con il Signore nonostante il caos quotidiano?
Chi tra voi mi conosce bene, conoscerà già alcune risposte ma ne ho aggiunte tante altre che troverete di seguito, per cui mettetevi comode e iniziate a creare la vostra routine.

1- RENDI LE FATICHE PREGHIERA: ogni cosa può diventare preghiera, anche le fatiche, le nostre attività quotidiane e il nostro caos.
Ricorderò sempre una delle prime cose che mi disse un sacerdote quando mi lamentavo del fatto che non riuscivo a ritagliarmi del tempo per pregare quando avevo i bambini piccoli; mi disse "sei una mamma, il tuo essere madre, le tue fatiche, il tuo accudire i figli, offrilo al Signore e diventerà preghiera".
Nel momento in cui ci rendiamo conto di questo, diventerà naturale soffermarci un minuto (più volte al giorno) per offrire al Signore la nostra giornata e al momento di tirare le somme a fine giornata ci renderemo conto di aver passato con Lui tantissimo tempo.
(fattibile in più momenti, in auto, arrivando in anticipo a messa etc..)

2- IMPORSI 5 MINUTI DI SILENZIO INTERIORE: tanto difficile quanto meraviglioso.
Riuscire a fare qualche minuto di silenzio interiore oltre ad essere rigenerante, ti permette di stare in ascolto.
Spesso noi siamo sul pezzo con tante cose da dire, vogliamo fare, parlare, pregare con tante parole, ma quando ci fermiamo ad ascoltarLO?

3- SCRIVERE UN DIARIO DI PREGHIERA: potete utilizzare un piccolo quaderno o un block notes da tenere in borsa e da utilizzare quando siamo in macchina ad aspettare i bambini che escono da scuola oppure se riusciamo a passare qualche minuti in chiesa. (qui altri dettagli)

4- PROMEMORIA: sul telefono, sull'agenda, sul calendario, con dei post-it... va bene tutto purché possa aiutarvi a ricordare di trovare qualche minuto per il Signore.
Nel mio cellulare ho impostato 3 promemoria quotidiani in 3 momenti diversi della giornata cosi che almeno in uno riesca a ritagliarmi qualche minuti di preghiera.
Potreste anche scrivere una preghiera come promemoria cosi da leggerla quando vi appare la notifica.

5- LEGGERE IL VANGELO DEL GIORNO: ritagliarsi qualche minuto per leggere il vangelo del giorno con commento può essere un ottimo modo per avere del tempo con la Parola ad inizio giornata, mentre facciamo colazione oppure in pausa pranzo.
Ci sono svariati messali oppure potete leggere sui social, nel gruppo e pagina facebook lo pubblico ogni giorno oppure nel canale telegram "colazione con Gesù".

6- SCEGLIERE UNA PREGHIERA FISSA: potrebbe essere una novena, il sacro manto, una decina del rosario oppure il rosario suddiviso durante la giornata.
Un aiuto enorme nel mio caso sono le orazioni di Santa Brigida, ho concluso quelle di un anno (molto impegnative per la lunghezza), ora invece sto facendo quelle dei 12 anni che sono più corte e semplici anche da suddividere durante il giorno.

7- PARTECIPARE AD EVENTI ONLINE: un lato positivo della pandemia è l'esplosione di gruppi di preghiera, eventi, catechesi, adorazioni eucaristiche online.
Solitamente la sera se ne trovano vari in diretta, e si possono ascoltare mentre sistemiamo la cucina, stiamo stirando, prepariamo qualcosa ma anche mentre il marito guarda la partita alla tv e a noi non interessa.
Oppure si può optare per qualcosa di registrato cercando di farlo diventare un appuntamento fisso.
(a tal proposito, vorrei segnalare l'adorazione eucaristica di Suor Mariella Romano ogni mercoledì sera alle 21.00 su facebook)

8- SEGNARE SUL CALENDARIO SANTI E PREGHIERE (A COLORI): colori specifici possono aiutare visivamente a ricordarci qualcosa.
Appuntare sul calendario novene oppure un Santo o Santa che volete approfondire e quando passate accanto al calendario notando i colori vi ricorderete cosa fare.

9- ASCOLTARE MUSICA CRISTIANA: "chi canta prega due volte" diceva (anche se in modo diverso) Sant'Agostino.
In auto o mentre pulisco casa, ascolto i Reale o i The Sun o altri gruppi e cantanti cristiani che non fanno la classica musica "di chiesa".
Createvi una playlist in base alle vostre preferenze da poter ascoltare quando volete.

10- LEGGERE LIBRI (EDIFICANTI): Santa Teresa D'Avila diceva "A chi batte il cammino della preghiera, giova molto un buon libro" ed è vero.
Riuscire a leggere un buon libro può arricchire la nostra anima e tracciare la strada che ci porta al Signore e può diventare un momento di preghiera senza nemmeno rendercene conto.

11- LITURGICAL LIVING: vivere la liturgia nel quotidiano con piccoli accorgimenti come festeggiare gli onomastici, seguire i vari tempi liturgici anche in casa etc. 
Per saperne di più vi rimando ad un articolo a tema QUI.

Ammetto che può sembrare brutto dover arrivare al punto di appuntarsi la preghiera come attività per non dimenticarsi di farla, ma è solo questione di tempo, una volta entrata nella routine quotidiana non sarà più necessario appuntare tutto.
Ci possono essere moltissimi fattori che ci portano a dover modificare la nostra routine quotidiana e se si scombussola quella poi ci vuole tempo per crearne una nuova.

Non dobbiamo aspettare che arrivi il momento giusto ma dobbiamo fare in modo che la preghiera entri nella nostra routine quotidiana in modo che automaticamente sappiamo quando pregare.
Ora tanti suggerimenti in base ai momenti della giornata, basterà sceglierne uno per ogni momento e sarà già un bel passo.

MATTINO: possiamo iniziare la giornata con una preghiera prima di alzarci dal letto per ringraziare il Signore per il nuovo giorno che stiamo per vivere, oppure mentre ci prepariamo per uscire, mentre laviamo i denti o ci trucchiamo.
Ringraziare il Signore durante la colazione o mentre prepariamo il caffè.
Una richiesta di protezione per i nostri figli mentre mettiamo la merenda in cartella o mentre mettiamo loro la giacca prima di andare all'asilo.
Un segno della croce quando si esce di casa oppure quando si sale in macchina tutti insieme, un'Ave Maria nel tragitto in macchina.
Una decina del rosario mentre siete fermi in colonna mentre state andando al lavoro ( è utile anche per evitare di arrabbiarsi), sorriso e giù a sgranare il rosario (è un ottimo antistress 😊 ).
Non siamo ancora a metà giornata e guardate quante occasioni ci sono state!
Mentre si pulisce casa, mentre si rifanno i letti o si prepara il pranzo.
Al lavoro si può approfittare della pausa caffè oppure in base al lavoro che svolgete pregare mentre siete in negozio e sistemate un maglione, oppure tra una scartoffia e l'altra, se non riuscite a concentrarvi potete approfittare di un minuto di pausa per un Padre Nostro e ripartite.

Vado avanti?
POMERIGGIO: Mentre aspettiamo che i bambini escono da scuola o asilo, mentre culliamo il piccolo che non ha molta intenzione di prendere sonno per il suo pisolino pomeridiano..
Mentre state stirando o stendendo i panni o preparando la lavatrice.
La nonna di un'amica accendeva la sua radiolina sintonizzata su Radio Maria quando c'era il Rosario per pregare mentre svolgeva le varie attività di casa in modo che non doveva tenere a mente quante Ave Maria aveva detto perché era guidata.
Anche in auto ci si può sintonizzare su Radio Maria, basta controllare in precedenza la programmazione in modo da sapere quando ci sono i momenti di preghiera.
Prima della merenda con i bambini un bel "grazie Gesù" per tutte queste meraviglie!"

SERA: Sotto la doccia magari anche una decina del rosario ci sta, mentre prepariamo la cena o mentre apparecchiamo la tavola.
Prima di andare a letto, mentre siamo nel letto cosa c'è di meglio che addormentarsi pregando?!

Questi sono solo alcuni esempi per una preghiera fatta con il cuore ma in modo molto semplice e sicuramente apprezzato dal Signore.
E no, non pensate che in questo modo la preghiera venga minimizzata solo perché non siamo ferme con le mani giunte e in totale silenzio.

Vogliamo provare qualcosa di più complicato?
Allora iniziamo con la recita di un rosario alla settimana, scegliete ogni settimana un giorno diverso in base ai vostri impegni, e ricordate una cosa fondamentale, il rosario può essere recitato anche spezzettato durante la giornata!
Per me questa cosa del Rosario spezzettato è ancora difficile da digerire ma poco a poco ce la sto facendo. 
Una decina al mattino durante le varie attività citate sopra, una decina in macchina, una a pranzo, una al pomeriggio e una la sera ed è fatto!
Anche la Coroncina della Divina Misericordia va benissimo, è più veloce rispetto al Rosario e si possono alternare.

Preferite le lodi?
Ogni giorno scegliete in base ai vostri impegni quali fare, se fare le lodi del mattino, oppure i vespri, l'ora media o la compieta.
Se non avete questa abitudine iniziate con un giorno a settimana, avrete tempo per aumentare o alternare.

Questi sono solo alcuni esempi di possibilità che avete durante il giorno per pregare, non dovete svolgerle tutte ma inizialmente sceglierne un paio durante la giornata, provate quelle che secondo voi sono più semplici da mantenere e vedete se riuscire ad incastrarle nella vostra routine.
Poco a poco pregare diventerà parte integrante della vostra vita quotidiana e senza rendervene conto aumenterete anche la frequenza.
Un pò come diceva mia nonna con i bambini che "più dormono e più dormirebbero" (è un modo di dire delle nostre parti ma in bergamasco è più bello), ecco, vediamola in questo modo "più preghi e più pregheresti"!

Se avete altri conigli potete scrivermi cosi che possa aggiungere altro.
Nel frattempo sto pensando ad un momento di preghiera da poter fare insieme, ci lavorerò...
Un abbraccio e buona preghiera!
Cristina.

giovedì 5 novembre 2020

Chiudi gli occhi....e prega per qualcuno.

 



Pregare per gli altri...

Ad agosto sono stata contattata da una ragazza che segue il blog e la pagina, voleva chiedermi di scrivere nel blog come si prega per qualcuno.
Per cui ho iniziato a rifletterci, ma dato che non arrivava nulla di utile ho messo da parte la sua domanda in attesa che potesse arrivare qualche aiuto dai piani alti per rispondere.

Ieri sono andata all'ospedale di Bergamo con due amiche a trovare una mamma con il suo piccolo di 2 anni momentaneamente ricoverato nel reparto trapianti.
Tra una chiacchiera e l'altra la mamma ha detto al figlio "Guarda, è venuta a trovarti una delle zie che ha contribuito a tenerti in vita"....
Questa frase per me ha avuto un impatto molto forte; solitamente viene automatico pensare "non ho fatto niente, ho solo pregato con e come tutte le altre..".
[si era creata un'enorme cordata di preghiera dalla sua nascita.]
Riflettendoci, con le nostre preghiere, un piccolo tassello lo abbiamo messo, e per quanto possa sembrare che non faccia la differenza, per chi riceve preghiere ha un valore immenso.
Sapere di essere supportati e accompagnati con la preghiera anche da chi nemmeno ci conosce ma che ha ascoltato e preso a cuore un nostro appello, rende concreta quell'unione in Cristo che ci rende fratelli e sorelle.

La mente viaggia, pensa e qualcosa arriva ...

Tantissime volte ho chiesto di pregare per me dato che da sola non riuscivo, viene più facile pregare per gli altri piuttosto che per se stessi, probabilmente anche per un fattore mentale con l'idea del sentirsi egoisti pregando per cose personali perché "gli altri ne hanno più bisogno" e pensieri simili..
"Facciamo cosi, io prego per te e tu preghi per me..", in questo modo si instaura un affidamento reciproco non da poco.
Spesso non ci fidiamo delle persone, ma allo stesso tempo ci affidiamo agli altri per pregare, forse dovremmo rivalutare i rapporti con chi ci sta intorno, fare un po di discernimento relazionale.
Senza però dimenticarsi di pregare anche per chi non ci sta simpatico o per chi ci ha fatto del male... fa bene anche a noi stessi.

Come pregare per qualcuno?

Non è una domanda banale soprattutto perché se ce la poniamo significa che la nostra intenzione è seria e l'eventuale richiesta da parte di qualcuno ci sta a cuore.
Pregare è una cosa seria!
Allo stesso tempo posso dire subito che non esiste un modo specifico di pregare per qualcuno.
In realtà è molto meno complicato di ciò che si pensa perché basta una semplice preghiera ricordando la persona interessata.
Si può dire un rosario, un'Ave Maria, un Padre Nostro o una preghiera a cui siamo legati pensando alla persona per cui vogliamo pregare.
Ovviamente non basta una sola volta e poi lasciar perdere, ma ci vuole costanza.
Possiamo includerla in qualsiasi momento senza grossi preamboli, anche mentre passiamo in chiesa ad accendere una candela.

E se mi dimentico?

Se dobbiamo pregare per qualcuno e ci dimentichiamo, (mi è successo un'infinità di volte) non significa che non teniamo a quella persona, semplicemente nel quotidiano ci sono talmente tante cose da fare, appuntamenti da incastrare, distrazioni etc, che diventa quasi normale potersi dimenticare di includere questa o quella persona nelle nostre preghiere.

Per non dimenticarsi.

Ho qualche dritta per non dimenticarsi di pregare per qualcuno quando ci siamo prese l'impegno:

1. Mettere un promemoria sul telefono in un momento in cui sapete che potete pregare, per esempio nell'ora in cui preparate la cena, oppure quando mettete a letto i bambini, o mentre fate colazione.
Appena suona, pregate, non rimandate.

2. Tenete un foglio o una pagina/parte del prayer journal o un quadernetto piccolo dedicato completamente a segnare i nomi e le intenzioni di preghiera.
In questo modo quando avete il vostro momento di preghiera, aprite il quadernetto e ricordate tutte le persone segnate.
Se una si prende spesso questo impegno, l'idea di segnare tutti i nomi è una cosa estremamente utile;  inoltre con il passare del tempo rivedere vecchi appunti vi può far tornare in contatto con persone che non sentivate da tempo per sapere come stanno.

3. Esistono gruppi anche su telegram di preghiera per adozioni spirituali, in questo modo è anche possibile restare aggiornati e pregare anche per chi non conosciamo (e sarà un promemoria automatico).

Creare catene di preghiera.

Create catene di preghiera, che non sono quelle di Sant'Antonio assurde che spesso girano nel web tipo che se non la invii a 10 persone finisci all'inferno.
Mi è capitato più volte di partecipare a questa catene di sorelle e fratelli in Cristo (quelle serie) quando le richieste riguardavano cose molto gravi e urgenti; ognuna sceglieva un orario in cui dire il rosario in base alla propria disponibilità; essendo in tante si riusciva a coprire la giornata o le giornate.
Non dimentichiamoci mai quello che disse Gesù:

"In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro" (Mt 18, 15-20)

Inoltre come scrissi tempo fa, Attenti a quello che chiedete perché vi sarà dato...

La forza della preghiera è qualcosa che spesso sottovalutiamo, ovviamente non è un gettone per ottenere tutto ciò che vogliamo, sia se preghiamo per noi, sia se lo facciamo per gli altri.
La preghiera è quel mezzo che ci lega al Signore, che ci permette di instaurare un rapporto quotidiano e reale con Dio (su questo vi ho già parlato tanto nell'articolo dell'orazione teresiana) e a Dio possiamo anche raccontare e parlare degli altri.

A presto.

mercoledì 28 ottobre 2020

L'orazione Teresiana, un intimo rapporto con Dio.

 


"L'orazione a mio parere, non è altro che un intimo rapporto di amicizia, nel quale ci si trattiene spesso da solo a solo con quel Dio da cui ci si sa amati"  (Vita 8,5 Santa Teresa)

Ho scoperto l'orazione teresiana durate il lockdown grazie a Debora, una ragazza che ha frequentato per un po di tempo le Clarisse.
Conoscere la sua esperienza a riguardo, mi ha permesso di poter approfondire questa tipologia di preghiera molto intima e silenziosa tanto efficace e perfetta per il mio modo di vivere la spiritualità in modo interiore.

In sostanza questo tipo di orazione è una preghiera RELAZIONALE e intima che non necessita di formule di preghiera specifiche continue ma la base è la Scrittura.
In questo modo si pratica una la preghiera del cuore secondo Santa Teresa perchè è proprio il cuore che prega.
(riguardo la preghiera del cuore trovate anche questo post)

“Chi l’ha cominciata [l’orazione] non la lasci; e chi non l’ha cominciata, io lo scongiuro per amor di Dio a non privarsi di tanto bene; se persevera io spero nella misericordia di quel Dio che nessuno ha mai preso invano come amico; giacché l’orazione mentale non è altro – per conto mio – che un trattare con amicizia, intrattenendosi molte volte da soli con Chi sappiamo che ci ama” (Vita 8,5).

Essendo legata all'interiorità della relazione, può essere sempre diversa poichè condizionata dall'emotività, per cui ciò che proviamo un giorno con una lettura, il giorno successivo non sarà necessariamente uguale...
Se in quel momento siamo tristi avremo un certo tipo di vissuto mentre se saremo felici, ne avremo uno diverso.
La cosa da fare è orientare tutto verso il TU di Cristo, mettendosi davanti a Lui come in una relazione vera e propria.

Ora entriamo nello specifico di questa pratica:

Cosa serve per fare questo tipo di orazione?
La Bibbia (o solo i vangeli), una candela, un'icona e soprattutto il silenzio.
Se volete, potete utilizzare il vostro diario di preghiera per appuntare ciò che ritenete necessario.
[L'icona aiuta a rimandare al Signore.]

L'orazione permette di andare da me alla scrittura, dalla scrittura alla mia interiorità e nella mia interiorità emerge il TU del Signore, quello con cui dobbiamo metterci in relazione profonda.


Come fare l'orazione o per meglio dire, come nutrirci con questo incontro?
Ci si siede composti e comodi in un luogo tranquillo e possibilmente silenzioso (che con dei figli diventa difficile ma facciamo finta che sia possibile).

Si inizia con il segno della croce fatto piano e in modo consapevole; si procede chiudendo gli occhi e mettendo da parte tutti i nostri problemi e pensieri, come dice Santa Teresa, "Occorre farsi un po di violenza per raccogliersi e contemplare il Signore nel proprio interno (CP 26,8) Non si può parlare con Dio nel medesimo tempo che con il mondo..."

E' possibile fare anche un'invocazione allo Spirito Santo e un breve esame di coscienza per cantare le misericordie del Signore nella nostra vita.

Il passo successivo è tanto importante quanto difficile (non voglio scoraggiarvi ma rendervi consapevoli che raramente si fa in modo cosciente) ovvero, prendere coscienza che Dio, in Gesù, suo figlio, è presente.
Dobbiamo instaurare un rapporto di amicizia con il Signore, per questo ci può aiutare pensare che sia al nostro fianco, realmente in persona vicino a noi.
[Teresa dà molta importanza all'Incarnazione, motivo per cui è presente un'icona]

Oltre all'invocazione allo Spirito Santo, potete recitare anche un Padre Nostro

Poi passiamo alla scelta del brano da leggere; sulla scelta del brano potete decidere voi, oppure utilizzare la lettura del giorno.
Se ne avete il tempo potete aggiungere anche una scrutatio limitandosi alla parte meditativa.

Il brano scelto va letto con calma, cercando di assimilare parola per parola assaporandone il contenuto.
Cercate il punto che più vi colpisce, che sia una parola, più parole o un versetto ripetendolo più volte anche mantenendo gli occhi chiusi.
Cercate di entrare dentro di voi, di percepire la compagnia di Cristo, la sua presenza.

Tutto ciò non è facile, ci saranno tante distrazioni soprattutto all'inizio, la mente andrà altrove, potranno spuntare pensieri, i nostri impegni etc, ma non bisogna demordere, la perseveranza è la strada per poterci riuscire.
Pensare ci porta a parlare a noi stessi, pregare invece ci porta al dialogo con Dio e quella è la strada.

Come detto all'inizio, questa è una preghiera emotiva, per cui "Se siete nella gioia potrete contemplare Cristo risorto, se siete afflitte o nei travagli potete contemplarlo mentre si reca al giardino degli ulivi."

"Anche se doveste fare il peggiore dei peccati, non lasciate mai l'orazione!"

Il Signore può abitare il vuoto che stiamo vivendo soprattutto in questo tempo, fatto di attese, paure, incertezze.
L'orazione non termina nel momento in cui chiudiamo le Scritture e ci congediamo, ma continua costantemente.
Possiamo immaginare che Gesù sia al nostro fianco durante la giornata, durante le nostre normali faccende e occupazioni, in quelle occasioni pensiamo che ci guardi con amore e che possiamo ricambiare questo sguardo.

Essere “da solo a solo” come scritto nella citazione all'inizio di questo articolo, non significa pregare isolato dagli altri, benchè possa sembrare cosi.... soprattutto perchè certe volte ne sentiamo proprio la necessità, (lo stesso Gesù nel corso della sua vita terrena ha dei momenti in cui si deve isolare).
Ma "io e Dio" oppure "tu e Dio" possiamo avere quest’esperienza di intimità anche se ci troviamo in una grande assemblea; quel “solo a Solo” significa che per me, per te... in quel momento, c’è solo Lui e io o tu, non desideriamo altro che staccarci da tutto ciò che non è Lui e che distrae da Lui.

Concludiamo questa preghiera con un'offerta semplice, per la carità verso il fratelli e il prossimo, oppure per delle intenzioni che sappiamo essere necessarie.

Una volta iniziata questa pratica sarà difficile farne a meno.
A presto.

mercoledì 17 giugno 2020

L'esicasmo: pregare Gesù attraverso la meditazione cristiana.



Quando si parla di meditazione, alcuni storcono il naso collegando subito questa pratica alle filosofie orientali, zen e derivati vari.
In realtà, nel cristianesimo, la meditazione è una pratica molto importante e utile, soprattutto per quando riguarda la Parola di Dio.
La Bibbia non va semplicemente letta, la lectio divina (di cui parlerò a parte) è la prova che andando oltre la lettura possano arrivare molti frutti.
La Parola va certamente letta, ma anche assimilata e soprattutto meditata, ma non come immaginiamo noi ripetendo parole strane di cui non conosciamo il nome ma in modo diverso.
Un'altra pratica meditativa cristiana molto bella riguarda l'esicasmo, una forma presente quasi solo nel cristianesimo ortodosso orientale ma da un po' riscoperta anche da noi occidentali ed è quella di cui voglio parlare oggi.
Nella mia vita, la preghiera esicastica mi ha aiutata tantissimo, soprattutto quando mi capitava (e capita ancora ma meno) di avere attacchi d'ansia o di panico.
Nella mia testa inizio a ripetere quella preghiera a tutto va meglio, ovviamente in quel caso non è nella forma meditativa ma ora capirete meglio continuando a leggere.
Vi consiglio di provare perchè ne vale la pena, poi tra il dire e il fare ci sono di mezzo mille impegni, bambini etc, ma provarci non guasta! ;)

La base dell'esicasmo  è l'utilizzo della preghiera contemplativa, la preghiera di Gesù ripetuta continuamente come mezzo per sperimentare l'unione con Dio.
Questa pratica inizialmente è molto difficile perchè i pensieri prendono il sopravvento e ci fanno rimanere distaccati, per cui ci vuole tempo.
L'esicasta esperto si ritrova a bloccare tutti i suoi sensi e di conseguenza si libera dai pensieri in modo che possa praticare questa forma meditativa.
Chi ha letto il libro "Racconti di un pellegrino Russo" (trovate il link a fine articolo) sa bene di cosa sto parlando, ma ora vediamo di approfondire partendo da una sintesi dell'origine in poche righe.

L'esicasmo ha origine circa nel IV secolo, ricordate Evagrio Pontico?
Ecco, lui pare ne sia stato un ispiratore (trovate un articolo su di lui QUI);
"la pratica della preghiera interiore, che mira a unione con Dio su un livello oltre immagini, concetti e linguaggio", un senso in cui il termine si trova in Evagrio Pontico (345-399), Massimo il Confessore (c 580 -. 662) , e Simeone il Nuovo Teologo (949-1022);

Questa preghiera prende forma dalle parole di Gesù quando in Matteo 6,6 Gesù invita a non fare come gli ipocriti mostrandosi mentre pregano ma di fare l'opposto:

"Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà."

La parte in cui Gesù dice "entra nella tua camera" viene visto come un invito ad entrare in se stessi e questo prende forma attraverso la preghiera contemplativa ripetuta chiamata anche "Preghiera del Cuore".

Come si pratica?

"Signore Gesù Cristo,
Figlio di Dio,
abbi pietà di me peccatore"

Questa preghiera va ripetute molte volte e il farlo comporta un conseguente stato meditativo il cui obiettivo finale è chiamato "Theosis" ovvero un'unità con Dio.
Secondo lo starec (anziano) del libro "Racconto di un pellegrino Russo";
«la preghiera interiore e perpetua di Gesù consiste nell’invocare incessantemente, senza interruzione, il nome divino di Gesù Cristo con le labbra, la mente e il cuore, immaginando la sua presenza costante e chiedendo il suo perdono, in ogni occupazione, in ogni luogo. in ogni tempo, persino nel sonno.
Chi si abitua a questa invocazione ne riceve grande consolazione, e sente l’esigenza di recitare sempre questa preghiera, tanto che non può più farne a meno.
Si ripetono queste parole al ritmo dell’inspirazione, poi dell’espirazione in modo da farle penetrare progressivamente nel nostro cuore.»
Si chiama preghiera del cuore anche per questo, ovvero perchè si può pregare seguendo il ritmo del cuore in modo da dare una cadenza fissa e continua, oltre al fatto che nella tradizione biblica, nel cuore si trova il centro dell'uomo e della spiritualità.
La preghiera di Gesù, con il suo aspetto respiratorio e spirituale, ha lo scopo di far «scendere la testa nel cuore»Inoltre è possibile utilizzare anche un rosario (normale oppure quello a nodi chiamato chotki) ma con il semplice scopo di mantenere nel presente, non necessariamente per contare quante preghiere abbiamo recitato.

C'è da specificare che esistono 4 tipi, o per meglio dire, le preghiere sono divise in 4 categorie in modo ascendente:
1. Preghiera verbale
2. Preghiera mentale
3. preghiera del cuore
4. contemplazione
Per farla breve, ogni tipo di preghiera diventa sempre più intimo e introspettivo separando sempre di più da ciò che ci disturba all'esterno portano ad una pura connessione con Dio.
Tenete ben presente che lo scopo non è andare in trance come invece viene richiesto in altre forme meditative non compatibili con quella cristiana!

Ma quali sono le differenze con la meditazione orientale/buddista ?
Possono sembrare simili avendo in entrambi i casi la ripetizione di parole/frasi per poter raggiungere quel distacco necessario per entrare nello stato meditativo.
L'esicasmo però, a differenza delle altre forme meditative, non è panteistico [e qui apro una breve parentesi su questo termine; il panteismo (secondo wikipedia) è una visione del reale per cui ogni cosa è permeata da un Dio immanente o per cui l'Universo o la natura sono equivalenti a Dio.]
Per cui, come dicevo... l'esicasmo non è panteistico, ne tanto meno compatibile con quella visione del mondo perchè lo scopo dell'esicasta NON è quello di raggiungere uno stato di non-essere cosa che invece riguarda i buddisti o induisti.

Un'altra differenza riguarda ciò che viene pronunciato; avrete sicuramente sentito parlare ancora dei "mantra", ovvero, per ciò che si sa di base, sono la ripetizione continua di parole... in realtà i mantra sono sì la ripetizione di parole, ma la cosa importante di queste parole è il suono delle sillabe, tanto che indipendentemente dalla lingua di appartenenza della persona, la ripetizione sarà uguale per tutti.
Invece nell'esicasmo, la cosa importante è il significato delle parole e direi che questa è una differenza  enorme!
Per cui come potete immaginare, non importa la lingua utilizzata per ripetere quella preghiera, la cosa importante è comprenderne il significato e ci si concentri sul concetto che si esprime.

Volete un'altra differenza?
La meditazione cristiana si basa sulla volontà di sperimentare Dio, di pregare con uno scopo e un intento, mentre la meditazione come dice un sito di meditazione spiega che "Tutte le forme di meditazione comportano colui che medita, il processo della meditazione e l’oggetto della meditazione. Con una calma e continua attenzione focalizzata, l’ego deve essere mantenuto connesso con lo Spirito fino a che entrambi non si fondono nell’eterna beatitudine. Colui che medita deve conoscere un preciso metodo di meditazione e avere un determinato pensiero o esperienza su cui meditare."

Poi se cercate, di forme meditative con scopi che variano da una filosofia all'altra ce ne sono a decine, ma il fine è sempre diverso rispetto a quello della meditazione cristiana.

Ci sarebbe tantissimo da dire e da approfondire per cui vi lascio anche due letture utili a riguardo.
Un abbraccio
(ps: le info sulla meditazione orientale sono vecchie info che mi aveva fatto avere un'amica che pratica e insegna meditazione zen)

venerdì 17 aprile 2020

Alzati, prega e inizia la giornata con entusiasmo.




Oggi è uno di quei giorni in cui mi sento un po sottotono , le classiche giornate "no" che in questa situazione si amplificano più del dovuto e per motivi alcune volte anche futili.
Per questo mi sono auto obbligata a ritagliarmi del tempo per scrivere...
Siamo in casa da 8 settimane, qualche giorno più, qualche giorno meno, per cui il tempo per pensare più del solito c'è e pure in abbondanza e non sempre è una cosa buona..
Lo sapete che noi donne siamo multitasking, pensiamo a più cose contemporaneamente mentre stiamo facendo altre cose e il tutto senza perdere il filo del discorso che stavamo facendo mentre programmavamo il menù dell'intera settimana successiva.
Ogni venerdi inizio a tirare le somme della settimana, giustamente non basta un giorno, inizio di venerdi e finisco la domenica sera cosi che non mi sfugga nulla delle cose di cui mi debba pentire di aver fatto, non fatto o pensato.
Il rimprovero più gettonato è il "non sono riuscita a fare quello, quello e quello..."; mi rendo conto che anzichè abituarmi a gestire al meglio il tempo, in realtà lo gestisco malissimo... io... la life planner di casa, quella che pianifica pure quando deve finire una penna... non riesco a mantenere una routine salda...
Mi perdo in cose inutili  quando potrei dedicarmi a ben altro di più produttivo, edificante ed intelligente.
Ogni giorno mi alzo dal letto (assonnata) con l'idea di fare tante cose belle, cogliere fiori (che non ci sono) in giardino per abbellire la tavola (ok, questo non è vero) e a fine giornata  vado a dormire delusa facendomi promesse che il giorno dopo non riuscirò a mantenere...
Essere a casa e non dover correre in giro tra lavoro, scuola e impegni dei bambini è tanta roba, non posso negarlo, ma ho capito anche che questo non significa riuscire ad avere più tempo per fare cose che mi fanno stare bene e mi ricaricano la mente, proprio per niente!
Ammetto di essere meno stressata, a casa sto bene e quasi uscire a fare la spesa mi pesa...
Arrivano i compiti in giorni e momenti diversi della settimana, vanno scannerizzati quelli già fatti e inviati a 6 maestre diverse, i bambini vanno seguiti, Gabri è più autonomo (quando ha voglia di fare), Giorgia un po meno per cui devo mettere in campo il mio lavoro da tutor dsa...
Hanno videochiamate con le insegnanti (rare) almeno in giorni diversi, poi le videochiamate con l'asilo, i lavoretti e video sempre dell'asilo, i video degli scout, gli allenamenti della scuola calcio con zoom, le videochiamate dei rappresentanti... almeno per equitazione non c'è nulla.
L'aiuto per i compiti e i nuovi argomenti non è pesante, eccetto oggi che entrambi non capivano alcune cose, avevano due attività in cui dovevo intervenire io con delle spiegazioni extra per cui la mattinata è stata particolarmente intensa insieme alle spiegazioni da preparare per un ragazzino che seguo sempre come tutor.
Ad inizio quarantena avevo già pianificato tutto... letture su letture, studio per il lavoro, video da vedere, catechesi da ascoltare, videogame...si, anche quelli!
Cosa ho fatto nella realtà?
Poco e niente... leggo molto meno, forse 3 pagine e nemmeno tutti i giorni, non posso ascoltare nulla perchè non avrei la concentrazione per farlo, studio non parliamone ma almeno mi tengo allenata con i miei figli nella pratica..
Ho iniziato a rivedere "Vampire Diaries"... a pezzi e nemmeno le varie puntate perchè inizio a fare altro, poi ho i sensi di colpa e spengo per fare cosa?? Videogame! Ecco, quella è l'unica cosa che riesco a fare coinvolgendo i bambini, in realtà solo loro che coinvolgono me ... uuu si bello... qualche volta.. ma avrei bisogno di altro, ho bisogno di nutrirmi di letture e di ascolto e un po mi pesa non poterlo fare.
Diciamocelo chiaro, siamo tutte sulla stessa barca, tutte pensavamo di sfruttare meglio il tempo a casa, invece siamo deluse da noi stesse... troppo autocritiche!

Ogni tanto mi sento dire da alcune amiche che sono una "super mamma" perchè riesco a fare un sacco di cose nonostante tre figli... sapete una cosa?
Non è vero, non sono una super mamma, a riguardo avevo già scritto e vi rimando a quello per non ripetermi (QUI), in aggiunta posso dire che riuscire a fare tutto e più di quello che è possibile fare, certe volte... il più delle volte, non è una cosa positiva perchè ti porta in un circolo vizioso fatto di "più faccio meno posso essere criticata" oppure nel circolo vizioso del non voler deludere le aspettative. (brutta cosa...pesante soprattutto)
Non fatevi fregare!

Per questo ho pensato ad una nuova routine fatta di promemoria sul telefono e forza di volontà sostenuta da qualcuno che sono sicura possa aiutarmi... il Signore.
Il mio nuovo motto modificato secondo ciò che vorrei...
"ALZATI, PREGA...E INIZIA LA GIORNATA CON ENTUSIASMO!"
Con la preghiera ogni cosa si affronta diversamente, è innegabile.. per cui anche la quarantena può avere un sapore diverso, uno spirito diverso, uno scopo diverso...
L'ho sperimentato le volete in cui ci ho dedicato del tempo in modo costante..

Ancora prima di alzarmi dal letto farò le lodi (ecco, si.. non le faccio da tantissimo), i due grandi si svegliano per le 9 per cui ho tempo, Mattia se si sveglia presto ama le coccole nel lettone...
Durante la colazione il vangelo del giorno a singhiozzo con commento perchè solitamente a quell'ora mio marito ha le sue telefonate di lavoro e Mattia è un chiacchierone (lo pubblico sempre in pagina ma certe volte diventa l'aperitivo con Gesù più che la colazione).
A mezzogiorno l'Angelus mentre preparo il pranzo...
Nel pomeriggio mentre marito e figlio piccolo dormono e gli altri due giocano/finiscono i compiti, lettura di qualche pagina oppure scrivere nel diario di preghiera; deve essere parte della routine cosi come la lettura che abbiamo io e Giorgia nella lettura condivisa dei suoi libri (non ama leggere per le difficoltà per cui leggiamo insieme i suoi libri, 2 pagine io e 2 lei..).
La sera vorrei ritagliarmi 10/15 minuti per iniziare a sperimentare l'orazione teresiana o anche solo per dire il rosario magari alternando le due cose.
Seguire la messa online la domenica (ce ne sono tante, per cui le alterno) , cosi come l'adorazione eucaristica (anche solo 5 minuti)...
Ogni cosa richiede veramente poco tempo (eccetto la messa ovviamente), al massimo 15 minuti e può essere interrotta con la promessa a se stessi di riprenderla il prima possibile, non di dimenticarla.
Fare preghiere a rate è sicuramente più lodevole che non provarci nemmeno per paura di non riuscirci.. questo è ciò che mi ha sempre detto il mio padre spirituale, fatico a metterlo in pratica per la mia mania di perfezione ma ha perfettamente ragione,
Se vi va di provare con me oppure avete altre idee o consigli per una nuova routine in quarantena, potete scrivermi e provvederò a condividerle.

A presto!

domenica 15 marzo 2020

La preghiera, tra consolazione ed intercessione nella solitudine.




Sono giorni che medito su questo articolo, se pubblicarlo o meno, se lasciarlo qui per il futuro o andare avanti; dopo vari giorni mi sono decisa ed eccolo...

Questa quarantena mi sta rendendo troppo seria ma credo sia una cosa inevitabile, quando hai il fiato sul collo da parte di qualcosa che non puoi vedere resti sempre sul "chi va là".
Quando senti il telefono che squilla, la paura che possa essere qualcosa di spiacevole c'è (soprattutto se come me difficilmente ricevete telefonate).
Qui in realtà le cose sono due ma vorrei soffermarmi su una in particolare di cui si parla in continuazione, pure troppo, ma anche questo è inevitabile.
Può colpire chiunque, senza alcuna distinzione, per cui non sai mai a chi può arrivare, se a te, un familiare, un conoscente, un amico, uno sconosciuto...
Indipendentemente dalla categoria di appartenenza, di fronte all'idea che quella persona, se avrà un peggioramento e morirà, lo farà in totale solitudine, spezza il cuore.
Giustamente se la persona rientra nella nostra cerchia il dolore è ancora più forte, è inevitabile, ma sentire le notizie dei morti per questo virus consapevoli della loro solitudine è un colpo al cuore... è inevitabile.
Prima di andare avanti vorrei raccontarvi una cosa personale...

Tra qualche giorno ricorrono 7 anni dalla nascita al cielo di mia nonna Dirce (si, aveva un nome particolare, per intero era Maria Dirce), con lei avevo un legame speciale, per me era una seconda mamma.
Il 23 marzo, era un sabato, era entrata in ospedale per dei controlli di routine, aveva 80 anni, viveva da sola, aveva fatto colazione da sola come sempre, poi mio fratello con mia madre l'avevano portata in ospedale per questi controlli.
L'hanno ricoverata per accertamenti e la sera di quello stesso giorno, per la cena, la imboccavo perchè non era più in grado di mangiare da sola...
Il giorno dopo uguale, ogni tanto si svegliava e ci riconosceva, la sera le parole del medico "è terminale, potrebbe andarsene da un momento all'altro", a mezzanotte ci chiamano perchè stava morendo e alle 2,05 è tornata alla casa del Padre.
Quando ci hanno chiamato perchè stava morendo sono volata in auto fregandomene dei limiti di velocità, sono arrivata in ospedale 10 minuti dopo e sono stata con lei, poi sono arrivati anche mio fratello e mia madre.
Non so cosa sia successo in quelle 36 ore (un pò come i peggioramenti di questo virus) e oramai non mi importa...
Era attaccata ad un respiratore, quelli trasparenti per la respirazione non invasiva che sembrano caschi per gli astronauti (quelli che utilizzano per questo virus), sento ancora il rumore di quel macchinario, ed era immobile.
Mi sono attaccata alla sua mano e ho iniziato a pregare incessantemente fino al momento in cui ha avuto uno (dei tanti in quelle due ore) scompenso cardiaco e ha dato l'ultimo respiro.
Fino a quel momento non sapevo cosa potesse significare la preghiera incessante (scoperta qualche anno dopo), la mia fede ai tempi era molto leggera ma senza nemmeno rendermene conto ho preso un rosario a decina che mi era stato regalato nei primi passi della conversione e avevo iniziato a pregare.
Non pregavo per fare in modo che si salvasse, lo facevo perchè la volevo accompagnare nel suo ultimo viaggio e, per quanto sia stato estremamente doloroso, ne sono anche estremamente felice perchè so per certo che sapeva che eravamo li per e con lei.

Ho avuto l'immensa fortuna di stare con lei, di farle sentire la mia presenza...
Tornando ad oggi, l'idea che qualcuno debba morire senza nessuno accanto, senza essere accompagnato, senza avere accanto le persone che lo amano, lascia un peso sul cuore... uno può dire che non se ne rende conto, non se ne accorge etc.. ma resta una cosa che spezza il cuore cosi come doloroso è il non poter dare l'ultimo saluto e/o stare accanto a chi vive questo peso per non essere stato vicino al proprio caro.
Se fosse capitato ora, sarebbe stato devastante pensare che sarebbe stata in ospedale da sola e che non avrei potuto tenerle la mano facendole sentire che c'ero.
Abbiamo una fortuna (sottovalutata), la preghiera, quella arriva ovunque indipendentemente dalle distanze, dal male, dai virus, quella arriva sempre a destinazione.
L'idea che in quel momento possa esserci accanto Gesù che le tiene la mano al posto mio ( o insieme a me quando è successo), quella è una consolazione, una grazia.

Pregare per chi sta soffrendo, farlo anche incessantemente se riusciamo, è una delle cose più belle che possiamo fare, la preghiera è la più grande consolazione per noi e per loro indipendentemente dal fatto che conosciamo o meno quella persona.
E' l'affidarsi per eccellenza, come dire "Signore, io non posso esserci, vai tu, fagli sentire che ci sei, che ci siamo, consolalo/la, sana la sua anima, abbraccialo/la nella sua solitudine, fa che senta tutto l'amore che lo/la circonda, so che puoi farlo, so che lo sentirà.."

C’è un legame profondo e indissolubile tra quanti sono ancora pellegrini in questo mondo – fra noi – e coloro che hanno varcato la soglia della morte per entrare nell’eternità. Tutti i battezzati quaggiù sulla terra, le anime del Purgatorio e tutti i beati che sono già in Paradiso formano una sola grande Famiglia. Questa comunione tra terra e cielo si realizza specialmente nella preghiera di intercessione.
(Papa Francesco)

In queste circostanze un pensiero va anche a chi non crede, chi pensa che non esiste nulla o semplicemente un generico Dio che fa boh... qualcosa... ma di certo non allevia il dolore.
Credo sia veramente molto triste vivere con l'idea che una persona muore sola, senza alcuna consolazione, nel vuoto di una stanza d'ospedale rende tutto più devastante, per cui comprendo la loro rabbia e il loro dolore.
Per noi cristiani invece la cosa è diversa, consapevoli che Lui non ci lascia mai soli, che è sempre accanto a noi, a chi sta male, sta morendo, è solo, è in compagnia.. Lui c'è e quanta grazia!
In un tempo come questo in cui siamo privati della libertà, delle messe, dei funerali, degli abbracci, di una semplice passeggiata, di vedere i nostri cari, di stare accanto a chi sta male, Lui ci consola, li consola...
Siamo umani, pensare alla solitudine fa male, alla morte in solitudine ancora di più, ma in questo momento non possiamo fare altro che affidarci e affidare i malati e i morti al Signore.
Pregare per loro, per chi conosciamo e soprattutto per tutti perchè molti non avranno nemmeno la consolazione della preghiera o di un pensiero per loro.

Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime. 
(Sant’Agostino)
Un abbraccio.