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sabato 17 agosto 2019
Matrimonio: Ripartiamo da noi, andiamo all'ikea!
Il titolo può sembrare un misto tra l'assurdo e una pubblicità alla famosa catena di negozi di oggetti da montare, in realtà è un post abbastanza (forse troppo) serio ed esperienziale sul matrimonio.
Si, perchè per quanto non sia una terapeuta di coppia o una che ha studiato il tema, vivere la vita matrimoniale è una scuola di vita non indifferente soprattutto se non è semplice ma hai già un bagaglio (famiglia d'origine) che ti ha insegnato tutto ciò che serve per far fallire un matrimonio.
I miei genitori come sapete sono divorziati oramai da tantissimo, mia madre ha un compagno da molti anni anche se non ho a che fare con lui, mentre mio padre si è ri-"sposato" un anno e mezzo fa.
Sono divorziati e non riuscirebbero nemmeno a stare nella stessa stanza ma questo è un altro discorso (che trovate in vecchi post a fine articolo)...
Sono cresciuta tra due fuochi, seguendo le dinamiche della loro relazione intuendo i loro errori ma non potendo fare nulla per evitarli, nonostante ciò ora dovrei anche ringraziarli perchè ho assimilato e capito cosa può mandare a monte un matrimonio.
Non parlavano mai, non chiarivano malintesi, non si mettevano al tavolo per parlare dei problemi, non si abbracciavano mai, non li ho mai visti darsi un bacio o una carezza...non facevano progetti, non prendevano decisioni insieme, avevano idee diverse anche in merito a noi figli.
Si rinfacciavano ogni cosa, anche cose che non avrei mai dovuto sentire da bambina, sapevano benissimo urlare uno contro l'altro, si ignoravano e si vedevano praticamente solo a pranzo e cena.
Capiamoci, non era proprio un inferno, le cose andavano bene ai compleanni, natale, pasqua e al mare una decina di giorni, il che tutto sommato non è da buttare, per il resto stavo perennemente con mia madre e mia nonna.
Ho 34 anni e più di metà della mia vita l'ho passata con mio marito, abbiamo iniziato ad uscire insieme quando avevo 16 anni e lui 19 per cui tra un paio di mesi festeggeremo 18 anni insieme (e 10 di matrimonio), il nostro rapporto è quasi maggiorenne!
In questi anni non è stato tutto rose e fiori, tutt'altro... abbiamo trascorso periodi piuttosto pesanti, da ragazza avevo un caratterino bello tosto (ora è decisamente l'opposto ma non ho meriti, per questo ringrazio il Signore e la mia psicoterapeuta) per cui non era facile stare con me, non ero una persona a cui poteva importare la via della santità (anche di questo trovate dei post nel blog ma ve li link a fine articolo) e di cavolate ne ho fatte ma siamo andati avanti.
Dopo la convivenza ci siamo sposati, abbiamo avuto i bambini ma abbiamo scoperto che il matrimonio non è affatto immune ai problemi di qualsiasi genere.
Essendo passati dalla convivenza avevo un'idea un po diversa del matrimonio, della serie che ti metti una fede al dito e come una cosa magica sigilli il tutto e non accade nulla di brutto, sopratutto dopo esserci sposati anche in chiesa qualche anno dopo.
Ebbene si, c'è stato un periodo circa 6 anni fa, molto pesante e che ha messo a dura prova il matrimonio e posso dire che senza la fede probabilmente non so se saremmo ancora qui insieme mano nella mano perchè ci sono cose non facili da superare ma alla fine se l'amore c'è, (e se ti sei sposato c'era, c'è e ci sarà sempre, va solo riscoperto) tutto è possibile.
Nell'ultimo periodo stiamo vivendo un periodo molto pesante, una prova tosta, meno della precedente ma che ha fatto mettere in discussione molte cose.
Abbiamo messo in discussione il "noi" per poter ripartire più forti di prima, per cui ci stiamo smontando pezzo per pezzo - come un mobiletto- per donarlo all'altro in modo che possiamo assemblarci a vicenda ricostruendo tutto da basi solide e ancora più all'avanguardia rispetto al modello precedente.
Cosa ha a che fare tutto questo con il titolo?
Beh, è semplice... sia 6 anni fa che ora, per ripartire carichi siamo stati all'ikea per comprare cose nuove per la casa, abbiamo buttato alcune cose vecchie e sostituite con altre nuove e stiamo progettando alcuni cambiamenti da fare in casa...
Ripartiamo da noi facendo progetti per il futuro, sistemare il giardino, ridipingere la nostra camera da letto e altre cose che verranno distribuite nel corso dei prossimi anni.
Il matrimonio è un po come i mobili che acquisti all'ikea e di cui hai perso il libretto delle istruzioni per il montaggio o è scritto in svedese, sai cosa devi costruire per cui disponi tutti i pezzi a disposizione, e poco a poco, un pezzo dopo l'altro assembli il tutto finchè non hai costruito ciò che ti serviva.
Non è facile, ci vorrà tempo ma alla fine il risultato c'è e se qualcosa non torna, si smonta e si riparte ed è una cosa meravigliosa perché Dio è il nostro traduttore e la nostra guida.
E questa cosa del partire progettando a me piace un sacco, mi fa proprio stare bene, anche se il marito mi ricorda che i soldi non scendono dalle piante e che possiamo fare tutto ma con calma perchè abbiamo davanti tutta la vita per noi due.... e aggiungerei.. ancora 20 anni di mutuo...
Non ho la soluzione o la ricetta per un matrimonio perfetto, credo non esista affatto perchè nel momento in cui si vive sotto lo stesso tetto e si hanno delle responsabilità uno verso l'altro e quando ci sono, verso i figli, per cui le discussioni non mancano, anzi, non devono mancare!
Non deve mancare nemmeno il rispetto, la comprensione, il venirsi incontro, il condividere gioie e dolori, il dialogo, il dirsi tutto ciò che passa per la testa indipendentemente dal fatto che possa essere una cosa bella o brutta, il voler chiarire sempre, il fare progetti, il non dare l'altro per scontato, il dirsi ti amo ogni giorno, abbracciarsi e baciarsi ogni giorno (i nostri figli oramai ci sono abituati e se mio marito quando torna dal lavoro non mi da un bacio, ci pensano loro a ricordarglielo), chiedere come sta o come è andata la giornata...
Ci si può e deve anche arrabbiare, può capitare di non rivolgersi la parola per un'ora o mezza giornata perchè uno deve "sbollire", anche mandare a quel paese se necessario ma tutto con il solo fine di riconciliarsi, di perdonarsi a vicenda e di provare a capirsi.
(ovviamente davanti ai figli niente litigi o discussioni o simili anche se certe volte può scappare).
Se qualcosa non va e in due diventa difficile uscirne, un aiuto esterno non deve essere rifiutato, che possa essere una guida spirituale o una psicologa, perchè penso che un matrimonio valga più dell'orgoglio di volercela fare da soli per poi ritrovarsi a percorrere due strade diverse.
Penso che in questo il Signore sia sempre pronto a darci la soluzione sotto qualsiasi forma possibile, che possa essere uno scossone come qualcosa di più banale, ma alla fine Lui i mezzi per svegliarci e uscirne ce li da sempre, sta a noi aprire gli occhi e vedere le cose sotto una luce diversa.
Le cose si fanno in due e se uno dei due quella spinta o quella soluzione non riesce a vederla da nessuna parte allora oltre ad armarci di sana pazienza, possiamo pregare per chi ci sta accanto stalkerando il paradiso con preghiere, novene e quant'altro.
Mio marito questa volta sarà felice perchè non ho scritto che pecca nel fare lavori manuali (oh...appena fatto) , ma dato che si parla di ikea e dato che vuole fare l'uomo di casa al 100%, ieri gli ho fatto montare il manico della pentola nuova e lo ha fatto benissimo.
Un abbraccio
(ps: ogni caso è a sè, qui parlo prettamente della mia esperienza diretta e indiretta in alcune dinamiche)
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Per vecchi post a tema ecco una carrellata con relativo link diretto:
- Il Trauma della separazione e il patto (inconsapevole) con il male.
- Come rovinare i figli con le guerre di coppia.
- Dalle stelle alle stalle, racconti di una conversione.
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venerdì 10 giugno 2016
Sopportare le persone moleste, fino ad un certo punto.
Buon pomeriggio,
rieccomi dopo i soliti periodi
indefiniti di latitanza, ma come scritto anche in pagina, preferisco
scrivere poco ma faro quando ho l'ispirazione piuttosto che scrivere
spesso ma avere contenuti vuoti.
Poi cercate di capirmi, sono incinta
del mio terzo figlio quindi le attenzioni sono tutte indirizzate li e
agli altri due, tenendo conto che oltretutto la grande tra una
settimana riceverà il diploma e a settembre inizierà la sua
avventura in prima elementare!
Ora torno in carreggiata e vi dico
subito a cosa ho pensato in quest'ultimo periodo per cui ho deciso
pure di condividerlo con voi sperando possa essere utile, poi torno a
fare la lista per le cose da portare al mare.
Chi di voi non ha mai incontrato o
vissuto con qualcuno o è lui stesso permaloso? Direi che e è pieno
il mondo e tutti abbiamo a che fare con questa categoria di persone,
io stessa sono consapevole di esserlo ogni tanto.
Basta e avanza mio marito come
permaloso e lo sono già pure i miei figli, quindi capitemi se io lo
sono meno, o per meglio dire, ho imparato ad esserlo meno!
Partiamo dal definire la persona
permalosa, vi riporto pari passo cosa dice il dizionario:
Detto di persona facile a offendersi, che, per eccessivo amor proprio, si risente e s’indispettisce di atti e parole che altri non considererebbero offensivi (e che per lo più non sono tali nelle intenzioni)
Allora alzi la mano chi non ne conosce
almeno...10!
Ebbene, questo atteggiamento è
inevitabile che risulti fastidioso per chi deve sopportarlo
sporadicamente, figuriamoci per chi lo deve sopportare spesso; porta
a non sapere come approcciarsi o ad aver paura che qualsiasi cosa
detta possa essere fraintesa.
Ma la problematica principale viene
proprio dal permaloso stesso non rendendosi conto che in primo luogo
fa un danno alla sua persona, in che modo? Trovando qualcosa che non
va in ciò che gli viene detto quindi provando sentimenti negativi
verso l'interlocutore, trasmettendo negatività che viene generata da
dentro di se portando a rovinare la propria vita più che quella
degli altri.
Il fatto che risulti poi anche
“antipatico” porta ad avere un difficile rapporto con questa
persona perchè sinceramente, chi te lo fa are di confrontarti con
uno che qualsiasi cosa dici la prende sul personale e non è capace
di intraprendere un dialogo costruttivo?!
Passando da un sorriso ad un lato più
serio della situazione, nonché motivo per cui ho deciso di scrivere
questo articolo riguarda le ripercussioni di questo atteggiamento
verso le persone che amiamo.
Quali altre conseguenze ci possono
essere per un permaloso quando si tratta di avere questo
atteggiamento in famiglia?
Ci ho riflettuto parecchio soprattutto
perchè in quest'ultimo periodo questo aspetto sta fuoriuscendo più
del solito in una persona di famiglia (non dirò mai chi è,
escludete marito e figli XD ) e le conseguenze non sono delle
migliori.
Il fatto che l'80% di ciò che viene
espresso, sia in risposta che in argomentazione/dialogo, a causa
della permalosità porti a musi lunghi o risposte stizzite è
inevitabile che rovini serene giornate e porti le persone a (non in
ordine cronologico):
1- non dire più nulla, il che è più
semplice ma anche la scena muta può portare a malintesi;
2- non sapere in che modo rispondere
portandoti a studiare libri di psicanalisi e derivati senza successo;
3- avere la tentazione di mandare a
quel paese, ed è tanta, ma vince l'educazione per fortuna;
4- provare a rispolverare ciò che ti
ha suggerito il parroco all'ultima confessione ovvero “sopportare
le persone moleste” ma dopo un numero infinito di insuccessi ti
viene difficile;
5- limitare le occasioni in cui ciò
possa avvenire, e spesso è la soluzione migliore almeno
temporaneamente;
6- provare a dialogare, cosa che metti
tra le opzioni ma non sai se porti ad altri malintesi, rigiri di
colpe etc dato che è una strada già percorsa e già testata con
successo pari a 2 o 3 incontri;
7- provare a capire cosa porta una
persona ad essere cosi permalosa, possono capitare a tutti periodi
difficili e pesanti, ma poi ricordi che tutto sommato è sempre stata
cosi ed è difficile trovare scusanti, al massimo attenuanti.
Direi che con il tempo le ho provate
praticamente tutte, sia in successione che alternate che pescando a
caso ma quando vedi che chi ami ci sta male c'è poco da fare,
ovvero pensare al bene della propria famiglia prendendosi una pausa
dalla persona in questione, riportare l'equilibrio dialogando con chi
ci sta male e ripartire provando a rivivere attraverso un caffè con
la persona permalosa.
Un distacco ci deve essere per prendere
aria, sbollire, ricaricarsi e ripartire, le trovo fasi fondamentali,
se non azzeri sarà solo difficile non riattaccarsi ad episodi
precedenti e non ci sarà mai una reale ripartenza.
Nei punti citati c'è anche “sopportare
le persone moleste”, ed è un buon proposito spirituale che mi è
stato assegnato dal sacerdote per il giubileo della misericordia;
quando però questo proposito può essere messo da parte (se si può
ovviamente)?
All'inizio pensavo che non fosse
possibile mettere da parte compiti simili, sarebbe la strada più
semplice quindi il compito stesso avrebbe avuto poco senso, poi però
chiedendo anche consigli ad altre persone ho capito che è possibile
metterlo da parte nel momento in cui rischia di intaccare la serenità
e l'equilibrio della famiglia.
Ebbene in quel caso non c'è compito
che tenga, per questo penso che la fase di distacco sia fondamentale,
per riprendere l'equilibrio e la serenità in modo da riaffrontare la
situazione diversamente nel momento in cui si ripresenta.
Non mi sto a dilungare, cosa che
ovviamente ho già fatto, ma vorrei anche chiedere una cosa ai
permalosi, comportarsi cosi a cosa porta di positivo?
No, perchè provando anche a
rifletterci, personalmente non trovo nemmeno mezza nota positiva ma
solo conseguenze negative per se stesse e per chi ci circonda.
Pensare che figli o nipoti o amici non
amano stare con noi perchè hanno paura che spunti questo lato (se è
cosa frequente ovviamente, non parlo di episodi sporadici dato che a
tutti può capitare la giornata “no”) è veramente triste e
dovrebbe istintivamente portare a voler migliorare anche come buon
esempio per i più piccoli.
Non ho mai nascosto ne negato il fatto
che in passato avevo un carattere un po'..diciamo... odioso, si, ero
proprio antipatica, sempre nervosa, e pure permalosa, dispotica
e...va beh, dai non esageriamo! non che come simpatia sia migliorata
ma per tutto il resto direi che dopo aver compreso tutte le
conseguenze dei miei atteggiamenti ho dato una svolta alla mia vita,
sono cambiata e ora sto benissimo, so che si può cambiare perchè ci
sono passata, so anche che più si invecchia e più è difficile
cambiare ma sono ottimista e lo spero sempre.
La cosa diventa più semplice
affidandosi attraverso la preghiera, si, basta affidarsi al Signore e
tutto può migliorare.
“Signore, non sono perfetta e mai
riuscirò ad esserlo ma aiutami ad essere migliore, ad essere per gli
altri esempio del tuo immenso amore e della tua infinita
misericordia.
Tu perdoni sempre, mentre per noi è
cosi difficile farlo, fa che il mio cuore possa sempre perdonare e
comprendere”
Amen
Un caro abbraccio, che il Signore vi
benedica, scriverò presto, rileggere l'articolo mi ha dato altre
idee da poter scrivere.
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giovedì 7 maggio 2015
Preferisco il "per sempre" al "finchè avvocato non ci separi".
Buon pomeriggio,
scrivo poco causa mancanza di tempo ma allo stesso tempo mi manca molto scrivere quindi appena ho qualcosa da condividere prendo carta e penna e appunto ogni cosa per poi farlo diventare un post per chi vorrà leggere.
L'argomento di oggi è il matrimonio come si capisce dal titolo, la profondità di questo immenso e sottovalutato sacramento, quel "per sempre" che spesso viene tramutato in "finchè ci sta bene cosi" oppure in "finchè le cose vanno bene".
Vi avviso che sarà lungo ma cercherò di essere sintetica nonostante il Signore il dono della sintesi probabilmente si è dimenticato di donarmelo.
Prendo spunto dalla mia esperienza personale in modo da poter avere una base reale per arrivare alla differenza tra matrimonio legale e matrimonio in Cristo, perchè la differenza c'è ed è enorme!
Io e mio marito abbiamo iniziato ad uscire insieme "per caso" dopo una chicchierata scherzosa il 9 settembre 2001 (ufficializzata un mese dopo) ; eravamo amici e praticamente quasi vicini di casa, avevo 16 anni e lui 19, due persone molto simili ma gli amici dicevano che non saremmo mai durati molto.
Gli anni passano e i progetti iniziano ad avvicinarsi, non eravamo credenti, anzi, particolarmente anti-clericali e filo-satanisti quindi per coerenza non ci saremmo sposati in chiesa poichè non lo avremmo mai fatto per accontentare i parenti.
Nell'ottobre del 2007 iniziamo la convivenza, non come "prova" ma come semplice inizio, nonostante vari problemi per questioni economiche e di lavoro, nel luglio del 2008 la romanticissima proposta di matrimonio (sulla panchina del nostro primo bacio) con tanto di anello.
La data è fissata per ottobre 2009, quindi iniziamo i preparativi, con annesse pressioni per farci sposare in chiesa che prontamente sorvolavamo.
Qualche mese prima del matrimonio spunta in me una forte voglia di maternità quindi con l'idea di prendercela con "calma" ci apriamo alla vita, che decide di venirci a trovare due mesi dopo, quindi 2 mesi prima del matrimonio (questa meraviglia compirà 5 anni tra 2 giorni)
Due giorni prima di sapere di essere incita avevo rimesso piede in chiesa (cosa che non facevo da circa 8/9anni) e mi ero fatta una breve chiacchierata con la Madonna con cui ho poi iniziato un rapporto speciale mai avuto prima.
Il 10 ottobre 2009 il grande giorno, pochi invitato, sala del municipio molto carina, abito bianco e una creaturina dentro di me (l'abito lo avevo scelto un anno prima quindi non potevo cambiare modello ma l'ho allargato solo di 1 cm ;) )
Il tempo passa, quando Giorgia ha 8 mesi la facciamo battezzare il giorno della festa del battesimo di Gesù, anche in questo caso non per accontentare i parenti ma perchè stavamo effettivamente cambiando spiritualmente e volevamo iniziare il nostro cammino con il battesimo della piccola.
Il tempo passa, torniamo a frequentare la chiesa con calma, riscopro il sacramento della confessione e quando la piccola ha 22mesi nel marzo del 2012 ecco in attesa di un altro pupetto (che ora ha 2 anni e mezzo) , la gravidanza ha dato parecchi problemi (minaccia d'aborto, ospedale etc) ma a giugno del 2012 ci sposiamo in chiesa.
Ebbene si, al giorno d'oggi la gente si sposa più volte senza problemi e con persone diverse, io mi sono sposata ben due volte con lo stesso uomo...sono recidiva!
Ora sapete il mio percorso quindi posso arrivare al succo del discorso, ovvero la totale diversità del matrimonio "legale" da quello "religioso"; quando me lo dicevano non ci credevo soprattutto quando ti viene detto da persone che hanno fatto solo quello religioso, la domanda che ti poni è "come fanno a sapere la differenza se non l'hanno vissuta? è comunque un matrimonio cambia poco"
Mi sbagliavo... eccome se mi sbagliavo!
Ho sempre creduto nel matrimonio come unione tra due persone che si amano, ho sempre creduto a quel per sempre, per questo mi sono sposata! (ci ho sempre creduto nonostante i miei genitori siano divorziati).
Una volta sposata in Chiesa non ho sentito la differenza, vai poi a capire che cosa mi aspettassi, magari qualche segno dal cielo come una povera credulona; quindi abbiamo continuato la nostra vita di sempre, con l'arrivo del secondo figlio con un mesetto di anticipo per poi qualche mese dopo arrivare un periodo pesantissimo.
A marzo 2013 ho perso una persona fondamentale improvvisamente, la mia cara nonna, e da allora è stato un susseguirsi di problematiche varie sul quale ora non mi soffermo, ad ottobre altra perdita ma solo a livello affettivo e non fisico (mia madre)..
Questi due avvenimenti molto pesanti mi hanno fatta pensare molto, analizzare ogni cosa della mia vita e mi sono resa conto di un mio errore enorme, ma veramente enormissimo! sono stata una grandissima egoista poichè da ogni mio dolore mi sono resa conto di aver completamente escluso mio marito.
L'orgoglio, il volermi far vedere forte, il fare solo ed esclusivamente la mamma, tutto metteva mio marito in secondo piano perchè sbagliavo completamente la visione del matrimonio.
Come ho capito ciò? facendo entrare Cristo nella mia vita, nella famiglia, affidandomi ai suoi insegnamenti, affidandomi alla catechesi del matrimonio, provando a comprendere la vera chiesa domestica, rispolverando discorsi dei Papi in merito al sacramento del matrimonio e al modo in cui marito e moglie dovrebbero amarsi e vivere.
Da allora ho compreso ogni cosa, ogni mio errore, e sono cambiata, e con quello è cambiata la vita di coppia e della famiglia.
Magari capita di discutere più di prima ma con l'abissale differenza che ora pariamo di ogni minimo problema, di ogni sentimento che ci attraversa, anche della cosa più banale, non possiamo fare a meno di parlare e chiarire, consigliarci, sostenerci, sfogarci, ascoltarci, ringraziarci e ringraziare per chi abbiamo accanto.
Ho scoperto l'umiltà, come sostenere al meglio mio marito, la "sottomissione" come dice Costanza Miriano nel suo libro (e la cosa andrebbe approfondita in un post apposito) e prendendo una frase che lessi in un gruppo fb ecco l'idea di sottomissione reciproca:
Tutte cose che senza Cristo non sarebbero possibili, e in questa considerazione si deve essere realisti, la differenza è enorme e la senti a livello interiore quindi è anche difficile da descrivere.L'uomo e la donna imparano a uscire da se stessi e a mettere il coniuge al di sopra di sé, per servirlo, per occuparsi innanzitutto di lui/ lei invece che di sé.Nella gerarchia del servizio prima c'è il coniuge, poi vengo io.
Il che non c'entra niente con il comandare e l'obbedire.
Come ha detto ieri il Santo Padre che ha appunto parlato del matrimonio:
«Il sacramento del matrimonio è un grande atto di fede e di amore: testimonia il coraggio di credere alla bellezza dell’atto creatore di Dio e di vivere quell’amore che spinge ad andare sempre oltre, oltre sé stessi e anche oltre la stessa famiglia. La vocazione cristiana ad amare senza riserve e senza misura è quanto, con la grazia di Cristo, sta alla base anche del libero consenso che costituisce il matrimonio».
«È commovente e tanto bella questa irradiazione della forza e della tenerezza di Dio che si trasmette da coppia a coppia, da famiglia a famiglia. Ha ragione san Paolo: questo è proprio un “mistero grande”! Uomini e donne, coraggiosi abbastanza per portare questo tesoro nei “vasi di creta” della nostra umanità, sono - questi uomini e queste donne, che sono così coraggiosi - sono una risorsa essenziale per la Chiesa, anche per tutto il mondo! Dio li benedica mille volte per questo!».Più ripenso a come ero prima e a come sono ora, più mi rendo conto di quanto Cristo sia una presenza che fa la differenza in ogni cosa, dobbiamo solo lasciarlo entrare, come diceva Giovanni Paolo II "aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!", quella frase mi è sempre rimasta nella memoria e ora ne comprendo a pieno il significato.
Se lo facciamo entrare può cambiare la vita in meglio, tutto è diverso, ogni cosa si affronta in un altro modo, dalle cose belle a quelle spiacevoli poichè "tutto posso in colui che mi da la forza" (Filippesi 4-13)
Chi abbiamo accanto è qualcuno con cui abbiamo giurato davanti a Dio di amarci per sempre, finchè morte non ci separi e anche oltre, con cui creiamo una famiglia, se abbiamo fatto ciò sicuramente c'è un motivo e nei momenti di sconforto doppiamo rispolverarlo, ridare vita a tutto e mai abbattersi o incrociare le braccia e stare a guardare, l'amore va coltivato e non dobbiamo dare spazio alle erbacce.
Ok, mi sono dilungata più del previsto quindi ulteriori considerazioni le metterò in un altro post che preparerò prossimamente.
Un abbraccio e che il Signore vi benedica.
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martedì 18 novembre 2014
Perche' la famiglia è tutto.
Buongiorno,
oramai il tema centrale ovunque riguarda il Sinodo e le decisioni che verranno prese in merito a delicatissimi temi di attualità tra cui omosessuali e divorziati.
Partendo dal presupposto che la Chiesa non rifiuta nessuno, è sempre stata accogliente con chiunque senza distinzioni, ha però delle solide basi di fede che non possono essere cambiati in base alle esigenze delle persone poichè si rischia di travolgere la fede.
Accoglienza non significa far andare bene tutto, le coppie omosessuali non possono essere viste come esempio di famiglia cristiana, sarebbe come mettere in discussione la Sacra Famiglia di Nazareth, l'esempio di famiglia di ogni credente.
Due persone dello stesso sesso possono amarsi ma ci sono determinate condizioni per cui vivendo in castità i sacramenti non verranno di certo negati ma se non vivono in castità la faccenda è ben diversa, praticando un atto contronatura.
Riguardo ai divorziati il tema è decisamente molto delicato e dipende molto da ogni singolo caso, sono comunque come tutti ben accetti nella comunità, la Chiesa li accoglie ma per molti il fatto di non poter ricevere l'eucarestia è un grosso peso e sperano in una decisione positiva in merito.
Leggo spesso sfoghi di speranza e si capisce come molti tengano veramente a ricevere questo sacramento ma allo stesso tempo continuare una relazione (non in castità).
Si deve tenere conto che già il fatto che il non ricevere l'eucarestia sia un peso cosi grosso, la persona in questione non accostandosi sapendo di non essere in Grazia di Dio trasmette un enorme rispetto per questo sacramento.
D'altra parte però continuando una relazione attiva, porta a non valutare ciò che è stato il sacramento del matrimonio quindi qualcosa di indissolubile davanti a Dio e sostenendo una relazione nonostante il divorzio civile viene commesso adulterio.
Per alcuni sarà assurdo, ma si giura di fronte a Dio e la formula la sanno tutti, non è un gioco, non è qualcosa che puoi cambiare se ti stanchi, il matrimonio è qualcosa di serio, impegnativo e che va tenuto vivo per far si che duri.
C'è chi addirittura spera che un divorziato possa riposarsi in chiesa (ne conosco personalmente), scusate ma è un controsenso, il matrimonio è un sacramento indissolubile e sperare che un divorziato possa risposarsi in chiesa equivale a negare l'indissolubilità di questo meraviglioso sacramento, sottovalutarne 'importanza e la grandezza.
Un pò come chi vuole sbattezzarsi credendo che farsi togliere da un registro equivalga a non avere più quel sacramento, non funziona in questo modo.
Non è come cambiare un vestito che non ci piace più, o un taglio di capelli, quello possiamo farlo senza problemi e tutte le volte che vogliamo ma i sacramenti sono tutt'altra cosa, sono qualcosa di più "alto" che viene da Dio, che non si può cancellare con un colpo di spugna.
Il matrimonio è un giuramento davanti a Dio, in quel momento siamo consapevoli di ciò che abbiamo detto, se siamo arrivati fino a quell'altare c'è un motivo ed (ammenochè ci siano stati gravi problemi di violenza etc) è sempre tutto recuperabile.
Purtroppo sono figlia di divorziati che hanno rispettivi altri compagni, non vivono nella fede e per questo sottovalutano la loro condizione, posso solo pregare e sperare che si ravvedano.
I figli hanno bisogno di un padre e di una madre per crescere al meglio e con amore, non si due padre, due madri o uteri in affitto e madri surrogate, che orrore!!!!
vorrei anche condividere un pensiero che scrissi su facebook proprio qualche giorno fa.
probabilmente chi è favore delle unioni civili gay (parlo di unioni civili e non del fatto che due dello stesso sesso si amino il che non è un problema) non ha ben chiaro cosa ne può scaturire... sarà solo una piccola miccia che farà esplodere la bomba... dalle unioni si arriverà a legalizzare l'utero in affitto, le adozioni, l'ideologia gender, e una dittatura quasi peggio del nazismo.Che il Signore vi benedica e protegga sempre.
scusate ma voglio vedere se dovesse essere vostra figlia a mettere in affitto il proprio utero se foste orgogliosa di lei...
"ehi tesoro, allora.. questa volta divento nonna oppure anche questo bambino lo vendi?"
alle adozioni.. "allora, abbiamo trovato delle famiglie per te, su dimmi, preferisci una coppia etero o una coppia gay?"
vorrei vedervi spiegare ai vostri figli l'ideologia gender..
"allora figliolo, non puoi dirmi che io e mamma siamo diversi, La teoria del gender è una idea che sostiene la non-esistenza di una differenza biologica tra uomini e donne determinata da fattori scritti nel corpo, ma che gli uomini e le donne sono uguali da ogni punto di vista; c'è quella differenza morfologica, ma non conta niente."
accettereste che venga insegnato il sesso ai vostri figli alle elementari o addirittura all'asilo???
"amore di mamma, allora oggi cosa hai fatto all'asilo?"
"Oggi ci hanno spiegato il sesso anale.."
oppure.. "mamma mi firmi il permesso per andare in gita al museo del sesso?"...
si avrà la dittatura del "gender" dove non potremo nemmeno proteggere i nostri figli perchè se si è a favore della famiglia naturale e lo fai sapere rischi di andare in galera perchè chiunque può etichettarti come omofobo e in quanto tale perseguibile per legge...
ma vi rendete minimamente conto di tutto quello che si scatenerebbe??? un vortice di irrazionalità, ciò che è naturale verrà messo da parte per idee che non hanno minimamente senso... anche una persona malata di mentre si renderebbe conto che l'ideologia gendee è una boiata assurda...
mi dispiace ma io a tutto questo non ci sto, per ciò in cui credo e per il futuro dei miei figli....
in francia si può essere arrestati fino a 6 anni se sei a favore della famiglia naturale e uno dice che sei omofobo... fanno fare gite ai bambini in musei con oggetti sessuali, dove attraverso il gioco simulano l'atto sessuale...all'asilo fanno lezioni in cui spiegano il sesso...e ideologia gender... sareste contenti se fosse cosi anche per i vostri figli?
scusate ma non ci stò, un mondo cosi è una cosa improponibile e sarebbe uno schifo assoluto...
ogni tanto sfogarsi non fa male.. magari aiuta chi non si informa e sa solo parlare...
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lunedì 30 giugno 2014
Evviva gli sposi.
Buon pomeriggio,
oggi vorrei parlarvi del matrimonio, non uno a caso ma il mio! ebbene si oggi è il mio anniversario di matrimonio... del mio secondo matrimonio.. con lo stesso uomo!
Già già, c'è anche chi si sposa ben due volte con lo stesso uomo, quindi pure recidiva alla scelta ahaha...
scherzi a parte, il nostro è un percorso particolare ma con un fine comune, l'amore e la conversione.
Stiamo insieme da quasi 13 anni (non sono poi cosi vecchia, ho solo 29 anni), entrambi spiritualmente particolari - mi piace definirci cosi - con un percorso molto simile ma la cosa che ci accomunava era la nostra indole anticlericale e contraria alla chiesa.
Passano gli anni, dopo 7 anni abbiamo deciso di convivere, dopo 2 anni il matrimonio in municipio nel frattempo la prima figlia e durante la gravidanza qualcosa è cambiato, mi sono riavvicinata alla figura di Maria, la madre per eccellenza...
Da li qualcosa ha iniziato definitivamente a cambiare anche se già un piccola scossa avvenne con la morte di Giovanni Paolo II.
La seconda gravidanza è stata decisiva e in attesa del nostro secondo figlio abbiamo deciso di sposarci anche davanti a Dio quindi oggi sono 2 anni da nostro secondo matrimonio dalla nostra riconferma con la benedizione del Signore.
Ho cercato di essere decisamente riassuntiva anche se non è il mio forte ma a parte della conversione la scriverò in varie suddivisioni più avanti.
Il matrimonio non p una passeggiata, non è che dal momento in cui si pronuncia il fatidico "SI" il tutto è immune da incomprensioni, discussioni, malintesi, cadute.. eh no, non è proprio cosi... ma con l'amore, il rispetto, la condivisione e il lavoro di squadra (la famiglia), la pazienza e il perdono, il tutto diventa più semplice da superare e da sistemare uscendone ancora più forti e uniti di prima.
Evviva gli sposi!!!!!
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venerdì 14 febbraio 2014
Udienza per San Valentino con i futuri sposi.
Buon pomeriggio,
torno a scrivere dopo moltissimo tempo, diciamo che ho preso una piccola pausa di riflessione dopo un susseguirsi di eventi poco piacevoli e ora ho deciso di tornare a pubblicare con una certa frequenza.
Direi di iniziare da oggi ovvero questa festa degli innamorati, festa stupenda poichè la festa dell'amore e il Santo Padre oggi era in udienza con i fidanzati, quelle coppie che sono in procinto di sposarsi.
Ho seguito in diretta su TV2000 quasi tutto, ecco l'inizio e quello che ho sentito mi ha come sempre colpita nel profondo perchè riguarda appunto il matrimonio.
Quel fantastico sacramento che unisce una coppia nell'amore eterno, quell'amore eterno in cui ora solo pochi credono ma che esiste ancora.
"Questo cammino di ogni giorno - ha aggiunto - ha delle regole che si possono riassumere in tre parole, che ho già detto alle famiglie, e che voi già potete imparare ad usare tra voi: permesso, grazie e scusa".Le 3 parole che in un famiglia dovrebbero esserci sempre e per ogni cosa, il fatto di conoscersi da una vita non implica che queste parole si debbano omettere, anzi! dobbiamo ringraziare ogni giorno chi ci è accanto, chiedere scusa per le piccole mancanze e il permesso per fare qualcosa insieme senza imporsi.
"il 'per sempre' non è solo questione di durata! Un matrimonio non è riuscito solo se dura, ma è importante la sua qualità. Stare insieme e sapersi amare per sempre è la sfida degli sposi cristiani.Anche questa è una verità assoluta, se un matrimonio dura ci deve essere amore quindi una certa qualità, non stare insieme per abitudine o perchè "si deve", l'amore va riscoperto ogni giorno, va coltivato, sistemato e portato a livelli superiori senza mai fermarsi.
"Se finisci la giornata senza fare la pace - ha concluso -, quello che hai dentro il giorno dopo è freddo, è duro, è più difficile fare la pace. Se impariamo a chiederci scusa e a perdonarci a vicenda il matrimonio durerà e andrà avanti".Concludere la giornata senza aver chiarito e fatto la pace, la trovo una cosa impossibile, le volte che capita non riesco a dormire quindi mi ritrovo a svegliarlo cosi che possiamo chiarire e allora riesco a prendere sonno, altrimenti rischio una notte in bianco.
Concludo con il tweet del Santo Padre, postato stamattina..
"Giovani, non abbiate paura di sposarvi: uniti in un matrimonio fedele e fecondo, sarete felici".diamo testimonianze d'amore, facciamo capire che l'amore vero ed eterno esiste ed è solo stando insieme che ciò avviene.
Buon San Valentino.
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