mercoledì 29 dicembre 2021

"Te deum laudamus", anche quando il mondo ci dice di arrabbiarci con te, Dio.

 


Del "Te Deum Laudamus", inno di ringraziamento che viene cantato la sera del 31 dicembre per ringraziare dell'anno appena passato, ne ho parlato ampiamente in un vecchio articolo inserendo anche la spiegazione (che trovate QUI).
Il te deum è la prima cosa da fare entro la fine dell'anno, tra la programmazione del cenone e dei giochi in scatola da fare quella sera, poi preparatevi ad estrarre il vostro Santo protettore l'1 gennaio e ad appuntarlo sulla vostra agenda.

Ora però preferisco dare spazio ad alcune riflessioni per un te deum personale al termine di un anno estremamente difficile, non un te deum a mò di lista della spesa ma meditato.

In un mondo che vorrebbe portarmi ad arrabbiarmi con Dio, a mettere in dubbio la sua esistenza, ad ignorarlo, a urlare contro di Lui, a pensare che non mi ami affatto, che mi lasci sempre sola, che mi voglia solo "castigare", che non voglia che io sia felice... ecco, in tutto questo, io invece voglio andare contro corrente per ringraziarlo.

Te deum laudamus, perchè non ricordo nemmeno come siano stati i primi tre mesi e mezzo dell'anno, non so se sono stati belli, brutti o un miscuglio di entrambe le cose; è come se fossero stati cancellati e l'anno fosse iniziato quell'11 aprile con la morte improvvisa di papà.

Te deum laudamus, perchè papà è morto il giorno della divina misericordia ed è lì che hai risposto alle mie domande dei giorni precedenti, ai miei dilemmi su ciò che serve alle anime del purgatorio, ed è lì che ho preso a cuore ogni anima facendo dire messe etc..

Te deum laudamus (un po meno), perchè 3 giorni prima che papà morisse io già lo sapevo, ho avuto quella brutta sensazione, quell'impulso di sentirlo e vederlo che mi angosciava (ma per vari motivi ho ignorato dopo un tentativo fallito).

Te deum laudamus, perchè, benchè abbia sofferto in un modo che non riesco a descrivere, Tu eri lì con me, Tu mi hai abbracciata, Tu mi hai sostenuta, Tu mi hai permesso di soffrire nel vero senso della parola...
no, non sono pazza e non mi piace soffrire, ma con nonna avevo trattenuto tutto perchè "non potevo farmi vedere debole"... con papà ho vissuto una sofferenza devastante che Tu hai reso grazia, fatico quasi a spiegarlo..

Te deum laudamus, perchè, dopo la morte di papà, da due lati hanno alzato bandiera bianca e alla comunione di Gabriele erano nella stessa stanza la moglie di papà e mia madre.

Te deum laudamus, perchè nonostante nella nostra prima vacanza dopo anni io sia sempre stata poco bene, ho capito che dipende da me e che ancora non sono pronta a lasciare il mio "porto sicuro" nonostante sia consapevole del limite per chi mi circonda.

Te deum laudamus, per il caos dei lavori in casa, per ciò che abbiamo sopportato, per i limiti che, come sai, io difficilmente tollero e per i sacrifici fatti per qualcosa che ora ci sta portando buoni frutti.

Te deum laudamus, per l'esperienza a Roma a tv2000, perchè (vedi qualche punto su), nonostante l'ansia dello stare fuori casa, la salute traballante etc, mi sono messa alla prova e il tutto per dare testimonianza, perchè è questo che voglio continuare a fare, è questa LA strada...

Te deum laudamus, per il grande lavoro con i rosari e l'agenda che mi hanno permesso di avere a che fare con tante persone e vivere in prima persona la gioia nel creare qualcosa di speciale con le mie mani.

Te deum laudamus, perchè ho pregato tanto per mio zio nonostante non ci sentissimo da una vita, per le bandiere bianche alzate da persone che prima erano lontane da lui e che hanno reso i suoi ultimi giorni un po piacevoli.

Te deum laudamus, perchè ora papà e suo fratello magari, almeno lassù, sono in pace l'uno con l'altro; ne hanno bisogno.

Te deum laudamus, nonostante la fine dell'anno sia animata da qualcosa che avrei preferito evitare, ovvero Giorgia positiva al covid e io con il terrore di prenderlo e sai il motivo..

Te deum laudamus, perchè mi ricordi in vari modi di non sprecare tempo e continui a farlo nonostante sia miss procrastinatrice 2021.
Cercherò di cedere il titolo a qualcun'altra ma non prometto nulla.

Te deum laudamus, perchè riesco ancora a lodarti nonostante i lutti, lo sconforto e la salute traballante che in alcuni momenti mi rende veramente irritabile e stanca

Te deum laudamus, per ogni persona che incontro e con cui chiacchiero nei social, strumento certe volte demonizzato ma che il più delle volte mi ha permesso e permette di vivere la fede con uno slancio diverso.
La fede senza la condivisione di momenti belli e meno belli è una fonte inesauribile di grazia.

Te deum laudamus, per la mia famiglia, perchè mi sopporta nei momenti peggiori, come la mia "assenza" nei primi giorni della morte di papà oppure il mio distacco nei momenti "no" quando il dolore era (o è) troppo forte.

Te deum laudamus, quando in famiglia sono troppo rigida con regole etc, oppure troppo "scema" e, anzichè calmarli per dormire, li faccio agitare ancora di più con scherzi o storie assurde.

Te deum laudamus, quando faccio le ramanzine anche al marito e mi sopporta lo stesso, o almeno cosi sembra...

Te deum laudamus, perchè sono sicura che preparerò svariati obiettivi per il nuovo anno e ne porterò a termine forse 2 su 10 ma ci provo sempre e Tu alzerai gli occhi al cielo dicendo "ecco, ci risiamo..".

Te deum laudamus, perchè ho capito una cosa importante; ho sempre detto e ribadito quasi con orgoglio una frase precisa "la fede non mi è stata donata".. ebbene, mi sbagliavo.. la fede mi è stata donata, come lo è per tutti, ero io che non la vedevo, ero io che non la sapevo tenere.
Il dono della fede non è qualcosa che ti arriva e tu non devi fare altro, ma è una cosa più profonda che devi coltivare e non è vedo che non ti viene donata.
Per cui te deum laudamus per ogni giorno vissuto nella fede, per goni giorno vissuto nel dubbio, per ogni giorno vissuto nella prova, per ogni istante di gioia e spensieratezza, te deum laudamus per la vita che possiamo vivere e perchè possiamo trarre qualcosa di buono da ogni cosa.

Te deum laudamus perchè non ascolto il mondo ma ascolto la Tua Parola, cosa non sempre facile e automatica, ma ci provo.

Te deum laudamus, per tutte le cose che ora non ricordo ma che sicuramente mi torneranno in mente dopo aver cliccato su "pubblica".

Te deum laudamus, per cui è arrivato a leggere fino qui, il che non è scontato.

Buon nuovo anno a tutti.
Cristina