domenica 8 settembre 2013

Preghiamo per la pace.

Buon pomeriggio,
stranamente scrivo di domenica ma ne approfitto qualche minuto.
Ieri c'è stata la giornata di digiuno per la pace nel mondo indetta dal Santo Padre Papa Francesco.
Siamo in un periodo molto critico per quanto riguarda la pace poichè sta rischiando di essere estromessa dalle nostre vite.
Non mi sono mai interessata molto di politica ma ultimamente cerco di aggiornarmi riguardo la Siria e le cose che leggo non mi piacciono affatto.
Proprio poco fa ho letto un titolo agghiacciante "Putin chiama, la Cina risponde, tutti pronti per la terza guerra mondiale" e devo dire che mi si è gelato il sangue, la situazione è veramente critica e la preghiera e il digiuno possono ancora cambiare le cose.
Purtroppo non tutti comprendono l'importanza di questi gesti, l'importanza del digiuno che serve a purificarci e a metterci in maggior connessione con Dio e la preghiera che è fondamentale per dialogare con Dio.
Il libero arbitrio che ci ha donato purtroppo porta alcuni a sostituirsi a Dio pensando di poter fare tutto a modo proprio e in questo caso pensando che la pace possa avvenire con la guerra, ragionamento completamente fuori da ogni concezione logica.
Come si può pretendere di ottenere la pace con le armi, uccidendo degli innocenti e avendo odio nel cuore??
La pace parte dal cuore e in questo modo dal cuore attraverso la preghiera arriva a Dio che ci aiuta a renderla parte della nostra vita.
Quindi non smettiamo mai di pregare per entrare in comunione con il Signore!
Di seguito un interessante video di Padre Innocenzo Gargano che ci aiuta a riflettere sul digiuno.
Buona visione e che il Signore vi benedica.
Santa domenica!








giovedì 5 settembre 2013

Umiltà...tanto difficile.

Buon pomeriggio,
il tema di oggi è decisamente complesso ovvero l'umiltà.
Più volte il Santo Padre ultimamente ha esortato all'umiltà, al prodigarsi verso gli altri, ad essere piccoli piccoli per poter arrivare realmente a Dio.
L'umiltà è fondamentale nel nostro essere cristiani, senza di essa non potremmo vivere la confessione, l'eucarestia, aiutare il prossimo e pregare.
Per vivere la confessione in modo sincero si deve umilmente chiedere perdono dei propri peccati pentendosi con il cuore; nell'eucarestia si deve chinare il capo di fronte al corpo di Cristo per poterlo ricevere e accogliere; aiutare il prossimo senza volerci sentire superiori; pregare anche per chi secondo noi non lo "merita"  e anche per chi ci ha fatto del male.
Ma l'umiltà riguarda molto più di ci che crediamo anche nella vita di tutti i giorni dove non pensiamo ci possa essere di mezzo il mettere in pratica la fede.
Il "vantarsi" di qualcosa che è stato fatto o che si è raggiunto.
Può sembrare una cosa banale ma ho notato che non lo è poi cosi tanto e ho ragionato anche con comportamenti vissuti proprio da me come mamma e dai parenti nell'elogiare (forse troppo) certi traguardi dei miei figli.
Allo stesso tempo però non ci si deve vergognare anche di dire ciò che non va e quindi essere umili e ammettere "sconfitte" ed "errori" non solo a noi stessi ma anche agli altri.

“L’umiltà è la madre di molte virtù, perché da essa nascono l’obbedienza, il timore, il rispetto, la pazienza, la modestia, la mansuetudine e la pace. Chi è umile obbedisce facilmente a tutti, teme di offendere tutti, mantiene la pace con tutti, si mostra affabile verso tutti, sta soggetto a tutti, non offende, né disgusta alcuno, non fa caso alle ingiurie che gli rivolgono, vive allegro e contento ed in una grande pace”. (S. Tommaso da Villanova)

Ho notato questa cosa in me e sto cercando di migliorarla il più possibile anche se ci vorrà tempo e cercherò anche di farlo notare a chi mi sta intorno ovviamente nel modo corretto e non come una critica ma come un aiuto per migliorarsi.
Appena ne avrò l'occasione vedrò di parlarne anche con mia suocera che tende un pò troppo a vantarsi con le sorelle dei miei figli sopratutto con una che ha il nipote con non pochi problemi nel relazionarsi etc...tende spesso a sottolineare certi atteggiamenti che ovviamente portano sua sorella a stare male emotivamente...
Cerchiamo di stare attenti a ciò che diciamo e a chi lo diciamo, prima di esporre qualcosa dovremmo chiederci se potrebbe fare del male a qualcuno, oppure si potrebbe modificare l'impostazione della frase esprimendo un concetto senza per forza elevarsi a superiori o cose del genere.
Umiltà è chiedere perdono per delle frasi sbagliate, anche se ciò è stato involontario.
Non voglio dilungarmi troppo quindi vi lascio con due frasi di Santi riguardo l'umiltà.

“L’umiltà è necessaria non solo per acquistare le virtù, ma anche per salvarsi. Poiché la porta del Cielo, come disse Gesù, è tanto stretta che non ammette se non i piccoli”. (S. Bernardo)

“L’umiltà è il fondamento di tutte le virtù, e nelle anime dove essa non è presente, non vi può essere nessun’altra virtù, se non di pura apparenza. Allo stesso modo, l’umiltà è la disposizione più propria per ricevere tutti i doni celesti. È tanto necessaria per raggiungere la perfezione, e tra tutte le vie per arrivare alla perfezione la prima è l’umiltà, la seconda è l’umiltà, la terza è l’umiltà”. (Sant’Agostino)


Buon proseguimento di giornata e che il Signore vi protegga.



lunedì 2 settembre 2013

Perdono o non perdono? Questo è il problema...


Buon pomeriggio,
oggi mi sono imbattuta in una frase San Francesco d'Assisi che mi ha portata ad alcune riflessioni, ovvero il PERDONO.
La frase è la seguente:

"E' nel dare che si riceve, perdonando che si è perdonati."

Lasciando da parte la prima parte della frase, preferisco concentrarmi sulla seconda, ovvero "è perdonando che si è perdonati".
Perdonare è qualcosa di decisamente difficile anche se dipende molto dalla situazione, per quanto mi riguarda ho imparato che portare rancore e non perdonare è qualcosa che non fa per me, rovina solo la vita della persona che prova questi sentimenti e non risolve nulla.
Perchè non dovrei perdonare? perchè devo provare questo sentimento cosi negativo e renderlo parte della mia vita? di certo non è la persona che mi ha causato quel sentimento che ci perde ma sono io.
Credo che a chiunque nella vita sia capitato di avere a che fare con persone che possano averci fatto un torto, o ci abbiano fatto del male portandoci a provare rancore, o addirittura odio (sentimento orribile) e che ci hanno fatto dire "mi dispiace ma questo non lo perdono".
Anche da bambini quando magari ci prendono in giro per qualcosa etc lo si dice ma da piccoli è ben diverso anche se è meglio insegnare ai propri figli a perdonare sempre e fin dalla tenera età.
C'è da dire che perdonare non significa dimenticare e cancellare tutto ciò che è accaduto ma rivalutare e nonostante tutto pregare anche per chi ci ha fatto del male.
Un esempio personale è la situazione che ho con mio padre, da qualche anno ha una nuova compagna e da quando sta con lei ha praticamente eliminato me e mio fratello dalla sua vita, io sono riuscita ancora a vederlo soprattutto dopo aver saputo che aveva avuto un infarto ma la sua frase è stata "se non accettate la mia compagna allora non vedrete più nemmeno me", trovo questa frase assurda, gli abbiamo spiegato che non è che non la accettiamo ma da quando sta con lei è cambiato, le poche volte che l'ho visto doveva esserci anche lei, se lei era al lavoro non potevamo vederci... fattostà che non lo vedo da 1 anno e 4 mesi.
All'inizio non la sopportavo appunto per questa conseguenza, poi piano piano ho capito che il non volerle perdonare il fatto che mio padre si è allontanato (oltre a non essere dl tutto colpa sua avendo anche mio padre una volontà propria) portava solo conseguenze a me poichè mi logorava e non mi rendeva serena.
Quindi ho perdonato entrambi, scrivo messaggi a mio padre per gli auguri, l'ho avvisato di vari eventi, invitato più volte a casa nostra ma senza successo, rispondeva ma in quanto a vederci non dava mai una risposta.
Conosce di vista la mia prima figlia, mentre non sa nemmeno che faccia abbiano il mio secondo figlio e la figlia di mio fratello.
Il perdono porta al perdono, chissà che magari in futuro anche mio padre si decida a perdonare anche noi per ciò che lui crede abbiamo fatto di male (ovvero non accettare del tutto la compagna) vedendo che nonostante tutto continuiamo a cercarlo e a renderlo partecipe della nostra vita...
Più volte mi è stato detto che altre al mio posto avrebbero chiuso ogni contatto, io non ce la faccio, è mio padre e mi manca immensamente, in certi momenti ho bisogno di lui ma non posso obbligarlo ad esserci se non vuole... nel mio piccolo faccio il possibile e spero ancora.
Ci sono state anche altre occasioni più "piccole" ma che mi hanno portata anche a perdonare cose ben più "gravi" evitando di portare rancore.
Prendiamo esempio dal Signore, lui è la nostra guida e il nostro punto di riferimento per capire cosa è il perdono e tutti i benefici.
Ovviamente non possiamo pretendere che ciò possa avvenire da un giorno all'altro e alla prima occasione, ci può volere tempo ma l'importante è arrivarci.
Che il Signore vi benedica!