giovedì 2 aprile 2020

Settimana Santa, attiviamo la Chiesa Domestica.



Si avvicina la Settimana Santa, come sapete e vi ho già detto e stra detto, attendevo questo momento da mesi per il bisogno di vivere ogni singolo attimo a pieno.
Questo bisogno è dovuto alla continua richiesta d'aiuto al Signore per la mia conversione quotidiana e le lotte interiori, per cui trovo che possa essere il momento perfetto per fare il punto della situazione (a livello spirituale) per rinascere con il Signore a Pasqua.
Le vicissitudini di questo tempo però ci portano a non poter vivere in comunità e nel concreto questi giorni importanti, Pasqua compresa.
Inizialmente, da brava lamentina quale sono, ero molto scoraggiata, delusa, quasi arrabbiata, poi con il passare del tempo, mi sono resa conto che in realtà questa è una grossa opportunità per riscoprire intimamente ogni singolo giorno della settimana Santa, cosa che prima magari davo per scontato o pensavo di vivere bene solo perchè partecipavo alla celebrazione.
La processione del Venersi Santo sarà quella che mi mancherà di più in assoluto.
A questo link trovate il post dello scorso anno (Settimana Santa, una guida verso di Lui).
Prima di scrivere eresie ho preferito fare un po di ricerche per capire quali delle idee che avevo maturato fosse realizzabili e quale invece no; per cui di seguito troverete ciò a cui sono arrivata grazie alle varie opinioni e considerazioni dei sacerdoti lette nelle ultime 2 settimane.

Bene! Come già sappiamo celebreremo nelle case, ma non è una cosa cosi negativa, saremo un po come il popolo di Israele quando era in esilio (quando era senza tempio e senza sacerdoti) e ha iscritto la celebrazione della Pasqua nella ritualità familiare.
Va fatto mettendo al centro la Parola di Dio, come le Scritture del Primo Testamento si sono fissate nel tempo dell’esilio, della diaspora.
Farlo non sarà difficile, tutt'altro!

In casa sarà possibile preparare degli spazi dedicati, degli spazi "speciali" con dei simboli che possano indicare e richiamare la fede.

“Lo spazio della casa è chiamato a diventare luogo del culto spirituale, dove
«offrire i vostri corpi»  (Rm 12,1)"

Come simboli possiamo utilizzare la Bibbia, un cero, una croce, una tovaglia speciale e dedicata solo a quel momento, se non abbiamo una tovaglia apposita possiamo sceglierne una, lavarla, stirarla per bene e utilizzarla solo in queste occasioni.
Possiamo, anzi, direi che dobbiamo seguire anche eventuali celebrazioni online per sentirci in qualsiasi caso un'unica comunità, uniti in questo momento particolare e speciale, anche fare videochiamate con amici o parenti per fare qualcosa insieme.
Nonostante si possa seguire la celebrazione in tv o tramite computer, sarebbe meglio mantenere anche una partecipazione attiva, ovviamente senza sostituirsi al sacerdote ma in modo attivo sempre attraverso gesti simbolici.
Creare una cena ebraica, fare la lavanda dei piedi in casa, creare una semplice via crucis, tutte cose fattibili tra le mura domestiche, cose fatte con semplicità.

+Domenica delle Palme:

In questo giorno, in assenza della classica processione con i rami di ulivo benedetti, ci dovremo accontentare di disegnare o creare delle piccole palme da mettere fuori casa, oppure da appendere o da tenere in tavola.
Sicuramente avremo modo di vedere le celebrazioni online, non so ancora se ci sarà modo di ritirare in chiesa i rametti di ulivo benedetti, ad oggi non ho ancora letto nulla a riguardo.
Se vogliamo essere sicuri e tranquilli come detto, creiamo noi qualcosa, anche insieme ai bambini per coinvolgerli, con il rischio di creare una vera e propria piantagione!

+Giovedi Santo:

In questo caso ci sono due opzioni, potete scegliere entrambe o solo una.
- Opzione 1 Cena ebraica:
Il menu della cena è composto da pane azzimo, erbe amare, agnello arrostito, uova sode, oltre a vino (senza esagerare) e aceto, potete fare l'intera cena a tema oppure scegliere solo qualche piatto.
Nello specifico:
- azzimi: pane non lievitato, farina e acqua simbolo della debolezza, della miseria, dell’ impotenza a ricordo della situazione di schiavitù in Egitto.
- agnello arrostito: in ricordo del sacrificio pasquale, che non ha più luogo, perché portato a compimento da Gesù;
- uovo: in ricordo dell’offerta che aveva luogo ad ogni festa, simbolo dell’eternità della vita;
- erbe amare: simbolo della vita difficile che gli Ebrei avevano condotto fino alla loro liberazione;
- haroset: piatto composto da mele e noci, ricorda il cemento e la malta che gli Ebrei dovevano preparare in Egitto;
- aceto o succo di limone: indica l’amarezza della schiavitù;
- vino: rappresenta la gioia e la festa per il dono della salvezza.

- Opzione 2 lavanda dei piedi: è possibile fare la lavanda dei piedi l'un l'altro a turno, bambini compresi come simbolo del mettersi al servizio degli altri.

+Venerdi Santo: 

Il simbolo principale è la croce ed è possibile vivere 3 momenti in questo giorno.
1. Il racconto della Passione; se avete dei bambini piccoli potete utilizzare anche le "resurrection eggs" con simboli e piccole frasi; facendo una via crucis (ne trovate tantissime online, a fine articolo metto i link) in casa, in terrazzo, in giardino (credo che i vicini potrebbero essere piacevolmente sorpresi di questo).
2. Il bacio alla croce dove ogni componente della famiglia si passa la croce mano per mano.
3. La preghiera. Contemplando la croce.

+Sabato Santo:

Il simbolo principale è il silenzio; l'assenza delle celebrazioni e la meditazione sono importanti.
E' possibile utilizzare come simbologia del silenzio una candela spenta ed una croce coperta.
Se il venerdi Santo abbiamo contemplato la Croce, in questo giorno contempliamo e meditiamo il silenzio, soprattutto facendo silenzio dentro di noi durante quell'attesa che ci farà incontrare il Signore.
Per i bambini potete far creare dei disegni a tema, cosa si aspettano dalla Pasqua, cosa provano quando c'è tutto silenzio intorno a loro e ricrearlo in questo tempo di quarantena è piuttosto facile, basta aprire la finestra (almeno qui da noi è surreale soprattutto la sera).
La sera del sabato, al suono delle campane a festa era usanza che mio padre riempisse un bicchiere con l'acqua del rubinetto facendo poi il giro della casa per benedirla perchè avendo "trovato Pasqua" - (come ho detto lo scorso anno non chiedetemi cosa signifia perchè ancora non lo sanno spiegare nemmeno i miei genitori) - diceva che era acqua benedetta.

+Domenica di Pasqua:

Giorno di festa, il Signore è risorto, Alleluja!!!
Seguite la celebrazione della messa in tv o nei canali social della vostra parrocchia, da piccolina era abitudine seguire la celebrazione del Papa con la benedizione (oltre alla messa del mattino), durante la benedizione eravamo a tavola, mio padre (e non è credente) ci faceva alzare in piedi per la benedizione poi iniziavamo a mangiare.
Telefonate ad amici e parenti per gli auguri magari evitando il solito messaggino ma con videochiamate anche brevi ma che vi facciano sentire tutti vicini ed uniti.


«Dove vuoi che prepariamo per celebrare la Pasqua?» (Mt 26,17) 

La scoperta più grande, come facciamo a celebrare la Pasqua se non la prepariamo?
Siamo solitamente abituati ad assistere, certe volte sentendoci quasi anche un po impotenti di fronte a questi giorni, degli spettatoti, per cui è ora di celebrarla preparandosi, forse, questa volta come mai prima.
Buon cammino, questo ultimo tratto dopo più di 6 settimane di quarantena è particolarmente duro, ma non disperiamo.
Aggrappiamoci a quella croce, a quel sacrificio fatto per noi, per la nostra salvezza che spesso (io tanto) ci sentiamo indegni di aver ottenuto per innumerevoli ragioni.
Aggrappiamoci, fidiamoci, affidiamoci, mettiamo in moto la nostra Chiesa Domestica, abbiamo la grazia immensa di riscoprirla, di sentirci cristiani più di prima perchè nonostante tutto ci siamo, ce la facciamo, uniti anche se distanti.
(Se devo essere sincera, tutte queste celebrazioni online, rosari su zoom, gruppi di preghiera, dirette etc, spero continuino anche dopo, perchè fanno tanto bene.)
A presto!

[ecco due tipologie da stampare dal sito "mogli e mamme per vocazione" 

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