lunedì 22 agosto 2022

Non riesci a pregare il Santo Rosario? idee e soluzioni per ogni occasione.

 



Inizialmente dovevo scrivere un semplice post in Instagram per parlare delle svariate possibilità che si hanno nel quotidiano per pregare il rosario.
Poi ho chiesto in un sondaggio quali fossero le difficoltà maggiori e quelle emerse, a mio avviso, meritavano delle dritte e degli esempi concreti molto più specifici e che un semplice post non avrebbe potuto esaurire, per cui eccomi qui a dedicare un articolo a questo argomento.

Partiamo da una cosa importante, non vi parlo da persona che recita da sempre il rosario ogni giorno e che quindi ha una routine assodata e può dispensare consigli perfetti.
Sono qui a scrivere perché sono in cammino e fino ad un paio di settimane fa credevo che recitare il Rosario fosse un'impresa titanica, difficile (se non impossibile) da incastrare nella vita quotidiana, poi mi sono imbattuta nella novena del rosario dei 54 giorni (che è più lunga di un normale rosario) e ho scoperto che in realtà è possibile, anche con 3 figli che ti distraggono, anche quando hai la giornata piena con 15 promemoria, anche quando pensi che "non sia la giornata ideale" perché hai troppi pensieri e troppe cose per la testa, anche quando Satana ti dice che è meglio lasciar perdere perché è solo una cantilena fatta di ripetizioni vuote.
ma ciò che segue è ciò che ho provato, sperimentato, alcune cose accantonato,  altre invece rese parte integrante del mio quotidiano, sicuramente tra i tanti consigli ci sarà qualcosa per ognuna di voi.

Ora però passiamo alle cose concrete... Se avete letto il post Instagram sapete già quali sono le problematiche principali ma qui le vedrò nel dettaglio e aggiungerò qualche altra casistica.
Dobbiamo partire da una premessa importante, il Rosario PUO' essere recitato a pezzi, come disse il mio padre spirituale, "credere che il rosario sia valido solo se recitato di seguito è opera del Demonio perchè vuole spingerti ad abbandonarlo".

Ci saranno ben 11 punti e molte più soluzioni.

1. Non è nella mia routine:

Per molte una routine è importante (per me fondamentale), ma, se consolidata, è anche difficile modificarla, per cui integrare una nuova abitudine non è roba facile.
Come possiamo fare?
Dobbiamo provare a stabilire vari momenti nella giornata per poi capire qual è quello più adatto. 
Può anche variare di giorno in giorno.
Cosa utile all'inizio è anche scrivere su un foglio la nostra routine per poi avere meglio sott'occhio cosa si può sistemare.
[potete aggiungerlo alla routine della famiglia]

2. Non riesco a trovare  momenti di silenzio:

Si ha questa costante idea che per pregare debba essere necessario il silenzio, il raccoglimento, l'isolamento... in realtà non è necessario trovare momenti di silenzio per pregare ... ammenochè vogliamo meditare oppure fare contemplazione o meditazione ignaziana dove il silenzio è fondamentale.
Nel pregare il Santo Rosario non è richiesto il silenzio, ovviamente se siamo in chiesa e lo recitiamo in gruppo si, ma è un altro discorso.
Se si è da sole non è un requisito fondamentale.... 
Beh, certo, sarebbe l'ideale ma piuttosto che non farlo, è possibile recitarlo anche nel caos perchè aiuterà a rendere quel caos interiore ed esteriore che abbiamo dentro e intorno, silenzioso.
Volete per forza momenti di silenzio?
Chiedete collaborazione in famiglia e isolatevi per 20 minuti per recitarlo tutto filato oppure per qualche minuto più volte durante la giornata per recitarlo spezzato.
[ad esempio noi arriviamo a messa almeno 15 minuti prima, mio marito sta fuori con i bambini fino a poco prima che inizi la messa, io invece entro subito e dedico il tempo a finire il rosario oppure a fare le orazioni..]

3. Spesso mi dimentico o non sono costante:

Utilizziamo post-it, promemoria sul telefono (più di uno in più momenti della giornata), mettiamo il rosario o il libretto sempre in vista e non può mancare un rosario sempre in borsa cosi da poter improvvisare ovunque ci troviamo.
Iniziamo con qualche decina ed un paio di misteri, ci si renderà subito conto che non era poi cosi difficile provare.
[per la novena dei 54 giorni abbiamo un gruppo wathsapp dove inserisco 3 promemoria al giorno, uno la mattina, uno a metà pomeriggio e uno la sera dopo le 21]

4. E' troppo lungo e mi distraggo:

Il tempo di recita è di circa 20/30 minuti, le litanie alla fine non sono obbligatorie per cui il tempo varia anche in base al fatto se decidiamo di recitarle o meno (qui trovate una pagina dedicata al rosario).
Possiamo decidere, come scritto nel punto 2, di provare a chiedere collaborazione in famiglia e ritagliarci del tempo anche in silenzio (per evitare distrazioni), oppure ci si può aiutare suddividendolo durante la giornata in 5 blocchi (per cui i 5 misteri).
Fate fin dove riuscite, l'importante è iniziare.
Un'altra idea richiede l'aiuto delle applicazioni oppure della radio, per cui se qualcuno ci guida possiamo rimanere più concentrate... il che non è il mio caso perchè mi confonde di più e ad esempio per me è più facile recitarlo a bassa voce cosi da non perdere il filo.
Per non perdere il conto utilizzo la decina delle pietre del sacrificio di Santa Teresa che si spostano e restano ferme per cui se mi fermo un attimo non perdo i pezzi.
[sto progettando un'alternativa ma non vi spoilero nulla....è il lavorazione]
Se mentre lo recitate non utilizzate nulla e perdete il conto delle Ave Maria potete ripartire dall'ultima che ricordate di aver fatto, preghiere in più possono solo che fare bene.

5. Quando lo recito la sera mi addormento:

Non è una cosa grave, soprattutto non deve portarci a non recitarlo più se ci addormentiamo.
Volete sapere una cosa che ho scoperto?
Lo concluderà il nostro angelo custode! Ma c'è una specifica importante, va chiesto!
Per cui se avete paura di addormentarvi quando lo recitate, ad inizio rosario chiedete al vostro angelo custode di finirlo al posto vostro se dovesse capitare che vi addormentate.
Diceva Padre Pio che è “meglio addormentarsi con il Rosario in mano, che non saper dire nemmeno una preghiera”.
Ovviamente non deve essere la regola quotidiana, altrimenti rischia di diventare una "scorciatoia" per non farlo tutto.

6. Ho troppe cose da fare:

In ogni momento di quiete o libero, prega! 
Ve ne propongo alcuni che potete scegliere...
In auto, in coda alla posta, alla cassa del supermercato, in attesa dal medico o mentre aspetti i figli fuori da scuola o dallo sport, mentre allattate o fate addormentare i bambini, mentre cucinate, mentre siete al parco con o senza figli, mentre pulite casa, in ascensore, nel tragitto da casa al lavoro o viceversa, in autobus, sul treno o aereo, il giardino, sul terrazzo mentre stendete i panni, mentre stirate, mentre andate a fare una passeggiata o a correre, sotto la doccia, a letto, mentre aspettate che inizi la messa (se arrivate in anticipo)..
Il rosario può essere recitato anche spezzato a decine e con tutti gli esempi citati sopra direi che di occasioni ce ne sono.

7. Non ricordo i misteri:

Tasto dolente anche per me, memoria pessima! Ma anche qui c'è la soluzione.
Possiamo utilizzare un libretto, oppure possiamo segnare i misteri nelle note del cellulare cosi da non doverli cercare ogni volta.
Se utilizziamo un'app o la radio ci guideranno direttamente senza doverli ricordare a memoria.
Possiamo appuntarli su un piccolo foglietto di carta da tenere nel portafoglio, sul comodino oppure dove lo riteniamo più comodo.
(a forza di recitarli, prima o poi li impariamo...forse...)

8. Non ne ho voglia:

C'è anche questa possibilità, che oltretutto credo non sia poi cosi remota...affermazione che personalmente ho fatto più volte.
Cosa può aiutarci ad andare oltre la non voglia?
Se non abbiamo mai recitato un rosario sarà difficile sbloccarci, ma se lo abbiamo fatto anche solo qualche volta c'è un ottimo appiglio, chiedersi.. "come mi sono sentita dopo aver pregato?", riflettiamoci e il solo ricordo di quanto bene ci ha fatto ci porterà a ridurre quella non voglia.
Pensiamo che quel momento è un dialogo con Dio, con Maria ed è un modo per affidarci, confidarci, fidarci...anche e soprattutto nei momenti "no".
E' importante 

9. Faccio fatica:

Vi riporto uno stralcio di Santa Teresa che fa riferimento proprio alla fatica nel dire il rosario e alla sua certezza che Maria comprende le difficoltà dei figli, anche nella preghiera a lei rivolta:

"Da sola (ho vergogna a confessarlo) la recita del rosario mi costa più che mettermi uno strumento di penitenza!... Mi accorgo che lo dico così male! Per quanto mi sforzi di meditare i misteri del rosario, non riesco a fissare l'attenzione... Per molto tempo mi sono afflitta per questa mancanza di devozione che mi stupiva, perché amo tanto la Vergine Santa che mi dovrebbe essere facile fare in suo onore delle preghiere che le sono gradite. Adesso mi affliggo di meno: penso che, poiché la Regina dei Cieli è mia Madre, deve vedere la mia buona volontà e se ne accontenta"

Questa citazione di Santa Teresa può esserci d'aiuto in ogni momento, anche una Santa ha vissuto queste difficoltà ma la buona volontà non mancava, le distrazioni c'erano, alcune volte le pesava ma andava oltre...
Noi non siamo Sante, ma siccome tutti posso puntare alla santità, possiamo sforzarci di percorrere un sentiero non proprio pianeggiante ma che ci porterà verso una meta meravigliosa.

10. E' troppo ripetitivo e noioso:

Ricordo un meme molto carino che gira da molti anni online, raffigura un piccolo Gesù che, attaccato al vestito di Maria ripete "Mamma, mamma, mamma...." e come didascalia "il primo rosario della storia".
Credo sia un'immagine semplice ma estremamente significativa che ci permette di capire il senso del Santo Rosario, un aggrapparci a Maria chiamandola "mamma" ad ogni Ave Maria che ripetiamo...
Quante volte i bambini pronunciano la parola "mamma" in un giorno e, anche se siamo stufe di sentirci chiamare, ci siamo sempre, rispondiamo sempre, ci mettiamo in ascolto...
Questo è ciò che fa Maria ad ogni nostra preghiera, ci accoglie, accoglie ciò che le chiediamo, decina dopo decina, anche quando quella preghiera è un po distratta..
Quelle ripetizioni diventano vuote se non ne capiamo il senso, il motivo... ma se sappiamo perchè stiamo facendo quella preghiera e a chi la stiamo facendo, quelle ripetizioni saranno ricche di significato.
Certo, potranno sembrare noiose in certi momenti, dipende molto dal nostro umore, da come stiamo in quel momento ma non dobbiamo mai stancarci di aggrapparci a quella madre che è nei cieli.
Quando mi capita di pensare che siano solo ripetizioni, provo a recitare l'Ave Maria più lentamente per capire cosa sto dicendo, la preghiera magari durerà di più rispetto al previsto ma avrà un sapore diverso.

11. Ho troppi pensieri:

E' propri in questi momenti che il Rosario ci viene in aiuto.
Quei pensieri si possono mettere nelle intenzioni di preghiera, si possono affidare a Maria e, benchè siano ancora nella nostra testa mentre iniziamo a pregare, man mano andrà maglio.
Il Rosaio non è una formula magica che risolve tutti i problemi, che cancella i pensieri e le preoccupazioni all'istante, ma ci permette di metterli nelle mani del Signore, di Maria per sentirli più leggeri e perchè no, per trovare una soluzione o alleggerire il cuore.

Ricordate:

Il Rosario è una lunga catena che lega il cielo alla terra… con il Rosario si può ottenere tutto.
(SantaTeresa di Lisieux)

Il rosario è la dolce catena che ci rannoda a Dio
(Beato Bartolo Longo)

Buona preghiera.
Cristina

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