sabato 5 maggio 2018

Lo Scapolare, di cosa si tratta?



Oggi parliamo di un argomento un pò insolito, ovvero lo Scapolare.
Insolito perchè anche personalmente ne ho sentito parlare pochissimo e non ho mai notato persone che lo indossassero.
Come sapete, ho un account Instagram (@stiledivitadiunafollecattolica) nel quale pubblico parecchio, seguo moltissimo le cattoliche americane per ciò che fanno e come vivono la loro fede nel quotidiano, tra di loro c'è una ragazza che crea scapolari e che mi ha contattata dicendo che me voleva regalare due.
Ho accettato molto volentieri anche per capire meglio di cosa si trattasse e circa due settimane dopo ho trovato nella cassetta della posta la sua busta con i miei scapolari creati con tanta cura e benedizioni.
Personalmente li trovo meravigliosi e molto curati.



Ma ora vediamo come sono fatti e cosa sono.

Scapolare, deriva da "scapola" ed è un indumento/grembiule utilizzato dai monaci Carmelitani mentre lavorano, per cui serviva a non sporcare la tonaca.
Consiste in una lunga pezza di stoffa che, lasciando passare la testa da un'apertura, pende più o meno sul dorso e sul petto.
Ancora oggi alcuni monaci lo utilizzano e in base alla tipologia di ordine ha colori diversi.
Successivamente è stato  esteso anche ai fedeli laici in forma ridotta come segno di devozione o di appartenenza ad una determinata congregazione.
Inoltre è un segno evidente dell'alleanza con maria.
Lo scapolare attuale è formato da due ritagli di stoffa marrone uniti da  due cordoncini con delle immagini che ritraggono solitamente la Madonna del Carmelo e il sacro cuore di Gesù, oppure lo stemma dell'ordine Carmelitano (da cui ha avuto origine).

A cosa serve?

Innanzitutto è un simbolo di devozione alla Madonna ed è un segno di consacrazione che riguarda l'ordine Carmelitano.
La Madonna quando apparve a San Simone Stock nel 1251 disse:

«Prendi figlio dilettissimo, prendi questo scapolare del tuo Ordine, segno distintivo della mia Confraternita, privilegio a te e a tutti i Carmelitani. CHI MORRA' RIVESTITO DI QUESTO ABITO NON SOFFRIRÀ IL FUOCO ETERNO; questo è un segno di salute, di salvezza nei pericoli, di alleanza di pace e di patto sempiterno».

Con questo la Madonna oltre ad aver detto che chi porterà l'abitino verrà salvato, dice anche che in vita verrà difeso dai pericoli.
Chi indossa gli scapolari inoltre può partecipare alla spiritualità del Carmelo tra le cui grazie c'è anche il privilegio Sabatino che consiste nell'essere liberato dalle pene del Purgatorio il sabato successivo il decesso di chi lo utilizza e se si muore di sabato andrà direttamente in Paradiso (Bolla Sabatina di Papa Giovanni XXII).
Il suo valore quindi non dipende tanto dal fatto storico delle apparizioni, quanto dall'intrinseco significato teologico, che il magistero gli ha riconosciuto, attribuendogli il valore di un "sacramentale".
Si tratta cioè di un segno sensibile, approvato dalla Chiesa, con il quale evidenziamo la nostra consacrazione o "affidamento" alla Madonna e i vincoli di amore che ci legano a lei. 
Un pò come l'anello nuziale è una testimonianza della consacrazione matrimoniale di un uomo e di una donna, lo Scapolare dice a tutti che uno è consacrato a Maria.

Ci sono però delle condizioni da seguire e alcuni chiarimenti.

È segno e pegno. Segno di appartenenza a Maria, pegno della sua materna protezione, non solo in vita, ma anche dopo la morte. 
- Deve essere fatto un rito di imposizione dello scapolare da parte di un Sacerdote
- Lo scapolare (o abitino) deve essere indossato giorno e notte
- Anche in punto di morte si deve indossare l'abitino
- Se lo scapolare è rovinato si può utilizzare uno nuovo senza che venga benedetto e il precedente può essere sia conservato che bruciato.
- Si richiede la recita di una giaculatoria quotidiana anche se non obbligatoria "O Maria Santissima del Carmelo pregate per noi".
- Baciando lo scapolare si può lucrare l'indulgenza plenaria.
Mettere Dio al primo posto nella propria vita e cercare sempre di compiere la Sua volontà.
- Ascoltare la Parola di Dio nella Bibbia e metterla in pratica nella vita.
- Cercare la comunione con Dio attraverso la preghiera.
- Aprirsi alla sofferenza del prossimo, solidarizzando con lui nelle sue necessità e cercando di provvedervi.
- Accostarsi frequentemente ai sacramenti della Chiesa, all’Eucarestia e alla confessione.
- Essere iscritti nei registri di una Confraternita Carmelitana ed essere, quindi, confratelli Carmelitani.

Ad oggi alcuni scapolari possono essere portati anche senza essere per forza parte di ordini religiosi rinunciando però  ai "privilegi" che si acquisiscono con la consacrazione.
E' stato molto interessante fare ricerche in merito e scoprire di cosa si tratta e quale sia la sua "funzione".

Se avete qualcosa da aggiungere commentate!
Un abbraccio
Cristina.

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