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domenica 10 maggio 2020

L'essere mamma, alla faccia della quarantena.



"Cercate di infondere nei cuori dei vostri figli l'amore per la casa.
Fate in modo che desiderino ardentemente stare con la propria famiglia.
Molti peccati si potrebbero evitare se la nostra gente amasse davvero la propria casa"
Madre Teresa di Calcutta.

Ho trovato questa citazione stamattina, probabilmente diventerà un quadretto da tenere appeso in casa perchè ogni volta che sono arrabbiata o troppo nervosa, possa ricordarmi quale sia il mio obiettivo.
Siamo in quarantena, ok... si... siamo nella fase 2, ma pur sempre in quarantena per cui in casa e può essere un'occasione per infondere nei cuori dei nostri figli l'amore per la casa.

Oggi festeggiamo la festa della mamma, non tutti avranno la fortuna di avere con sè i propri figli per festeggiare ma può essere una bella occasione per ricordare la prima festa della mamma...
10 anni fa chiesi a Maria la grazia, il dono di diventare madre quando ancora la conversione era leggera, ai primi passi, senza grosse aspettative ma sotto sotto con una specie di sfida.
Tre giorni dopo scoprii di essere in attesa della mia prima figlia ma non collegai il test positivo a quella richiesta poichè fatta solo tre giorni prima... ma alla fine Lei sapeva già, sicuramente conosceva ciò che avrei chiesto molto prima che lo facessi.
La data della nascita di Giorgia era prevista per il 30 aprile, con la speranza di un bell'anticipo ma aveva altri piani dato che alla fine nacque il 9 maggio (almeno ho evitato l'induzione per pochissimi giorni).
Nel 2010 il 9 maggio era proprio il giorno della festa della mamma.
Quale regalo migliore avrei potuto ricevere se non il dono della maternità!!
Diventare madre il giorno della festa della mamma, nel mese dedicato a Maria, colei a cui ho chiesto questo dono..
Lei, la mamma per eccellenza, colei che ho sempre sentito vicina soprattutto quando una madre pensavo di non averla più...
Possono dire e farci credere qualsiasi cosa, ma l'assenza di una madre complica le cose, di parecchio.
Si impara a farne a meno, per me è stato cosi, nonostante ora sia presente, ma se ho qualche problema o qualcosa che non va, prego Maria, la mia certezza... mi basta un "Mamma aiutami... tu sai..".

Ai tempi del Covid, essere madre è un po' più complesso perchè non bastano tutte le varie incombenze, si aggiunge anche la DAD e diventa veramente un'impresa titanica per tutti soprattutto se hanno lezioni che si sovrappongono, una rete ballerina e tutto il resto da fare.
Ho impostato un sacco di routine, ce ne fosse una che viene rispettata... nemmeno mezza!!! Sto seriamente mettendo in dubbio il mio spirito organizzativo da planner inside!!
Per cui ora devo riprovare a chiamare in campo il mio super potere speciale, lo Spirito Santo (ve ne avevo parlato QUI), lo avevo lasciato tranquillo per un po', ma senza pare che alcune cose non funzionino correttamente.

Sono una madre che ha più aspettative verso se stessa che verso i propri figli, che al minimo errore loro si fa mille autocritiche personali "perchè non riesco a fargli capire quella cosa.. cosa sto sbagliando..." poi per carità, i miei cari figlioli di sgridate se ne prendono in grosse dosi, ma dopo quelle penso a cosa sto sbagliando io...
Ora che stiamo passando h24 insieme da 2 mesi e mezzo, la cosa è  decisamente amplificata.
Una delle frasi più gettonate è "se volete fregarmi, vi è capitata la mamma sbagliata!!" per poi avere in risposta un bel "ma come hai fatto!!!!" scioccato perchè capisco subito che intenzioni hanno...
Questa cosa li fa sorridere e li inquieta allo stesso tempo... e la cosa invece a me fa ridere un sacco ma posso solo ringraziare la "me" che ha fatto un sacco di cavolate alla loro età, ho semplicemente immagazzinato tutto...ma non ditelo a nessuno! shhhhh!!!
Sono severa, rigida, intransigente.... nell'educazione non ammetto sgarri, ma ogni tanto so anche giocare con loro, farli ridere, farli divertire, farli sentire speciali ma soprattutto difenderli quando serve e allora li esce il mio lato super protettivo con corazza indistruttibile e divento un bulldozer..

Essere mamma non è una cosa che ti possono insegnare, puoi chiedere consigli ma ognuna è unica, ognuna ha un'attitudine diversa dall'altra, ha una sensibilità diversa, un sentire diverso, per questo nessuna dovrebbe sentirsi in difetto rispetto ad altre mamme, nemmeno rispetto alla propria.
Essere madre è una grazia, indipendentemente da come lo si diventa, non ci devono essere distinzioni tra chi partorisce e chi decide di adottare, mettere prima di tutto il bene dei propri figli anche a suon di "cazziatoni" (da noi si intende sgridate, non è una parolaccia) è la strategia vincente insieme all'affidarli (per come affidarli lo trovate QUI).
Auguri a tutte le mamme, sempre a testa alta, perchè siete speciali e perchè lassù qualcuno è sempre pronto a supportarvi.
Un abbraccio.

lunedì 13 maggio 2019

Maria, un rosario è come un abbraccio.




Rieccomi dopo un po di assenza, di cui vi parlerò prossimamente..
Gran parte dell'articolo l'ho scritto ieri, giorno della festa della mamma, ma mancava qualcosa, per cui ho pensato di rifletterci ancora con l'idea di pubblicarlo oggi senza ricordarmi che oggi ricorre una festa molto importante, quella della nostra mamma del cielo Maria, oggi si ricorda la Madonna di Fatima .
Nella gioiosa giornata di ieri, i social pullulavano di post riguardanti la festa della mamma (o del concetto antropologico per i più "moderni" -_- ), dalle frasi più dolci a quelle più riflessive a quelle evitabili.
Per tutte le mamme ieri ci sono stati scambi di auguri, messaggi, immagini, foto con i propri figli e con le proprie mamme (anche chi non ha più la mamma accanto pubblicava ricordi)...
Poi ci sono anche quelle persone che hanno dovuto riflettere per ore se inviare o meno il messaggio di auguri alla propria madre, quelle che alla fine non lo hanno inviato, quelle a cui fare quel "click" sul tasto invio è costato tantissimo.
Faccio parte della seconda categoria, quelle che per inviare un messaggio con scritto semplicemente "auguri" hanno fatto una fatica immensa ed è costato tantissimo ma è già un passo avanti dato che lo scorso anno non lo avevo nemmeno inviato.

Tutte possono diventare madri ma non tutte sanno ESSERE madri, tra le tue cose esiste un abisso enorme e che fa la grossa differenza anche nella psiche del proprio figlio.
Essere madri con le belle parole è una cosa, mettere in pratica ciò che si dice è tutt'altro e anche in questo caso esiste un abisso che può far sentire il proprio figlio amato oppure rifiutato.
Mia madre è sempre stata quella delle belle parole, che avrebbe dato la vita per i propri figli, "guai a chi me li tocca" (ma detto in bergamasco), poi nel momento in cui qualcuno ha realmente toccato i figli, precisamente me... ha fatto un salto indietro difendendo il carnefice e incolpando e puntando il dito contro la propria figlia.
La mente crea un sacco di meccanismi che spesso è difficile comprendere, ci possono essere innumerevoli ragioni che portano una persona a non voler vedere un atto grave e/o addirittura a mentire in gravi situazioni, in qualsiasi caso resta un male tanto grande difficile da perdonare.
Colei che dovrebbe difendere la vita diventa complice e in quel caso il figlio inevitabilmente subisce dei danni non da poco, sentirsi rifiutati, messi all'angolo dalla propria madre è qualcosa che ti segna.
La maggio parte dei problemi delle persone partono dal rapporto con i genitori ed è cosi... (lo trovate in post precedenti che vi linko a fine articolo).
E' inutile negarlo, l'assenza di una madre si fa sentire, per quanto una possa essere abituata a cavarsela da sola, quella mancanza, quella parte con cui parlare, sfogarsi, che può dare consigli, crea un piccolo vuoto non sempre facile da gestire soprattutto dopo che la rabbia è passata e resta solo la delusione.
Oggi vogliono farci credere che i figli si crescono anche con due genitori dello stesso sesso, ecco.. è una bugia enorme perchè ogni genitore ha una sua caratteristica, una madre non potrà mai fare anche da padre, cosi come un padre non può fare da madre perchè resterebbero delle lacune, dei vuoti che solo un padre e una madre possono colmare.

E' in questi momenti che la Mamma delle mamme viene in soccorso, ti ricorda il tuo essere figlia non solo di genitori biologici ma soprattutto di Dio, quel Dio che mai ti abbandonerà, che mai ti rinnegherà, che mai dirà bugie, che mai ti distruggerà e mai ti rovinerà la vita.
C'è un versetto di Isaia che amo, mi è stato mandato da alcune amiche in un momento di grande sconforto ed è il seguente:

"Può una donna dimenticare il bambino che allatta, non aver compassione del figlio del suo ventre? Anche se esse dovessero dimenticare, io non ti dimenticherò..."
Dio non si dimentica di noi anche quando noi ci dimentichiamo di Lui, è la roccia a cui aggrapparci, per cui una volta compreso ed elaborato ciò, ci si rende conto che solo aggrappandosi a Dio, a Gesù e alla Madonna possiamo riprendere in mano la nostra vita perchè abbiamo un supporto eccellente, un salvagente talmente sicuro che non avremo più paura di affondare.
La mia conversione è iniziata grazie alla Madonna, e le Dio-incidenze sono state tantissime nel corso degli anni...
La mia voglia di maternità è stato quel gancio che mi ha fatta riagganciare al Signore...nonostante ai tempi non fossi credente, il mio "affidarmi" è iniziato alla vista di una madonnina quando tornavo dal lavoro.
Proprio io che ho sempre "snobbato" la figura della Madonna, non mi avevano mai insegnato ad affidarmi a lei, ne tanto mento a chiedere la sua intercessione o a pregarla.
Sempre a Lei ho chiesto la grazia di diventare madre e tre giorni dopo ho saputo di aspettare la mia prima figlia.
Figlia nata nel mese di maggio esattamente nel giorno della festa della mamma... eh si.. sono diventata mamma per la prima volta nel giorno della festa della mamma!

Nonostante tutto, come posso essere triste quando in cielo ho una madre cosi? Una madre che con la grazia di avere tre figli mi ha sommersa di doni, anche di tanto stress e preoccupazioni, ma sono pur sempre doni che ci fanno crescere, ci donano saggezza che poi potrà essere utile agli altri quando ne avranno bisogno.
Da quando ho avuto consapevolezza di questa Mamma, tante cose sono cambiate, ogni occasione è buona per andare in Chiesa ad accendere una candela stando semplicemente in silenzio davanti a Lei e a Gesù, a casa ho anche una piccola statuetta.
Nel web gira da anni un'immagine simpaticissima ma estremamente vera, Gesù da piccolo che attaccato alla veste di Maria continua a ripetere "mom, mom, mom, mom.." e come didascalia "il primo rosario".. (la metto al termine dell'articolo nella versione italiana).
Quell'immagine rappresenta ciò che dovrebbe essere il nostro rapporto con Maria, madre di Gesù e madre nostra, ovvero un rapporto quotidiano attraverso il Santo Rosario.
Ogni grano una è chiacchierata, ogni decina è un discorso, ogni mistero è una riflessione, ogni rosario recitato interamente è un abbraccio stretto che ci sostiene.
Chi più di lei può capire come ci sentiamo? Chi più di lei può comprenderci come madri con le nostre debolezze, i nostri dolori, le nostre fatiche? Chi meglio di lei può gioire per la nostra felicità?
Nessuno!! Solo Maria è la risposta a queste domande.

E voi, come vivete il vostro rapporto con Maria?

ps: Se vi avanzano delle preghiere, venerdi incontrerò mia madre dopo circa un anno, per cui il vostro supporto con la preghiera credo possa essere prezioso.

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Qui di seguito l'immagine di cui vi ho scritto sopra.

(ecco l'immagine trovata in italiano)

venerdì 29 marzo 2019

Il trauma della separazione e il patto (inconsapevole) con il male.




"Fare i genitori è il mestiere più difficile del mondo.."
Quante volte ho letto questa frase, ma pochi allo stesso tempo la fanno propria e pensano realmente che essere genitori è difficile, molto difficile.
Essere figli è più semplice?
Assolutamente no, se è difficile essere genitore, essere figli non è una passeggiata perchè si viene risucchiati dal tornado creato dai genitori e da lì è difficile uscirne illesi.
Questo articolo potrebbe far parte di "Dalle stelle alle stalle: racconti di una conversione" ma preferisco non collegarlo a quello.
Non sono una psicologa, parlo solo della mia esperienza personale.

"Onora il padre e la madre".
Un frate un giorno mi disse che onorare non significa dover subire, dover stare male psicologicamente per non andare contro questo comandamento ma che bastava essere consapevoli che è grazie ai nostri genitori che siamo su questa terra, ci hanno dato la vita e per questo dobbiamo essere loro grati.
Da lì al doversi rovinare la vita per assecondarli ce ne passa.... ognuno ha i propri tempi e la famiglia creata è la priorità per cui un figlio non deve rischiare di rovinare la propria famiglia.
Il perdono viene con il tempo e ognuno ha il proprio cammino e ci arriverà quando avrà acquisito determinare consapevolezze anche grazie ad un padre spirituale e ad altre figure.
Quella confessione e altri dialoghi con il mio padre spirituale mi hanno aiutata molto e mi hanno dato la spinta giusta per iniziare ad affrontare quelli che erano i miei problemi legati ai genitori per cui ho deciso di iniziare una psicoterapia.
Da circa 7/8 mesi e la vita è cambiata...in meglio.

Arrivare a 34 anni per scoprire che l'origine di tutti i tuoi "problemi" sono i tuoi genitori non è facile, non sto a dilungarmi sulla mia infanzia e altro perchè di quello ne ho parlato in questo articolo "Come rovinare i figli con le guerre di coppia".
Quando dopo mesi di psicoterapia scopri che la separazione dei tuoi genitori è stato un reale "trauma", è abbastanza sconcertante e questa consapevolezza è arrivata poco tempo fa e non è stato facile accettarlo.
Ogni figlio reagisce a modo suo quando i genitori si separano, c'è chi sembra fare finta di niente, chi dentro di se sta malissimo ma non dice nulla, chi inizia a covare rabbia, chi non fa una piega  perchè crede di stare bene.
C'è una cosa che accomuna tutti e dico proprio TUTTI indistintamente ed è il dolore.
Si, e mi dispiace per questa cosa perchè moltissimi genitori non se ne rendono conto, i figli sanno benissimo come fare in modo che non se ne accorgano ma ciò che c'è dentro di loro sarà quella cosa che li segnerà come un marchio fino a che decideranno di toglierselo e di tornare a vivere.
Tante volte ho sentito dire "si, ma loro sono sereni..", "no, nessun problema, l'ha  presa bene...";
Dispiace molto dirvi che "si, sta male ma non te lo dirà mai per non far stare peggio te e non vuole essere un peso..", per cui aprite gli occhi perchè tutto ha delle conseguenze più o meno sottili, più o meno evidenti.

Non avrei mai pensato che la loro separazione potesse essere la causa di moltissimi problemi, dagli attacchi di panico, alla mia mancata sicurezza nel socializzare, all'essere cosi rigida con me stessa.
Pensavo semplicemente fosse "carattere" invece era una difesa.
Quando si separarono i miei genitori avevo 18 anni, difficile pensare che una ragazza di quell'età possa subire un trauma e invece è cosi, ancora adesso ammetterlo non è semplice, e allo stesso tempo mi chiedo cosa possano avere dentro dei bambini più piccoli... quanto dolore, solitudine, rabbia anche verso se tessi perchè spesso (e cosi ho fatto fino a poco tempo fa) ci si da la colpa di quella separazione perchè come figli avremmo potuto impedirlo.
Le parole della mia psicoterapeuta qualche settimana fa sono state questo: "No Cristina, mettiti il cuore in pace perchè non lo avresti potuto fare e non sarebbe stato compito tuo. I figli in queste situazioni non possono salvare i genitori soprattutto piccoli.."

Il periodo della loro separazione coincise con il mio avvicinamento al satanismo, dove c'è divisione non poteva che arrivare lui a stringermi la mano...
Seguivo già il paganesimo ma non mi dava ciò di cui avevo bisogno, per cui approfondendo il satanismo razionalista scoprii che era ciò che faceva al caso mio.
Il fulcro era l'esaltazione di se stessi, vivere sentendosi onnipotenti con la possibilità di annientare ogni sentimento non andasse bene.
Chi in quel tipo di occasione non vorrebbe annullare i propri sentimenti? Chi non vorrebbe annientare il dolore e vivere tranquillo la propria vita come se nulla fosse successo?
Decisi di fare proprio quello; iniziai a studiare sempre di più, finchè trovai il mio equilibrio, il modo di vivere tranquilla.

Ero arrivata al mio scopo, i miei genitori pensavano fossi quasi felice della loro separazione, dai 18 anni ad oggi non mi hanno mai chiesto come l'avessi vissuta, non gli è mai importato, forse perchè ero quella testarda, quella forte, che rispondeva male e che tornava a casa quando voleva, che odiava tutti e aveva un carattere orrendo.
Arrivai però anche a non provare nemmeno i sentimenti positivi, quelli che ti rendono viva e che ti fanno stare bene e mi resi conto che avrei dovuto cambiare rotta prima che fosse troppo tardi.
Il periodo peggiore era passato, dopo 2 anni potevo lasciar andare quel percorso per tornare al vecchio paganesimo.

Non ho mai rinnegato il periodo satanista proprio perchè pensavo mi avesse aiutata a superare quello che poteva essere un periodo orrendo, in realtà non mi ha aiutata affatto, mi ha resa una persona pessima (santo mio marito che già mi sopportava), ha nascosto il dolore ma non lo ha tolto, e quando è riemerso per altre vicende mi ha quasi divorata da dentro in modo silenzioso.
Per cui ora posso dire che no, il satanismo non è stata una parentesi utile, è stato un meccanismo strano architettato per deviare dalla vera soluzione, in realtà sarebbe stato utile ben altro.
Ma come potete immaginare quando ci sono di mezzo divisioni e separazioni il male, il divisore per eccellenza non può tirarsi indietro, è come fare un patto con lui senza rendersene conto e stringergli la mano offrendogli chi ti sta intorno.
Il dolore può essere nascosto molto bene ma finchè non ci fai i conti non ti lascerà mai e per fare questo l'unica via possibile è un aiuto esterno.
Una guida spirituale è fondamentale in questo percorso, è una grazia immensa, un dono che mi è stato fatto e non penso di meritare.

Non ci si salva da soli, solo Dio salva, solo la fede, il fidarsi e l'affidarsi a Lui sono la via giusta per riemergere dalle tenebre e dal male che prima ti da e poi ti distrugge in modo subdolo, lento e cattivo.

Una citazione biblica che amo molto è la seguente:
<<Si dimentica forse una donna del suo bambino,
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
Anche se costoro si dimenticassero,
io invece non ti dimenticherò mai.>>
(Isaia 49,25)


Il mio rapporto altalenante con la fede è causato anche dal mio rapporto con i miei genitori, quando non sei abbastanza per dei genitori, come puoi credere che Dio ti ami realmente per ciò che sei? 
Anche questo in realtà è opera de male, che ti fa credere che nessuno potrà amarti in modo incondizionato per cui tu devi cavartela da sola, affidarti a lui cosi che tu possa essere il Dio di te stessa... ma è complicato e servirebbe un altro post per spiegare meglio.
L'unico modo per superare determinati blocchi è farsi aiutare; purtroppo non è un percorso semplice perchè devi rivivere tutto nella tua mente, devi ripercorrere la tua vita, ti ritroverai a scoprire che determinati episodi che pensavi fossero di poco conto, in realtà dentro ti avevano distrutta.
In questi mesi sono rimasta sconcertata dalla quantità di episodi che avevo ignorato, e che in realtà mi avevano plasmato nel corso del tempo; sono rimasta altrettanto stupita di come la mente nelle sedute ti porti a collegare tutto per farti stare meglio.
Solo dopo questo percorso ho compreso quanto la vita affettiva intorno a noi è importante nella formazione del nostro essere, ci plasma e ci può deviare verso il bene oppure verso il male, sia a livello materiale che a livello spirituale.
Ci può rendere degli ottimi adulti e futuri genitori o ci può rendere persone insicure, piene di idee sbagliate, e l''opposto dei nostri genitori in modo esagerato con i nostri figli.
Io stessa stavo commettendo tanti errori con i miei figli per non essere come i miei genitori, quando non hai ricevuto affetto, donarlo diventa difficile; quando non sai cosa sia un abbraccio sincero, donarlo è strano; quando la superficialità regna, diventi troppo serio per paura di essere come un tuo genitore...sono meccanismi inconsci.
In tutto questo, ci ritroviamo serviti con un patto inconsapevole, su di un piatto d'argento al demonio che come uno chef deciderà cosa farne di noi e in che modo utilizzarci in base agli ingredienti forniti nel corso della vita.

Un genitore non deve essere l'origine di traumi ma deve essere una guida, un porto sicuro, una mano dolce, comprensione ma anche fermezza, qualcuno con cui parlare e che ti ascolta, che ti fa commettere errori ma è sempre pronto ad allungare la mano per farti rialzare, un esempio concreto che non ha bisogno di troppe parole.

Ci sarebbero tantissime cose da dire perchè questo discorso può diramarsi in molte altre considerazioni ma vedrò di farlo prossimamente anche in base alle vostre considerazioni a riguardo.
Ora vi lascio con questa citazione di Luigi Maria Epicoco che credo sia meravigliosa e possa riassumere quello che si arriva a comprendere con un percorso psicologico e spirituale insieme.
“Ho sempre pensato che il sentimento più alto che un uomo possa provare sia quello della gratitudine.
Un uomo prova gratitudine quando chinandosi sulla propria storia riesce a vedere bellezza anche nelle pieghe e nelle ferite.
Prova gratitudine non perchè comprende tutto ma perchè intuisce un senso altissimo della propria storia, di cui il dolore e le contraddizioni sono solo battute di una sinfonia più grande”.
(L.M. Epicoco)

Dato che si possono fare tanti approfondimenti, fatemi sapere cosa ne pensate in modo che possa capire come procedere con i prossimi post a tema.
A presto Cristina.

mercoledì 14 settembre 2016

Educare... alla tecnologia - contro il cyberBullismo


Buon mercoledi,
rieccomi dopo la pausa estiva, volevo ripartire con un post riguardo il ritorno a scuola ma vorrei trattare un altro argomento, molto più "pesante" e che mi ha fatto pensare molto dopo alcuni avvenimenti che ho letto ieri e oggi.
L'argomento è il "cyber Bullismo", argomento già trattato in un altro post anche se in maniera più generica e lo trovate qui  "Bullismo, questo male silenzioso".
Ma cosa è accaduto in questi due giorni?
Ieri ho letto la notizia di una ragazza di 31 anni che si è suicidata a causa di un video caricato su internet, era un video un pò hot che aveva inviato a dei ragazzi, questi hanno pensato bene di  metterlo sul web e da li si è scatenato il tutto.
Il video a quanto pare è diventato virale, era diventata lo zimbello di tutti, tanto da andarsene dal suo paese e richiedere il cambio di identità.
In attesa proprio di questo cambio, ha preferito togliersi la vita.
Partendo dal presupposto che i giovani di oggi sembra abbiano perso ogni senso del pudore e abbiano anche un'idea tutta loro riguardo i valori e il rispetto per se stessi, c'è da dire che coloro che si nascondono dietro le tastiere hanno una cattiveria oltre ogni limite.
A 31 anni si pensa che una persona non abbia più bisogno del controllo dei genitori, sia oramai autonoma e capace di discernere da sola ciò che è giusto/sbagliato o che è bene/male..

Altro episodio letto stamattina, parla di una vicenda di qualche tempo fa, dove una ragazzina di 17 anni (a quanto pare ubriaca) è stata violentata in una discoteca e le amiche hanno ripreso tutto facendo poi girare il video su wathsup.
Le amiche in questione non si sono minimamente poste il problema riguardo l'accaduto, nel video si sente che le ragazze ridono tranquillamente.
La ragazza non ricordava nulla di ciò che è accaduto e lo ha appreso appunto perchè ha ricevuto il video tramite wathsup quindi ne ha parlato con la madre e hanno denunciato il fatto.

Due casi simili, nel primo la ragazza si è fatta da sola il video mandandolo evidentemente alle persone sbagliate ritrovandosi cosi a nascondersi e addirittura cambiare identità per tornare a vivere..;
nel secondo caso la ragazzina ha subìto il video mandato poi online da quelle che dovevano essere amiche.
La prima ragazza, si è tolta la vita e nonostante questo ancora oggi viene insultata con frasi come "se l'è cercata", le danno della prostituta, augurano la stessa fine a ragazze "come lei" e cose simili.
Si assiste a quel linciaggio mediatico che ora è quasi cosa normale, è quasi un dovere verso chi anche contro il suo volere si ritrova ad essere al centro dell'attenzione per un video o una foto "compromettenti".
La seconda ragazza spero non viva la stessa situazione a causa della superficialità delle sue pseudo amiche.

Non ho intenzione di mettermi a fare analisi psicologiche della società o altro, semplicemente in questi momenti mi metto al posto dei genitori di queste ragazze o di chi subisce determinate cose e penso a cosa farei, a cosa ci sia di sbagliato, a come prevenire (se è possibile farlo), il tutto pensando ai miei figli.
Sono ancora piccoli ma cresceranno, soprattutto non è mai troppo presto per mettere delle buone basi per la loro crescita.
Credo che ci sia di base una mancanza di educazione al digitale; si dice continuamente che i giovani di oggi sono "nativi digitali" perchè non hanno difficoltà ad imparare ad utilizzare la tecnologia essendo cresciuti appunto negli anni in cui questa è praticamente come il pane quotidiano; però ci dimentichiamo che vanno anche educati nell'utilizzarla nel modo corretto a livello sociale.
Magari ci limitiamo a dire di non guardare certe cose o a mettere dei blocchi, cosa comunque giusta,  ma non spieghiamo che il mondo del web è qualcosa da cui ci si deve anche difendere, dove puoi dire la tua opinione ma non necessariamente dei sparare a zero perchè sei nascosto dietro un falso nome , dove le persone hanno sempre e comunque dei sentimenti che vanno rispettati, dove se pubblichi qualcosa devi fare i conti con chi si diverte a rovinare la vita altrui, dove ci sono persone buone e persone che aspettano un passo falso per metterti alla gogna.
Dovremmo metterci al tavolo con i nostri figli e spiegare loro i pro e i contro del web, le cose belle e utili e le cose brutte come la cattiveria gratuita, il cinismo, la superficialità.
Se pubblichi qualcosa hai delle conseguenze, ma anche gli altri possono "fregarti"e metterti alla gogna, quindi uno deve essere nella condizione di non dare del materiale agli altri perchè per quanto una cosa possa sembrare innocente, gli altri troveranno sempre qualcosa che non va.
Spesso anche una semplice e banale riflessione può scatenare polemiche perchè il web da voce a tutti, anche a chi non lo meriterebbe.

Una volta bastava educare i propri figli ai valori, all'educazione, al rispetto e tutto sommato si poteva fare un buon lavoro, diciamo che si seminava sperando di raccoglierne i frutti con il tempo anche se le tecniche educative alcune volte erano opinabili.
Oggi si tende invece a fare tutto ciò ma in modo "alternativo" ovvero diventando più amici che genitori, sorvolando su molte cose perchè "tanto sò ragazzi.." o "si vive una volta sola..." eh no cari miei!!
I miei genitori erano molto severi, mio padre non faticava ad alzare le mani e urlare, credo che fosse l'unico modo che conosceva per comunicare con noi quando facevamo delle cavolate, tenendo conto che non c'era il web, non c'erano telefonini che facevano video (ecco non sono cosi vecchia, ho 31 anni e mio fratello 36) quindi se non la combinavi grossa non si veniva a sapere.
Non è urlando o alzando le mani che si ottengono risultati cosi come non si ottengono facendo gli amici invece dei genitori.
Credo alla via di mezzo, all'educare ascoltando, all'ammonire spiegando le conseguenze, all'insegnare con l'esempio senza dire "tu devi e silenzio!" altrimenti prima o poi la ribellione prende il sopravvento e ne so qualcosa...può anche fare grossi danni.

« Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge ed i Profeti. »  (Matteo 7,12)
Questo è secondo me un insegnamento basilare fin da piccolissimi, banale o scontato per molti, tanto che magari nemmeno lo ribadiscono ai propri figli.
Quando noto un atteggiamento sbagliato da parte di mia figlia verso il fratello o qualcuno le ripeto semplicemente "se lo avesse fatto a te come ti saresti sentita?" ovvio che non si può pretendere che comprenda a fondo questa cosa a 6 anni ma se nemmeno si semina non possiamo di certo pretendere di raccogliere qualcosa.
Questa cosa l'ho imparata soprattutto dalla mia infanzia, da ciò che avrei voluto da parte dei miei genitori ma non ho ricevuto, dall'affetto mai dimostrato se non con giocattoli, all'ascolto assente tanto che ancora oggi non posso parlare con mia madre che mi ride in faccia, alla comprensione totalmente assente, agli schiaffi senza spiegazioni...
Ecco tutto ciò mi ha portata a capire cosa non voglio essere, per questo dimostro tutto l'amore che provo ai miei figli, li ascolto quando ne hanno bisogno e se capisco che qualcosa non va mi metto seduta con loro, provo a capire il loro punto di vista, niente mani ma se sbagliano qualcosa spiego come sarebbe meglio fare per migliorare.
In questo modo cresco anche io e imparo qualcosa ogni volta, spero di riuscire a fare una buona semina perchè tutto è per il loro bene.

Credo di essermi dilungata abbastanza, soprattutto credo di aver ampliato parecchio il discorso, ora il bello sarà trovare un titolo adatto... per fortuna volevo scrivere un post breve.
Buon pomeriggio!
Che il Signore vi benedica e protegga sempre.

lunedì 9 dicembre 2013

Tanti cambiamenti...grazie al Signore.

Buon pomeriggio,
l'ultimo post risale a ben 1 mese fa, tantissimo e non pensavo di avervi lasciati per cosi tanto tempo.
In questo mese sono accadute moltissime cose, beh non cosi tante ma devo dire piuttosto significative per il mio percorso sia di fede che di vita dandomi continuamente la conferma che il Signore è veramente grande!
In un precedente post vi avevo raccontato di quella vicenda ben poco piacevole accaduta con il compagno di mia madre in cui lui aveva alzato le mani e mia madre non aveva fatto nulla per fermarlo.
Ebbene, è passato poco più di un mese dall'accaduto e nulla è cambiato, mia madre continua a sostenere che il suo compagno non ha sbagliato e che io non dovevo alzare la voce, ciò ha portano il nostro rapporto  qualcosa di statico, ovvero ci vediamo una volta ogni 2 settimane per farle vedere i miei figli (dato che sono suoi nipoti) lei si comporta come se non fosse accaduto nulla, mentre da parte mia c'è una totale indifferenza.
Dentro di me si è formata una piccola bolla che racchiude la rabbia verso di lei e la sta dissolvendo piano piano, in sostituzione c'è questa strana condizione di totale indifferenza che mi porta a non tenere conto della sua presenza, è un vederla per dovere e non perchè mi fa piacere.
Non la trovo una cosa negativa poichè non ci sono sentimenti negativi, lei è felice perchè è ancora con il suo compagno (l'unica cosa che sembra contare per lei), vede i suoi nipoti e nemmeno si rende conto che il rapporto con sua figlia è quasi inesistente.
Altra cosa che non ho notato solo io ma anche chi mi circonda, sono diventata super positiva! da quando non frequento più mia madre come prima sono diventata più solare, positiva, non discuto più con gli altri, sono più aperta verso i miei suoceri e non mi lamento più... questo è bellissimo ma allo stesso tempo piuttosto triste poichè un genitore non dovrebbe avere un peso cosi negativo verso i figli.
Ho analizzato le varie giornate e cosa poteva esserci di cosi negativo e beh, il fatto che si lamentasse sempre del lavoro, che diceva sempre che il suo lavoro era più pesante di tutti, che secondo lei tutti la volevano fregare, secondo lei i miei suoceri erano gelosi e facevano le cose per fregarmi, le mie amiche mi avrebbero fregato... ed effettivamente cosa c'era di positivo?? nulla. e non è bello rendersene conto.
Cos'altro è cambiato??? dopo l'accaduto e avendo messo in dubbio molte cose riguardo mia madre ho deciso di parlare con mio padre e abbiamo ripreso a vederci, ha finalmente conosciuto il mio secondo figlio e anche lui  cambiato molto ma in positivo!
Ultima novità ma non per importanza ho iniziato a fare la catechista e questa cosa mi piace moltissimo, ho la 2°elementare che si dovrà preparare alla prima confessione e questo è come se fosse un nuovo inizio anche per me nella fede.
Che dire, sono successe molte cose e tutte opera del Signore, dall'accaduto e quindi conseguente perdita del mio lavoretto (il compagno di mia madre era il mio datore di lavoro) si sono intrecciati avvenimenti continui.. e non credo affatto siano coincidenze.
Accaduto e perdita del lavoro che svolgevo il sabato sera, conseguenza... a mio marito hanno confermato l'aumento, mi hanno proposto di fare la catechista alla domenica mattina (se lavoravo il sabato sera non sarei riuscita a farlo).
Rapporto con mia madre logorato, acquisito positività , ripreso il rapporto con mio padre, migliorato il rapporto con gli altri e con i suoceri.
Di certo la situazione è delicata e spiacevole nonostante tutte le note positive poichè credo che a nessuno faccia piacere rovinare un fantastico rapporto con la propria madre e rendersi conto che non manca nella propria vita...ma credo che ogni cosa che accade ha un senso, anche se spesso lo cogliamo tardi, ma appena accade qualcosa cerco sempre di capirne il motivo o per lo meno di aprire il cuore perchè il Signore me lo possa far capire.
Ora vado avanti tranquilla, ciò che mi porterà lo accoglierò, essendoci anche mio fratello ed essendo il primo natale di mia nipote mi ritroverò a trascorrere il giorno di natale con mia madre essendo tutti insieme, farò questo sforzo ma senza ipocrisia.. ricordando sempre il comandamento "Onora il padre e la madre".
Nel frattempo vivo al meglio con gli altri e con la mia famiglia oltre che con i miei carissimi bambini del catechismo.
Buona giornata a tutti e che il Signore vi benedica e protegga sempre.

martedì 5 novembre 2013

"Onora il padre e la madre", nei limiti.


Buon pomeriggio a tutti coloro che mi leggono,
è da un paio di giorni che penso se trattare o meno un certo tema, mooolto delicato e che comunque mi porta a fare ragionamenti a 360° quindi non sapendo cosa ne verrà fuori metterò il titolo solo alla fine.
Inizio il tutto da un comandamento "Onora il Padre e la Madre", i genitori hanno il compito di educare i figli alla fede, alla preghiera e a tutte le virtù, hanno il dovere di provvedere ai loro bisogni materiali e spirituali.
I figli devono ai genitori rispetto, riconoscenza, obbedienza e aiuto.
Credo sia logico tutto ciò e sono cose del tutto naturali e che creano un ambiente famigliare sereno e ricco di armonia.
Ma quanto questo tipo di rapporto viene meno da parte del genitore e quindi si crea un allontanamento si parla ancora di "onorare"? Si può onorare un genitore anche se non si ha un rapporto diretto?
Per mia esperienza personale direi di Si anche se con il tempo.
Mio padre non lo vedo da 1 anno e 6 mesi, ha scelto la sua nuova compagna e si è allontanato da noi, non sa che faccia abbia il mio secondo figlio, nemmeno la figlia di mio fratello, ci sentiamo per gli auguri tramite messaggio ed è finita li; ha scelto altro e non noi ma nonostante tutto lo rispetto, mi manca e per lui la porta sarà sempre aperta.
Discorso più complesso per mia madre, rapporto eccezionale, quando si è separata sono sempre stata con lei fino a 22 anni quando poi me ne sono andata di casa per avere una mia famiglia.
Questo ottimo rapporto fino a qualche giorno fa quando mentre ero al lavoro (locale del suo compagno) lui le ha detto alcune cose durante una discussione e io l'ho difesa come giusto che sia essendo sua figlia...
Dopo vari insulti subiti (e ricambiati) questa persona mi ha messo le mani addosso mettendomi al muro e poi per buttarmi fuori mi ha rigirato il braccio portandomi a camminare quasi a carponi per il dolore e me ne sono andata di corsa in macchina.
In tutto ciò mia madre se ne è rimasta seduta a guardare, ha avuto il coraggio di dirmi che avrei dovuto evitare di urlare e dargli i calci (calci dati per liberarmi dato che ero schiacciata contro il muro), ovvero sembra che me la sono cercata.
Giusto per aumentare la dose, ha detto a mio fratello che sono stata io ad iniziare dando uno schiaffo al suo compagno, cosa non vera e sarei stata una pazza dato che lui fa palestra, kickboxing e autodifesa... Sarà l'istinto ma lo sentivo che sarebbe andata cosi, già ieri stavo rivalutando mote cose cona paura che mi avesse mentito riguardo alcune cose inerenti mio padre e mia nonna, poi ieri sera la conferma con questa manomissione della versione e mi è crollato il mondo addosso.
Di conseguenza ho preferito dirle di non farsi più vedere per molto tempo, inizialmente ero infuriata per il suo comportamento, provavo quasi odio, schifo... ora è passato qualche giorno e sto cercando di metabolizzare la cosa altrimenti rischio di non vivere più anche su consiglio di mio marito e mio fratello.
Il dolore fisico c'è ancora ma non è nulla in confronto alla delusione subita , non so se il nostro rapporto tornerà come prima e nemmeno quanto tempo ci vorrà, ora non voglio nemmeno vederla perchè non riuscirei a guardarla in faccia ma nonostante tutto non la odio, provo solo tanta tristezza e pena per lei, per il suo ragionamento, per il fatto che non mi ha difesa e mentre ero in macchina tremante lei stava tranquillamente parlando con lui...
Per questo dico che anche la distanza, il non frequentarsi è comunque rispettare quel comandamento, in certe situazioni è quasi fondamentale mantenere una certa distanza per ritrovare un equilibrio e una serenità propria che porti poi a vivere in armonia e serenità anche con gli altri.
Stasera vedrò il mio padre spirituale e vedremo cosa mi consiglierà di fare anche se per ora non penso di aver preso la decisione peggiore.
Da questo dovrei riallacciarmi anche ad un altro discorso ovvero la scelta del bene e del male dopo la separazione da un coniuge portando cosi ad un discorso ancora più complesso che preferisco fare un altro giorno.
Voi cosa ne pensate?

giovedì 12 settembre 2013

Significato del nome di Maria.


Buongiorno,
oggi ricorre la festa del Santissimo nome di Maria, la madre per eccellenza, colei che dovrebbe essere per noi un esempio di amore di madre da seguire.
Non voglio dilungarmi troppo a riguardo ma solo condividere con voi una pezzo del sito santi&beati che ho trovato decisamente interessante.
a voi la lettura:

<<Nella storia dell'esegesi ci sono state diverse interpretazioni del significato del nome di Maria:
1) "AMAREZZA"
questo significato e` stato dato da alcuni rabbini: fanno derivare il nome MIRYAM dalla radice MRR = in ebraico "essere amaro". Questi rabbini sotengono che Maria, sorella di Mose`, fu chiamata cosi` perche', quando nacque, il Faraone comincio` a rendere amara la vita degli Israeliti , e prese la decisione di uccidere i bambini ebrei.
Questa interpretazione puo` essere accettata da noi Cristiani pensando quanto dolore e quanta amarezza ha patito Maria nel corredimerci:
[Lam. 1,12] Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c'e` un dolore simile al mio dolore...
Inoltre il diavolo, di cui il Faraone e` figura, fa guerra alla stirpe della donna, rendendo amara la vita ai veri devoti di Maria, che, per altro, nulla temono, protetti dalla loro Regina.
2) "MAESTRA E SIGNORA DEL MARE"
Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MOREH (ebr. Maestra-Signora) + YAM (= mare): come Maria, la sorella di Mose`, fu maestra delle donne ebree nel passaggio del Mar Rosso e Maestra nel canto di Vittoria (cf Es 15,20), cosi` "Maria e` la Maestra e la Signora del mare di questo secolo, che Ella ci fa attraversare conducendoci al cielo" (S.Ambrogio, Exhort. ad Virgines)
Altri autori antichi che suggeriscono questa interpretazione: Filone, S. Girolamo, S. Epifanio.
Questo parallelo tipologico tra Maria sorella di Mose` e Maria, madre di Dio, e` ripreso da Ps. Agostino, che chiama Maria "tympanistria nostra" (Maria sorella di Mose` e la suonatrice di timpano degli Ebrei, Maria SS. e` la tympanistria nostra, cioe` dei Cristiani: il cantico di Mose` del N.T sarebbe il Magnificat, cantato appunto da Maria: questa interpretazione e` sostenuta oggi dal P. Le Deaut, uno dei piu` grandi conoscitori delle letteratura tergumica ed ebraica in genere: secondo questo autore, S. Luca avrebbe fatto volontariamente questo parallelismo.
3) "ILLUMINATRICE, STELLA DEL MARE"
Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da: prefisso nominale (o participiale) M + 'OR (ebr.= luce) + YAM (= mare): Cosi` S. Gregorio Taumaturgo, S. Isidoro, S. Girolamo (insieme alla precedente)
Alcuni autori ritengono che S. Girolamo in realta` non abbia interpretato il nome come "stella del mare", ma come "stilla maris", cioè: goccia del mare.
La presenza della radice di "mare" nel nome di Maria, ha suggerito diverse interpretazioni e/paragoni di Maria con il "mare":
Pietro di Celles (+1183) Maria = "mare di grazie": di qui Montfort riprende: "Dio Padre ha radunato tutte le acque e le ha chiamate mare, ha radunato tutte le grazie e le ha chiamate Maria" (Vera Devozione, 23).
Qohelet 1,7: "tutti i fiumi entrano nel mare"; S. Bonaventura sostiene che tutte le grazie (= tutti i fiumi) che hanno avuto gli angeli, gli apostoli, i martiri, i confessori, le vergini, sono "confluite" in Maria, il mare di grazie.
S.Brigida: "ecco perche` il nome di Maria e` soave per gli angeli e terribile per i demoni"
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Ave maris stella, Dei Mater alma, atque semper virgo, felix coeli porta...
Questo inno sembra una meditazione sul nome di Maria, in rapporto a Maria sorella di Mosè:
"Ave maris stella" (cf significato 3); "Dei Mater ALMA atque semper virgo": Maria, sorella di Mose`, viene chiamata in Es 2,8, `ALMAH = "vergine" e, etimologicamente "nascosta"; "felix coeli porta", cioe` "maestra del mare" di questo secolo che Ella ci fa attraversare (cf. significato 2)
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4) PIOGGIA STAGIONALE
Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MOREH (ebr. PRIMA PIOGGIA STAGIONALE)
Maria e` considerata come Colei che manda dal cielo una "pioggia di grazia" e "pioggia di grazia essa stessa".
Questa interpretazione, che C. A Lapide attribuisce a Pagninus, viene in parte ripresa da S. Luigi di Montfort nella Preghiera Infuocata: commentando Ps. 67:10 "pluviam voluntariam elevasti Deus, hereditatem tuam laborantem tu confortasti" (Una pioggia abbondante o Dio mettesti da parte per la tua eredita`), il Montfort dice:
"[P.I. 20] Che cos'e`, Signore, questa pioggia abbondante che hai separata e scelta per rinvigorire la tua eredita` esausta? Non sono forse questi santi missionari, figli di Maria tua sposa, che tu devi scegliere e radunare per il bene della tua Chiesa cosi` indebolita e macchiata dai peccati dei suoi figli?"
Maria, pioggia di grazie, formera` e mandera` sulla terra una pioggia di missionari
5) ALTEZZA
Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MAROM (ebr. ALTEZZA, EXCELSIS): questa ipotesi e` sostenuta, tra gli antichi dal Caninius, e, tra i moderni, da VOGT, soprattutto in base alle recenti scoperte dei testi ugaritici, che hanno permesso la comprensione di molte radici ebraiche.
Luca 1:78 per viscera misericordiae Dei nostri in quibus visitavit nos oriens EX ALTO
questo versetto, in base al testo greco e alla retroversione in ebraico, puo` essere tradotto:
ci ha visitati dall'alto un sole che sorge: Cristo e` il sole che sorge che viene dall'alto (il Padre)
oppure
ci ha visitati un sole che sorge "dall'alto" = da Maria
***

Di tutti queste ipotesi, qual e` quella giusta? forse la Provvidenza ci ha lasciato nel dubbio perche' nel nome di Maria possiamo trovare nel contempo tutti i significati che l'analogia della fede ci suggerisce.
Autore: Don Alfredo Morselli>>

Che il Signore vi benedica.

martedì 27 agosto 2013

Santa Monica.



Oggi si celebra la memoria di Santa Monica, madre di Sant'Agostino, patrona delle donne sposate, delle madri e delle vedove.
Un grande esempio di madre e moglie, chiediamo di poter essere come lei nella fede e nella perseveranza che con la preghiera e l'esempio possiamo trasmettere ai nostri figli la fede nel Signore.

Nacque a Tagaste, antica città della Numidia, nel 332. Da giovane studiò e meditò la Sacra Scrittura. Madre di Agostino d'Ippona, fu determinante nei confronti del figlio per la sua conversione al cristianesimo. A 39 anni rimase vedova e si dovette occupare di tutta la famiglia. Nella notte di Pasqua del 387 poté vedere Agostino, nel frattempo trasferitosi a Milano, battezzato insieme a tutti i familiari, ormai cristiano convinto profondamente. Poi Agostino decise di trasferirsi in Africa e dedicarsi alla vita monastica. Nelle «Confessioni» Agostino narra dei colloqui spirituali con sua madre, che si svolgevano nella quiete della casa di Ostia, tappa intermedia verso la destinazione africana, ricevendone conforto ed edificazione; ormai più che madre ella era la sorgente del suo cristianesimo. Monica morì, a seguito di febbri molto alte (forse per malaria), a 56 anni, il 27 agosto del 387. Ai figli disse di seppellire il suo corpo dove volevano, senza darsi pena, ma di ricordarsi di lei, dovunque si trovassero, all'altare del Signore. (Avvenire)
Patronato: Donne sposate, Madri, Vedove
Etimologia: Monica = la solitaria, dal greco
Martirologio Romano: Memoria di santa Monica, che, data ancora giovinetta in matrimonio a Patrizio, generò dei figli, tra i quali Agostino, per la cui conversione molte lacrime versò e molte preghiere rivolse a Dio, e, anelando profondamente al cielo, lasciò questa vita a Ostia nel Lazio, mentre era sulla via del ritorno in Africa.