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martedì 20 aprile 2021

Allattamento e moda modesta, idee e trucchi.

 


E' da parecchio che voglio scrivere qualcosa sul tema moda modesta e allattamento e finalmente eccomi qui.
(anche moda modesta e gravidanza, ma abbiate pazienza)

Per poterlo scrivere ho chiesto un aiuto ad un'amica, dato che io, nonostante 3 figli, non ho mai allattato per più di 2 o 3 settimane (per svariati motivi) ; allora ho chiesto a Linda che è stata la mia "consulente" per poter avere le dritte giuste su cosa consigliarvi senza sbagliare o dire strafalcioni, anche perché se non si ha esperienza non ha senso scrivere)

Tenete sempre presente che qui si parla nello specifico di moda modesta (e allattamento).

Dobbiamo partire dall'idea che l'allattamento non è un gesto improprio, ovunque ci si trovi, chiesa compresa, poiché non è esibizionismo ma un gesto di nutrimento e amore verso il proprio figlio.
Partendo da questo presupposto e dall'idea che è possibile allattare anche in luoghi religiosi, possiamo pensare di vivere al meglio tutto questo anche grazie ad un abbigliamento più adatto alle varie situazioni.
Un esempio terra terra, in chiesa in estate non metterò una canotta da allattamento, ma adatterò il tutto indossando un abito con taglio all'altezza del seno... ovvero l'allattamento non deve essere un pretesto per mostrare il senso ai quattro venti in qualsiasi luogo... ma ora vediamo meglio...

Iniziamo con la base, ovvero sotto il vestito.... un reggiseno adatto.
Ne esistono svariati modelli da allattamento, quelli che permettono di scoprire meno sono quelli con la coppa che si apre e chiude con un gancetto.

Passando allo strato superiore, ci sono svariate alternative anche in base alla stagione.
In estate è più semplice dato che può bastare una maglietta con il collo ampio oppure una canotta che ti permette anche semplicemente di abbassarla, per poi aprire la coppa del reggiseno (accennato prima) e si può allattare senza nemmeno scoprire troppo.
C'è anche l'accoppiata maglietta e canotta, alzi una e abbassi l'altra e non ti ritrovi con la pancia al vento.
Se volete coprire ulteriormente perché non vi sentite a vostro agio abbassando la maglietta o la canotta, potete utilizzare una pashmina  oppure delle mussole in cotone (per coprire un po' il seno NON il bambino! ;) )

Esistono anche magliette per allattamento con un taglio sotto il seno cosi da non dover ne alzare ne abbassare ma semplicemente aprire l'apertura e di conseguenza allattare.
Decisamente immediate!



Quando fa freddo, potete optare per varie soluzioni, da quelle più eleganti con abiti appositi e ce ne sono di vari modelli:
- con aperture laterali o all'altezza del seno
- semplici con la parte del seno incrociata
- cerniera o bottoni all'altezza del seno





Le camicie sono un'ottima soluzione, basta sbottonare leggermente e si può allattare subito.
Maglietta e cardigan sono un'ottima accoppiata.


Ovviamente ci sono anche versioni più sportive, anche se la seconda felpa più accollata non è il massimo ma vedremo dopo il motivo:


DA EVITARE:

- cose troppo accollate che non permettono di poter allattare con facilità rischiando di ritrovarvi ad essere impacciate... se hanno poi laccetti etc possono dare fastidio al bambino.
- il poncho, oltre al rischio che il bambino abbia troppo caldo, potrebbe anche non vedervi e il contatto visivo nell'allattamento è un momento speciale e di intimità (qualche ricordo per quel poco che ho allattato c'è)

lunedì 21 settembre 2020

"L'abito della festa", una pillola di modestia extra large.

                                        

Ciao a tutte!!
Rieccomi dopo più di un mese di stop, ma se gli impegni sovrastano l'ispirazione, preferisco non scrivere.
Molte di voi conoscono le "Pillole di modestia" che pubblico il venerdi, questa volta ho pensato fosse utile rendere una pillola qualcosa di più.
Il tema riguarda "l'Abito della domenica", quell'abito (oggi semplicemente outfit) che mia nonna chiamava "ol vestit ella festa" ovvero l'abito della festa/domenica.

Come moltissime di voi, sono cresciuta con l'idea che la domenica per andare a messa bisognasse indossare il vestito più bello, quello che non utilizzavi durante la settimana, dedicato alle occasioni speciali.
"Ti sembra il caso di andare in chiesa vestito come se dovessi andare a prendere il pane?", è una delle frasi che ho sentito ancora non troppo tempo fa.
Oggi questa idea è molto meno sentita e quando ne parlo per esempio ai bambini del catechismo mi guardano in modo strano.
(I maschietti, perché le femminucce sono molto più propense ad agghindarsi per queste occasioni).

Un primo appunto da fare riguarda il significato che viene richiamato con "l'abito della festa".
Cerchiamo di non cadere nell'errore di credere che "abito più bello" corrisponda a costoso perché non è affatto così.
L'outfit per la messa deve essere qualcosa di speciale, diverso dal solito e che indossereste per delle occasioni speciali, non nel quotidiano, ma semplice.

Vediamo qualche esempio pratico:

- Per chi come me fosse poco abituata alle gonne, può essere l'occasione giusta per abituarsi ad urilizzarle; 
[rispolverate qualche vecchia gonna o qualche vecchio abito che avete nell'armadio fermo da troppo tempo, per una volta alla settimana ce la potete (anzi, possiamo.. mi ci metto anche io) fare!]














- Per chi mette sempre gonne o abiti, può essere l'occasione per aggiungere un tocco speciale o scegliere un paio di capi solo per la santa messa.

- Se preferite utilizzare jeans per comodità, potete metterli da parte e utilizzare un pantalone elegante.
[Una buona via di mezzo è una bella gonna pantalone; comoda come un pantalone e allo stesso tempo modesta.
Se proprio proprio non potete rinunciare al jeans e alla super comodità, abbinategli una camicia o una maglia elegante con taglio irregolare più lunga dietro e delle sneakers "della festa" magari con qualche dettaglio di luce che le renda meno sportive]



Il vestito può essere abbellito (non troppo) con una spilla oppure una cintura particolare, scarpe eleganti oppure dei comodi stivali, del make-up più curato e degli accessori che magari solitamente non indossate.
[Ne ho parlato nelle pillole di modestia precedenti che trovate sulla pagina e gruppo facebbok, oppure su instagram]
Potete sbizzarrirvi senza eccedere, quel giorno della settimana dedicatevi qualche attimo in più per potervi sistemare e curare per un incontro speciale con il Signore.
Il senso del "vestito della domenica" va ben oltre la semplice idea di abito.
Non è un semplice atto di vanità, altrimenti si rischia di cadere nel peccato e non va bene, sarebbe tutt'altro che modesto.
E' tutto quello che c'è dietro a rendere diverso quel giorno, la preparazione, il curarsi in modo particolare per andare dal Signore.
In modo particolare, non maniacale!

Il curarsi per quell'incontro può essere semplicemente aggiungere un accessorio oppure, se proprio alla tuta non potete rinunciare, mettere la tuta più bella invece di quella tutta sformata. 
(Ecco, se la messa è programmata e non siete in montagna, per una volta evitate di indossare la tuta)
Tutto questo non perché cosi il Signore ci vede più belle, il Signore di certo non guarda a come siamo vestiti per amarci immensamente, anche perché vi avevo già detto tempo fa che l'outfit perfetto è quello fatto di Santità.
E' solo una cosa nostra, un nostro modo per dire che è un evento importante.. 
Per capirci, solitamente non si va ad un matrimonio in tuta, giusto?
Se si va a festeggiare qualcosa che è programmato ci si prepara, ecco, è la stessa cosa.. 

Se poi l'andare a messa è una cosa decisa al momento o non si ha voglia di prepararsi (tante volte mi capita, soprattutto in base all'umore della giornata), allora va bene così; per esempio io tengo sempre un chotky in borsa da mettere prima di entrare in chiesa se improvviso, oppure se non voglio cambiarmi, aggiungo una collana e un rosario da polso.. 
Un piccolo dettaglio può fare una grossa differenza anche solo per lo spirito con cui lo facciamo... sappiamo che quel velo di rossetto o quel bracciale o quella collana, o quella maglietta o gonna l'abbiamo indossata solo per quell'occasione, per il Signore e probabilmente (e capita) se vi cade lo sguardo su quella cosa durante la messa o mentre uscite, vi scapperà un piccolo sorriso.

Tutto sommato l'idea dell'abito della festa è una tradizione che varrebbe la pena rispolverare per un giorno alla settimana, ci aiuta anche a staccare dalla quotidianità.

Vi lascio il link ad un vecchio articolo in cui parlavo proprio degli outfit per la Santa QUI.
A presto!!!


sabato 11 luglio 2020

Le stagioni dell'armocromia: quando i colori donati da Dio ci rendono perfette cosi come siamo.



Sono stata dal parrucchiere dopo più di un anno per darmi una sistemata a taglio e colore (solitamente faccio da sola ma avevo bisogno di luce).
Chiedendo qualche consiglio ad amiche, si è parlato delle stagioni dell'armocromia (non spaventatevi, nulla di magico o strano), oltretutto tema toccato anche con il parrucchiere.
Dato che sto preparando un articolo sul guardaroba capsula (l'essenziale e la semplicità sono alla base, non è un guardaroba in pillole), direi che parlare dell'armocromia è il primo passo da fare.
A quanto pare l'armocromia nasce negli studi cinematografici con l'arrivo della Tv a colori perché era importante capire quali colori potessero donare alle attrici.

Cosa sono queste "stagioni dell'armocromia"?
Semplicemente sono dei macro-gruppi (che si suddividono ulteriormente in altri 12 o 16 sotto gruppi) per individuare i colori adatti a noi a livello di make up e abbigliamento.
Ognuno di noi ha dei colori naturali che, a seconda di parametri come la temperatura (calda o fredda) e del valore (quanto è chiara o scura una persona complessivamente, quindi occhi, capelli naturali, pelle), rispecchiano quelli presenti in natura in una determinata stagione dell’anno, da qui il nome "stagioni" (primavera, estate, autunno e inverno).

Per capire a quale stagione apparteniamo dobbiamo combinare i nostri colori naturali tra pelle, occhi e capelli.
Chi come me ha sempre avuto la fissa del cambiare colore ai capelli per dare un tocco diverso al proprio look, nel momento in cui vuole trovare la propria collocazione nelle stagioni, si renderà conto che dovrà tornare al proprio colore di capelli naturale o con qualche leggero accorgimento.
Ebbene si, siamo stati creati perfetti cosi come siamo, anche se magari il nostro colore di capelli non ci piace, oppure il colore della nostra pelle secondo noi è troppo chiaro etc, Dio ci ha dato questi colori perché a noi stanno meravigliosamente.
Il trucco sta nell'abbinarci i colori giusti nel vestirci e tutto avrà una luce diversa che rispecchia ciò che siamo veramente.
Io che ho cambiato mille colori, ieri mi sono ritrovata ad avere il mio colore naturale con qualche tocco di luce, in barba ai miei mille cambiamenti.
"Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuto nel seno di mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
tu mi conosci fino in fondo."
Salmo 138

Quali sono le caratteristiche delle varie stagioni per capire la propria?



Di seguito ecco le palette per ogni stagione e la descrizione per ogni gruppo.
I colori vanno considerati sia per il make-up che l'abbigliamento e accessori.
Alla fine spiegherò anche a cosa serve tutto questo.
!!!Potrete notare che ogni palette ha al suo interno tutti i colori, ma non uguali, bensì declinati in diverse sfumaturec come ad esempio il viola: l’autunno avrà il melanzana, la primavera il ciclamino, l’inverno il viola elettrico e l’estate il lavanda.!!!


INVERNO:
(è la stagione più diffusa in Italia)
In questo gruppo troviamo tutte coloro che hanno un sottotono di pelle freddo, un valore cromatico tendenzialmente scuro e un’intensità di colori alta.
Per cui rientrano le donne con capelli scuri e incarnati lunari o lattiginosi, con contrasti elevati.
- Tra le star troviamo Angelina Jolie, Katy Perry, Keira Knightley e Penelope Cruz - 
Le nuance adatte sono certamente fredde, ma anche intense e brillanti.
È l’unica stagione che regge bene il nero, che può diventare la tinta-base perfetta per il guardaroba ideale.
Nel complesso, hanno il via libera i classicissimi blu - dal navy al burgundy - ai viola come l’indaco, ai gialli acidi come il lime e ai verdi freddi come lo smeraldo. Tra le varianti di rosso meglio preferire quelle dei frutti di bosco a quelle più calde e aranciate, mentre per il bianco da evitare le sfumature di panna e avorio.
Attenzione: No, invece, alle tonalità calde e poco intense come l'arancio.




PRIMAVERA:
Qui troviamo le persone con sottotono di incarnato caldo, valore chiaro e intensità alta.
Per cui troviamo le donne con incarnati luminosi e complessi cromatici chiari e molto brillanti.
Tra le star troviamo Cara Delevigne, Emma Stone e Kate Middleton.
La palette è composta da tonalità luminose e calde. 
Una sola parola.... brillantezza!
La nuance ottima sulla quale costruire il guardaroba è un bel blu luminoso, oppure un colore neutro come il color cammello.
Altre tonalità ottime sono: i rossi caldi e rosati - come il corallo o il pesca - moltissimi verdi - dal menta al mela - e gli azzurri brillanti come il turchese.



AUTUNNO:
Questo gruppo comprende persone con sottotono caldo, valore cromatico scuro e intensità bassa.
L’Autunno è una stagione variegata ma la si riconosce per lo più grazie all’incarnato, che tende ad essere perennemente ambrato indipendentemente dall’abbronzatura.
Tra le star ci sono Eva Mendez, Julianne Moore e Nicole Richie.
La palette è composta da tonalità calde e intense, direttamente dalla natura dei sottoboschi e delle foreste.
La cromia perfetta alla base del guardaroba è un marrone intenso come il tabacco, oppure un luminoso e caldo giallo oro.
Altre tonalità da utilizzare sono i verdi (di ogni genere) i rossi caldi e gli arancioni.
Anche tutte le nuance delle spezie dal curry, al cumino passando per il caffè.
Attenzione: Stai alla larga dalle tinte pastello e dai colori freddi.




ESTATE:
Questo gruppo comprende tutte coloro che hanno un sottotono di pelle freddo, un valore cromatico assolutamente chiaro e un’intensità bassa.
In questa stagione troviamo donne dall’aspetto particolarmente delicato ed etereo.
Tra le star ci sono Elle Fanning, Bella Hadid e Kate Moss.
Le tinte predilette sono certamente fredde e delicate tra cui un grigio perla oppure un tortora.
Non solo... vanno molto bene le intensità basse con valore cromatico chiaro, ovvero le tinte pastello, quelle cipriate e le tonalità sorbetto.
Ci si può sbizzarrire con i rosa, i rossi rosati (come l’anguria o il color lampone) e con alcune tonalità di verde come il giada o il salvia.
Attenzione alle tinte brillanti ed eccessivamente sature, soprattutto se calde!




A cosa serve tutto questo??
Semplicemente a fare gli acquisti giusti imparando a selezionare ciò che davvero ci dona cosi da non avere un armadio pieno di abiti che rientrano nella categoria "oggi non mi sta bene/lo metto domani/ non ho niente da mettermi.." ma avere pochi abiti perfetti per noi (il che rientra nel guardaroba capsula che vedremo prossimamente per risparmiare ed essere super), della serie pochi ma buoni!
Riscoprire l'essenziale nel creare abbinamenti che ci rendono uniche.
Volete mettere il fatto che con il colore giusto possiamo essere radiose e trasmettere ancora meglio la gioia della nostra fede?!
Una pelle troppo chiara con certi colori rischia di dare l'impressione di non sana, quante volte mi sono sentita dire "ma stai bene? dei cosi bianca!".
Invece utilizzando i colori giusti, anche un incarnato molto chiaro avrà la luce perfetta in qualsiasi momento senza sembrare influenzata! XD

Alla prossima e buona ricerca di stagione!!!!

mercoledì 13 maggio 2020

Moda modesta, idee per principianti e curiose.




Moda modesta o come viene etichettata dalle influencer... "Modest fashion", è una delle categorie di moda meno comprese ma allo stesso tempo, a mio avviso, più interessanti sul mercato.
Talmente interessanti che ci sono anche stilisti che hanno aggiunto alla loro collezione questa categoria.
Per questo ho pensato di scrivere qualcosa a riguardo con alcuni punti per principianti e altri per chi è scettica a riguardo.

Partiamo, in breve, dal significato di modestia:
- Moderazione, parsimonia
- Coscienza del limite delle proprie possibilità, 
- Seria e dignitosa compostezza, propria dell'abito e del portamento tradizionalmente attribuiti alla donna onesta, 
- Senso di misura, di sobrietà, di riservatezza, che si manifesta negli attinelle parole, nello stile di vita: agire, parlare, vestire.
Potrei continuare ma basta questo perchè ulteriori estensioni poco ci interessano.

Le parole che saltano all'occhio sono: moderazione, compostezza, sobrietà, riservatezza ovvero semplicemente le basi per la moda modesta.

Invece ecco alcuni falsi miti: 
- vestita da suora,
- abbigliamento castigato,
- donna imbruttita (magari pure con i baffi),
- abiti amish (con tutto il rispetto per loro),
- niente trucco.

Letta cosi... Da rabbrividire!!!! 
Perchè mai dovrei seguire questa moda se mi rende brutta???

Eh no !!! In realtà non funziona cosi!!!
Modesta non equivale a brutta, cosi come non equivale a suora o ad abiti sformati.
Modestia va tranquillamente di pari passo a femminilità (una femminilità diversa)!

Dobbiamo partire dal presupposto che non tutte vedono la modestia allo stesso modo e dopo alcuni anni di osservazione, ho catalogato 3 gruppi:
Il primo gruppo è quello tradizionale, "vecchio stampo" (passatemi il termine), più rigoroso ovvero quelle che mettono solo ed esclusivamente gonne e abiti sotto il ginocchio, rigorosamente accollati e con le maniche al gomito e non ammettono i pantaloni.
Il secondo gruppo comprende quelle che mettono anche le maniche corte e gonne al ginocchio oltre ai pantaloni ed è una via di mezzo tra le prime e le terze.
Il terzo gruppo comprende quelle che mettono prevalentemente jeans e magliette a maniche corte, ma che segue comunque delle regole in cui non mette in mostra parti del corpo (copre il lato B con maglie più lunghe, niente scollature, niente shorts, niente gonne sopra il ginocchio).

A mio avviso la regola universale da utilizzare è "Non giudicare", perchè se una decide di far parte del primo gruppo ha tutto il diritto di farlo, soprattutto non è una bigotta (che poi non ho mai capito come mai quest termine venga utilizzato quasi come offesa).
Se una fa parte del terzo gruppo non è una poco di buono!

Perchè dovrei seguire questo stile? 
Sono ancora in cammino per quanto riguarda questo tema per cui devo ancora migliorare dal lato pratico, all'inizio ero molto scettica, mi dicevo che se mettevo una gonna corta non ero una brutta persona, mostrare qualcosa non era nulla di che etc...e ovviamente non è una gonna corta o una scollatura che deve portare ad etichettare una persona.
In realtà è una cosa più interiore, nel senso che scoprendo la moda modesta ho scoperto anche il rispetto per il mio corpo e per me stessa in modo diverso, in senso più profondo.
Prima mostravo senza grossi problemi, pancia di fuori, gonne corte, shorts, canotte con spallina ultra sottile e scollate (che poi lì sopra ho poco da mostrare); con il tempo però certi commenti hanno iniziato ad infastidirmi.
Vuoi mettere poi la logica del mondo d'oggi del "più scopri e più sei popolare"??Instagram soprattutto insegna questo!

Con il tempo ho imparato che posso essere bella e femminile senza mettere in mostra il mio corpo, utilizzando gonne non corte ma fino al ginocchio (se mi abbasso evito di mostrare tutto), posso mettermi comunque dei tacchi (che odio), posso indossare magliette o camicette molto belle che non mettono in mostra il seno ma mi rendono sofisticata e femminile oppure se preferisco posso indossare un abbigliamento sportivo o più casual.
Cambiare il proprio abbigliamento deve partire da dentro, altrimenti non funziona, deve essere una scelta consapevole partendo dal presupposto che posso sempre essere bella e femminile ma capisco che non serve mostrare parti del corpo per esserlo.

Ecco alcuni esempi dalle più casual alle più eleganti:

 


Idee per principianti:

1. Fai un cambiamento GRADUALE!! Non passare dalle minigonne ai gonnelloni e camicie castigate altrimenti rischi di rimanere traumatizzata e non vuoi più riprovare rinunciando al volo!
2. Metti sul letto tutti i tuoi vestiti e prova a dividere quelli che secondo te non rientrano nella moda modesta e e quelli che potrebbero rientrarci, quelli che non rientrano cerca di capire perchè li hai acquistati e se puoi apporta delle modifiche (un esempio: camicia scollata? aggiungi sotto una canotta che copra il seno; se poi sai cucire allora è il top!)
3. Ami i jeans e non vuoi abbandonarli? Ok, basta abbinarli ad una canotta o camicia o maglietta che copra un po il lato B.
4. Fai ricerche online, hai presente Kate Middleton? Ecco, lei è un ottimo esempio di donna splendida nonostante segua la moda modesta, ma non è l'unica! Anche sul Red Carpet hanno sfilato attrici e modelle con abiti modesti senza però sminuire la loro bellezza.
5. Togliti dalla testa che modesta equivale a brutta, per cui non devi smettere di truccarti e tenerti in forma; puoi tranquillamente andare dall'estetista!

Ora qualche appunto per chi è più scettica o curiosa, giusto per dare una spiegazione del perchè alcuni capi non sono considerati modesti:

- Jeans: mettono in mostra le gambe ma soprattutto il lato B, quest'ultimo soprattutto andrebbe coperto, non castigato, per questo anche il jeans può diventare modesto semplicemente abbinando la cosa giusta sopra. ( utilizzo molto maxi maglie, camicette con la parte dietro più lunga etc, se ne trovano ovunque, le più belle le avevo trovate da ovs)
- Minigonna o micro abiti: questa è la categoria più "condannata", nasconde ben poco e soprattutto nel caso doveste abbassarvi o piegarvi per raccogliere qualcosa rischiate di mostrare tutto ai quattro venti.
Quando vi sedete inoltre si accorcia ulteriormente rischiando di passare il tempo a cercare di tirarla verso il basso per coprire. (ne mettevo un sacco, ne ho ancora nell'armadio ma non riuscirei più ad indossarle, mi è capitato a casa un paio di volte qualche anno fa ma con sotto dei leggins oppure possono essere allungate con della stoffa se sapete cucire)
- Shorts:  che differenza c'è spesso tra questi e delle mutande? quasi nulla, ed è questo il motivo per cui non sono modesti, mostrano tutto... non so come sia possibile far uscire di casa delle ragazzine con questo abbigliamento dove spesso si vede pure un po della chiappa.
- Leggins: non sono pantaloni, non sono pantaloni, non sono pantaloni... per cui NO se pensate possano essere utilizzati come pantaloni; SI, se li utilizzate come collant...
- Scollature:  perchè dovrei mostrare il seno a tutti?? Per mettermi in mostra e/o ricevere complimenti? No grazie... (che poi io non ne ho ma va beh)
Le scollature, se non esagerate, possono diventare comunque un problema nel momento in cui mi abbasso o piego per prendere qualcosa, per questo si può risolvere semplicemente con una canotta sotto, basta poco!
- Canotte con spalline sottili: anche queste mostrano e scoprono delle parti del corpo che potrebbero tranquillamente restare coperte, in questo caso spalle e schiena (vista la tipologia è normale).
Possono essere utilizzate sotto camicette come già detto e potete sostituirle con quelle con le spalline più larghe a metà tra canotta e manica corta.

Una cosa di cui dovete tenere conto è "come mi vesto per andare in Chiesa? Se andando in chiesa copro certe parti per rispetto, perchè non lo faccio al di fuori? (QUI articolo a tema)

D'estate è più difficile mantenere un abbigliamento modesto perchè fa caldo, ma in realtà è quasi più semplice e ne avevo già parlato QUI.
In casa tutto sommato ci si sente più libere, per cui si tende a seguire meno queste "regole" ma una volta compreso che per essere più fresche non serve essere più svestite vedrete che andrà decisamente meglio.
Nelle giornate più calde capita all'inizio di indossare anche pantaloncini corti ma basta tenere sempre a portata di mano una gonna da indossare nel caso dovesse arrivare qualcuno (corriere, postino etc..).
Avevo anche pensato alle bambine? Ecco QUI un altro articolo dove ne ho parlato.

Per quanto riguarda i costumi e la spiaggia???
Ve ne parlerò prossimamente in un articolo!!!
Un abbraccio!!!

venerdì 18 gennaio 2019

Intramontabile, versatile, cool: Il Cappotto.




Ciao a tutte,
rieccoci con i nostri post riguardanti il tema della moda modesta, era da troppo che non scrivevo a riguardo per cui ringrazio Elena per aver proposto l'argomento di questo pezzo.
Oggi vi parlerò di un capo di abbigliamento che secondo me non deve mai mancare nell'armadio di una donna.... il Cappotto!!
Possiamo considerarlo il capo invernale per antonomasia anche se ne esistono per tutte le stagioni, è un capo con un fascino senza tempo e utilizzabile ogni anno anche reinventandolo con qualche tocco personale che possa essere qualche spilla, un accessorio oppure per le più audaci delle modifiche.
Ne esistono un'infinità di modelli, di topologie, di tagli, di colori, di generi e può essere utilizzato sia con un abbigliamento elegante, sia con un accostamento più sportivo e meno impegnativo.

Questo oltretutto è il momento giusto per acquistarne uno dato che sono in corso i saldi, per cui potete sbirciare vari siti per vedere quelli più convenienti o con lo sconto maggiore puntando sui modelli che sapete di poter mettere anno dopo anno.
Acquistando in questa occasione potete anche puntare a cappotti più particolari ad un prezzo ridotto.

Se siete amanti del vintage potete approfittare anche dei mercatini dell'usato dove la scelta sarà più limitata ma potrete trovare un capo particolare da poter modernizzare con le vostre mani, cosa fattibile anche con modelli che aveva vostra madre da giovane o addirittura la nonna.
Si sa che certe mode non tramontano e basta pochissimo per rendere tutto attuale.

Una principessa che non rinuncia mai al cappotto è Megan, lo indossa in ogni occasione sia ora che è in dolce attesa abbinandolo ad outfit con abitini premaman, sia quando non lo era e lo abbinava ad outfit più casual.
Anche Kate lo utilizza ma in linee classiche mentre Megan ha sdoganato il cappotto in ogni suo genere.



Se volete acquistare un capo da utilizzare più anni possibile, puntate a colori classici come il nero, il panna, cammello, in modo che possano essere utilizzati con la maggior parte degli abbinamenti sia eleganti che casual, evitando le stampe particolari o che legano troppo.
C'è da dire che una volta tanto un capo particolare nell'armadio possiamo sempre metterlo.
Ora vediamo qualche esempio per poter avere un'idea dei vari modelli in commercio.

Iniziamo subito con la fantasia di quest'anno, il tartan, il cappotto a "quadrettoni" molto in voga al momento.
Questi sono  tre esempi di fantasie e topologie, un taglio classico, uno lungo e l'ultimo più morbido.




Altri modelli tanto apprezzati dalle più giovani sono quelli oversize magari ripescati dagli armadi delle mamme essendo molto anni 80 nei classici colori nero, beige e cammello.
Il cappotto cammello indipendentemente dal taglio viene considerato un colore sempre chic.




Ora passiamo a quelli più particolari sia come colore che come taglio, in questo caso si passa da un colore tenue ma con un grosso fiocco, a colori più (troppo) accesi, a un modello con del pelo (nei negozi se ne trovano parecchi soprattutto in quest'ultimo modello, ne avevo uno molti anni fa).




Ecco le versioni classiche, con tagli semplici, adatti in ogni occasione soprattutto per il colore che si abbina facilmente.
Il nero resta sempre il colore per eccellenza dei cappotti però tenete conto anche di tutte le varianti possibili..(ne ho uno verdone che adoro, acquistato 3 anni da da Pimkie a 39€)



Ora vediamo altri generi diversi tra loro, il primo ha un colore molto bello con taglio classico, quello centrale è più particolare esattamente come il secondo, detti cappotti "Teddy Bear".
Quello nero e quello rosso si differiscono per il colore, in questo caso sono a mio avviso un modello rischioso soprattutto se lo si acquista per utilizzarlo alcuni anni, potrebbero rovinarsi facilmente se di bassa qualità. .
Nonostante questo, a quanto pare è uno dei modelli must del 2019.



Per la scelta del modello come detto dovete tenere conto, oltre al proprio gusto personale, dell'utilizzo che ne farete:
- serve per qualche occasione particolare?
- Ho bisogno di un capo per tutti i giorni?
- Mi serve per quando vado a messa o anche per quando ho delle occasioni particolari al lavoro?

Per la scelta dei colori tenente conto delle domande qui sopra ma anche di un'altra cosa molto importate, il vostro incarnato per cui non potete andare a pescare a casaccio ma va fatta una scelta mirata anche tenendo conto di quello.

Lunghezza, in questo caso la vostra altezza è importante cosi come la scarpa che metterete per cui se avete un cappotto lungo e siete di bassa statura vi consiglio di utilizzare delle scarpe con il tacco.
Solitamente per questa stagione si consigliano cappotti medio lunghi per poi passare alla primavera con cappotti di media lunghezza ma avremo modo di parlarne tra un paio di mesi.

Voi quale avete scelto?
A presto.
Cristina.

venerdì 24 agosto 2018

Bambine ed estate, ma come ti vesto?



Eccomi finalmente con un post tanto richiesto, l'abbigliamento per bambini, soprattutto bambine in questa stagione calda.
So che sta per finire, ma essendoci innumerevoli sconti potrete approfittare e fare acquisti mirati per il prossimo anno ;) seguendo i consigli che vi darò di seguito.
Qui invece trovate l'articolo di moda estate per noi donne (Estate in arrivo, cosa non deve mancare nell'armadio di una donna cattolica)

Vestire una bambina rispetto ad un bambino non è cosi semplice, soprattutto se si vogliono mettere in pratica i canoni di modestia (non esagerata) che seguiamo anche noi.
Si, la moda modesta non è una prerogativa degli adulti ma va insegnata e trasmessa sin da piccoli, altrimenti si corre il rischio di dover rimediare a "errori" più avanti, proprio nel momento in  cui tendono a ribellarsi a ciò che i genitori dicono etc.
Far vestire una bambina con abiti cortissimi, pantaloncini inguinali e poi quando diventa signorina le vogliamo modificare l'abbigliamento, che credibilità potremmo avere?
Della serie, "mi hai fatto vestire cosi fino a ieri, perchè ora devo cambiare? Perchè prima era non era sbagliato?"
Soprattutto nel mondo di oggi dove non sappiamo con che occhi vengono guardati i nostri figli, per carità non voglio allarmare nessuno o fare quella esagerata ma non possiamo nascondere che la realtà mostra anche questo.

Bastano alcuni piccoli accorgimenti per evitare che le bambine vadano in giro con le mutande all'aria o con vestiti quasi da adulte.

La domanda sorge spontanea; Ma come ti vesto?

Dipende ovviamente dall'occasione, per ogni cosa c'è una soluzione anche piuttosto semplice, se per esempio state a casa, l'abbigliamento più semplice è un paio di leggins o pantaloncini  e una maglietta o canotta oppure dei classici copricostume.
Evitando shorts inguinali strappati con le tasche che spuntano del pantaloncino in modalità mini adulta, bastano degli shorts normali colorati.
Non ho trovato molto riguardo shorts per bambine, le foto nelle ricerche erano improponibili sia per lo stile che (soprattutto) per l'impostazione delle foto troppo da "vamp".

  

Se invece volete andare al parco giochi (evitando gli shorts ammenochè li trovate di una misura decente) e non volete rinunciare ad un abitino, la soluzione è mettere sotto l'abito dei leggins leggeri oppure dei pantaloncini in modo che possano muoversi tra scivoli e altalene senza mostrare tutto a tutti.
Siete in montagna o a fare una gita e dopo dovete andare a messa ma non potete passare da casa?
Portatevi una gonna da indossare sopra i leggins e un coprispalle ed il gioco è fatto.






Per occasioni un pò più formali come cerimonie oppure per andare a messa la domenica si può optare per dei bellissimi abitini oppure gonna (corta al massimo poco sopra il ginocchio) e canotta con aggiunta di copri spalle per la Chiesa.





La lunghezza degli abiti deve essere media, troppo corti ovvero a metà coscia sono da evitare perchè come sappiamo bene, i bambini tendono a non stare fermi per cui se non volete che mostri le mutande a tutti meglio evitare, ammenochè mettere sotto dei leggins.
Poco sopra il ginocchio e al ginocchio sono perfetti, troppo lunghi ovvero fino alle caviglie stanno bene fino all'anno, anno e mezzo, poi sarebbero solo un impiccio a livello pratico.

Mi è capitato spesso di vedere bambine a messa con le canotte ma trovo giusto insegnare sin da piccoli che in luoghi sacri si debba avere un abbigliamento consono e adeguato, basta un coprispalle come detto, oppure una stola leggera e in questo caso si sentiranno  anche delle principesse.
Facendo le ricerche per i vestiti ho avuto l'ennesima conferma che dobbiamo essere molto attente all'abbigliamento dei bambini, evitando di vestirle come delle piccole adulte snaturando il loro essere bambine o volendole far crescere troppo in fretta.
Con degli shorts di jeans cortissimi potranno anche essere carine, sono  bambine, non possono trasmettere volgarità ma perchè non evitarlo?
Sarebbe decisamente più semplice renderle splendide e adorabili con un abbigliamento consono alla loro età trasmettendo loro il rispetto per il proprio corpo partendo proprio dal modo di vestirsi.
Anni fa tutti mi dicevano che mia figlia era bellissima, che avrebbe potuto lavorare nei cataloghi etc, cosi 6 anni fa decidemmo di iscriverla in un'agenzia di moda per curiosità.
Ci bastarono pochi provini per capire che in quel mondo non volevamo farcela entrare, bambine rese adulte troppo velocemente, competizione tra genitori, no grazie, ne facciamo a meno...
Giorgia oramai ha interiorizzato le idee di abbigliamento e nonostante spesso faccia accostamenti assurdi, la logica c'è, è lei che mi ricorda di portare i leggins quando va dai nonni cosi se vanno al parco li mette sotto il vestito.
Finchè dura ne sono felice, quando entrerà nella fase della ribellione etc, troveremo il modo di affrontare ogni cosa senza imposizioni ma con spiegazioni.

Per il momento direi che possa bastare, se avete accorgimenti o trucchetti da condividere, scrivetemi!
A presto.
Cristina.