Buon pomeriggio,
l'argomento di oggi è estremamente difficile da trattare, ci sto lavorando da settimane perchè trovare le parole giusto per spiegare certe dinamiche non è semplice, bisogna tenere conto di mille fattori e molto altro, per cui mi baso semplicemente sulla mia personale esperienza.
Non è stato facile esporre tutto ma spero possa essere d'aiuto.
Sono figlia di genitori divorziati, si sono separati quando io ho compiuto 18 anni mentre mio fratello ne aveva 23.
Si sono separati dopo anni, anni e anni di litigi quotidiani dove una bambina di 8 anni arriva a sperare che i propri genitori si separino per poter finalmente vivere delle giornate tranquille.
Ricordo ancora quando avevo 5 anni e mio padre voleva buttarci fuori di casa, mentre aspettavamo mio fratello per andare da mia nonna io avevo preparato un sacchetto di plastica verde con dentro alcuni peluches; alla fine mio padre ha cambiato idea, mia madre madre ha dormito in un'altra stanza e il giorno dopo era tutto come prima.
Ora ne ho quasi 33 di anni ma lo ricordo come se fosse ieri, come ricordo ogni litigio, il motivo dei litigi, ciò che si dicevano e questo un bambino se lo porta dietro e crescendo in qualche modo butta fuori tutto ciò che ha vissuto tramite paure, atteggiamenti etc..
Per carità non sono una psicologa ma alla fine se ti analizzi ci arrivi e devo ringraziare anche il mio padre spirituale per avermi fatto notare collegamenti che io avevo ignorato.
Come il mio voler essere perfetta nel seguire la chiesa e tutto ciò che ci sta intorno, il voler essere perfetta per essere accettata dal proprio padre che alla minima virgola sbagliata ti cancella dalla sua vita.
Ecco, il mio padre spirituale però mi ha ricordato che Dio è un padre che mi ama indipendentemente da ciò che sono e mi ama anche nei miei errori ed è accanto a me per aiutarmi.
Faccio la catechista da qualche anno e riesco a capire al volo quando ho a che fare con bambini che hanno problemi a casa, li riconosco dopo la prima lezione e mi dispiace dirlo, ma non li tratto come gli altri, ma con un occhio di riguardo in più.
Mi rivedo tanto in loro, avrei tanto voluto che qualcuno mi avesse capita e presa nel modo giusto, per cui lo faccio con loro o per lo meno ci provo.
Quando poi senti gli stessi bambini che a 7-8 anni ti raccontano senza peli sulla lingua la loro vita, non riesci proprio a capacitarti di come un genitore possa (Involontariamente?) rovinare un figlio.
Una bambina nel chiederle se aveva fatto il presepe, la sua risposta è stata "no, mio papà lo voleva fare, ma la mia mamma per ripicca lo ha rotto"...
Ti chiedi perchè caspita i genitori si riducano a rovinare i propri figli utilizzandoli come merce per ricatti, scambi, oppure semplicemente hanno talmente tanta rabbia che nemmeno si accorgono che litigando davanti a loro possono causare un trauma e delle ferite che difficilmente si potranno rimarginare.
Mi è capitato ancora in fase di separazione di sentire frasi come:"si, va beh, ma mio figlio sembra sereno quindi la sta prendendo bene" oppure quando anno nuovi compagni: "guarda, il mio nuovo compagno piace tanto a mio figlio (o ai miei figli), giocano insieme, chiacchierano..." poi non fa niente se questi bambini soffrono in silenzio, o fanno finta di nulla per non deludere il genitore.
Una qualsiasi situazione particolare porta sempre a destabilizzare i bambini e no, non credo alla favoletta che si sanno adattare meglio degli adulti, sono gli adulti che lo vorrebbero in situazioni come queste perchè fa comodo a loro.
Si, si possono adattare meglio degli adulti su certi cambiamenti ma che non riguardano la sfera affettiva/familiare perchè quelle lasciano sempre dei segni più o meno visibili.
Mio padre ha una compagna da anni, lo scorso mese si sono sposati e solo Dio sa quanto sono stata male, quanto male abbia fatto vedere tutto ciò e avere la conferma che la mia famiglia d'origine non esiste più (almeno per Dio invece c'è ancora).
Ho avuto forti segni anche a livello di salute per questa cosa ma solo pochi lo sanno, una persona può pensare "cavolo, hai 32 anni, dovresti capire come funziona la vita"; si ho 32 anni ma certe sofferenze non cambiano anche se vedi tuo padre tutto sommato felice per ciò che sta vivendo, ma come figlia pensi a ciò che sarebbe potuto essere se i tuoi genitori avessero messo da parte rancori e soprattutto quel maledetto orgoglio.
Orgoglio, quel sentimento maledetto che rovina gran parte delle famiglie perchè si mette al centro se stessi anziche l'altro, si pensa a stare bene noi a "vincere" noi discussioni, quando basterebbe fare un passo indietro per poter stare fianco a fianco, prendersi per mano e affrontare i problemi della vita in due (anzi, in 3! perchè il Signore è sempre con noi).
C'è ben poco da fare, certe ferite te le porti dentro e prima o poi vengono a galla perchè non puoi uscire indenne alla vista di continui litigi tra i tuoi genitori, ai continui sfoghi di tua madre contro tuo padre.
Non puoi uscire indenne quando tua madre a 9/10 anni ti usa come valvola di sfogo vomitandoti addosso continue lamentale verso tuo padre o insulti contro la sua famiglia.
Quando ti insegna a dare nomignoli a tutti i parenti, quando ti fa credere che il mondo ce l'ha con te e sono sempre gli altri a sbagliare.
Anche quando ti chiudi in camera con le cuffie, sai benissimo che il film è sempre lo stesso, oppure quando esci di casa a 15 anni e rientri alle 2 di notte pur di stare lontana da casa, magari piuttosto brilla, quando a quell'età esci quasi tutte le sere, alla fine a tua madre non importa, ti asseconda probabilmente per avere meno sensi di colpa.
Peccato che magari tu vorresti qualche strigliata in più, invece certi genitori assecondano ogni capriccio dei figli perchè pensano di renderli felici cosi, invece li renderebbe più felice una sgridata, una chiacchierata per sapere come stanno..
Perchè non può essere normale che un genitore accetti che la figlia di 15/16 anni uscendo insieme per l'aperitivo beva un bicchiere di vino bianco.
Quando un genitore ti porta quasi ad odiare l'altro genitore, ti porta ad andare con lei in tribunale sperando che tu intervieni contro quella persona, quando ti tira in mezzo ogni attimo della tua vita, c'è qualcosa che non va e va fermato.
La mano di Dio ad un certo punto è intervenuta, ne ho la piena certezza, anche se in un modo un pò troppo brusco ma da allora tutto è cambiato.
In realtà sono accadute due cose forti ma quella che ha scosso di più questo legame familiare malsano è stata la prima.
Sintetizzo perchè certe cose fanno ancora male, in poche parole il compagno di mia madre dopo una discussione mi ha messo le mani addosso girandomi il braccio dietro la schiena buttandomi contro il muro e trascinandomi fuori dal suo locale.
Mia madre in tutto questo? è rimasta a guardare, "vai a casa che poi ti passa, sei stata tu a provocarlo, lui ha solo reagito", come ci si può sentire quando la persona che ti ha messo al mondo non ti difende? Addirittura inventa bugie per giustificare quella persona, si perchè ha detto a mio fratello che ero stata io ad iniziare..
Ti crolla il mondo addosso, inizi ad analizzare la tua vita da quando eri piccola e inizi a mettere in dubbio ogni singola parola detta da tua madre, inizia ad aprire gli occhi e a renderti conto che probabilmente tutto ciò che aveva detto erano bugie, che per i precedenti 28 anni hai vissuto nella menzogna, e pensi "chissà quante bugie ha raccontato in tutti questi anni, chissà quanto odio ha alimentato in me quando in realtà non erano messe cosi le cose", non ho mai avuto un rapporto con i miei nonni paterni a causa di tutto ciò che mia madre mi raccontava e loro ora non ci sono più.
L'ho allontanata dalla mia vita per molti mesi, poi l'ho riavvicinata per i miei figli, perchè loro non dovevano sapere cosa era successo, per cui ha ripreso a vederli a casa nostra una volta a settimana ma quel rapporto che prima esisteva è totalmente disintegrato.
In questi 5 anni ho imparato ad accettarla per come è, so che non devo prendere per vero ciò che dice, so che ha quel carattere e nonostante le sue scuse non siano mai arrivate ho perdonato anche se non credo di averlo fatto completamente perchè ogni tanto se ripenso all'accaduto la tristezza e la rabbia un pò salgono ma provo ad allontanarli.
Quell'episodio per me è stata la mano di Dio, di certo non è stato lui a mandarmi quello (Dio non manda il male, mai!), ma è accaduto per farmi aprire gli occhi per farmi rendere conto di quante cose sbagliate c'erano nella mia vita.
Li è avvenuto il cambiamento, in quella sofferenza ho visto la luce del Signore, da quell'abisso mi sono aggrappata a Dio per tornare a galla come persona nuova.
So come non voglio essere con i miei figli, so cosa avrei voluto come figlia per cui cerco di trovare il giusto equilibrio nonostante il lavoro sia faticoso.
La cosa peggiore poi è la conseguenza di certe azioni, ed è stata in questo caso, la totale perdita di fiducia verso gli altri.
Già faticavo a fidarmi e ad aprirmi, quando poi tua madre ti "tradisce" come puoi fidarti degli altri? Inizia a creare barrire con chiunque, pure in casa, pure con tuo marito e con i figli.
Provate ad immaginare se ciò che è successo a me fosse successo ad una ragazzina, il trauma sarebbe potuto essere ben peggiore, più forte e devastante.
Quando una ragazzina si rende conto che non può fidarsi di un genitore si innescano dei meccanismi inimmaginabili, non ha la forza per poterne uscire e andare avanti, rischia di autodistruggersi.
Io ho avuto la fortuna di riscoprire Dio nella mia vita, un Dio diverso da come lo avevo immaginato all'inizio della conversione, ma non per tutti vale questa cosa.
Io ho rimesso ordine, ho riscoperto valori che avevo accantonato, una fede viva!
Un'altra potrebbe rifugiarsi in pessime compagnie, errori che le potrebbero segnare la vita per sempre ancor peggio di ciò che ha vissuto in precedenza.
Tutto quello che ho raccontato anche se in modo sintetico perchè la lista sarebbe lunghissima, serve solo per dire poche cose importanti.
Non cercate di fare gli amici dei vostri figli, ma fate i genitori, fate in modo che si possano fidare di voi, nel dirvi ogni cosa anche se poi rischiano una strigliata.
Non litigate mai e dico MAI davanti a loro perchè li segnate a vita, gli insegnate che il rispetto si ottiene urlando e scontrandosi, mentre loro devono capire che i loro genitori si supportano, discutono ma tranquillamente e che le soluzioni e decisioni si prendono in due e i bambini non devono essere spettatori.
Non parlate male degli altri davanti ai bambini, non sono stupidi anche se sono piccoli, loro percepiscono tutto, ascoltano, assimilano e prima o poi questa cosa verrà fuori nel loro carattere.
Se dobbiamo buttare dei semi che siano positivi, non semi che portano erbacce che sono poi difficili da estirpare.
Se qualcosa con vostro marito non funziona, parlate! prendetevi del tempo per voi soli, mettetevi una di fronte all'altro e parlate! ditevi cosa provate, come state, se qualcosa non va ma parlate,anche per ore, ripetendovi le stesse cose ma fatelo! soprattutto lasciate fuori l'orgoglio dalla vostra vita altrimenti non andrete lontano.
Fatevi aiutare, fatevi seguire da qualcuno che possa farvi capire il motivo per cui vi siete innamorati e vi siete sposati, quello va riscoperto perchè c'è un motivo, chiedete aiuto a Dio, ad un padre spirituale, ma fatelo!
Aprite gli occhi, rendetevi conto che qualsiasi cosa esce dalla vostra bocca entra nella testa dei vostri figli con un filo diretto per cui state attenti perchè se seminate male poi in futuro quando vorrete o spererete di raccogliere dei frutti buoni e succosi rischierete di trovare il cestino mezzo vuoto e con dei frutti un pò raggrinziti.
Se ripenso a quando ero piccola arrivo a pensare che avrei potuto fare qualcosa, avrei potuto fare di più e magari avrei aiutato i miei genitori a non separarsi, ma allo stesso tempo penso che una bambina non può ritrovarsi a dover salvare il matrimonio dei propri genitori, dovrebbe essere felice e spensierata, ma non sempre va in questo modo.
Ci sarebbe ancora tanto da dire e da raccontare ma credo di aver scritto anche troppo, ringrazio il Signore per avermi spinta a scrivere tutto questo anche se so che farà male nel caso dovesse capitare sotto gli occhi di chi mi conosce e magari non sa tutto.
Ringrazio mio marito per il continuo supporto, per avermi sempre aiutata a ragionare facendomi analizzare alcuni avvenimenti.
Ringrazio i miei figli per la pazienza che hanno nel sopportare le mie fissazioni.
Ringrazio il mio padre spirituale perchè mi sta aiutando molto in questo percorso umano e di fede.
Infine grazie alle persone che anche involontariamente mi portano a riflettere,perchè grazie ai loro input involontari riescono a farmi tirare fuori cose che da sola non potrei creare.
Un caro abbraccio a tutte, a presto.
Cristina.
Ps: la foto riassume esattamente come può sentirsi un bambino, vederla e cercarla mi ha riportato alla mente tante cose e tanto dolore che solo Dio può colmare come Padre Buono.