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martedì 20 febbraio 2024

Primi passi nel discernimento, l'esame di coscienza generale.


Per chi mi segue nel profilo instagram sa che il discernimento è uno degli argomenti fissi che tratto settimanalmente. Piano piano sto cercando di prendere tutte le storie fatte per trascriverle nel blog in modo che possano essere di facile consultazione. Per iniziare c'è un primo articolo scritto tempo fa in cui vi parlo del primo passo verso il discernimento, ovvero imparare a fare l'esame particolare di coscienza per togliere un "peccato" o vizio o difetto alla volta dalla nostra vita per iniziare a capire come opera in noi il male e e come entra nel nostro quotidiano. L'articolo lo trovate cliccando qui di seguito: -->"Discernimento: imparare a discernere togliendo un peccato alla volta.".

Ora invece passiamo all'esame di coscienza generale che ci permette di capire in che modo opera il nemico (per nemico intendo il male) nella nostra vita con una visione più ampia entrando nelle azioni quotidiane. Noteremo in che modo arrivano le tentazioni e capiremo come poterle riconoscere senza caderci. (seguiranno anche dei podcast, dove sarà più semplice spiegare con esempi)

In che modo l'esame di coscienza generale ci permette di prendere coscienza dell'azione di Dio in noi e attorno a noi per poter diventare un collaboratore di bene? Ora lo vedremo nel dettaglio.
Seguendo il libro che mi aiuta a parlarvi del discernimento ("occasione o tentazione? di Silvano Fausti), la spiegazione sarà divisa in tre punti e andrà seguita alla lettera. Quando dico che va seguita alla lettera, non sto scherzando ma dovrà essere fatto passo passo; come come scrive l'autore "un esercizio fatto male può addirittura fare male.." per cui state molto attenti.

Come si fa?
L'esame di coscienza generale è suddiviso di 5 punti:
  1. Mettersi alla presenza di Dio ringraziandolo per i benefici ricevuti
  2. Chiedere la grazia di conoscere i peccati ed eliminarli
  3. Chiedere conto a se stessi, da quando ci si alza dal letto fino al momento dell'esame, di ora in ora; prima i pensieri, poi le parole infine le azioni
  4. Chiedere perdono a Dio per le mancanze
  5. Proporsi di correggersi con la Sua grazia. Concludere con un Padre Nostro.
Il senso dell'esame; che senso ha fare un esame del genere ogni giorno?
Il senso è prendere atto del caos presente nel cuore, un mix di contraddizioni tra bene e male. Vai a rovistare, a vedere con maggiore chiarezza ciò che hai dentro dite, vizi, debolezze, feritoie attraverso cui può passare il peccato per poi passare al discernimento.
L'esame generale ti permette di fare l'inventario dei moti/movimenti del cuore scoperti con l'esame particolare. Serve per rendersi conto, non di cosa hai fatto ma di ciò che è avvenuto oggi nella tua coscienza. Ti permette di educarti ad avvertire con trasparenza ciò che hai dentro.
E' importante farlo ogni sera per rileggere davanti a Dio la tua giornata "come una pagina di storia sacra". Ogni giorno è un tuo contributo a questa grande opera, che è insieme di Dio e tua. Ogni giorno accade qualcosa di diverso, vivi giornate uniche per questo non vanno trascurate o non devi pensare "l'ho già fatto ieri, oggi non serve a nulla..".
La storia vera, quella del rapporto tra uomo e Dio, si scrive nell'ordinarietà della vita quotidiana. 

Ora invece vediamo i cinque punti nello specifico. Il primo punto è fondamentale per cui se siete agli inizi, dovrete soffermarvi per un po' solo ed esclusivamente su quello.
Spiegazione dei 5 punti:

1. Ringrazialo: Abituati a guardarti con lo sguardo di Dio, prendi prima coscienza dei tuoi doni e pensa solo dopo alle inadempienze. Fa memoria ed eucaristia. Guarda le azioni quotidiane di Dio in te, fino a quando non ti sarai abituato a questo punto, allora non dovrai andare avanti.
Fermati qui tutto il tempo necessario. Ricordati di Dio, e godi della sua presenza.

2. Chiedi la grazia di riconoscere i peccati e di eliminarli: Dopo aver fatto memoria dei suoi doni, passa a te. E' importante non chiudersi nei peccati ma fare di essi memoria del Suo perdono. In questo modo la conoscenza del peccato diventa grazia e la grazia salvezza. Questa conoscenza serve per eliminare il peccato, disapprovandolo si diventa liberi.

3. Esamina pensieri, parole e azioni: I pensieri del cuore sono i sentimenti profondi che ti hanno abitato; quale "sentire" ha accompagnato il tuo agire? Quali sentimenti ti hanno guidato? In che modo agisci? Qualunque azione può essere fatta con sentimenti opposti ed è ciò che ne determina il valore.
(es. mangiare con avidità, oppure gratitudine). 
Poi le parole... Le tue parole corrispondono ai pensieri, ma a quali pensieri? Sono parole e pensieri di menzogna o di verità, orgoglio o umiltà... chiusura o apertura?
Infine le azioni... L'azione corrisponde all'intenzione? Puoi avere intenzioni ritenute buone che in realtà non sono tali, ma è l'azione che ne determina il valore... Il bene e male lo capisci dall'esperienza, sempre almeno dopo l'azione....stando attenti al frutto interiore se di gioia e pace o no.

4. Chiedi perdono: Chiedi perdono sperimentando questa grazia. Nel perdono sperimenti l'essenza tua e di Dio. Lui è Padre che infinitamente ama e tu figlio infinitamente amato. 

5. Proponiti la conversione: ti volgi dal tuo io a Dio, dai tupi sentieri contorti alla Sua via... uscire dai propri smarrimenti per trovare la via verso casa.

INFINE
Attraverso l'esame di coscienza, la tua giornata diventa la continuazione della storia della salvezza, rende la tua giornata una nuova pagina di sacra scrittura in quanto ha le caratteristiche della memoria e dell'eucaristia, della riconciliazione e della conversione. Con la grazia di Dio e del tuo esercizio puoi e devi essere cosciente di te e della sua azione. Un po alla volta diventi contemplativo nell'azione. L'esame di coscienza tende a renderti UNO con Dio, facendoti comprendere, amare e agire come Lui.


Ora entriamo in una specie di riassunto di ciò che dobbiamo notare. Ci servirà per i prossimi passi nel discernimento.

SUGGESTIONI E SENTIMENTI
L'esame particolare e generale ci aiutano ad "ambientarci" dentro noi stessi, a conoscerci e a conoscere come il male opera nella nostra vita. Ci rendiamo conto di come Dio e il nemico parlino in modo diverso, con sentimenti e pensieri molteplici. L'uomo è fatto per il bene, la libertà e la gioia è il segno della presenza del Signore, la tristezza invece di qualcosa che non va. L'uomo inoltre agisce per amore, ma ciò non sempre è bene perché dipende dalla tipologia. 
L'amore può essere buono o vizioso. Il primo dà gioia, il secondo tristezza perché non mantiene la felicità che promette. Con il tempo impareremo a distinguere la gioia apparente, la tristezza che viene da Dio e quella del nemico.

UMILTA'
"Perciò sii umile, e tieni presente che l'umiltà non sta tanto nell'umiliarsi, quanto nel conoscere la propria verità e accettare come utili le contraddizioni che inevitabilmente vengono, vivendo con semplicità i doni di cui ti ha fornito il Signore"
Tieni presente che, anche se cerchi il bene, qualche angolo di te, ancora tenebroso, cerca il male.

PREMESSA
Prima di entrare negli esercizi e regole di Sant'Ignazio, serve una premessa.
"Le regole servono per avvertire e conoscere in qualche modo i vari moti del cuore; per trattenere quelli buoni e per respingere quelli cattivi" (Es.313)

Per avvertire i "moti del cuore" bisogna aver preso dimestichezza con l'esame di coscienza perché permette di avere un cuore trasparente. Dopo di che si impara a riconoscere da dove vengono per poter trattenere ciò che è buono e respingere ciò che è cattivo. Solo cosi si è persone libere.
In sintesi, devi sentire i moti, capire se portano al bene o male e devi essere libera/o di acconsentire o dissentire. Può capitare che, nonostante tu sappia che quella cosa è male, tu la faccia lo stesso, come un impulso incontrollato per poi renderti conto chiedendo perdono... quello è il luogo che può aprire alla salvezza perché tu puoi sempre decidere di dissentire in quanto persona libera.
Il dissenso o assenso solo tu ne sei responsabile.

ABITUDINE AL MALE
Se si è abituati a seguire il male, si sentirà difficoltà a portare a termine il bene poiché il vizio fatica ad andarsene. In questa lotta, bisogna chiedere l'aiuto del Signore perché possa liberarti da ciò che sai essere male e che ti doni ciò che ti fa intravedere il bene. Non potrai mai uscirne con le tue sole forze.
Devi intraprendere un cammino verso la coscienza e conoscenza di ciò che senti per decidere in modo responsabile. "Distinguere ciò che porta al bene da ciò che porta al male, acconsentire al primo e custodirlo nel ricordo grato, dissentire dall'altro e respingerlo: questa è la buona fatica che ti fa uomo."

Questi sono piccoli passi da leggere, vivere ed interiorizzare. Non scoraggiatevi, è meno dura del previsto, se è tanto complicato è solo perché stiamo cercando di farcela da soli, cosi però falliremo. Camminiamo chiedendo aiuto al Signore e tutto diventerà più fattibile.
La prossima volta entreremo nelle regole del discernimento.

Se avete domande o richieste di approfondimenti, scrivetemi e verranno aggiunti nel podcast.
A oresto
Cristina

giovedì 27 aprile 2023

Discernimento: imparare a discernere togliendo un peccato alla volta.



Da un po' nel profilo instagram parlo del tema discernimento, soprattutto da quando le tentazioni sono aumentate e ho iniziato a fare gli evo (esercizi spirituali ignaziani per la vita ordinaria) entrando nel mondo di Sant'Ignazio di Loyola. Sto anche rileggendo il libro "Occasione o tentazione?" di Silvano Fausti, mi sta aiutando a guidare le storie che pubblico per parlare proprio di questo tema.
E' un argomento a cui tengo particolarmente e che credo debba essere alla base di ogni cammino di fede per poter fare un percorso concreto e consapevole anche se non esente da difficoltà.

Per poter imparare a discernere bisogna prima capire quali sono i peccati/difetti che fanno parte della nostra vita e del nostro quotidiano e capire come il male opera in noi, come si insinua nella nostra vita e come rendersi conto di ciò che avviene.
Per farlo ci sono due cose da fare, l'esame di coscienza particolare e l'esame di coscienza generale.
In questo articolo vi parlerò nello specifico dell'esame particolare.

ESAME PARTICOLARE DI COSCIENZA.
Il tema del discernimento è particolarmente ricco e interessante, anche se all'inizio può sembrare veramente un gran casino. Per poter fare un cammino ordinato è meglio partire dall'esercizio che vi darà la prima infarinatura di come siete e preparerà la base per il passo successivo.
Sto parlando dell'esame particolare di coscienza secondo Sant'Ignazio.

Di cosa si tratta?
è un esame di coscienza quotidiano suddiviso in tre tempi e due esami, vi permette di eliminare un peccato che siete soliti compiere oppure per eliminare un difetto che blocca il vostro cammino.
E' la prima cosa da raccomandare a chi vuole iniziare un vero e proprio cammino spirituale.
Eliminando il peccato/difetto diventeremo consapevoli di ciò che vi guida e sarà più facile dissentire dai comportamenti errati.
La cosa importante è non avere fretta, prendersi il tempo necessario e soprattutto togliere un punto negativo per volta, passerete al successivo solo dopo aver sradicato il primo.

Come si svolge.
Come ho accennato prima, è diviso in 3 tempi e 2 esami. 
Vi riporto le esatte parole di Sant'Ignazio per evitare di sbagliare a sintetizzare qualcosa.

Primo punto: La mattina appena alzato, ti proponi di guardarti con impegno da quel determinato peccato o difetto di cui ti vuoi correggere.

Punto secondo: a metà giornata chiedi a Dio la grazia di ricordarti quante volte sei caduto in quel determinato peccato, e di correggerti per l'avvenire. Poi fa il primo esame su quella cosa, di cui ti vuoi correggere, passando in rassegna ora per ora.
Poi segna su di un taccuino nella prima linea del giorno tanti punti quante volte sei caduto*

Punto terzo: alla fine della giornata farai il secondo esame, sempre ora per ora, cominciando dal primo esame, fino al secondo attuale; segna poi nella seconda linea tanti punti quante volte sei caduto..

*Schema per segnare le cadute
Sant'Ignazio utilizza un metodo semplice per segnare le "cadute" ed è un metodo che permette di vedere subito i progressi e i miglioramenti nell'abbandonare quel peccato o difetto.

Servono 7 righe, una per ogni giorno della settimana, per ogni riga, due linee, una per il primo esame e una per il secondo della giornata.
Vediamo subito nella pratica..

(dom) G = (qui mettere i puntini per ogni caduta; linea sopra primo esame, linea sotto secondo esame.)

(lun) g = :::. (ogni linea è un esame del giorno)

(mart) g = (1° esame, puntini su prima riga)

(merc) g = (2° esame, puntini su seconda riga del giorno)

(giov) g = (tutto per ogni giorno della settimana)

(ven) g =

(sab) g =


QUALI PECCATI
Come accennato, dovete occuparvi di un solo peccato/difetto per volta, non uno di più.
Iniziate con quello che, nel qui ed ora, credete possa essere più nocivo per voi e per la vostra vita, dovete tenere conto anche del rapporto con gli altri.
Può essere irascibilità, impazienza, litigiosità, spirito di contraddizione, incapacità di ascolto, incostanza, pignoleria, intolleranza, remissività, maldicenza, mormorazioni, pigrizia, ira, disordine di qualsiasi tipo.
Lavorare su un punto non significa limitare il progredire, tutt'altro, vi renderete conto di come un solo punto in realtà possa influenzare molti altri peccati/difetti.

Come consiglio personale vi suggerisco di fare un elenco dei peccati/difetti da tenere a disposizione, una volta concluso con il primo sono sicura che ne cancellerete altri dalla lista.
Se non sapete quale difetto scegliere ho un consiglio personale e come tale prendetelo con le pinze poiché frutto solo della mia esperienza.
Per una settimana fate l'esame particolare segnando nei due esami i peccati/difetti che avete riscontrato, a fine settimana tirate le somme, sarà una sorta di sondaggio e saprete da quale partire ed eventualmente con quale continuare.

I tuoi peccati/difetti non sono il luogo della sconfitta, ma diventano luogo di lavoro quotidiano, del lento ma sicuro cammino verso casa.

Ricorda: L'esame particolare consiste nella capacità di vincere il tuo falso io per essere in armonia con te, con tutti, con tutto e con Dio.

CONSIGLI PER MIGLIORARE
Ecco quattro semplici consigli di S.Ignazio per eliminare velocemente il peccato/difetto:

- quando cadi in quel determinato peccato/difetto, ti poni la mano sul petto dispiacendoti d'essere caduto;
- dato che il primo rigo della "g=" indica il primo esame e il secondo il secondo esame, guarda la sera se dal primo al secondo rigo, cioè dal primo al secondo esame, ci sia miglioramento.
- confronta i due esami del giorno presente con i due esami del giorno precedente e vedi se da un giorno all'altro ti sei corretto.
- confronta una settimana con l'altra e vedi se, rispetto alla settimana precedente ti sei corretto.

E' importante fare un solo aspetto negativo per volta (lo so, sono pesante) e perseverare, soprattutto ci tengo a sottolineare che questo esame NON deve portarci ad autocommiserarci, ma deve spronarci a fare sempre meglio e per farlo serve una cosa importante: CHIEDERE AIUTO AL SIGNORE!

Memo: Nessuno si salva da solo....

Questa è una delle prime pratiche che dovrebbe imparare chiunque decida di intraprendere un cammino spirituale. Sant'Ignazio dice che "fare quello che è spontaneo" serve al neonato, ma non per una persona normale, per progredire serve un certo tipo di percorso altrimenti si resta fermi.
Se vuoi crescere e camminare devi fare i conti con gli ostacoli da superare e il primo è il classico "non ce la posso fare" o il "sono fatto cosi"...
No, non "sei fatto cosi", hai la piena libertà di poter cambiare.

L'esame particolare è un lavoro di "scalpello" per togliere ciò che nasconde la verità dentro di noi ovvero che SEI AD IMMAGINE DI DIO.
E' un lavoro contro il falso, una lotta contro il male, è un lavoro su di sé. Non si tratta di stravolgere, ma di togliere da se stessi l'ignoranza e la schiavitù che impedisce di realizzare ciò che si è.
E' un'ascesi negativa, per togliere ciò che nuoce. Più male togli da te, più stai bene e sei libero. In che modo? Con la disciplina.

DISCIPLINA
Per poter fare un cammino reale è fondamentale la disciplina. è la base per non restare fermi.
L'esame particolare è una pratica ascetica che implica un personale impegno.
La disciplina permette di migliorare con il tempo; all'inizio sarà difficile, vi dimenticherete, farete fatica a renderlo parte di una routine quotidiana, vi verrà voglia di mollare, vi sembrerà pesante, lungo da fare, anche noioso.. non lasciatevi vincere.
La disciplina serve proprio a questo, a permettervi di progredire, di migliorare sempre di più rendendo la pratica naturale (anche se non priva di difficoltà); naturale non significa vuota, ma "amica".
Sappiate che, anche se avete vizi grandi come una casa e non fate la pace con essi, camminate davvero, anche se non vi sembra; ma se avete un difetto, pur minimo, con cui fate pace, la vostra volontà rimane bloccata.

MECCANISMI DELL'ESAME
Rimozione e repressione, non risolvono, anzi, tendono ad aggravare il male causato dal peccato/difetto 
La soluzione è nella coscientizzazione e dissociazione, in che modo?
La tua intelligenza prende onestamente coscienza e la tua volontà è libera di disapprovare dicendo
"ho sbagliato e non vorrei averlo fatto".
Questo esercizio, appunto, ti permette di prendere coscienza del male che viene percepito e sentito come male, non acconsentiamo, anzi, dissentiamo.
Dissentendo, non gli permettiamo di fare presa nel cuore e quindi non si sviluppa e nemmeno radica.

RICORDA: Ciò che approvi cresce in te, ciò che disapprovi decresce fino a scomparire.

NON REPRIMERE
La repressione NON toglie il male.
Una molla più è compressa, più scatta con violenza.
Per semplificare utilizzo l'esempio dell'ira presente nel libro.
Se avete problemi d'ira, attraverso l'esame particolare, prendete coscienza dei vostri scatti dopo che essi sono avvenuti, vi dispiace, non li approvate.
Con il tempo vi renderete conto che iniziate ad avvertirli mentre stanno arrivando, non più dopo.
Per cui potete disinnescarli sul nascere, in che modo?
Con un sorriso, sapendo che arrabbiarsi è sconveniente, che una volta fatto ve ne pentirete.
Alla fine vi ritroverete ad averne il pieno controllo.
Diventate finalmente libera/o, non sarete più in balìa dei vostri impulsi ma li indirizzerete nella direzione positiva.

E se non riusciste a dominare i vostri impulsi?

VANTAGGI SE NON RIESCI
Se non riesci a dominare gli impulsi, continua lo stesso con l'esame particolare perché avrai lo stesso alcuni vantaggi che ora vediamo:
- hai imparato un po' a conoscere i moti del tuo cuore
- hai esercitato la tua libertà nel domarli, e l'esercizio migliora ogni facoltà, mentre il non uso la atrofizza.
- hai visto i tuoi limiti/peccati, ovvero la tua verità.
- la tua miseria ti rende umile, solidale e misericordioso con gli altri (peccatori come te)
- la tua miseria ti rende solidale con la misericordia di Dio; capisci cosa significa "Cristo è morto per me"
- capirai che il problema non è "chi sbaglia meno", ma "chi amerà di più". E amerà di più proprio colui che sbaglierà di più.
- capirai perché, in quest'ottica, conoscere il proprio peccato, è miracolo maggiore che risuscitare i morti.

Ora tre piccole note.
Note dell'autore:
- Annotare è importante per poter vedere concretamente i progressi
- Se l'esercizio (dopo tanto tempo) produce angustia o tensione, esasperazione o regressione, semplificalo; 
- Ogni volta che cadi, guardati con lo sguardo benevolo di Dio; 
- Se sei una persona depressa c'è una variante; ogni volta che sei triste, leva gli occhi del cuore al Signore con un sentimento di fiducia nel suo amore per te.

Ecco qui una sintesi di ciò che ci serve per iniziare un cammino di discernimento. La prossima volta entreremo nell'esame generale e in alcune regole.
Buon cammino e continuate a seguire il profilo instagram per non perdere le prossime storie a tema e alcuni extra.