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martedì 23 febbraio 2021

Le quattro Tempora, le quattro stagioni della fede.

 



Mentre preparavamo il calendario liturgico di "Vivere la liturgia", ci sono state varie scoperte di ricorrenze ad oggi in disuso o messe un po' da parte e tra queste, ci sono le "Quattro Tempora".
Per cui ho pensato di condividere con voi questi periodi che si ricordano durante il ciclo dell'anno per poterli riscoprire (si trova molto materiale sempre attraverso le cattoliche americane che mi ha aiutato ad arricchire l'articolo - trad.Bea).
Iniziamo subito partendo dall'origine, il significato e come viverle oggi.
Nell'ultima parte ci saranno indicazioni più tecniche con letture bibliche, versetti di riferimento etc.. (diciamo, la parte un po più "noiosa" per alcuni)

Cosa sono le quattro tempora?

Quattro tempora, o quattro stagioni, o quattro tempi, sono 3 giorni di una stessa settimana, in quattro periodi dell'anno (collegati ai 2 solstizi e 2 equinozi), ovvero primavera, estate, autunno e  inverno, in cui la Chiesa Cattolica suggeriva il digiuno (oltre ai venerdì di tutto l'anno). e richiedeva possibilmente la confessione.
Questa pratica è tutt'ora in uso per chi lo desidera ma è veramente una minoranza.

Nello specifico, le quattro tempora cadono fra la prima e la seconda domenica di Quaresima, fra Pentecoste e la festa della Santissima Trinità, la settimana seguente l'Esaltazione della Santa Croce e fra la terza e la quarta domenica di Avvento.

Qual è la loro origine e il loro significato?

Devo dire che la loro origine è piuttosto antica poiché le prime risalgono a papa Silicio per cui 390 d.C (anche se in origine erano tre tempora e non quattro); nascono per vari motivi, ma due in particolare, uno opposto all'altro:

1. In opposizione a Gioviniano, eretico, che era contrario al digiuno.
2. In opposizione a San Girolamo, asceta che imponeva ai cristiani il digiuno continuo tutto l'anno.

Quando ancora l’Anno liturgico doveva nascere o almeno i tempi sacri non erano ancora ben determinati, le Tempora avevano un'importanza che richiamava il popolo cristiano alla preghiera e alla penitenza nei quattro snodi dell’anno solare, ovvero all’inizio delle stagioni, unendo insieme la lode al Creatore, la riconoscenza per i frutti della terra e la necessaria purificazione per ottenere grazia e misericordia.

Le basi delle tempora sono un po' come quelle della quaresima ovvero preghiera, digiuno ed elemosina, anche se i due temi principali sono la preghiera e il digiuno, poi si aggiungono altri temi anche in base al tempo liturgico.
Infatti l'origine era quella di sottolineare il legame tra ognuna delle tre tempora con il tempo agricolo dell'anno (anche se questo tipo di legame è il solo rilevato nel Liber-pontificalis).
Riferimento del tutto assente nelle quattro tempora di quaresima, (le ultime "arrivate") e scomparso anche da quelle di dicembre che ora sono in funzione principalmente dell'avvento.
Invece è parzialmente conservato nella quattro tempora di pentecoste, nonostante i vari ritocchi causati dall'inserimento della settimana di pentecoste.
Le uniche ad essere rimaste "intatte" con il riferimento agricolo sono le quattro tempora di settembre.

Tempora di primavera, si ringrazia per la rinascita della natura e per il dono della luce offrendo dei fiori.
Tempora d'estate, si ringrazia per la raccolta del grano.
Tempora d'autunno, si ringrazia per la raccolta dell'uva.
Tempora d'inverno, si ringrazia per la raccolta delle olive.

I simboli:


Ogni tempora ha dei simboli di riferimento che ora vedremo in breve:
- In primavera la candela rappresenta il battesimo, per cui l'inizio della nostra vita.
- L'estate e l'autunno le nostre anime vengono nutrite dal corpo e sangue di Cristo, il corpo con l'ostia per cui il grano, il sangue con il vino per cui l'uva.
- In inverno raccogliamo le nostre buone opere e l'olio rappresenta l'estrema unzione.

Come poterle vivere oggi?

Non essendoci più celebrazioni liturgiche specifiche, almeno nelle nostre parrocchie, possiamo provare a spostarle nel quotidiano con gesti semplici come riprendere le letture di quei giorni (che vi segnalo successivamente nella parte più "tecnica" sotto) nelle tempora specifiche in base al tempo liturgico che stiamo vivendo.
Possiamo utilizzarle come tempo per ringraziare e pregare per i sacerdoti, soprattutto per chi deve essere ordinato; un tempo i sacerdoti venivano ordinati durante le tempora.

Focalizziamoci sulla preghiera, digiuno e astinenza per evidenziare il rinnovamento spirituale personale, praticamente possono essere visti come dei "controlli" ogni 3 mesi per la propria spiritualità.
Una specie di stop, reset e ripartenza anche grazie ad una buona confessione programmata proprio in quei giorni.
E' un'ottima opportunità per riscoprire il nostro collegamento con la creazione di Dio che è tutto ciò che ci circonda.
Esistono anche delle meditazioni specifiche per ogni giorno di ogni stagione delle quattro tempora, se volete le posso aggiungere in un altro post.

Possiamo anche adattare questo in cucina!!
In che modo?
Preparando torte salate semplici e senza carne, delle verdure in pastella, vino, olive, frutta... oppure adattando in base alla stagione per cui abbellendo la tavola con pane, fiori come decorazione, simboli..

Ora vediamo come sono strutturate alla base.

I giorni di riferimento sono mercoledi e venerdi ovvero quelli connessi (anticamente) con il digiuno, con l'aggiunta del sabato.

Per quanto riguarda le celebrazioni; il mercoledi e venerdi c'era la celebrazione eucaristica mentre il sabato (più precisamente tra il sabato e la domenica) c'era una veglia seguita poi dall'Eucaristia.
Ognuna delle quattro tempora ha dei propri formulari ma hanno anche parti comuni ovvero la lettura e l'orazione che l'accompagna (Deus qui tribus fiueris).
Inoltre le antifone d'offertorio del mercoledì, del venerdì e del sabato si ripetono nelle quattro tempora di quaresima, di pentecoste e di settembre, mentre per il sabato, nello stesso tratto (Sal. 116) ritorna in tre luoghi come canto di lode.

Ora vediamo nello specifico:
(ecco la parte tecnica, con alcune specifiche per le letture etc.)

Come dicevo prima, quelle di settembre hanno mantenuto la struttura originaria.
In questo periodo, erano comprese le sette domeniche post s. Laurenti (dal 10 agosto al 29 settembre): i graduali e le antifone di comunione dalla 9° alla 15° domenica dopo pentecoste lo mostrano ancora. [Riferimenti che appaiono soprattutto nelle letture tratte dallo Antico Testamento.]
Oltretutto alcune di queste ricordano anche le feste giudaiche del « settimo » mese (il settimo mese comprende la festa delle trombe, il giorno dell'espiazione, e la settima festa: i tabernacoli, che dura sette giorni..); due antifone alla comunione e la lettura tolta dall'epistola agli Ebrei.
Alcune parti in canto "esprimono l'allegrezza dell'uomo così ricolmo dei beni terrestri"; altre parti invece riprendono i temi abituali del tempo di digiuno; preghiera, digiuno e perdono dei peccati.

Quelle di Pentecoste (risalgono alla fine del VI sec.) hanno conservato dei forti legami con la liturgia delle stagioni ad esempio alcuni elementi degli antichi for­mulari delle quattro tempora: gli offertori del mercoledì (Sal., 118) e del sabato (Sal. 87) e il tratto del sabato (Sal. 116); i vangeli del venerdì (Lc, 5, 17-26) e del sabato (Mt., 20, 29-34, oggi scomparso);
[anche quattro delle antiche letture veterotestamentarie, le sole che conservano allusioni alle primizie della messe.]
Riferimenti alla prosperità agricola si trovano, al venerdì, nella lettura di Gioele, 2, e al sabato in quella di Levitico, 26.
Le altre letture e parti in canto invece sono state adottate per conformare i formulari alla settimana di pentecoste modificando cosi la forma originaria.

Ora passiamo a quelle dell'Avvento dove le letture sono tolte da Isaia.
Ai brani che si leggono ancora, si aggiungeva una volta Is, 42, 1-9 che è stato poi sostituito da Dan, 3. La lettura del sabato (II Tess, 2, 1-8), che tratta della parusia non è stata scelta forse per questo motivo, ma per il versetto 8 che cita Is, 11, 4.
Come le letture di Isaia, i vangeli si riferiscono alla venuta di Cristo nella carne: Lc, 1, 26-38; Lc, 1, 39-47; Lc, 3, 1-6 (che cita Is., 40, 3-5a).
Alcune parti in canto sono tolte dalle letture di Isaia oppure da Zaccaria; le altre sono tolte dal salterio. Accanto ad estratti isolati dei Sal, 23,118 e 144, alcuni salmi sono stati usati sistematicamente per le loro allusioni alla venuta di Dio, e la parte comune di questi estratti indica il passo sul quale è messo l'accento.
Il Sal, 18, del mercoledì, ha fornito tre antifone al sabato (parte comune, il versetto 7a).
Il Sal, 84 ha dato due antifone al venerdì (parte comune, il versetto 8). Il Sal, 79, ha dato al sabato quattro antifone (parte comune, il versetto 3).

Infine quelle di quaresima...
Al momento della sua creazione, il digiuno del primo mese era distinto dalla quaresima.
Non è rimasto alcun formulario corrispondente a questa prima situazione, salvo le sei orazioni del gelasiano, per cui i formulari attuali sono in realtà i formulari della prima settimana di quaresima.
I ritocchi che hanno subito, diventando formulari delle quattro tempora, sono piuttosto limitati.
Le orazioni ad esempio non sono cambiate.
Il Sal. 24 ha dato tre antifone al mercoledì e una al venerdì. mentre le antifone di comunione (Sal. 5, 6, 7), appartengono alla serie delle ventisei antifone salmodiche di comunione proprie della quaresima.
A queste parti della quaresima sono state aggiunte le antifone proprie delle quattro tempora di cui abbiamo parlato (Sal. 87, 102, 116, 118).
Le letture, (eccetto quella di Dan, 3) sono tutte di quaresima.
Praticamente niente che ricordi i riferimenti alla stagione agricola propri delle quattro tempora, così come nelle letture delle vigilie.
Sono letture quaresimali che accostano due temi, strettamente legati l'uno all'altro, quello della osservanza dei comandamenti e quello della santificazione che Dio accorda al suo popolo.

Ho finito, ci tenevo a specificare le parti delle letture per darvi abbastanza materiale da utilizzare nel caso vogliate provare a ricordare questi tempi.
Fatemi sapere se vi interessano le meditazioni cosi farò a parte un post dedicato.
Buona giornata

giovedì 17 dicembre 2020

Liturgical living: la liturgia nel quotidiano tra farina e memoriali.




Liturgical Living.

“Liturgical Living”, questa strana parola che sembra non appartenerci, in realtà è molto in voga negli Stati Uniti e devo dire che sta tornando in auge anche in Europa.
Probabilmente ci si sta rendendo conto sempre di più che trasmettere la fede, soprattutto alle nuove generazioni, non passa solo dall’andare a Messa la domenica e dal frequentare il catechismo. 
Spesso il nostro sacerdote specifica che il primo luogo di catechesi deve essere la casa, la famiglia, ed è cosi, senza un'educazione religiosa che parte da casa, diventa difficile capire cosa voglia dire vivere pienamente da cristiani.
Per trasmettere ciò in cui si crede, bisogna dare testimonianza, per farlo non servono grandi cose, si deve partire dal quotidiano.
Varie volte qui nel blog ho dato qualche indicazione per poter aggiungere qualcosa di nuovo per riscoprire cose ormai poco in uso.

E' da questa idea che dovrebbe nascere l’esigenza di vivere qualcosa di universale e allo stesso tempo particolare, ma nelle nostre case, coinvolgendo tutta la famiglia, soprattutto i bambini e ragazzi adattando all'età ogni cosa.
Per poterlo fare dobbiamo prima di tutto capire che vivere la liturgia quotidianamente non è qualcosa solo per consacrati e solo con determinate preghiere.
Possiamo viverla anche preparando un semplice disegno con una pecorella per ricordare Sant'Agnese oppure preparare una rosetta con il prosciutto per ricordare Don Bosco, preparando la cena ebraica il giovedi Santo e molte altre piccole cose.
Non è obbligatorio, ma provare può essere una gran bella scoperta, come dice il tutolo, la liturgia nel quotidiano tra farina e memoriali, ovvero tra un impasto in cucina e una preghiera.
Si, perchè anche colorare un disegno oppure cucinare può diventare preghiera e può avvicinare al Signore.

Per cui ho pensato di condividere qui qualche indicazione per poter fare entrare nella routine la liturgia, non tutta in una volta ma a piccoli passi.
Anche io sto ancora imparando, alcune cose sono nuove, altre invece le ho già sperimentate e ad ogni giro dell'anno aggiungo qualcosa.

Per semplificare il tutto, a fine articolo troverete il link al calendario di liturgia quotidiana creato insieme a 3 amiche, appositamente per queste attività sia ebook che cartaceo, in questo modo è già tutto scritto e pronto per iniziare a gennaio 2021.
Inoltre da gennaio la vivremo insieme anche su instagram.

Ora vedremo alcune idee per iniziare.

La prima cosa da fare è prendere un normale calendario oppure un'agenda e appuntare le basi (che seguono) cosi che possiate avere sott'occhio ogni punto e non rischiate di dimenticarvi.
Va benissimo anche utilizzare i promemoria dello smartphone, anzi, all'inizio è utilissimo, magari impostandoli il giorno prima per poter preparare ciò che vi serve.
Ecco nello specifico:

- Festeggiare gli anniversari di battesimo di ogni membro della famiglia.
(Se non conoscete la data potete chiedere ai vostri genitori o alla parrocchia in cui siete stati battezzati.)
Per l'occasione potete accendere una candela e rinnovare le promesse battesimali (se addirittura avete quella del battesimo potete utilizzare quella).
Inoltre potrete lasciare al festeggiato la scelta per un’attività da fare, oppure potrà scegliere il suo piatto preferito etc.. proprio come se fosse una festa di compleanno.

Festeggiare gli onomastici di ogni membro della famiglia.
Nei giorni precedenti cercate la storia del Santo o della Santa, leggetela nel giorno della ricorrenza.
Se volete fare le cose in grande, il che è sempre gradito, organizzate una piccola merenda speciale in famiglia in ricordo del Santo oppure un'attività che lo possa ricordare.
Preparate dei piatti a tema, ci sono Santi con dei piatti tipici collegati, oppure delle attività particolari da fare nel giorno specifico, in questo modo potrete scoprire cose nuove ogni volta.
(alcune le ho accennate all'inizio)

- Coinvolgete la famiglia, suddividetevi le festività e le ricorrenze, i bambini si potrebbero divertire molto nell'avere un compito specifico e per loro sarebbe un ottimo modo per imparare molte cose.
Sarà scontato dirlo, ma adattate tutto alle età, ad esempio per Sant'Agnese, se il bambino è piccolo potete far scegliere a lui la pecorella e voi la stampate poi fate il lavoro insieme.
Se è grandicello potrà occuparsi direttamente della ricerca della storia del Santo o della festività creando anche un Lapbook (attività che trovo stupenda).

- Soffermatevi sulle festività/tradizioni più conosciute per poi passare piano piano alle altre incorporandole nel vostro quotidiano.
Consiglio di iniziare ad osservare in modo più attento le tradizioni, provando ad avere occhi nuovi per comprenderle e viverle più a fondo come il Mercoledì delle Ceneri (con la tradizionale cenere sul capo, soffermandosi sul significato di quel gesto nella nostra vita), la Settimana Santa (ricreando la cena ebraica, la via crucis etc QUI), Ognissanti (con una merenda a tema), San Nicola (con una bella cioccolata calda e dei biscotti raccontando qualche storia a tema) ecc..
Per Santa Lucia abbiamo preparato i biscotti tutti insieme e colorato un disegno che raffigurava la Santa, i bambini hanno iniziato a chiedere il perchè del velo, degli occhi etc.. è stato molto interessante. (lascio la ricetta a fine articolo)

- Preparare il proprio Te Deum a fine anno, oppure crearne anche uno di famiglia come vostra libera tradizione.

- La domenica organizzate un bel pranzo in famiglia, è un giorno di festa e spesso ce lo dimentichiamo sopraffatti dai troppi impegni.

Tutti i venerdi dell'anno (con alcune eccezioni), digiunate o fate penitenza come durante la quaresima. 

Le Solennità scandiscono l'anno liturgico essendo i giorni più importanti. 
Possiamo dire che sono giorni santi in cui c’è l’obbligo di andare a Messa e variano di Paese in Paese, ma che possono essere vissuti in modo molto più concreto, vivo e profondo.
[Ricordatevi che se una Solennità ricade il venerdì, non è richiesto l'astenersi dalla carne, di conseguenza si può fare un atto di penitenza diverso.]

- Non limitatevi a "subìre" la solennità o la festività ma cercate di viverla a pieno preparandovi qualche giorno prima cosi da essere preparati, ecco perchè è importante segnare le ricorrenze in anticipo, va bene anche mese per mese.

Riscoprire tradizioni che sono state lasciate un po da parte, ad esempio... 
- le quattro tempora.

Cosa sono?
Le Quattro Tempora (in origine erano tre) sono quattro distinti periodi di tre giorni (mercoledì, venerdì e sabato) di una stessa settimana destinati al digiuno e alla preghiera.
Cadono fra la terza e la quarta domenica di Avvento (Inverno) , fra la prima e la seconda domenica di Quaresima (primavera), fra Pentecoste e la festa della Santissima Trinità (estate) e generalmente la settimana seguente l'Esaltazione della Santa Croce (autunno).
Praticamente sono collegate al cambio delle stagioni per cui al ciclo naturale.
La Chiesa prescriveva il digiuno in tutti i giorni delle Quattro Tempora e l'astinenza in ogni venerdì, e i fedeli sono invitati a confessarsi. 
Questa regola non è scomparsa, ed è tutt'ora seguita dai fedeli che lo desiderano.
Per essere corretti viene seguita in particolare da coloro che osservano il calendario liturgico del 1962.
[Scriverò un articolo specifico sulle quattro tempora per spiegarle singolarmente]

Come potete vedere di occasioni ce ne sono tantissime, da cose più solenni a quelle più leggere e semplici con biscotti e dei disegni.
Non lasciatevi spaventare dalla quantità di cose che si possono fare, iniziate piano piano, fare una selezione non è nulla di male ma può essere un grosso aiuto per capire cosa fa per voi.
Se volete provare potete seguire i post e storie di instagram (Stile di vita di una folle donna cattolica) dove metto moltissime cose inoltre è stato creato un account legato proprio al calendario liturgico "Vivere la liturgia" (potete seguirmi entrambi)

Per qualsiasi domanda, dubbio o suggerimento potete scrivermi in privato nei vari canali social.
Buon cammino.
Un abbraccio