martedì 24 dicembre 2013

Buon Natale.

Buon pomeriggio,
eccomi qui per gli auguri di Natale!!!
Domani è il grande giorno, quel giorno che viene purtroppo festeggiato da molti con superficialità basando tutto sullo scambio di doni e regali, cene e cenoni in famiglia pensando che si è obbligati a vedere anche chi non vogliamo.
Sono sempre stata contraria al Natale "ipocrita" ovvero quel natale basato su incontri e condivisioni con persone che magari per il resto dell'anno non vediamo e proprio in questo giorno abbracciamo e salutiamo con il sorriso, si ero contraria a tutto ciò finchè non ho compreso che tutto sommato è una cosa positiva.
Quella che non amava ciò domani si ritroverà a fare il pranzo di natale con la propria madre con cui ha un rapporto forzato (sapete il motivo scritto in precedenti post), ma ciò tutto sommato non mi pesa, lo faccio non per dovere ma perchè lo trovo giusto ed è un'occasione per mettere da parte quell'apatia ovviamente nei limiti della decenza ovvero mantenendo un rapporto civile ed educato cercando di non fare nulla per rovinare questa giornata.
Cosa positiva sarà il 26 dove saremo a cena da mio padre, cosa che non accadeva da almeno 2 anni..
Quindi non lamentatevi del fatto che vedete persone di cui poco vi importa ma pensate che è un'occasione per chiacchierare un pò con loro.
Oggi sono andata a confessarmi e sono entrata in quel confessionale con mille dubbi, pensieri poco positivi e ne sono uscita rigenerata, un'altra persona...
Abbiamo la fortuna di avere un parroco eccezionale e che sa farti vedere le cose in modo diverso aiutandoti a capire ogni minima sfumatura e ringrazio il Signore di averlo messo sulla mia strada come padre spirituale.
Non mi dilungo, passerò ancora nei prossimi giorni per gli auguri di fine anno.
Un caro abbraccio e che il Signore vi benedica e protegga sempre.

lunedì 9 dicembre 2013

Tanti cambiamenti...grazie al Signore.

Buon pomeriggio,
l'ultimo post risale a ben 1 mese fa, tantissimo e non pensavo di avervi lasciati per cosi tanto tempo.
In questo mese sono accadute moltissime cose, beh non cosi tante ma devo dire piuttosto significative per il mio percorso sia di fede che di vita dandomi continuamente la conferma che il Signore è veramente grande!
In un precedente post vi avevo raccontato di quella vicenda ben poco piacevole accaduta con il compagno di mia madre in cui lui aveva alzato le mani e mia madre non aveva fatto nulla per fermarlo.
Ebbene, è passato poco più di un mese dall'accaduto e nulla è cambiato, mia madre continua a sostenere che il suo compagno non ha sbagliato e che io non dovevo alzare la voce, ciò ha portano il nostro rapporto  qualcosa di statico, ovvero ci vediamo una volta ogni 2 settimane per farle vedere i miei figli (dato che sono suoi nipoti) lei si comporta come se non fosse accaduto nulla, mentre da parte mia c'è una totale indifferenza.
Dentro di me si è formata una piccola bolla che racchiude la rabbia verso di lei e la sta dissolvendo piano piano, in sostituzione c'è questa strana condizione di totale indifferenza che mi porta a non tenere conto della sua presenza, è un vederla per dovere e non perchè mi fa piacere.
Non la trovo una cosa negativa poichè non ci sono sentimenti negativi, lei è felice perchè è ancora con il suo compagno (l'unica cosa che sembra contare per lei), vede i suoi nipoti e nemmeno si rende conto che il rapporto con sua figlia è quasi inesistente.
Altra cosa che non ho notato solo io ma anche chi mi circonda, sono diventata super positiva! da quando non frequento più mia madre come prima sono diventata più solare, positiva, non discuto più con gli altri, sono più aperta verso i miei suoceri e non mi lamento più... questo è bellissimo ma allo stesso tempo piuttosto triste poichè un genitore non dovrebbe avere un peso cosi negativo verso i figli.
Ho analizzato le varie giornate e cosa poteva esserci di cosi negativo e beh, il fatto che si lamentasse sempre del lavoro, che diceva sempre che il suo lavoro era più pesante di tutti, che secondo lei tutti la volevano fregare, secondo lei i miei suoceri erano gelosi e facevano le cose per fregarmi, le mie amiche mi avrebbero fregato... ed effettivamente cosa c'era di positivo?? nulla. e non è bello rendersene conto.
Cos'altro è cambiato??? dopo l'accaduto e avendo messo in dubbio molte cose riguardo mia madre ho deciso di parlare con mio padre e abbiamo ripreso a vederci, ha finalmente conosciuto il mio secondo figlio e anche lui  cambiato molto ma in positivo!
Ultima novità ma non per importanza ho iniziato a fare la catechista e questa cosa mi piace moltissimo, ho la 2°elementare che si dovrà preparare alla prima confessione e questo è come se fosse un nuovo inizio anche per me nella fede.
Che dire, sono successe molte cose e tutte opera del Signore, dall'accaduto e quindi conseguente perdita del mio lavoretto (il compagno di mia madre era il mio datore di lavoro) si sono intrecciati avvenimenti continui.. e non credo affatto siano coincidenze.
Accaduto e perdita del lavoro che svolgevo il sabato sera, conseguenza... a mio marito hanno confermato l'aumento, mi hanno proposto di fare la catechista alla domenica mattina (se lavoravo il sabato sera non sarei riuscita a farlo).
Rapporto con mia madre logorato, acquisito positività , ripreso il rapporto con mio padre, migliorato il rapporto con gli altri e con i suoceri.
Di certo la situazione è delicata e spiacevole nonostante tutte le note positive poichè credo che a nessuno faccia piacere rovinare un fantastico rapporto con la propria madre e rendersi conto che non manca nella propria vita...ma credo che ogni cosa che accade ha un senso, anche se spesso lo cogliamo tardi, ma appena accade qualcosa cerco sempre di capirne il motivo o per lo meno di aprire il cuore perchè il Signore me lo possa far capire.
Ora vado avanti tranquilla, ciò che mi porterà lo accoglierò, essendoci anche mio fratello ed essendo il primo natale di mia nipote mi ritroverò a trascorrere il giorno di natale con mia madre essendo tutti insieme, farò questo sforzo ma senza ipocrisia.. ricordando sempre il comandamento "Onora il padre e la madre".
Nel frattempo vivo al meglio con gli altri e con la mia famiglia oltre che con i miei carissimi bambini del catechismo.
Buona giornata a tutti e che il Signore vi benedica e protegga sempre.

venerdì 8 novembre 2013

E padre spirituale sia!

Buon pomeriggio,
martedi sera alle ore 20.00 avevo un incontro con il parroco del paese, tempo prima gli avevo scritto una mail dove in poche e semplici parole chiedevo il suo aiuto per quanto riguarda il mio percorso spirituale.
Tutti mi hanno sempre detto che un padre spirituale è fondamentale per un percorso di fede e solo ora ho capito che è realmente cosi!
La chiacchierata è durata all'incirca una mezz'oretta, tempo in cui ho esposto brevemente la mia "storia spirituale" i motivi per cui sono tornata alla fede e i miei "punti deboli" specificando che nonostante numerosi tentativi da parte mia di voler "camminare da sola" ho capito che avevo bisogno di un aiuto, di una guida che mi potesse aiutare in questo percorso.
Sono parecchio ostinata quindi questa ricerca di aiuto è stato un grandissimo passo avanti e che sono certa mi porterà a qualcosa di meraviglioso.
Mi ha confermato che mi seguirà lui e avremo chiacchierate ogni circa 2 settimane.
Finita la chiacchierata, mi chiede se lo accompagno in oratorio e se voglio rimanere alla riunione dei catechisti cosi inizio a conoscere la comunità, (cosa che non conosco dato che abito qui da pochi anni) dicendo che è fondamentale essere parte attiva nella comunità.
Ho accettato e mi sono ritrovata alla riunione ascoltando con piacere le decisioni per quanto riguarda la gestione delle settimane di avvento e i progetti per i bambini del catechismo..
Alla fine della riunione mi ha presentata e alla fine mi sono ritrovata ad essere nominata catechista, per ora della seconda elementare poi per imparare meglio questa carica (un grande onore) verrò affiancata alla moglie del diacono con la prima media.
Dal nulla mi sono ritrovata catapultata in tutte queste cose e devo dire che ne sono onorata e felicissima!
Nel post precedente vi ho raccontato del brutto episodio accaduto con il compagno di mia madre e quindi di conseguenza non lavoro più nel suo locale il sabato sera, e non credo affatto sia un caso dato che ora la domenica mattina dovrò fare la catechista cosa che non avrei fatto se avessi lavorato ancora li.
Nulla accade per caso e ne ho sempre di più la conferma...
Grazie Signore!!!!
Buon fine settimana e sempre uniti in Cristo.

martedì 5 novembre 2013

"Onora il padre e la madre", nei limiti.


Buon pomeriggio a tutti coloro che mi leggono,
è da un paio di giorni che penso se trattare o meno un certo tema, mooolto delicato e che comunque mi porta a fare ragionamenti a 360° quindi non sapendo cosa ne verrà fuori metterò il titolo solo alla fine.
Inizio il tutto da un comandamento "Onora il Padre e la Madre", i genitori hanno il compito di educare i figli alla fede, alla preghiera e a tutte le virtù, hanno il dovere di provvedere ai loro bisogni materiali e spirituali.
I figli devono ai genitori rispetto, riconoscenza, obbedienza e aiuto.
Credo sia logico tutto ciò e sono cose del tutto naturali e che creano un ambiente famigliare sereno e ricco di armonia.
Ma quanto questo tipo di rapporto viene meno da parte del genitore e quindi si crea un allontanamento si parla ancora di "onorare"? Si può onorare un genitore anche se non si ha un rapporto diretto?
Per mia esperienza personale direi di Si anche se con il tempo.
Mio padre non lo vedo da 1 anno e 6 mesi, ha scelto la sua nuova compagna e si è allontanato da noi, non sa che faccia abbia il mio secondo figlio, nemmeno la figlia di mio fratello, ci sentiamo per gli auguri tramite messaggio ed è finita li; ha scelto altro e non noi ma nonostante tutto lo rispetto, mi manca e per lui la porta sarà sempre aperta.
Discorso più complesso per mia madre, rapporto eccezionale, quando si è separata sono sempre stata con lei fino a 22 anni quando poi me ne sono andata di casa per avere una mia famiglia.
Questo ottimo rapporto fino a qualche giorno fa quando mentre ero al lavoro (locale del suo compagno) lui le ha detto alcune cose durante una discussione e io l'ho difesa come giusto che sia essendo sua figlia...
Dopo vari insulti subiti (e ricambiati) questa persona mi ha messo le mani addosso mettendomi al muro e poi per buttarmi fuori mi ha rigirato il braccio portandomi a camminare quasi a carponi per il dolore e me ne sono andata di corsa in macchina.
In tutto ciò mia madre se ne è rimasta seduta a guardare, ha avuto il coraggio di dirmi che avrei dovuto evitare di urlare e dargli i calci (calci dati per liberarmi dato che ero schiacciata contro il muro), ovvero sembra che me la sono cercata.
Giusto per aumentare la dose, ha detto a mio fratello che sono stata io ad iniziare dando uno schiaffo al suo compagno, cosa non vera e sarei stata una pazza dato che lui fa palestra, kickboxing e autodifesa... Sarà l'istinto ma lo sentivo che sarebbe andata cosi, già ieri stavo rivalutando mote cose cona paura che mi avesse mentito riguardo alcune cose inerenti mio padre e mia nonna, poi ieri sera la conferma con questa manomissione della versione e mi è crollato il mondo addosso.
Di conseguenza ho preferito dirle di non farsi più vedere per molto tempo, inizialmente ero infuriata per il suo comportamento, provavo quasi odio, schifo... ora è passato qualche giorno e sto cercando di metabolizzare la cosa altrimenti rischio di non vivere più anche su consiglio di mio marito e mio fratello.
Il dolore fisico c'è ancora ma non è nulla in confronto alla delusione subita , non so se il nostro rapporto tornerà come prima e nemmeno quanto tempo ci vorrà, ora non voglio nemmeno vederla perchè non riuscirei a guardarla in faccia ma nonostante tutto non la odio, provo solo tanta tristezza e pena per lei, per il suo ragionamento, per il fatto che non mi ha difesa e mentre ero in macchina tremante lei stava tranquillamente parlando con lui...
Per questo dico che anche la distanza, il non frequentarsi è comunque rispettare quel comandamento, in certe situazioni è quasi fondamentale mantenere una certa distanza per ritrovare un equilibrio e una serenità propria che porti poi a vivere in armonia e serenità anche con gli altri.
Stasera vedrò il mio padre spirituale e vedremo cosa mi consiglierà di fare anche se per ora non penso di aver preso la decisione peggiore.
Da questo dovrei riallacciarmi anche ad un altro discorso ovvero la scelta del bene e del male dopo la separazione da un coniuge portando cosi ad un discorso ancora più complesso che preferisco fare un altro giorno.
Voi cosa ne pensate?

venerdì 18 ottobre 2013

San Giuda Taddeo.


Scoprii questa novena per caso un paio di anni fa, stavo cercando di ampliare il mio modo di pregare anche se già avevo iniziato da tempo a recitare il Santo Rosario e Coroncina della divina misercordia.
Diciamo che era per alternare, e cercare di comprendere a pieno le varie preghiere, non è molto che mi sono convertita quindi cerco di esplorare risorse nuove per me dato che quando si è piccoli e si parla di novene e rosario è tutto piuttosto estraneo.
In quel periodo oltretutto eravamo alla ricerca del secondo figlio quindi la novena era anche per chiedere questo immenso dono, cosa che feci anche tramite altre novene e preghiere.
Non so quale e cosa ci portò questa grazia, questa novena fu a ottobre ovvero all'inizio della nostra ricerca mentre la scoperta di essere incinta avvenne a marzo, ricollego però questo dono proprio a San Giuda Taddeo perchè il nostro piccolino nonostante una gravidanza molto travagliata con dei grossi problemi fin dall'inizio ci ha portato il nostro piccolo, prematuro nato a 36+5 proprio il 21 ottobre quindi durante la novena di questo Santo e lunedi spegnerà la sua prima candelina.
Vi riporto in breve alcune cose su questo Santo:
S. Giuda era fratello di Giacomo, Apostolo anche lui, figlio di Alfeo e di Maria di Cleofe e sorella della Vergine Maria e quindi cugino di Gesù.Fu soprannominato Taddeo "Thad" che significa "dolce, misericordioso, amabile, generoso" e "Lebbeo", coraggioso. Da bambino senz'altro come coetaneo frequentò la casa e il cugino Gesù.
Entrambi crescevano accanto alla Vergine Maria. Probabilmente fu lui lo sposo delle nozze di Cana di cui ci parla il Vangelo. Giuda fu uno dei primi a ricevere l'invito di essere Apostolo; ebbe molti ostacoli da parte dei suoi parenti ma seguì senza tentennamenti e con eroica fermezza la chiamata del Signore per tutta la vita. Fu quindi uno dei dodici Apostoli e nell'ultima Cena domandò a Cristo come mai si fosse manifestato solo agli Apostoli e non a tutto il mondo (G.v. 14,22).E' l'unica frase che il Vangelo ci ha conservato e illumina il suo entusiasmo verso la Parola di Gesù tanto che vorrebbe che fosse conosciuto da tutto il mondo.Secondo il martirologo romano il campo di azione apostolica di S. Giuda fu vastissimo: evangelizzò prima la Giudea, poi la Mesopotamia ed infine la Persia portando ovunque il lume della verità.Fu in una di queste province che l'Apostolo indirizzò ai fedeli una lettera, vergata con stile vivacissimo, per combattere eretici, bestemmiatori, sleali che con le loro false dottrine travisavano le questioni fondamentali della Fede mentre davano scandalo per le sregolatezze dei loro costumi. In Persia Giuda Taddeo si ricongiunse con Simone il Cananeo ed insieme evangelizzarono la regione; coi miracoli e con la dottrina convertirono alla Fede quelle barbare nazioni. Gli indovini e gli stregoni del posto, preoccupati e invidiosi, incitarono alla rivolta gli abitanti. Giuda e Simone si rifiutarono di sottomettersi ai loro dei e di fare sacrifici e furono martirizzati.Alcuni sostengono a colpi di bastone, altri decapitati con la spada, o un'ascia. Si ritiene che il martirio sia avvenuto l'anno 70 d.C. La Chiesa celebra la ricorrenza il 28 Ottobre giorno del loro martirio. I resti mortali dei due Santi Apostoli vennero in seguito trasportati da Babilonia a Roma e depositati nella Basilica di S. Pietro nella cappella laterale di S.Giuseppe della pure della Penitenza, a sinistra della Confessione. Purtroppo il nome del traditore, Giuda Iscariota, è causa che molti dimentichino quello di Giuda Taddeo. Quasi in riparazione di questo oltraggio la Chiesa e il popolo cristiano lo onora e lo invoca con singolare fiducia fin dal secolo XVIII quale patrono dei casi disperati, degli affari senza rimedio, il Santo degli impossibili.Dio ha concesso a S. Giuda poteri straordinari in casi in cui altri sembra venir meno, ed è specialmente in casi difficili che il suo mirabile aiuto viene esperimentato.Migliaia invocano giornalmente il suo intervento e molte sono state le loro preghiere esaudite in modo miracoloso, anche quando la domanda ad ogni umana previsione sembrava senza speranza.Qualunque sia la malattia, la povertà e la miseria, l'angustia del cuore e dell'anima, perfino la disperazione, ricorrete a questo gran Santo e troverete la soluzione alle vostre difficoltà. 
La novena inizia il 19 ottobre e termina il 27 ma è possibile svolgerla quando uno ne sente il bisogno.
Che il Signore vi benedica.

  • Dio ha concesso a San Giuda poteri straordinari ed è specialmente in casi difficili che il suo mirabile aiuto viene esperimentato. Migliaia di persone invocano quotidianamente il suo intervento e molte loro preghiere sono state esaudite in modo miracoloso, anche quando la domanda sembrava senza speranza. Qualunque sia la malattia, la povertà e la miseria, l'angustia del cuore e dell'anima, perfino la disperazione, si può ricorrere a questo grande Santo e chiedere la sua potente intercessione.

giovedì 10 ottobre 2013

Pregare con coraggio!


Buon pomeriggio,
oggi il Santo Padre ci esorta alla preghiera, quella preghiera sincera, sentita e che viene dal cuore quindi a pregare con CORAGGIO!
Si, proprio cosi, se preghiamo sappiamo che il Signore ci ascolta, dobbiamo avere il coraggio di mettere in pratica la nostra fede in Dio e quindi pregare sapendo che ci ascolterà.
Il Signore lo dice: ‘Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto’. Ma bisogna chiedere, cercare e bussare”.
Pregare per abitudine non porta a nulla, sono attimi buttati al vento perchè se una preghiera viene ripetuta pensando ad altro oppure "perchè devo" non arriverà al Signore attraverso il nostro cuore ma saranno parole vane e il Signore sa quando una cosa la diciamo convinti e speranzosi oppure se la diciamo perchè dobbiamo, Lui legge il cuore che è il nostro tutto dove abbiamo racchiuso la nostra anima, i nostri pensieri e non possiamo di certo nasconderli al Signore.
Possiamo mentire agli altri ma non a Lui!
Quando si prega con coraggio, “il Signore ci dà la grazia, ma anche ci dà se stesso nella grazia: lo Spirito Santo, cioè, se stesso! 
Quindi buttiamoci! preghiamo per ciò che riteniamo opportuno con coraggio e accogliendo tutto ciò che il Signore ci manda anche se non è ciò che volevamo o ci immaginavamo.

Altro punto fondamentale:
“alcuni ricevono la grazia e se ne vanno”
Purtroppo è vero, alcuni pregano, ricevono la "grazia" e poi nemmeno ringraziano in Signore per questo immenso dono, si girano e se ne vanno, come per dire "ok, ho ottenuto ciò che volevo e ora me ne vado, quando mi servirà tornerò ancora"..
Dobbiamo sempre ringraziare il Signore per ogni cosa, al risveglio, durante la giornata e la sera perchè la vita è un suo dono e solo il fatto di essere al mondo deve portare a ringraziarLo.
Non so voi ma io provo una grandissima gioia quando lo ringrazio a fine giornata, è una cosa che mi apre il cuore.
PREGATE E RINGRAZIATE!
Che il Signore vi benedica!!!!

venerdì 4 ottobre 2013

Angeli o non angeli...



Buon pomeriggio,
ovunque ci siano notizie da leggere, quelle riguardo la morte sono sempre di più; dai telegiornali ai siti di informazione ai quotidiani, tutto parla di dolore e morte.
Per chi poi vive questo evento da vicino è straziante leggere di altrettanto dolore e sembra quasi che tutto ciò che è brutto prenda il sopravvento nella propria vita.
Nell'immaginario collettivo quando una persona cara lascia questo mondo pensiamo che diventi un angelo, magari non subito poichè ci sono della fasi di transizione ma alla fine per noi il risultato è quello.
Leggendo il libro "una scala per il cielo" di Lorna Byrne, rompe questo stereotipo riportandoci alla realtà dei fatti con questo:
"Capita spesso che uno spirito decida di ritornare per garantire il suo sostegno a una persona cara. A volte ritorna semplicemente per la gioia di trascorrere di nuovo del tempo in questo mondo.[...]C'è chi considera un angelo la propria nonna che ha abbandonato la dimensione terrena. Non si può escludere che il proprio angelo custode permetta allo spirito della nonna di stare vicino ai suoi cari per guidarli e sostenerli, ma affermare che la nonna sia un angelo non corrisponde al vero. Nessuno degli individui che ha vissuto in questo mondo diventa un angelo". 
Effettivamente è proprio cosi, i defunti divengono "spiriti", parola purtroppo spesso ricollegata a qualcosa di negativo ma non è cosi, mentre gli angeli non sono i nostri cari come descritto di seguito:
Nella storia della salvezza, Dio affida agli Angeli l'incarico di proteggere i patriarchi, i suoi servi e tutto il popolo eletto. Pietro in carcere viene liberato dal suo Angelo. Gesù a difesa dei piccoli dice che i loro Angeli vedono sempre il volto del Padre che sta nei Cieli.Figure celesti presenti nell'universo religioso e culturale della Bibbia - così come di molte religioni antiche - e quasi sempre rappresentati come esseri alati (in quanto forza mediatrice tra Dio e la Terra), gli angeli trovano l'origine del proprio nome nel vocabolo greco anghelos =messaggero. Non a caso, nel linguaggio biblico, il termine indica una persona inviata per svolgere un incarico, una missione. Ed è proprio con questo significato che la parola ricorre circa 175 volte nel Nuovo Testamento e 300 nell'Antico Testamento, che ne individua anche la funzione di milizia celeste, suddivisa in 9 gerarchie: Cherubini, Serafini, Troni, Dominazioni, Potestà, Virtù celesti, Principati, Arcangeli, Angeli. Oggi il tema degli Angeli, quasi scomparso dai sermoni liturgici, riecheggia stranamente nei pulpiti dei media in versione new age, nei film e addirittura negli spot pubblicitari, che hanno voluto recepirne esclusivamente l'aspetto estetico e formale. 
Leggendo il libro in questione pochi minuti fa nella descrizione della morte del marito dell'autrice ho rivissuto gli attimi prima della chiusura della bara di mia nonna e ho rivalutato la visione che avevo di spirito.
Il fatto che non sia un angelo ma uno spirito non rende meno importante ciò che è ora poichè spero vivamente con tutto il cuore che sia in Paradiso con il Signore e magari sia proprio con il suo amato marito.
Etichettare come spirito anzichè angelo non è sminuire il defunto ma dare una reale definizione di ciò che realmente diventa.
L'anima abbandona il corpo fisico che era solo l'involucro e che resta nella bara per diventare spirito in paradiso.
Lo strazio nel chiudere la bara è solo una questione materiale, il fatto che sarà l'ultima volta che vediamo la
persona a cui eravamo legati, che non potremo più riabbracciare fisicamente, incrociare il suo sguardo, averci un dialogo ma osservandola si percepisce che quel corpo è vuoto..
Purtroppo negli ultimi 3 anni tra me e mio marito abbiamo perso 4 nonni quindi di bare ne ho osservate varie e le ultime due da poco, la nonna di mio marito a marzo e mia nonna ad aprile; più osservavo il corpo e più mi dava veramente la sensazione di "vuoto", di un contenitore che non aveva più nulla..
Il discorso è decisamente ampio e soprattutto molto complesso, quindi per gli angeli, vi rimando a visitare il sito santi&beati (http://www.santiebeati.it/dettaglio/24750)
Che il Signore vi benedica.
Buon fine settimana!

lunedì 30 settembre 2013

L'amore e la speranza solo la via...



Buon pomeriggio,
rieccomi con voi come al solito sempre per commentare ciò che ci dice il Santo Padre.
«Dove vediamo odio e buio, cerchiamo di portare un po' di amore e di speranza, per dare un volto più umano alla società»
Questa frase la trovo decisamente consona ai nostri tempi, in semplici parole ha saputo racchiudere ciò che dovrebbe essere il nostro vivere cristiano in questo tempo.
Nella nostra società oramai il buio e l'odio sono all'ordine del giorno diventando quasi parte integrante della vita togliendo spazio alla vera via, ovvero l'amore e la speranza!!
Senza l'amore e la speranza diventa impossibile vivere, sono quelle cose fondamentali che fanno andare avanti e danno un senso alla vita!
Come si può vivere senza amore?? come si può andare avanti senza un minimo di speranza?
E' impossibile! Tutto diventerebbe vuoto, privo di senso perchè se c'è solo buio e odio la nostra anima viene logorata.
Quindi trovo fondamentale per chi crede fermamente nell'amore e nella speranza coinvolgere chi invece non prova questi sentimenti, aiutandoli a comprendere quando meravigliosa sia la vita con il Signore che ci ama e ci da la speranza per andare avanti in qualsiasi occasione.
Le guerre non si combattono con altre guerre ma si devono combattere con l'amore e la speranza, altrimenti si entra in un circolo vizioso di odio e vendetta che non avrà fine portando alla distruzione anzichè alla rinascita e alla pace.
Questa volta sono stata piuttosto sintetica.
A presto.
Che il Signore vi protegga.

mercoledì 25 settembre 2013

Famiglia e femminismo...


Buon pomeriggio,
oggi non posso fare a meno di trattare un argomento decisamente delicato che meriterebbe pagine di discussioni ma dovrò farlo in modo breve restando negli spazi di un blog; per chi vorrà discuterne ampiamente sono a disposizione sia in privato che tramite il gruppo facebook "Mamme cattoliche- Famiglia cattolica" (trovate il link nella colonna di fianco).
Mentre giracchiavo qua e la su facebook mi sono imbattuta in un articolo agghiacciante in cui si parlava di pubblicità che, secondo la Boldrini, andrebbero eliminate poichè offendono la dignità della donna...
Fin qui nulla di male se vai a pensare a certe pubblicità che girano in tv o sui cartelloni pubblicitari con donne praticamente nude, allusioni sessuali e volgari etc..
Peccato che la signora in questione non si riferisce affatto a questi tipi di pubblicità ma alle pubblicità in cui la famiglia è a tavola e la mamma serve la cena a figli e marito!
Ed ecco cosa dichiara:
 “Non può essere concepito normale uno spot in cui i bambini e il papà sono seduti e la mamma serve a tavola”
Ma dove stiamo finendo? Le lotte delle vecchie femministe a cosa si stanno riducendo??? ad avere il diritto di togliere la vita ad un bambino in grembo e a non voler più servire il cibo alla propria famiglia??
Sono basita da certe cose, sono orgogliosa di essere moglie e mamma, di mandare avanti casa e la famiglia, di servire pranzo, cena e colazione a mio marito e ai miei figli (eccetto rari casi in cui mio marito mi vizia con la sua carbonara)!
Che cose c'è di cosi denigrante, cosa può lenire la dignità di una donna in queste cose? Come può una donna sentirsi umiliata nel preparare e servire in tavola la cena e poi sparecchiare?
Stiamo perdendo i veri valori della famiglia, il valore dell'essere madre,una madre che accudisce la propria famiglia e che è orgogliosa di servire chi ama poichè non è un servizio da schiava ma un gesto d'amore.
Quindi credo che le lotte debbano essere altre, contro la violenza sulle donne, contro l'esporre pubblicità e manifesti con donne mezze nude e con frasi decisamente ambigue e immancabilmente a sfondo sessuale!
Devono essere lotte per mantenere una certa dignità che viene meno quando si diventa oggetti della società, quegli oggetti che si ritrovano con valori morali inesistenti.
Perchè togliere pubblicità che espongono l'idea della famiglia unita, cosa che al giorno d'oggi è cosi difficile vedere e mantenere (sono figlia di divorziati), è la cosa più bella del mondo poter vedere pubblicità del genere perchè anche i bambini possano rispecchiarsi crescendo e vedendo che quella famiglia "del mulino bianco" esiste davvero ed è la sua... intendiamoci, che anche a famiglia del mulino bianco avrà qualche disguido ma non lo fanno vedere in tv, cosi come dovrebbe essere nelle famiglie "normali" lasciare gli screzi in casa propria senza esporli ai quattro venti.
Potrei scrivere per ore a riguardo ma ora vi lascio meditare e mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate.
Un caro abbraccio e che il Signore vi benedica.

lunedì 23 settembre 2013

Preghiere a San Pio.


Oggi ricorre la memoria di San Pio da Pietralcina quindi mi limito a riproporre delle preghiere in merito a questa ricorrenza.

PREGHIERA per ottenere la sua intercessione
O Gesù, pieno di grazia e di carità e vittima per i peccati, che, spinto dall’amore per le anime nostre, volesti morire sulla croce, io ti prego umilmente di glorificare, anche su questa terra, il servo di Dio, San Pio da Pietralcina che, nella partecipazione generosa ai tuoi patimenti, tanto ti amò e tanto si prodigò per la gloria del Padre tuo e per il bene delle anime. Ti supplico perciò di volermi concedere, per la sua intercessione, la grazia (esporre), che ardentemente desidero.
3 Gloria al Padre

INVOCAZIONE A SAN PIO

O Padre Pio, luce di Dio,
prega Gesù e la Vergine Maria per me
e per tutta l'umanità sofferente. Amen.
                                                                           (3 volte)

PREGHIERA A SAN PIO
(di Mons. Angelo Comastri)

Padre Pio, tu sei vissuto nel secolo dell'orgoglio e sei stato umile. 
Padre Pio tu sei passato tra noi nell'epoca delle ricchezze 
sognate, giocate e adorate:e sei rimasto povero.
Padre Pio, accanto a te nessuno sentiva la voce: e tu parlavi con Dio;
vicino a te nessuno vedeva la luce: e tu vedevi Dio. 
Padre Pio, mentre noi correvamo affannati, 
tu restavi in ginocchio e vedevi l'Amore di Dio inchiodato ad un legno, 
ferito nelle mani, nei piedi e nel cuore: per sempre! 
Padre Pio, aiutaci a piangere davanti alla croce, 
aiutaci a credere davanti all'Amore, 
aiutaci a sentire la Messa come pianto di Dio, 
aiutaci a cercare il perdono come abbraccio di pace, 
aiutaci ad essere cristiani con le ferite 
che versano sangue di carità fedele e silenziosa: 
                                                                come le ferite di Dio! Amen.  

lunedì 16 settembre 2013

il Signore è libertà.


Buon pomeriggio,
il Santo Padre spesso ribadisce il concetto di Liberà di ogni persona anche nel seguire il Signore.
Molti pensano purtroppo che seguire Gesù, la chiesa, Dio significhi essere incatenati a qualcosa, dover seguire delle regole e guai a sgarrare tagliando cosi quel legame che ogni uomo ha con il suo sentirsi libero.
Onestamente lo credevo anche io quando mi ero allontanata dalla chiesa, non mi sentivo libera, mi stava tutto stretto quindi per me essere cattolica significava tutto fuorchè essere libera...
Errore madornale!!!
Non avevo assolutamente capito nulla! E questo pensiero è la conseguenza del non aver vissuto a pieno la mia fede, averla vissuta in modo superficiale e basandomi su ciò che gli altri mi inculcavano in testa per sminuire il cattolicesimo e il seguire Gesù.
Gesù è libertà più profonda, possiamo decidere noi della nostra vita e nonostante siamo legati a Lui, ci lascia liberi di agire come meglio crediamo sostenendoci in qualsiasi caso, aiutandoci a capire.
Se capita di metterlo da parte, o lasciarlo, Lui ci sta vicino ma allo stesso tempo ci lascia liberi di pensare aspettandoci, come un padre amorevole attende il proprio figlio magari seduto sul divano di casa.
Il Signore ci lascia liberi di sbagliare con la nostra testa e ci accoglie quando corriamo da Lui disperati dopo aver commesso un errore, e ci aiuta quando ne abbiamo bisogno spesso anche se non glie lo chiediamo ma ci lancia dei segnali.
Diciamo che il concetto non è semplice ma va vissuto per capirlo, anche quelle che vengono considerate "privazioni", se comprese a pieno non lo sono ci rendono invece liberi, non schiavi!
Cosa che invece sta facendo la società odierna con i loro canoni di bellezza, stereotipi, se non sei come impone la società allora sei fuori, quello è essere schiavi e una volta compreso ciò ti rendi conto che il Signore è pura libertà perchè ci ama sempre per ciò che siamo, è quell'amore incondizionato che va oltre ogni limite.
Un abbraccio a tutti e che il Signore vi benedica e vi protegga sempre.

giovedì 12 settembre 2013

Significato del nome di Maria.


Buongiorno,
oggi ricorre la festa del Santissimo nome di Maria, la madre per eccellenza, colei che dovrebbe essere per noi un esempio di amore di madre da seguire.
Non voglio dilungarmi troppo a riguardo ma solo condividere con voi una pezzo del sito santi&beati che ho trovato decisamente interessante.
a voi la lettura:

<<Nella storia dell'esegesi ci sono state diverse interpretazioni del significato del nome di Maria:
1) "AMAREZZA"
questo significato e` stato dato da alcuni rabbini: fanno derivare il nome MIRYAM dalla radice MRR = in ebraico "essere amaro". Questi rabbini sotengono che Maria, sorella di Mose`, fu chiamata cosi` perche', quando nacque, il Faraone comincio` a rendere amara la vita degli Israeliti , e prese la decisione di uccidere i bambini ebrei.
Questa interpretazione puo` essere accettata da noi Cristiani pensando quanto dolore e quanta amarezza ha patito Maria nel corredimerci:
[Lam. 1,12] Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c'e` un dolore simile al mio dolore...
Inoltre il diavolo, di cui il Faraone e` figura, fa guerra alla stirpe della donna, rendendo amara la vita ai veri devoti di Maria, che, per altro, nulla temono, protetti dalla loro Regina.
2) "MAESTRA E SIGNORA DEL MARE"
Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MOREH (ebr. Maestra-Signora) + YAM (= mare): come Maria, la sorella di Mose`, fu maestra delle donne ebree nel passaggio del Mar Rosso e Maestra nel canto di Vittoria (cf Es 15,20), cosi` "Maria e` la Maestra e la Signora del mare di questo secolo, che Ella ci fa attraversare conducendoci al cielo" (S.Ambrogio, Exhort. ad Virgines)
Altri autori antichi che suggeriscono questa interpretazione: Filone, S. Girolamo, S. Epifanio.
Questo parallelo tipologico tra Maria sorella di Mose` e Maria, madre di Dio, e` ripreso da Ps. Agostino, che chiama Maria "tympanistria nostra" (Maria sorella di Mose` e la suonatrice di timpano degli Ebrei, Maria SS. e` la tympanistria nostra, cioe` dei Cristiani: il cantico di Mose` del N.T sarebbe il Magnificat, cantato appunto da Maria: questa interpretazione e` sostenuta oggi dal P. Le Deaut, uno dei piu` grandi conoscitori delle letteratura tergumica ed ebraica in genere: secondo questo autore, S. Luca avrebbe fatto volontariamente questo parallelismo.
3) "ILLUMINATRICE, STELLA DEL MARE"
Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da: prefisso nominale (o participiale) M + 'OR (ebr.= luce) + YAM (= mare): Cosi` S. Gregorio Taumaturgo, S. Isidoro, S. Girolamo (insieme alla precedente)
Alcuni autori ritengono che S. Girolamo in realta` non abbia interpretato il nome come "stella del mare", ma come "stilla maris", cioè: goccia del mare.
La presenza della radice di "mare" nel nome di Maria, ha suggerito diverse interpretazioni e/paragoni di Maria con il "mare":
Pietro di Celles (+1183) Maria = "mare di grazie": di qui Montfort riprende: "Dio Padre ha radunato tutte le acque e le ha chiamate mare, ha radunato tutte le grazie e le ha chiamate Maria" (Vera Devozione, 23).
Qohelet 1,7: "tutti i fiumi entrano nel mare"; S. Bonaventura sostiene che tutte le grazie (= tutti i fiumi) che hanno avuto gli angeli, gli apostoli, i martiri, i confessori, le vergini, sono "confluite" in Maria, il mare di grazie.
S.Brigida: "ecco perche` il nome di Maria e` soave per gli angeli e terribile per i demoni"
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Ave maris stella, Dei Mater alma, atque semper virgo, felix coeli porta...
Questo inno sembra una meditazione sul nome di Maria, in rapporto a Maria sorella di Mosè:
"Ave maris stella" (cf significato 3); "Dei Mater ALMA atque semper virgo": Maria, sorella di Mose`, viene chiamata in Es 2,8, `ALMAH = "vergine" e, etimologicamente "nascosta"; "felix coeli porta", cioe` "maestra del mare" di questo secolo che Ella ci fa attraversare (cf. significato 2)
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4) PIOGGIA STAGIONALE
Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MOREH (ebr. PRIMA PIOGGIA STAGIONALE)
Maria e` considerata come Colei che manda dal cielo una "pioggia di grazia" e "pioggia di grazia essa stessa".
Questa interpretazione, che C. A Lapide attribuisce a Pagninus, viene in parte ripresa da S. Luigi di Montfort nella Preghiera Infuocata: commentando Ps. 67:10 "pluviam voluntariam elevasti Deus, hereditatem tuam laborantem tu confortasti" (Una pioggia abbondante o Dio mettesti da parte per la tua eredita`), il Montfort dice:
"[P.I. 20] Che cos'e`, Signore, questa pioggia abbondante che hai separata e scelta per rinvigorire la tua eredita` esausta? Non sono forse questi santi missionari, figli di Maria tua sposa, che tu devi scegliere e radunare per il bene della tua Chiesa cosi` indebolita e macchiata dai peccati dei suoi figli?"
Maria, pioggia di grazie, formera` e mandera` sulla terra una pioggia di missionari
5) ALTEZZA
Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MAROM (ebr. ALTEZZA, EXCELSIS): questa ipotesi e` sostenuta, tra gli antichi dal Caninius, e, tra i moderni, da VOGT, soprattutto in base alle recenti scoperte dei testi ugaritici, che hanno permesso la comprensione di molte radici ebraiche.
Luca 1:78 per viscera misericordiae Dei nostri in quibus visitavit nos oriens EX ALTO
questo versetto, in base al testo greco e alla retroversione in ebraico, puo` essere tradotto:
ci ha visitati dall'alto un sole che sorge: Cristo e` il sole che sorge che viene dall'alto (il Padre)
oppure
ci ha visitati un sole che sorge "dall'alto" = da Maria
***

Di tutti queste ipotesi, qual e` quella giusta? forse la Provvidenza ci ha lasciato nel dubbio perche' nel nome di Maria possiamo trovare nel contempo tutti i significati che l'analogia della fede ci suggerisce.
Autore: Don Alfredo Morselli>>

Che il Signore vi benedica.

martedì 10 settembre 2013

Cristiani senza timore, senza vergogna e senza trionfalismo.



Buon pomeriggio,
oggi ho letto un'omelia di Papa Francesco riguardo le categorie di cristiani ed effettivamente ho riscontrato che sono più che veritiere ma capita spesso anche di incontrarli, oltre al fatto che io stessa tempo fa rientravo in una di queste categorie.
I cristiani sono chiamati ad annunciare Gesù senza timore, senza vergogna e senza trionfalismo.Papa Francesco
Senza timore, poichè non si deve avere timore del Signore perchè è risorto veramente! questa categoria dice il Santo Padre è come se avesse paura della Resurrezione e quindi si fermasse a ciò che Gesù ha fatto prima evitando quindi una parte fondamentale della nostra fede ovvero il fatto che sia morto e risorto per noi.
Senza vergogna, si!! perchè non dobbiamo vergognarci di ciò in cui crediamo? perchè dire di credere in Gesù a bassa voce, in modo titubante o addirittura non dire nulla? sarebbe come non credere, voltargli le spalle.
Senza trionfalismo, ovvero senza esagerare e ostentare la propria fede e il proprio amore verso Gesù Cristo. Dietro l'eccesso si può nascondere titubanza e mancanza di sicurezza nel percorso di fede, si deve far vedere all'esterno di più di ciò in cui si crede.
Quindi in sostanza di deve essere cristiani semplici, l'essere cristiani, il seguire e amare Cristo deve venire dal cuore senza timore di ciò che ci aspetta, senza vergognarci di farlo vedere e di esternarlo ma allo stesso tempo senza trionfalismi ma in modo semplice e spontaneo.

“La nostra fede, la fede nel Risorto: quello vince il mondo! Andiamo verso di Lui e lasciamoci, come questi malati, toccare da Lui, dalla sua forza, perché Lui è con le ossa e con la carne, non è un’idea spirituale che va… Lui è vivo. E’ proprio Risorto. E così ha vinto il mondo. Che il Signore ci dia la grazia di capire e vivere queste cose”.
Che il Signore vi benedica e protegga sempre.










lunedì 9 settembre 2013

Una, santa, cattolica e apostolica.

Buon pomeriggio,
oggi ho ripreso la lettura del libro "Vivere l'anno della fede" e vorrei condividere con voi un piccolissimo pezzetto riguardo "una, santa, cattolica e apostolica" , la spiegazione è breve e nelle pagine di seguito c'è la spiegazione più ampia ma per ora condivido con voi questo piccolo pezzo:

"<<Questi quattro attributi, legati inseparabilmente tra di loro, indicano tratti essenziali della Chiesa e della sua missione.La Chiesa non se li conferisce da se stessa; è Cristo che, per mezzo dello Spirito Santo, concede alla Chiesa di essere una, santa, cattolica e apostolica>> (CCC 811).
Anche se queste caratteristiche, presenti nel Simbolo di fede, oggi vengono spesso lette alla luce del loro contrario, secondo la sensibilità odierna, più attenta alle dimensioni storiche della Chiesa: la Chiesa è santa, ma è anche peccatrice; è una, ma si presenta divisa; è cattolica, ma è sempre percorsa da tentazioni involutive e settarie; è apostolica, ma che cosa significa propriamente apostolica?
Come afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica, questi attributi vengono conferiti alla Chiesa come doni non per la sua gloria terrena, ma perche il mondo creda e, credendo, si salvi.
E' la salvezza stessa di Dio a richiedere che il suo disegno sia unitario (da qui l'unità); che sia un disegno che renda visibile la natura intima di Dio (da qui la santità) e abbracci l'intera storia umana e l'intero cosmo (da qui la cattolicità); e che tale disegno permanga integro e vivo fino alla fine dei tempi e sia immune da impoverimenti, da falsificazioni, da riduzioni sostanziali che possano pregiudicare la definitività e l'assolutezza della nuova alleanza (da qui l'apostolicità)."

le spiegazioni specifiche sono parecchio lunghe ma decisamente interessanti, soprattutto riguardo la parola "Santa" e a riguardo vi riporto anche una frase di Benedetto XVI detta alla GMG 2005 a Colonia:
"In fondo, è consolante il fatto che esista la zizzania nella Chiesa. Cosi, con tutti i nostri difetti possiamo tuttavia sperare di trovarci ancora nella sequela di Gesù, che ha chiamato proprio i peccatori".

Buon proseguimento di giornata!
Che il Signore vi protegga.

domenica 8 settembre 2013

Preghiamo per la pace.

Buon pomeriggio,
stranamente scrivo di domenica ma ne approfitto qualche minuto.
Ieri c'è stata la giornata di digiuno per la pace nel mondo indetta dal Santo Padre Papa Francesco.
Siamo in un periodo molto critico per quanto riguarda la pace poichè sta rischiando di essere estromessa dalle nostre vite.
Non mi sono mai interessata molto di politica ma ultimamente cerco di aggiornarmi riguardo la Siria e le cose che leggo non mi piacciono affatto.
Proprio poco fa ho letto un titolo agghiacciante "Putin chiama, la Cina risponde, tutti pronti per la terza guerra mondiale" e devo dire che mi si è gelato il sangue, la situazione è veramente critica e la preghiera e il digiuno possono ancora cambiare le cose.
Purtroppo non tutti comprendono l'importanza di questi gesti, l'importanza del digiuno che serve a purificarci e a metterci in maggior connessione con Dio e la preghiera che è fondamentale per dialogare con Dio.
Il libero arbitrio che ci ha donato purtroppo porta alcuni a sostituirsi a Dio pensando di poter fare tutto a modo proprio e in questo caso pensando che la pace possa avvenire con la guerra, ragionamento completamente fuori da ogni concezione logica.
Come si può pretendere di ottenere la pace con le armi, uccidendo degli innocenti e avendo odio nel cuore??
La pace parte dal cuore e in questo modo dal cuore attraverso la preghiera arriva a Dio che ci aiuta a renderla parte della nostra vita.
Quindi non smettiamo mai di pregare per entrare in comunione con il Signore!
Di seguito un interessante video di Padre Innocenzo Gargano che ci aiuta a riflettere sul digiuno.
Buona visione e che il Signore vi benedica.
Santa domenica!








giovedì 5 settembre 2013

Umiltà...tanto difficile.

Buon pomeriggio,
il tema di oggi è decisamente complesso ovvero l'umiltà.
Più volte il Santo Padre ultimamente ha esortato all'umiltà, al prodigarsi verso gli altri, ad essere piccoli piccoli per poter arrivare realmente a Dio.
L'umiltà è fondamentale nel nostro essere cristiani, senza di essa non potremmo vivere la confessione, l'eucarestia, aiutare il prossimo e pregare.
Per vivere la confessione in modo sincero si deve umilmente chiedere perdono dei propri peccati pentendosi con il cuore; nell'eucarestia si deve chinare il capo di fronte al corpo di Cristo per poterlo ricevere e accogliere; aiutare il prossimo senza volerci sentire superiori; pregare anche per chi secondo noi non lo "merita"  e anche per chi ci ha fatto del male.
Ma l'umiltà riguarda molto più di ci che crediamo anche nella vita di tutti i giorni dove non pensiamo ci possa essere di mezzo il mettere in pratica la fede.
Il "vantarsi" di qualcosa che è stato fatto o che si è raggiunto.
Può sembrare una cosa banale ma ho notato che non lo è poi cosi tanto e ho ragionato anche con comportamenti vissuti proprio da me come mamma e dai parenti nell'elogiare (forse troppo) certi traguardi dei miei figli.
Allo stesso tempo però non ci si deve vergognare anche di dire ciò che non va e quindi essere umili e ammettere "sconfitte" ed "errori" non solo a noi stessi ma anche agli altri.

“L’umiltà è la madre di molte virtù, perché da essa nascono l’obbedienza, il timore, il rispetto, la pazienza, la modestia, la mansuetudine e la pace. Chi è umile obbedisce facilmente a tutti, teme di offendere tutti, mantiene la pace con tutti, si mostra affabile verso tutti, sta soggetto a tutti, non offende, né disgusta alcuno, non fa caso alle ingiurie che gli rivolgono, vive allegro e contento ed in una grande pace”. (S. Tommaso da Villanova)

Ho notato questa cosa in me e sto cercando di migliorarla il più possibile anche se ci vorrà tempo e cercherò anche di farlo notare a chi mi sta intorno ovviamente nel modo corretto e non come una critica ma come un aiuto per migliorarsi.
Appena ne avrò l'occasione vedrò di parlarne anche con mia suocera che tende un pò troppo a vantarsi con le sorelle dei miei figli sopratutto con una che ha il nipote con non pochi problemi nel relazionarsi etc...tende spesso a sottolineare certi atteggiamenti che ovviamente portano sua sorella a stare male emotivamente...
Cerchiamo di stare attenti a ciò che diciamo e a chi lo diciamo, prima di esporre qualcosa dovremmo chiederci se potrebbe fare del male a qualcuno, oppure si potrebbe modificare l'impostazione della frase esprimendo un concetto senza per forza elevarsi a superiori o cose del genere.
Umiltà è chiedere perdono per delle frasi sbagliate, anche se ciò è stato involontario.
Non voglio dilungarmi troppo quindi vi lascio con due frasi di Santi riguardo l'umiltà.

“L’umiltà è necessaria non solo per acquistare le virtù, ma anche per salvarsi. Poiché la porta del Cielo, come disse Gesù, è tanto stretta che non ammette se non i piccoli”. (S. Bernardo)

“L’umiltà è il fondamento di tutte le virtù, e nelle anime dove essa non è presente, non vi può essere nessun’altra virtù, se non di pura apparenza. Allo stesso modo, l’umiltà è la disposizione più propria per ricevere tutti i doni celesti. È tanto necessaria per raggiungere la perfezione, e tra tutte le vie per arrivare alla perfezione la prima è l’umiltà, la seconda è l’umiltà, la terza è l’umiltà”. (Sant’Agostino)


Buon proseguimento di giornata e che il Signore vi protegga.



lunedì 2 settembre 2013

Perdono o non perdono? Questo è il problema...


Buon pomeriggio,
oggi mi sono imbattuta in una frase San Francesco d'Assisi che mi ha portata ad alcune riflessioni, ovvero il PERDONO.
La frase è la seguente:

"E' nel dare che si riceve, perdonando che si è perdonati."

Lasciando da parte la prima parte della frase, preferisco concentrarmi sulla seconda, ovvero "è perdonando che si è perdonati".
Perdonare è qualcosa di decisamente difficile anche se dipende molto dalla situazione, per quanto mi riguarda ho imparato che portare rancore e non perdonare è qualcosa che non fa per me, rovina solo la vita della persona che prova questi sentimenti e non risolve nulla.
Perchè non dovrei perdonare? perchè devo provare questo sentimento cosi negativo e renderlo parte della mia vita? di certo non è la persona che mi ha causato quel sentimento che ci perde ma sono io.
Credo che a chiunque nella vita sia capitato di avere a che fare con persone che possano averci fatto un torto, o ci abbiano fatto del male portandoci a provare rancore, o addirittura odio (sentimento orribile) e che ci hanno fatto dire "mi dispiace ma questo non lo perdono".
Anche da bambini quando magari ci prendono in giro per qualcosa etc lo si dice ma da piccoli è ben diverso anche se è meglio insegnare ai propri figli a perdonare sempre e fin dalla tenera età.
C'è da dire che perdonare non significa dimenticare e cancellare tutto ciò che è accaduto ma rivalutare e nonostante tutto pregare anche per chi ci ha fatto del male.
Un esempio personale è la situazione che ho con mio padre, da qualche anno ha una nuova compagna e da quando sta con lei ha praticamente eliminato me e mio fratello dalla sua vita, io sono riuscita ancora a vederlo soprattutto dopo aver saputo che aveva avuto un infarto ma la sua frase è stata "se non accettate la mia compagna allora non vedrete più nemmeno me", trovo questa frase assurda, gli abbiamo spiegato che non è che non la accettiamo ma da quando sta con lei è cambiato, le poche volte che l'ho visto doveva esserci anche lei, se lei era al lavoro non potevamo vederci... fattostà che non lo vedo da 1 anno e 4 mesi.
All'inizio non la sopportavo appunto per questa conseguenza, poi piano piano ho capito che il non volerle perdonare il fatto che mio padre si è allontanato (oltre a non essere dl tutto colpa sua avendo anche mio padre una volontà propria) portava solo conseguenze a me poichè mi logorava e non mi rendeva serena.
Quindi ho perdonato entrambi, scrivo messaggi a mio padre per gli auguri, l'ho avvisato di vari eventi, invitato più volte a casa nostra ma senza successo, rispondeva ma in quanto a vederci non dava mai una risposta.
Conosce di vista la mia prima figlia, mentre non sa nemmeno che faccia abbiano il mio secondo figlio e la figlia di mio fratello.
Il perdono porta al perdono, chissà che magari in futuro anche mio padre si decida a perdonare anche noi per ciò che lui crede abbiamo fatto di male (ovvero non accettare del tutto la compagna) vedendo che nonostante tutto continuiamo a cercarlo e a renderlo partecipe della nostra vita...
Più volte mi è stato detto che altre al mio posto avrebbero chiuso ogni contatto, io non ce la faccio, è mio padre e mi manca immensamente, in certi momenti ho bisogno di lui ma non posso obbligarlo ad esserci se non vuole... nel mio piccolo faccio il possibile e spero ancora.
Ci sono state anche altre occasioni più "piccole" ma che mi hanno portata anche a perdonare cose ben più "gravi" evitando di portare rancore.
Prendiamo esempio dal Signore, lui è la nostra guida e il nostro punto di riferimento per capire cosa è il perdono e tutti i benefici.
Ovviamente non possiamo pretendere che ciò possa avvenire da un giorno all'altro e alla prima occasione, ci può volere tempo ma l'importante è arrivarci.
Che il Signore vi benedica!

venerdì 30 agosto 2013

Da un tweet del nostro Papa..


Buon pomeriggio,
oramai sono banale a scrivere sempre a quest'ora, ma probabilmente per me è l'ora dell'ispirazione che dovrà cambiare fra 3 settimane quando la mia bimba inizierà a pieno regime con l'asilo (la prima settimana è fino alle 11, la seconda fino alle 13 e dalla terza fino alle 16).
Volevo parlare dei genitori oggi ma dopo aver letto un tweet di Papa Francesco tramite un'amica su facebook, preferisco parlare di quello.

“L’amore di Dio non è qualcosa di vago, di generico; l’amore di Dio ha un nome e un volto: Gesù Cristo”

Frase stupenda e che ci deve mettere tanta sicurezza, quella sicurezza che deve alimentare ancor di più la nostra fede.
Alcuni pensano che ciò in cui crediamo sia solo qualcosa letto su un grande libro scritto tantissimo tempo fa da uomini, ebbene si, la nostra fede si basa su quello ma abbiamo anche la certezza che ciò che è stato scritto è reale, scritto da persone ispirate da Dio e lo è perchè Gesù si è fatto uomo, è sceso in mezzo a noi ed è morto per noi.
E' morto per noi! per salvarci! se quello non è amore allora come si può definire?
Nei momenti di sconforto alcuni arrivano a pensare che il Signore non li ama perchè soffrono, devono affrontare delle prove durissime e di certo non li biasimo, chi per esempio perde un figlio credo sia la tragedia più grossa che si possa sopportare e arrivare a pensare ciò è anche normale se si è sommersi dal dolore (non so come potrei reagire a tale cosa ed è meglio non pensarci) ma pensiamo che il Signore ci ama, ci è vicino anche in questi momenti..
In un libro sugli angeli lessi due frasi stupende, la prima era:

"A volte, le situazioni avverse sono necessarie per consentire alle persone di dare un nuovo corso alla loro vita. I miracoli accadono sempre, il problema è che non ce ne rendiamo conto".

Mentre la seconda frase molto più importante e significativa era:

"Dio sente tutto quello che accade a ogni singolo uccello e lo stesso vale per noi:quando succede qualcosa che ci causa dolore, noi sentiamo solo una parte di quel dolore. Il resto lo sente Dio e lo allontana da noi".

Immaginate quanto ci ama Dio e come dimostrazione ci ha mandato Gesù, la prova concreta che è la via per la salvezza e la gioia.
Non mi voglio dilungare troppo anche se è un concetto molto interessante e dal quale si possono trarre molti spunti e riflessioni che spero di fare in seguito.
Che il Signore vi benedica e protegga e nel caso non riesco a passare auguro un sereno fine settimana.

giovedì 29 agosto 2013

Educazione religiosa.


Buon tardo pomeriggio,
ero indecisa se scrivere oggi poi ragionando su tema dei figli (lunedi la mia prima bimba inizia il primo anno di asilo) credo che un piccolo accenno riguardo l'educazione dei figli oggi ci vuole.
Come poter insegnare ai nostri figli la fede cattolica? quale è il metodo migliore??
L'ESEMPIO!!
Esatto, una cosa semplicissima e spontanea, il semplice esempio che viene dal cuore e dalla nostra immensa e reale fede vissuta in ogni attimo con gioia.
Sono cresciuta in una famiglia che la fede la viveva "perchè lo fanno tutti", andava a messa solo a Natale e Pasqua e obbligava me e mio fratello invece ad andarci ogni settimana.
Se i genitori per primi non vanno a messa, come possono i figli vivere bene la fede e a non vederla come un obbligo e soprattutto quasi priva di significato?
Io nonostante tutto ci andavo abbastanza volentieri, partecipavo alle recite, cantavo nel coro della chiesa, poi una volta cresciuta e introno ai 13 anni ho abbandonato tutto appunto perchè non avevo alla base qualcosa di reale e solido che potesse farmi mantenere la fede salda.
Continuando comunque a studiare il cattolicesimo per conto mio sono passati molti anni e con il tempo mi sono costruita da sola le basi per una fede salda e che viene dal cuore, nonostante percorsi religiosi molto diversi hanno fatto parte della mia vita.
Anche i genitori di mio marito nonostante l'esempio non gli hanno trasmesso quella fede salda, allora perchè nonostante l'esempio in casa e il loro andare a messa ogni settimana non hanno trasmesso nulla ai figli?
Perchè era un "esempio vuoto" loro hanno molta fede ma non la sanno trasmettere e quindi hanno imposto la loro fede senza entusiasmo dicendo che se non andavano a messa era sbagliato, era peccato etc, ma non hanno mai spiegato che andare a messa è un incontro con il Signore, e attraverso l'eucarestia siamo un tutt'uno con Lui, che la fede è gioia immensa e non tristezza e un "dovere vuoto".
Queste cose le ho capite con il tempo e anche mio marito poichè stiamo facendo un percorso insieme, avendo riscoperto la gioia dell'incontro con Cristo, la gioia di essere cristiani, la gioia della preghiera che speriamo di trasmettere ai nostri figli anche se ora sono ancora piccoli.
Il pregare con i figli con il sorriso, spiegare loro che il Signore è misericordioso e non ci abbandona mai, che nonostante i nostri sbagli ci è sempre accanto per aiutarci a rialzarci anche nei momenti peggiori.
Non a caso abbiamo comunque scelto un asilo cattolico per la piccola, la fede deve principalmente essere trasmessa in casa ma ci deve anche essere un supporto esterno come in questo caso la scuola dell'infanzia a base cattolica per poter proseguire anche fuori casa ciò che noi le stiamo già trasmettendo.
Non mi dilungo ma tornerò sull'argomento a breve.
Che il Signore vi benedica.

mercoledì 28 agosto 2013

Perdita di una persona cara.

Buon pomeriggio,
questo argomento preferivo esporlo una volta sola ma avendo appena letto un pezzo di Sant'Agostino riguardo la morte ne approfitto per scrivere un piccolo pensiero.
5 mesi fa ho perso improvvisamente mia nonna, aveva 80 anni e pensavamo sarebbe vissuta ancora molto ma non è stato cosi, portata in ospedale un sabato mattina per dei banalissimi esami del sangue è morta dopo poco più di 24 ore e ancora non ne sappiamo il motivo.
Ricoverata per accertamenti, già la sera l'ho dovuta imboccare io, cosa assurda dato che viveva la sola e fin dalla mattina stessa si era vestita e fatto colazione da sola.
Dopo innumerevoli solleciti per vedere un medico alle 20.00 della domenica  ce la spostano in terapia intensiva, alle 21 ci dicono che è grave non si sa per quale motivo, e ci dicono di andare a casa...
A mezzanotte ci chiamano che è in coma e sta per morire, alle 00.15 sono già in ospedale a tenerle la mano e poco dopo arrivano anche mio fratello e mia madre... alle 2.05 è morta...
Per quelle due ore ho detto ave maria e padre nostro all'infinito, a rotazione senza sosta, non ho chiesto che guarisse, ho chiesto che fosse fatta la volontà di Dio e in questo caso anche quella di mia nonna.
Ha sempre detto che il giorno che fosse entrata in ospedale ne sarebbe uscita  in una bara ed è ciò che è successo, lei lo sapeva, se lo sentiva, aveva accanto le 3 persone che amava di più, ha riconosciuto i miei figli poche ore prima e ora si trova con il marito che tanto amava e che l'ha resa vedova a soli 49anni.
Ne ha passate tante nella vita,ha sofferto molto e penso che non meritava di morire ora, solo 2 settimane dopo è nata la 3°nipotina (figlia di mio fratello) e la voleva tanto vedere.... anche se l'unica cosa che mi rincuora è il fatto che non si sia resa conto e non abbia sofferto.
Non ce l'ho affatto con il Signore, da un lato credo che sia stato lui a "suggerire" a mia madre di portarla in ospedale altrimenti magari avrebbe rischiato di morire in casa da sola, poi non smetterò mai di ringraziarlo per averci dato la possibilità di starle accanto fino all'ultimo respiro, le abbiamo tenuto la mano fino alla fine, pregando per lei e spero abbia sentito la nostra presenza e tutto il nostro immenso amore.
Mi manca immensamente e ancora non mi rendo conto che non potrò più abbracciarla, non mi chiamerà più con le sue telefonate infinite dove mi ripeteva sempre che era felice che le assomigliassi tanto e mi ringraziava ogni volta perchè l'anno scorso nonostante fossi incinta ho voluto assistere alla tumulazione di mio nonno nonostante non lo avessi conosciuto..
Ultimamente andavo poco a trovarla ma con i due bimbi piccoli, il secondo nato ad ottobre prematuro e con il freddo che faceva non uscivo mai di casa e ora ho mille rimpianti ma non si può tornare indietro.
Anche queste perdite, nonostante fanno immensamente male, ci devono avvicinare ancora di più al Signore; ora penso che è con Lui, con mio nonno ed è felice, ci è accanto e ci protegge.
Nei momenti peggiori, in cui mi manca di più leggo un pezzo di Sant'Agostino che mi ha consigliato un'amica.


La morte non è niente. Sono solamente passato dall'altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. 
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
 Quello che eravamo prima l'uno per l'altro lo siamo ancora. 
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo 
affettuoso che hai sempre usato. 
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste.
 Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. 
Prega,sorridi, pensami! 
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d'ombra o di tristezza. 
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: 
è la stessa di prima, c'è una continuità che non si spezza.
 Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente,
Solo perché sono fuori dalla tua vista? 
Non sono lontano, sono dall'altra parte, proprio dietro l'angolo. 
Rassicurati, va tutto bene. 
Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. 
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.

martedì 27 agosto 2013

Santa Monica.



Oggi si celebra la memoria di Santa Monica, madre di Sant'Agostino, patrona delle donne sposate, delle madri e delle vedove.
Un grande esempio di madre e moglie, chiediamo di poter essere come lei nella fede e nella perseveranza che con la preghiera e l'esempio possiamo trasmettere ai nostri figli la fede nel Signore.

Nacque a Tagaste, antica città della Numidia, nel 332. Da giovane studiò e meditò la Sacra Scrittura. Madre di Agostino d'Ippona, fu determinante nei confronti del figlio per la sua conversione al cristianesimo. A 39 anni rimase vedova e si dovette occupare di tutta la famiglia. Nella notte di Pasqua del 387 poté vedere Agostino, nel frattempo trasferitosi a Milano, battezzato insieme a tutti i familiari, ormai cristiano convinto profondamente. Poi Agostino decise di trasferirsi in Africa e dedicarsi alla vita monastica. Nelle «Confessioni» Agostino narra dei colloqui spirituali con sua madre, che si svolgevano nella quiete della casa di Ostia, tappa intermedia verso la destinazione africana, ricevendone conforto ed edificazione; ormai più che madre ella era la sorgente del suo cristianesimo. Monica morì, a seguito di febbri molto alte (forse per malaria), a 56 anni, il 27 agosto del 387. Ai figli disse di seppellire il suo corpo dove volevano, senza darsi pena, ma di ricordarsi di lei, dovunque si trovassero, all'altare del Signore. (Avvenire)
Patronato: Donne sposate, Madri, Vedove
Etimologia: Monica = la solitaria, dal greco
Martirologio Romano: Memoria di santa Monica, che, data ancora giovinetta in matrimonio a Patrizio, generò dei figli, tra i quali Agostino, per la cui conversione molte lacrime versò e molte preghiere rivolse a Dio, e, anelando profondamente al cielo, lasciò questa vita a Ostia nel Lazio, mentre era sulla via del ritorno in Africa. 

lunedì 26 agosto 2013

Pregare solo per chiedere?


Buon pomeriggio,
oggi voglio parlare della preghiera, cercherò di essere piuttosto sintetica ma allo stesso tempo esprimere al meglio questo concetto.
Nel dizionario si trova la definizione di preghiera: "rivolgersi a Dio o ad altre figure sacre con la mente o con parole, al fine di implorarne l'aiuto".
Stando alla definizione quindi si dovrebbe pregare solo con il fine di implorare Dio o altre figure (anche i Santi), per chiedere qualcosa.
Siamo abituati a ciò, di solito preghiamo per i nostri cari, perchè magari un colloquio possa andare bene, oppure per la salute e cose del genere e cosi infatti ce lo dice Dio nella Bibbia
"Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Poichè tutti coloro che chiedono riceveranno, tutti coloro che cercano troveranno, a tutti coloro che bussano verrà aperto."(Matteo. 7,7-11)
Io stessa prego principalmente per i miei figli, la mia famiglia, perchè il Signore ci aiuti e guidi nella fede oltre che chiedere la grazia di poter vedere crescere i miei figli, ma ad un certo punto mi sono sentita quasi a disagio perchè mi sono resa conto che continuavo a chiedere ma non ringraziavo mai il Signore per tutto ciò che faceva per me.
Dopo averci pensato e realizzato che effettivamente capitava raramente che ringraziassi il Signore, ho stabilito che ogni sera prima di andare a letto pregherò per ringraziarLo della giornata trascorsa indipendentemente che essa sia stata positiva o negativa.
Pregare non significa solo chiedere ma anche ringraziare, e lodare! Ci sono infatti delle preghiere di ringraziamento e lode, oppure semplicemente attraverso il cuore pichè una persona può pregare quanto vuole con "formule" già pronte ma se non sono recitate con il cuore e con fede servono a poco e niente.
La preghiera deve essere sincera, sentita nel profondo, non semplicemente detta per abitudine o per obbligo poichè si disperderebbero nel nulla e non arriverebbero a Dio.
Si può pregare in qualsiasi momento poichè non è necessario recitarle ad alta voce ma anche in silenzio, quel silenzio che può essere più potente di un amplificatore acceso al massimo.
Quindi ricordatevi ogni giorno di ringraziare e lodare il Signore per ogni attimo che viviamo, sia nel bene che nel male.

Che il Signore vi benedica e protegga sempre!

mercoledì 21 agosto 2013

Cristiani ogni istante.


Non possiamo essere cristiani part-time – scrive il Pontefice - Se Cristo è al centro della nostra vita, Lui è presente in tutto ciò che facciamo”. Papa Francesco

Da queste parole saltano alla mente svariate riflessioni riguardo la fede nella vita quotidiana, i ha la tendenza ad essere o definirsi cristiani solo per aver ricevuto il battesimo quando poi non si fa nulla per dimostrarlo nella vita, oppure si pensa di essere cristiani solo perchè si va a messa e una volta fuori dalla chiesa Cristo non esiste più.

Gesù deve essere parte integrante della nostra vita in ogni attimo, in ogni azione che facciamo e in ogni pensiero.
Solo cosi possiamo essere cristiani veri, reali, che trasmettono la fede in famiglia ma anche a chi incontriamo e tutto ciò con la gioia nel cuore.
Un'altra frase del sommo Pontefice si deve ricollegare a questa, ovvero quando dice che non si può essere cristiani "tristi" ed ha perfettamente ragione.
Credere nel Signore, avere fede e vivere da cristiano, credere nella sua infinita misericordia, che senso ha tutto ciò se si è tristi? come si può credere in tutto ciò e non gioire?
Tutto si può trasmettere con gioia perchè il Signore ci è accanto e anche nei momenti difficili non ci abbandona, aiutandoci a portare la nostra croce.
Che bello sarebbe se anche altri lontani dalla fede vedendo la nostra felicità nell'amare Cristo cambiassero strada e iniziassero a seguire il nostro esempio? iniziassero a pensare "caspita come è contenta/o di seguire Gesù, chissà come sarebbe bello se anche io fossi cosi.."
Cerchiamo di impegnarci nel trasmettere la gioia della fede, e ciò non può avvenire se siamo cristiani part-time ma solo se lo siamo ogni istante e non ci limitiamo a pregare il Signore ma soprattutto a ringraziarlo ogni giorno per ciò che fa per noi.
Ringraziarlo appena svegli in altri momenti della giornata e la sera prima di addormentarci per la giornata appena trascorsa.

"L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore......"


Buona serata e che il Signore vi benedica.

martedì 20 agosto 2013

Tempo con i figli.


Buon tardo pomeriggio,
stamattina mi soni dedicata alla mia bimba (3 anni e 3 mesi), abbiamo lasciato a casa marito e piccolo e abbiamo fatto un'uscita solo noi due, cosa che non facevamo da molto tempo.
Con l'arrivo del fratellino purtroppo non è semplice dedicarle ancora le stesse attenzioni di prima quindi ogni a tanto ci concediamo queste uscite (una volta ogni 3/4 mesi) e devo dire che sono utilissime.
Tra un paio di settimane inizierà il primo anno di asilo quindi sarà difficile poterle fare ancora, oltretutto ne abbiamo approfittato per fare anche acquisti per l'asilo.
Eh già, il 2 settembre inizierà la scuola materna e sono decisamente agitata, lei spero non abbia problemi ad inserirsi essendo una bimba molto socievole e chiacchiera e vuole giocare con qualsiasi bambino veda in giro.
L'ho cresciuta io, niente nido o nonni quindi il distacco sarà duro ma so che è per il suo bene, abbiamo scelto un asilo dove ha anche una cuginetta e si trova bene, è cattolico quindi ho anche la certezza che la nostra fede le verrà insegnata anche all'asilo oltre che a casa quindi è una cosa decisamente ottima.
Domani inizierò a ricamarle le bavaglie e il resto è già pronto, diciamo che poi le cose da fare non mancheranno avendo a casa un altro piccoletto che ora ha 10mesi.
Ora vi lascio con una preghiera di ringraziamento.


Signore, grazie per il tuo amore,
grazie per la mano che continuamente ci tendi;
grazie perchè ci ami nonostante le nostre miserie
e la nostra ingratitudine;
grazie perchè continui ad amarci
anche quando rifiutiamo il tuo amore.

Grazie per tutti i tuoi doni,
gli affetti, la musica, le cose belle.

Grazie per il dono del tuo figlio Gesù,
che si è fatto uomo per ridarci la tua amicizia;
Grazie perchè Egli ha voluto restare con noi
nel Sacramento dell'Eucaristia.

Grazie per la vita eterna che hai seminato in noi;
grazie per il dono della vita, Signore.

giovedì 15 agosto 2013

L'Assunzione di Maria in cielo.


Dopo l’annuncio, Maria è partita verso la montagna di Giudea per andare a trovare Elisabetta. Colma dello Spirito Santo, Elisabetta l’ha benedetta. L’ha proclamata “Madre del mio Signore”. Fonte di gioia. Beatitudine vivente della fede. Maria ha risposto con il cantico del Magnificat . Parole ispirate, che lasciano intravedere il suo cuore. Esse sono per noi il suo “testamento spirituale”. Identificandosi con Maria, la Chiesa di tutti i tempi continua a cantare tutti i giorni il Magnificat come suo proprio cantico.
Celebriamo oggi il mistero dell’Assunzione. Alla fine del suo passaggio sulla terra, la Madre del Redentore, preservata dal peccato e dalla corruzione, è stata elevata nella gloria in corpo e anima vicino a suo Figlio, nel cielo. La tomba vuota di Maria, immagine della tomba vuota di Gesù, significa e prelude alla vittoria totale del Dio della vita sulla morte, quando alla fine del mondo farà sorgere in vita eterna la morte corporale di ognuno di noi unita a quella di Cristo. L’Apocalisse ci mostra “un segno grandioso del cielo”: la Donna che ha il sole per mantello, e una corona di stelle. Invincibile con la grazia di Dio di fronte al nemico primordiale. “Figura e primizia della Chiesa”. Primizia nel dolore della maternità al servizio della Redenzione. Primizia nel destino della gloria. Da lì, nel focolare della Trinità, Maria ci aspetta tutti per vivere e cantare con lei la nostra riconoscenza alla Grazia di Dio. La beatitudine divina e umana della Salvezza. Il suo eterno Magnificat.

martedì 13 agosto 2013

Sant'Ippolito, il patrono del mio paesello.

Oggi da noi si festeggia la memoria di Sant'Ippolito, patrono del mio piccolo paese.
Essendomi trasferita qui da quasi 3 anni, ancora non sento mia questa tradizione poichè ero abituata a "festeggiare" San Rocco, San Michele e San Martino.
Di seguito la storia di questo Santo:



Sant' Ippolito Sacerdote e martire 13 agosto - Memoria Facoltativa - m. 235

Nel 230, durante l'impero di Alessandro Severo, la cui tolleranza in fatto di religione permise alla Chiesa di riorganizzarsi, venne eletto Papa Ponziano. Ma proprio in questa parentesi di pace avvenne nella Chiesa di Roma la prima funesta scissione che contrappose al legittimo pontefice un antipapa, nella persona di quell' Ippolito, restituito da un provvidenziale martirio all'unità e alla santità. Ippolito, sacerdote, colto e austero, era giunto ad accusare di eresia lo stesso pontefice San Zefirino e il diacono Callisto, e quando quest'ultimo fu eletto papa nel 217, si ribellò, accettando di essere lui stesso invalidamente eletto dai suoi partigiani. Si mantenne nello scisma anche durante il pontificato di San Urbano I e di San Ponziano. Intanto l'imperatore Alessandro Severo veniva ucciso in Germania. Gli subentrava il trace Massimino, più duro nei confronti dei cristiani. Trovandosi di fronte a una Chiesa con due capi, spedì entrambi ai lavori forzati in una miniera della Sardegna. Ponziano rinunciò al pontificato. A succedergli fu Antero, che governò la Chiesa solo per 40 giorni. Ippolito morì nel 235. (Avvenire)

Patronato: Cavalli

Etimologia: Ippolito = che scioglie i cavalli, dal greco

Emblema: Palma
Martirologio Romano: Santi martiri Ponziano, papa, e Ippolito, sacerdote, che furono deportati insieme in Sardegna, dove entrambi scontarono una comune condanna e furono cinti, come pare, da un’unica corona. I loro corpi, infine, furono sepolti a Roma, il primo nel cimitero di Callisto, il secondo nel cimitero sulla via Tiburtina.