giovedì 27 aprile 2023

Discernimento: imparare a discernere togliendo un peccato alla volta.



Da un po' nel profilo instagram parlo del tema discernimento, soprattutto da quando le tentazioni sono aumentate e ho iniziato a fare gli evo (esercizi spirituali ignaziani per la vita ordinaria) entrando nel mondo di Sant'Ignazio di Loyola. Sto anche rileggendo il libro "Occasione o tentazione?" di Silvano Fausti, mi sta aiutando a guidare le storie che pubblico per parlare proprio di questo tema.
E' un argomento a cui tengo particolarmente e che credo debba essere alla base di ogni cammino di fede per poter fare un percorso concreto e consapevole anche se non esente da difficoltà.

Per poter imparare a discernere bisogna prima capire quali sono i peccati/difetti che fanno parte della nostra vita e del nostro quotidiano e capire come il male opera in noi, come si insinua nella nostra vita e come rendersi conto di ciò che avviene.
Per farlo ci sono due cose da fare, l'esame di coscienza particolare e l'esame di coscienza generale.
In questo articolo vi parlerò nello specifico dell'esame particolare.

ESAME PARTICOLARE DI COSCIENZA.
Il tema del discernimento è particolarmente ricco e interessante, anche se all'inizio può sembrare veramente un gran casino. Per poter fare un cammino ordinato è meglio partire dall'esercizio che vi darà la prima infarinatura di come siete e preparerà la base per il passo successivo.
Sto parlando dell'esame particolare di coscienza secondo Sant'Ignazio.

Di cosa si tratta?
è un esame di coscienza quotidiano suddiviso in tre tempi e due esami, vi permette di eliminare un peccato che siete soliti compiere oppure per eliminare un difetto che blocca il vostro cammino.
E' la prima cosa da raccomandare a chi vuole iniziare un vero e proprio cammino spirituale.
Eliminando il peccato/difetto diventeremo consapevoli di ciò che vi guida e sarà più facile dissentire dai comportamenti errati.
La cosa importante è non avere fretta, prendersi il tempo necessario e soprattutto togliere un punto negativo per volta, passerete al successivo solo dopo aver sradicato il primo.

Come si svolge.
Come ho accennato prima, è diviso in 3 tempi e 2 esami. 
Vi riporto le esatte parole di Sant'Ignazio per evitare di sbagliare a sintetizzare qualcosa.

Primo punto: La mattina appena alzato, ti proponi di guardarti con impegno da quel determinato peccato o difetto di cui ti vuoi correggere.

Punto secondo: a metà giornata chiedi a Dio la grazia di ricordarti quante volte sei caduto in quel determinato peccato, e di correggerti per l'avvenire. Poi fa il primo esame su quella cosa, di cui ti vuoi correggere, passando in rassegna ora per ora.
Poi segna su di un taccuino nella prima linea del giorno tanti punti quante volte sei caduto*

Punto terzo: alla fine della giornata farai il secondo esame, sempre ora per ora, cominciando dal primo esame, fino al secondo attuale; segna poi nella seconda linea tanti punti quante volte sei caduto..

*Schema per segnare le cadute
Sant'Ignazio utilizza un metodo semplice per segnare le "cadute" ed è un metodo che permette di vedere subito i progressi e i miglioramenti nell'abbandonare quel peccato o difetto.

Servono 7 righe, una per ogni giorno della settimana, per ogni riga, due linee, una per il primo esame e una per il secondo della giornata.
Vediamo subito nella pratica..

(dom) G = (qui mettere i puntini per ogni caduta; linea sopra primo esame, linea sotto secondo esame.)

(lun) g = :::. (ogni linea è un esame del giorno)

(mart) g = (1° esame, puntini su prima riga)

(merc) g = (2° esame, puntini su seconda riga del giorno)

(giov) g = (tutto per ogni giorno della settimana)

(ven) g =

(sab) g =


QUALI PECCATI
Come accennato, dovete occuparvi di un solo peccato/difetto per volta, non uno di più.
Iniziate con quello che, nel qui ed ora, credete possa essere più nocivo per voi e per la vostra vita, dovete tenere conto anche del rapporto con gli altri.
Può essere irascibilità, impazienza, litigiosità, spirito di contraddizione, incapacità di ascolto, incostanza, pignoleria, intolleranza, remissività, maldicenza, mormorazioni, pigrizia, ira, disordine di qualsiasi tipo.
Lavorare su un punto non significa limitare il progredire, tutt'altro, vi renderete conto di come un solo punto in realtà possa influenzare molti altri peccati/difetti.

Come consiglio personale vi suggerisco di fare un elenco dei peccati/difetti da tenere a disposizione, una volta concluso con il primo sono sicura che ne cancellerete altri dalla lista.
Se non sapete quale difetto scegliere ho un consiglio personale e come tale prendetelo con le pinze poiché frutto solo della mia esperienza.
Per una settimana fate l'esame particolare segnando nei due esami i peccati/difetti che avete riscontrato, a fine settimana tirate le somme, sarà una sorta di sondaggio e saprete da quale partire ed eventualmente con quale continuare.

I tuoi peccati/difetti non sono il luogo della sconfitta, ma diventano luogo di lavoro quotidiano, del lento ma sicuro cammino verso casa.

Ricorda: L'esame particolare consiste nella capacità di vincere il tuo falso io per essere in armonia con te, con tutti, con tutto e con Dio.

CONSIGLI PER MIGLIORARE
Ecco quattro semplici consigli di S.Ignazio per eliminare velocemente il peccato/difetto:

- quando cadi in quel determinato peccato/difetto, ti poni la mano sul petto dispiacendoti d'essere caduto;
- dato che il primo rigo della "g=" indica il primo esame e il secondo il secondo esame, guarda la sera se dal primo al secondo rigo, cioè dal primo al secondo esame, ci sia miglioramento.
- confronta i due esami del giorno presente con i due esami del giorno precedente e vedi se da un giorno all'altro ti sei corretto.
- confronta una settimana con l'altra e vedi se, rispetto alla settimana precedente ti sei corretto.

E' importante fare un solo aspetto negativo per volta (lo so, sono pesante) e perseverare, soprattutto ci tengo a sottolineare che questo esame NON deve portarci ad autocommiserarci, ma deve spronarci a fare sempre meglio e per farlo serve una cosa importante: CHIEDERE AIUTO AL SIGNORE!

Memo: Nessuno si salva da solo....

Questa è una delle prime pratiche che dovrebbe imparare chiunque decida di intraprendere un cammino spirituale. Sant'Ignazio dice che "fare quello che è spontaneo" serve al neonato, ma non per una persona normale, per progredire serve un certo tipo di percorso altrimenti si resta fermi.
Se vuoi crescere e camminare devi fare i conti con gli ostacoli da superare e il primo è il classico "non ce la posso fare" o il "sono fatto cosi"...
No, non "sei fatto cosi", hai la piena libertà di poter cambiare.

L'esame particolare è un lavoro di "scalpello" per togliere ciò che nasconde la verità dentro di noi ovvero che SEI AD IMMAGINE DI DIO.
E' un lavoro contro il falso, una lotta contro il male, è un lavoro su di sé. Non si tratta di stravolgere, ma di togliere da se stessi l'ignoranza e la schiavitù che impedisce di realizzare ciò che si è.
E' un'ascesi negativa, per togliere ciò che nuoce. Più male togli da te, più stai bene e sei libero. In che modo? Con la disciplina.

DISCIPLINA
Per poter fare un cammino reale è fondamentale la disciplina. è la base per non restare fermi.
L'esame particolare è una pratica ascetica che implica un personale impegno.
La disciplina permette di migliorare con il tempo; all'inizio sarà difficile, vi dimenticherete, farete fatica a renderlo parte di una routine quotidiana, vi verrà voglia di mollare, vi sembrerà pesante, lungo da fare, anche noioso.. non lasciatevi vincere.
La disciplina serve proprio a questo, a permettervi di progredire, di migliorare sempre di più rendendo la pratica naturale (anche se non priva di difficoltà); naturale non significa vuota, ma "amica".
Sappiate che, anche se avete vizi grandi come una casa e non fate la pace con essi, camminate davvero, anche se non vi sembra; ma se avete un difetto, pur minimo, con cui fate pace, la vostra volontà rimane bloccata.

MECCANISMI DELL'ESAME
Rimozione e repressione, non risolvono, anzi, tendono ad aggravare il male causato dal peccato/difetto 
La soluzione è nella coscientizzazione e dissociazione, in che modo?
La tua intelligenza prende onestamente coscienza e la tua volontà è libera di disapprovare dicendo
"ho sbagliato e non vorrei averlo fatto".
Questo esercizio, appunto, ti permette di prendere coscienza del male che viene percepito e sentito come male, non acconsentiamo, anzi, dissentiamo.
Dissentendo, non gli permettiamo di fare presa nel cuore e quindi non si sviluppa e nemmeno radica.

RICORDA: Ciò che approvi cresce in te, ciò che disapprovi decresce fino a scomparire.

NON REPRIMERE
La repressione NON toglie il male.
Una molla più è compressa, più scatta con violenza.
Per semplificare utilizzo l'esempio dell'ira presente nel libro.
Se avete problemi d'ira, attraverso l'esame particolare, prendete coscienza dei vostri scatti dopo che essi sono avvenuti, vi dispiace, non li approvate.
Con il tempo vi renderete conto che iniziate ad avvertirli mentre stanno arrivando, non più dopo.
Per cui potete disinnescarli sul nascere, in che modo?
Con un sorriso, sapendo che arrabbiarsi è sconveniente, che una volta fatto ve ne pentirete.
Alla fine vi ritroverete ad averne il pieno controllo.
Diventate finalmente libera/o, non sarete più in balìa dei vostri impulsi ma li indirizzerete nella direzione positiva.

E se non riusciste a dominare i vostri impulsi?

VANTAGGI SE NON RIESCI
Se non riesci a dominare gli impulsi, continua lo stesso con l'esame particolare perché avrai lo stesso alcuni vantaggi che ora vediamo:
- hai imparato un po' a conoscere i moti del tuo cuore
- hai esercitato la tua libertà nel domarli, e l'esercizio migliora ogni facoltà, mentre il non uso la atrofizza.
- hai visto i tuoi limiti/peccati, ovvero la tua verità.
- la tua miseria ti rende umile, solidale e misericordioso con gli altri (peccatori come te)
- la tua miseria ti rende solidale con la misericordia di Dio; capisci cosa significa "Cristo è morto per me"
- capirai che il problema non è "chi sbaglia meno", ma "chi amerà di più". E amerà di più proprio colui che sbaglierà di più.
- capirai perché, in quest'ottica, conoscere il proprio peccato, è miracolo maggiore che risuscitare i morti.

Ora tre piccole note.
Note dell'autore:
- Annotare è importante per poter vedere concretamente i progressi
- Se l'esercizio (dopo tanto tempo) produce angustia o tensione, esasperazione o regressione, semplificalo; 
- Ogni volta che cadi, guardati con lo sguardo benevolo di Dio; 
- Se sei una persona depressa c'è una variante; ogni volta che sei triste, leva gli occhi del cuore al Signore con un sentimento di fiducia nel suo amore per te.

Ecco qui una sintesi di ciò che ci serve per iniziare un cammino di discernimento. La prossima volta entreremo nell'esame generale e in alcune regole.
Buon cammino e continuate a seguire il profilo instagram per non perdere le prossime storie a tema e alcuni extra.

venerdì 21 aprile 2023

Le myrofore, le donne dell'annuncio allora come oggi.




Preghiera:
"Le Sante donne corsero dietro a te con unguenti, e pur cercandoti come un mortale tra le lacrime, esultanti di gioia, adorarono te, dio vivo, e te annunciarono ai discepoli tuoi ,o Cristo, nostro Dio"

Oggi vi parlo delle Myrofore.... Le donne dei Vangeli, coloro che per molti sono sempre state bistrattate, ignorate, non considerate, oscurate dal patriarcato, beh, io sono qui per dirvi (o ricordarvi) che le donne nella Bibbia sono estremamente importanti.
Myrofore, le donne dei profumi, coloro che avevano il compito di preparare il corpo di Gesù con gli oli profumati, coloro che divennero le portatrici del primo annuncio.
Il termine "myrofora" significa letteralmente "portatrice di mirra o di profumo", si riferisce alle donne che testimoniano la fedeltà sul Golgota, che erano testimoni della tomba vuota ed a loro viene rivolto il primo annuncio della Risurrezione; sono proprio loro a riferire questo annuncio agli Apostoli.
Donne talmente importanti da avere per loro una domenica specifica; nelle chiese orientali la loro festa cade la terza domenica di Pasqua detta la Domenica delle Myrofore e del giusto Giuseppe. 
"In questo giorno, terza domenica di Pasqua, si celebra la festa delle sante mirofore e si fa anche memoria di Giuseppe d'Arimatea, che era discepolo nascosto; e inoltre di Nicodemo, il discepolo venuto da Gesù di notte"

La liturgia bizantina invece ha dedicato loro la seconda domenica dopo Pasqua, che prende il nome di "domenica delle Myrofore" e continua per l'intera settimana. 
Gesù è contento che si onorino nella Chiesa le donne che lo hanno amato e hanno creduto in lui quand'era in vita. Su una di esse - la donna che versò sul suo capo un vasetto di olio profumato - fece questa straordinaria profezia, puntualmente avveratasi nei secoli: "Dovunque sarà predicato questo Vangelo, nel mondo intero, sarà detto anche ciò che essa ha fatto, in ricordo di lei" (Mt 26, 13).

Nella tradizione cattolica romana sono chiamate le "pie donne" e la liturgia latina custodisce ancora l'antico canto con cui si celebra la Pasqua di Risurrezione e accompagna tutta la prima settimana, il "Victimae Pascalis":
"Dic nobis Maria, quid  vidisti in via?
Sepulcrum Christi viventis, et gloriam vidi  resurgentis,
Angelicos testes, sudarium et vestes.
Surrexit Christus spes mea: praecedet suos in Galilaeam"

[raccontaci Maria, che hai visto sulla via? 
la tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto, e vi precede in Galilea]

"Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala" (Gv 19, 25)
Per una volta lasciamo da parte Maria, la madre di Gesù. La sua presenza sul Calvario non ha bisogno di spiegazioni. Ma perché erano lì le altre donne? Chi erano?
I Vangeli riferiscono il nome di alcune di esse: Maria Maddalena, Maria di Cleofa, Marta e Maria di Betania, sorelle di Lazzaro, Giovanna, moglie di Chuza, servitore di Erode Antipa, Salomé, madre di Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, Susanna
Esse avevano seguito Gesù dalla Galilea; lo avevano affiancato, piangendo, nel viaggio al Calvario (Lc 23, 27-28), sul Golgota erano state ad osservare dalla distanza minima loro consentita e di lì a poco lo accompagnano al sepolcro proprio con Giuseppe di Arimatea che viene appunto ricordato con loro in questo giorno di memoria (Lc 23, 55).
La presenza delle Myrofore nel racconto della resurrezione costituisce una grande inclusione nella storia della salvezza. Le prime pagine della Bibbia evocano il profumo del giardino, del paradiso terrestre. Con la risurrezione di Gesù questo profumo è ritrovato. 

“Le donne prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo secondo il comandamento. Il primo giorno dopo il sabato, di buon mattino, si recarono alla tomba, portando con sé gli aromi che avevano preparato” (Lc 23,56-24,1)

Per i Padri della Chiesa le Myròfore simboleggiano la Chiesa-sposa alla ricerca del suo sposo.
Che siano le donne a preparare i preparare i profumi non ha niente di straordinario. Tra donna e profumo c’è una naturale correlazione. La liturgia famigliare del sabato, che dà alla donna un posto importante, già sfruttava questo fatto. Come avevo già detto in un vecchio articolo, è la donna che fa vivere la liturgia settimanale dello shabbat (il sabato), un giorno sacro da ritagliare tra le varie faccende domestiche e uno spazio da dedicare al Signore, ringraziandolo per i benefici ricevuti.
In Israele, il sabato la donna non compie azioni speciali, (non serve fare cose straordinarie, ma ordinarie cariche di significato) si serve di piccoli gesti per ricordalo; quei piccoli gesti che fanno la differenza.. pulisce ed illumina la casa, diffonde un'aria di festa, cucina con una cura particolare e ricorda alla famiglia che quel giorno è speciale.
Non solo, accende candele in ogni stanza cosi che la luce si possa diffondere rallegrando la casa in preparazione alla preghiera.
La donna in sintesi rivestiva un ruolo sacro, ricordava (gesto di una premura meravigliosa) la festa con segni particolari: ceri, olio, rami d'ulivo, pulizia della casa, cibi speciali, faceva indossare alla famiglia il "vestito buono", quello che per noi è della domenica, ma la cosa più importante è che, nell'intimità famigliare veniva chiamata "maestra di preghiera"... che onore e che meraviglia...
Ricordare il ruolo sacro della donna fa tanto bene perché oramai abbiamo perso il reale senso del sacro, quello alto... oggi purtroppo è stato ridotto dalle stesse donne a qualcosa di fisico, carnale... quando si parla del sacro femminile oggi, ci si ritrova nei meandri di insegnamenti basati sul piacere fisico femminile come fonte di potere, nemmeno di coppia ma puramente e semplicemente piacere egoistico fine a se stesso. Se le lotte femministe hanno portato a ridurre la sacralità della donna al solo piacere fisico, abbiamo lottato per nulla, per distruggere qualcosa che non aveva bisogno di rivendicazioni perché presente da sempre.

Nella tradizione ebraica e cristiana la vocazione di ogni donna è quella di essere una myrofora.
Cosa significa questo?
Oramai siamo abituate a vedere nel mondo donne che rivendicano la loro dignità nei riguardi dell’uomo sottolineando la loro dimensione maschile a discapito della propria femminilità. Oppure all'opposto, pensano che mostrando il corpo ne siano padrone... Niente di più sbagliato...
Che le donne si augurino una reale reciprocità nei riguardi dell’uomo, così come la partecipazione alla vita pubblica, non è forse una cosa normale? Nel racconto biblico della Genesi non si dice che l’uomo e la donna sono stati creati per completarsi reciprocamente?
La Chiesa insegna che c’è una corrispondenza stretta tra lo Spirito e la santità, evoca indirettamente la vocazione dell’uomo e della donna. L’uomo va dritto alla mèta. La sua volontà gli permette di vincere tutti gli ostacoli. La donna reagisce con una presenza nella quale la volontà è meno importante di quanto sia la vibrazione di tutto l’essere. L’uomo è conquistatore. La donna sa adattarsi più facilmente alla situazione. L’uomo analizza il caso e vi riflette a lungo. La donna, più intuitiva, pensa con tutto il suo essere. Qualunque cosa si dica delle differenze che gli psicologi segnalano tra l’uomo e la donna, la verità è che per divenire immagini di Cristo e dello Spirito si deve passare attraverso una ascesi e una trasfigurazione progressive.
Farsi myrofora è presentare il profumo dello Spirito ogni giorno, è ricordare che la vocazione della Chiesa è di riaprire le porte del Paradiso dove si trova l’albero dal profumo squisito. Farsi myrofora è scoprire la via nuova che parte dal Sepolcro ed accogliere la vocazione di farsi apostola degli apostoli. Ci si dimentica troppo spesso che fu proprio una donna di essere la prima testimone della Risurrezione. Farsi myrofora è avere la responsabilità di portare l'annuncio mettendo Cristo davanti a tutto, farsi myrofora significa fare un passo indietro quando necessario, farsi myrofora significa essere dono senza avere qualcosa in cambio, farsi myrofora significa essere portatrici dell'annuncio anche quando tutto intorno a noi dice il contrario.

“Tutta la casa si riempì di profumo” (Gv 12,3)

Se vogliamo aggiungere un po di liturgia a casa (e come vedremo quando parlerò della teologia della casa), per ricordare le Myrofore, possiamo leggere i passi del Vangelo che parlano e che trovate sparsi per l'articolo che parlano di loro; in questo giorni inoltre potete profumare casa facendo memoria dell'importanza delle donne nelle piccole cose di ogni giorno, dei piccoli gesti, un po' come le donne dell'annuncio che facevano una cosa ordinaria come l'andare ad ungere il corpo di Gesù per poi ritrovarsi ad essere portatrici di una notizia che ha cambiato tutto.

Buona memoria...

Ps: ecco alcuni articoli che parlano del profumo nella bibbia se volete approfondire l'argomento.

sabato 1 aprile 2023

Come vivere la Settimana Santa; consigli e riflessioni ai piedi della Croce.




Mentre scrivevo il post per instagram, mi sono resa conto che lasciare il tutto in una breve spiegazione fatta di immagini sarebbe stato riduttivo per cui ho pensato di ampliare il discorso con un articolo, molto più semplice da consultare e che permette di avere ulteriori specifiche.
La settimana in arrivo sarà sicuramente intensa, abbiamo determinate aspettative e nella maggior parte delle volte ci auto-deludiamo non riuscendo a fare nemmeno la metà delle cose prefissate.
La vasta scelta che vi propongo è per fare in modo che possiate trovare sicuramente qualcosa che possa fare al caso vostro senza bisogno di chissà quali stravolgimenti.
Iniziamo subito.

NON PERDERE DI VISTA L'OBIETTIVO
La cosa più facile è perdere il focus, ovvero la centralità della Settimana Santa, gli ultimi giorni di Cristo. Se perdiamo quello, rischia di andare tutto a viole e noi di certo non vogliamo questo.
Appena arrivano delle tentazioni, stai mollando oppure ti stai per perdere, utilizza una giaculatoria per rimetterti in carreggiata.
L'utilizzo della giaculatoria permette di fermarci, almeno mentalmente, quei pochi secondi (facili da trovare per chiunque) per focalizzarci su Chi è il centro,
Può essere:
"Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo"

Oppure una a vostra discrezione restando sempre però nel tema della settimana Santa.


COME "INCASTRARE" LA PREGHIERA IN QUESTI GIORNI
Partendo dal fatto che la preghiera non va "incastrata" ma programmata per farla diventare parte piena del nostro quotidiano, nei tempi forti tendiamo ad intensificare la preghiera ma allo stesso tempo facciamo fatica a trovare il tempo per farlo... si rosicchiano qua e là minuti, attimi, magari di corsa come per spuntare un compito ma togliendone il senso.
Per questa settimana, ma va bene anche solo giovedi, venerdi e sabato, nella routine stabilisci tassativamente il tempo della preghiera. Meglio due tempi, cosi se uno salta, c'è il secondo a disposizione e se puoi utilizzarli entrambi, meglio ancora.
Quando decidi (in anticipo) il momento della giornata, tieni conto di possibili variabili, possibili ritardi o imprevisti per evitare sorprese.
Indipendentemente che lavoriate a casa oppure fuori casa, stabilire un tempo vi potrà essere d'aiuto.

Nel concreto: Mentre aspetti i figli che escono da scuola, mentre sei in auto, arrivando qualche minuti prima a messa oppure uscendo qualche minuto dopo, mentre sei in coda alla posta, mentre prepari il pranzo o la colazione, mentre rifai il letto, mentre stai per uscire di casa o sei in ascensore, mentre ti cambi, in pausa pranzo, mentre pulisci casa, mentre addormenti i bambini o li culli di notte, mentre prepari la lavatrice, mentre stendi, alzandoti 5 minuti prima, mentre scorri i social...
Sono solo alcuni esempi ma (e qui spero vivamente di smuovere qualcosa anche a costo di farmi odiare) credo che per chiunque sia fattibile riuscire a ritagliarsi 5 minuti di orologio per poter fare un po' di preghiera senza fare altro. 
Se ritenete che ciò non sia possibile, forse è il caso di capire cosa non sta funzionando, chiedendosi "realmente la preghiera è importante per me?", "realmente non ho 5 minuti nella mia giornata dove pregare e basta?"
Mi è capitato spesso di dire che non avevo tempo per ritagliarmi attimi di preghiera, che non avevo tempo per una decina, per una novena etc.. poi mi sono impuntata, sono caduta, ho mollato e riprovato ma alla fine quel tempo, si trova, basta solo capire giorno per giorno il momento adatto e riordinare le priorità.. con il tempo e la perseveranza tutto sarà più facile.


CONSIGLI GENERICI
Ora vediamo qualche consiglio generico, ovvero che si può utilizzare in più giorni, tenendo sempre presente che non va fatto tutto ma scelto in base ai propri impegni.
  • Medita le orazioni di Santa Brigida, una al giorno da domenica, vanno dalla circoncisione alla crocifissione. Ogni giorno sarà possibile concentrarsi su un aspetto che ci accompagnerà fino alla Pasqua.
  • Ascolta catechesi o podcast che possano aiutarti a vivere giorno per giorno la tua fede (pubblicherò dei podcast per la contemplazione dei vangeli del triduo Santo, saranno di pochi minuti).
  • Vai in chiesa per stare in silenzio con Lui, bastano 5 minuti.
  • Confessati.
  • Prepara un altare di preghiera con i simboli della settimana Santa.
  • Mettiti in contemplazione e in ascolto di Dio.

Ora entriamo nello specifico.
(Scegli solo ciò che può esserti utile)

[Ps. Per quanto riguarda i podcast che pubblicherò, saranno molto semplici, vi guiderò attraverso il vangelo di mercoledì, giovedì e venerdì con una sorta di contemplazione, ascoltando l'audio dovreste riuscire a entrare nel brano, seguirò un esercizio che avevo fatto qualche anno fa seguendo una fraternità monastica. I brani di lunedì e martedì invece saranno scritti.]

DOMENICA DELLE PALME
Partecipa alla messa (e processione) con i rami d'ulivo benedetti.
Mettili in vari punti della casa, sull'altare domestico, in un vasetto sulla mensola o mobile, in camera.
Se hai dei bambini coinvolgili creando delle palme di cartoncino scrivendo "Osanna al Figlio di David". Potete anche disegnare una rappresentazione dell'entrata di Gesù.


LUNEDI, MARTEDI E MERCOLEDI SANTO
  • Raccogli le intenzioni di preghiera della famiglia e degli amici.
  • Pulisci e profuma casa, è un modo per preparare tutto al triduo Santo e poi alla Pasqua.
  • Prepara il menù per la cena ebraica del giovedi (in questo articolo trovate le indicazioni)
  • Se non puoi andare a messa, seguila in tv; se proprio non riesci a seguirla stando seduta, va bene anche mentre fai altro, ma almeno ci stai provando.

GIOVEDI SANTO
  • Ascoltate i podcast a tema (li troverete condivisi nei vari canali).
  • Andate alla messa serale.
  • Preparate la cena ebraica.
  • Se non potete uscire per la messa, seguitela in tv e fate in casa la lavanda dei piedi.
  • Prima di dormire ritagliatevi del tempo per tirare le somme del giorno, se avete dei bambini fatelo con loro mentre li mettete a letto

VENERDI SANTO
  • Partecipate ad una Via Crucis, che sia in parrocchia, in famiglia o alla tv.
  • Durante il giorno meditate la Passione di Nostro Signore, potete utilizzare anche il rosario con i misteri dolorosi presenti il venerdì.
  • Alle 15.00 fermatevi e pregate, basta una giaculatoria (che potete fare anche al lavoro).
  • Fate il bacio della croce e mettete ai suoi piedi le richieste di preghiera raccolte in precedenza.
  • Accendete una candela sull'altare e lasciatela consumare.

SABATO SANTO
  • Coprite i crocifissi che avete in casa con qualcosa di scuro.
  • Contemplate il silenzio.
  • Dedicate la giornata alle cose semplici.
    So che con i bambini il silenzio è una parola in disuso, ma provare a coinvolgerli può essere utile per spiegare loro l'importanza della giornata e di questa tipologia di silenzio, ovviamente riadattando in base all'età. Fate con loro un disegno, fatevi aiutare nelle faccende o in quello che dovete preparare per il giorno successivo...
PASQUA
C'è poco da dire, se riuscirete a vivere a pieno questa settimana, arriverete alla Pasqua in un modo nuovo, quella giornata dedicatela a rendere grazie e a loda il Signore perché è risorto. Lodatelo perché per mezzo di Lui avremo la vita eterna.
Lodatelo e scrivete perché, condividetelo con chi amate e con chi non conoscete... fate una bella lista di motivazioni e conservatela.

Nella newsletter troverete i brani di lunedì e martedì per iniziare a capire come si svolgerà la contemplazione che vi propongo.
Buon cammino, unite/i in preghiera.