martedì 24 dicembre 2019

Gioite e abbracciate (come Maria), è Nato il Salvatore!









Stranamente sarà un articolo corto (forse), avevo semplicemente bisogno di scriverlo ora, di getto.
Giorgia sta costruendo un presepe in cartoncino preso dal mio materiale per il catechismo.
Quella che vedete sopra è la versione fashion/trashion.... (troppo per i miei gusti) di Maria.
C'è una cosa che però mi piace di questa versione, sapete quale?
Le braccia tese..
Sembra che vuole abbracciare chi sta davanti a lei ed effettivamente è ciò che credo faccia ogni volta che ci mettiamo di forte a lei o impugniamo il Santo Rosario (Qui trovate un post a tema) .
La vedo esattamente cosi, sempre con le braccia aperte per noi.. certe volte anche per dire "ma che cavolo stai facendo! Ti sembra il caso?!"; ci sta anche quello.
Me la immagino accanto a noi con una mano sulla nostra schiena e una sulla spalla intenta a sorreggerci e ad ascoltarci per l'ennesima lamentela o per un problema più serio, quello conta poco perchè c'è.
Quelle braccia tese sono quelle che mi (e ci) salvano ogni volta, sono quelle che ci proteggono, cullano, confortano... e credo che qualche pacca non proprio amichevole certe volte ce la meriteremmo ma da Lei non arriveranno mai.
Sono quelle pronte a prenderci per mano per dirci che andrà tutto bene, che, anche se le cose non stanno andando come vorremmo, Lei c'è e soprattutto Gesù c'è e solo per questo non dovremmo avere alcun dubbio che tutto ciò che accade nella nostra vita è per il nostro bene.
Le sue vie sono diverse dalle nostre e sappiamo benissimo quanto sia "brutto" e stressante non poter programmare ogni cosa, ma allo stesso tempo la nostra visione può essere quella estremamente sbagliata per noi.. solo Lui sa e credo sia giusto cosi.
Oggi, in questa vigilia (anche se mi sa che finirò di scrivere a Natale causa trio con mammite acuta), vedendola alla fine di questa gravidanza, vorrei essere io ad abbracciarla per dirle che andrà tutto bene, che sarà una mamma fantastica, che avrà un figlio meraviglioso che darà la vita per noi ma che, per quanto possa essere doloroso, sarà solo l'inizio di un qualcosa di immenso che stravolge la vita dopo più di 2000 anni.
Anche se le mie rassicurazioni sono solo sentimenti "poco utili", per cui a Maria servirebbero a ben poco avendo dalla sua parte Dio, sarebbe un modo per sdebitarmi per tutto ciò che ha fatto, fà e continuerà a fare per me, perchè se c'è una cosa di cui sono certa nella vita è che non mi abbandonerà mai e se non la sentirò accanto a me sarà solo perchè non riuscirò io a sentirla.
In questo Santo Natale vorrei ricordarmi solo del reale significato di questa festa, ovvero la nascita di colui che ci ha salvati dando la sua vita per chiunque su questa terra.
Da Lui voglio imparare a provare quell'amore incondizionato che ci rende liberi, perchè solo cosi si può amare veramente, senza pretendere nulla in cambio, senza pensare che l'amore ci sia dovuto perchè lo doniamo noi, ma vivere pensando che amare senza condizioni (e condizionamenti) è quel sentimento che fa muovere il mondo e lo rende migliore, senza rancore, senza odio, senza doveri, senza minacce, essendo se stessi, la migliore versione di se stessi.
Probabilmente è solo un desiderio quasi infantile o irrealizzabile, ma quando cresci pensando che per essere amata devi fare ciò che gli altri credono, ciò che gli altri dicono o devi compiacere gli altri altrimenti non vali nulla, ti rendi conto che solo l'amore incondizionato può rendere le persone libere, quello è un sentimento che viene da Dio.
Lui ci ama anche quando sbagliamo, quando siamo arrabbiati, quando siamo tristi cosi come ci ama quando siamo felici, fedeli, gioiosi, tranquilli...questo è amore vero, questo è l'amore che, dopo aver preso un sacco di testate contro il muro, ho imparato a volere e a dare almeno in famiglia a mio marito e ai bambini; credo sia molto utile non relegarlo solo alla cerchia ristretta e sicura di casa.
Questo Natale è arrivato velocemente, quasi non me ne sono resa conto e questo rende l'idea di come l'ho vissuto... male, troppo di corsa e troppo carica anche se ho mollato alcune cose,per questo almeno la giornata di festa voglio godermela a pieno o almeno questo è il proposito (che probabilmente andrà a farsi un giro ma almeno ci provo).
Auguro a tutti un sereno e felice Natale, siate felici, sorridenti, gioiosi, spensierati, abbracciate e augurate Gesù nel cuore a tutti, ma fatelo in modo sincero, solo cosi sarà veramente Natale.
Un abbraccio

domenica 22 dicembre 2019

Perdono ma non dimentico.... questa è la fine.




“Sappiamo che, se vogliamo veramente amare, dobbiamo imparare a perdonare.”
(Madre Teresa di Calcutta)

Il Natale si avvicina, mancano pochissimi giorni ed è proprio in quest momenti che probabilmente rischiano di riaffiorare ricordi poco piacevoli se sappiamo che dovremo avere a che fare con persone che ci hanno fatto del male oppure che ci hanno fatto un torto e che pensavamo di aver perdonato.
Ma a Natale condividiamo la stessa tavola.. per cui cosa vuoi fare? Come ti comporterai? Hai fatto un bilancio di ciò a cui potresti andare incontro?
Solitamente a queste domande la risposta è "NO, non lo so/non ci ho pensato"!
A Natale si è tutti più buoni (e un po ipocriti, vedi vecchio post), per questo la priorità dei pensieri è data dall'ignorare la cosa perchè prevalgono sentimenti ben precisi come il rimuginare, magari con un surplus di muso lungo oppure in senso opposto parlando come se niente fosse e dentro c'è un piccolo demone che elenca errori, torti, risposte sbagliate ricevute e chi più ne ha più ne metta.
Volete mettere poi se quella persona fa un passo falso?
Viene aggiunto alla lista di "errori" e quasi è una cosa bella perchè.... "Ecco, vedi... come se non bastasse ha detto quello e quello...capisci perchè non mi convince? Poi per carità, l'ho perdonata per quello che mi ha fatto, però...." e magari siamo noi a vedere quelle cose  perchè siamo prevenute nei confronti degli altri.

"L'ho perdonata però....", quante volte ho sentito questa frase!! Quante volte io stessa ho detto questa frase!! Quante volte questa frase nasconde un'ipocrisia che Satana scansati perchè lo scettro è mio.
In 40 minuti di attesa fuori dal confessionale qualche giorno fa ho ragionato molto riguardo questo tema e mi sono resa conto di quante volte mi sono ritrovata a non confessare questi pensieri perchè dentro di me ero convinta di aver perdonato alcune persone, ma in realtà era una bugia enorme.
Quante volte in confessione ho detto che avevo finalmente perdonato mia madre per ciò che mi aveva fatto.
Poi una volta fuori non ci mettevo molto a ribadire come si era comportata (cosa diversa dal testimoniare una determinata cosa, motivo per cui certe cose vanno riprese) e magari durante il pranzo di Natale le rispondevo male, ero nervosa, stavo sulle mie, non parlavo perchè la sua sola voce mi indisponeva.
Conseguenza? Non passiamo un Natale insieme da 5 anni....  (quest'anno però l'ho invitata a pranzo a Santo Stefano, il che è tanta roba per cui mi do una pacca sulla spalla da sola )
Ora l'ho perdonata? Se devo essere onesta non del tutto ma ci sto lavorando, sono a buon punto, non mi irrita più, ci parlo senza problemi, le scrivo di mia spontanea volontà, ma ancora non riesco a vedere in modo distaccato ciò che è successo; direi che è quasi perdonata, non manca molto.
Un'altra persona che credevo di aver perdonato, quando ero in psicoterapia mi sono resa conto che invece non avevo per niente digerito la cosa, ora posso dire di si, l'ho perdonata ma è una cosa molto recente; ho scoperto che senza il perdono sincero e del cuore non si può andare avanti.

Ma cosa significa veramente perdonare?
Non voglio sostituirmi a psicologi, o a sacerdoti, padri spirituali etc, assolutamente non ne ho la competenza ma posso dirvi cosa ho imparato da tutti loro, si perchè se non avessi ricevuto in dono il loro aiuto, le loro parole, la loro visione della cosa, probabilmente sarei ancora rinchiusa nell'idea che la frase "perdono ma non dimentico" fosse la strada perfetta e giusta.
Mi dispiace dirvi e sottoscrivere che non è cosi.
"Perdono ma non dimentico" è l'orlo del precipizio, è la staccionata marcia che fa da parapetto ad un burrone, se vi appoggiate cadete giù ed è la fine.
"si beh, ma ho perdonato!".
No, se non dimentichi ciò che ti hanno fatto, non hai perdonato, hai semplicemente il colpo in canna pronto da sparare nel momento più opportuno.
Al primo passo falso o parola sbagliata, si va a ripescare e taaaac, servito su un piatto d'argento l'elenco puntato degli errori dove quello appena fatto aveva già un numeretto vuoto perchè si sapeva che sarebbe successo.
Questo non è perdonare perchè per farlo devi saper andare oltre senza sforzi; quando vedi quella persona non devi pensare a cosa ha fatto ma devi vederla per ciò che è ora; nel momento in cui ti capita di pensare a ciò che ti ha fatto non provi nessun sentimento negativo ma solo la voglia di andare oltre fino a che tutto diventi un lontano, sbiadito e sporadico ricordo che non fa più male ma bene.
Come può fare bene un ricordo che dovrebbe essere negativo e /o doloroso?
Basta pensare a tutto il bene che ha portato dopo, ma dopo aver perdonato realmente uno se ne rende conto, prima è estremamente difficile perchè il male farà sempre capolino come un promemoria del cellulare che continuiamo a rimandare.
Se ripenso a un paio di cose che mi hanno letteralmente distrutta tempo fa, ora riesco a vedere quanto bene mi hanno fatto, veramente tanto tanto tanto, mi hanno portata dove sono ora, come sono ora e posso solo ringraziare; poi è ovvio che avrei volentieri evitato di passarci ma oramai è andata per cui prendiamo il bene e facciamolo fruttare.
Invece ci sono un paio di cose  (per assurdo più leggere) che non ho ancora metabolizzato e come conseguenza rendono due rapporti fermi e non potranno evolvere finchè non ci sarà un confronto.

Come è possibile perdonare e non dimenticare di proposito?
A pensarci bene è un controsenso, se perdoni lo fai perchè quella persona si è scusata, ha compreso l'errore, avete chiarito, appianato le cose; che senso avrebbe allora lasciare in un cassetto a portata di mano (di proposito) quel ricordo se non per farci del male da soli?
Non perdonare gli altri ci porta a farci del male; rimuginiamo, siamo nervosi, indisponenti e quant'altro e tutto questo fa male a noi, non all'altra persona.
Siamo un mucchio di autolesionisti che pensano di fare un torto agli altri invece si fanno del male da soli ma ovviamente" dando la colpa agli altri.

Immaginate la stessa cosa da parte di Dio con la confessione.
Noi confessiamo i nostri peccati, le nostre mancanze, i nostri errori e il sacerdote scrive ogni cosa e se la porta a casa, poi la volta successiva quando stiamo per parlare e magari diciamo un errore come la volta precedente, tira fuori il foglio e ci dice "eh ma lo hai già fatto, non mi sembra il caso che Dio ti perdoni visto che sono due di fila...ti sarai anche pentito ma come può perdonarti ancora....".
Invece no, noi ci pentiamo, ci rendiamo conto dell'errore, chiediamo perdono e Dio cancella tutto come se non fosse successo nulla, ci abbraccia ed è sempre con noi.
Per carità, non dico che dobbiamo essere come Dio, però se pensiamo alla confessione e al post confessione, come ci sentiamo quando sappiamo che siamo stati perdonati nonostante tutto?
Bene, anzi, benissimo! Siamo carichi e pronti a dare il meglio.
Allora a piccoli passi potremmo fare cosi ancora noi con gli altri, ci sono tempi anche lunghi, perdonare è difficile, essere consapevoli di averlo fatto veramente è un processo lungo e faticoso ma una volta portato a termine lascia una sensazione splendida di pace, serenità e soprattutto libertà!
Siamo liberi da quelle catene che ci limitavano in molte cose, soprattutto nell'essere vicini a Dio e agli altri.
Chiediamo il suo aiuto per poter essere portatori di pace e di bene, affidiamoci a lui ogni volta che un ricordo o un episodio ci torna alla mente e andiamo avanti.
Siamo ancora in tempo per vivere questo Natale in modo positivo, spensierato, bello, e come già avevo detto in un altro articolo, dobbiamo fare in modo che il nostro cuore diventi la grotta per accogliere Gesù, ma se il nostro cuore contiene anche rancore, rabbia, risentimento, solo accogliendo Gesù e imparando da Lui il perdono, possiamo spazzare via quei sentimenti che ci fanno stare male.
Concludo con una frase di Papa Francesco  che amo molto:

«Come sembra difficile tante volte perdonare! Eppure, il perdono è lo strumento posto nelle nostre fragili mani per raggiungere la serenità del cuore. Lasciar cadere il rancore, la rabbia, la violenza e la vendetta sono condizioni necessarie per vivere felici» 
(Misericordiae Vultus; Papa Francesco).

Buon Santo Natale.
Un abbraccio

venerdì 13 dicembre 2019

La presunzione di essere indispensabili, come allontanarsi dal qui ed ora.




(perdonatemi per la lunghezza)
Ricordo che quando, da ragazzina, giocavo a "The Sims" (lo conoscete vero?), mi divertivo un sacco a far fare ai personaggi un sacco di cose, li facevo dormire lo stretto necessario perchè dovevano lavorare, lavorare, lavorare per fare carriera, creare una famiglia e non avevano tempo per amicizie o svaghi.
Sono cresciuta con l'idea che nella vita ogni persona deve cavarsela da sola, chi fa da sè fa per tre si dice, giusto?
"Fai da sola che è meglio, almeno non dai agli altri motivo di rinfacciare o parlare male...", "se stai bene, non dirlo a nessuno che poi ti augurano il male...", "non fidarti a raccontare certe cose..." Dovete immaginare tutte le frasi dette in bergamasco anche se non  è semplice, ma ho messo direttamente la traduzione per aiutarvi.
Per cui ecco ciò che mi è sempre stato detto, fai da sola e sei certa che nessuno avrà qualcosa da ridire, non sarai in debito con nessuno e vivrai tranquilla.
Peccato che nel pacchetto avessero omesso la parte in cui, nel fare tutto da sola e nell'essere disponibile, il tuo corpo dopo un po rischia di cedere perchè non riesce a stare dietro certi ritmi.

Ripensando un po a ciò che mi hanno insegnato, ora come ora mi viene da storcere il naso perchè facendo mente locale e riprendendo un discorso recente di mia madre, non funzionava proprio cosi quando ero piccola.
Niente aiuti, niente dipendenze da altri etc... però sono stata praticamente cresciuta dalla mia nonna materna.
Era lei che mi dava le pappe, dormivo con lei quando i primi mesi volevo fare baldoria di notte e i miei genitori dovevano dormire, era lei che stava con noi quando i miei genitori lavoravano (facendo i mercati era solo al mattino), per qualsiasi cosa mia nonna era quotidianamente presente.
Quei ragionamenti fanno acqua da tutte le parti per innumerevoli motivi, primo di tutti l'idea che si è circondati dal male, da persone di cui non ci si può fidare, da persone che aspettano solo di augurare il male agli altri... tu invece, sei certo che ciò non lo farai per cui puoi  fidarti e affidarti solo a te stesso; tu sei tutto, gli altri non sono niente.
Tranquilli, ci sono io, faccio tutto io, mi propongo io!! Cosa vuoi che succeda con una cosa in più da fare?
Poi perchè chi predicava di non farti aiutare quando in realtà ha vissuto la cosa opposta, ma sorvoliamo.

Togliersi dalla testa certi concetti e certi meccanismi è difficile, entri in un circolo vizioso di presunzione di essere indispensabile, peccato che non è proprio cosi perchè quella presunzione ci allontana dal qui ed ora che rende la vita qualcosa di splendido da vivere; non solo, ci allontana dagli altri, ci allontana da Dio.
Cosa ne consegue? Che perdiamo di vista il nostro obiettivo, il paradiso, quello si raggiunge non pensando al domani ma vivendo l'oggi a pieno.
Ci si carica di cose da fare, ci assale la stanchezza, si è stanchi di essere stanchi, ma alla fine cosa facciamo per cambiare? Nulla, niente di niente.

Proprio ieri ne parlavo con mio marito, che da tempo immemore mi dice di darmi una calmata, di mollare qualcosa, qualche impegno (che avrebbe potuto prendere qualcun'altro al posto mio ma che ovviamente secondo la mia logica, se non ci sono io allora non c'è nessuno), mi ha detto
"Non so se aspetti che ti capiti qualcosa o qualche problema di salute grave che ti porti effettivamente a doverti calmare per forza, dovresti fermarti prima; siamo sposati, dovremmo essere una squadra, se pretendi di fare sempre tutto da sola, staremo comunque insieme per sempre ma come? ognuno per conto suo perchè tu sei abituata a fare da sola e con i tuoi tempi e io mi sarò stancato di propormi".
(visto amore che ti ho ascoltato.!!!)
Tra la casa, l'essere moglie, i bambini tra impegni extrascolastici (equitazione, calcio, scout, chierichetti), scolastici, medici, la mole di lavoro che c'è dietro l'avere una figlia con DSA alla quale fai da tutor, oltre ad essere tutor per lavoro di un altro bambino con DSA, l'essere catechista (programmazione incontri, riunioni serali), rappresentate all'asilo (riunioni etc...), tiro con l'arco come sport (con annesse riunioni mensili, allenamenti), il gruppo settimanale della lectio divina, ogni lunedi adorazione eucaristica, la condivisone e testimonianza qui nel blog, sui social etc...
Beh, quando arrivi a dover mettere circa 7 promemoria sul telefono e bigliettini ovunque perchè non ricordi le cose da fare... ecco, forse è il caso di fermarsi e rivedere un po tutto questo per ridimensionare le giornate.
Nel momento in cui per fare tutto ciò trascuri l'essenziale, per cui non hai tempo di stare bene con i tuoi figli, che non vuol dire per forza giocare con loro ma semplicemente parlarci senza dire "aspetta, ho questo da fare poi parliamo" e alla fine li metti a letto e non vi siete detti una parola... oppure fare promesse che non puoi mantenere perchè non hai tempo e quella ti sembra una perdita di tempo... oppure ritrovarsi sul divano la sera e rendersi conto che tutto ciò che hai fatto non ti ha dato nulla perchè è stato un dovere dopo l'altro, oppure parlare a monosillabi con il marito perchè si è stanchi (entrambi, perchè anche lui oltre al lavoro è pure allenatore dei pulcini).. oppure trascuri il tuo rapporto con il Signore, quello che per te è sempre stato il mio motore per le giornate..ora è diventato il fanalino di coda... (pessima cosa).. ecco, forse è il caso di rivedere le cose e fare una scaletta delle priorità.

Che caspiterina di vita è questa?
Capiamoci, questa analisi la faccio spesso, solitamente a fine anno per il Te Deum ma  nel concreto non cambia nulla, anzi, continuo a dire che se non accettassi io certi compiti nessun'altro lo farebbe.
Morale della favola.. un gran casino!
Me lo dico da sola.. "ma sei seria?", si, ero seria... ero? esatto, lo ero, perchè ora non lo sono a riguardo, sono solo stanca, ma quella stanchezza (mentale) che ti fa dire "o mollo qualcosa o non so come andrà avanti" perchè ora non è solo mio marito a dirlo, ma anche il mio corpo mi fa capire che devo fare selezione, devo scremare perchè di segnali me ne sta mandando molti, i primi li ho ignorati nonostante fossero stati molto pesanti, ora ne sono arrivati altri e non voglio andare oltre.

"Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?  Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro?  E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita?  E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.  Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.  Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?  Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?  Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno.  Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta.  Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena." (Matteo 6, 25-34)

"Non ho alternative" era la mia frase migliore, quella che utilizzavo di più in risposta al mio carico quotidiano... ebbene, balle!
Di alternative ce ne sono, si trovano, magari non subito o schioccando le dita, ma "chiedete e vi sarà dato" diceva qualcuno che conosciamo bene... e l'alternativa si trova, si può trovare.
Non affannatevi dunque per il domani, perchè il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
Quanta verità in questo versetto, ogni giorno porta con se le sue preoccupazioni, quindi perchè dovremmo iniziare a pensarci quando ancora non sappiamo cosa ci aspetta, quali intuizioni potremmo avere prima del domani?
Magari mi faccio mille paranoie per una cosa che dovrò fare domani, vado a dormire e il giorno dopo arriva la soluzione... lo dico perchè mi è capitato un sacco di volte.
Tante volte ho chiesto il dono dell'ubiquità perchè dovevo essere in due posti in orari vicini per cui con conseguente ritardo e corse, poi arriva una telefonata qualche ora prima perchè la dottoressa o altro non ci sono e va rimandato l'appuntamento.
Pensate sia fortuna? naaaaaa, è Lui...
Per cui.. non affannatevi, chiedete e vi sarà dato, non è e non deve essere tutto solo sulle vostre spalle.
Ps. sto per alleggerire qualcosa...sarà dure ma posso farcela.
un abbraccio.

giovedì 5 dicembre 2019

Divinazione; quando le carte incatenano il futuro.




Papa Francesco all'udienza (se non erro, di ieri), ha citato cartomanti e maghi, cosa non nuova dato che almeno una volta all'anno ricorda quanto loro siano lontani dalla fede.
Da persona che quando frequentava il paganesimo utilizzava varie arti divinatorie, ovviamente non potevo starmene in disparte e sorvolare, per cui ho pensato di dirvi come funzionano certe pratiche.
Prediligevo la lettura delle rune  (per anni ho tenuto corsi online per la lettura e l'interpretazione), simboli celtici con innumerevoli significati, ma non disdegnavo nemmeno tarocchi, pendolo e lettura della mano...la sfera invece era estremamente difficile da utilizzare per cui messa direttamente in un cassetto.
C'è da dire che le persone realmente capaci di utilizzare queste arti divinatorie sono veramente pochissime, leggere i tarocchi o le rune limitandosi alle istruzioni sono capaci tutti, le basi a chi chiede un consulto bastano e avanzano.
In realtà per saperlo fare bene, il lavoro è immenso, va studiato materiale tosto oltre il libricino di istruzioni (anzi, il libretto è praticamente inutile), ci vuole pratica continua, un certo metodo.. ma questo non basta perchè serve anche una connessione (non a internet) con le energie sottili, si deve creare un cerchio di protezione, ad ogni utilizzo i mazzi o le pietre delle rune vanno purificati altrimenti non si può passare alla lettura considerata contaminata dalle energie della lettura precedente.
Tutto questo potrebbe bastare per capire a cosa va incontro il richiedente e colui che invece fa la lettura.
Per molti sono solo delle semplici carte che una persona sa interpretare, in realtà sono delle carte che per essere interpretate smuovono ben altro.
Questo fa anche capire quanto una lettura a distanza o telefonica sia estremamente opinabile, anche perchè solitamente il mazzo va toccato dalla persona che richiede la lettura per un passaggio di energia alle carte, farlo a distanza chiedendo la data di nascita fa abbastanza sorridere.
Quando leggevo le rune, lo facevo solo di persona, ho sempre rifiutato le letture a distanza proprio perchè non ho mai creduto che si potessero fare in modo concreto... poi si certo, puoi farle, chiedi qualche informazione, mischi, metti sul tavolo e qualcosa ti inventi in base alla domanda.. se poi la persona anche se a distanza la conosci un po, puoi essere più precisa e il gioco è fatto.
Vogliamo parlare del costo?
Cifre assurde che non stanno ne in cielo ne in terra, cifre che con il tempo avranno delle conseguenze perchè una cosa che mi era stata insegnata ai tempi era che non andava chiesto denaro, al massimo si poteva accettare un'offerta oppure qualcosa in cambio ma mai chiedere soldi...
Su questo tema ci sono varie fazioni, il tutto dipende dal perchè uno lo fa e solitamente, guardando il costo, il motivo è il guadagno economico.
(l'unico mio guadagno economico a riguardo era solo per la vendita di rune che creavo a mano)

Vogliamo passare al centro di ciò che dice il Santo Padre, ovvero il ricorso ai tarocchi, maghi e indovini?
Bene, procediamo!
Partiamo dal fatto che tarocchi e derivati non sono la risposta divina ai problemi della vita, la lettura viene fatta rispondendo ad una domanda iniziale, la risposta però non è concreta...
Probabilmente sfugge il fatto che la divinazione è un prevedere il futuro in modo estremamente approssimativo e non definitivo perchè vige la regola (proprio nei tarocchi e nelle arti divinatorie) che qualsiasi cosa possa esserci nel futuro, non è definitiva ma modificabile ogni attimo in base alle scelte dell'individuo.
Credo che sia il caso di smetterla di credere che le carte svelano il futuro perchè (e cito testualmente le parole di una ragazza che pratica divinazione), "il nostro atteggiamento è la prima cosa che conta, qualunque decisione prendiamo può stravolgere una stesa fatta giorno prima."... (ps. la "stesa" è la lettura).
Ogni lettura fatta non dice cosa avverrà per certo nel futuro ma (ovviamente nei rari casi in cui venga fatta bene), può dare alcune informazioni di ciò che potrebbe accadere (potrebbe!!) per cui, nel concreto, una lettura a cosa può servire? Cosa porta le persone ad affidarsi a delle carte?
Nel momento in cui la lettura dice qualcosa di negativo, cosa si fa?
Le persone hanno bisogno di sapere, di conoscere cosa accadrà, di programmare per potersi preparare.. ma preparare a cosa?
Solitamente si vogliono sapere le cose negative, tradimenti, morte, malattie.... ma come è possibile affidarsi a delle carte per cose del genere?!
Ci sono persone che rischiano anche la depressione perchè convinte di ciò che emerge da una lettura, ed è una cosa inconcepibile.
Una malattia che magari non c'è porta a sviluppare qualcosa nella mente per l'atteggiamento della persona, la morte poi, chi la legge realmente nelle carte è un folle (la carta della morte ha mille significati in base alle altre carte presenti ma la morte vera e propria non viene mai letta).
Vogliamo parlare delle letture positive?
Quando una persona riceve buone notizie, il suo atteggiamento cambia e in questo modo si innesca una reazione a catena, chiedi se la tua storia d'amore ha un futuro e le carte dicono di si? L'atteggiamento del richiedente cambia, è più positivo, speranzoso, e anche l'atteggiamento verso il partner cambia in positivo per cui vedendo cambiamenti buoni lo collega alle carte quando in realtà è solo la persona che ha creato tutto.
Se al contrario la risposta è negativa, si crea astio, tensione e logicamente si può andare incontro a problemi/rotture e si ha pure il coraggio di dire "ah ecco vedi, le carte avevano ragione..".. eh no.. sei tu che hai cambiato le cose perchè ti sei fatto condizionare.
I tarocchi condizionano la vita di chi ne richiede la lettura perchè è il richiedente che da loro il potere di farlo, non perchè loro lo possono fare realmente o possono dire cosa accadrà.
«Se scegli Cristo non puoi ricorrere al mago: la fede è abbandono fiducioso nelle mani di un Dio affidabile che si fa conoscere non attraverso pratiche occulte ma per rivelazione e con amore gratuito». Papa Francesco
Dovremmo saperlo bene, scegliere Cristo significa fidarsi e affidarsi, significa non sapere cosa accadrà domani ma sapere che possiamo aspirare all'alto, sapere che se confidiamo in Lui la vita può cambiare realmente, sapere che ogni giorno vissuto a pieno nella fede ci avvicina sempre di più a Lui e alla vita eterna.... dovremmo sapere che la provvidenza è sempre alla nostra portata, dovremmo sapere che nella gioia e nella fatica (soprattutto nella fatica) Lui è accanto a noi per sorreggerci, per tenerci la mano, starci vicino, gioire con noi e asciugarci le lacrime...
Con tutto questo a nostra disposizione, non ci deve interessare cosa dicono dei mazzi di carte o dei simboli su delle pietre perchè non potranno mai darci le risposte che cerchiamo, non potranno mai farci stare meglio perchè ciò che accadrà dipende da noi in ogni attimo, anche Dio ci lascia liberi; mentre la divinazione ci incatena ad un futuro che noi pensiamo già scritto e che magari ci condanna a qualcosa che non ci piace, per poi magari voler sapere ancora e ancora e ancora diventando dipendenti  dalle letture e quella non è libertà, è come essere in prigione.
Se poi pensiamo a cosa smuovono le arti divinatorie dovremmo anche sapere da cosa e dove arrivano certe risposte, e vi svelo un segreto... di certo non arrivano da Dio...
Ho parlato principalmente di tarocchi e rune ma vale per ogni genere di previsione del futuro...
A presto..

lunedì 2 dicembre 2019

Cari San Nicola (alias Babbo Natale) e Gesù Bambino, vi scrivo....



Cari San Nicola (alias Babbo Natale) e Gesù Bambino,
cito entrambi cosi non si offende nessuno e raccatto consensi un po da tutte le fazioni possibili ed esistenti in questo periodo. (ok, dovrò migliorare il mio sarcasmo)
Ho deciso di scrivervi questa lettera perchè credo che anche gli adulti debbano esprimere le loro richieste, non solo i bambini.
Ho un bel po di cose da chiedervi ed è per questo che vi scrivo in largo anticipo, cosi avete tutto il tempo per organizzarvi nell'esaudire almeno alcune delle richieste.
Per prima cosa però vorrei ringraziarvi, da piccola avete reso migliori le mie giornate nel periodo natalizio, non so se effettivamente ci fosse il vostro zampino nel quieto vivere dei miei genitori, ma voglio credere sia cosi.
Sapete benissimo perchè amo il periodo natalizio, creare il presepe e l'albero era il momento in cui la mia famiglia era veramente unita, ci lavoravamo tutti insieme e quando andavo a dormire, ogni sera vedere quelle luci intermittenti colorate sul soffitto della camera da letto mi riempiva il cuore di gioia.
Vogliamo parlare della mattina di Natale?
Uscire dalla cameretta e controllare se nella capanna c'eri tu Gesù Bambino, mi faceva battere forte il cuore, perchè sapevo che una volta aperta la porta della cucina avrei trovato i regali lasciati da Babbo Natale, il tuo caro e fedele aiutante.
Poi sempre la solita routine che tanto amavo, colazione, messa e poi giornata a casa con nonna ( e giro dagli altri nonni), giochi e per pranzo un sacco di cose da mangiare ed immancabili gli antipasti carichi di gelatina che solitamente scartavo perchè era nauseante; poi panettone e il mitico elmo medievale con la scatola del pandoro (non ho mai capito come facesse mio padre a sollevarlo con quel trucchetto che lo rendeva paonazzo...).
Quanti ricordi, e stranamente tutti belli... per questo grazie, grazie grazie...

Ma ora veniamo a noi e alle richieste serie...
Per prima cosa vorrei che bandiste l'idea di addobbare prima di dicembre, per quanto ami il Natale, le tradizioni vanno rispettate, altrimenti che attesa è??
Ok, anche io smetterò di rompere le scatole ad agosto con post natalizi ma almeno in casa non addobbo prima del tempo.
La seconda richiesta riguarda proprio voi due... cosa ne dite di scrivere una missiva (I love medioevo) in cui spiegate che collaborate alla grande e che qui sulla terra non c'è bisogno di bisticciare per questo?
No perchè qui ogni tanto si creano casini per queste cose e vorrei lo evitassero perchè rischiano di buttare al vento questi 24 giorni discutendo di cose poco importanti.
Terza richiesta... è possibile evitare quantità allucinanti di regali limitandosi all'essenziale?
Lo sapete benissimo cosa intendo... non date retta a ciò che vi dicono i genitori, perchè i bambini si sa che chiedono chiedono chiedono, ma l'ultima parola sta al genitore, per cui dovreste magari dare una scossa, leggera si intende... quando stanno esagerando, perchè il Natale è ben altro.
Da piccola ero sommersa di regali da voi e da San Martino, lui poi zitto zitto me ne dava anche più di voi, però nessuno ha mai pensato che il vuoto che c'era dentro non poteva essere colmato dai regali e vedo lo stesso errore anche ora quando portate i regali per i miei figli ai miei genitori.
Non chiedo molto, una scossetta quando mettono mano al portafoglio...e una piccola illuminazione; chiedo troppo?
Quarta richiesta (questa è superficiale)...possiamo mettere un limite alle caramelle? Oppure ridurre il costo del dentista, lascio a voi la scelta perchè qui Giorgia ha qualche problemuccio di carie facili per cui mi fareste un favore... anche perchè con il fatto che mangiano una caramellina circa 4 volte a settimana solitamente le finiamo a ferragosto.
Quinto punto a cui tengo particolarmente...
All'inizio volevo chiedervi di abolire i pranzi/cene in cui vedi parenti di cui manco conosci il nome e a cui fai il sorriso di circostanza e inizia a parlare delle temperature e della mancata nevicata...
Oppure quelle in cui devi avere a che fare con persone che non sopporti e la cena entra in modalità ipocrisia dove nella sedia accanto alla tua c'è Satana che ti picchietta sulla spalla congratulandosi per il lavoro svolto, perchè si, a Natale si diventa tutti più buoni ma nel momento in cui si diventa falsi va tutto a quel paese; un conto è essere "più buoni", altro è essere "falsi" che Giuda levati....
Ecco, non voglio chiedervi di abolire questo, ma di cambiare il cuore delle persone; che si passi dal vedersi una volta all'anno (o se muore qualcuno) al sentirsi qualche volta in più...
Che si passi dal non sopportasi al prendersi una pausa saltando anche un Natale per poi chiarire e ricominciare, altrimenti è meglio uno scambio di messaggi di auguri (solitamente finti e con gattini o pinguini) su wathsapp.
Che si possa imparare a comprendere gli altri, (ok, questa è una sesta richiesta), ad andargli incontro, a parlare, a cercare di non giudicare, di capire che ogni sentimento negativo che si prova fa si che ci porti ad autodistruggerci (no, per favore, non esaudite "autodistruggersi" nel vero senso della parola altrimenti sono la prima a saltare per aria) e a distruggere i rapporti e gli altri...
Ecco, forse la richiesta più importante è proprio questa, che possiate aiutare le persone a cambiare il loro cuore perchè c'è tanto bisogno di cose belle, di amore e di rapporti sinceri, di fratellanza/sorellanza aldilà dei rapporti di sangue...
Se è una richiesta troppo difficile lo capisco, ma con piccoli passi quotidiani magari diventa un pochetto più facile, potreste dare qualche dritta, Gesù Bambino è il top in queste cose e lo so bene.
Aggiungo anche un'altra piccola richiesta, cambiate anche il mio di cuore,perchè ne ho tanto bisogno, veramente tanto e so che senza di te caro Gesù Bambino, (scusa Babbo ma tu esuli da questo discorso ora) non potrei fare nulla e non sarei nulla, fa che il mio cuore diventi una capanna, anzi, LA capanna per accoglierti il 25 dicembre, fa che mi renda conto che solo l'essenziale ci porta e ci tiene attaccati a te e alla vita vera.

P.S: Vi lascio anche una postilla per ricordarvi che nonostante i miei 34 anni, spero ancora possiate fare qualcosa per i mie genitori, sappiate che non demordo...

P.P.S: sapete che il rompi scatole di sotto ultimamente mi sta massacrando, ecco, mandate voi qualcuno a dargliele di Santa Ragione? So che Maria in questo ci sa fare....

Grazie per avermi letta e fatemi sapere se riuscite ad accogliere qualche richiesta...

                                                                                                               Un abbraccio
                                                                                                                      Cristina

lunedì 25 novembre 2019

Calendario dell'Avvento: il Natale si prepara con piccoli passi quotidiani.



Il calendario dell'Avvento è qualcosa che difficilmente può mancare in casa indipendentemente dal fatto che uno sia credente o meno.
C'è quello con le caramelle, i cioccolatini, ora anche con prodotti di makeUp, con cibo, oppure c'è il calendario dell'avvento al contrario che avevamo proposto lo scorso anno e trovate QUI.
Per cui ce ne sono per tutti i gusti, senza far caso al significato religioso, anche se alla fine quell'attesa la si vive anche involontariamente nel momento in cui si ha in casa qualcosa che ci accompagna per questi 24 giorni prima della nascita di Gesù.
Che uno sia ateo, credente, cattolico, pagano (si, pure loro), siamo tutti in attesa anche se non sempre in modo consapevole.

Quest'anno voglio parlarvi di un calendario dell'avvento che mi è stato proposto da mamma Alessandra che segue la pagina.
La proposta mi è piaciuta molto, l'ho studiata, vista, rivista, preparata, sistemata e personalizzata per cui ora è giunto il momento di condividerla.
La cosa che ho apprezzato di più è la possibilità di totale personalizzazione di questo progetto che inoltre è improntato proprio sull'attesa, cercando di far vivere ai bambini il vero spirito del calendario con piccoli passi fattibili per tutti.
Mi ha colpito una frase del libretto della novena per bambini (da cui nasce il titolo del post) ed è "Natale non si aspetta come si aspetta un tram, Natale si prepara!" ; ed è proprio lo spirito di questo calendario, preparare il Natale, preparare (presepe, albero...) e prepararsi all'arrivo di Gesù.

Servono poche cose, di alcune troverete il link al termine dell'articolo per poterli acquistare online.
Ma potete tranquillamente scrivere tutto a mano anche ad avvento già iniziando modificando bigliettini in base anche a come rispondono i vostri figli alla proposta.

Cosa serve?
- 24 sacchettini dove inserire foglietti, bigliettini, card (che poi vi mostro)...
- Card avvento (le trovate online nel link in fondo) **facoltative**
- Fogli colorati o bianchi
- Penne colorate
- Nastro (con cui chiudere i biglietti arrotolati.

Card Avvento
Calendario avvento con sacchetti
I sacchetti li ho trovati alla LIDL, ne avevo altri di carta ma erano rovinati, questi invece saranno riutilizzabili per molto tempo.
Le card dell'avvento sono 26, dal 30 novembre al 25 dicembre, da un lato hanno una frase di Papa Francesco, mentre dall'altra un piccolo impegno da mettere in pratica durante il giorno, per cui ricordatevi di aprirlo al mattino.
(su INSTAGRAM metterò ogni giorno nelle storie la card corrispondente)

Cosa si può mettere all'interno dei sacchetti?
Ora vi dirò come ho strutturato il nostro calendario, poi starà a voi decidere se modificare o personalizzare.
In questo caso meno dolci possibile! Li inserirò l'8 dicembre, ogni domenica, il 13 per Santa Lucia e probabilmente un altro giorno in settimana con effetto sorpresa.
Deve essere un calendario diverso dal solito, per cui anche i dolci devono avere un senso, la domenica è sempre giorno di festa, poi in giorni con delle ricorrenze coma L'Immacolata e Santa Lucia.

Il primo giorno inserirò una letterina di presentazione del calendario, possibilmente scritta a mano e una piccola caramella essendo domenica.
Ogni domenica inoltre, troveranno la spiegazione della candela corrispondente ad ogni settimana di avvento e un piccolo indizio (come una caccia al tesoro) dove poterla trovare.

In occasione dell'8 e del 13 dicembre, inserirò sia un racconto (dell'Immacolata e di Santa Lucia), sia una ricetta per fare torta o biscotti tutti insieme.
Dal 16 troveranno la preghiera della novena a misura di bambino, per cui ogni giorno un foglietto oppure se la stampate potete inserire direttamente le preghiere.

****Utilizzare foglietti colorati e decorati è un lavoro più lungo ma alleggerisce il peso di ogni sacchetto cosi che non rischiate di avere un calendario troppo pesante.*****

Potete inserire anche biglietti in cui spiegate come fare un lavoretto scrivendo l'occorrente e le istruzioni, magari per creare dei biglietti di auguri per parenti e amici.
In altri semplicemente il vangelo del giorno da poter riprendere con loro aggiungendo un disegno da colorare.
La cosa importante è che sia sempre tutto a misura di bambino e in base alla loro fascia d'età, nei 24 giorni avete tante cosa da poter suddividere.

In alcuni giorni invece metterò una preghiera breve (ho acquistato un libretto molto carino dal titolo "preghiere per l'avvento" di cui trovate il link di seguito) oppure una storia tratta dal libro "Tante storie per parlare di Dio" (trovate il link alla fine), nella sezione dell'avvento ci sono dei racconti belli da dividere in varie serate.
In quest'ultimo libretto, al termine di ogni racconto c'è anche una guida per poter arrivare alla morale e condividere ciò che ci ha trasmesso.
Per esempio al termine della storiella "Il diavoletto dispettoso", ci sono domande per riflettere sul cuore della festa del natale, quale messaggio porta Gesù, cosa è veramente il natale?
Altre storie che potete trovare online sono "Il bambino senza scarpe", "La notte Santa" e molto altro..
Alcuni racconti sono lunghi per cui potete dividerli in puntate nelle varie sere.
Una cosa bellissima che mi ha detto Alessandra è che loro certe volte quando la storiella è lunga, la leggono seduti a terra con una candela accesa al centro poi dicono una  preghiera; trovo tutto questo un momento splendido da vivere in famiglia.

Potete sbizzarrirvi, adattarlo ai vostri figli anche scrivendo biglietti mirati riguardo ciò che potrebbe aiutarli in questo cammino, potete modificare in corsa, anche per questo se utilizzate le card avete già un'ottima base, mentre il resto potete crearlo piano piano.
Poi fatemi sapere come procede sia qui che su facebook e soprattutto su Instagram (canale che utilizzerò quotidianamente per condividere il percorso di avvento; taggatemi e utilizzate l'hashtag #folleAvventoCattolico )

Ogni giorno un impegno, ogni giorno una riflessione o un disegno, ogni giorno un piccolo tassello che ci avvicina alla nascita di Gesù sempre più pronti per accoglierlo.
Il calendario dell'Avvento deve essere la nostra occasione per fare posto nel nostro cuore ad una persona importantissima, ma per farlo non basta saperlo, bisogna essere pronti a farGli spazio con i giusti tempi e modi.
Questo calendario è a misura di bambino ma come dice Gesù in Matteo 18,1-5.10
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. 

Per gli adulti ho due libri da consigliare per integrare in questo periodo, uno è "Camminando tra pastori e Re magi" di Luigi Maria Epicoco, un percorso quotidiano; l'altro è "In nome della madre" di Erri De Luca, un libro particolare ma che ho molto amato trovando la prospettiva di Maria nel suo accogliere qualcosa di straordinario.
(Trovate i link di seguito)

Buon cammino, buona preparazione nell'attesa del grande giorno in cui nascerà il nostro Salvatore.

LINK PER ACQUISTI ⇓⇓⇓⇓⇓⇓⇓



*****LIBRO: TANTE STORIE PER PARLARE DI DIO

lunedì 11 novembre 2019

Il giudizio universale quotidiano.



Questo articolo aveva un'origine diversa, volevo partire da altro, poi leggendo in questi giorni alcune cose che mi hanno colpita, e dopo un'affermazione ieri a catechismo, ho pensato fosse il caso di partire da li per sviluppare questo particolare argomento un po diverso dai soliti che tratto ma che mi sta particolarmente a cuore.

1 Non giudicate, per non essere giudicati; 2 perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. 3 Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? 4 O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell'occhio tuo c'è la trave? 5 Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.                                                                                                        (Matteo 7,1-5)

Qualche giorno fa ho visto la foto della fidanzata di Keanu Reeves, sapete, l'attore famoso che tutte amano perchè bello, gentile, educato; dicono sia diverso dai soliti attori, pare sia genuino e semplice.
Diverso ai soliti attori ma, il pubblico e i fan pretendono che in parte sia come i soliti attori che, superati i 50 anni, fanno bella mostra delle loro giovanissime fidanzate esteticamente perfette simil Barbie sia nell'aspetto (di plastica) che nella parlantina (mute).
Invece lui si presenta con Alexandra, "solo" di qualche anno più giovane (lui 55 lei 46), pare abbia pure talento sia come editrice che come illustratrice, nessun ritocchino, niente plastica nel suo corpo, capelli non tinti ma naturalmente grigi/bianchi, trucco leggero, un rossetto rosso che ne evidenzia il sorriso quasi imbarazzato ma reale e dolce.
(io la trovo stupenda!! ma è solo un mio giudizio.. ;) )

Pare che tutto questo ai fan non vada moto a genio, amano il Keanu diverso dagli altri ma, della serie "datti una calmatina"... questa scelta la reputano sbagliata, lei è troppo normale, troppo semplice, non  è abbastanza bella, non è abbastanza appariscente... cavolo, questa sta con un attore di Hollywood, ma siamo matti?
Si, questo è ciò che pensa il mondo, non sei abbastanza per stare con lui.... non hai abbastanza tette, non hai abbastanza plastica addosso, non sei abbastanza alla moda...  non sei abbastanza brava, non sei abbastanza e basta..
Quando il mondo fa credere che se non si rientra in determinati canoni non si è abbastanza, è l'inizio della fine... a me questo mondo spaventa, fa paura, ho paura per i miei figli.
Le persone vivono di giudizi, per qualsiasi cosa ci sarà un dettaglio che non va, perchè accettare le persone per ciò che sono evitando di lasciar prevalere l'invidia o la voglia di superiorità è diventato sport estremo.
Il giudizio universale quotidiano è ciò che viviamo anche sulla nostra pelle in modo sia diretto che indiretto, a tutti scappa un giudizio, e a tutti capita di essere giudicati, il più delle volte si incappa  nella seconda parte ed è lì il gran casino.
Perchè quando ti senti giudicata per ogni cosa, hai la sensazione di avere i riflettori puntati su di te, tutti pronti a puntare il dito, ad attendere un tuo passo falso e allora si che si incappa in un vero giudizio universale dove ti senti l'acqua alla gola e speri di trovare l'arca che passa di li e che ti porta in salvo, ti trascina fuori da quelle onde di giudizi che stanno per affogarti.

Ieri a catechismo abbiamo parlato del nostro prossimo, di ciò che facciamo per gli altri, dei comportamenti che abbiamo e un bambino ha detto "io mi comporto bene perchè cosi faccio buona impressione".
Mi ha colpita molto come frase perchè è tanto vera ma altrettanto triste e da li ho iniziato uno sproloquio che a voi risparmio ma posso dire che da ieri sto continuando a riflettere su quella frase.
Comportarsi in un certo modo "per fare buona impressione", tutti lo abbiamo fatto, io sono cresciuta con questo tarlo "non comportarti male altrimenti in giro dicono...", "comportati bene perchè non voglio fare brutta figura..", da quando sono piccola mi sento perennemente giudicata, in primis dai miei genitori, non ero mai abbastanza, mai un "brava", mai un complimento, oppure da altri vicini perchè prima non ero cattolica, ora lo sono troppo, prima perche rispondevo male, ora perchè sono troppo tranquilla... ditemi un po voi...
Ci si ritrova a mettere il giudizio degli altri al centro di molti ragionamenti, ma è un centro sbagliato.
Io mi devo comportare bene perchè è il mio essere, mi comporto bene perchè mi fa stare bene, mi comporto bene perchè è bello, mi comporto bene perchè so che è la cosa giusta da fare indipendentemente da ciò che gli altri possono dire.. perchè diciamolo, anche chi si comporta sempre bene è vittima di giudizio ed etichettato come "miss perfettina" e simili, non ci scappi.

Uno che conosco e forse conoscete anche voi (ironia), diceva "Prendi in mano la tua vita e fanne un capolavoro!", pare fosse Giovanni Paolo II ... ;)
Come puoi fare della tua vita un capolavoro se non riesci ad essere te stesso e hai paura dei giudizi?
Come puoi avere una vera relazione con Dio se non riesci a metterti in gioco perchè appena esterni un po di più.. TAC, giudizio!!
Come puoi avere delle relazioni umane sane se non mostri ciò che sei perchè altrimenti hai paura di non essere accettata?
Vogliamo  aggiungere la parte dei social? no dai...ve la risparmio ma concedetemi una cosa, una sola.. i social sono il rischio maggiore soprattutto per i ragazzi, andrebbero fatti corsi di sopravvivenza.

I grandi filosofi in risposta alla paura dei giudizi dicono.. "fregatene!!!" ma guardate che non è cosi semplice.
Certe volte il giudizio arriva proprio da chi ci sta vicino e allora cosa possiamo fare??
Parlare! Parlare! Parlare! Un po come il libro "Pregate, pregate, pregate"!
Parlate (NON sparlate), ascoltate (veramente), esternate e soprattutto pregate!
Perchè la preghiera ci estranea dal giudizio, ci libera, ci rende forti e tranquilli; che poi detto da me che per scrivere qualcosa mi faccio mille paranoie pare un po assurdo ma sorvolate per favore..
Esternate ciò che siete, non nascondetevi perchè credete di non essere abbastanza perchè voi per Dio siete abbastanza, siete meravigliosi cosi come siete, soprattutto non rovinate voi stessi con la rabbia e la paura perchè quella fa di tutto per mostrarvi diversi.
Essere aggressivi, decisi, diretti, schietti con rabbia non significa essere forti, non significa essere capaci di non ascoltare i giudizi; essere se stessi in ogni attimo significa essere realmente forti, non avere maschere in base all'interlocutore significa essere forti e la persona che può insegnarci tutto ciò è Gesù e il Vangelo.
Per cui prendete in mano la vostra vita (e la Bibbia) e fatene un capolavoro (alla faccia dei giudizi)!


„Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me.“ 
                                                                                                             (Giovanni 15,18)

Un caro abbraccio.



lunedì 21 ottobre 2019

Vigilia dei Santi, Festa di Luce; Dolcetto o versetto?



In questi anni ho sempre evitato di scrivere articoli riguardo Halloween ma dopo svariate richieste e dopo aver meditato molto ho pensato fosse arrivato il momento almeno di provarci, perchè in temi come questi è difficile trovare le parole adatte e frasi che non vengano fraintese, per cui cercherò di essere precisa con esempi e se trovate qualcosa che non vi piace scrivetemi e soprattutto vi prego di leggere fino alla fine.
A fine articolo troverete delle indicazioni per festeggiare la vigilia dei Santi.
Se fate qualche ricerca online troverete a riguardo un sacco di opinioni diverse e contrastanti, da chi prende alla leggera, a chi demonizza pensando di avere la verità in mano, chi demonizza a prescindere, chi non prende posizione, chi vorrebbe dire la sua ma non lo fa e chi più ne ha più ne metta.
Non starò a citare trattati di teologia, storia e derivati perchè ne è pieno il web e io non ne ho le competenze; in questo caso darò la mia visione da ex praticante del paganesimo dove halloween era una delle festività della ruota dell'anno tra i Sabba principali e la mia visione attuale da cattolica.

 La distinzione principale che va fatta riguarda l'origine del nome di questa "festa" e partendo da lì si può arrivare ad una conclusione comune a molti ma in modo consapevole e magari ragionato e diverso.

Halloween contro Samhain, ebbene sono due cose diverse e basta il significato per capirlo:
- Halloween ---->> Hallows= santi ----- een= vigilia; sera/vigilia dei santi..
- SamhainSam-fuin= fine d'estate.
Per chi non lo sapesse, i pagani e satanisti non celebrano halloween (e chi lo fa non ha capito nulla) e penso basti il significato per capirlo, ma celebrano SAMHAIN, la festa che indica la fine dell'estate e dell'anno, il cosiddetto capodanno celtico; quando celebravo, questa era la festa più importante dell'anno.
Ovviamente, trovando online tantissime versioni diverse dell'origine di questa ricorrenza si crea una naturale confusione, anche tra gli stessi pagani ci sono origini simili ma con qualche modifica.
Per i cristiani però la cosa diventa estremamente complicata  perchè ci sono esorcisti che demonizzano questa festa (giusto in parte) e altri che invece la ridimensionano ricordando le radici cristiane di questa giornata, cosa che appunto si nota proprio nel significato "vigilia dei santi".

Leggendo un articolo consigliato dalla cara amica Cecilia, ho trovato un ragionamento molto interessante:
"Halloween è la festa cristiana della vigilia dei Santi, cioè l'inizio della festa dei Santi perchè le grandi feste (Natale, Pasqua) iniziano nella notte.
I cristiani, grandi maestri della gioia e del festeggiare - inventarono la festa dei Santi (e commemorazione dei defunti) per celebrare il fatto che la morte era vinta e che il duro male era ormai sconfitto"
Sorvolando sul termine "inventare" che poco mi garba, questa ricorrenza, se vissuta nel suo reale significato è una splendida occasione per far entrare nel persone, soprattutto i bambini nell'ottica che il male viene sconfitto per cui con la luce di Gesù la vita è meravigliosa; non servirà nemmeno spiegare loro il perchè mostri, streghe etc non abbiano senso in quella giornata perchè ci arriveranno da soli, l'importante è camminare insieme verso quella consapevolezza.

e ancora...
"mentre i pagani, che erano pur sempre credenti, pensavano che i morti potessero venire a visitarli solo un giorno all'anno, i cristiani annunciarono loro che essi ci visitavano tutti i giorni grazie alla comunione che esiste in Gesù tra i vivi ed i morti"
Frase meravigliosa...
Si, perchè per quanto siano spirituali ed eclettici, i pagani, in alcune credenze sono barricati all'interno di date, rituali con gesti precisi etc..(adesso è tanto di moda l'opposto) e Samhain per loro è IL giorno in cui è possibile "ricevere visite" dai defunti poichè in questo giorno il velo che divide il nostro mondo da quello dei morti è estremamente sottile per cui è possibile richiamarli con facilità.
[Ma noi questa comunione la viviamo quotidianamente grazie a Gesù Cristo.]

Questa facilità con cui è possibile richiamare i defunti è pericolosa?
Potrebbe diventarlo nel momento in cui si sottovalutano le possibili conseguenze, ma ora mi spiego meglio.
- Se un bambino in quel giorno si veste da vampiro e fa "dolcetto o scherzetto", non significa che sta invocando qualche entità malvagia satanista...anche se onestamente non trovo carino vedere mio figlio vestito da demone o vampiro (per quanto adori i romanzi di vampiri)..
- Se un ragazzino in quel giorno va al cimitero e scimmiotta qualcosa visto su youtube, o pseudo invocazioni allora si, potrebbe pagarne le conseguenze e ve lo dico perchè samhain l'ho praticato per molti anni.
"Ma non è un vero rituale, ho detto qualche frase cosi..", beh mi dispiace ma non serve per forza fare un rituale elaborato per fare danni...la semplicità solitamente è la cosa che apre più porte rispetto a cose elaborate.
Chi pratica in questa festa cose distorte non deve farci demonizzare una tradizione che ha una base cristiana ma in realtà deve ricordarci che il diavolo esiste con le tenebre e che, a maggior ragione, esiste Dio e la sua Luce!

Perchè NON demonizzare una festa che riguarda le tenebre?
Perchè non è quella la sua reale connotazione, perchè dobbiamo pensare che la viglia di tutti i Santi può diventare un momento di scambio, di gioco e di condivisione non per forza vestiti da mostri ma vestiti normalmente o vestiti anche in modo elegante con dolci, caramelle, biscotti a forma di zucca sorridente etc..
Perchè al mondo ci sarà sempre chi fa qualcosa in modo distorto, sta a noi raddrizzarlo nel modo giusto, siamo e dobbiamo essere portatori di bene.
Non demonizzare non significa approvare, significa essere consapevoli che ci sono vie diverse e sta a noi trovare la strada giusta per educare alla fede anche in queste piccole cose.

Come festeggiare Halloween nel modo corretto quando siamo circondati da brutture commerciali e da chi ha una fede/visione distorta?
Questa credo sia la parte più difficile a causa di ciò che ci circonda, ma allo stesso tempo più soddisfacente della questione per i possibili risultati.
Noi festeggeremo il compleanno di Mattia per cui l'attenzione verrà deviata ad altro, quando crescerà spero che avremo impostato nel modo corretto la loro attenzione sul vero significato della festa.

Organizzare merende a casa propria impostando un tema specifico in modo che possano evitare di arrivare vestiti da mostri, streghe sanguinanti etc...la maschera più luminosa vince?? Si!
Fare dei giochi , merende speciali, una caccia al tesoro mantenendo sempre il tema dei Santi o perche no, ricordando gli antenati; lavoretti con immagini da colorare e dipingere, puzzle con la storia del Santo di ogni bambino, ci sono tantissime possibilità.

"Dolcetto o versetto?" (come nel titolo) è una possibile alternativa al classico dolcetto o scherzetto!!!
(ho il dubbio esista già qualcosa del genere ma non ne sono sicura)
Suonano alla vostra porta per fare dolcetto o scherzetto? Bene, dolcetto&Versetto, oppure una caramella avvolta in un foglietto con l'immagine di un Santo, o un biglietto con scritto "Buona Festa di Santi" o "Buona vigilia dei Santi".

Potete anche proporla in oratorio per coinvolgere più persone e farvi aiutare anche da altre famiglie, già alcuni lo fanno chiamandola Holyween (se lo fate va bene lo stesso ) come capita ogni tanto ma basta "Halloween - vigilia dei Santi- festa di luce"... o titoli sicuramente migliori di questo XD
(Sarebbe meglio utilizzare "Halloween" solo per far capire che non è una cosa oppositiva ma che si basa sul vero senso della festa)

Problema feste in maschera non a casa propria: come risolvere quello che per alcuni è un guaio?
Se ricevono inviti cercate di capire che tipologia di festa è, nel caso decidiate di mandarli fermatevi anche voi per fare quattro chiacchiere con i genitori e magari proporvi per organizzarla l'anno successivo.

Vestiti da Santi?? 
Anche ni, nel senso che personalmente lo trovo poco rispettoso; se proprio vogliono travestirsi, una cosa carina sarebbe scegliere qualcosa che eviti squartatore, sangue etc.. 
Ci sono sicuramente alternative meno macabre o paurose. 

Sul sito americano www.beaheart.com vendono anche piattini e quant'altro a tema santi e sono bellissimi. (meglio per acquisti di gruppo visto il costo delle spedizioni).

Dobbiamo puntare sul ricordare che il diavolo esiste, il male esiste ma Cristo ha vinto e i Santi ci avvicinano a Lui con il loro vissuto, vanno spiegati, vanno condivisi, dobbiamo farli conoscere.
Nel momento in cui Halloween viene festeggiato come festa di luce, come preparazione alla festa dei Santi e alla commemorazione dei defunti, senza maschere spaventose, senza riferimenti alle tenebre allora stiamo seguendo la strada giusta (seguite i suggerimenti scritti sopra e se ne avete altri scrivetemi...).
Se Halloween lo volete festeggiare travestendo soprattutto i bambini da streghe, vampiri, etc.. allora dovete chiedervi perché lo fate e che spiegazione date ai bambini... 
RIcordate solo che non esistono tenebre innocue e la coerenza è una grossa responsabilità ed esempio per i bambini.

Ho letto di adorazioni eucaristiche di riparazione, beh, quelle vanno sempre bene, ma non per halloween in sè ma perchè sia in quel giorno che in molti altri possono accadere cose per cui è necessario pregare; adorazione eucaristica alla vigilia dei Santi potrebbe essere un'ottima combinazione da non sottovalutare.

Se fate qualcosa potete sia pubblicare nel gruppo, sia nella pagin facebook, sia taggarmi  su instagram  dove metterò sicuramente qualcosa nelle storie e nei post.
Essere un genitore cristiano oggi è una cosa molto più complicata, riuscire ad essere nel mondo senza essere del mondo è ancora più complicato ma nel momento in cui abbiamo Gesù come faro siamo sulla strada giusta.
Un abbraccio.


[le due citazioni sono state prese dal sito www.gliscritti.it ]

lunedì 23 settembre 2019

"Dalle stelle alle stalle", racconti di una conversione. (parte 4)



Attenzione!! Questo sarà un articolo piuttosto serio...
E' da tantissimo che non scrivo articoli o post riguardo il percorso di conversione, è questione di cosa si vuole raccontare e non essendo un processo semplice meglio stare in silenzio che scrivere qualcosa per il solo dovere di farlo.
Oggi però è il giorno giusto per condividere una piccola parte di quel percorso che ancora oggi faccio fatica a tenere a debita distanza e che spesso si riaffaccia in tutta la sua prepotenza.
Infatti per mia esperienza questo è il periodo spiritualmente più duro da superare perchè era quello a cui ero più legata per atmosfera e situazione quando praticavo il paganesimo.
Puoi staccarti quanto vuoi ma sarà difficile toglierselo di torno definitivamente, lo sapevo e posso dire di avere tutte le armi per farcela.

Perchè scrivo proprio oggi? Che cosa ha di speciale questo giorno?
Beh, nulla di speciale ma oggi 23 settembre è l'equinozio d'autunno, per i pagani meglio conosciuto come Mabon, uno dei sabba maggiori che solitamente viene celebrato  dal 21 al 23 settembre, per me periodo di forte guerra spirituale perchè come detto sopra, quando vivi certe cose, sanno dove colpirti per volerti riprendere.
Ora vi spiego un po cosa rappresenta (pare innocuo) poi vi spiegherò altre cose che ho potuto analizzare nel tempo.

Rappresenta l'oscurità che si avvicina e prende il posto della luce poichè le giornate iniziano ad accorciarsi; ci sono pietre ed erbe specifiche per l'occasione  e solitamente ci si concentra sull'equilibrio nel quotidiano.
Vi cito una parte che avevo trovato tanto tempo fa e che riassume bene il suo significato:

È il tempo per fermarsi a riflettere, rilassarsi e apprezzare i frutti dei propri personali raccolti.
È un periodo per porre fine ai vecchi progetti mentre ci si prepara al periodo dell'anno in cui è bene esplorare la propria interiorità.
Il lavoro magico dovrebbe essere di protezione, prosperità, sicurezza e fiducia in sé stessi.
Mabon è considerato tempo dei misteri. È il momento di onorare le divinità anziane e lo Spirito. Le divinità vengono ringraziate per i loro doni, auspicando il futuro ritorno dell'abbondanza per gli anni successivi, ricordandoci di lasciare una parte del nostro banchetto per la Terra e le sue creature: tutto ciò che di commestibile abbiamo messo sulla tavola di Mabon per adornarla e ciò che è avanzato dal banchetto, verrà portato all'aperto ed offerto ad animali ed uccelli in segno ulteriore di ringraziamento verso la Grande Madre Terra che ci ha elargito i suoi doni.
Durante il rituale si possono invocare gli elementi singolarmente e riconoscerli, ringraziandoli, per le loro influenze benefiche.
Fin qui, se un ragazzino dovesse leggere la descrizione, esattamente come successe a me, si sentirebbe attratto dalla cosa, d'istinto potrebbe dire "beh, non ci trovo nulla di malvagio in questo, sembra semplice e positivo".
Finchè non ci sei dentro oppure ci sei dentro troppo non ti rendi conto di quanto possa essere pericoloso ciò che fai per un motivo importante, per fare ogni cosa lavori ed entri in contatto con delle energie ma non puoi sapere come sono, non puoi avere la certezza che siano positive, anche quando lavori con amici.
C'è poco di istintivo perchè ci sono formule precise, step precisi (poi dipende dalla tradizione o dal percorso), se ometti qualcosa durante la creazione del cerchi di protezione e quindi non lo crei devi pregare tutti i Santi che non si presenti qualche entità poco piacevole..
Devi avere lo stato d'animo giusto essendo tutta questione di visualizzazione etc, per cui se non sei "a bolla" (passatemi il termine), non sai cosa richiami.
Credo che questo sia stato il motivo principale per cui quando iniziai questo percorso, tra lo studio e la pratica passarono circa 6 anni... avevo paura.. non posso negarlo, ad ogni rituale avevo paura ma quella paura che ti chiude gli occhi e ti crea una barriera protettiva dove per fortuna non percepivo nulla (e trovavo assurde certe esternazioni a fine rito).
Probabilmente è stato quello a proteggermi (oltre a qualcun'altro), perchè, parliamoci chiaro... 14 anni tra paganesimo e satanismo e ne sono uscita quasi (eccetto qualche problema da parte di quello dei piani bassi) indenne, il sacerdote esorcista con cui ho parlato è rimasto sorpreso.
Sono rimasta sorpresa anche io perchè, benchè intorno a me fossero tutte super presi dal mondo pagano, io vedevo la loro vita un gran casino, un problema dopo altro e dovevano "cavarsela da soli" perchè anche se invocavano un Dio e/o una Dea, si dovevano fare loro il mazzo per ottenere ciò che volevano, non potevano affidarsi come accade a noi cattolici.

Proprio la scorsa settimana il padre spirituale alla mia domanda "ma se scelgo una versione diversa della stessa novena, sbaglio qualcosa?", la sua risposta è stata "no, le devozioni sono una guida, poi se sbagli qualcosa di una formula il Signore lo sa e lo comprende, è questa la differenza tra un atto di fede e di devozione e un atto magico che richiede precisione"... ed effettivamente è vero.. se il sacerdote per errore dimentica qualcosa mi ha detto che c'è l'assemblea che sopperisce alla mancanza, mentre nel rituale magico se ometti qualcosa poi rischi di pagarne le conseguenze.
Quando arrivavano nuovi ragazzini nel forum, la prima domanda riguardava come fare rituali, della teoria e delle basi non importava a nessuno
Questo fa capire quanto alla base ci sia un'attrazione per certe cose ma nel concreto non come religione ma per emulazione di chissà quale film visto o per sentirsi speciali e meno diversi... 
Si perchè molti si sentivano diversi sotto molti aspetti (vedevano quindi il dualismo Dio Dea qualcosa che era dentro di loro quando nella realtà erano omosessuali) e nei  gruppi pagani trovavano persone simili e sentirsi parte di un gruppo fa stare bene chi nella realtà quotidiana viene escluso.

Quando entri in quel mondo sei vulnerabile, ti ritrovi ad avere paura di dire che sei felice o che stai bene o che ti è accaduto qualcosa di bello perchè non sai cosa gli altri possano fare quando lavorano con certe energie.
Sei vulnerabile e sei sola, sei sola e ti devi soprattutto salvare da sola perchè nessuno si è sacrificato per te ma è tutto nelle tue mani.
Adesso parliamoci chiaro, cosa c'è di belo e positivo in tutto questo? Che ti senti onnipotente perchè non ti affidi a Dio? Beh, è triste e preclude un sacco di cose meravigliose.
Mentre scrivo mi è tornato in mente un episodio piuttosto inquietante di quando ero in attesa della prima figlia; una del gruppo pagano che gestivo mi disse che ero incinta grazie a lei perchè aveva fatto un rito a riguardo altrimenti probabilmente non avrei potuto averne.
Come vi sareste sentite? Velo dico io... terrorizzate!
Ho ripensato a quella discussione per tanto tempo, avevo paura a parlarle perchè non sapevo cosa avrebbe potuto fare, per cui mi sono allontanata, come fatto con tutti gli altri; quando volevamo il secondo figlio mi è tornata alla mente questa cosa ed è stata dura soprattutto perchè con lui ho avuto molti problemi in gravidanza tra minaccia d'aborto e infine parto prematuro.
Poi sono stata rassicurata da più sacerdoti che "non avevo addosso" nulla di strano, per quanto riguardo alla gravidanza mi fossi affidata a maria per la prima volta nella mia vita, quell'episodio mi aveva segnata molto,non ricordo nemmeno se lo avevo raccontato a mio marito.

Ho cercato di sintetizzare anche se le cose da dire sono tantissime, se avete domande specifiche scrivetemi in privato cosi che possa magari scrivere qualcosa nello specifico.

PS: Mercoledi 25 settembre alle 20,00 sarò intervistata da Rita Sberna per Cristiani Today proprio sul tema della conversione.

mercoledì 28 agosto 2019

Cura del creato,un obiettivo catto-green da tramandare.




"Ma veramente pensi a salvare il pianeta e ti sei fissata con l'ecologia????? Starai mica diventando una figlia dei fiori new age per caso?"
(Preciso che all'inizio avevo scritto "fricchettona" ma il marito ha bocciato questo termine)

Ecologia / cura del pianeta = figlia dei fiori/ new age: pare essere il binomio perfetto, peccato sia pure estremamente sbagliato, un tranello in cui cadono molti che si ritrovano in due fazioni opposte (sia mai stare nelle vie di mezzo) ovvero:
- Fazione n°1--> chi schifa l'ecologia e ne sta alla larga per paura di essere etichettato come figlio dei fiori manco rischiasse di trasformarsi in un albero mutante.
- Fazione n° 2 --> coloro che si avvicinano realmente alla new age solo perchè vogliono avere cura del creato pensando sia l'unica strada percorribile (e qui ce ne sarebbe da dire essendoci passata).

Qual è la fazione giusta? Nessuna delle due!!!!

Pensare al pianeta, interessarsi all'ecologia, fare una corretta raccolta differenziata significa avere cura di ciò che Dio ci ha donato, è un modo per ringraziarlo e per mantenere questo luogo vivibile per le generazioni a venire che saranno composte  dai nostri figli, nipoti, pronipoti etc..
Un po come se un amico o un parente vi regala una pianta o vi chiede di tenerla mentre è in vacanza, voi che cosa fate?
La mettete in un posto idoneo, ne avrete cura, le darete l'acqua che le serve (non di più o di meno) e farete il possibile per mantenerla o riconsegnarla in vita (eccetto se siete negati come me, ma almeno mi informo e ci provo).
Ecco, dovrebbe essere lo stesso per la terra, Dio ci ha donato questo mondo, con tutto ciò ce ci serve per poterci vivere e anche piuttosto bene, per cui preservarla mi sembra il minimo che possiamo fare.

Ho iniziato da tempo a leggere il libro "La Bibbia dell'Ecologia, riflessioni sulla cura del creato" di Roberto Cavallo (lo linko a fine articolo se lo volete acquistare), diciamo che è un bel mattoncino e va letto a piccole dosi, però nonostante alcune cose siano tutt'altro che semplici da capire (proprio per come sono esposte), apre un mondo spesso sconosciuto o di cui si conosce poco e che vale la pena approfondire.
Se poi siete in fissa con numeri e statistiche o avete un marito Ing. come me, potrebbe essere un regalo perfetto perchè è ricco di dati concreti cosa per cui gli ingegneri vano in brodo di giuggiole.

Attraverso le citazioni di alcuni brani dell'antico testamento, viene fatta un'analisi delle risorse, dell'ambiente, di ciò che l'uomo sta combinando a questo pianeta pensando solo al proprio benessere e alla propria ricchezza e sottovalutando la possibile distruzione di tutto ciò che ci è stato donato.
Sembra quasi che l'Antico Testamento abbia predetto ciò a cui saremmo andati incontro se non ci fossimo limitati ad utilizzare la terra per ciò che ci serviva, e ovviamente l'uomo è sempre andato oltre.

Dobbiamo interiorizzare nei nostri modelli di vita che l'uomo è solo di passaggio sulla terra, per cui dobbiamo anche pensare che le fonti a disposizione non sono illimitate.
Nel libro si legge un passo molto interessante che vi cito di seguito:
Geremia 35,7 dice:
"Non costruirete, non seminerete campi,
non pianterete vigne, non ne possederete alcuna,
ma abiterete sotto le tende tutta la vita.
Cosi potrete vivere a lungo su questa terra
dove abitate come forestieri"
<<Mi piace pensare alla legge di Ionadab figlio di Recab, riportata in Geremia, come invito a rinunciare al possesso, che induce all'egoismo; mi piace l'idea di pensare di agire con il rispetto di un ospite in casa altrui.
Come quando in visita ad amici e parenti consumiamo solo quanto ci viene offerto, chiediamo permesso per poter andare in un'altra stanza, ci puliamo le scarpe, o addirittura ce le togliamo, prima di entrare in casa, chiediamo dove possiamo buttare uno scarto se dovessimo trovarcelo tra le mani: con questo spirito dovremmo imparare a vivere sulla terra.
Invece continuiamo a consumare pensando che le ricchezze materiali ci possano in qualche modo proteggere. Cerchiamo riparo e sicurezza in beni effimeri.>>

Solo questo pezzetto può far riflettere molto.
Che atteggiamento abbiamo come ospiti in casa altrui?
Rispettosi, educati, che non vogliono sporcare per non fare brutta figura poi magari appena usciamo buttiamo a terra una cartaccia perchè il cestino era lontano pochi passi e non avevamo voglia di avvicinarci.
Ci rendiamo realmente conto che la Terra non è di nostra proprietà ma ci è stata donata per permetterci di poter vivere?
Secondo me no, altrimenti non la tratteremmo cosi, se una persona ti dona qualcosa, cerchi di tenerla con cura proprio come ho detto poco fa con l'esempio della pianta, ma in realtà l'uomo crede di essere il possessore, colui che governa la terra e in quanto padrone può farne ciò che vuole purchè porti ricchezza, poi non fa niente se poco a poco la sta devastando.

Papa Francesco ha parlato molto della cura del creato, anche nella "Laudato sì", ma non è il solo, Giovanni Paolo II nelle encicliche "Sollicitudo rei socialis" del 1987 e "Centesimus annus" del 1991, Benedetto XVI nell'enciclica "Caritas in veritate" del 2009 a cui ha fatto seguito il tema della Giornata mondiale della pace del 2010 "Se vuoi costruire la pace, custodisci il creato".
Paolo VI nella lettera apostolica "Octogesima adveniens" del 1971 denunciava i rischi di uno sfruttamento  sconsiderato della natura.
I vescovi italiani, dal 2006, hanno introdotto ogni anno, il 1° settembre , la Giornata per la cura del creato.
(A questo link trovate qualche info dalla diocesi di Bergamo con file scaricabili)

Ma quali new age??
La vera base si trova nella Bibbia, partendo dalla creazione fino ai salmi, nei passi che descrivono la bellezza della natura e la necessità dell'uomo di seguirne i ritmi e le stagioni, cosa che ora è da "new age" quando in realtà sarebbe semplicemente da persone di buon senso che seguono il ciclo vitale senza sottomettere la terra al proprio volere sfruttandola e allo stesso tempo lamentandosi dei continui cambiamenti climatici e di come la terra sta reagendo a tutto ciò che ha subito nei secoli.
Il riscaldamento globale non è un gioco, non è uno scherzo e ne vediamo ogni giorno gli effetti, perchè prendere tutto questo alla leggera? perchè farci del male e far del male ai nostri figli, nipoti etc.. perchè?
Ci ricordiamo ancora lo scorrere delle stagioni? Sappiamo in che periodo ci sono determinati frutti o certe colture?
No, si è perso il rispetto della ciclicità, ed è una cosa che andrebbe riscoperta e tramandata anche facendo attività con i bambini, passeggiando tra le foglie secche autunnali e creando magari un raccoglitore per ogni stagione, scrivendo i frutti e le verdure che possono trovare in natura etc..

In Genesi 47, 23-26 quando parla degli Egiziani che dovranno dare al faraone la quinta parte del raccolto, fa capire come non dobbiamo consumare totalmente ciò che la natura ci dà, ma va conservata una parte non del tutto marginale pechè potrà servire per i periodi meno produttivi o per le generazioni a venire.
Una frase rende l'idea nel commento del libro, "L'uomo sembra drogato della necessità di avere", ed effettivamente cosi, un modello di cellulare sempre alla moda e di ultima generazione (su instagram trovate un post a tema, riguardo il coltan; cliccate QUI), aggeggi elettronici che restano nel cassetto mai utilizzati..
Anche l'acquisto eccessivo di beni alimentari non è la cosa migliore, per poi ritrovarsi a buttare un sacco di roba.

Ma cosa possiamo fare veramente per il pianeta che ci è stato affidato?
- Parlarne, condividere soprattutto educare a questo i nostri figli, perchè imparano prima di tutto con l'esempio ma anche chiacchierando sul tema; quando seguivo il paganesimo, la stragrande maggioranza dei ragazzini che accedevano al forum che gestivo, si avvicinavano al paganesimo proprio per l'amore verso la natura; in realtà devono capire che non è una prerogativa new age ma di ogni persona responsabile, sopratutto noi cristiani.

- Effettuare una corretta raccolta differenziata; a casa abbiamo vari contenitori e si occupano i soprattutto i bambini di controllare che venga fatto correttamente.(ne parlano anche a scuola)

- Utilizzare meno plastica  possibile, andate a fare la spesa portandovi le borse da casa, se potete utilizzate la borraccia invece delle bottigliette, se non potete fare a meno delle bottiglie di plastica, meglio quelle grandi che piccole, al massimo le travasate nelle borracce (ma esistono anche le "bio bottle" bottiglie biodegradabili e compostabili)

- Acquistate il necessario, non eccedere con il rischio di dover buttare; a casa dare la priorità alle cose in scadenza con ricette svuota frigo e preparando più cose in casa, anche da poter congelare utilizzando cose confezionate lo stretto necessario.
(in Italia, dati alla mano, buttiamo più di 100 Kg di cibo all'anno  A PERSONA)

- Acquistare detersivi ecologici, meglio se nei distributori cosi da evitare spreco di plastica.

- Utilizzare "Ecosia" come browser di ricerca, pianta alberi grazie alle vostre ricerche, per saperne di più cliccate QUI.

- Invece di oggetti poco utili, Adottate un albero con il vostro nome o della persona a cui lo regalate, oppure adottate un alveare per proteggere le nostre api (vi arriverà a casa anche il loro miele).

- In alternativa alla pellicola trasparente potete acquistare dei coperchi in silicone che si adattano ad ogni tipo di contenitore o che potete mettere direttamente su frutta e verdura (ikea oppure altri che mi devono arrivare e vi farò vedere su instagram)

- Tenete in borsa un contenitore in cui mettere cartacce etc nel caso non avete a disposizione cestini in zona.

- Informatevi su energie rinnovabili e quant'altro, certe volte basta veramente poco per cambiare tanto.

- Risparmiate energia soprattutto quando non siete in casa e prediligi le lampadine al LED.

- Utilizzate pannolini lavabili (se riuscite ad avere la costanza di farlo, io purtroppo non ci sono riuscita).

- Utilizzate la coppetta mestruale o assorbenti lavabili invece degli assorbenti usa e getta. (e anche qui cado)

Ci sarebbe molto altro da aggiungere ma credo che avete capito quale sia la strada da intraprendere... io oltre a modificare un sacco di cose, dovrò anche migliorare nella guida, perchè una guida troppo "sport" inquina di più... mentre gi anziano che vanno piano sono decisamente più ecologici di me..

E' facile?
No, perchè nel momento in cui si è abituati in modo diverso diventa difficile cambiare abitudini, ma non è impossibile.
Piccoli passi e tutto diventa possibile, tutto entra a far parte della nostra routine quotidiana e diventerà semplicissimo portare avanti questo stile di vita che magari un tempo ritenevamo folle e da "flower power" ma che ora abbiamo capito riguarda tutti, soprattutto noi cristiani, per cui trasformiamoci in "catto-green" e salviamo il pianeta!!
(ok, questa forse potevo risparmiarla...)

Il binomio perfetto è:
Ecologia = cura per il creato



sabato 17 agosto 2019

Matrimonio: Ripartiamo da noi, andiamo all'ikea!



Il titolo può sembrare un misto tra l'assurdo e una pubblicità alla famosa catena di negozi di oggetti da montare, in realtà è un post abbastanza (forse troppo) serio ed esperienziale sul matrimonio.
Si, perchè per quanto non sia una terapeuta di coppia o una che ha studiato il tema, vivere la vita matrimoniale è una scuola di vita non indifferente soprattutto se non è semplice ma hai già un bagaglio (famiglia d'origine) che ti ha insegnato tutto ciò che serve per far fallire un  matrimonio.

I miei genitori come sapete sono divorziati oramai da tantissimo, mia madre ha un compagno da molti anni anche se non ho a che fare con lui, mentre mio padre si è ri-"sposato" un anno e mezzo fa.
Sono divorziati e non riuscirebbero nemmeno a stare nella stessa stanza ma questo è un altro discorso (che trovate in vecchi post a fine articolo)...
Sono cresciuta tra due fuochi, seguendo le dinamiche della loro relazione intuendo i loro errori ma non potendo fare nulla per evitarli, nonostante ciò ora dovrei anche ringraziarli perchè ho assimilato e capito cosa può mandare a monte un matrimonio.
Non parlavano mai, non chiarivano malintesi, non si mettevano al tavolo per parlare dei problemi, non si abbracciavano mai, non li ho mai visti darsi un bacio o una carezza...non facevano progetti, non prendevano decisioni insieme, avevano idee diverse anche in merito a noi figli.
Si rinfacciavano ogni cosa, anche cose che non avrei mai dovuto sentire da bambina, sapevano benissimo urlare uno contro l'altro, si ignoravano e si vedevano praticamente solo a pranzo e cena.
Capiamoci, non era proprio un inferno, le cose andavano bene ai compleanni, natale, pasqua e al mare una decina di giorni, il che tutto sommato non è da buttare, per il resto stavo perennemente con mia madre e mia nonna.

Ho 34 anni e più di metà della mia vita l'ho passata con mio marito, abbiamo iniziato ad uscire insieme quando avevo 16 anni e lui 19 per cui tra un paio di mesi festeggeremo 18 anni insieme (e 10 di matrimonio), il nostro rapporto è quasi maggiorenne!
In questi anni non è stato tutto rose e fiori, tutt'altro... abbiamo trascorso periodi piuttosto pesanti, da ragazza avevo un caratterino bello tosto (ora è decisamente l'opposto ma non ho meriti, per questo ringrazio il Signore e la mia psicoterapeuta) per cui non era facile stare con me, non ero una persona a cui poteva importare la via della santità (anche di questo trovate dei post nel blog ma ve li link a fine articolo) e di cavolate ne ho fatte ma siamo andati avanti.
Dopo la convivenza ci siamo sposati, abbiamo avuto i bambini ma abbiamo scoperto che il matrimonio non è affatto immune ai problemi di qualsiasi genere.
Essendo passati dalla convivenza avevo un'idea un po diversa del matrimonio, della serie che ti metti una fede al dito e come una cosa magica sigilli il tutto e non accade nulla di brutto, sopratutto dopo esserci sposati anche in chiesa qualche anno dopo.
Ebbene si, c'è stato un periodo circa 6 anni fa, molto pesante e che ha messo a dura prova il matrimonio e posso dire che senza la fede probabilmente non so se saremmo ancora qui insieme mano nella mano perchè ci sono cose non facili da superare ma alla fine se l'amore c'è, (e se ti sei sposato c'era, c'è e ci sarà sempre, va solo riscoperto) tutto è possibile.
Nell'ultimo periodo stiamo vivendo un periodo molto pesante, una prova tosta, meno della precedente ma che ha fatto mettere in discussione molte cose.
Abbiamo messo in discussione il "noi" per poter ripartire più forti di prima, per cui ci stiamo smontando pezzo per pezzo - come un mobiletto- per donarlo all'altro in modo che possiamo assemblarci a vicenda ricostruendo tutto da basi solide e ancora più all'avanguardia rispetto al modello precedente.

Cosa ha a che fare tutto questo con il titolo?
Beh, è semplice... sia 6 anni fa che ora, per ripartire carichi siamo stati all'ikea per comprare cose nuove per la casa, abbiamo buttato alcune cose vecchie e sostituite con altre nuove e stiamo progettando alcuni cambiamenti da fare in casa...
Ripartiamo da noi facendo progetti per il futuro, sistemare il giardino, ridipingere la nostra camera da letto e altre cose che verranno distribuite nel corso dei prossimi anni.
Il matrimonio è un po come i mobili che acquisti all'ikea e di cui hai perso il libretto delle istruzioni per il montaggio o è scritto in svedese, sai cosa devi costruire per cui disponi tutti i pezzi a disposizione, e poco a poco, un pezzo dopo l'altro assembli il tutto finchè non hai costruito ciò che ti serviva.
Non è facile, ci vorrà tempo ma alla fine il risultato c'è e se qualcosa non torna, si smonta e si riparte ed è una cosa meravigliosa perché Dio è il nostro traduttore e la nostra guida.
E questa cosa del partire progettando a me piace un sacco, mi fa proprio stare bene, anche se il marito mi ricorda che i soldi non scendono dalle piante e che possiamo fare tutto ma con calma perchè abbiamo davanti tutta la vita per noi due.... e aggiungerei.. ancora 20 anni di mutuo...

Non ho la soluzione o la ricetta per un matrimonio perfetto, credo non esista affatto perchè nel momento in cui si vive sotto lo stesso tetto e si hanno delle responsabilità uno verso l'altro e quando ci sono, verso i figli, per cui le discussioni non mancano, anzi, non devono mancare!
Non deve mancare nemmeno il rispetto, la comprensione, il venirsi incontro, il condividere gioie e dolori, il dialogo, il dirsi tutto ciò che passa per la testa indipendentemente dal fatto che possa essere una cosa bella o brutta, il voler chiarire sempre, il fare progetti, il non dare l'altro per scontato, il dirsi ti amo ogni giorno, abbracciarsi e baciarsi ogni giorno (i nostri figli oramai ci sono abituati e se mio marito quando torna dal lavoro non mi da un bacio, ci pensano loro a ricordarglielo), chiedere come sta o come è andata la giornata...
Ci si può e deve anche arrabbiare, può capitare di non rivolgersi la parola per un'ora o mezza giornata perchè uno deve "sbollire", anche mandare a quel paese se necessario ma tutto con il solo fine di riconciliarsi, di perdonarsi a vicenda e di provare a capirsi.
(ovviamente davanti ai figli niente litigi o discussioni o simili anche se certe volte può scappare).

Se qualcosa non va e in due diventa difficile uscirne, un aiuto esterno non deve essere rifiutato, che possa essere una guida spirituale o una psicologa, perchè penso che un matrimonio valga più dell'orgoglio di volercela fare da soli per poi ritrovarsi a percorrere due strade diverse.
Penso che in questo il Signore sia sempre pronto a darci la soluzione sotto qualsiasi forma possibile, che possa essere uno scossone come qualcosa di più banale, ma alla fine Lui i mezzi per svegliarci e uscirne ce li da sempre, sta a noi aprire gli occhi e vedere le cose sotto una luce diversa.
Le cose si fanno in due e se uno dei due quella spinta o quella soluzione non riesce a vederla da nessuna parte allora oltre ad armarci di sana pazienza, possiamo pregare per chi ci sta accanto stalkerando il paradiso con preghiere, novene e quant'altro.

Mio marito questa volta sarà felice perchè non ho scritto che pecca nel fare lavori manuali (oh...appena fatto) , ma dato che si parla di ikea e dato che vuole fare l'uomo di casa al 100%, ieri gli ho fatto montare il manico della pentola nuova e lo ha fatto benissimo.

Un abbraccio
(ps: ogni caso è a sè, qui parlo prettamente della mia esperienza diretta e indiretta in alcune dinamiche)
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Per vecchi post a tema ecco una carrellata con relativo link diretto:
- Il Trauma della separazione e il patto (inconsapevole) con il male.
- Come rovinare i figli con le guerre di coppia.
- Dalle stelle alle stalle, racconti di una conversione.